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E’ stato inaugurato il ‘presepe d’Aurora: un Bambino tra i bambini’ nella scuola primaria Aurora, in via Cecchi 16. Le bambine e i bambini insieme alle insegnati hanno preparato uno striscione per rendere la festa un momento condiviso e hanno accolto i coetanei della scuola primaria Parini e Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione della Città di Torino. L’iniziativa del comitato cittadini del quadrilatero Aurora è giunta alla IV edizione.
Venerdì 8 dicembre, ore 21
Inserito nei “100 film italiani da salvare”, nonché vincitore di un “Golden Globe” come miglior film straniero, di un “Premio Cesar”, di due “David di Donatello”, di tre “Nastri d’Argento” e candidato al “Premio Oscar” nel 1978 sia come miglior film straniero sia per il miglior attore (Marcello Mastroianni), “Una giornata particolare”, celebre lungometraggio del 1977 di Ettore Scola, regista e autore della sceneggiatura (con Ruggero Maccari e Maurizio Costanzo), diventa spettacolo teatrale, firmato dal “Teatro d’Inverno” di Sassari e portato in scena venerdì 8 dicembre (ore 21) allo “Spazio Kairòs” di via Mottalciata 7, a Torino. In scena gli attori Giuseppe Ligios (che dello spettacolo ha curato anche la regia) e Marina Serra, con la partecipazione di Teresa Soro, lo spettacolo è inserito nella stagione organizzata dalla torinese Compagnia Teatrale “Onda Larsen” e restituisce, in linea con il film di Scola, il senso di amara angosciante “solitudine” e di “annullamento dell’individuo”, frutto di tutti i regimi dittatoriali.
La vicenda narrata è nota a molti e si svolge in un palazzone romano (Palazzo Federici) nell’arco di alcune ore di una singola giornata. “Giornata particolare”, il 6 maggio 1938: data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Nell’enorme casermone popolare semideserto, si consuma, in un’atmosfera di triste e amaro confronto – raffronto, il dramma dei due protagonisti, la casalinga Antonietta Tiberi (interpretata da Sophia Loren nel film di Scola), madre di sei figli e moglie di una camicia nera fascista, e del giornalista ed ex-radiocronista dell’ “EIAR” Gabriele (Marcello Mastroianni), in aspettativa dal lavoro in quanto omosessuale. Le loro storie si sfiorano in un micro – cosmo “in cui sono loro malgrado prigionieri”. E mentre la radio in sottofondo rimanda l’eco dello spaccato in cui l’azione si svolge, lo storico incontro a Roma tra il Duce dell’Italia fascista Benito Mussolini e il Führer della Germania nazista Adolf Hitler, i due protagonisti si troveranno a comparare le loro vite, tanto lontane per estrazione sociale e culturale, quanto accomunate dallo stesso sentimento di rassegnazione e voglia di riscatto davanti ad una identità negata, una resa che induce Gabriele, condannato al confino, a meditare il suicidio (perché lui– in attesa di essere condotto al confino in Sardegna – non può essere quella figura d’uomo, “marito, padre e soldato” esaltata dall’ideologia nazifascista), e Antonietta in balia dell’inesorabile deriva che la vita le ha riservato nel ruolo marginale di “moglie e madre”, in un mondo tutto al maschile, tra sei figli e un marito padrone che la tradisce regolarmente, pur se intenzionato a mettere al mondo con lei un settimo figlio per ricevere l’ambito premio riservato dal regime alle famiglie più numerose e magari “dargli nome Adolfo, in onore dell’illustre alleato”. L’incontro di questi mondi esplode lentamente aprendo i loro sguardi verso la realtà che li circonda. I due si annusano, si riconoscono: sono due umiliati, due calpestati, due ultimi. La loro la storia è sempre attuale: è quella di coloro che non hanno voce. “Ne scaturisce il disperato bisogno di rifugiarsi nell’altro per lenire l’orrore che li pervade, lasciando fluire il bisogno di amare e sentirsi amati, raccontarsi per ritrovarsi quando tutto sembra ormai privo di senso”. Un finto gioco che si perde fra sentimenti di comprensiva amicizia e di impossibili amori. Per sentirsi finalmente, illusoriamente liberi. E liberati.
g.m.
Per info: “Spazio Kairòs”, via Mottalciata 7, Torino; tel. 339/3881949 o www.ondalarsen.org
Nelle foto: “Una giornata particolare”, in scena Marina Serra e Giuseppe Ligios
“Dopo l’interruzione della Celebrazione nella Cattedrale di Torino ad opera di eco-agitatori”
“La narrativa emergenziale climatica non può invadere anche la Messa – ha dichiarato Carlo Bravi, del Popolo della Famiglia (PdF) di Torino – come è accaduto nel Duomo del Capoluogo Sabaudo la scorsa domenica 3 dicembre 2023 ad opera di eco-agitatori che hanno interrotto la Celebrazione svolta dall’ArciVescovo Mons. Repole. Tale gesto d’intromissione catastrofista ci appare altamente inopportuno su vari piani, a cominciare dalla scelta del contesto – quello appunto della Santa Messa – la cui natura supera in modo irriducibile la dimensione di assemblea comunitaria (per quanto solenne), pur presente. La Santa Messa riveste per i Cattolici il significato di ripetizione attualizzata del Sacrificio di Gesù Cristo sulla Croce e non si concilia con quel genere di interventi fuori luogo, fuori tema oltreché non concordati con il Celebrante – pur assai sensibile e disponibile sull’argomento – a cui si è assistito Domenica scorsa”.
“La manifestazione degli eco-agitatori è inopportuna – ha proseguito Bravi – anche nella scelta del destinatario delle esortazioni, perché davvero negli ultimi decenni la Chiesa Cattolica ha compiuto scelte assai forti in favore dell’attenzione all’ambiente ed alle problematiche collegate con i cambiamenti climatici, e dispone d’altra parte di limitati poteri di intervento al riguardo”.
“Il Popolo della Famiglia di Torino – ha concluso Bravi – esprime quindi censura per il gesto provocatorio degli eco-agitatori, mentre manifesta solidarietà e vicinanza al Vescovo Mons. Repole che con cortese fermezza ha gestito l’episodio. Il PdF auspica che rivendicazioni come quelle rumorosamente avanzate domenica scorsa possano trovare contesti adeguati di espressione e discussione; e soprattutto possano restare immuni da derive ideologiche oggi incombenti”.
Il navigatore si è confrontato con gli studenti del Polito Sailing Team
Torino, 6 dicembre 2023 – Giovanni Soldini, il più vincente navigatore oceanico italiano, è stato a Torino per un incontro aperto a tutti gli appassionati di vela, di mare, della natura e della tecnologia.
Soldini ha raccontato le sfide e i successi messi a segno con il trimarano Maserati Multi70 che oggi sta terminando il suo primo viaggio attorno al mondo in versione full electric e ha condiviso gli obiettivi e i risultati del programma di monitoraggio dell’Oceano nell’ambito del Decennio del Mare UNESCO e del progetto “aroundtheblue.org”, ma soprattutto ha lanciato una sfida ai giovani studenti di ingegneria del Polito Sailing Team, un gruppo vincente di 80 ragazzi e ragazze che progettano, costruiscono e conducono barche volanti ad altissime prestazioni, molto più piccole ma non meno adrenaliniche del grande trimarano di Soldini.
L’incontro con il grande navigatore ha riempito l’Aula Magna del Politecnico di Torino, in corso Duca degli Abruzzi 24, è iniziato alle 18 ed è durato circa due ore.
Ad aprire l’incontro il Rettore del Politecnico Guido Saracco, che ha detto: «Lo sviluppo tumultuoso delle tecnologie deve essere governato restituendo alle persone la capacità di compiere in ultima analisi le scelte, con consapevolezza e senza paura. Giovanni Soldini è l’emblema di questa ineludibile sfida. Affronta avventure ai limiti dell’impossibile servendosi del meglio che la tecnologia gli offre, ma, alla fine, è sempre lui che decide. Davvero è un esempio per chi formiamo al Politecnico per diventare tecnologi creativi e impavidi.»
A seguire è intervenuta Rosanna Purchia, Assessore alla Cultura della Città di Torino, che portando i saluti del Sindaco Lo Russo ha manifestato grande gioia nel vedere l’aula piena di giovani e ha affermato: «Non posso parlare di tecnologia, ma vorrei parlare di umanità e sogni; dei tanti sogni che Giovanni Soldini ci ha fatto vivere, della fiducia nell’essere umano, la tenacia e la forza di volontà che ci ha trasmesso e anche dell’ amore per il mare, tanto che io a volte sogno di portare il mare a Torino.»
Giuliana Mattiazzo, Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico, Responsabile del Polito Sailing Team, ha presentato il gruppo di giovani studenti presenti in sala e ha detto: «siamo impazienti di ascoltare te, ma oggi vogliamo raccontarti anche un po’ di loro; il team nasce dieci anni fa, come gruppo autorganizzato, guidato da un team leader e sta cercando di imparare a lavorare insieme facendo anche innovazione. Spero che tu oggi possa avere un piccolo assaggio di quello che è il loro lavoro e dare eventualmente qualche indicazione su possibili destinazioni. Grazie di essere qui.»
Giovanni Soldini dal palco ha espresso grande soddisfazione e ha detto: «quello con Maserati è più di un sodalizio sportivo, in dieci anni di collaborazione, abbiamo fatto grande sviluppo e sono contento di celebrarlo proprio con un incontro con gli studenti del Politecnico di Torino. Insieme agli ingegneri di Maserati Lab abbiamo sfidato molti limiti cercando sempre l’equilibrio con la performance: dai primi studi e test sulle appendici volanti con il VOR70, a tutte le conquiste aerodinamiche, ottimizzando il controllo della direzione, l’assetto dei timoni, la gestione dell’energia, fino alla recente trasformazione del trimarano Maserati Multi70 nel primo multiscafo volante da competizione con sistema full electric con cui quest’anno abbiamo fatto il giro del mondo in completa autonomia.»
Insieme a Raffaello Porro, ideatore e organizzatore dell’incontro, Soldini ha toccato tanti aspetti del suo percorso con il trimarano: dai materiali utilizzati, passando per i grandi risultati ottenuti e le difficoltà incontrate, le modalità con cui insieme al suo team abbia lavorato guardando alla sostenibilità, con l’obiettivo di “tenere in vita” le barche per tanto tempo.
L’organizzatore Raffaello Porro ha commentato: «la vela è un’attività leonardesca, nel senso che coinvolge tantissime discipline, dall’arte marinara all’ingegneria, dalla meteorologia al project management, solo per citarne alcune. È uno sport al tempo stesso molto fisico e molto intellettuale. Giovanni Soldini ha dedicato la sua vita alla vela e per gli studenti del Politecnico la vela può diventare una ragione di vita. Vogliamo dire ai giovani che la vela può essere accessibile, può offrire opportunità di lavoro e soprattutto che è bella.»
Nel corso dell’incontro sono state mostrate al pubblico tre presentazioni dei gruppi di lavoro del Polito Sailing Team (barche in materiali riciclabili, foil e tavola da windsurf) e, collegamento da remoto, è intervenuto Federico Morisio, campione di windsurf acrobatico.
Al termine dell’evento è stato conferito a Giovanni Soldini il ruolo di membro onorario del Polito Sailing Team, con consegna del diploma, tra gli applausi dei ragazzi e del pubblico in sala.
L’incontro è stato patrocinato da Federazione Italiana Vela e promosso dalle sezioni piemontesi e liguri della Lega Navale Italiana, dai circoli nautici e dalle scuole di vela.
Questa mattina il Comando Militare Esercito “Piemonte” ha presentato il “Calendario dell’Esercito 2024: per l’Italia sempre” .
Il Comandante del Comando Militare Esercito (CME) Piemonte, Colonnello Daniele Lia, ha illustrato l’edizione pensata per rendere omaggio agli uomini che presero parte alla II Guerra Mondiale consapevoli di servire la Patria onorando il Giuramento prestato.
Non solo un calendario, ma un’opera di divulgazione storica nella quale e’ racchiusa la missione di donne e uomini che quotidianamente onorano il nostro Paese dentro e fuori i confini.
Il CalendEsercito 2024 può essere acquistato presso i 250 punti vendita di Giunti Editore e contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.), che attualmente assiste circa 500 orfani di Ufficiali, Sottufficiali, Graduati nonché dei Militari di Truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare, alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite.
Clelia Ventimiglia
Tutte le province del Piemonte otterranno vantaggi dall’Accordo sul Fondo di Sviluppo e Coesione firmato questo pomeriggio ad Asti dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, alla presenza del Ministro alle Politiche di coesione, Pnrr e Affari europei Raffaele Fitto.
Nel complesso, l’Accordo comprende interventi per 865 milioni di euro. A queste risorse di uniscono i 400 milioni del Programma Operativo Complementare (POC), in corso di approvazione, che è stato possibile recuperare e che permette alla Regione di implementare e attuare le strategie previste nella programmazione pluriennale in sinergia con i fondi FESR e FSE+ per un totale complessivo di 1,2 miliardi di euro per progetti a supporto della crescita del territorio.
Gli interventi più rilevanti diffusi su tutto il Piemonte interessano le aree sanità, sviluppo locale, montagne e sport, educazione, formazione, ricerca, digitalizzazione e finanziamento alle imprese. Sulla sanità è previsto per ogni provincia il potenziamento della medicina territoriale e ospedaliera la cui ulteriore integrazione sarà uno dei punti di forza del sistema. I fondi FSC consentiranno l’ammodernamento del parco tecnologico attraverso il rinnovo delle apparecchiature e attrezzature sanitarie e degli arredi. Inoltre la riqualificazione energetica delle strutture, nel solco degli indirizzi della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, consentirà al contempo risparmi economici e vantaggi ambientali.
“Oggi è un giorno importante – commenta il presidente della Regione Alberto Cirio – perché di questi 800 milioni di euro più di 200 sono per potenziare il nostro sistema sanitario con un meccanismo virtuoso che liberando altre risorse del fondo sanitario ci permetterà di assumere entro il 2024 2 mila medici, infermieri e oss. È un modo per intervenire concretamente su quelle che sono per noi le priorità, come la sicurezza delle nostre scuole, garantire il 100% delle borse di studio, comprare nuovi treni che si aggiungono ai nuovi pullman per inquinare meno e tutelare l’ambiente. E poi ci sono 70 milioni per la montagna che in una terra che si chiama Piemonte sono linfa vitale. Tante volte da Roma abbiamo ricevuto consigli e strette di mano, oggi si inverte questo paradigma e dal Governo arrivano risorse fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio”.
175 milioni di euro permettono alla Regione Piemonte di liberare dal fondo sanitario importanti risorse finanziarie che sono impiegate per l’assunzione di 2 mila professionisti del comparto, come da accordo già siglato con i sindacati.
Per quanto riguarda Torino e provincia si segnalano in particolare:
Plesso via Schio 1 Torino: cappotto facciate, pompa di calore e centrale termica (1 milione di euro)
Ospedale Giovanni Bosco: alimentazione elettrica funzionale all’installazione di 4 angiografi (1milione di euro) da verificare
Presidio Ospedaliero Maria Vittoria: lavori di adeguamento locali per Pediatria, laboratorio, centro servizi dell’oncologia cervico-cefalica (head and neck cancer), realizzazione spogliatoi e rifacimento impianti termici all’ortopedia-cardiologia (3 milioni di euro).
Restauro delle facciate vincolate e sistemazione aree verdi (1milione 500 mila euro)
Sostituzione attrezzature sanitarie (1milione di euro).
Presidio Ospedaliero di Rivoli: ristrutturazione reparto di medicina, fornitura diagnostica radiologica digitale al pronto soccorso, fornitura ecocardiografo alta fascia per cardiologia (4 milioni 500 mila euro).
Ricollocazione servizio sovrazonale Epidemiologia (2 milioni 400 mila euro).
Presidio di Pinerolo: fornitura di tavoli operatori, sistemi di video-chirurgia operatoria e fornitura OCT oculistica (1milione di euro).
Presidio Ospedaliero di Ivrea: interventi di adeguamento impiantistico e antincendio, sostituzione del gruppo elettrogeno, adeguamento del parco tecnologico (10 milioni 400 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Lanzo: completamento dei lavori relativi all’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi; adeguamento del parco tecnologico. (4 milioni 900 mila euro).
Adeguamenti nei presidi VVFF (1 milione di euro).
Presidio Ospedaliero di Moncalieri: ristrutturazione spazi pronto soccorso, reparto ostetricia-ginecologia e sostituzione UPS con adeguamenti elettrici (3 milioni 700 mila euro).
Presidio Ospedaliero di Chieri: ristrutturazione laboratorio, ambulatori, sala parto, realizzazione sala operatoria, fornitura e installazione TAC (3 milioni e 700 mila euro).
Poliambulatori di Carignano e Nichelino: rifacimento impianti rivelazione incendi nel (500 mila euro).
Città della Salute: adeguamento locali, installazione nuova risonanza magnetica, intervento per sfondellamento solai (5 milioni di euro); attrezzature sanitarie quali risonanza magnetica 1,5 T, angiografo biplano, linea freddo, colonne laparascopiche HD, ventilatori polmonari neonatale, sistema neuronavigazione chirurgica e centrali di monitoraggio (9 milioni di euro).
Ospedale San Luigi: apparecchiature per ammodernamento tecnologico Sale Operatorie e sostituzione apparecchiature obsolete (2 milioni di euro)
Ristrutturazione di reparto (geriatria, ortopedia, chirurgia, ecc.), rifunzionalizzazione Servizio Trasfusionale, adeguamento a norma degli impianti elettrici dell’area Cucina (11 milioni di euro)
Ospedale Mauriziano: realizzazione del nuovo padiglione 16A (integrazione funzionale di degenze, aree tecnologiche generali), ristrutturazione di 2 sale operatorie di cardiochirurgia Pad. 15B, adeguamento sale operatorie, ristrutturazione delle aree di degenza – cardio, ortopedia, chirurgica, ematologia, dialisi – (14 milioni di euro). Attrezzature sanitarie (simulatore per Radioterapia, angiografo digitale cardiologico, sistemi di radioscopia digitale (Arco a C), microscopio operatorio di oculistica, robot Ily, sistema polifunzionale per radiologia digitale (4 milioni di euro).
Nuova Area per l’infanzia (600 mila euro).
Saranno effettuati lavori di:
– costruzione di 2 nuovi ponti, uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), l’altro sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13 milioni 788 mila euro);
– recupero dell’immobile sede del Museo Regionale di Scienze Naturali (5 milioni e 500 mila euro);
– riqualificazione e rigenerazione urbana dell’ex sede degli uffici dei Giudici di Pace di Torino nel quartiere Vallette (5 milioni di euro);
– restauro e riqualificazione dell’Ospedaletto Antoniano nella precettoria di Sant’Antonio di Ranverso nel comune di Buttigliera alta lungo la Via Francigena (5 milioni e 200 mila euro);
– opere connesse alle Universiadi 2025 nei comuni di Pragelato e Bardonecchia (7 milioni e 500 mila euro).
Il Piemonte è da sempre una Regione virtuosa nell’utilizzo dei fondi nazionali ed europei. L’Accordo per la Coesione tra Governo e Regione è finalizzato a realizzare un programma unitario di interventi per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio, tramite una strategia di azioni sinergiche, integrate e coordinate che mette a sistema le fonti finanziarie europee, nazionali e regionali disponibili.
Gli interventi finanziati con i Fondi di sviluppo e coesione valgono 865 milioni 306 mila euro, e sono riconducibili a 3 macro aree: 212 milioni di euro per la Cura, 238,6 milioni per il Territorio e circa 415 milioni per lo Sviluppo.
CURA – 212 milioni di euro
Interventi strutturali in ambito sanitario comprensivi della modernizzazione dei sistemi e delle apparecchiature sanitarie
Potenziamento ed efficientamento della medicina territoriale/ospedaliera; sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica – 140,5 milioni
Ammodernamento del parco tecnologico – apparecchiature/attrezzature sanitarie e arredi – 47,7 milioni
Riqualificazione energetica delle strutture sanitarie – 23,8 milioni
TERRITORIO – 238,6 milioni
Sostegno allo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista della messa in sicurezza sia della riqualificazione. Potenziamento delle reti e dei sistemi di trasporto pubblico locale e stradale.
Sviluppo locale – riqualificazione urbana –155,3 milioni
Bonifiche – 1,8 milioni
Trasporto ferroviario – 43,4 milioni
Trasporto stradale – 38 milioni
Gran parte dei 238 milioni sono destinati alla realizzazione di 24 Strategie d’Area Omogenea (115,5 milioni), all’interno delle quali verranno sviluppati, in stretta collaborazione e su proposta delle amministrazioni locali, interventi strategici e fortemente connotati sulle esigenze dei singoli territori. Le restanti risorse copriranno interventi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza.
E’ previsto anche l’acquisto di 4 treni per il servizio di trasporto ferroviario regionale (43 milioni 407 mila euro), azione, che si inserisce all’interno di in un programma più vasto che prevede l’acquisto di oltre 70 convogli per un investimento totale che supera i 500 milioni di euro.
Nell’ambito del trasporto stradale, invece, saranno costruiti 4 ponti, con un investimento di 38 milioni: uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), uno sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13,7 milioni); due sul fiume Tanaro, uno a Rocchetta Tanaro (6,2 milioni) e l’altro tra Bene Vagienna e Monchiero (6 milioni).
SVILUPPO – 415 milioni
Sostegno allo sviluppo del sistema imprenditoriale e alla creazione delle nuove competenze necessarie. Investimenti a favore del sistema turistico e sportivo invernale e per la riqualificazione del patrimonio culturale. Interventi per la modernizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Imprese – 221,5 milioni
Formazione – 87 milioni
Sport / Neve – 66,4 milioni
Patrimonio Culturale – 22,7 milioni
Digitalizzazione della PA – 13 milioni
Assistenza tecnica – circa 4 milioni di euro
All’interno dell’accordo 170 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento dei Programmi Regionali FESR e FSE+ 2021-2027 che sostengono le grandi sfide per lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la coesione e l’inclusione sociale.
Inoltre fanno parte di questo settore alcune misure regionali che saranno gestite attraverso una serie di bandi destinati a tutto il territorio regionale: il sostegno a progetti strategici di investimenti sulla specializzazione del capitale umano in materia di offerta formativa sia per istruzione e formazione professionale (35,9 milioni) sia per attività finalizzate all’occupazione (38,9 milioni); il finanziamento dell’attuazione degli interventi in materia di diritto allo studio universitario (12 milioni) che, integrato con le risorse regionali, raggiunge la cifra di 74 milioni di euro e permette di finanziare al 100% le borse di studio universitarie.
Altri 66,6 milioni sono previsti per il sistema neve e per interventi di potenziamento, valorizzazione e riqualificazione degli sport montani di cui 6 milioni e 600 mila funzionali allo svolgimento delle Universiadi 2025 e i 60 milioni a bando.
Nell’accordo sono previsti numerosi investimenti per il recupero e la riqualificazione del patrimonio culturale (22,7 milioni).
Gli interventi interesseranno:
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino – 5,5 milioni
Il museo si rinnova e riapre al pubblico grazie alla realizzazione del nuovo ingresso in via Accademia Albertina, riallestimento delle sale espositive al piano terra, rivisitazione dei due cortili lato via Giolitti, realizzazione del bar e del bookshop.
Edifici dell’ospedaletto antoniano appartenente al complesso monumentale della
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso di Buttigliera Alta – 5,2 milioni
Sono previste opere di restauro e risanamento sull’intero nucleo storico-artistico: riqualificazione e restauro degli spazi edificati, sistemazione delle parti pubbliche, dell’arredo urbano, del verde pubblico all’interno del recinto dell’antico ospedaletto e realizzazione di parcheggi a servizio pubblico.
Palazzo Cisterna Biella, hub delle PA locali – 12 milioni
Il progetto intende recuperare e mettere a valore un bene immobile di proprietà della Regione Piemonte a forte valenza storica e architettonica valorizzando, indirettamente, il borgo medievale nel quale è situato e dotandolo delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di un polo integrato di servizi che reimmetta le pubbliche amministrazioni locali. Gli interventi prevedono il recupero, risanamento conservativo, adeguamento e riconversione degli spazi interni, la realizzazione di un centro di formazione dei dipendenti della PA, la creazione di una foresteria destinata a docenti e/o studenti fuori sede, la realizzazione di un centro di orientamento a servizio delle Fondazioni ITS piemontesi, la creazione di luoghi di rappresentanza come la corte interna e le sale auliche.
Oltre agli Fsc, è destinato al Piemonte anche il POC – Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, per un valore di 400 milioni di euro, di cui 34,2 milioni sono impegnati per l’inclusione sociale, ovvero per il sostegno di persone in condizione di temporanea difficoltà economica; l’inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio; la formazione degli assistenti familiari.
Altri 112 milioni finanziano interventi di eco-efficienza e riduzione dei consumi negli edifici pubblici e sulle reti di illuminazione pubblica; la promozione di azioni di sviluppo locale; tutela del patrimonio del Piemonte.
I restanti 256,4 milioni, infine, vanno per il sostegno alla creazione di impresa e lavoro autonomo; politiche attive per la crescita; formazione e accompagnamento al lavoro dei giovani; rafforzamento dell’occupabilità dei lavoratori a rischio; il sostegno all’innovazione e alla ricerca; attrazione degli investimenti; promozione dell’export; azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali.
Mezzi spandisale in allerta questa notte a Torino pronti a entrare a entrare in azione dalle 4.00 sulle strade della collina (11 nella parte alta e 2 nella bassa) in previsione dell’annunciata debole nevicata mista a pioggia che dalla mattinata potrà interessare la città.
Per la grande viabilità della pianura, dopo il recente spargimento del sale e in considerazione delle temperature previste, è in programma un nuovo intervento domani a fine giornata per evitare eventuale formazione di tratti gelati nella notte tra l’8 e il 9 dicembre.
Eventuali aggiornamenti che si rendessero necessari per l’evoluzione della situazione metereologica saranno comunicati con tempestività alla cittadinanza e agli organi di informazione attraverso comunicati stampa, sulla home page del sito web della Città e sui suoi canali social.
Un anziano nei pressi del binario a Porta Nuova in attesa di prendere il treno si è sentito male. Prontamente attivo il Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria che ha allertato il 118 e le pattuglie del Settore Operativo di Torino Porta Nuova. Gli agenti Polfer sono intervenuti in modo celere con il defibrillatore. L’ agente abilitato al primo soccorso e all’utilizzo del D.A.E., effettuava tempestivamente le manovre di rianimazione, tra cui anche la respirazione cardio-polmonare. L’anziano ha ripreso i parametri vitali e subito dopo è stato trasportato d’urgenza con ambulanza presso l’ospedale più vicino.
(foto archivio)
Affondato o meglio neanche preso in causa, dura e triste realtà quella dell’ultima notizia di ieri dalla Camera: il nostro Paese dovrà dire definitivamente addio al Salario minimo, almeno fino a quando questa maggioranza sarà al Governo.
Un’ opposizione schierata contro questa scelta, con i vari partiti che in aula hanno dimostrato la loro amarezza stracciando il disegno di legge e voltando le spalle ai colleghi presenti; Azione e Italia Viva astenuti al voto, hanno comunque messo agli atti la loro preoccupazione per la situazione.
Tecnicamente cosa è successo nella giornata di ieri, la maggioranza anziché bocciare o presentarne uno emendamento soppressivo nei confronti dell’opposizione,ha sostituito la proposta delle opposizioni delegando il Governo a legiferare sul tema, portando così il testo al Senato.
Consapevoli che la maggioranza si è opposta sin da subito alla questione Salario minimo, tanto da interpellare il CNEL, il quale ha sostenuto il punto di vista della maggioranza affermando con studi appositi che in Italia non si ha bisogno di questa legge, piuttosto si dovrebbe rafforzare la contrattazione collettiva. Ora quali sono i problemi, li si può risolvere con il rafforzamento della stessa? Ci sono milioni di lavoratori che si trovano fuori da questa contrattazione o che si imbattono in contratti come COCOCO o finte partite iva e via dicendo, scaturendo cosi la nascita di sindacati “pirata” che facendo firmare dei contratti poco onesti, seppur in percentualeminima, comprimono il potere rappresentativo delle sigle sindacali.
Il salario minimo non è certo una bacchetta magica, non è del tutto risolutivo e basti pensare al lavoro in nero, perché ovviamente se un datore di lavoro ad oggi non ripeta le normative non rispetterebbe nemmeno il minimo salariale, il “ma” sulla questione è il seguente : studi riportano che nei paesi in cui è stato applicato il salario minimo si hanno avuto riscontri positivi sia in termini di salari, ovvero che salgono, sia in termini di occupazione, 21 Paesi su 27 lo hanno applicato in Europa e, negli Stati come Danimarca o Austria che non hanno legiferato pro salario minimo hanno comunque paghe di base più alte che nel nostro Paese .
Per l’inconfutabile validità di queste ragioni tutta l’opposizione si è mostrata «capace di un atteggiamento costruttivo e di un grande impegno parlamentare» così secondo Matteo Ricchetti di Azione, che ha aggiunto « il governo Meloni ha via via dimostrato quello che oggi appare lampante: nei confronti del lavoro povero, della condizione di milioni di italiani, non c’è alcun interessi». Dello stesso avviso Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione, che ha dichiarato « A Meloni è mancato il coraggio di dire no a un istituto presente in quasi tutti i Paesi europei con rare eccezioni. Ha scelto di ignorare la condizione di umiliante sfruttamento a cui sono costretti oltre 3,5 milioni di italiani. Il governo aveva tutto il diritto di eccepire sull’entità monetaria della proposta (9 euro) e confrontarsi con le opposizioni. Ha preferito girarsi dall’altra parte salvo leggere agenzie irridenti in cui lamaggioranza si dice “a fianco dei lavoratori».
Sarebbe un parametro oggettivo il salario minimo poichè permetterebbe al lavoratore: in primis di constatare se si trovi davanti un contratto irregolare, dato il minimo stimatosui 9 euro lordi orari e in secondo luogo fungerebbe d’ aiuto ai vari ispettorati del lavoro per verificare con semplicità le condizioni lavorative.
Insomma una cosa è certa‘ Italia ha bisogno di leggi chiare ed oggettive dove l’ interpretazione venga meno; disturberebbe qualcuno avere un parametro chiaro sul quale basarsi per non cadere in varie truffe? Evidentemente si. Vedremo ora il Governo cosa si inventerà per risolvere il problema, sempre se vuole risolverlo… a me francamente non sembra.
Federico Audero (Azione Piemonte)