ABITARE CON STILE
Rubrica settimanale a cura di Magda Jasmine Pettinà Abitare non significa soltanto vivere in uno spazio, ma farne il riflesso della propria identità. La casa è il luogo in cui le nostre scelte estetiche, funzionali ed emotive si intrecciano, raccontando chi siamo molto più di quanto immaginiamo.
Nasce da questa consapevolezza “Abitare con stile”, una rubrica dedicata a chi considera la casa non solo come un bene materiale, ma come un progetto di vita in continua evoluzione.
Oggi parlare di casa significa parlare di società, di tecnologia e di benessere. L’abitare è cambiato profondamente: gli spazi non sono più soltanto contenitori di oggetti o funzioni, ma scenari del nostro quotidiano, luoghi che influenzano il nostro umore, la produttività, la qualità del tempo che trascorriamo con noi stessi e con gli altri.
Accanto agli aspetti più tecnici e burocratici — dai valori immobiliari alle normative — si è fatta strada una nuova sensibilità: quella che guarda alla qualità dell’abitare come a un equilibrio tra comfort, estetica e sostenibilità.
Progettare una casa oggi significa saper dosare funzionalità e emozione, tecnologia e calore, estetica e senso pratico. Significa scegliere materiali che dialoghino con la luce, colori che favoriscano armonia, spazi flessibili capaci di adattarsi ai nuovi ritmi della vita.
Negli ultimi decenni, l’evoluzione dell’abitare ha seguito il ritmo della società: dagli appartamenti tradizionali ai loft aperti e multifunzionali, dalle seconde case destinate al relax fino alle soluzioni di co-living e agli spazi ibridi dove casa e lavoro si fondono.
Oggi, con l’avvento della smart home, la casa diventa anche intelligente: luci, temperatura, sicurezza e consumi si gestiscono con un clic, restituendoci tempo e libertà. Ma la vera innovazione non sta solo nella tecnologia: è nel modo in cui impariamo a costruire ambienti che ci somiglino, che accolgano, rigenerino e ispirino.
Ogni casa è un racconto. E in queste pagine proveremo a esplorare, settimana dopo settimana, le infinite sfumature dell’abitare: dal valore immobiliare al fascino del design, dalle tendenze ai piccoli gesti quotidiani che trasformano uno spazio in un luogo da amare.
Perché, in fondo, abitare con stile non significa seguire le mode, ma trovare la propria armonia tra forma, funzione e anima.
Piazza Baldissera è uno dei punti critici di questa città, anche se si spera che si arrivi ad una normalizzazione sia pure in modo troppo lento. L’ingorgo irrisolto e finora irrisolvibile è quello dell’incrocio di corso Maroncelli e della radiale. Un ingorgo che impedisce un rapido raccordo con la tangenziale e l’autostrada per Savona e Piacenza. Su questo problema nessuno si muove o propone una soluzione. Il problema marcisce da anni, ma nessuna amministrazione si è fatta carico della grave criticità che penalizza anche molti pendolari. Il problema irrisolto di cui non si parla, rivela l’inerzia ormai vecchia di cinquant’anni per le infrastrutture. Mentre in passato si fecero sottopassi importanti, pur tra polemiche pazzesche per tutelare gli alberi, da tanto tempo è tutto fermo. Non è fuori luogo sostenere che si sono privilegiate le piste ciclabili e la pedonalizzazione delle vie. Una città europea che guardi avanti non può finire nella decrescita infelice che volevano i grillini. Deve darsi una mossa e garantire in primis i collegamenti autostradali. L’ingorgo di corso Maroncelli è un segno della decadenza della città. Vorrà il sindaco – ingegnere porvi rimedio?


