ilTorinese

Taste Alto Piemonte: alla conquista di Milano

Milano, 16 settembre Milano per la prima volta Taste Alto Piemonte, la più grande manifestazione dedicata ai vini dell’Alto Piemonte a Milano. L’evento, organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte in collaborazione con AIS Milano, si è svolto presso l’Hotel Westin Palace ed ha offerto d’immergersi nell’eccellenze vitivinicole dell’Alto Piemonte potendo incontrare i produttori e degustare una selezione delle ultime annate delle 10 denominazioni DOC e DOCG: Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Sizzano e Valli Ossolane.

Il Piemonte nord-occidentale è frequentato soprattutto dal turismo dei laghi e delle montagne; con questo evento si è riusciti a mettere un accento sulle storiche produzioni vinicole, offrendo l’opportunità di scoprire da vicino le aziende del territorio .
Dal 1999, il Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte promuove e valorizza i vini delle province di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola. Attraverso la tutela e la diffusione delle denominazioni di origine, il Consorzio sostiene le aziende della regione, che comprendono sia storiche realtà locali sia nuove iniziative, spaziando da grandi produttori a piccole aziende artigianali.
In aggiunta ai banchi d’assaggio, l’evento ha promosso masterclass di approfondimento, intitolati “Excursus Alto Piemonte”, offrirendo un viaggio dettagliato attraverso il territorio e le sue denominazioni, svelando alcune caratteristiche peculiari di questa affascinante zona vitivinicola. Le masterclass sono state condotte da Mauro Carosso, Presidente di AIS Piemonte, e Altai Garin, Sommelier della delegazione AIS Milano .

Masterclass “Excursus Alto Piemonte”

Partiamo dai vitigni: il nebbiolo e la Vespolina. per poi esplorare le sabbie di Lessona, i suoli vulcanici di Gattinara e i porfidi di Boca
1. I Dof Mati Viticultrici – Colline Novaresi Vespolina DOC, “Bona”, 2022
2. Cantina La Smeralda – Colline Novaresi Nebbiolo DOC, 2020
3. Enrico Crola – Colline Novaresi Nebbiolo DOC, “Giulia”, 2020
4. Cantine Garrone – Valli Ossolane Nebbiolo Superiore DOC, “Prunent 10 Brente”, 2020
5. Clerico Massimo – Lessona Riserva DOC, “Vigna Gaja”, 2015
6. Antoniolo – Gattinara Riserva DOCG, “Osso San Grato”, 2019
7. Podere ai Valloni – Boca DOC, “Vigna Cristiana BIO”, 2015
Le storiche denominazioni della collina fluvio glaciale novarese, Fara, Sizzano e Ghemme
8. Boniperti Gilberto – Fara DOC, “Barton”,2021
9. Cantina Comero di Cominoli Paolo – Sizzano DOC, 2020
10. Platinetti Guido – Ghemme DOCG, “Vigna Ronco al Maso”, 2020
11. Vigneti Costacurta – Ghemme DOCG, 2020
12. loppa – Ghemme DOCG, “Santa Fe”, 2018
13. Torraccia del Piantavigna – Ghemme DOCG, “Vigna Pelizzane”, 2017

Degustazione tutta alla cieca dov’è è stato possibile “giocare” e sviluppare le proprie conoscenze dei vini.
Il viaggio è stato condotto in maniera magistrale dai due sommelier sopra citati facendo perdere la cognizione del tempo agli astanti pur mantenendo altissimo il coinvolgimento tecnico e passionale.
Qualità media e pulizia dei vini elevatissima .
Davvero una bella serata.
Bravi !!!

Ecco alcuni vini assaggiati ai banchi che mi sono particolarmente piaciuti:

CANTINE GARRONE
PRUNENT
DIECIBRENTE 2020
VALLI OSSOLANE
NEBBIOLO SUPERIORE
Terreni argillosi nella parte alta e terreno subacido scheletro e sabbia , disgrego glaciale, vigna di 90 anni ,versante ovest , vinificato in acciaio poi 24 mesi di botte francese da 2600
Naso: fantastico, erbaceo, erba mentolata
Bocca: complessa, persistente LT , sentori di Roccia ,Vino di Montagna, sentori di menta fresca, bell’equilibrio nel finale .
Fantastico! Grazie Marco !

CARLONE DAVIDE
BOCA 2020
Da cloni autoctoni veramente rari di Nebbiolo, 85% Nebbiolo 15% Vespolina
Versante Sud-Ovest ,400-460 mt
Vigne 0,5 ettari 50 anni; 2 ettari 15 anni
Terreno ricco di porfidi che donano un suolo acido e sterile
15 gg sulle bucce, vinificato in acciaio, 34 mesi di cui almeno 18 in botti di rovere di Slavonia. Affinamento in bottiglia per almeno 4 mesi.
Naso: fantastico Roccia sangue, mentolato leggero, erbe officinali ,viola e menta
Bocca: pulito ,bellissimo finale armonico e persistente che ricorda un vino di terreno acido.
Grazie Michela e Davide !

LE PIANE
MIMMO 2020
80% Nebbiolo 15% croatina 5% vespolina
24 mesi di botte grande di Slavonia da 5000 e 8000
Naso: sentori d’amarena e piccoli frutti rossi , sentori di timo , erbe balsamiche e note di sottobosco
Bocca: è croccante, minerale con tannino setoso.

LE PIANE
VINO ROSSO 2021
le vigne migliori di Croatina ( circa 100 anni )
Vinificato in acciaio poi 12 mesi di tonneaux e 12 mesi di botte di Slavonia di varie dimensioni
Naso: profumi di frutti rossi maturi, note di spezie ed erbe officinali con un finale minerale
Bocca: Aromi di bacche scure, ciliegia, tabacco e frutto maturo con pienezza sapida. Finale molto elegante e piacevole.
Grazie Christoph !

ANTONIOTTI ODILIO
BRAMATERRA 2020
Vigne di 40 anni e metri 400/450, terreni porfirici di origine vulcanica
24 giorni sulle bucce, vinificato in tini vetrificati sotto terra che mantengono una temperatura di 15 gradi, 34 mesi botti francesi di Allier da 1000 e 2500
Naso: pulito con sentori molto ben identificabili
Bocca: grandissima eleganza e un finale che conserva durezza per un fantastico long time , balsamico e frutta di sottobosco.
Grazie Odilio e Mattia !

ANTONIOLO
SAN FRANCESCO
GATTINARA
RISERVA 2019
Gattinara da Vigne di Spanna al 100%
Terreni porfirici ,di origine vulcanica con meno ferro, vinificato in acciaio, poi 18 mesi tonneaux poi 18 mesi di botte grande e poi 12 mesi di bottiglia
Naso: profumo fruttato e speziato, con sentori di frutti rossi, pietra focaia, rosa e vaniglia
Bocca: fresco, balsamico ed elegante che conserva un formidabile timbro minerale vulcanico
Grazie ad Elio Camperi per le sempre precise indicazioni !

PIETRO CASSINA
BRAMATERRA LEO 2018
Nebbiolo 80%, Vespolina 10%, Croatina 5%, Uva rara 5%. Affinamento per 5 anni botti di rovere svizzero.
Naso: Violetta e frutti rossi maturasono con una componente vegetale ( peperone)
Bocca: pulizia fantastica, mineralità che fa da cornice al corredo aromatico. Il tannino è molto armonico ,acidità ben presente, così come la sapidità. Ritorni vegetali ,balsamici, leggermente dolci tipi della botte usata .
Grazie Pietro !

PODERI AI VALLONI
GRATUS 2018
Vigne di 35 anni, terreni di origine vulcanica porfidi di colore rosso violaceo
85% Nebbiolo, 15% Vespolina , 8 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio, 12 mesi in botte di rovere di Slovenia da 2500
Naso: sentore di lampone e pepe tipiche della vespolina
Bocca: equilibrio ed eleganza dominano con un bel finale persistente . Bella beva .
Grazie Anna !

TENUTE SELLA
LESSONA 2019
Terreno di formazione di glaciale e morenica del Monte Rosa( sabbie marine di colore giallo aranciato)
Vigneti oltre 55 anni , mt 300 ,
85% Nebbiolo 15% Vespolina, 20 giorni sulle bucce, vinificato in acciaio , 24 mesi di botte di Slavonia da 2500
naso: fantastico equilibrio, con sentori terziari ben definiti
bocca: eleganza e persistenza di note balsamiche ,di frutti rossi e di sottobosco
Grazie per la simpatica chiacchierata a Gioachino Sella !

DOF MATI
BONA
VESPOLINA 2021
Omaggio a Bona di Savoia ( Regina dello Scacchiere)
terreni calcareo argillosi, vigne 1999 ,vinificato in acciaio per 18 mesi
Naso: profumi intensi, fresca e morbida con note speziate di pepe al fondo erbaceo.
Bocca: pulito ,armonico, bella beva con forte persistenza di Pepe nel finale.
Grazie Sara !

Perfetta organizzazione Ais Milano ( tutti Sommeiller gentili e sorridenti) ,bella location funzionale e vicino alla stazione .

Alla prossima.

LUCA GANDIN

Campionato del Mondo di Biliardo 5 Birilli, sport e adrenalina

64 migliori atleti provenienti dai 5 continenti, 12 tavoli da gioco, 60 ore no stop 

Per la prima volta in assoluto anche il 1° Campionato del Mondo Juniores.

Dall’1 al 6 ottobre alla Reggia di Venaria si fa la storia del Biliardo.

 

 La Reggia di Venaria, alle porte di Torino, magnifico complesso architettonico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, sarà il palcoscenico del 26° Campionato del Mondo di Biliardo 5 Birilli in scena dal 1 al 6 ottobre 2024.

Organizzato dalla Federazione Italiana Sport Biliardo e Bowling (FISBB) e patrocinato dalla Regione Piemonte e la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per lo Sport, il campionato vedrà sfidarsi 64 migliori atleti del panorama mondiale del biliardo sportivo. Gli azzurri dovranno così destreggiarsi per battere i più temibili avversari che provengono, tra gli altri, dal Brasile, Argentina, Uruguay.

In contemporanea, dal 3 al 6 ottobre, e per la prima volta in assoluto, in scena anche il Campionato del Mondo Juniores. Un unico torneo ad eliminazione diretta che vedrà protagonisti i migliori 12 atleti juniores under 22 provenienti da Argentina, Germania, Danimarca, Francia, Repubblica Ceca, Uruguay e Italia. I giovani talenti si sfideranno per conquistare il titolo mondiale e scrivere il proprio nome nella storia del biliardo.

L’Italia si conferma ancora una volta punto di riferimento del biliardo grazie alla credibilità e al prestigio guadagnati con la cura di ben 14 edizioni precedenti del Campionato del Mondo. Questo riconoscimento ha spinto l’UMB, Union Mondiale de Billard, ad affidare alla Federazione Italiana l’organizzazione del World Championship 5-Pins Individual Open per ben tre edizioni consecutive.

“Siamo orgogliosi di organizzare nuovamente il Campionato Mondiale di Biliardo 5 birilli in una location così prestigiosa come la Reggia di Venaria, ha dichiarato il Presidente FISBB Andrea Mancino. Questo evento non è solo una celebrazione di altissimo livello agonistico, ma anche una vera e propria festa dello sport, un’opportunità per condividere valori centrali come l’inclusione, la sana competizione, la sostenibilità ambientale, e per promuovere uno stile di vita sano. Inoltre, l’introduzione del Campionato del Mondo Juniores dimostra il nostro costante impegno nel promuovere il biliardo a tutti i livelli e nel coinvolgere le nuove generazioni in questo sport straordinario

Il Biliardo 5 birilli è senza dubbio la specialità più rappresentativa del biliardo all’italiana, con una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale. Ben il 70% dei tesserati totali è affiliato a questa disciplina, con la Lombardia che detiene il primato per numero di praticanti. La popolarità di questa variante si estende oltre i confini europei, trovando terreno fertile in paesi come Francia, Germania e Belgio, ma anche oltreoceano, soprattutto in diverse nazioni dell’America centrale e meridionale.

Il gioco si svolge su un tavolo senza buche, con l’obiettivo di colpire sia la bilia avversaria che i birilli per accumulare il maggior numero di punti. Il Campionato Mondiale di questa disciplina promette allora sfide entusiasmanti, con 48 dei migliori atleti selezionati da ciascuna nazione partecipante, affiancati da altri 16 giocatori provenienti dalle qualificazioni “Open“. Introdotte nel 2015, queste qualificazioni aperte permettono a un numero più ampio di partecipanti di competere per conquistare un posto tra i top player del biliardo.

In Italia i tornei di qualificazione si svolgeranno dal 20 al 29 settembre a Settimo Torinese e Rivoli e vedono ben 1.024 iscritti in gara.

Nella disciplina del 5 Birilli, l’Italia vanta il record di Campioni Mondiali, con un albo d’oro che testimonia il suo dominio. Tra i talenti di spicco del biliardo sportivo azzurro che vedremo all’opera nel prossimo Mondiale, emerge Andrea Quarta, attuale campione in carica, considerato uno dei più grandi talenti del biliardo internazionale.

L’appuntamento con lo spettacolo del biliardo mondiale è dunque fissato dal 1 al 6 ottobre, alla Reggia di Venaria, dove tradizione, competizione e passione si incontreranno in un evento senza precedenti.

26ª WORLD CHAMPIONHIP 5-PINS INDIVIDUAL OPEN 1- 6 ottobre 2024

1ª WORLD CHAMPIONHIP JUNIORES 5-PINS INDIVIDUAL OPEN 3 – 6 ottobre 2024

Ingresso libero – Reggia di Venaria, Piazza della Repubblica, 4, 10078 Venaria Reale TO

Maggiori informazioni: www.fibis.it

Le pallavoliste della Union Volley ricevute a Palazzo Lascaris

Le giovani sportive della Unionvolley Pinerolo- Villafranca, che militano nella serie A1, sono state ricevute in Consiglio regionale dal presidente Davide Nicco e dalla consigliera segretaria Valentina Cera.

“Oggi desideriamo celebrare non solo i vostri risultati sportivi, ma anche il simbolo di impegno, dedizione e spirito di squadra che rappresentate per la nostra regione”, ha dichiarato il presidente Nicco. “Il vostro percorso in Serie A1 è motivo di grande orgoglio per tutti noi. Non posso non menzionare la presenza di una campionessa olimpica nelle vostre fila, Carlotta Cambi, il cui talento e determinazione sono fonte di ispirazione per le giovani generazioni e per tutto il movimento sportivo piemontese. “Lo sport tutto, e anche la pallavolo, insegnano valori fondamentali quali la collaborazione, il sacrificio, qualità che voi dimostrate quotidianamente sul campo e che si riflettono nei vostri straordinari traguardi”.

“È per noi un’emozione ricevervi in Consiglio regionale”, ha affermato la consigliera segretaria Cera. “L’umiltà, lo spirito di sacrificio, il vostro saper essere squadra sono espressione – attraverso lo sport – di socialità, di comunità e vi ringraziamo per rappresentare un bell’esempio per molte giovani e per molti giovani”.

A nome del Consiglio regionale del Piemonte, il presidente ha poi consegnato a ciascuna pallavolista un attestato di “ambasciatore degli Stati generali della prevenzione e del benessere della Regione Piemonte” e una moneta con il simbolo della Regione.
Hanno preso parte all’incontro anche il consigliere segretario Salvatore Castello e le consigliere Federica Barbero e Marina Bordese.
Le atlete sono state accompagnate dallo staff della Unionvolley, capitanato dall’allenatore Michele Marchiaro, dal direttore generale Gianni Fattori e dal sindaco di Villafranca Agostino Bottano e hanno concluso la visita ammirando la mostra “Palazzo Lascaris e i suoi abitanti” in galleria Carla Spagnuolo.

Fare casa nei luoghi pensati come bene comune

Convivio, Esperienze di crescita e conoscenza

 

Evento di apertura del ciclo di incontri e presentazione della stagione per le scuole

giovedì 19 settembre 2024 ore 17.30

 

con la lectio di Andrea Staid

Casa del Teatro
(Corso Galileo Ferraris 266, Torino)

 

 

Dopo l’esperienza del primo ciclo di incontri di Convivio, con gli ospiti Ugo Morelli, Carlo Boccadoro e Carla Weber, Fondazione TRG propone un nuovo ciclo di incontri alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani rivolti prevalentemente alle e agli insegnanti, ma aperti alla collettività, per riflettere sui diversi linguaggi teatrali legati ad altrettanti spettacoli in stagione. La serata di presentazione di Convivio, progetto nato per creare momenti di approfondimento culturale dedicati alle e agli insegnanti in un’atmosfera rilassata e informale, sarà anche occasione per presentare la nuova stagione teatrale di Fondazione TRG, che proporrà più di 120 spettacoli per studentesse e studenti di ogni ordine e grado.

 

Da anni la Fondazione TRG, attraverso progetti legati al teatro e soprattutto a una ricca e variegata programmazione con spettacoli pensati per le famiglie, per i giovani e per le scuole, propone temi utili alla crescita delle nuove generazioni nella realtà contemporanea, dalla guerra all’etica, dalla giustizia alle nuove tecnologie, per coinvolgerle nel dibattito attuale e fornire loro strumenti utili per poter leggere e interpretare la realtà del presente. Continua il percorso legato alla valorizzazione del linguaggio nelle sue molteplici declinazioni – della letteratura, della filosofia, della scienza… – come strumento di comprensione e comunicazione, nella consapevolezza che i linguaggi teatrali possano dare un contributo alla crescita di tutte e tutti.

 

L’evento di presentazione si terrà giovedì 19 settembre e si aprirà alle 17.30 con i saluti istituzionali della Presidente della Fondazione TRG Anna Maria Poggi e dell’Assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia, al termine dei quali Emiliano Bronzino, Direttore Artistico della Fondazione TRG, presenterà Luogo in Comune – la stagione Teatrale 2024/25 di TRG dedicata alle scuole -, le attività di laboratorio Un teatro per il futuro, e il programma di Convivio, annunciando la collaborazione con in collaborazione con il progetto Democrazia Futura realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, il Salone Internazionale del Libro e con Associazione CentroScienza Onlus. 

 

Alle 18.30 seguirà la lectio dell’antropologo Andrea Staid Fare casa nei luoghi pensati come bene comune. Staid rifletterà sull’esperienza dell’abitare, fondamentale dell’essere umano perché ci consente di costruire un senso di appartenenza e di radicamento, e sul concetto di spazi comuni, sottolineando la necessità di fondare un nuovo paradigma che pone al centro il saper fare comunità riconoscendosi nei luoghi che abitiamo e che ci abitano – senza dimenticare le altre vite animali, vegetali e minerali con cui li condividiamo.

 

L’evento si concluderà alle ore 20.00 con un aperitivo. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.

 

Andrea Staid è docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba, di antropologia culturale presso Università statale di Genova, e dirige per Meltemi la collana Biblioteca/Antropologia. Tra i suoi ultimi libri: Disintegrati (Nottetempo 2020), La casa vivente (ADD 2021), Essere natura (UTET 2022). I suoi libri sono tradotti in Grecia, Germania, Spagna, Cina, Portogallo, Cile. Collabora con diverse testate giornalistiche, tra le quali Il Tascabile e Left.

 

La Fondazione TRG onlus, presieduta da Anna Maria Poggi e diretta da Emiliano Bronzino, è riconosciuta dal Ministero della Cultura quale Centro di Produzione Teatrale per l’Infanzia e la Gioventù. È partecipata da Regione Piemonte, Città di Torino ed è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo. Prosegue la missione individuata alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell’Angolo, continuandone il quarantennale percorso storico-artistico, volto a diffondere la cultura teatrale tra i giovani e a favorirne l’incontro con altre espressioni artistiche. Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bambini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Produce e distribuisce spettacoli in Italia e all’estero, per i quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Dal 2006 gestisce la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, dove programma, ogni anno, una ricca stagione di spettacoli per le scuole, per le famiglie e per i giovani, ospitando oltre 240 rappresentazioni e accogliendo oltre 40.000 spettatori. Organizza inoltre una significativa attività anche nel campo della formazione, offrendo a bambini, ragazzi, giovani e adulti la possibilità di divenire protagonisti della scena.

 

 

Per informazioni
Fondazione TRG – Casa del Teatro Ragazzi e Giovani
tel. 328/2291796
scuole@fondazionetrg.it
www.casateatroragazzi.it

 

Studi contro la sclerosi multipla

Verranno presentati a Torino il 23 settembre prossimo, presso l’Aula Magna Dogliotti delle Molinette, gli studi sui due nuovi percorsi finalizzati a contrastare la Sclerosi Multipla

 

Nasce a Torino il primo osservatorio sull’impatto di due percorsi terapeutici finalizzati al miglioramento della qualità di vita delle persone affette da Sclerosi Multipla, malattia cronica e progressivamente invalidante che, solo in Piemonte, conta un numero di 10.000 persone che ne soffrono, 130.000 in Italia.

Due studi, basati su onde d’urto radiali e attività fisica adattata, confermano l’utilità e i benefici dei due percorsi quando sono accompagnati alle terapie già approvate. Condotti da Città della Salute e Università di Torino, saranno presentati in anteprima il 23 settembre prossimo, dalle 17 alle 19, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’Ospedale Molinette di Torino (ingresso da C.so Bramante 88).

Gli studi sono stati realizzati grazie all’impegno dell’ex atleta Fabio Guglierminotti, in arte Fabio Wolf, colpito da Sclerosi Multipla, e al grande lavoro dell’Associazione 160CM, da egli fondata. Nasce così il primo osservatorio sull’impatto dei due iter, che prospettano nuove cure e assistenza. Per partecipare alla presentazione del 23 settembre, si può consultare: Percorsi integrativi per la Sclerosi Multipla | Torino | 2024 – 160cm. La malattia in questione rappresenta una delle più frequenti cause di disabilità nei giovani, può influenzare la funzione delle aree cognitive, emotive, motorie, sensoriali, visive. Lo studio sull’AFA (Attività Fisica Adattata) ha evidenziato miglioramenti significativi di alcuni parametri della deambulazione, della forza degli arti inferiori e della capacità aerobica, con effetti positivi sul benessere psico-fisico. Anche le onde d’urto radiali (ODU) si sono dimostrate efficaci nella riduzione dell’ipertono (ovvero contrazione continua, parziale e involontaria dei muscoli, anche a riposo). I due percorsi risultano in grado di apportare innumerevoli benefici sulla salute e sulla funzionalità fisica delle persone con SM. Gli studi, effettuati su un campione complessivo di circa 70 pazienti, sono frutto dell’impegno di Fabio Guglierminotti, fondatore, animatore e Presidente dell’Associazione 160CM che due anni fa, attraverso una raccolta fondi, ha donato il macchinario a onde d’urto radiali MP100 alle Molinette, dando parallelamente vita allo studio sulla loro efficacia, condotto dalla AOU Città della Salute e della Scienza di Torino in collaborazione con l’Università di Torino. La ricerca sugli effetti della Attività Fisica Adattata è poi frutto di una convenzione di 160CM con l’Università degli Studi di Torino – Centro Servizi SUISM (Struttura Universitaria di Igiene e Scienze Motorie).   La proposta dello studio “Valutazione dell’efficacia delle Onde d’urto radiali nella riduzione della spasticità focale in pazienti affetti da Sclerosi Multipla” è stata accolta dal Direttore Generale Giovanni La Valle. Lo studio è stato portato avanti nel 2023 dalla dottoressa Paola Cavalla, Responsabile S.S. Centro Sclerosi Multipla, dal professor Adriano Chiò, Direttore della SC Neurologia 1 Universitaria e del Centro Sclerosi Multipla e dai professori Giuseppe Massazza, Direttore del Dipartimento Ortopedia Traumatologia e Riabilitazione e Marco Alessandro Minetto, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa. Lo studio, in corso di pubblicazione, ha coinvolto 30 persone con SM e spasticità, trattate con un ciclo di 4 applicazioni di ODU, una volta alla settimana e seguite per i 6 mesi successivi con scale validate della spasticità e della capacità di movimento. È stata dimostrata una riduzione dell’ipertono in tutti i tempi e fino a 6 mesi. È stato riscontrato inoltre un miglioramento sulla velocità nel percorrere brevi tratti di cammino (test degli 8 metri) e nel test di equilibrio e movimento detto TUG (tempo necessario per alzarsi, camminare 3 metri e risedersi) con un picco dopo 1 mese dal ciclo di ODU, ma effetti ancora obiettivabili a 3 mesi. Un ulteriore studio potrebbe pertanto andare a valutare se l’effetto del ciclo di ODU (realizzato come nel presente studio) può essere mantenuto con una seduta ogni 2 mesi. Lo studio sull’AFA, anch’esso in corso di pubblicazione, denominato “Fattibilità ed effetti di un programma di Esercizio Fisico Adattato”, è stato condotto dai professori Anna Mulasso e Alberto Rainoldi, Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino, e dal professore Andrea Benso, Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico, Dipartimento di Scienze Mediche, Università di Torino. Lo studio ha previsto sessioni di valutazione pre e post percorso con esame obiettivo, test funzionali e questionari validati. L’esercizio fisico si è basato sulla prescrizione medica (principio FITT – frequenza, intensità, tempo, tipologia) ed è stato articolato in sessioni di allenamento intervallato ad alta intensità (HIIT) e/o di allenamento multicomponente. I dati hanno confermato l’efficacia del programma (ad es. incremento della capacità aerobica e della forza, miglioramento di alcuni parametri della deambulazione ecc.) ed evidenziato l’importanza di promuovere strategie per incrementare la pratica di attività fisica e l’adozione di stili di vita attivi nelle persone con SM, suggerendo un approccio interdisciplinare e proposte individualizzate. L’efficacia dei due percorsi, evidenziata dagli studi, mostra nuove prospettive: da una parte la valutazione di un iter di integrazione tra l’impiego di onde d’urto radiali e AFA, dall’altra la possibilità che entrambe le terapie possano essere prescritte nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ossia le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), tenendo conto che le Regioni sono chiamate a garantire servizi e prestazioni ulteriori rispetto a quelle incluse nei LEA, utilizzando risorse proprie. Oltre a proporre, e ottenere, l’avvio degli studi, l’Associazione 160CM ha cercato i fondi per realizzarli e proposto le terapie ai propri associati. La sostenibilità dei percorsi è stata resa possibile da tutti i donatori e dai finanziamenti che sono arrivati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Regione Piemonte, dai Club Rotary Torino Europea, Torino 150, Torino Contemporanea, Torino Lagrange, Torino Palazzo Reale, Torino Superga e Susa e Val Susa, che hanno permesso di acquistare l’attrezzatura per l’AFA, da Fondazione CRT, da aziende private, tra le quali Storz Medical, produttrice dell’apparecchiatura per le onde d’urto radiali. Fondamentale, inoltre, il supporto dell’ALS TO3.  

Nel corso degli ultimi due anni abbiamo avviato numerosi servizi, oltre a onde d’urto radiali e AFA, anche supporto psicologico individuale e di gruppo, counseling, yoga, mindfulness, danza-movimento-terapia, supporto legale, rivolti sia alle persone con SM che ai caregiver – spiega Fabio Guglierminotti – La sigla SM che sta per Sclerosi Multipla la vivo e la propongo come Sempre in Movimento, per non fermarsi davanti alla malattia. Sclerosi infatti non significa necessariamente sedia a rotelle, anzi, lo sport può fare molto: dal 2014 ho percorso più di 100.000 chilometri in bicicletta, con 160CM voglio diffondere questa consapevolezza. Così come voglio testimoniare l’importanza di affiancare al metodo farmacologico un sistema terapeutico integrato, che comprenda servizi di supporto psico-fisico oltre a iniziative di aggregazione e inclusione sociale che facciano sentire il malato meno solo”.

Testimone dell’efficacia di entrambi i trattamenti, Guglierminotti, in arte Fabio Wolf, lotta per creare le condizioni affinché altri pazienti possano avere accesso a queste terapie e rimanere autonomi più a lungo, a vantaggio della loro qualità di vita fisica e psicologica, e con un conseguente beneficio anche in termini di costi sociali. Attraverso l’Associazione 160CM, Wolf dà quindi voce a chi vive la Sclerosi Multipla in prima persona o al fianco di una persona cara, e contribuisce alla definizione di servizi territoriali concreti.  

 

Mara Martellotta

Addestramento “Stella alpina”: nuove tecnologie per l’Esercito

Stella Alpina 2024: l’Esercito si addestra per gli scenari operativi odierni e futuri impiegando le più moderne tecnologie militari emergenti

 

 

Passo Fedaia – Canazei (TN), 18 settembre 2024. Si è conclusa oggi l’esercitazione “Stella Alpina” che ha visto addestrarsi per oltre due settimane, ai piedi della Marmolada, più di 600 militari dell’Esercito Italiano provenienti da Reparti altamente specializzati.

 

Il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, ha assistito all’attività e rivolgendosi agli uomini e alle donne protagonisti dell’esercitazione ha sottolineato: “In pochissimi mesi avete fatto passi da gigante. Alcune delle attività che abbiamo visto oggi, fino a poco tempo fa, non esistevano. Non potevamo nemmeno parlare di “bolla tattica” cioè la capacità di difenderci nello spettro elettromagnetico, e ora possiamo farlo. Oggi avete dimostrato capacità che ci mettono ai primi posti nel mondo, e questo è stato possibile grazie al lavoro congiunto tra l’Esercito e le aziende italiane. È infatti cruciale avere catene di approvvigionamento interne e affidabili. Questo ci dà un’autonomia strategica che è essenziale per il nostro futuro”.

 

Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello prima di dare avvio all’esercitazione ha ricordato che: “le operazioni di combattimento odierne hanno mutato forma e schemi sul campo. Da un lato abbiamo capacità e sistemi d’arma che ben conosciamo e sappiamo impiegare, ma che vent’anni di operazioni di supporto alla pace avevano messo nei depositi: carri, artiglierie, mezzi blindati; a questi si aggiungono forme di conflitto quasi dimenticate, come il combattimento in trincea e i campi minati. Dall’altro lato ci sono l’impiego di tecnologie avanzate come droni, missili ipersonici, munizioni intelligenti, sistemi d’arma che operano nello spazio elettromagnetico, nel dominio cibernetico e attraverso quello spaziale.

In sintesi, un condensato di passato – il conflitto convenzionale su larga scala – e futuro – i domini emergenti e la tecnologia digitale – che pone allo strumento militare terrestre sfide decisamente complesse per fronteggiare le quali l’Esercito Italiano deve essere pronto.

I valori rappresentano le nostre regole di vita, l’impegno che ognuno di noi ha assunto giurando fedeltà alla Repubblica al cospetto del tricolore. Sono racchiuse nelle stellette cucite sui nostri baveri. Le rispettiamo sino al sacrificio estremo!

L’addestramento si estrinseca nel duro impegno quotidiano che poniamo per essere sempre pronti e all’altezza delle aspettative che il Paese ripone nelle sue Forze Armate. La tecnologia è il collante della cooperazione fra moderne unità di combattimento – ovviamente in un’ottica interforze e multidominio – per il conseguimento degli obiettivi militari attraverso, a parità di altri fattori, una superiore capacità di ingaggio e di difese”.

 

L’Esercitazione “Stella Alpina 24” è stata programmata per mostrare il processo di adeguamento capacitivo e di innovazione tecnologica che l’Esercito sta portando avanti, in chiave multi-dominio, per far fronte alle minacce degli attuali scenari di guerra e alle sfide connesse con le nuove frontiere di confronto. Tra gli obiettivi principali dell’esercitazione da sottolineare il dispiegamento di sistemi, mezzi ed equipaggiamenti appena entrati in servizio o in via di acquisizione, per adattare lo strumento militare terrestre ai nuovi paradigmi di gestione dei conflitti e ai nuovi modi di combattere in un’ottica tecnologica e digitale.

Nell’esercitazione è stato svolto un atto tattico finalizzato alla riconquista di una Diga, condotto con capacità di combattimento convenzionali, affiancate e supportate dalle principali innovazioni tecnologiche protagoniste della trasformazione dell’Esercito. In particolare, l’integrazione delle capacità che operano nell’ambiente cibernetico con quelle dello spettro elettromagnetico si sono dimostrate determinanti per riuscire a mantenere il vantaggio strategico rispetto a potenziali avversari con pari capacità di combattimento.

 

Protagonista della gestione delle nuove tecnologie è stato il neo-costituito 9° Reparto Sicurezza Cibernetica “Rombo”, che, ha realizzato una rete combat e una bolla tattica Multi-Dominio, cioè una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica, per salvaguardare le unità, i sistemi e le connessioni tra di essi e conseguire la superiorità Cyber e di gestione dello spettro elettromagnetico. La “bolla tattica” permette di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio della Brigata Alpina “Julia”, Forze Speciali del 185° Reggimento Paracadutisti Ricognizione ed Acquisizione Obiettivi ed elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito.

 

Sistemi a pilotaggio remoto aerei, terrestri e acquatici, nuove tecnologie di comunicazione satellitari, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma o remotizzata, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di Comando e Controllo avanzati rappresentano la nuova dimensione di un Esercito sempre più tecnologico e proiettato nel futuro.

La tenue trama dell’acqua di lago

 

Bonaccia, tempesta, onda, schiuma, increspature del vento, sciabordio lungo i moli. Chi è nato sulle rive del Verbano o del Cusio, come i persici, ha nel sangue la trama dell’acqua del lago. Non è cosa che si possa capire fino in fondo se non s’avverte dentro, nel profondo di se stessi. Si avverte, si prova un debole per quei ghirigori disegnati dalle correnti in superficie. Sono disegni, rughe cesellate nell’istante stesso che precede la loro cancellazione da un’altra onda. Affascina lo scorrere lento della corrente nelle vicinanze delle foci degli immissari, con i pesci che si mettono di traverso, puntando il muso in senso opposto, tenaci come salmoni pronti a spiccare il salto. Come ogni cosa viva mettono a nudo il loro spirito ribelle e stanno lì, in direzione ostinata e contraria. Anche i colori del laghi a nord del Piemonte – Maggiore, d’Orta, Mergozzo – il più delle volte, non s’accontentano delle mezze misure prediligendo tonalità forti: grigio metallo e antracite sotto la pioggia battente d’inverno; verdeazzurro carico, pieno di vita e di promesse in tarda primavera; dolente e malinconico, pur senza rassegnazione, negli autunni dove il colore delle foglie dei boschi tinge di giallo e arancio il riverbero dell’acqua vicino alle rive. Sul Cusio, nell’ombra di una nuvola che accarezza il Mottarone e fugge via, rapida, verso l’alta Valsesia, irrompe la scia di una barca a motore che taglia a metà l’immagine riflessa per poi lasciare all’acqua il compito di ricomporla, con le forme morbide e mosse di un’opera di Gaudì. Torce le immagini, le confonde. A volte le piccole onde appaiono e scompaiono a pelo d’acqua lasciando immaginare le squame del mostro del lago. Ma ci sarà poi davvero, il mostro del lago? E cosa potrà mai essere? Uno di quei draghi che infestavano l’isola prima che San Giulio li scacciasse, arrangiatosi a vivere nei fondali più scuri per scansare l’esilio? E’ maschio o è femmina, come quella creatura scozzese che non ama farsi fotografare? Questo è il lago d’Orta. E nel lago, questo è certo, vivono quei pesci che hanno poca voglia di farsi pescare. Sostando sulle rive dell’Orta o del Maggiore si avverte subito l’odore dell’acqua. Un odore forte, intenso, d’alga e di sassi bagnati, del legno tirato a lucido e verniciato di fresco del fasciame delle imbarcazioni, di quel vento che viaggiando raccoglie e conserva odori e profumi. Le prime canne da pesca, rudimentali attrezzi di bambù che da ragazzi ci si costruiva da soli, nel tempo si sono raffinate grazie alle mani esperte di artigiani di talento. Ora le usano in pochi, sostituite da quelle lucenti, super tecnologiche, leggere e flessibili come giunchi. Le canne telescopiche al carbonio sono però troppo sensibili per le mani segnate dai calli dei vecchi pescatori. Se proprio occorre ammodernarsi, meglio quelle robuste, affidabili, in solida vetroresina. Si sentono bene al tatto, stringendole tra le dita. Quasi tutti gli amici possiedono canne simili. E spesso, insieme, si va a pescare. Un modo come l’altro per stare in compagnia, rievocando scampoli di vecchie memorie. Secondo voi, tra amici, solitamente dove ci si trova? All’osteria per una bevuta e quattro chiacchiere? Al Circolo per una partita a scala quaranta, una briscola chiamata o una più impegnativa scopa d’assi? Alla balera, per fare quattro salti in compagnia di quelle che un tempo furono ragazze e oggi, sempre più spesso,sono diventate delle vedove? Secondo voi, dove ci si trova? Al bar, al cinema, sulle gradinate di un campo di calcio di periferia guardando l’arrancare dietro una sfera di cuoio giocatori di squadre che spesso perdono, qualche volta pareggiano e raramente vincono? O magari giù in piazza, seduti in fila su una panchina a guardar passare la gente, commentare le novità e le maldicenze, discutendo di sport e di politica? Il mondo è paese, si sa, e anche i passatempi sono più o meno gli stessi. Ma con gli amici abbiamo deciso diversamente. Con rispetto per tutti abbiamo scelto un’altra strada. Intendiamoci: le cose citate le facciamo anche noi, per carità. Si fanno, si fanno ma quando decidiamo di stare in compagnia ci si trova tra di noi in riva al lago. Là dove il Cusio fa una piccola ansa va in scena da tantissimo tempo, quasi fosse una rappresentazione di tragedia greca, l’infinita gara a chi dimostra d’essere il più scaltro tra la combriccola di stagionati pescatori e quei persici diventati, con il tempo e con l’età, sempre più furbi e sospettosi. Chi abbocca? Chi fa la figura del pesce lesso? Noi, facendoci prendere per il naso da quei ciprinidi a strisce – pesci “della Juve” come dice storcendo il naso uno dei nostri, granata fino al midollo – o loro, ingannati dall’esca luccicante e dall’incontenibile golosità? Difficile dirlo. Ci si scambia spesso di ruolo, nonostante la sfuggevole abilità dei guizzanti abitanti del lago. Ma questa è la storia che accompagna le storie di chi è nato e vive sui laghi e che sente scorrere dentro di sé la trama fluida dell’acqua dolce.

Marco Travaglini

Ecco LIGNEA la moto Green “Made in Canavese”

BARTOLI, PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE: “SVILUPPO E NECESSITA’ DEI NOSTRI GIORNI SI POSSONO CONIUGARE CON IL RISPETTO AMBIENTALE”

È una moto elettrica rivoluzionaria, made in Italy e made in Canavese: il suo nome è “Lignea”. Ha un telaio in legno proveniente da selvicoltura 100% sostenibile. A emissioni Zero è completamente green e innovativa. Il suo ideatore è Diego Alfani di Castellamonte.

“Lignea” è stata presentata  a Environment Park, il Parco Tecnologico di Torino attivo da oltre 20 anni sull’innovazione ambientale, diventato punto riferimento per Pubbliche Amministrazioni e imprese nei loro percorsi di sostenibilità.

Alfani ha presentato la moto al presidente di Environment Park Giacomo Portas. Erano presenti li presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale Sergio Bartoli e il capogruppo della Lista Cirio a Palazzo Lascaris Silvio Magliano.

“Il parco tecnologico di Torino – ha commentato Bartoli – è una delle eccellenze del Piemonte, su cui la Regione investe nel campo dell’innovazione ambientale. Environment Park è il luogo dell’innovazione per eccellenza: oltre a Lignea ho potuto provare e visionare l’auto a idrogeno, altro esempio di come lo sviluppo e le necessità dei nostri giorni si possono coniugare con il rispetto dell’ambiente”

A proposito di “Lignea” è stato possibile realizzare la brillante idea imprenditoriale anche grazie al sostegno della Regione Piemonte e del progetto Mip che hanno condotto la moto alla stesura di un Business Plan completo e poi riconosciuto da Città Metropolitana. Un lavoro che è stato anche premiato nel 2022 dall’assessore regionale all’istruzione ed al lavoro Elena Chiorino.

Il percorso di “Lignea” è proseguito con la registrazione del marchio e il deposito di un primo brevetto nazionale, seguito poi da un secondo brevetto di design su tutto il territorio europeo. Così “Lignea” e’ diventata StartUp innovativa, condizione d’eccellenza per le nuove imprese nascenti, fino al prestigioso e ambizioso traguardo dell’ omologazione europea, raggiunto con la collaborazione di Tuv Rheinland di Milano, nel maggio 2024.

Equinozio d’autunno ai Musei Reali

Una serata speciale con l’apertura straordinaria dalle 19.30 alle 23.30del Museo di Antichità al costo speciale di 5 euro e, nel Giardino Ducale, con lo spettacolo Cabaret Vertigo a cura di Fondazione Cirko Vertigo e Centro di Produzione blucinQue Nice.

Sabato 21 settembre 2024, ai Musei Reali di Torino si tiene l’ultimo appuntamento con il nuovo format Echi di antichità, un palinsesto di performance teatrali e di spettacoli che, al calar della sera, esplora connessioni tra arte antica e contemporanea, valorizzando il patrimonio dei Musei Reali. Echi di antichità è parte di Estate Reale, la tradizionale rassegna di musica, teatro e svago, organizzata dai Musei Reali con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, che quest’anno celebra il 300° anniversario del Museo di Antichità, una delle istituzioni più longeve d’Europa.

 

Come anticipazione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura, sabato 21 settembre 2024 è in programma la serata Equinozio d’Autunno, che prevede l’apertura serale dalle 19.30 alle 23.30, con uno straordinario percorso di visita al Museo di Antichità al costo speciale di 5 euro.

 

Nel corso di Equinozio d’Autunno, alle ore 21 nel Giardino Ducale si può assistere a Cabaret Vertigo, a cura della Fondazione Cirko Vertigo e del Centro di Produzione blucinQue Nice, uno spettacolo all’insegna del circo contemporaneo. Gli artisti di Fondazione Cirko Vertigo, acrobati e danzatori provenienti da tutto il mondo, portano in scena numeri inediti. Tra questi si segnalano le performance sulle cinghie aeree di Sara Frediani e Nicolas Jacques Francois Benezech-Imbert, quelle sui tessuti aerei di Elena Andreasi e Filippo Vivi, o ancora l’originale numero di multicorda di Angel Villa. Cerchio aereo, mano a mano e corda molle saranno le altre discipline portate in scena da un cast internazionale.

 

Per i programmi e i costi delle iniziative consultare il sito ufficiale dei Musei Reali: https://museireali.beniculturali.it/; per informazioni sui singoli eventi, scrivere a: mr-to.eventi@cultura.gov.it