ilTorinese

Corse e festa della Mamma all’Ippodromo di Vinovo

La Festa della Mamma? Meglio passarla all’Ippodromo di Vinovo, per mille motivi ma ne bastano due: da una parte domenica 14 ottobre in pista ci sarà un programma solido di corse. Dall’altra sarà attivo il punto dell’A.I.R.C. per la vendita delle Azalee della Ricerca. Come accade ormai da molti anni in questo giorno, l’A.I.R.C. con le sue volontarie raccoglierà fondi destinati alla ricerca e alla prevenzione dei tumori femminili. In aggiunta alla Azalee, che avranno un costo minimo di 18€, anche una lotteria: con un biglietto da 2 € si avrà la possibilità di vincere favolosi premi.

In pista nelle sette corse in programma la più ricca sarà il Premio L’Azalea della Ricerca-A.I.R.C. con otto cavalli di 4 anni al via sui due nastri dei 2.060 e 2.080 metri. Favori del pronostico per i soggetti della scuderia My Horse, cioé Dr Lara Font e Dayton ma a scombinare i piani proveranno Dream Axe e Desdemona Sage .

La corsa di contorno al clou sarà il Premio Strauss: anche qui otto al via, ma sulla distanza del miglio e con la partenza dietro le ali dell’autostart. Sulla carta favori per Voltaire Gifont, rientrato bene ad inizio mese a Milano, ma la forma di Zanza Franck e Becker Grif oltre ad Arnold Cup, che potrebbe scappare al via rendono il pronostico apertissimo.

La corsa gentleman vedrà la probabile lotta fra Corsaro Gams con Marco Castaldo, Clod Zl con Michele Bechis, Celentano Dei Run con il suo proprietario Stefano Manzato, e Brothers, cavallo generosissimo affidato ad Enrico Colombino.

Non potrà mancare un’offerta particolare, presso il nostro Ristorante“La Scuderia”, che saprà rendere più speciale questa giornata. Ingresso gratuito de libero per tutti, corse al via dalle 15.

“Musica da cameretta”, il nuovo spettacolo di canzoni de Lastanzadigreta

DOPO UN ANNO DI PAUSA TORNA DAL VIVO LASTANZADIGRETA

DEBUTTO NAZIONALE PER “MUSICA DA CAMERETTA

Barattoli, giocattoli, Vibraphonette, theremin. Sintetizzatori sequenzianti, banjolini danzanti, chitarre elettriche con corde mancanti. Voci del passato e del presente, dischi graffiati rotanti. È “Musica da cameretta”, il nuovo spettacolo di canzoni de Lastanzadigreta. Canzoni, sì: vecchie e nuove, adulte e bambine, lente e veloci, da ascoltare o da ballare da soli con le cuffiette nelle orecchie. Il debutto nazionale è sabato 13 maggio alle 21 allo Spazio Kairos di via Mottalciata 7 a Torino, in una serata organizzata da Onda Larsen.

Dopo una pausa di oltre un anno, Lastanzadigreta torna dal vivo, in versione rimaneggiata, con questo nuovo spettacolo in prima assoluta. È stato un anno di cambiamenti per il collettivo torinese, in attività da oltre un decennio. Il debutto di “Musica da cameretta” segna l’occasione per presentare nuovi materiali e per riascoltare in nuove versioni alcune delle vecchie canzoni del gruppo con qualche incursione a sorpresa nel passato del pop italiano.

«La pandemia è stata complessa da gestire anche per noi – racconta Lastanzadigreta – Sono successe diverse cose, ci siamo trovati a pubblicare un disco a cui lavoravamo da anni senza poterlo presentare e suonare. C’era la sensazione che fosse finito un ciclo. Ci siamo fermati e abbiamo fatto il tagliando alla nostra voglia di suonare insieme. Musica da cameretta è primo tentativo di dare un nuovo senso al nostro scrivere canzoni, al nostro voler raccontare il mondo con quella strana sintesi di parole e musica racchiusa in tre minuti o poco più. Sarà un’occasione speciale».

Lo spettacolo

Ci si ritrova intorno a un tavolo, su un palco, per fare canzoni insieme. Teatro-canzone? Non proprio, forse più un concerto teatrale, o una canzone in realtà aumentata. Non c’è una sola storia in “Musica da cameretta”, ma un filo di idee, situazioni, temi e personaggi che passano di brano in brano. Ci sono canzoni più tradizionali – con strofa, ritornello e tutto il resto – e altre più sfuggenti. Ci sono frammenti di voci del passato che riaffiorano da vecchi giradischi, e voci nuove – le voci di Lastanzadigreta, a raccontare storie d’amore, di lavoro, di mondi prossimi alla distruzione e di altri già salvati,di infanzia e di vecchiaia. Un concerto-mondo, insomma: il mondo di Lastanzadigreta.

Musica da cameretta

Uno spettacolo di canzoni di e con Lastanzadigreta

Leonardo Laviano: voce, chitarra baritona, dobro, Vibraphonette, percussioni e altri ammennicoli.

Flavio Rubatto: voce, theremin, pianoforte, Vibraphonette, drum machine, percussioni, harmonium e altri ammennicoli.

Jacopo Tomatis: voce, chitarra elettrica tenore, banjolino, machete, sintetizzatori, Vibraphonette, claviette e altri ammennicoli.

Lastanzadigreta

Lastanzadigreta è un collettivo di musicisti nato oltre un decennio fa tra Torino e San Mauro Torinese. Negli anni ha prodotto spettacoli, concerti, laboratori. Ha pubblicato due EP semiclandestini e due album ufficiali. Il primo, “Creature selvagge”, ha vinto la Targa Tenco 2017 per la migliore opera prima, il più importante riconoscimento in Italia per la canzone d’autore. Il secondo, “Macchine inutili”, è uscito in piena pandemia grazie al supporto del bando SIAE-Per Chi crea, ottenendo ottimi riscontri di critica. “Musica da cameretta” è il nuovo spettacolo del gruppo.

BIGLIETTERIA

Su www.ticket.it

Intero 13. Ridotto 10.
Info: biglietteria@ondalarsen.org.

Contro lo stato presente delle cose

Contro lo stato presente delle cose è il titolo dell’ultimo libro dello storico Filippo Colombara. Il volume, pubblicato dalle Edizioni ETS nella collana Verba manent con la prefazione di Carlo Greppi, uno dei più interessanti giovani storici emersi in questi anni, narra tre storie di gente non comune nell’arco temporale tra l’avvento del fascismo e la lotta partigiana. Un sovversivo piemontese, lo sterratore novarese Antonio Paglino; un rivoluzionario marchigiano d’origine trasferitosi sul lago d’Otya, l’operaio Nunzio Guerrini, e un giovane partigiano ligure, lo studente Aulo Formigoni, sono le figure qui presenti, assieme alle quali si attraversa il ventennio di Mussolini dal punto di vista della gente comune. Tre uomini comuni le cui vicende umane si intrecciano, attraversandoli, con i grandi eventi della storia. Ricostruendo le loro esperienze Colombara ricuce “dal basso” i fili della complessa trama con cui fronteggiarono il regime di Mussolini: dagli scontri di piazza del primo dopoguerra all’attività politica clandestina, dalla difesa in armi della repubblica e del legittimo governo in Spagna nella seconda metà degli anni trenta, alla generazione di nuovi antifascisti che si fecero partigiani. Tre personalità, la cui ricostruzione è avvenuta smontando e rimontando carte del potere, interviste orali, lettere e memorie scritte. Tre storie che consentono di capire le condizioni della lotta e, allo stesso tempo, di entrare nell’intimità degli individui per dare voce alle loro vicende umane. Scrive Carlo Greppi nella prefazione: “Ogni essere umano, che lo voglia o no, lascia tracce; sta a noi storici scovarle e raccontarle. Per questo Verba manent è una collana preziosa, come lo sono le storie qui racchiuse dal lavoro di Filippo Colombara che, attraverso gli accidentati e tenaci percorsi biografici di tre esistenze non comuni, ci mostra i risvolti più terribili e le energie più meravigliose della prima metà del XX secolo, e in particolare l’opposizione intransigente ai fascismi”. Tra i tanti meriti che vanno riconosciuti a Filippo Colombara, studioso di storia e cultura dei ceti popolari che ha indagato con le sue numerose pubblicazioni le vicende del movimento operaio e della Resistenza (tra le sue ultime pubblicazioni vanno segnale Vesti la giubba di battaglia. Miti, riti e simboli della guerra partigiana -DeriveApprodi; Raccontare l’impero. Una storia orale della conquista d’Etiopia.1935-1941 – Mimesis), va sottolineata la tenace ricerca della ricostruzione delle scelte di persone quasi sconosciute o dimenticate che hanno contribuito al pari dei protagonisti più noti agli eventi che hanno segnato intere comunità, popoli e nazioni. Attraverso le testimonianze scritte e orali della gente comune è possibile penetrare gli eventi storici in cui donne e uomini si trovano coinvolti partendo da un punto di osservazione privilegiato: dall’interno e dal basso. Utilizzando soprattutto la trasmissione orale, Filippo Colombara si è sempre mosso come valido interprete di una prospettiva storiografica basata su frammenti deboli e fragili fonti esposte ad un forte rischio di dispersione, tuttavia in grado di fornire risposte non trascurabili. Così è stato anche nel caso della stesura di Contro lo stato presente delle cose. E’ la storia di uomini che si opposero senza abbassare la testa, pagando un prezzo altissimo, in alcuni casi definitivo, per essere coerenti con le loro scelte e contribuire, per la loro parte, al desiderio di riscatto di un popolo intero che non ne poteva più delle angherie del regime fascista ma che non aveva ancora trovato il coraggio per fare un passo decisivo. Uomini che vissero in prima persona le discriminazioni, la violenza, patendo la fame e la perdita del lavoro, il carcere e persino l’ingiustizia di un giudizio pesante come quello dell’espulsione dal Partito. Per farsi un’idea del clima di diffidenze, insinuazioni e delazioni di quel periodo basta riguardarsi Il Sospetto, uno dei film più belli di Citto Maselli, con uno straordinario Gian Maria Volontè nei panni del militante comunista Enrico nella Torino del 1934. Questo libro ricostruisce il clima del ventennio fascista attraverso le storie di queste tre persone dalle biografie comuni a tante altre che ne furono coinvolte e travolte. Per far riemergere la trama vissuta e sofferta dell’opposizione al regime e alle trame dell’Ovra, della guerra di Spagna e della lotta di Liberazione si affida alle testimonianze, a documenti  e memorie per troppo tempo dimenticate nel fiume carsico delle scritture inedite, fragili e spesso incerte, prodotte dagli stessi protagonisti come il diario di Aulo, interpretate attraverso i verbali di polizia o le cronache dei giornali d’epoca. E’ una modalità interessante per far conoscere, dare un volto, un nome e un cognome, al contributo di lotte, dolori e speranze di questi uomini dentro il vortice di un periodo complicato e terribile della nostra storia. Quello degli storici e, nel caso specifico, di Filippo Colombara, è un compito estremamente importante in un’epoca dove la maggior parte dei giovani vive nel presente perpetuo dove manca ogni rapporto con il passato storico del tempo in cui ci è dato vivere. Un compito e un lavoro, in questo contesto, molto difficile: non si tratta solo di essere cronisti e compilatori di memorie ma riuscire a far comprendere che cercare nel passato la spiegazione e le radici, le cause remote o vicine dell’evoluzione e degli eventi di oggi, è l’unico strumento che abbiamo, per tentare di orientarci e di comprendere quello che ci circonda. E questo libro aiuta a guardare la storia con gli occhi e il cuore dei tre protagonisti che, come ricorda Greppi nella sua introduzione, “erano accomunati da una qualità rara, nell’essere umano, e cioè non voler tollerare i soprusi, e anzi decidere di combattere per porvi fine.. due comunisti e un ragazzo cattolico, le cui vicende potrebbero essere sepolte da una coltre d’oblio. E invece eccole qui nel loro splendore ribelle”.

Marco Travaglini

Dal 22 al 28 maggio la prima edizione del Festival del Verde

Il festival sarà un’occasione importante per riscoprire e, soprattutto, per godersi l’inestimabile patrimonio naturalistico di una delle aree metropolitane più ricche di verde urbano in Italia e in Europa.

Saranno oltre 30 i giardini, i parchi e gli orti urbani coinvolti, alcuni dei quali aperti straordinariamente per l’occasione; più di 50 le iniziative e gli eventi diffusi (la maggior parte a titolo gratuito); tre i castelli con i loro parchi aperti e visitabili per la manifestazione. Sarà una manifestazione a carattere diffuso, con sette comuni coinvolti: oltre a Torino anche Chieri, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese e Santena.

Il festival sarà un vero e proprio itinerario immersivo nel cuore verde del torinese, attraverso eventi, spettacoli, laboratori, open garden, talk, presentazioni di libri, serate benefiche, visite guidate, passeggiate botaniche, azioni di buone pratiche green.

“Il verde gioca un ruolo fondamentale nella cura delle città – ha sottolineato l’assessore al verde pubblico, Francesco Tresso, durante la presentazione – ed eventi come questo hanno il grande merito di richiamare all’attenzione quello che è un patrimonio enorme della nostra città e della sua area metropolitana, a volte poco conosciuto anche dai suoi cittadini. Un patrimonio pervasivo e diffuso, come dimostra la ricchezza di luoghi protagonisti del programma del festival”.

Tra gli eventi in programma segnaliamo due appuntamenti che coinvolgeranno in prima linea i “custodi” del Verde della Città:

Martedì 23 maggio, ore 16,30 – 18,00
A spasso con i custodi degli alberi
Passeggiata per famiglie e bambini ai Giardini Cavour con i tecnici e giardinieri del Verde pubblico della Città di Torino per conoscere gli alberi e i loro segreti.

Mercoledì 24 maggio, ore 16,30 – 18,00
All’opera con i Custodi del bello
Scuola Primaria “Giuseppe Allievo” – Via Michele Antonio Vibò 62
Attività ricreativa per famiglie e bambini con i giardinieri del verde pubblico della Città di Torino. Piantiamo i fiori di fronte a scuola e impariamo a prendercene cura nel tempo.

Da venerdì 26 a domenica 28 maggio poi, in concomitanza e ideale conclusione della settimana del Festival del Verde, torna negli spazi aperti dei Musei Reali la mostra mercato florovivaistica di FLOR Primavera 2023 che per il secondo anno consecutivo animerà i Giardini Reali di Torino a cui si aggiunge quest’anno la Cavallerizza Reale con oltre 150 tra florovivaisti provenienti da ogni angolo d’Italia, artigiani, ceramisti e produttori agricoli.

Il Festival del Verde di Torino e FLOR Primavera 2023 sono state ideate e organizzate da Associazione Società Orticola del Piemonte.

Nel giardino Lamarmora due nuove querce dedicate all’avvocata Bianca Guidetti Serra

Venerdì 12 maggio, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora sono state dedicate due querce all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio.

 

La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile. E’ stata l’occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito all’avvocata in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’assessore alla cura della città  Francesco Tresso, di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.

Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.

“Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese”, ha dichiarato l’assessore Tresso.

Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.”

Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti Buitoni, Maria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.

Playoff 2023: variazioni al calendario del Primo Turno

Su richiesta di Urania Milano, vista la qualificazione ai Quarti di Finale della sua squadra Under 19, la Reale Mutua Torino comunica che il calendario del Primo Turno dei Playoff viene rimodulato come segue:

 

GARA 1

Lunedì 15 Maggio – ore 20.30 – Pala Gianni Asti, Torino

 

GARA 2

Mercoledì 17 Maggio – ore 20.30 – Pala Gianni Asti, Torino

 

GARA 3

Venerdì 19 Maggio – ore 20.30 – Allianz Cloud-PalaLido, Milano

 

EVENTUALE GARA 4

Domenica 21 Maggio – ore 18.00 – Allianz Cloud-PalaLido, Milano

 

EVENTUALE GARA 5

Mercoledì 24 Maggio – ore 20.30 – Pala Gianni Asti, Torino

 

Sono disponibili i biglietti per Gara 1 e Gara 2, acquistabili nelle seguenti modalità:

 

  • Online sul circuito Vivaticket
  • Presso la sede di Basket Torino, in via Cervino 50, nella giornata di oggi dalle ore 15.00 alle ore 18.30
  • Presso la sede di Basket Torino, in via Cervino 50, nella giornata di sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00
  • Presso le biglietterie del Pala Gianni Asti nel giorno di lunedì (dalle 10 alle 12 e a partire dalle 18.00)
  • Agenzie Reale Mutua Santa Rita e Piazza Castello

 

Ricordiamo a tutti i tifosi gialloblù che avessero già acquistato i biglietti per le due partite del Pala Gianni Asti che i tagliandi saranno automaticamente per le rispettive gare nelle nuove date.

A Carmagnola Street food, birra, danza e non solo

CARMAGNOLA – AGRI FOOD & BEVERAGE FESTIVAL LATINO II EDIZIONE
🔹 19-20-21 Maggio 2023
📌Piazza Mazzini
🔹Ingresso gratuito
A Maggio, da venerdì 19 a domenica 21, a Carmagnola si incontrano la cucina tradizionale latina, le leccornie degli street fooder italiani e il sapore e la qualità dei birrifici artigianali.
Saranno presenti anche alcuni stand di artigianato tipico.
Dopo il successo del 2022,La ‘Città del Peperone’ ospiterà in piazza Mazzini,salotto Carmagnolese,la seconda Edizione del Festival Latino”AGRI FOOD & BEVERAGE FESTIVAL LATINO”’, offrendo un cocktail vincente tra buona cucina, buon bere e tanti momenti di spettacolo dal ritmo sudamericano, un vero e proprio ‘ponte’ tra i due mondi, il tutto a cura di D&N Eventi e Associazione Chef dal Mondo con il patrocinio del Comune di Carmagnola,del Distretto Urbano di Carmagnola e del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese.
La proposta è davvero varia e rivolta a tutti: si inizia il venerdì con gli Artisti professionisti della scuola di ballo di Ilario Parise “SSD W LA DANZA” che si alterneranno con Dj latini che intrattterranno il pubblico a ritmo e danza con le più belle musiche latine di succcesso.
E ancora, direttamente dal famoso tour con Jovanotti dell’estate 2022, tornano il Sabato 20,gli strepitosi “Timbales Percussion” e, a seguire, ancora musica e DJ.
Infine la domenica carmagnolese sarà animata dal conosciutissimo gruppo musicale havano cubano” Familia Loca”La Familia Loca è composta da un nucleo di artisti nativi di Cuba che da anni girano il mondo portando le loro sonorità latine nelle piazze, nei club, nei teatri e nei locali. La Familia Loca è molto conosciuta tra i connazionali che vivono in Italia e alle loro esibizioni vantano sempre una ricca presenza anche sudamericana.

Un concerto dai toni cangianti, dove musica popolare cubana, le radici afrocubane, latinjazz contemporaneo e musica latino americana si mescolano in un affresco tipico di nostri giorni , tutto questo per un finale schioppettante all’altezza dell’atteso evento.

Main Sponsor del Festival Latino Carmagnolese e la Concessionaria di Auto CAR ON LINE sita in Carmagnola in via Poirino 71 che ringraziamo per la collaborazione,unitamente agli altri sponsor.

Inoltre, poiché “Agri Food & Beverage Festival Latino’ è organizzato pensando a tutti, per l’intera durata dell’evento saranno presenti giochi gonfiabili,con pista quad, per il divertimento di grandi e piccini.

Orari:
Venerdì 19 18:00/24:00
Sabato 20: 11:00/24:00
Domenica 21: 11:00/24:00

A Torino 300 sindaci per riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali

300 sindaci da tutta Italia sono giunti questa mattina al teatro Carignano di Torino, invitati dal sindaco Stefano Lo Russo

Obiettivo chiedere al governo diritti per le famiglie arcobaleno e poter tornare a trascrivere nei registri le adozioni dei figli delle coppie omogenitoriali.

In presenza e in collegamento video  i sindaci di Roma Roberto Gualtieri e di Trento Franco Ianeselli, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi e di Firenze Dario Nardella. Al Carignano anche associazioni ed altri esponenti politici come l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino: fu la prima nel nostro Paese a registrare tre figli di coppie gay e lesbiche.

Foto: Città Metropolitana di Torino

Schianto mortale: in un frontale perde la vita ragazzo di 21 anni

Ieri si è verificato uno scontro frontale tra due vetture sulla statale 34 del Lago Maggiore nel comune di Ghiffa. Sulle auto coinvolte viaggiavano solamente i conducenti. A causa dell’impatto violento, una delle due auto si è ribaltata. Purtroppo, uno dei due automobilisti , un giovane si 21 anni, è deceduto sul colpo, mentre l’altro è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Verbania. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri insieme al 118 e ai Vigili del fuoco.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

 

Ruba pc e borse sul treno ad alta velocità. Arrestato a Porta Susa

Gli agenti della Sottosezione Polizia Ferroviaria di Torino Porta Susa hanno arrestato  un 31enne per furto aggravato a bordo treno. L’uomo viaggiava su un treno ad alta velocità, proveniente da Venezia e diretto a Torino Porta Susa, ed è gravemente indiziato di essersi impossessato di 4 bagagli ed un personal computer, riposti sulle cappelliere. Uno dei derubati è  riuscito a bloccare il giovane mentre il capotreno ha chiamato  la Centrale Operativa del Compartimento Polizia Ferroviaria di Torino che ha  allertato la pattuglia presente in stazione.