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Magliano: “Cesana più di un piano B”

Mi fa piacere che il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini tenga in considerazione l’ipotesi piemontese e mi permetto di sottolineare che Cesana rappresenta ben di più di un “piano B” o di una “exit strategy”, citando le parole dello stesso Ministro, ma un’ipotesi sensata, di qualità, utile e sostenibile. La speranza di vedere in Piemonte una pur piccola parte dei Giochi Invernali 2026 e dunque di rimediare parzialmente al no pronunciato ai suoi tempi dall’Amministrazione Appendino rimane.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Si nasconde in bagno con la droga ma la polizia lo arresta

Nella tarda serata di giovedì la Volante del Comm.to di P.S. Barriera Milano ha proceduto, insieme ad altro personale della Questura di Torino, al controllo di un bar di via Orvieto recentemente oggetto di segnalazioni da parte dei residenti del quartiere per la presenza di avventori verosimilmente dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti.

All’arrivo dei poliziotti, un cittadino marocchino presente all’interno del bar tentava di nascondersi nella toilette, ma non vi riusciva venendo subito fermato dagli operatori. Il trentunenne veniva trovato in possesso di un pezzo di hashish del peso di circa 50 grammi e di una scatolina con all’interno 3 frammenti della medesima sostanza. Inoltre, a seguito dell’ispezione della parte esterna del condominio ove ha sede l’esercizio commerciale, i poliziotti rinvenivano un panetto sigillato di hashish del peso di 100 grammi circa e la lama di un taglierino sporca di sostanza; il tutto veniva sottoposto a sequestro a carico di ignoti.

Il cittadino marocchino, in considerazione dei gravi indizi di colpevolezza emersi a suo carico, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Scatta & Post@ per il Natale a Cesana

CESANA TORINESE – Dopo l’avvio da tutto esaurito a Cesana, ecco che il calendario delle manifestazioni natalizie porta subito alla ribalta una novità assoluta.

Parte infatti sabato 23 dicembre l’iniziativa “Scatta & Post@” che da libero sfogo a fotografi e videomaker per immortalare Cesana in periodo natalizio.

L’iniziativa è proposta dal Consorzio Fortur (Sauze d’Oulx, Cesana Torinese, Oulx, Claviere, Sauze di Cesana, Chiomonte, Exilles, Salbertrand) in collaborazione con l’Ufficio del Turismo di Cesana e con il patrocinio del Comune di Cesana.

La presidente del Consorzio Fortur Serenella Marcuzzo presenta l’iniziativa: “Per vivacizzare il periodo natalizio a Cesana e per valorizzare il suo territorio abbiamo pensato assieme con l’Ufficio del Turismo, a indire questa caccia fotografica ed anche video. Chi vorrà partecipare, dal 23 dicembre al 6 gennaio potrà realizzare fotografie e reel di Natale a luminarie, angoli a tema, la neve bianca ed il rosso Natale. Lo scopo è quello di scattare foto e realizzare reel di tutto ciò che è “Natale a Cesana”. Sarà poi sufficiente postare su Instagram le foto ed i reel del Natale a Cesana e taggare la pagina @comuneCesanaTorinese. Fatto questo i primi 100 partecipanti potranno passare direttamente all’Ufficio del Turismo di piazza Vittorio Amedeo a ritirare un omaggio di ringraziamento per la partecipazione”.

Il Sindaco Roberto Vaglio invita alla partecipazione: “L’iniziativa natalizia “Scatta & Post@ volutamente non è un concorso, ma un modo per andare alla scoperta di Cesana in periodo natalizio, ammirando le decorazioni, le nuove luminarie natalizie che come Comune abbiamo deciso di installare in paese e nelle frazioni per rendere ancora più magico il periodo delle feste. Invito quindi tutti i turisti a cimentarsi fotografi per un giorno e a individuare gli angoli più particolari del nostro paese. L’invito è anche ai Cesanesi che possono così andare a focalizzare l’attenzione sul loro posto del cuore. Non essendo un concorso non ci sarà una classifica, ma i primi 100 che posteranno su Instagram le immagini del nostro paese riceveranno un omaggio di partecipazione”.

Pantanella (Alsil Onlus): “Sempre in prima linea nella tutela dei minori da ogni forma di violenza”

Ieri alla Reggia di Venaria la presentazione del Calendario solidale 2023 “Profumo di Vita” in collaborazione con l’Associazione Legal@arte.

Si è tenuta martedì 19 dicembre alle ore 11.30 alla Reggia di Venaria la presentazione ufficiale dell’Edizione 2023 del Calendario “Profumo di vita” (iniziativa solidale che prosegue con successo dal 2017) frutto di un progetto per la sensibilizzazione sul fenomeno della violenza assistita dai minori, ovvero quella commessa in loro presenza, in collaborazione con la fotografa Elena Givone.

L’evento è stato promosso e realizzato dall’Associazione Legal@arte, costituita da un gruppo di appartenenti alla Polizia di Stato insieme ad A.l.s.i.l. Onlus, Associazione per la Legalità e la Sicurezza sul Lavoro.

Così Luca Pantanella, Presidente e anima motrice di Alsil: “La distribuzione del calendario, che mira a fare informazione e prevenzione su un tema di grane attualità, verrà effettuata presso una serie di farmacie del capoluogo torinese, e sarà possibile averne copia offrendo in cambio una confezione di latte in polvere destinata alla Caritas della Diocesi di Torino che provvederà a farle recapitare alle famiglie più bisognose del territorio. Ringrazio sentitamente Legal@arte per averci coinvolto in questa entusiasmante avventura che coniuga beneficenza e bellezza, e insieme con lei anche tutti i 12 grandi fotografi di fama internazionale che hanno prestato gratuitamente il proprio genio creativo per la realizzazione di questo affascinante set d’immagini tese a fornire un contributo concreto alla creazione di una coscienza comune sempre più radicata nella costruzione di un nuovo modello preventivo in grado di tutelare i più piccoli dagli abusi dei grandi compiute con loro presenti”, chiosa il professionista, altresì Segretario Generale Provinciale della sigla sindacale FSP Polizia di Stato nonché Presidente dell’Osservatorio Economico FMPI (Federazione Medie e Piccole Imprese)che comprende 6000 marchi nazionali, di cui 500 aziende solo in Piemonte.

Bonus mamme 2024, chi può averlo

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

In arrivo dal 2024 la decontribuzione rivolta alle madri con due o più figli dipendenti a tempo indeterminato, per la durata rispettivamente fino a uno e tre anni. A partire da gennaio 2024 sarà disponibile il nuovo ‘Bonus mamme’ per le lavoratrici con almeno due figli. Si tratta dello sconto contributivo di massimo 3mila euro inserito nella Legge di Bilancio a sostegno delle famiglie e rivolto alle madri con due figli o più figli, con contratti a tempo indeterminato, indipendentemente dal livello della retribuzione, ma ad eccezione delle donne occupate nel lavoro domestico.

Secondo quanto previsto dalla norma sul ‘Bonus mamme’, a cominciare dalla prima busta paga del 2024 e fino al 2026 le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato a tempo indeterminato non dovranno versare nessun contributo, fino a un ammontare massimo di 3mila euro, e solo se in possesso di questi requisiti: essere madri di 3 o più figli, fino ai 18 anni del figlio più piccolo; essere madri con due figli, fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo e solo per il periodo di paga dall’1 gennaio al 31 dicembre 2024.

Nel corso dell’audizione di fronte alle Commissioni di Camera e Senato relativa alla legge di Bilancio in corso di approvazione, l’Istat ha calcolato che le italiane coinvolte nella misura saranno circa 800mila, considerando le circa 600mila mamme, con due figli per il solo 2024, e le oltre 214mila con tre e più figli.

Si tratta in generale del 27,8% delle madri lavoratrici dipendenti con almeno un figlio minore, il 10,0% delle donne lavoratrici dipendenti e l’8,4% delle donne occupate.

I dati differiscono lievemente nella relazione tecnica dell’Ufficio parlamentare di bilancio allegata alla Manovra, secondo la quale sarebbero 111mila le dipendenti del settore privato con almeno tre figli, di cui uno con meno di 18 anni.

Secondo quanto si legge dal documento redatto dai tecnici dello Stato, “gli sgravi contributivi non si traducono interamente in un incremento del reddito disponibile. Il beneficio al netto delle imposte crescerà progressivamente fino ad attestarsi su circa 1.700 euro, raggiunti in prossimità della retribuzione lorda di 27.500 euro, valore che resta pressoché costante per le retribuzioni superiori”.

Per i redditi fino a 35mila euro al ‘Bonus mamme’ andrà sommato il taglio del cuneo fiscale, per un aumento alle lavoratrici dipendenti che arrivano a questo livello di retribuzione che dovrebbe ammontare a circa 1.770 euro.

Sempre stando all’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio, la decontribuzione per le mamme sarà destinata per il 57 per cento circa alle lavoratrici con meno di 35 mila euro di stipendio, mentre andrà per il 43 per cento a dipendenti che hanno retribuzioni più elevate.

La simulazione effettuata con il modello Upb su un campione rappresentativo di famiglie stima un costo per l’erario della decontribuzione specifica per le lavoratrici madri nel 2024, al netto della maggiore Irpef e addizionali locali, di circa 450 milioni.

Lo sconto del 100 per cento dei contributi previdenziali riguarda la copertura dell’Ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) per il privato e Fap per il pubblico, per una quota del 9,19 per cento normalmente a carico delle lavoratrici a spese dello Stato, sul 33 per cento di contributi da versare dallo stipendio.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Le foto di Solano e Gigli

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MAGNIFICA TORINO / In copertina il plastico di Torino in piazza Castello. Uno scorcio di Palazzo Reale. Le foto sono di Vincenzo Solano. Lo scatto del Monviso e della Via Lattea visti dal Lago Superiore è di Gianpaolo Gigli.

Addio ad Anna, la signora del ricamo Bandera

Scompare a Chieri Anna Ghigo

 

Si è spenta a Chieri la signora del ricamo Bandera, Anna Ghigo, 73 anni, residente a Chieri.

Per oltre vent’anni è stata presidente dell’Associazione Amici del Ricamo bandera, un gruppo nato per volontà della Fondazione Chierese per il tessile. Si tratta si un’arte antica che custodisce la tradizione  di quella che viene definita l’arte della pittura con l’ago. Una tradizione la cui origine si perde nel lontano 1400, quando a Chieri nasceva il tessuto bandera. Con ago e fili colorati creava capolavori unici e preziosi, tra cui abiti, cuscini, biancheria.

“Era una vera artista – ha ricordato Melanie Zefferino, presidente della fondazione Chierese per il Tessile e il Museo del Tessile – ho sempre ammirato il suo estro creativo, la sua dedizione, la precisione delle sue ricerche. Era un riferimento per tutti noi, competente, attenta e disponibile nel trasmettere agli altri tutte le sue conoscenze”.

Sabato scorso, due giorni prima della sua scomparsa, presso la galleria civica di Chieri a palazzo Opesso in via San Giorgio 3, veniva inaugurata la mostra “Chapeau” con l’ultima opera di Anna Ghigo; ha decorato con la tecnica bandera il ritratto fotografico di Luciano Berruto, che la ritrae sorridente su un fondo scuro.

La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 25 febbraio prossimo.

I funerali sono in programma giovedì 21 dicembre, alle ore 10:15,presso il Duomo di Chieri

 

Mara Martellotta

Emiliano Paoletti: al Polo del ‘900 memoria storica e apertura al futuro

RITRATTI TORINESI

Emiliano Paoletti è direttore del Polo del ‘900 dall’aprile 2022

Uno degli esempi più significativi frutto di un progetto di rigenerazione urbana torinese è sicuramente il Polo del ‘900, nato nel 2016 o meglio sorto dalla riconsegna ai cittadini dei palazzi di San Celso e San Daniele, realizzati da Filippo Juvarra nel 1700.

“Il Polo del ‘900 ingloba 24 enti partecipanti – spiega il suo direttore Emiliano Paoletti – di cui alcuni sono enti residenti e altri non residenti, ma tutti collaborano alle attività del Polo, quali il Centro culturale Franco Antonicelli e il Centro studi Piero Gobetti. I 24 enti partecipanti rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, culturale e economica del Novecento, oltre che nel campo della salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà. Il Polo del ‘900 pone anche a disposizione del pubblico spazi per eventi, spettacoli, sale di lettura, biblioteche, archivi, una caffetteria e un cortile”.

“Soci fondatori del Polo del ‘900 – aggiunge Emiliano Paoletti – sono la Città di Torino, la Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo. Uno dei due edifici del Polo del ’900 è in particolar modo dedicato al Museo diffuso della Resistenza, che proprio quest’anno, in occasione dei vent’anni dalla sua inaugurazione, è stato oggetto di un importante intervento di restauro e ammodernamento del suo percorso espositivo, grazie a un contributo straordinario del Comune di Torino. A breve si insedierà il nuovo Consiglio di Amministrazione del Museo che, tra l’altro, procederà all’individuazione del suo direttore. Il Polo ha assunto una certa notorietà a livello anche nazionale e non solo, per l’unicità del suo progetto, e ha avuto l’onore di ricevere due visite da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la prima nel 2018 in tempi pre covid, la seconda quando è intervenuto a un evento il 2 agosto scorso”.

“Per l’ottantesimo anniversario della Resistenza, che di fatto ha inizio dopo l’8 settembre 1943 – aggiunge il direttore del Polo del ‘900 Emiliano Paoletti – abbiamo contribuito alla realizzazione della mostra dal titolo “DisobbediResistere. Gli internati militari italiani”, curata da ANCR, ISTORETO e istituto Salvemini, aperta fino al 2 febbraio prossimo nella galleria Immagini di palazzo San Celso.

Con la lectio magistralis tenuta da Giuseppe Filippetta, già direttore dell’Archivio Storico e della Biblioteca del Senato, abbiamo inaugurato il triennio dedicato all’ottantesimo della Resistenza, un percorso che coinvolge molti degli enti partecipanti, con il coordinamento scientifico dell’ISTORETO, una interessante iniziativa per la quale ogni anno dal 2023 al 2025 una parola chiave ( un verbo all’infinito) coglie gli elementi essenziali che hanno caratterizzato gli anni 1943, 1944 e 1945, permettendo di definire una cornice di senso capace di collegare passato e presente, tenendo unita la riflessione storiografica del dibattito culturale e civile. Si sono anche tenuti un seminario e una conferenza dedicati agli scioperi avvenuti nelle fabbriche nel ’43: disobbedire era un atto simbolico di rifiuto che segnò quel tempo.

La prima parola è, appunto, “disobbedire”. La seconda “combattere”. La terza “sognare”. Questa iniziativa recherà un percorso di mostre, eventi, seminari e rassegne cinematografiche. Nel 2023 abbiamo anche realizzato una collaborazione editoriale con il quotidiano Domani sui temi della Liberazione”.

“Queste attività sono state rese possibili grazie al contributo del Comune di Torino che ha finanziato in parte il restauro del Museo e in parte le attività per l’ottantesimo della Resistenza – precisa Emiliano Paoletti – a cui si è aggiunto un contributo da parte della Regione Piemonte per il coordinamento di una neocostituita rete della guerra e della memoria a cui aderiscono diversi enti del territorio piemontese.

In questo quadro va poi contestualizzato il progetto che riguarda l’ottantesimo anniversario dell’eccidio della Benedicta, località che si trova in provincia di Alessandria. La Regione Piemonte è impegnata nella realizzazione di un memoriale, della costruzione di un percorso museale cui partecipano diversi enti piemontesi, tra i quali alcuni dell’Alessandrino, impegnati nel mantenere viva la memoria di quel tremendo eccidio.

È già stato approntato l’edificio che ospiterà il materiale del memoriale dell’eccidio. Si tratta di una costruzione particolarmente originale nelle sue funzioni, che si adatta a un paesaggio montano, e che sarà aperto dalla primavera fino a fine estate”.

“Un’altra tematica – spiega Emiliano Paoletti – a cui abbiamo dedicato molto spazio nell’autunno di quest’anno è stata quella del mare, che consideriamo un tema trasversale, in quanto dietro a questo termine si celano altre parole come il colonialismo, i rapporti con i Paesi africani, il tema delle migrazioni, il ruolo del mare nel traffico internazionale delle merci e delle persone e l’inquinamento. Il progetto integrato è stato coordinato dall’Unione culturale Franco Antonicelli, con la partecipazione di diversi enti e molte attività tra cui la mostra ‘Archeoplastica’, curata dall’ISMEL, in collaborazione con l’associazione omonima che, da decenni, si occupa della pulizia delle spiagge. Allestita a fine settembre, è durata per tutto il mese di ottobre.

Le tre parole chiave che hanno ispirato la programmazione del Polo nel 2023 sono mare, polvere e orizzonti. Il mare è inteso come spazio di transito tentato o riuscito di corpi e merci, il lavoro sulle navi e nei porti. Il mare come spunto di ricerca e produzione culturale. ‘Polvere’ è la seconda parola, cui si accompagna l’immagine ‘Vortici di polvere’, scelta da Omero per rappresentare la furia della battaglia nell’Odissea. Da allora il sodalizio tra l’immagine della polvere e le descrizioni di guerra non si è più sciolto, sopravvivendo anche nella letteratura contemporanea. Un sodalizio che non si nutre solo con l’associazione visiva del campo di battaglia, ma soprattutto si alimenta della metafora profonda e antica che lega la polvere alla morte, tanto che, a partire dalle guerre del Novecento, ‘polvere’ è il prodotto della guerra. ‘Polvere’ è stata una winter school di tre giorni a cui hanno partecipato oltre 50 studenti universitari, coordinata dall’associazione Vera Nocentini insieme ad altri nostri Enti. Il terzo termine scelto è ‘orizzonti’, che mira alla possibilità di riattivazione del dialogo con l’immaginario politico e sociale delle nuove generazioni, portando attenzione alla visione di chi guarda la propria vita con una traiettoria proiettata nel futuro, alla ricerca di orizzonti di senso. Con Orizzonti verranno indagate tre esperienze sociali e politiche che hanno contrassegnato il periodo 2001-2021: il ‘movimento dei movimenti’, al secolo ‘No Global’, il ‘Movimento Studentesco dell’Onda Anomala’, il movimento ‘No Tav’. Il progetto rivolge la sua attenzione alle voci di una nuova generazione e mette al centro il lavoro di tre giovani ricercatrici, di un giovane collettivo chiamato ‘Stasis’ che si occupa di ricerche multimediali e che si avvale della collaborazione di una casa editrice torinese, Morsi, nata nel 2020. Ne nascerà una pubblicazione ad hoc, in cui le ricerche storiche dialogheranno con le illustrazioni, e l’incontro conclusivo sarà incentrato sulla partecipazione politica e i nuovi linguaggi.

Il progetto è coordinato dal Centro studi Piero Gobetti, in collaborazione con Arci Torino, Istituto Antonio Gramsci, Unione Culturale Franco Antonicelli”.

“Il Polo del ‘900 vuole essere anche – conclude il suo direttore – un centro di attualizzazione della storia e dei grandi temi del Novecento, ma anche essere una casa capace di ospitare eventi diversi e di differenti culture, come è stato per la recente Festa della Luce della comunità induista, e rafforzare valori e idee delle nuove generazioni favorendo la loro partecipazione. Un gruppo di giovani ragazze del ‘Club del Cucito’ si ritrova ogni sabato e presenta delle finalità di tipo sociale. Sono loro che hanno cucito 150 fazzoletti inviati a Palermo in occasione delle manifestazioni contro la violenza sulle donne. Sempre al Polo del ‘900 si tiene un laboratorio aperto a tutti, in cui si impara a danzare, includendo tutte le forme di abilità e disabilità. A condurlo è l’insegnante Gabriella Cerritelli. Sempre presso il Polo, la Compagnia PEM con Gabriele Vacis organizza dei laboratori teatrali aperti e delle prove aperte agli spettatori. Si tiene anche una scuola di architettura per bambini e ragazzi, corsi di lingua, con l’impegno di far crescere l’attenzione per i temi dell’inclusione e il desiderio di prossimità nei confronti delle persone”.

Mara Martellotta


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Ultimo saluto al presidente degli agenti di commercio

È morto a 80 anni  Giorgio Carboni, a lungo  presidente degli Agenti di commercio dell’Ascom di Vercelli e  consigliere nazionale della categoria. Lascia la moglie, i figli  e i nipoti. Era molto conosciuto anche per il suo impegno nel mondo sportivo della Pro Vercelli.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Materasso prende fuoco, si salvano dal rogo lanciandolo in strada

Potevano morire tra le fiamme in un alloggio di via Italia a Biella. Il fuoco, forse provocato da una candela o una sigaretta, ha avvolto un materasso: è stato buttato appena in tempo in strada dagli abitanti della casa per evitare che l’incendio si propagasse. I Vigili del Fuoco hanno spento le fiamme sul materasso e nell’abitazione.

NOTIZIE DAL PIEMONTE