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Parchi fluviali torinesi rigenerati grazie ai fondi europei

AL VIA GLI INTERVENTI SULLE SPONDE CON LE RISORSE DI REACT  

Martedì 3 gennaio prenderanno avvio al Parco del Meisino gli interventi di miglioramento selvicolturale e riqualificazione delle sponde fluviali previsti in alcuni parchi fluviali cittadini (Meisino, Colletta, Confluenza, Stura Nord, Pellerina e Millefonti) e finanziati con i fondi REACT EU PON METRO.

Il progetto ha l’obiettivo di valorizzare la foresta urbana torinese intervenendo sui parchi fluviali di pianura, nella duplice ottica dell’incremento dei corridoi ecologici e della fruizione in sicurezza di queste aree in piena coerenza con il Piano Strategico dell’Infrastruttura Verde della Città di Torino.

Si tratta di un insieme di interventi organici volti, da un lato, a migliorare la componente arborea dei parchi, dall’altro a rigenerare le sponde fluviali, rinnovando la vegetazione per renderla maggiormente idonea a mantenere la stabilità delle sponde e garantirne la sicurezza idraulica, soprattutto in caso di eventi di piena. Gli interventi, il cui completamento è previsto per il prossimo autunno, prevedono l’abbattimento di alberi deperienti, a fine ciclo vegetativo o privi di un ancoraggio al terreno sufficientemente solido, la potatura di esemplari con chioma irregolare o interferente con la fruizione ciclabile e pedonale, la messa a dimora di nuovi alberi, necessaria a mantenere un bilancio arboreo positivo e a migliorare la componente arborea dei parchi.

Si tratta di un progetto articolato, che permetterà di intervenire in modo organico su di una serie di ambiti cittadini, soprattutto spondali, dove la mancanza di fondi aveva sinora permesso solo interventi puntuali legati ad eventi specifici, quali il ribaltamento di alberi.

Tutti gli interventi sono stati autorizzati dall’Ente di Gestione del Parco del Po Piemontese e dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po, anche perché parte del Parco del Meisino è inclusa in una ZPS (Zona Protezione Speciale).

Arrestato con un chilo di droga in casa

Gli agenti del Commissariato di P.S. San Paolo hanno tratto in arresto un cittadino colombiano di 32 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato sono intervenuti alle prime ore del mattino in uno stabile di corso Mediterraneo per la presenza di una persona molesta che bussava alle porte degli appartamenti. Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo seduto sulle scale che ha riferito loro di abitare lì. Una volta che l’uomo ha aperto la porta d‘ingresso dell’alloggio, gli agenti hanno percepito un forte odore, presumibilmente di marijuana, che pervadeva gli ambienti. I poliziotti hanno trovato conferma del loro intuito riscontrando, la presenza, nel soggiorno di un borsone contenente 500 grammi di Marijuana e diversi panetti di hashish per un peso complessivo di 600 grammi.

Cirio: “Tav, Parco della Salute e Museo di Scienze Naturali”. Il Pd: “Solo promesse”

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Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, durante la conferenza stampa di inizio anno al Grattacielo della Regione  del Lingotto a Torino ha confermato che la Torino- Lione sarà la protagonista del 2023: “si procederà con l’affidamento della gara per lo scavo del tunnel di base nella parte Italiana”. Il presidente ha detto: “Il Piemonte era considerato ai margini dell’Impero, oggi siamo il cuore dell’Europa, grazie alla TAV e al Terzo Valico”.  A proposito del Parco della Salute, il nuovo ospedale di Torino che sostituirà le Molinette ha spiegato: “Abbiamo ottenuto che la finanziaria dello Stato ci dia un commissario con poteri straordinari” Ha poi annunciato: “Quest’anno riapriremo il Museo regionale di Scienze naturali. Avremmo potuto aprirlo prima, ma il Covid lo ha impedito”. L’edificio è chiuso  dal 3 agosto 2013 a causa di un incendio partito da  una bombola esplosa nei sotterranei. Intanto i lavori di ristrutturazione procedono nel palazzo storico di via Giolitti 36. Il Governatore non ha indicato una data precisa per la riapertura, mentre l’assessora alla Cultura Vittoria Poggio ha parlato del secondo semestre del 2023. Critica la minoranza: “È incredibile che dopo 3 anni e mezzo di governo, l’unico tempo verbale che Cirio ha imparato a declinare sia il futuro. Non un cenno alle cose fatte nell’anno passato, perché sono pochine e soprattutto perché mancano le giustificazioni per le questioni rinviate ancora una volta. “Liste d’attesa sparite dai radar, nessun nuovo ospedale partito effettivamente, case e ospedali di comunità fermi al palo. Sul Parco della Salute tocca al commissario, proposto dal PD, rimediare a tre anni di rinvii e tira e molla sul progetto”. Così Raffaele Gallo Presidente  del Gruppo Consiglio regionale Pd Piemonte e il consigliere regionale Daniele Valle.

 

Due nuovi treni Rock sulla Torino-Milano e sulla Asti-Milano

Prosegue l’ammodernamento della flotta del Regionale di Trenitalia in Piemonte con due nuovi treni Rock, che da domani accompagneranno i viaggiatori sulle linee Torino-Milano e Asti-Milano. A presentarli oggi in stazione a Porta Nuova l’Assessore ai Trasporti, Marco Gabusi, insieme a Marco Della Monica, Direttore Regionale Trenitalia Piemonte.

Con l’arrivo dei due treni Rock continua la consegna di nuovi e moderni convogli con i quali il Regionale di Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS) intende ammodernare la flotta dei treni metropolitani e regionali. Un programma già iniziato a gennaio 2021 con l’arrivo di 9 treni Pop dei 38 treni (29 Rock e 9 Pop) made in Italy previsti dal Contratto del Servizio Ferroviario Metropolitano. A questi se ne aggiungono 33 (9 Rock e 24 Pop) del nuovo Contratto del Servizio Ferroviario Regionale.

Nei prossimi anni, con il Contratto SFM – stipulato a ottobre 2020 – e con l’avvio del nuovo Contratto SFR – firmato lo scorso ottobre – in Piemonte saranno attivati investimenti che sfiorano 1 miliardo di euro.

Un impegno importante per il Regionale di Trenitalia, che oltre a rinnovare la flotta potrà migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista non solo ambientale ma anche sociale ed economico.

A regime, l’entrata in servizio dei 71 nuovi treni – tecnologicamente avanzati e green – permetterà di ridurre drasticamente l’età media dei mezzi del Regionale di Trenitalia in Piemonte che passerà dagli attuali 26,7 anni a 14,3 anni e sulle linee del Servizio Ferroviario Metropolitano l’età media sarà di soli 3 anni e mezzo.

I nuovi treni Rock, progettati con tecnologie di ultima generazione, permetteranno di ridurre i consumi del 30% rispetto ai treni precedenti e sono composti per il 97% di materiale riciclabili, con punti dedicati alla raccolta differenziata.

SPAZIO E COMFORT

Rock è un treno regionale a doppio piano: può ospitare fino a oltre 1.000 persone (circa 600 sedute) e raggiungere i 160 km/h di velocità massima. I vagoni sono attrezzati con portabagagli e portabici, distribuiti lungo tutto il treno, e sono dotati di punti di ricarica per e-bike o monopattini elettrici. Le poltrone sono provviste di prese di corrente e usb e la climatizzazione interna si autoregola. A bordo treno anche un’area family, e nelle toilette, fasciatoi e porte-enfant.

VIDEO SORVEGLIANZA E INFORMAZIONI

A bordo ci sono 50 videocamere a circuito chiuso in ogni carrozza con riprese live e 38 monitor, di dimensioni doppie rispetto al passato, a beneficio dei viaggiatori.

PERSONE A RIDOTTA MOBILITA’

Postazioni per i diversamente abili collocate nelle immediate vicinanze delle porte di accesso e dei servizi igienici permettono di ridurre al minimo gli spostamenti all’interno del treno.

Giachino, una petizione sull’auto elettrica

Mino Giachino,  come già aveva fatto per difendere la TAV, nell’ultimo giorno dell’anno ha lanciato insieme ad alcuni amici una petizione online su Change.org contro la decisione europea di produrre, dal 2035, solo auto elettriche utilizzando tecnologie cinesi. Per la TAV ala Petizione ha raggiunto 114.000 firme e fu decisiva per portare i firmatari nella grande manifestazione di piazza Castello che salvò la TAV. L’auto elettrica utilizzerà la metà dei componenti che oggi usa la nostra auto. La decisione europea che vale dal 2035 già da oggi indebolisce le aziende dell’indotto che producono elementi che nelllauto elettrica non ci saranno più. Rischiano la chiusura aziende storiche che occupano 72.000 persone secondo i dati di Federmeccanica.

Per saperne  di più e firmare la petizione:

Torino si prepara ai saldi invernali

I saldi invernali 2023, a Torino e in Piemonte, inizieranno giovedì 5 gennaio e proseguiranno per 8 settimane, come deciso dalla Regione Piemonte in conformità all’accordo della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

I commercianti sperano in un rilancio dei consumi dopo mesi difficili.

Il Comune di Torino, con Ordinanza n. 7127 del 14 dicembre 2022, ha fissato in città il periodo di svolgimento dei saldi invernali dal 5 gennaio 2023 al 2 marzo 2023.

A Torino, nei negozi che effettuano i saldi, deve essere esposta copia dell’informativa per i consumatori con le principali regole osservate per i saldi di fine stagione. In caso di violazione di tali disposizioni il consumatore potrà rivolgersi alla Polizia Municipale.

 

Curling, le piste del Palatazzoli pronte a riaprire

Il 2023 partirà con il botto per il curling piemontese, mancano infatti appena una manciata di giorni alla riapertura delle piste del PalaTazzoli. Si sono finalmente concluse le operazioni di rasatura del ghiaccio e i restanti lavori necessari per riaccendere i motori, con il conto alla rovescia ufficialmente scattato: la data da cerchiare sul calendario è quella del 10 gennaio, giorno in cui le stone potranno di nuovo accarezzare le due piste dell’impianto torinese.

Occasione d’oro per gli appassionati di curling e per tutti coloro che vorranno approcciarsi alla disciplina, per la gioia del Presidente del Comitato Regionale Renato Viglianisi: “Sono molto soddisfatto. Il ghiaccio è stato preparato da uno dei migliori icemaker al mondo, Ivan Moglia, al quale va il mio ringraziamento. Abbiamo in programma novità e progetti per promuovere la crescita del curling, in particolare il nostro focus saranno le scuole: elementari, medie e superiori, perché da lì arriveranno i campioni del domani. Naturalmente sempre fedeli al motto della FISG Piemonte: “Con noi, mai in panchina!”

In un bar punta coltello alla gola di un cliente

A Perosa Argentina un uomo  è  entrato in un bar e, per motivi da chiarire, ha preso un coltello e l’ha puntato alla gola di un cliente  che, con alcuni amici, stava consumando una bevanda al tavolo. La situazione fortunatamente non è degenerata e tutto si è risolto senza problemi. Ma il fatto è   stato reso noto  ai carabinieri.

“Le 8 montagne”, storia d’una amicizia, di stabilità, di fughe e di ritorni

Dal romanzo di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017

PIANETA CINEMA a cura di Elio Rabbione

È l’estate del 1984 quando Pietro, nelle vacanze in Val d’Aosta dove i genitori lo hanno portato, incontra Bruno. Lui vive a Torino, famiglia borghese, buona educazione, vietate le parolacce “perché noi non siamo così”, carattere solitario e chiuso, il nuovo compagno un ragazzino abituato a vivere tra le case di pietra e le strette strade del paese, legato alle sue montagne, ai piccoli lavori di muratore che ha appreso a fare, alle mucche che con lo zio malgaro accompagna agli alpeggi, ad una scuola che è l’ultimo dei suoi pensieri. Tra sentieri tutti da scoprire e laghetti in cui tuffarsi, tra scherzi e corse, tra voli d’uccelli e rituali della natura, tra gite verso le nevi bianche dei ghiacciai, quando il padre di Pietro s’impone freddamente a guida, tra giornate che trascorrono tutte eguali ma egualmente spensierate e allegre, nasce quell’amicizia che negli anni successivi si stringerà sempre di più. È il primo capitolo delle “8 montagne” – Premio della Giuria lo scorso maggio a Cannes, condiviso con “EO” di Skolimovski – che i registi belgi Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, coppia d’arte e di vita, hanno tratto in pieno rispetto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti, Premio Strega 2017: romanzo di amore per la montagna e di descrizioni bellissime pronte a catturare completamente il lettore, romanzo di formazione e di rapporti, romanzo di ricordi e di vita e di psicologie che nella loro crudezza a volte sembrano fare a pugni con la bellezza dello scenario che le circonda e che le anima. È un romanzo di padri e di figli, i primi assenti o incapaci di costruire legami, legati come sono al personale mondo del lavoro, ad un’indifferenza di fondo, gli altri spinti a cancellare figure ingombranti o da sempre allontanate.

È il film (che abbiamo amato, come già il romanzo) della maturità, intriso ad ogni inquadratura di una malinconia che si sparge su uomini e cose, di una maturità che porta Bruno a consolidare i legami che ha stretto con la sua montagna, a trovare un punto stabile in quei ruderi verso cui s’impegna a ridare nuova quanto solida vita, quella montagna che ogni giorno va raggiunta con il fisico e con la mente, a cercare una maggiore fermezza nella famiglia, ma capace anche di ripetere gli stessi errori da sempre rinfacciati alla figura paterna; e che porta Pietro a cercare il proprio posto nel mondo, tra quelle montagne cui ad ogni momento è pronto a ricongiungersi, con un atteggiamento e con un una speranza sempre nuovi, per poi immediatamente abbandonarle, in un continuo susseguirsi di fughe e di ritorni, sino a spingersi sin nel lontano Nepal, dove forse troverà quella pace che per anni ha inseguito. Disegnare su un foglio un grande cerchio a simboleggiare il mondo, creare otto montagne e otto mari, al centro una montagna più alta: per scommettere chi ha appreso di più, se Pietro attraversando quelle montagne o Bruno richiudendosi su quell’unica vetta. Due diversi cammini; e nella scelta da parte degli autori, tra campi lunghi e inquadrature fisse, tra riprese dall’alto e visi catturati da vicino, del formato quadrato c’è la volontà di racchiudere in uno stretto spazio visivo l’intera storia di rapporti per porre in secondo piano la verticalità delle montagne.

Pietro e Bruno hanno i visi – e le chiusure e i sentimenti – di Luca Marinelli e Alessandro Borghi, due convincenti interpretazioni, forse Borghi con qualche applauso in più, un bell’incrociarsi di sguardi e di fisicità, la costruzione esatta e senza mai qualcosa di troppo dei personaggi, momenti allegri e increspature, la rabbia e le confessioni e la momentanea gioia di vivere intrise di vita autentica. Accanto a loro Filippo Timi e Elena Lietti, i genitori di Pietro. E ancora: un ritmo giusto, una cadenza di racconto condotta con maestria, anche nella brevità di certi passaggi, con la conseguente durata che supera le due ore, contrariamente ai rimproveri di una certa critica nei confronti del lavoro della coppia d’autori.