ilTorinese

Poliziotti presi a bastonate durante un arresto nel campo nomadi a Torino

Due agenti di polizia  sono rimasti feriti ieri sera a Torino nel corso di un arresto. I poliziotti sono stati presi a bastonate da alcuni rom dopo aver fermato un giovane rom senza patente che guidava un camper. Prima era scappato sfrecciando a tutta velocità in corso Siracusa. Quando gli agenti si sono avvicinati per identificarlo è fuggito  abbattendo una pensilina del bus e cercando protezione poco distante in uno spazio in via Scarsellini abitato da famiglie nomadi. Nonostante l’aggressione gli agenti sono riusciti ad arrestare il giovane.

Ad Alassio la presentazione del “Diario italiano” di Quaglieni

Mercoledì 2 agosto alle ore 21,30, con il Patrocinio della Città di Alassio, nella’Auditorium “R. Baldassarre” della Biblioteca civica (piazza Airoldi e Durante, 7), la giornalista Maria Luisa Alberico presenterà il libro di Pier Franco Quaglieni  Diario italiano. Figure del nostro tempo, Edizioni Pedrini 2023. Il libro prosegue e amplia gli orizzonti tracciati dai libri precedenti del prof. Quaglieni con nuovi personaggi della storia italiana, tra i quali Piero Angela,Eugenio Scalfari, Walter Tobagi, Gino Strada, per citare alcuni dei 29 profili, senza mai indulgere all’agiografia banalizzante, ma con  luci ed ombre nel rifiuto di ogni mitizzazione o critica preconcetta, secondo i criteri storici più rigorosi. Ingresso libero. Locale climatizzato.

Furti nei negozi a Torino, 3-4 al giorno nel 2023. Un centinaio gli arresti

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Continua incessante l’attività di controllo della Polizia di Stato sul territorio cittadino e metropolitano finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori e in particolare volta al contrasto dei fenomeni delittuosi in danno di esercizi commerciali.

Solo nel corso del 2023, sono circa un centinaio i soggetti tratti in arresto a Torino per furti in locali commerciali, per una media di 3/4 arresti alla settimana.  Oltre 50 le persone arrestate durante o subito dopo la commissione di spaccate in orario notturno.

Dall’analisi dei dati risulta che nella quasi totalità dei casi, le persone arrestate sono individui senza fissa dimora, in prevalenza cittadini stranieri.

Proprio pochi giorni fa, ad esempio, un venticinquenne di origini marocchine è stato bloccato ed arrestato dai poliziotti del Commissariato di PS Dora Vanchiglia e dell’UPGSP dopo essersi intrufolato, di notte, all’interno di un ristorante di via Bologna.

Le pattuglie sono intervenute pochi minuti dopo lo scattare dell’allarme antifurto dell’esercizio commerciale; sul posto, hanno trovato la saracinesca del locale alzata di una trentina di centimetri e bloccata con una bottiglia di birra. Udendo provenire dall’interno dei rumori sospetti, e intravedendo dal retro una sagoma muoversi fra i tavoli, i poliziotti hanno chiuso tutte le vie di fuga al presunto ladro, che alla fine ha dovuto arrendersi consegnandosi spontaneamente. Il giovane, accompagnato poi in Questura in stato di arresto per furto aggravato, è risultato essere già sottoposto a un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per reati analoghi.

Infatti, non accade di rado che ad essere gravemente indiziate della commissione di questa tipologia di reato siano sempre le medesime persone.

È il caso ancora di un cittadino marocchino di 37 anni condotto in carcere negli scorsi giorni dagli agenti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza in virtù di un aggravamento dell’obbligo di presentazione alla P.G. a lui in carico.

Tale misura gli era stata comminata proprio in considerazione di precedenti arresti operati dalla Polizia di Stato nei suoi confronti per furti in abitazione e ai danni di esercizi commerciali, nonché per resistenza a P.U.

L’uomo, però, per oltre una settimana non aveva ottemperato all’obbligo di presentazione alla P.G. presso il Comm.to di P.S. Centro, pertanto gli investigatori hanno tempestivamente trasmesso una segnalazione al Tribunale di Torino, che ha disposto a carico del trentasettenne la misura maggiormente afflittiva della detenzione in carcere, in sostituzione dell’obbligo di presentazione alla P.G.

L’uomo si era reso di fatto irreperibile, ma i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza, attivate mirate ricerche, sapendo che lo stesso è solito frequentare la zone del centro città e il quartiere San Salvario, lo hanno rintracciato presso l’aiuola Ginzburg di Piazza Donatello, traducendolo così in carcere.

Esagitato aggredisce gestore di minimarket

Nella notte le volanti della Questura di Alessandria sono intervenute in via San Lorenzo per fermare un uomo visibilmente alterato. Aveva rovesciato le fioriere e stava importunando i clienti di un ristorante kebab. Ha poi aggredito  il gestore di un minimarket, ferito lievemente. L’uomo è stato portato in questura.

Trovato morto in casa: indagini in corso

Un 60enne è stato trovato morto nella sua abitazione a Cuneo, nelle case popolari di piazza Boves. Sarebbe stata decisa l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Sono in corso le indagini.

Europei di volley, i numeri di un successo

Un momento di confronto, uno scambio di opinioni tra esperti su come una grande manifestazione come i Campionati Europei di pallavolo possano essere di impatto su Torino. Mercoledì all’Urban Lab la Federazione Italiana Pallavolo ha organizzato un workshop in cui sono stati sviscerati dei numeri di un evento che il 22 e il 23 agosto vedrà scendere in campo al Pala Gianni la squadra azzurra femminile allenata da Davide Mazzanti contro la Bosnia ed Erzegovina e Croazia.

Per quanto riguarda gli Europei maschili saranno coinvolte 5 città (Bologna, Perugia, Ancona, Bari e Roma dove si giocheranno le fasi finali), mentre 4 quelle che accoglieranno le giocatrici (Verona, Monza, Torino e Firenze per gli ottavi e i quarti). Saranno 115 le televisioni collegate in tutto il mondo con 400 milioni di persone potenzialmente collegate. Altri dati interessanti sono emersi dalla ricerca dell’Ires Piemonte che ha evidenziato come nel 2022 siano state oltre 200mila le persone che hanno fatto turismo sportivo a Torino, su un totale di 5,5 milioni di arrivi e quasi 15 di pernottamenti. Il passaggio del Giro d’Italia ha portato un ritorno d’immagine per la città pari a 38 milioni di euro, mentre la ricaduta per le Nitto ATP Finals è stata di oltre 200.

“In molti si sono chiesti se Torino fosse in grado di organizzare una manifestazione così importante come gli Europei di pallavolo nel mese di agosto. Posso dire con tranquillità – ha sottolineato l’assessore allo Sport Domenico Carretta – che ci è riuscita benissimo e nello stesso mese ci sarà anche il festival Todays con un ricco programma musicale. Per riempire al meglio il calendario sportivo-culturale abbiamo puntato su degli appuntamenti che potessero essere attrattivi come a febbraio con la Final Eight di Coppa Italia di pallacanestro, le finali della CEV Champions League di pallavolo maschili e femminili a maggio, e naturalmente le Nitto ATP Finals a novembre. Sono sicuro che avremo il palazzetto pieno a tifare per le azzurre e per godere di un grande spettacolo”.

Marco Aceto

Ritrovate armi e rifiuti speciali in una area condominiale di Torino, uomo denunciato

 

TORINO – Un’imponente operazione di controllo ha portato alla scoperta di una vasta quantità di rifiuti speciali e armi in un’area protetta nei pressi di due stabili condominiali situati nel Corso Moncalieri. I Carabinieri della Stazione Torino Barriera Piacenza, della Stazione CC Forestale di Torino e personale dell’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale, supportati dai militari della C.I.O. del I° Reggimento Carabinieri Piemonte, hanno condotto l’ispezione a seguito di segnalazioni riguardanti attività sospette nella zona.
Gli operanti si sono trovati di fronte a uno scenario allarmante: terreni e magazzini erano letteralmente invasi da rifiuti speciali di vario genere, tra cui rifiuti ferrosi e legnosi, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), suppellettili, batterie e oli esausti, 24 veicoli tra auto, motocicli, mezzi agricoli e furgoni, evidentemente abbandonati e in parte smantellati.
La situazione è stata talmente critica da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza di ben 14 bombole di GPL, smaltite dall’azienda multiservizi Igiene Ambientale Torino S.p.A., presente nella zona.
Ma le sorprese non sono terminate qui: i militari artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino sono stati chiamati in causa a causa della possibile presenza di polvere da sparo all’interno di una cassaforte rinvenuta nei pressi dell’area. Dopo aver forzato la cassaforte, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio arsenale nascosto. Le armi rinvenute includono un fucile da caccia ad avancarica di antica fattura, cinque pistole a tamburo o semiautomatiche, due carabine, quattro balestre, una sciabola della lunghezza totale di 74 cm e lama di 60 cm, un pugnale con fodero della lunghezza complessiva di 31 cm e lama di 19 cm. Le armi erano accompagnate da 120 cartucce di calibro 7.65, 6.35 e 38 Special, custodite in confezioni.
L’uomo responsabile di queste attività illegali, un 57enne, è stato denunciato per numerose violazioni di legge, tra cui la gestione di una discarica non autorizzata, l’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, la detenzione illegale di armi comuni l’omessa denuncia di armi all’autorità di pubblica sicurezza e la detenzione abusiva di munizioni.
L’area, estesa circa 1000 metri quadrati e vincolata alla normativa di tutela dei paesaggi, è stata sottoposta a sequestro insieme alle armi, ora adeguatamente custodite presso locali della stazione.
Questa operazione dimostra l’importanza di condurre controlli mirati per proteggere l’ambiente e la sicurezza pubblica e sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle leggi e delle normative.

 

Traforo del Tenda, Valle (Pd): da Cirio promesse a vuoto

 “CHE IDEA HANNO IL GOVERNO MELONI E LA REGIONE PIEMONTE SUL TENDA?”

Il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle: “Ora Cirio costringa il suo Governo a fare chiarezza sul futuro dell’opera”.

 

«A giugno, incontrando il vice-ministro Edoardo Rixi, Alberto Cirio aveva mostrato muscoli e tono risoluto:Non accetteremo ulteriori ritardi per i lavori del tunnel del Tenda”. Detto fatto. A distanza di un mese la Conferenza intergovernativa ha confermato quanto da più parti si temeva: i tempi di riapertura del valico slittano da ottobre 2023 a giugno 2024. Ancora un anno di attesa, salvo imprevisti, per poter transitare nella nuova galleria “in modalità cantiere”, ovvero si avrà una sola galleria a senso unico alternato, esattamente come era avvenuto in passato.

Se pensiamo che a fine Ottocento ci sono voluti otto anni e sei mesi per realizzare il primo tunnel stradale transalpino, il paragone con l’oggi è impietoso e non esistono alibi di sorta. Certo, c’è il problema rincari, certo c’è stata la mala sorte (inchieste, alluvioni), ma sono passati dieci anni dall’inizio dei lavori del Tenda bis e ora l’unica certezza è data dall’incertezza.

Il progetto del Tenda bis venne approvato dalla Cig nel 2006, i lavori sono iniziati solo nel 2013, il nuovo tunnel doveva essere completato entro fine 2023 e il vecchio tunnel entro fine 2025. In mezzo continue variazioni del cronoprogramma fino alla nuova timeline: nuovo tunnel entro metà 2024, vecchio tunnel non si sa. E tra le conseguenze negative di questo ulteriore slittamento c’è anche il fatto che i piemontesi, in particolare i torinesi, si riverseranno sulla Torino-Savona, ovvero un’autostrada con pesanti criticità a causa dei cantieri.

Quello che più preoccupa, infatti, non è solo l’ulteriore allungamento dei tempi, bensì le incertezze sul progetto complessivo: il rifacimento del vecchio traforo ottocentesco parrebbe non rientrare più nei piani di Anas ed Edilmaco.

Nel corso del tempo si sono succedute ipotesi tecniche differenti e credo abbia ragione Francesco Balocco nell’indicare come preferibile quella di un nuovo tunnel bidirezionale trasformando il vecchio in canna di sicurezza e con scopi turistici. Di questa confusione progettuale e degli errori iniziali certamente la politica, tutta, porta una sua responsabilità ma non possiamo dimenticare le colpe dell’Anas.

Ora, visto che non stiamo parlando di realizzare una rotonda ma un’infrastruttura strategica dal punto di vista economico, commerciale e turistico, che idea hanno il Governo Meloni e la Regione Piemonte sul Tenda? Davvero il progetto dei due tunnel monodirezionali è da ritenersi defunto e dovremo viaggiare a corsia alternata? Ad Anas nessuno pensa di chiedere conto? Vedremo se a questi interrogativi verrà data risposta in occasione di una delle prossime passerelle: Cirio è esperto di inaugurazioni seriali, molto meno nel mantenere le promesse e nell’incalzare il suo Governo».

 

Daniele Valle

Vicepresidente del Consiglio Regionale – Consigliere regionale PD

Juventus squalificata dalle coppe europee

NIENTE CONFERENCE LEAGUE, SUBENTRA LA FIORENTINA

E’ arrivata la decisione della UEFA in merito al “caso plusvalenze” della Juventus. Il club bianconero è stato escluso dalle competizioni europee UEFA per la prossima stagione 2023/24.La Juve salterà la UEFA Conference League, competizione inaugurata nel 2021/22 e che la Juve doveva giocare perché classificata al settimo posto al termine dello scorso campionato,nonostante la penalizzazione di 10 punti,altrimenti era terza in classifica.Al suo posto giocherà la Fiorentina,arrivata ottava e finalista perdente della scorsa edizione.

Enzo Grassano

“L’Adieu des glaciers” in mostra al Forte di Bard

Il Monte Bianco, straordinario luogo di indagini scientifiche 

Dal 29 luglio 2023 al 7 gennaio 2024

Bard (Aosta)

Obiettivo puntato sul “Re delle Alpi” o “Tetto d’Europa”. Dopo il Monte Rosa, il Cervino e il Gran Paradiso, é il Monte Bianco – la montagna più alta d’Europa e fra le “Sette Vette del Pianeta” con i suoi 4.807 metri – il primattore della quarta e ultima tappa del Progetto “L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” prodotto dal “Forte di Bard” (grazie al supporto di numerosi enti e istituzioni), che dal 2020 propone un viaggio iconografico e scientifico tra i “ghiacciai” dei principali Quattromila della Valle d’Aosta. La mostra, allestita fino al 7 gennaio del 2024, è indubbiamente un “focus” di grande attualità in anni di allarmanti cambiamenti climatici che di certo portano ad ipotizzare nel prossimo futuro scenari evolutivi assai preoccupanti per i grandi “ghiacciai” e per quelli italiani in particolare. E, dunque, qual é lo stato di salute del Bianco? A darcene maggior contezza può indubbiamente essere illuminante, nelle sue varie sezioni, proprio l’attuale mostra allestita nelle Sale delle “Cannoniere” al “Forte di Bard”. Straordinaria la ricchezza dei contenuti: 142 autori29 schede di ricerca73 fotografie e una serie di foto-confronti che raccontano il “Monte Bianco” quale straordinario luogo in grado di ospitare indagini scientifiche in campi che vanno dalla “glaciologia” alla “geomorfologia”, dalla “pedologia” (studio della composizione e modificazione del suolo) e “nivologia” alla “climatologia”. Il percorso espositivo è articolato in  otto sezioni tematiche, curate da Enrico Peyrot, fotografo e storico della fotografia e da Michele Freppaz, docente del Dipartimento di “Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari” dell’Università di Torino, che si è occupato della parte scientifica. “Grazie alla collaborazione con la ‘Cabina di regia dei ghiacciai valdostani’ e il ‘Comitato Glaciologico Italiano’, si sono raccolte – affermano i due curatori – le descrizioni di numerose attività di ricerca condotte nell’area del ‘Bianco’ su temi specifici, quali lo studio dei fattori che controllano la formazione e lo sviluppo della copertura detritica sopraglaciale e dei suoi effetti sui tassi di fusione, la determinazione del bilancio di massa attraverso immagini satellitari stereo ad alta risoluzione, lo studio di laghi di contatto glaciale, e il censimento dei fenomeni franosi”. Di particolare interesse, sotto l’aspetto ambientale, sono i dati sulle precipitazioni medie annue sul “Bianco”, pari a 940 mm, con in media circa 6 metri di neve fresca all’anno registrati dalla stazione meteorologica automatica del “Mont de la Saxe” (2110 m.), così come i dati relativi all’arretramento dei ghiacciai causato dall’attuale crisi climatica: un dato su tutti i 234 metri persi in 27 anni dal “Ghiacciaio Orientale di Gruetta”.

 

Importante stazione di misura meteorologica è anche quella installata nel 2015 in prossimità del “Colle Major” (4.750 m.), mentre dal 2011 è in corso la misura del regime termico delle pareti settentrionali delle “Grandes Jorasses” (4.100 m.) e, dal 1997, del “Seracco Whymper”. Autentica chicca “storica” il plastico del “Bianco”, esposto nella sezione scientifica, e realizzato dal canonico P.L. Vescoz, pioniere delle scienze naturali, nella seconda metà dell’800. Non mancano alcuni autentici capolavori fotografici provenienti dalle “Collezioni della Regione Valle d’Aosta”, fra cui l’eccezionale stampa in bianco/nero della magistrale panoramica di 220° del “Monte Bianco” effettuata da Vittorio Sella dalla “Tour Ronde” fra fine Ottocento e primi Novecento. In mostra anche rare fotografie della storica officina del fabbro Henri Grivel, a Les Forges, dove “si dava forma” ad attrezzi di ferro adatti ad “artigliare” il ghiaccio, mentre dalla “Collezione” di Walter Grivel (nipote di Henri) provengono gli scarponi, i ramponi e la piccozza di Walter Bonatti. E ancora i dieci speciali accorgimenti sceno-tecnici che permettono di rivivere la “fotografia stereoscopica” a specchio praticata, fino dagli albori dell’arte fotografica, in ambito alpino, accanto alle quattordici “fotografie documentali” appartenenti alla “Fondazione Montagna Sicura” di Villard de la Palude, alle ventidue “Variazioni sul Bianco” datate da fine ‘800 a oggi e alla sezione “Confronti” che espone una panoramica dall’“Aiguille des Glaciers” al “Mont Dolent”, ripresa dalle pendici del “Monte Cormet” da Alessio Nebbia negli anni Venti del ‘900 (mirabilmente stampata da Vittorio Sella nel 1933-34) e messa a confronto con un’altra fotopanoramica del “Bianco” realizzata dal medesimo punto di ripresa dal fotografo Daniele Camisasca nell’estate 2022. Esemplare il raffronto. E gli interrogativi che ne derivano.

Gianni Milani

“L’Adieu des glaciers”

Forte di Bard, via vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Dal 29 luglio 2023 al 7 gennaio 2024

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19. Ad agosto aperto anche al lunedì

Nelle foto: “Seracco Whymper” (ph. “Fondazione Montagna Sicura”), “Ghiacciaio del Miage” visto da Mont Fortin (ph. D’Amico M.E.), “Stazione meteorologica automatica” di ARPA Valle d’Aosta (ph. ARPA Valle d’Aosta)