ilTorinese

Pompeo (Pd), ospedale ASL To5: l’assessore annuncia piano fattibilità entro 2025

 “Ho interrogato, oggi, l’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi per fare chiarezza, con urgenza, sulle criticità ancora esistenti relative all’annosa vicenda della costruzione dell’Ospedale unico dell’Asl TO5. Nella scorsa legislatura, infatti, è stata individuata una nuova area per la realizzazione del presidio ospedaliero nel compendio demaniale del Comune di Cambiano al posto di quella di Vadò, adducendo come motivazioni di preferenza i minori costi dovuti alla disponibilità di un terreno del demanio e le migliori caratteristiche idrogeologiche. Tuttavia gli ipotetici vantaggi sembrano essersi trasformati in criticità” dichiara la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“E’ emerso, infatti, che il terreno avrà un costo, è stata rilevata una parziale esondabilità, i livelli acustici non sono idonei perché la presenza relativamente vicina, in linea d’aria, della pista di motocross a Sabbioni nel Comune di Trofarello, potrebbe rappresentare un problema in tema di zonizzazione acustica, e infine la viabilità di accesso alla struttura richiede l’abbattimento del casello della tangenziale di Vadò. Inoltre, si sarebbero, ulteriormente, allungati i tempi per l’aggiudicazione definitiva e la stipula del contratto con l’impresa appaltatrice, previste in estate. A aprile 2024, infatti, l’Azienda Sanitaria aveva annunciato l’assegnazione del Pfte (Progetto di fattibilità tecnico-economica), dando nove mesi di tempo alla ditta per definire superfici di occupazione del nuovo nosocomio dell’ASL TO5, numero di piani, volumi, spazi e l’esatto posizionamento nell’area. Ma, secondo notizie di questi giorni, la progettazione deve ancora partire. Tutti questi fattori rischiano di far aumentare considerevolmente i costi e dilatare i tempi” precisa la Consigliera regionale Pd.

“Nella sua risposta, letta in Aula dall’Assessore Vignale, l’Assessore Riboldi ha ripercorso le diverse fasi della cronistoria dalla scelta della nuova localizzazione del nuovo ospedale dell’Asl To5 fino agli ultimi atti, precisando che il Pfte dovrebbe essere pronto entro il 31 dicembre 2025, secondo quanto previsto dal cronoprogramma. Nei prossimi mesi monitorerò con attenzione la situazione e sarà sicuramente importante, per acquisire ulteriori elementi, l’approfondimento al quale si è reso disponibile l’Assessore Riboldi, in IV Commissione, non solo sull’Ospedale dell’Asl To5, ma su tutti i progetti di edilizia sanitaria, fondamentali per il rilancio della sanità piemontese” conclude la Consigliera Pompeo.

Lo ius scholae divide il Consiglio regionale

“Oggi la collega Pentenero ha presentato un ordine del giorno che sa di sfida. Non si è voluto parlare di questo argomento con serenità, ma non dovremmo utilizzare temi così importanti per cercare di dividere l’avversario”. Così il presidente della Regione Alberto Cirio, in Aula, ha aperto il suo intervento sul dibattito relativo all’Odg “Riconoscimento dello ius scholae quale requisito per la cittadinanza italiana”, presentato appunto da Gianna Pentenero, capogruppo Pd.

In sede di replica, la consigliera ha risposto che “con l’intervento del presidente la maggioranza s’è tolta la maschera e ha dimostrato la sua incapacità di discutere le cose. L’ordine del giorno risponde a un processo democratico e non a caso è stato presentato ben due settimane fa. C’era tutto il tempo per poter intervenire sul testo e trovare un punto di incontro. Si può emendare, se ne può presentare un altro, ma tutto questo non è avvenuto”.

L’ordine del giorno è stato respinto a maggioranza dei voti, 29 voti contrari e 19 favorevoli.

Cirio aveva anche spiegato di non aver condiviso tutti gli interventi sentiti durante il dibattito. “Per esempio, io mi sono sentito italiano quando ho scoperto la storia di mio nonno che aveva fatto il partigiano, perché la cittadinanza è un processo di integrazione e di condivisione, non è lo ius soli, che è un modo casuale di ottenerla. E questo ordine del giorno punta allo ius soli, che ci vede del tutto contrari”.

“Non siamo nemmeno d’accordo con i cinque anni di studi che voi proponete per ottenere la cittadinanza – ha aggiunto il presidente – riteniamo che debbano essere almeno 10: è questa la durata della scuola dell’obbligo per tutti, italiani e stranieri”.

“Questo non vuole dire che all’interno della nostra coalizione non ci siano sensibilità e posizioni diverse – ha precisato -. La Lega, per esempio, teme che lo ius scholae possa essere una scorciatoia. Naturalmente ne parleremo all’interno della nostra coalizione, che non è un’unione aritmentica: noi come Forza Italia poniamo la questione, senza volontà di dividere, di rompere, io voglio un centrodestra moderno, che si confronta e che ragiona. Anche perché si tratta di uno scarto di soli 2 anni. Oggi già a 18 si può ottenere la cittadinanza, con lo ius scholae abbassiamo l’età a 16, calcolando i 10 anni di scuola dell’obbligo che inizia a 6 anni”.

Nessun rappresentante di maggioranza è intervenuto, mentre sono state diverse le dichiarazioni di opposizione.

 

IL DIBATTITO

Gianna Pentenero (Pd) nel dibattito generale ha detto che “auspicheremmo una nuova legge sulla cittadinanza, non dimenticando il tema del calo demografico e tenendo conto della necessità di avere percorsi educativi adeguati per i bambini e le bambine stranieri. Lo ius scholae è un segnale di civiltà sul quale possiamo trovare punti di convergenza, anche se è solo una partenza”.

Pasquale Coluccio (M5s): “Ho due figli che sono nati in Italia e hanno avuto compagni di classe e di sport, che sono sempre stati cittadini di serie B. Ciò a causa di una legge che ha oltre trent’anni, che non permette a chi è nato in Italia di essere italiano. All’estero la legislazione è molto più avanti, in Germania bastano 5 anni di residenza dei genitori e in Francia 8. In Spagna è sufficiente un solo anno”.

La consigliera ventenne Simona Paonessa (Pd) ha aggiunto che “i miei amici e i miei compagni spesso non hanno la cittadinanza italiana, ma vivono qui, sono nati qui e non vedo come si possa negare loro questo diritto”.

Giulia Marro (Avs): “Non abbiamo firmato questo ordine del giorno, perché ne abbiamo un altro che riteniamo migliore, ma crediamo comunque che questo sia un buon segnale che va a rinnovare il patto sociale tra cittadini”.

Emanuela Verzella (Pd): “Non dobbiamo avere paura di fare questa scelta, da docente e da dirigente scolastica posso dirvi che è una paura immotivata: ho visto centinaia di bambini venuti dall’estero e passare per lo ius scholae non deve farci temere per l’apprendimento dei nostri figli”.

Fabio Isnardi (Pd): “Concediamo cittadinanze a persone nate dall’altra parte del mondo, solo perché magari hanno un bisnonno italiano. Non sono mai stati in Italia, non parlano la nostra lingua, non pagano qui le tasse. Credo che la scelta di civiltà dovrebbe invece essere premiare chi sceglie di vivere qui”.

Vittoria Nallo (Sue): “Abbiamo apprezzato le dichiarazioni di stampa del presidente Cirio, che si è detto a favore dello ius scholae, anche se decennale e non quinquennale come vorremmo noi. Però poi Forza Italia quando bisogna votare, si esprime in maniera contraria a questo provvedimento. Chiediamo quindi un impegno concreto, non solo a parole”.

Alice Ravinale (Avs): “Siamo ovviamente favorevoli all’ordine del giorno, nella sola Torino sono oltre il 30% gli studenti stranieri. Mi stupisce che alcune riflessioni partano dal concetto di paura, perché mi chiedo di cosa dovremmo avere paura, non certo dei bambini e delle bambine.

Monica Canalis (Pd): “Non citerò grandi principi sociali, ma intendo citare il ‘Sole-24Ore’, un quotidiano che scrive a favore delle imprese: i lavoratori stranieri nel 2023 hanno contribuito per l’8,8% al Pil nazionale. Conosciamo il motto “No taxation without rapresentation”, un principio della cultura liberale che oggi stiamo violando”.

Alberto Unia (Mss): “Proprio a scuola, personalmente, mi sono sentito per la prima volta italiano. È a scuola che ci si sente parte di una comunità nazionale: cerchiamo di pensare al mondo tra venti o trent’anni e prendiamo decisioni di conseguenza”.

Nadia Conticelli (Pd): “Trovo indecoroso che il dibattito non ci sia e intervenga una sola parte, mentre l’altra tace. Stiamo parlando della vita delle persone. L’investimento della scuola è a perdere, investiamo per formarli e poi vanno a lavorare all’estero, dove sono riconosciuti i loro diritti, in paesi non imballati come il nostro.

Laura Pompeo (Pd). “Abbiamo gioito per i nostri atleti alle Olimpiadi: moltissimi di quelli che hanno vinto sono di origine straniera, eppure hanno portato medaglie”.

 

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Ufficio Stampa

Lista Cirio: Ius scholae, sì a un dibattito serio, no alle strumentalizzazioni

Il Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale questa mattina ha votato convintamente contro l’Ordine del Giorno proposto dalla Capogruppo Pentenero in Consiglio Regionale per l’introduzione dello “ius scholae”, la possibilità, in sintesi, di concedere la cittadinanza italiana ai giovani che abbiano frequentato un ciclo scolastico di cinque anni nella scuola italiana.

Abbiamo votato perché riteniamo che il progetto dello ius scholae debba essere attuato dopo un confronto politico, nelle sedi politiche, tra le diverse componenti della maggioranza, un confronto nel quale possano emergere sensibilità differenti, che non sono certamente un problema, ma una ricchezza, all’interno di una maggioranza di governo. Lo “ius scholae”, così come tutti i provvedimenti e le norme che riguardano il futuro delle persone e quello della nostra comunità, non è un argomento per colpi di mano, ma deve attuarsi attraverso una discussione approfondita.

Siamo sicuramente disponibili a questa discussione sia all’interno della maggioranza sia con tutti coloro che vorranno partecipare. Abbiamo già espresso in altre occasioni la nostra posizione favorevole alla concessione della cittadinanza al completamento del ciclo della scuola dell’obbligo, dieci anni; una posizione che differisce profondamente dai cinque anni proposti nell’Ordine del Giorno odierno, ma da cui si può partire per un dibattito serio, approfondito e non strumentale.

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

Una mandria di mucche di Razza Piemontese in mezzo alla neve

Le foto riguardano le nevicate di questi giorni e sono dell’alta val Varaita, l’alpeggio è a quota 2400 mt.

Gli allevatori del torinese che hanno in gestione l’alpeggio si sono trovati di colpo sotto la una nevicata notturna, tra nottata e mattinata sono caduti fino a 60 cm. Una situazione che rende impossibile il pascolo e pericoloso lo stazionamento delle mandrie in zone troppo scoscese.

Per questo, con le prime luci del mattino, la mandria è stata accompagnata a quote inferiori, in pascoli dove è solo piovuto. Un’operazione non facile per gli uomini e per i cani pastore che hanno dovuto tenere la mandria in fila su un percorso sicuro.

«Sono immagini un tempo frequenti per le ultime settimane di alpeggio – osserva il presidente di Coldiretti Torino e vice presidente regionale Bruno Mecca Cici – Ma le temperature più alte degli ultimi anni non avevano mai permesso nevicate a fine settembre nelle quote di alpeggio. Una conferma di questa annata eccessivamente ricca di eventi meteo straordinari che hanno provocato cali di produzione e danni diffusi a molte aziende agricole».

Torino Tattoo Convention, in città 400 tatuatori da tutto il mondo

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Una maratona di 30 ore di tatuaggi è quella che sta per prendere il via nel weekend all’Inalpi Arena di Torino.

Dal 27 al 29 settembre torna Torino Tattoo Convention: più di 400 tatuatori da tutto il mondo, live show, dj set, contest e tutte le ultime novità a tema dedicate ai 15.000 appassionati attesi alla kermesse. Tre giorni ricchi di inchiostro e divertimento per un evento rumoroso e affascinante, dedicato a tutti gli ink-addicted, ma anche a tutti i curiosi che vogliono respirare un’atmosfera fuori dagli schemi.

Annoverata tra le dieci fiere migliori in Europa e tra le tre migliori in Italia, la Torino Tattoo Convention rappresenta ancora una volta un’occasione imperdibile per vedere all’opera oltre 400 grandi maestri  dell’inchiostro e per farsi realizzare un tatuaggio da professionisti internazionali, dalla Polonia alla Cina, dal Giappone al Canada.

Maori, fine line, realistico, old school, blackwork, ad ognuno il suo tatuaggio…

Attesissimi i contest dedicati ai tattoo. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention.

Novità di quest’anno il grande spazio dedicato a manga, comics e anime: un mondo molto vicino a quello del tattoo che spesso ne ispira i soggetti. E proprio a tema anime sarà anche la performance di show-cooking e narrazione di chef Carlo “Ojisan” Mele, meglio conosciuto come maestro e storico del ramen, che collabora con Accademia L’Estetica Torino, impegnata nella formazione professionale dei tatuatori. Si tratta di un momento live in cui la cucina degli anime giapponesi incontrano il tattoo in un mix di storia, richiami, racconti, disegni e cucina dal vivo.

TATTOO MANIA. È L’ITALIA IL PAESE PIÙ TATUATO AL MONDO

Nata come antica tecnica di decorazione corporea, oggi il tatuaggio è un trend e un fenomeno sociale che non accenna a diminuire: secondo le più recenti ricerche l’Italia è il paese «più tatuato» del mondo seguita dalla Svezia (47%) e dagli Usa (46%). Il 12,8% della popolazione ha almeno un tatuaggio. Questo il dato emerso da un’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità (ISS) sulla diffusione dei tattoo e piercing nel nostro Paese.

Una moda ma anche vera e propria espressione artistica che unisce chi tatua e chi viene tatuato nell’esigenza di esprimere sé stessi, utilizzando la pelle come una pagina bianca dove poter scrivere in modo indelebile ricordi e momenti importanti.

OSPITI DA TUTTO IL MONDO PER UNA DELLE CONVENTION PIÙ IMPORTANTI D’EUROPA

Nel 2024, mentre si celebrano i 700 anni dalla morte di Marco Polo, anche la Torino Tattoo Convention rende omaggio alla Cina. Attesissimi gli artisti in arrivo, vere e proprie star del tattoo: hanno scelto di fare tappa a Torino Henry Chan, protagonista di un vero e proprio tour europeo e atteso anche a Parigi e Barcellona, e Hamno, anche lui in un tour europeo, famoso per i suoi incredibili lavori che trasformano i corpi in tele per disegni ispirati all’antica arte cinese.

TECNICHE E TENDENZE IN MOSTRA A TORINO

Tattoo old school, new school, giapponesi, tribali, realistici o in stile lettering

Tra le tendenze più in voga il fine line, disegni a linee sottili che hanno conquistato star di prima grandezza come Hailey Bieber, Zoë Kravitz, Yara Shahidi e Hilary Duff. A differenza dei tatuaggi tradizionali, più spessi e pesanti, che li hanno preceduti, i tatuaggi a linee sottili sono diventati lo stile preferito da chiunque voglia aggiungere un disegno delicato o minuscolo alla propria collezione. Le linee sottili non hanno solo un aspetto diverso dagli altri stili di tatuaggio, ma sono anche tecnicamente diverse. Un tatuaggio fine-line è fatto con un singolo ago per creare un contorno molto sottile, in contrasto con il tradizionale contorno in grassetto. I tatuaggi ultrafini sono spesso paragonati a gioielli e brillano nei punti in cui di solito ci si accessoria, come il polso, le dita, le orecchie, il collo e così via. Sono molto amati perché aggiungono, ma non distraggono e sono un’ottima scelta se si è alla ricerca di tatuaggi delicati e leggeri. I soggetti più amati? Sicuramente a tema green. C’è voglia di natura, di sostenibilità, di “Madre Terra” in tutte le sue forme. Da sempre l’arte del tatuaggio, un po’ come una cartina tornasole del periodo storico in cui viene realizzata, esprime i desideri e gli impulsi più profondi dell’uomo. Quest’anno la tendenza botanical, la stessa che ha invaso le passerelle di moda, vestito gli influencer e arredato le nostre case, fiorisce anche sulla pelle di chi sceglie di farsi un tatuaggio. Un fiore, una foglia o un albero.

 

È finito il tempo in cui i tatuatori proponevano i book con i disegni tra cui scegliere. Tutto adesso è unico. Ognuno vuole raccontare la propria storia. – dichiara Adriano Lodovico Amoretti, in arte Vico, organizzatore della Torino Tattoo ConventionLe tecniche più richieste sono il blackwork, d’impatto, total black, riprende l’acquaforte e le illustrazioni dei libri antichi, e, soprattutto a Torino, il Japanese Style, tornato alla ribalta negli ultimi tempi”.

GUEST STAR LA NEWYORKESE KORAL LADNA

Il tatuaggio è donna! Le eredi di Maud Wagner, la prima tatuatrice donna della storia nell’America delll’800, ormai sono tantissime. Ricercate dalle donne, amatissime dagli uomini, ognuna di loro ha una storia affascinante da raccontare. Attesissima la newyorkese Koral Ladna, proprietaria di Fortune and Love Tattoo sulla 5th Avenue che porterà in convention le ultime tendenze da oltreoceano. Bellissima e determinata, Koral è una mamma single nata in Ucraina che molti anni fa si è trasferita a New York per inseguire il suo sogno e oggi è una delle più richieste tatuatrici della grande mela!

Ma la Torino Tattoo Convention delle donne parla anche torinese, con quattro fuoriclasse che apriranno le loro agende per i tre giorni dell’Inalpi Arena; Simona Cordero, esperta di pastel neotrash, Giada Mantione con i suoi tattoo rossi e neri, Giada Yoon, esperta di fine line, e Giulia Laureana.

COMICS E MANGA

Per l’edizione 2024 la Torino Tattoo Convention dedica grande spazio a manga e comics: un viaggio dinamico e divertente: un paradiso per gli appassionati. E non mancheranno eventi e spazi dedicati alla passione Cosplay.

Nell’elenco dei tatuaggi più amati, soprattutto dai giovani, figurano quelli ispirati ai manga giapponesi. Linee decise e colori brillanti disegnano sulla pelle le trame ricche di significato e filosofia dei film anime e dei videogames. Accanto ai personaggi più famosi come Dragon Ball, Pokémon, Sailor Moon i soggetti del grande maestro Hayao Miyazaki.

I cataloghi dei tatuatori di tutto il mondo sono pieni di tattoo ispirati ai manga, da realizzare con differenti tecniche, dallo stile giapponese al realismo all’acquerello. I volti dei personaggi, umani, animali o creature fantastiche, presentano spesso espressioni accentuate, portate all’estremo: occhi sgranati, sorrisi allargati e fronti estese sono incorniciate da capelli stravaganti e dalle tinte fosforescenti.

Tra i nomi più attesi Alessia Amoruso da Milano, Gianluca Naclerio da Roma e Sent Tattoo, vera e propria star da più di 40 mila followers.

MUSEO DEL TATUAGGIO DI TAURINORUM TATTOO STUDIO

Taurinorum Tattoo Studio Museum nasce da un’idea Fabiano Gastaldo, tatuatore e collezionista. Il tatuaggio è un disegno, un messaggio da mostrare, un segno che ci rende unici, un voto mantenuto o un giocoso souvenir, un simbolo d’appartenenza o una dichiarazione d’indipendenza, una prova d’amore o l’elaborazione di un lutto. Il tattoo è rito, forma, espressione che si ritrovano in qualsiasi epoca e in ogni angolo della terra. La Mostra del Tattoo è allora un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso libri, oggetti e immagini che raccontano la storia del tattoo per spiegare come il tatuaggio si è espresso nel tempo e si esprime ancora oggi nelle diverse culture e tradizioni. In un antico libro di inizio 800 si può scoprire la storia dei tatuaggi del popolo Aida, oggetti dalla Birmania raccontano la storia dei tatuaggi tribali mentre macchinette carcerarie e storiche testimoniano un mondo affascinate ormai scomparso.

 

TORINO TATTOO CONVENTION

27-29 settembre 2024

Inalpi Arena. Corso Sebastopoli 123. Torino

A Peter Greenway il premio  Stella della Mole al Museo del Cinema

 

 

Peter Greenaway sarà a Torino per ricevere il premio di riconoscimento Stella della Mole, di cui l’appuntamento è per oggi alle 18.30 in via Montebello 20.

Il regista gallese, ospite del Museo del Cinema, accompagnerà la proiezione di un documentario sulla sua vita, di un cortometraggio da lui dedicato all’ultima Cena di Leonardo, insieme a un reading di suoi racconti tenuto insieme alla figlia Pip.

La scoperta di Torino da parte di Peter Greenaway avvenne in occasione dell’invito anno fa alla Reggia di Venaria, quando Domenico De Gaetano lo fece lavorare ad un progetto e scoprire la città di Torino. Il regista adora la geometria così precisa di questa città, in cui torna sempre molto volentieri ed è affascinato dalla Mole Antonelliana. Greenaway, all’edificio simbolo di Torino, ha dedicato ben cento disegni originali raccolti in un libro pubblicato da poco per celebrare il suo arrivo. Si è divertito ad applicare ai suoi disegni i vari significati che la parola Mole ha in inglese: talpa, nel senso di animale e di spia. Un animale, oltretutto, cieco. Il libro “100 disegni della Mole” è a cura di Domenico de Gaetano.

In inglese non è presente una traduzione corretta per la Mole. Quello che appassiona il regista gallese non è solo la sua forma eccentrica, ma le sue origini come sinagoga, più tardi usata come Museo del Cinema.

Oltre alle visite alla Mole il regista negli ultimi trent’anni ha girato diversi film in Piemonte; “Le valigie di Tulse Luper” al castello di Racconigi nel 2002 e, nel pinerolese, una parte di “Walking to Paris”, il viaggio di Costantin Brancusi dalla Romania fino a Parigi a piedi.

Il nuovo progetto di Peter Greenaway si intitola “Lucca Mortis” ed è incentrato sulla morte e il suo significato. Girato in Toscana, appare un viaggio nella storia con apparizioni di Giulio Cesare e di Galileo. Il soggetto è la vecchiaia e per questo Greenaway ha scelto un attore più anziano di lui, Dustin Hofmann, che interpreta il ruolo di un giornalista che torna alle proprie radici e alla sua terra natale, Lucca. A proposito della morte il regista affermò anni fa che, giunto all’età di 80 anni si sarebbe suicidato. Un progetto accantonato forse un po’ per codardia, evitato per non provare dolore.

MARA MARTELLOTTA

Donna assassinata in Barriera di Milano. Arrestato l’ex marito

Ieri sera, 23 settembre, poco prima della mezzanotte, quartiere barriera di Milano via Cigna, I carabinieri del nucleo radiomobile sono intervenuti presso la casa di una trentacinquenne, separata, di origine tunisina in quanto era stato segnalato un violento litigio familiare. I carabinieri hanno trovato la donna gravemente ferita da una coltellata; trasportata in ospedale dal 118 e’ morta poco dopo.

I militari hanno accertato che la donna sarebbe stata colpita dall’ex coniuge, tunisino quarantottenne, che l’avrebbe colpita davanti ai figli minori e si sarebbe dato alla fuga.
L’uomo è stato rintracciato quasi subito e sottoposto a fermo di indiziato di delitto – poi portato in carcere al Lorusso e cutugno.
Procedono il nucleo Radiomobile e nucleo Investigativo dei Carabinieri.

Sport e turismo in Val Sangone: arriva l’esploratore Lorenzo Barone per un weekend di eventi

Il valore dello sport in montagna, il turismo e l’economia delle terre alte per creare opportunità per i territori montani sono stati i temi al centro della conferenza stampa tenutasi ieri a Valgioie

Sono stati presentati  gli straordinari risultati  ottenuti con il corso di accompagnatore cicloturistico, 30 iscritti che  in virtù dei corsi di formazione attivati da Casa di Carità Arti e Mestieri di Giaveno,  offriranno nuove opportunità turistiche attraverso vecchi e nuovi percorsi, sentieri, strade di montagna.

E il 28 e 29 Settembre importanti eventi sono in programma: sarà presente un testimonial eccezionale: Lorenzo Barone, esploratore che ha coperto tre continenti e visitato 64 Paesi e ci parlerà di un nuovo straordinario progetto, in due serate per conoscerlo, a Valgioie e a Giaveno.

Alla conferenza stampa  sono intervenuti Fulvio Oberto, consigliere comunale di Valgioie e ideatore del progetto; Stefano Olocco Sindaco di Giaveno, Ylenia Amprino, Vicesindaco di Valgioie, Piermario Giua direttore Casa di Carità Arte e Mestieri, Silvia Badriotto esperta di marketing territoriale e turismo lento con About Valsangone,  l’On. Daniela Ruffino e per la Regione il presidente della Commissione Ambiente Sergio Bartoli.

“Per anni ho fatto il sindaco di un piccolo comune come Valgioie – ha detto Sergio Bartoli portando il saluto della Regione – e queste iniziative sono fondamentali per combattere la desertificazione dei territori. La Regione è vicina ai comuni  e come presidente della commissione Ambiente del consiglio regionale del Piemonte sarò sempre accanto ai Sindaci per valorizzare sempre di più il territorio. E’ importante avere un testimonial come Lorenzo Barone, in questa iniziativa che unisce due realtà, una piccola come Valgioie e una grande come Giaveno su un progetto davvero innovativo”.

 

Il calendario degli eventi in programma:

 

A Giaveno emozioni e ispirazioni di viaggio del giovane esploratore e viaggiatore italiano Lorenzo Barone insieme al regista Paolo Baiocco. E a Valgioie, in un clima di condivisione e amicizia attraverso una cena informale in piazza, dove si cercherà di unire il buon cibo ad una convivialità e la presenza di Lorenzo Barone.

 

Sabato 28 Settembre 2024, ore 20 Valgioie (TO)

Salone Polivalente del Comune
Borgata Chiapero, 10, 10094 Valgioie TO

 

Domenica 29 Settembre 2024, ore 17.30 Giaveno (TO)

Piazza Mautino (ex mercato coperto) Giaveno (To)

Ingresso gratuito

 

1°Appuntamento il 28 Settembre alle 20 presso il Salone Polivalente del Comune di Valgioie. Domenica 29 Settembre ore 17.30 a Giaveno l’evento principale della manifestazione. Insieme al regista Paolo Baiocco si farà un racconto dei Grandi Viaggiatori completato con l’incontro ispirazionale di Lorenzo Barone. Un momento pubblico per conoscere e apprezzare questo avventuriero e la forza del viaggio fisico e interiore.

 

La Val Sangone si prepara a vivere un momento importante, segno di un traguardo e consapevolezza che il turismo montano e outdoor siano il volano giusto per far conoscere attività e itinerari non ancora valorizzati.

 

VALSANGONE, UN WEEKEND NEL SEGNO DELLO SPORT ESTREMO CON L’ESPLORATORE DEI TRE CONTINENTI LORENZO BARONE

 

L’ultimo weekend di settembre in Valsangone promette emozioni nel segno dell’avventura e dello sport estremo. Protagonista della due giorni promossa dai comuni di Giaveno e Valgioie Lorenzo Barone. In meno di dieci anni, l’esploratore, classe 1997, ha coperto tre continenti e visitato 64 Paesi facendo dell’avventura in solitaria la sua vita. Ha trainato la slitta con gli sci attraverso l’Islanda e la Svezia, coprendo 937 km in inverno e pagaiato oltre 500 chilometri in kayak nell’Artico. Ha pedalato per oltre 100mila chilometri, spesso in alcuni dei luoghi più remoti della Terra, con condizioni estreme: dalla repubblica russa di Yakutia, nella Siberia orientale dove il termometro scende fino a 56 gradi sottozero al deserto del Sahara, percorso in Sudan, sotto un solleone che sfiorava i 50 gradi. Ora queste sue sfide estreme sono state raccolte in un libro di Sperling&Kupfer: “Dove finisce l’orizzonte”. 

A intervistarlo sul palco della piazza centrale di Giaveno, nel pomeriggio di domenica 29 settembre, sarà il regista Paolo Baiocco. Prima dell’intervista all’esploratore – che parlerà anche del suo impegno per l’ambiente e in difesa dei diritti umani – il regista di Narni si cimenterà in un racconto storico sui “Grandi viaggiatori”. Non solo viaggiatori fisici ed esploratori, ma anche artisti, filosofi, grandi figure del passato che hanno esplorato l’essere umano, la sua psiche e il mondo dell’arte in tutte le sue sfaccettature.
L’appuntamento, a ingresso libero, è per le 17.30. in Piazza Mautino (ex-mercato coperto).

Ma il weekend in Val Sangone comincerà il giorno prima, sabato 28 Settembre, con “A cena con Lorenzo Barone”, evento conviviale sulla piazza principale di Giaveno per valorizzare le eccellenze dell’enogastronomia locale. L’appuntamento è per le 20 presso il Salone Polivalente del Comune di Valgioie. (Prenotazione obbligatoria: Bit.ly/acenaconlorenzobarone)
In settimana Barone sarà ricevuto in Regione dal presidente Alberto Cirio: una cerimonia per arruolare tra i testimonial del Piemonte.
Dice Fulvio Oberto, consigliere di Valgioie e dell’Unione dei comuni e ideatore della manifestazione: «L’obiettivo è dimostrare come i viaggi, la pratica sportiva, l’esplorazione siano fattori di pace, di unione fra i popoli, di integrazione. Ma anche modello di stili corretti di vita. Barone diventerà anche idealmente testimonial della Val Sangone, un’area vocata al cicloturistico e all’outdoor. Ma non solo. La collaborazione del regista Baiocco, che ha lavorato con me all’allestimento della due giorni, apre le porte a potenziali sinergie in futuro con Narni, il paese umbro dove il regista risiede». 

La collaborazione Casa di Carità Arti e Mestieri all’evento è frutto dell’impegno per la promozione e valorizzazione del nostro territorio anche grazie al corso “Accompagnatore cicloturistico” che concluderà la prima edizione nei prossimi mesi.

L’organizzazione e la promozione è stata supportata da Silvia Badriotto, esperta di marketing territoriale e turismo lento con Nuovi Turismi e fondatrice del progetto About Valsangone.

Il programma completo e info prenotazioni visibili nel sito: https://www.aboutvalsangone.it/lorenzo-barone-val-sangone-viaggio-nel-mondo-nella-mente/ 

Al seguente link è possibile scaricare locandina,e foto di Lorenzo Barone: https://bit.ly/lorenzobaroneinvalsangone