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Montiglio Monferrato, torna la ‘Fiera Nazionale del Tartufo’

Il 6 e il 13 ottobre la quinta edizione con treno storico e grandi ospiti nazionali tra cui il cantautore Danilo

Amerio e la conduttrice tv Syusy Blady.

Al via per due domeniche consecutive, il 6 e il 13 ottobre, la Quinta Edizione della ‘Fiera Nazionale del Tartufo’ di Montiglio Monferrato (AT), la prima ad aprire la stagione del tartufo bianco in Piemonte.

Un evento che richiama ogni anno oltre 15mila visitatori da Italia ed estero, con un ricco e attrattivo programma di sicuro richiamo per il territorio montigliese. Con le sue 14 frazioni nate dall’unione nel 1998 – primo esempio di fusione tra municipalità in Piemonte – di tre comuni con Colcavagno e Scandeluzza, costituisce uno dei migliori esempi nazionali di ‘paese diffuso’ con anche uno specchio d’acqua, il Lago di Codana, sulle cui rive si esibirono nel Dopoguerra tutti i grandi della musica italiana, Mina inclusa.

Esprime soddisfazione Dimitri Tasso, commentando gli oltre 100 espositori di ogni genere, oltre al tartufo, che ogni anno riconfermano fiducia e fedeltà a Montiglio Monferrato, creando aggregazione e partecipazione crescenti: “Un grande risultato la crescita della Fiera negli ultimi anni, nonostante lo stoppandemico. I numeri sono incoraggianti, e confortano il lavoro di squadra compiuto sin qui. Anche quest’anno un’edizione ricca di novità e nomi noti, con il cantautore Danilo Amerio, la conduttrice televisiva e scrittrice Syusy Blady e i giornalisti di fama nazionale Paolo Massobrio, Cinzia Montagna e Maurizio Scandurra. Siamo altresì lieti di proseguire con impegno e vigore sempre maggiori nel cammino sin qui intrapreso anche con ‘Fondazione FS’ per la valorizzazione dei nostri colli monferrini con i treni storici. Ringrazio sentitamente il Direttore Generale dell’Ente, l’ingegner Luigi Francesco Cantamessa, per il sodalizio e l’energia profusa a piene mani per l’ottima riuscita del progetto, che quest’anno abbraccia felicemente anche il Biellese, da cui provengono annualmente numerosi visitatori. E, con lui, l’Associazione ‘Feralp Team’ di Bussoleno per la fattivacollaborazione”.

Le ‘Littorine del Tartufo’, due esemplari della mitica serie ‘ALN668’ tornano infatti eccezionalmente in scena domenica 6 ottobre per un viaggio andata e ritorno sulla tratta Torino-Asti-Montiglio Monferrato.

Il 13, invece, seconda domenica di Fiera, invece, il percorso prevederà le fermate Biella-Santhià-Chivasso-Cavagnolo-Montiglio Monferrato. Prenotazioni e acquisto biglietti sul sito www.railbook.it, con la possibilità di ricomprendere anche il pranzo presso la Pro Loco.

L’iniziativa fa parte del ‘Progetto LocoMonferrato’ finanziato dal Ministero del Turismo. Particolare attenzione allo sviluppo del rapporto fra giovani e storia dei trasporti su rotaia verrà data grazie anche a ‘LocoLab’, opportunità condivisa e promossa da Archivio di Stato, Co.mi.s, Legambiente, Atam, Comuni di Cavagnolo e Brusasco, Istituti Comprensivi I.C.1 As2, I.C. Brusasco, I.C. Castelnuovo D.B., Cocconato e Montiglio Monferrato per proporre workshop interattivi tematici ai giovanissimi allievi delle scuole di Asti e Brusasco (TO) dislocati per l’occasione sul territorio comunale: ove, all’interno della vecchia stazione ferroviaria, sarà possibile visitare un plastico di fermodellismo davvero unico nel suo genere.

Sul versante generalista, invece, torna l’appuntamento con Paolo Massobrio e Cinzia Montagna, autori e protagonisti di un vivace e frizzante talk-show dinamico aperto al pubblico, domenica 6 ottobre dalle

10.30, intitolato “Se il tartufo è local… fino a quando? Riflessione sui cambiamenti climatici”.

Domenica 13 ottobre, invece, Cinzia Montagna dialogherà con Syusy Blady, storica conduttrice televisiva, scrittrice e cabarettista per un viaggio a ritroso nei migliori anni del piccolo schermo. Il tema

avvincente sarà: Top Truffle e Tap Model: il tartufo incontra Syusy Blady”.

Alle 15.30, invece, al ‘PalaTartufo’ al coperto allestito vicino le scuole del paese, andrà in scena ‘C’era

una volta la canzone italiana’, talk-show narrativo-musicale con protagonista il cantautore Danilo Amerio: autore di evergreen per Anna Oxa, Mia Martini, Umberto Tozzi, Raf, Giorgio Faletti e moltissimi altri, scoperto da Pippo Baudo e ben 4 volte in gara al Festival di Sanremo dal 1992 al ’95, recentemente tra i grandi protagonisti nel Team Gigi D’Alessio a ‘The Voice Senior 2024’ su Raiuno.

Con lui, a raccontare raccontandosi, anche Maurizio Scandurra, il giornalista radiotelevisivo cattolico già opinionista a ‘La Zanzara’ di ‘Radio24’ (il celebre programma di Giuseppe Cruciani e David Parenzo) nonché insignito della Cittadinanza Onoraria di Montiglio Monferrato nel 2019 per le sue opere di benemerenza.

Spazio anche allo sport affascinante e spettacolare. Domenica 6 ottobre, dopo la 17° gara di podistica del tartufo mattutina, sarà la volta del lancio dei paracadutisti direttamente al centro dell’area fieristica con il celebre ‘Bandierone’ raffigurante in dimensione 6×4 metri l’effigie del Comune. Un evento attesissimo, preludio al grande raduno interregionale dei paracadutisti stessi che vedrà quale cornice e teatro proprio il

Comune di Montiglio il prossimo dicembre.

Chiosa infine Dimitri Tasso: “Il circuito delle 5 Fiere del Tartufo del Basso Monferrato, alias Montiglio

Monferrato, , Moncalvo, Montechiaro d’Asti, San Damiano D’Astie Murisengo dimostra unità e lungimiranza

in tema di promozione del territorio. Con ‘LocoMonferratoMontiglio si riconferma Comune interessante, tra i 22 finanziati in tutta Italia per i progetti turistici legati alle microaree, insieme ai confinanti Murisengo e Piovà Massaia, in tema mobilità sostenibile e promozione delle architetture del Romanico. Chiudono il cerchio

il progetto ’TABUI’, app dedicata ai luoghi da visitare in zona, e la forte interazione fra giovani e trasporti quale liason efficace a continuare a dare linfa ai nostri amatissimi borghi. Vi aspetto tuttiin Fiera”.

Per favorire l’accesso del pubblico, sono stati predispostiampi parcheggi dedicati in zona MontExpo, collegati al percorso espositivo mediante un servizio gratuito di navetta continua dalle ore 10.30 alle ore 18.30.

Per informazioni, www.comune.montigliomonferrato.at.it, tel. 0141 994008 – 0141 232304.

Al via Terra Madre Salone del Gusto, tutte le novità

Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre

Tutte le occasioni per mangiare, bere, incontrare, imparare, ballare…

Le architetture del Parco Dora di Torino, spazio industriale restituito alle persone, simbolo di rigenerazione cittadina, sono ormai pronte ad accogliere la 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre. Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione, anche quest’anno a ingresso libero, presenta centinaia di occasioni per gustare, bere, incontrare e sperimentare le migliori produzioni alimentari che rappresentano la cultura di popoli e territori, grazie agli oltre 3 mila delegati e 700 espositori da tutte le regioni italiane e da 120 Paesi. Il calendario di appuntamenti, tutti legati dal claim We are Nature, è in continuo aggiornamento e sempre più articolato. Così, per meglio organizzare la visita, tra una conferenza e un giro al Mercato, ecco una guida, mappa alla mano, per vivere Terra Madre, minuto per minuto!

Prima di tutto le informazioni essenziali: come raggiungere Parco Dora? Grazie alla collaborazione con GTT_Gruppo Torinese Trasporti, è possibile muoversi facilmente con bus e metropolitana, ma anche con bike, moto e car sharing. A incentivare la mobilità sostenibile anche i circuiti di comunicazione di Trenitalia regionali. E per la prima volta, quest’anno, è possibile incontrare i produttori e vedere la manifestazione in anteprima – insieme a operatori, buyer e giornalisti – basta essere soci Slow Food (o tesserarsi all’ingresso) e visitare Terra Madre il giovedì 26 settembre dalle 10, prima dell’apertura per il grande pubblico, giovedì 26 alle 15. Oltre a questa possibilità i soci Slow Food avranno moltissimi vantaggi, tra cui corsie dedicate all’ingresso per saltare la coda tutti i giorni.

 

Dall’ingresso Mortara, le tante declinazioni del vivere Slow: orti, città, libri e itinerari

 

Se si accede dall’ingresso Mortara, il viaggio di Terra Madre si apre con due grandi aree dedicate ai principali progetti associativi. L’Orto Slow Food, progettato e realizzato in collaborazione con Planet Smart City: un orto bello da vedere, che rappresenta i valori della socialità e del fare insieme, che propone un percorso sensoriale con grandi cassoni, posizionati in maniera tale da essere accessibili a tutti, ricchi di piante orticole e alberi da frutto, come antiche varietà di mele e pere piemontesi, per toccare e annusare foglie, frutti e terra. Il progetto degli orti Slow Food a Terra Madre festeggia 20 anni, e, grazie al contributo di UniCredit si rinnova, uscendo dalle aule scolastiche per coinvolgere anche le comunità che realizzano orti in quartieri periferici e carceri, ospedali e biblioteche. A disposizione di scuole e famiglie, l’aula didattica l’Orto in una stanza, per scoprire, insieme alla rete Slow Food italiana e ai rappresentanti degli Orti in Africa, la biodiversità delle produzioni autoctone, e scoprire le buone pratiche orticole che preservano suolo e acqua. A cura di Iren anche i suggerimenti pratici da riprodurre in ambito domestico sulla gestione del compost. Nello spazio famiglie, sostenuto da L’Erbolario che offre prodotti per la cura di bimbi e mamme, si può trovare un momento di pausa, sperimentando i giochi educativi di Quercetti ispirati al mondo della natura, e rilassarsi nell’area morbida realizzata in collaborazione con Giovani Genitori.

Adiacente all’orto, lo spazio Slow Food accoglie i soci e chi vuole saperne di più su progetti e campagne del mondo della Chiocciola, ma non solo: al suo interno si trovano l’area dedicata alle pubblicazioni di Slow Food Editore, tra grandi classici e ultime novità, e la sala incontri dove esplorare la sfera del gusto, della pizza e del vestire sostenibile grazie a ospiti d’eccezione come Giulia Zanni, campionessa del Mondo di Pizza 2024, e Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber. Sempre nello stand Slow Food, le sarte di Slow Fiber sono protagoniste al telaio di dimostrazioni dal vivo di cucito e mettono in pratica la loro maestria realizzando scaldacollo in seta e lana proposti in vendita. Da non perdere la degustazione delle miasse, sottili e croccanti rettangoli di farina di granturco cotte su apposite piastre, presentata da Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente della rete Slow Mays, in abbinamento allo spettacolo teatrale della compagnia Lo Zodiaco di Caluso.

 

La tappa successiva è Nutrire le città, un palcoscenico dedicato all’ecosistema urbano, alle food policies e al tema dello spreco alimentare. Dalle degustazioni di etichette da vigneti urbani di città come Roma e Brescia, alle testimonianze di chi, a Trieste, Cagliari e in Piemonte, sta integrando l’educazione alimentare nel programma scolastico, per passare alle esperienze di acquisto diretto dai produttori, i Mercati della Terra di Slow Food in primis, ma anche le community supported agriculture (CSA) e i gruppi d’acquisto. Con Lentamente viaggiare si esplorano invece le proposte di viaggi sostenibili, in Italia e all’estero: visite guidate tra Carso e Trieste, laboratori di ravioles in Val Varaita, percorsi di gastronomic trekking lungo la Costiera Amalfitana, escursioni tra le terre della transumanza in Abruzzo e tour in bicicletta nella Riserva Naturale di Torre Guaceto: sono alcuni esempi delle attività raccontate dai referenti degli itinerari del progetto Slow Food Travel e non solo. Sempre in quest’area, Ismea propone laboratori di smielatura e degustazioni per ripercorrere la Penisola attraverso le varietà di mieli.

 

Dall’ingresso Borgaro: un viaggio gastronomico tra reti tematiche e regioni italiane

 

Se si cambia il punto di partenza, dall’ingresso di via Borgaro Alta, a inaugurare la visita è l’area dedicata alle reti Slow Food, dove produttori e artigiani condividono la loro storia e i tanti modi di salvaguardare varietà, territori e tradizioni attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food e non solo. Slow Grains, supportata da Pastificio Di Martino, riunisce a Parco Dora le realtà che dal Nord al Sud Italia valorizzano i grani tradizionali, come il Mulino Papavero Rosso di Cuneo, la Cooperativa Grani Antichi del Reatino e il Montefrumentario in Campania, mentre Slow Mays presenta alcuni esempi di biodiversità: il pan de Sorc, un pane dolce e speziato nato nelle terre di Gemona in Friuli, il mais Quarantino, antica varietà di granoturco marchigiana, e il mais Piadera, coltivato da oltre tre generazioni a Fregona (Tv). Grande rappresentanza anche dei componenti della rete Slow Beans, che attraverso i legumi raccontano culture agricole e sapori autentici, dalla Comunità della Valbelluna con il gialet, alla Comunità di Favalanciata nelle Marche, fino alla cicerchia degli Iblei e la sua farina, da cui nasce una polenta speciale. Infine, nello spazio Slow Olive, realizzato grazie al contributo del Gruppo ASA e la partecipazione di Ricrea, si ascoltano le testimonianze dei produttori del Presidio degli olivi secolari, tra cui Sergio Spada della Cab di Brisighella, menzione speciale nella Guida agli Extravergini 2024, e Vincenzo Signorelli, che nell’omonima azienda propone visite e degustazioni, arricchendo le esperienze dell’itinerario Slow Food Travel Etna e Catania. Sempre aperto anche l’Oil Bar, per degustare oli extravergini di alta qualità e imparare a riconoscerne le caratteristiche.

 

Il percorso prosegue con gli espositori del Mercato italiano e gli spazi delle Regioni, alla scoperta di tutta la Penisola e della sua biodiversità paesaggistica, culturale e gastronomica. Dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, dal Trentino-Alto Adige alla Liguria, tutti gli stand propongono degustazioni, workshop e incontri con produttori, docenti, cuochi e referenti territoriali. Punta su un programma di showcooking anche la Cia-Agricoltori italiani, in collaborazione con produttori e cuochi da Nord a Sud. Non mancano i padroni di casa: all’area Piemonte, rappresentata da molti espositori, si aggiungono gli spazi di Regione PiemonteCittà di Torino, Turismo Torino e Provincia e della Camera di Commercio di Torino, main partner dell’evento, che nel proprio stand ospita appuntamenti che vedono protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e Provincia e numerose associazioni di artigiani, dal Vermouth di Torino ai grandi classici di Torino e delle sue vallate, fino alla formazione delle nuove generazioni grazie a progetti che hanno visto la collaborazione di Slow Food, insieme alla Camera di Commercio e ai Maestri del Gusto, con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Animano gli spazi espositivi con le loro attività laboratoriali Borghi più belli d’Italia e Borsa merci telematica italiana, che mette a disposizione materiali informativi per favorire acquisti consapevoli da parte dei consumatori, e Invitalia, presente nella buyer lounge della manifestazione.

 

Il cuore di Parco Dora: riscoprirsi Natura, tra i banchi del Mercato e gli incontri in Arena

 

Tappa obbligatoria delle visite a Terra Madre è la grande tettoia di Parco Dora, dove converge l’anima più cosmopolita di Terra Madre. Il Mercato internazionale riunisce Presìdi Slow Food e prodotti provenienti dai cinque continenti: cacao e cioccolato da Ecuador e Colombia, cereali e salse dal Giappone, formaggi a latte crudo di Irlanda e Svizzera, ma anche specialità dei Mercati della Terra, come quello di Karva in Slovacchia e di Yunlin a Taiwan. Agli espositori si aggiungono gli eventi degli spazi internazionali, come la lezione di cucina sul borsch guidata dall’Alleanza Slow Food dei cuochi in Ucraina, la passeggiata tra le erbe commestibili e medicinali di Parco Dora insieme agli esperti di Slow Food North America, e le degustazioni targate Slow Food France che vedono i formaggi Presìdi Slow Food in abbinamento ai vini della Slow Wine Coalition. Segue l’area dedicata alle Slow Food Farms, dove è possibile scoprire tutti i segreti del modello agroecologico in un percorso di visita che ne approfondisce le parole chiave: conoscenza, comunità, diversità, giustizia e sinergia. Ancora pochi posti disponibili per gli eventi nell’Area Knowledge come l’appuntamento sulle storie di resistenza del Quilombo de Palmares in Brasile, delle comunità nere rurali del Sud degli Stati Uniti e del continente africano, e il workshop sul ruolo svolto dal giornalismo investigativo nella creazione di un sistema alimentare sostenibile. Restano invece gratuiti e aperti a tutti gli incontri dell’Area Biodiversity, dove i produttori delle comunità internazionali Slow Food raccontano i frutti del loro lavoro: il mondo della frutta secca, la coltivazione del té, il potere di legumi e cereali ancestrali e la biodiversità dei mieli indigeni. Strettamente connessa è l’esposizione artistica che Slow Food realizza insieme a Paratissima e con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Le opere, create da artisti e performer italiani e internazionali, sono state selezionate per far immergere i visitatori nelle complesse sfide ambientali e sociali legate all’attuale sistema alimentare.

 

Per chi ha voglia di cimentarsi in un gioco partecipativo, il posto ideale è la Escape Room diffusa realizzata nell’ambito del progetto BEAUTIFOOD. Pensata per far divertire e allo stesso tempo riflettere su temi di grande attualità, questa esperienza interattiva coinvolge gruppi composti da 2 a 5 giocatori e propone tanti enigmi da risolvere: che impatto hanno gli allevamenti intensivi sulle risorse naturali e sulla sostenibilità? Quanto cibo sprechiamo? Come ottimizzare la filiera del cibo con alcuni semplici accorgimenti? Un’occasione per scoprire insieme come diventare più consapevoli delle proprie azioni quotidiane.

 

L’esperienza di Terra Madre continua nello spazio Noi custodiamo natura, dedicato alle terre alte e ai loro custodi. Qui si può conoscere la  rete Slow Food dei castanicoltori, annusare i fieni dei pascoli alpini, scoprire le attività del nuovo Presidio dei prati stabili e dei pascoli, divertirsi con i  giochi in legno di PEFC Italia, che – con Sinergie Outdoor – permettono anche ai più piccoli di comprendere l’importanza del rispetto del bosco. Nell’area conferenze, realizzata con il supporto di FSC Italia, si condividono idee sul futuro delle terre alte, con l’obiettivo di costruire – insieme ad alcuni dei maggiori esperti d’Italia – una strategia per rimettere la montagna al centro, come luogo privilegiato del vivere e dell’abitare.

Al centro dell’attenzione, la pastorizia, la biodiversità dei pascoli, i formaggi, le lane, le erbe selvatiche, i frutti del bosco, come funghi e tartufi, le api e gli impollinatori e i mieli millefiori e monovarietali, proposti per l’assaggio nell’area Slow Bees, realizzata con il contributo di Ricola. E sempre a proposito di erbe, mieli e impollinatori, passeggiando per lo spazio, il pubblico può incontrare anche il caramellaio Ricola arrivato direttamente dalla Svizzera per far assaggiare le iconiche caramelle d’Oltralpe appena formate.

 

Conferenze e incontri, da sempre il fil rouge per approfondire i grandi temi, grazie agli interventi di ricercatori, esperti e produttori, si svolgono in moltissimi spazi e, in particolare, in tre arene. Quella dedicata a Joannah Stutchbury, ambientalista e attivista, impegnata da anni per difendere le foreste del Kenya, uccisa nel 2021 proprio per il suo lavoro, ospita un programma di incontri focalizzati sulla relazione tra natura e differenti ambiti – clima, coscienza, educazione, donne, biodiversità – e tocca temi di attualità – come la giustizia lungo la filiera del cibo – affrontati da personaggi noti in Italia e all’estero. Tra questi, Michele Serra, giornalista, scrittore e autore che, dopo il suo monologo, dialoga con il pubblico presente; il drammaturgo e compositore, Moni OvadiaMiguel Altieri, dal Cile, coordinatore generale del programma dell’agricoltura sostenibile delle Nazioni Unite; Federico Faggin, uno dei padri della Silicon Valley che sarà a Terra Madre per parlare di rapporto fra natura e coscienza, insieme al teologo Vito MancusoLella Costa, che ci accompagnerà alla scoperta delle lezioni di meraviglia di Rachel Carson, Morgan Ody, dalla Francia, coordinatrice generale di La Via Campesina International; Larissa Mies Bombardi, ricercatrice brasiliana oggi costretta all’esilio per i suoi studi sui pesticidi, Elena Granata, una della maggiori urbaniste italiane, che approfondirà il rapporto fra le città e lo sguardo delle donne, e Filippo Giorgi, esperto internazionale nel campo della modellistica del clima, dello studio dei cambiamenti climatici e dei loro impatti sulla società, unico scienziato  italiano nell’esecutivo dell’IPPC, Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, premiato con il Nobel per la Pace nel 2007. Qui trovate la lista completa di relatrici e relatori. 

 

L’Arena in ricordo di Sergio Staino, disegnatore, fumettista, giornalista e attento osservatore del nostro tempo, apre il suo programma con l’omaggio a Staino di Paolo Hendel e continua con Francesca Santolini, autrice di Ecofascisti, con Giorgio Vacchiano, nominato dalla rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti nel mondo che stanno lasciando il segno nella scienza, e molti altri. L’Arena Staino guarda alla natura attraverso il racconto delle reti tematiche di Slow Food, gli esempi virtuosi di allevatori che hanno aderito alla campagna  Allevare rispettando gli animali e la terra si può, e l’impatto di pratiche intensive e cambiamento climatico sulla pesca e sulle Comunità di Slow Fish. Non solo, si racconta anche il percorso dei progetti di Slow Food a tutela della biodiversità: l’evoluzione dei Presìdi Slow Food;  le storie di cuoche e cuochi che fanno parte dell’Alleanza Slow Food, come Laho Lengos, da Taiwan, e Jennifer Rodriguez Rojas, dalla Colombia, e la crescita dell‘Arca del Gusto, che dal 1999 ha catalogato patrimonio di 6350 prodotti a rischio di estinzione.

 

Chiudono il cerchio i due spazi realizzati con il sostegno di Reale Mutua: la Your Next Arena e la Wellness Area. Il primo è uno spazio in cui si approfondisce il legame tra cibo e salute, con incontri dedicati ad alimentazione e falsi miti, educazione al gusto e diete sostenibili. Moltissime le figure interessanti che sarà possibile conoscere in quest’area, dall’etnobotanico americano Danny Childs a Sandor Ellis Katz, uno dei maggiori esperti di fermentazione al mondo, da Fulvio Marino, panificatore fra i più apprezzati in Italia e volto televisivo, alla cuoca, scrittrice e influencer Irene Volpe.

La Your Next Arena dà spazio e voce ai giovani dello Slow Food Youth Network, ma non solo: ospita la delegazione di ragazze e ragazzi che, dopo l’esperienza dell’Anteprima di Terra Madre, tenutasi a Roma a maggio, hanno raccolto in tutta Italia buone pratiche e idee per rigenerare gli ecosistemi del Paese. All’interno della Wellness Area, non distante dalla Your Next Arena, Reale Mutua ospita momenti dedicati allo sport e al benessere personale con il supporto di Technogym e la partecipazione di ospiti esclusivi. Un nome fra tutti, l’ex ginnasta Yuri Chechi.

 

Sempre i giovani sono i protagonisti nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ospita colazioni con i prodotti degli alumni Unisg; degustazioni dedicate a prodotti unici e rari, come il formaggio affinato nel tufo di Monteu Roero e il garum artigianale prodotto da funghi, scarti di verdure e pesce; dibattiti su temi di attualità come insicurezza alimentare, crisi climatica e intelligenza artificiale; laboratori di analisi sensoriale, e aperitivi a base di vermouth e bevande botaniche fermentate.

 

Le tappe per gustare, sorseggiare e… ballare 

 

Il piacere e la consapevolezza convergono in due spazi d’eccezione. Torna l’Enoteca della Slow Wine Coalition, dove rilassarsi degustando un bicchiere di vino, ma non solo! Più di 500 delle migliori etichette italiane selezionate dalla redazione della guida Slow Wine e dalla Banca del Vino, suddivise per regioni, e tipologie – bollicine, vini bianchi, vini rossi, vini rosa, vini dolci. Tra le curiosità, un’ampia selezione di Vermouth di Torino, uno spazio dedicato al Sidro con prodotti dall’Italia, Francia, Belgio, Georgia, Olanda e Danimarca, una sezione con i vini delle aziende certificate Demeter, e alcune etichette dei membri internazionali della Slow Wine Coalition. Tutti serviti nei calici Bormioli Luigi, proposti e raccontati dai Sommelier della FISAR e dai Pommelier APAS, e serviti a temperatura perfetta grazie a Liebherr. Una mostra, ospitata in Enoteca, racconta le azioni di sostenibilità (ambientale, economica e sociale) per Terra Madre realizzate nell’ambito del progetto Circular SEeD da Slow Food Italia in collaborazione con circulareconomyforfood.eu, Hellobarrio e la partecipazione di 17 realtà partner della manifestazione. Nato con l’edizione 2006 del Salone del Gusto, il percorso di sostenibilità in questi 20 anni ha toccato i principali punti dell’organizzazione dell’evento: dai materiali di allestimento all’energia, dai trasporti alla gestione dell’acqua. Per quanto riguarda invece i rifiuti, Terra Madre è ancora oggi l’unico evento al mondo con 35 isole di raccolta gestite da operatori, formati con il sostegno di numerosi partner, per aiutare i visitatori a differenziare correttamente ogni singola frazione. Sempre a proposito di azioni ambientali, passeggiando per Parco Dora il pubblico può acquisire i principali consigli antispreco proposti da Cuki in una serie di paline.

E poi l’area della Slow Food Coffee Coalitionil punto di riferimento per fare un’esperienza di caffè differente, realizzato insieme ai due main partner del progetto, Fondazione Lavazza e De’ Longhi. Numerosi gli appuntamenti in programma, tutti gratuiti e su prenotazione, tra cui le home barista masterclass, per approfondire conoscenze teoriche e aspetti pratici, e gli incontri con i produttori, per scoprire le storie di giovani coltivatori provenienti da Filippine, Messico e Thailandia.

 

Tra gli spazi dei partner sono presenti Acqua S.Bernardo, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, che nel proprio stand invita a partecipare alla sfida dell’impatto zero con il gioco Ogni goccia contaParmigiano Reggiano, in kind partner dell’evento, che presenta le diverse stagionature in un ricco programma di degustazioni; Pastificio Di Martino, che celebra la Pasta di Gragnano Igp insieme a ospiti d’eccezione: Gianluca Pisacane, executive chef del Sea Front Pasta Bar di Napoli e Peppe Guida, chef stellato di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, e QBA – Quality Beer Academy, che oltre a proporre incontri con mastro birrai internazionali e molti appuntamenti di Beer&Food pairing, presenta in anteprima mondiale la Duivelsbier Wild, l’ultima etichetta dello storico birrificio belga Boon di Lembeek.
Scopri tutti gli spazi e gli eventi dei partner.

 

Meritano una visita lo stand di BBBell, che come di consueto, oltre a curare la connettività dell’evento, anima il programma di Terra Madre by Night con dj set, bollicine e sfiziosi panini, e quello di UniCredit, dove ogni giorno il torneo buddy challenge permette di sfidarsi a ping pong per vincere una selezione di prodotti regionali dal Mercato di Terra Madre. Bormioli, nel proprio spazio propone otto masterclass dedicate a vini provenienti da diversi territori d’Italia  in collaborazione con Vigneron.Wine. Sotto la tettoia si trova anche Demeter, main partner dell’evento, con una nutrita rappresentanza di aziende biodinamiche certificate e tanti seminari e workshop che spaziano dalla fertilità del suolo all’orto terapico, dagli infusi e le essenze fino al rapporto con gli animali.

Non mancano i grandi classici delle manifestazioni Slow Food, come i Laboratori del Gusto, ospitati da Eataly Lingotto, nelle Aule vino e Cibo e nella Cucina dell’Alleanza, allestiti con gli arredi di Grandsoleil, come anche l’Enoteca e lo stand Slow Food: viaggi culinari nel sud della Turchia, degustazioni che esaltano i vegetali in tutte le loro forme e consistenze, abbinamenti che uniscono vitigni e produzioni casearie di territori unici e ricette capaci di valorizzare culture africane, latinoamericane e asiatiche. Tante occasioni in cui mettere alla prova i nostri sensi, scoprire nuove culture, profumi e sapori, ascoltare il racconto diretto di chi si prende cura della terra, imparare nuove tecniche in cucina.

 

Terra Madre è un evento che si vive anche di sera! 

 

Sabato 28 settembre alle 21, presso il Centro Congressi del Santo Volto, con lo spettacolo “Da qui alla luna”Andrea Pennacchi Giorgio Gobbo ricordano la tempesta Vaia e riflettono sulla fragilità del pianeta. L’opera, scritta da Matteo Righetto, ripercorre la tempesta attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi, e si inserisce nel programma del Forest Stewardship Council (FSC) Italia, che porta a Terra Madre le sue riflessioni sul presente e sul futuro delle foreste.

 

Dalla mattina e fino alla chiusura alle 23.30, completano l’offerta gastronomica le Cucine di Strada e i Food Truck, con le loro specialità italiane e regionali. Tra le novità BStradi, bottega contemporanea che diffonde l’emilianità, che a Terra Madre ospita i laboratori di buone pratiche antispreco promosse da Cuki, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e green partner dell’evento; lo Slow Truck di Paolo Betti, cuoco dell’Alleanza del Trentino-Alto Adige che ha creato una casa della biodiversità su ruote per raccontare i territori valorizzando piccoli produttori locali; TuttoFaBrodo, realtà specializzata in Xiao Long Bao, i mitici ravioli asiatici realizzati a mano e cotti al vapore, e, dalla Lombardia, Ca’ Dal Saggia, piccola e giovane azienda agricola sita in Oltrepò Pavese, che propone la sua cucina dalla terra al piatto. Come di consueto, alle loro proposte si possono abbinare quelle dei birrifici artigianali, tutti segnalati sulla Guida alle birre d’Italia 2025: dal Piemonte, Filodilana, con le selezioni “birre da bere e basta”, “italian grape ale” e le “birre da meditazione”; dalla Toscana, il Birrificio del Forte, che quest’anno ha ottenuto il Premio speciale costanza, e dal Veneto Ofelia, Chiocciola sulla guida alle Birre, che a Parco Dora porta le sue produzioni pure, giuste e senza compromessi.

Ma Terra Madre non è solo Parco Dora. Quest’anno gli Appuntamenti a Tavola e le Cene Off si svolgono in diverse location della città. Tra quelle ancora disponibili, la cena a buffet presso le Fonderie Ozanam, dove l’Alleanza Slow Food piemontese alterna piatti della tradizione a rivisitazioni creative, e la cena dei cuochi dell’Alleanza Slow Food in Albania, in programma da Eataly Lingotto. Numerose le iniziative della Nuvola Lavazzache ospita degustazioni, lezioni in compagnia di pastry chef e laboratori sulle mille sfumature del caffè. Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico.

Innovazione e tradizione si fondono nella RSA Gran Torino

L’impresa sociale Anteo ha inaugurato la residenza sanitaria assistenziale (RSA) Gran Torino, un progetto all’avanguardia che ridefinisce gli spazi e gli standard dell’assistenza agli anziani non autosufficienti.

Situata nel quartiere Bertolla di Torino, in strada San Mauro 158/c, la struttura offre una vista panoramica sulle colline di Superga, unendo funzionalità e bellezza in un ambiente pensato per migliorare concretamente la qualità di vita dei suoi ospiti.

La nuova RSA si distingue per il suo approccio unico, che integra l’expertise trentennale di Anteo con un concetto rivoluzionario, che è l’utilizzo della bellezza come strumento di cura.

“Con la RSA Gran Torino – spiega Luca Tempia, presidente di Anteo – abbiamo voluto superare il concetto di casa di riposo. Ogni dettaglio è  stato progettato per stimolare i sensi, evocare ricordi, facilitare l’orientamento e promuovere il benessere psicofisico dei  nostri ospiti”.

Caratteristiche principali del progetto sono il design ispirato a Torino. I nuclei e gli spazi comuni prendono il nome da luoghi iconici della città  come Mole, Porta Nuova, Lingotto, creando un  ambiente familiare e stimolante,  con una forte identità visiva che facilita l’orientamento anche degli ospiti con decadimento cognitivo. L’assistenza è personalizzata.

Uno staff multidisciplinare  d’eccellenza elabora piani di cura su misura per ogni ospite. Viene anche data molta importanza alla tecnologia per la sicurezza con sistemi di monitoraggio avanzati, telemedicina e domotica, che garantiscono sicurezza e comfort.

Per quanto riguarda l’esperienza gastronomica sono presenti due sale da pranzo a tema, menù personalizzati, consulenza dietistica e un servizio da ristorante, perché il pasto possa essere anche un’occasione di convivialità e socializzazione.

Per quanto riguarda la collaborazione scientifica la partnership con l’Università del Piemonte Orientale assicura l’applicazione di protocolli sanitari validati, con una attenzione particolare alla gestione del rischio clinico.

L’impresa sociale Anteo, fondata nel 1993, si è affermata come punto di riferimento  nel settore dell’assistenza ad anziani, disabili, pazienti psichiatrici, minori e persone con dipendenze. Anteo vanta oltre 2 mila dipendenti e 94 milioni di euro di fatturato.

“La RSA Gran Torino rappresenta il culmine della nostra esperienza e della nostra visione – afferma Matteo Tempia, amministratore delegato di Anteo “ Questo progetto coniuga almeno tre importanti elementi di innovazione. La bellezza degli ambienti e delle architetture, la tecnologia avanzata che migliora comfort e sicurezza e un’assistenza progettata sulle esigenze specifiche di ogni singolo ospite, con protocolli sanitari all’avanguardia e percorsi di cura personalizzati”.

 

Mara Martellotta

 

La RSA Gran Torino aprirà le sue porte al pubblico per visite guidate su appuntamento , offrendo l’opportunità  di scoprire questo innovativo approccio all’assistenza agli anziani.

Per prenotare una visita www.rsagrantorino.it

E mail info@rsagrantorino.it

Tel 01118837892

A Montaldo Torinese le riprese del film di Roberto Gasparro “Chi sono io”

Dopo aver vinto la 76ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno con La chiocciola (uscito al cinema quest’anno e ora disponibile su Prime Video), a fine mese torna sul set il regista indipendente Roberto Gasparro, con il nuovo Chi sono io. Le riprese si svolgeranno a Montaldo Torinese, toccando anche Moncalvo, comune coinvolto grazie alla rete regionale di Film Commission Torino Piemonte. Prodotto dalla torinese 35MM, realizzato con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e Accademia delle Belle Arti di Torino, il film ripropone collaborazioni con le più importanti realtà commerciali del territorio, un modello che il regista aveva già sperimentato con successo nei suoi lavori precedenti. Main sponsor saranno Borello Supermercati, che metterà a disposizione delle riprese una location riservata di sua proprietà, e MFGA – Make Fashion Great Again, che fornirà tutti gli abiti di scena.

Dopo aver raccontato nel film precedente la realtà degli hikikomori, il regista e sceneggiatore torinese si affaccia ora sul mondo sfuggente di OnlyFans e sulle infinite identità virtuali che il web consente di assumere. Nel cast Massimiliano RossiStefania De FrancescoVittoria ChioleroMax CavallariTony SperandeoGianni Parisi e Fabio Fulco. Distribuito da 35MM Produzioni S.r.l., Chi sono io uscirà in sala nel 2025, per poi approdare su Prime Video Italia, USA, Gran Bretagna, Germania e Giappone.

Gli spettatori potranno seguire giorno per giorno la lavorazione del film in diretta streaming sull’app 35MM (scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store). È il primo caso in Italia di un’applicazione lanciata da una casa di produzione cinematografica.

La presentazione di Chi sono io è in programma giovedì 26 settembre alle 11 nella sala Paolo Tenna di Film Commission Torino Piemonte, in via Buscalioni 34. Verrà preceduta da coffee break offerto dal biscottificio artigianale Alla vecchia maniera di via Lanzo 76/c.

CHI SONO IO

 

Regia e sceneggiatura

Roberto Gasparro

Cast

Massimiliano Rossi (Il cattivo poeta di Gianluca Jodice, Comandante di Edoardo De Angelis, Diabolik – Chi sei? dei Manetti Bros.)

Stefania De Francesco (Luna rossa di Antonio Capuano, Il resto di niente di Antonietta De Lillo, Don Matteo)

Vittoria Chiolero (Stessi battiti e La chiocciola di Roberto Gasparro)

Max Cavallari (Fichi d’India, ZeligPinocchio di Roberto Benigni)

Tony Sperandeo (David di Donatello per I cento passi di Marco Tullio Giordana, Kaos e Il sole anche di notte di Paolo e Vittorio Taviani, Il siciliano di Michael Cimino, Ragazzi fuoriNel continente nero e Il muro di gomma di Marco Risi, Johnny Stecchino di Roberto Benigni, L’uomo delle stelle e Baaria di Giuseppe Tornatore, La scorta di Ricky Tognazzi)

Gianni Parisi (Maccheroni di Ettore Scola, Febbre da cavallo – La mandrakata di Carlo Vanzina, L’oro di Scampia di Marco Pontecorvo, Sono solo fantasmi di Christian e Brando De Sica, Freaks Out di Gabriele Mainetti, Falla girare di Giampaolo Morelli)

Fabio Fulco (Un tè con Mussolini di Franco Zeffirelli, Le ragazze di Miss Italia di Dino Risi, Il sogno del maratoneta di Leone Pompucci)

Fotografia

Fabio Lanciotti (Nuovo cinema ParadisoStanno tutti bene e Una pura formalità di Giuseppe Tornatore, La voce della luna di Federico Fellini, Tolgo il disturbo di Dino Risi, L’anno del terrore di John Frankenheimer)

Scenografia e costumi

Elisabetta Ajani (I vestiti nuovi dell’imperatore di Alan Taylor, Maria José, l’ultima regina di Carlo Lizzani)

Produttore esecutivo

Alfonsina Filpi (La chiocciola di Roberto Gasparro)

CREDITI NON CONTRATTUALI

SINOSSI

Gli Orsi sono una famiglia alto-borghese che vive in una villa sulle colline del torinese. Giovanni è un noto imprenditore, la moglie Margherita un’aspirante giornalista che scrive per il foglio della parrocchia, la figlia Silvia studia lettere moderne all’università ed è appassionata di Pirandello. In quanto a Rossella, per Silvia è una specie di sorella, che vive in casa loro dopo essersi trasferita in cerca di lavoro da Napoli a Torino. Quello che nessuno sa è che le ragazze sono reginette della piattaforma OnlyFans, su cui si arricchiscono mostrando il proprio corpo, a volte scambiandosi i clienti. Proprio in una di quelle occasioni si crea tra loro una frattura che fa precipitare la situazione. Le due ragazze scopriranno una realtà assai diversa da quella che immaginavano, trovandosi ad affrontare, insieme ai genitori, una lunga catena di bugie, inganni, delusioni.

NOTE DI REGIA

L’idea di questo film ha fatto capolino nella mia testa durante l’ennesima visione di La grande bellezza. Osservando quella borghesia decaduta e svuotata di ogni morale, così come l’ha splendidamente ritratta Sorrentino, mi sono chiesto cos’è cambiato dal 2013. Dov’è oggi quella fetta di società? Quanto oltre è riuscita a spingersi in questi 11 anni? Dove li ha portati il continuo bisogno di novità e trasgressione – ma anche di comprensione e accettazione? Come sono cambiate le perversioni della nostra società in questo lasso di tempo? Seneca definiva perverso tutto ciò che è troppo, e la deriva del troppo oggi è OnlyFans. Una sorta di Far West senza regole, con frontiere labili e in continuo movimento, un non-luogo in cui si muovono i personaggi di Chi sono io (senza punto interrogativo). Al riparo del web, due amiche e una famiglia in fuga dalle regole muteranno identità fino a smarrirsi, inghiottite in un gorgo di segreti e menzogne.

Roberto Gasparro

 

IL REGISTA

ROBERTO GASPARRO è nato a Moncalieri e vive tra Torino e il Cilento. Dal 2015 al 2018 scrive un centinaio di puntate di sitcom e collabora con vari comici di Zelig, tra cui Franco Neri, con cui realizza il suo primo lungometraggio Il cielo guarda sotto. Nel 2019, con il secondo film Qui non si muore (protagonista Tony Sperandeo), vince la 76ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno per la miglior sceneggiatura e il miglior soggettoSi ripete l’anno successivo come miglior regista per Lui è mio padre, che si aggiudica anche il Vesuvius International Film Fest per la miglior sceneggiatura. Il film è stato in concorso per i David di Donatello. Nel 2023 scrive e dirige La chiocciola, con un cast composto da Enzo Decaro, Tony Sperandeo, Massimiliano Rossi e Max Cavallari. Tutti i suoi film sono in streaming su Prime Video in Europa, America e Asia.

Lungometraggi

Il cielo guarda sotto (2019)

Qui non si muore (2019)

Lui è mio padre (2020)

Stessi battiti (2022)

La chiocciola (2023)

Chi sono io (2025)

LA PRODUZIONE

35MM PRODUZIONI S.r.l. è un’azienda di produzione e distribuzione per il cinema e la televisione, con una vocazione particolare per i giovani talenti e gli esordienti. È iscritta nel registro del Ministero della Cultura ed è accreditata a partecipare a bandi ministeriali selettivi legati a produzione, distribuzione e tax credit. Con un catalogo di 30 filmè una delle poche società in Italia (l’unica in Piemonte) a essere distributrice autorizzata Prime Video, status che le consente di pubblicare in autonomia i propri titoli in tutto il mondo sulla piattaforma di Amazon. È l’unica casa di produzione italiana ad aver rilasciato un’app (disponibile sia su Apple Store che su Play Store), che raggiunge migliaia di utenti, consentendo loro di restare aggiornati sulle attività della società e ad assistere in tempo reale alle riprese sul set. 35MM è presente sul web al sito www.35mmproduzionisrl.it.

“Dovunque tu vada, lì ti seguirò“

MUSIC TALES LA RUBRICA MUSICALE 

Dovunque tu vada, lì ti seguirò

Nessuno ha promesso un domani

Quindi ti amerò ogni notte come se fosse l’ultima

Come se fosse l’ultima notte”

Lady Gaga in stile Dolly Parton per il suo ritorno: ecco il nuovo singolo “Die with a smile” con Bruno Mars, voce inconfondibile e meravigliosa, almeno per me.

È arrivata in piena estate una delle collaborazioni più inattese e, forse anche per questo, più interessanti. Lady Gaga e Bruno Mars hanno pubblicato il loro singolo Die with a smile, una ballata soul romantica e un po’ malinconica.

Per Lady Gaga, fresca di esibizione alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, si tratta del primo inedito negli ultimi due anni, dopo aver rilasciato “Hold my hand” per la colonna sonora del nuovo capitolo di Top gun: che sia il preludio del nuovo, attesissimo album della star?

Intanto Die with a smile, un progetto nato mentre Bruno Mars stava lavorando su alcuni sound per il nuovo album, si candida a essere una delle canzoni più ascoltate di agosto e dell’autunno.

Come non crederci? Brano meraviglioso su due bocche ineccepibili.

Ma oggi voglio dirvi qualcosa che magari non sapete su uno dei cantanti più quotati dei nostri tempi.

Il suo vero nome è Peter Gene Hernandez Bayot ed Il suo nome d’arte “Bruno Mars” è stato ispirato dal wrestler paffuto Bruno Samartino proprio perché Bruno era un ragazzino paffuto. E Mars è arrivato perché aveva bisogno di un po’ di brio da aggiungere al suo nome e le ragazze dicevano che era uno “fuori dal mondo”. Ed ecco, quindi, Mars!

I suoi genitori si sono conosciuti a una mostra: sua mamma era una ballerina di hula hoop e suo padre un percussionista e da bambino il suo soprannome era “Little Elvis” (piccolo Elvis).

Grande talento, grande dedizione ed ecco uno dei molteplici risultati di questi piccolo grande Elvis venuto da Marte.

La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.”

Adoro questo brano, sia per la musica che per il testo e spero piaccia anche a voi

CHIARA DE CARLO

https://www.youtube.com/watch?v=kPa7bsKwL-c

Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Falso annuncio Gtt sui social promette un anno di trasporti a 1,95 euro

Nel post truffaldino compare anche un’immagine del sindaco Lo Russo generata con l’intelligenza artificiale

 

Continuano a comparire sui social alcuni post con offerte improbabili, in particolare relative a un fantomatico “abb⁠ona⁠men⁠to ⁠⁠di ⁠12 ⁠mes⁠i al prezzo speciale di soli 1,95 euro”. I post mostrano immagini di mezzi GTT e in alcuni casi di amministratori locali.

Si tratta di annunci falsi, realizzati da malintenzionati per truffare gli utenti.
GTT non è in alcun modo coinvolta in queste offerte e invita i propri utenti a diffidare da esse.
Il consiglio è di non fidarsi e di non cliccare su link o scaricare file che vengono proposti in questi annunci.
Le offerte reali GTT sono sempre pubblicate sui canali ufficiali dell’azienda, come il sito web e i social network e le vendite dei titoli di viaggio e di sosta digitali avvengono esclusivamente tramite l’e-commerce e le app ufficiali.
GTT ha già segnalato i post alle autorità competenti.

Non cadere nelle trappole dei truffatori! Se ti capita di vedere un’offerta sospetta, non esitare a segnalarla a GTT.
Insieme possiamo contribuire a fermare le truffe.

Come riconoscere una truffa online

In generale, è importante diffidare di offerte troppo vantaggiose o che sembrano troppo belle per essere vere.
È importante verificare sempre la fonte dell’offerta e controllare se è stata pubblicata sui canali ufficiali dell’azienda o dell’ente in questione.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare direttamente l’azienda o l’ente per verificare l’autenticità dell’offerta.

Torino Spiritualità compie vent’anni e celebra l’imperfezione umana

Lo spunto da un’immagine di Immanuel Kant come “legni storti”

 

Dal 25 al 29 settembre torna Torino Spiritualità, il Festival che in un decennio di attività ha conquistato il pubblico di Torino, non solo con la sua riflessione sul significato della vita, delle parole che utilizziamo ogni giorno e dei concetti che condividiamo con gli altri. L’evento si svolgerà al Circolo dei Lettori e in diversi altri luoghi delle arti e della cultura torinesi. L’inaugurazione sarà mercoledì 25 settembre alle 18.30 nella chiesa di San Filippo Neri. Il titolo dell’incontro è “Fragile, maneggiare con cura, sulla preziosità della vita umana” con Neva Papachristou, insegnante di Darma e Meditazione, e Luigi Maria Epicoco, sacerdote, teologo e filosofo. Modera Armando Buonaiuto, curatore di Torino Spiritualità, le immersioni sonore sono di Simone Campa. Imperfetti, seguiamo miraggi di perfezione, aspiriamo a illusioni di completezza. Fallibili e disorientati, siamo sempre alla ricerca di qualcosa che rimane sospesa. Fragilità e fallimenti vengonospesso vissuti come vergogne da nascondere. Nell’incontro ci si interrogherà sull’importanza di non adeguarsi all’utopia perfezionista e iniziare a maneggiare la nostra umanità fragile in modo diverso, con confidenza, cura e amore, sugli insegnamenti di Buddha e Gesù. Il primo ha insegnato a coltivare un desiderio salutare, capace di generare ciò che contribuisce all’esistenza felice, il secondo ha insegnato che dove noi vediamo disvalore vi è una grazia nascosta. Il secondo appuntamento sarà il 28 settembre, alla Cavallerizza, nell’Aula Magna, con “La prima pietra”, conferenza dello psicanalista Massimo Recalcati su Gesù, il puro e l’impuro. Lo psicanalista si interrogherà da dove provenga l’impuro dell’essere umano. Se proviene dall’esterno, allora essere puri significa aderire a ciò che prescrive la legge e sottostare a regole e rituali per emendare le impurità della vita anche a costo di armare la propria mano. Gesù viene a incrinare questo paradigma e insegna a non voltare le spalle alla vita, anche se sporca e imperfetta.

Torino Spiritualità si svilupperà per cinque giorni a Torino, con appuntamenti anche a Novara e Alba, fitti di incontri, dialoghi ed esperienze, con oltre 120 eventi e 150 voci da tutto il mondo, capace di coinvolgere gli spazi cittadini e il territorio regionale, rendendo lo spirito dei luoghi contenuto e spirito di ricerca. Torino Spiritualità si è aperto al Teatro Carignano con la preview di Luigi Lo Cascio, che ha letto “La strada” di Cormac McCarthy, a un anno dalla scomparsa di uno degli autori più significativi della letteratura di tutti i tempi. La ventesima edizione di Torino Spiritualità si intitola “Legni storti, l’imperfezione, l’errore e l’inciampo”. Il filosofo Immanuel Kant, di cui ricorre il terzo secolo dalla nascita, definiva l’essere umano un “legno storto”, e ne traeva la conclusione che da una creatura così imperfetta non potesse nascere qualcosa di realmente “dritto”. Proprio dal legno storto prende spunto l’immagine guida di questa edizione, realizzata dall’illustratore Francesco Chiacchio, che gioca con la suggestione kantiana per rovesciarla. Il legno è ora drittissimo, geometrico, svettante da una squadra da disegno, con una piccola pecca che è stata trasformata nella vela di una barca che solca un intricato oceano di linee curve. Il Festival entra nel vivo da mercoledì 25 a domenica 29 settembre, e ospiterà, tra gli altri, Giovanni Allevi, Silvio Orlando, Vera Gheno, Chandra Candiani,Vasco Brondi, Alberto Ravagnani, Vito Mancuso, Enzo Bianchi, Paolo Giordano, Mario Calabresi e Fabio Geda. Si terrà un omaggio a Fabrizio De André da parte dei Perturbazione. Sarà presenta anche Roberto Abbiati con il suo Moby Dick e “Una tazza di amore in tempesta”.

 

Mara Martellotta

“Gru Kids Festival” al via

Quattro fine settimana per la terza edizione del Festival dedicato da “Le Gru” a tutti i bambini e ragazzi fino ai 14 anni di età

Dal 28 settembre al 20 ottobre

Grugliasco (Torino)

I partecipanti non devono superare i 14 anni di età. A loro ci si rivolge con appuntamenti e proposte di musica, fotografia, video, natura, tecnologia, arte, teatro e letteratura. Ce n’è per tutti i gusti. “Gru Kids Festival” è un appuntamento unico nel panorama festivaliero italiano, che si sviluppa attorno a un programma variegato e speciale, studiato e costruito da “Le Gru” (il più grande “Centro Commerciale” in Piemonte ed uno dei più importanti a livello nazionale, con oltre 10milioni di presenze l’anno), sotto la direzione artistica di Elisa Bogliotti e “pensato per stimolare l’immaginazione, il talento e la creatività dei più giovani, per intercettare e costruire insieme ai bambini e ai ragazzi di oggi le passioni di domani”. Il tutto, attraverso il prezioso supporto di alcuni fra i migliori rappresentanti, su scala nazionale, della cultura dell’infanzia e la collaborazione con importanti associazioni e istituzioni locali operanti nel settore. Giunto alla sua terza edizione, il “Gru Kids Festival” – premiato agli ultimi “CNCC Award”, il riconoscimento annuale del “Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali” – torna da sabato 28 settembre a domenica 20 ottobre, ampliando la sua offerta a 34 appuntamenti tra laboratori, incontri, giochi, letture e spettacoli gratuitiQuattro fine settimana nell’“area esterna coperta” al primo piano di “Le Gru”, che “con questo progetto dimostra ancora una volta come un ‘Centro Commerciale’ possa trasformarsi in un ‘hub’ culturale, ponendo la comunità al centro delle proprie attività”.

Quale l’iter? Ogni fine settimana, si presenteràun tema diverso attorno al quale sviluppare un fitto calendario di appuntamenti. Prevista anche una zona dove i genitori potranno intrattenere i propri bimbi con giochi, libri, matite, colori e tutto l’occorrente per trascorrere dei pomeriggi divertenti insieme. Non mancherà anche un “corner” con i titoli degli autori presenti nel programma e altre proposte editoriali di qualità, curato dalla “Libreria dei Ragazzi” di Torino.

Il via, sabato 28 e domenica 29 settembre, un weekend dedicato all’“Arte della Natura”, con un “laboratorio di musica” per “far suonare le piante” e uno di “pittura” con la nota illustratrice Silvia Gariglio che, partendo dall’osservazione di foglie, fiori e ortaggi farà creare ai bambini un piccolo erbario personale. Si terminerà con un “laboratorio di coltivazione” alla scoperta dei semi e delle loro infinite varietà.
Sabato 5 e domenica 6 ottobre, “Non Solo Musica”un viaggio nel mondo che si sviluppa attorno alla musica, prendendo ispirazione dalla figura di Willie Peyoterapper e cantautore amatissimo dai giovani. I ragazzi saranno chiamati alla realizzazione di un vero “videoclip” e del “merchandising” dell’artista serigrafando una maglietta; la giornata si concluderà con un incontro con lo stesso Willie per farsi raccontare dai giovani partecipanti i loro lavori in un dialogo emozionante tra musica e immagini.

Il mese di ottobre vedrà come protagonista il “Giallo” (sabato 12 e domenica 13), lasciando ai ragazzi la possibilità di scegliere fra un laboratorio di scrittura creativa con la scrittrice Laura Orsolini , un divertente “reading” con il vincitore del “Premio Strega Ragazzi e Ragazze”, Alessandro Barbaglia, e uno spettacolo del “Teatro delle Dieci” che rivisiterà la famosa favola della “Bella Addormentata” in “chiave noir”.

In chiusura, sabato 19 e domenica 20 ottobre, la “Fotografia” sarà il tema che accompagnerà i ragazzi per tutto il fine settimana con un laboratorio sulla “fotografia stenopeica” – una tecnica fotografica essenziale che fa a meno di lenti, obiettivi e apparecchi tecnologici – con la “Scuola Comics Torino” e un workshop di approfondimento sulla “fotografia d’autore” con il fotografo e artista Simone Mussat Sartor.

In occasione di “Gru Kids Festival”, dal 28 settembre al 20 ottobre, sarà anche possibile visitare “INSECTA”, una mostra gratuita sugli insetti, fornita di terrari che ospitano diverse varietà di specie vive, teche con esemplari rari perfettamente conservati, una serie di pannelli che raccontano il magico mondo di questi straordinari invertebrati e un “angolo laboratorio” con un “modello 3D” gigante da analizzare.

Tutti i laboratori e gli incontri sono a ingresso gratuito e su prenotazione al “Box info Le Gru” o via mail a: boxinfo@legru.it . Ogni laboratorio ha una fascia di età e una capienza specifica comunicate sul programma completo consultabile su www.legru.it

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio e Willie Peyote (Ph. Chiara Mirelli)

Nuovi ospedali in Piemonte: in arrivo 400 milioni in più

Un “paracadute” di circa 400 milioni di euro aggiuntivi di fondi Inail per fronteggiare l’incremento del costi intervenuti e garantire così la realizzabilità tecnica di tutti i nuovi ospedali programmati in Piemonte. È l’annuncio che ha fatto l’assessore alla Sanità Federico Riboldi intervenendo in quarta Commissione, presieduta dal presidente Luigi Icardi.

Oltre alla Città della Salute e della Scienza di Novara e al Parco della Salute di Torino, per i quali le gare sono in corso, ci sono altri progetti che facevano parte del pacchetto iniziale finanziato con fondi Inail (l’ospedale dell’Asl Città di Torino, l’ospedale To5, l’ospedale nuovo dell’Asl To4, il nuovo ospedale di Vercelli, quello del quadrante Saluzzo-Savigliano-Fossano, quello di Alessandria e quello di Cuneo). A questi si aggiungono le ristrutturazioni degli ospedali di Domodossola e Verbania finanziati però con altri fondi statali. Complessivamente è emerso un incremento dei costi rispetto a quelli inizialmente stimati: il budget necessario è passato da 1,65 miliardi a circa 2,1 miliardi.

“Una cifra richiesta dalla Regione Piemonte al Governo e che abbiamo ottenuto nel nuovo decreto del Consiglio del ministri che è in corso di pubblicazione”, ha spiegato l’assessore. “Lo strumento del partenariato pubblico-privato (Ppp) è efficace, e stiamo ad esempio lavorando in questa direzione per l’ospedale di Alessandria e per quello di Cuneo, sulla strada indicata dal mio predecessore. Tuttavia, l’importante incremento di fondi Inail ci garantisce la possibilità di sostenere tutte le operazioni e di avere le spalle coperte, qualora i Ppp non andassero a buon fine”.

L’informativa sul quadro complessivo della programmazione in edilizia sanitaria era stata richiesta dalla consigliera Gianna Pentenero (Pd), che ha sollecitato delucidazioni anche in merito alla localizzazione dello spazio universitario del Parco della Salute e della Scienza di Torino.

Sono intervenuti con richieste di chiarimenti  anche Alice Ravinale (Avs), Alberto Avetta, Monica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Mario Buzzi Langhi (Fi) e Roberto Ravello (Fdi).

A una domanda di Davide Eugenio Zappalà, vicepresidente della Commissione, sui protocolli specifici che si intendono adottare per garantire la legalità, l’assessore ha replicato che è in via di costituzione in questi giorni un tavolo di esperti, con l’obiettivo di sorvegliare la rete degli appalti e soprattutto dei subappalti “il luogo dove più spesso si annidano pratiche scorrette e infiltrazioni criminali”.