redazione il torinese

“Scientology. Libertà e immortalità”

Don Aldo Natale Terrin presenta il suo ultimo libro all’Università di Torino
Giovedì 10 maggio dalle 09:15 alle 11:45  don Aldo Natale Terrin, professore emerito dell’Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina a Padova, presenterà il suo ultimo libro, “Scientology. Libertà e immortalità” ed. Morcelliana in un seminario organizzato dal Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. 
L’analisi descritta nelle pagine dell’opera si sofferma sia sulla figura e sul ruolo del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, sia sulla dottrina di questa Chiesa, intrisa di una teologia dell’immortalità-salvezza e della libertà umana.

L’incontro ad ingresso libero è aperto a tutti con limite di capienza massima della sala.   
Per prenotare il posto a sedere o per informazioni chiamare i seguenti numeri:
011 85 30 12 – 
 347 98 11 901

Torino insolita

Torino è una città elegante, una signora aristocratica decorata in stile Liberty, adornata di Barocco, una dama raffinata che con il suo fare misurato induce al rispetto, al garbo, quasi alla soggezione.

Ogni angolo, ogni strada, palazzo o opera è intrisa di storia e cultura, visitarla o viverla è una esperienza di puro sapere, emozionante e profonda. L’aura di mistero che la avvolge poi la rende una padrona di casa magica ed enigmatica. La città della Mole, la prima capitale d’Italia, è ammirata e considerevolmente visitata proprio per questi aspetti che ne fanno un posto unico, una meta rara e preziosa. Torino però può sorprendere, stupire con dettagli e particolari originali, stravaganti e attuali. Luoghi ed elementi decorativi che appartengono ad una nuova visione dell’arte e del design, ad un corrente modo di esprimersi, a moderne espressioni legate ad antiche passioni. Una tra le cose originali da fare a Torino è dormire nella Suite di Cioccolato del Golden Palace, una esperienza multisensoriale che renderà il soggiorno più dolce e gradevole tra arredi che simulano tavolette di cioccolato, meravigliose degustazioni e sensazioni che allietano l’olfatto. Un’altra particolarità la troviamo a Piazza Palazzo di Città, una istallazione sulla facciata di un edificio, un piercing chiamato “Baci Rubati”, ideato dall’architetto Corrado Levi, da cui escono gocce di sangue blu e rosse. L’opera che doveva essere temporanea è invece rimasta lì, in pieno periodo settecentesco. Un percorso alternativo ed interessante è lo Street Art Tour, un meraviglioso e appassionante viaggio in una Torino che si dedica e apprezza la modernità in tutte le sue espressioni. Bellissimi murales che sono non solo espressioni d’arte ma anche di protesta e disagio sociale. Su Inkmap.it, un progetto dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce, le opere più significative. Per un momento di gradevole relax, una pausa di puro piacere musicale è raccomandato fermarsi alla Galleria San Federico un edificio degli anni ’30 che ospita negozi, cinema e locali, un posto molto elegante e ricercato. All’entrata di questo raffinato spazio, dalla parte di Via Roma, è consuetudine che gruppi o solisti musicali si fermino a suonare opere classiche, melodie famose ed evocative. Passeggiando per il centro non ci si può non fermare alla Farmacia del Cambio, storico e delizioso bar di Torino dove troviamo la pluripremiata Jessica, la torta al cioccolato a sei strati, orgoglio della pasticceria piemontese e pura felicità per il palato. Se ci si allontana dal centro invece e ci si dirige verso Cit Turin non può sfuggire all’occhio il grattacielo di Intesa San Paolo, un progetto di Renzo Piano, “un frammento di ghiaccio a Torino”. In questo spazio di innovazione architettonica si può mangiare al Piano 35 beneficiando di una vista mozzafiato e assistere ad interessanti ed esclusivi eventi presso il suo auditorium.

Maria La Barbera

 

Circuba alla Pellerina fino al 13 maggio

Dopo gli ultimi sold out, CIRCUBA a grande richiesta aggiunge nuove repliche a Torino dove resterà improrogabilmente fino al 13 maggio battendo ogni record. Un grandissimo successo di pubblico ha decretato CirCuba uno degli spettacoli più applauditi del 2018. CirCuba è lo spettacolo più solare di cui tutti parlano a Torino al Parco della Pellerina. “Dopo Roma ora anche Torino ha decretato questo spettacolo tra i migliori del 2018 – ci dice Heidi Zoppis produttrice dello show – sapevamo di avere un grande spettacolo con grandi talenti con artisti carichi di vitalità ed estrema bravura che hanno letteralmente conquistato il pubblico. E continuano ad arrivarci richieste e prenotazioni che ci hanno convinto di restare ancora Torino dove si conclude la prima parte del tour Europeo. In questo primo periodo trascorso tra Roma e Torino abbiamo avuto veramente tante soddisfazioni a partire dal nostro spettacolo effettuato per Papa Francesco e tante altre. Mi sento di dire con il cuore pieno di calore ricevuto dal pubblico a vori torinesi, restiamo ancora nella vostra città fino all’13 maggio.” “Il segreto di questo spettacolo – conclude Zoppis – e che per due ore la gente si dimentica della vita quotidiana immergendosi in un mondo allegro, pieno di ritmo, di musica dal vivo con attrazioni mozzafiato e quando si esce dal nostro tendone tutti escono allegri appagati di aver visto qualcosa di veramente bello”. Dopo Torino lo show andrà in Spagna per poi tornare in Italia a settembre per effettuare spettacoli a Milano e Napoli. Lo show è composto da un cast di cinquanta artisti dalla più famosa scuola di circo de L’Avana. Tutti condivideranno il palcoscenico sotto lo chapiteaux e ci inviteranno a celebrare con gioia e buon umore, l’ingresso in questa isola ricca di allegria, bella gente e bellezza naturale conosciuta al mondo per il suo splendido mare, per i suoi palazzi colorati ma anche per la sua musica; è proprio attraverso la musica, la danza, il canto e il circo che questo show prende forma con 12 suggestivi quadri. Il protagonista dello show è un simpatico personaggio (comico) che decide di partire per quest’isola e una volta entrato in aereo ed essersi allacciato la cintura di sicurezza atterrerà in mondo magico di colori, ritmo e allegria. Grande talento nelle performances, che hanno addirittura cambiato il modo di eseguire il numero del trapezio, rendendolo più spettacolare non usando la classica altalena, ma dei grandi elastici, che danno agli acrobati le sembianze di veri e propri proiettili umani e tutto soltanto illuminato dalla luce “nera”. Bravissimi gli atleti che saltano in aria per atterrare dopo aver eseguito delle evoluzioni mortali su una piccola sbarra di legno e ancora delle straordinarie contorsioniste alcune appese ad un cerchio aereo altre appese in aria per i propri capelli. Quest’ultima esibizione tipica dell’isola cubana. Quattro gli atleti che mettono alla prova la loro forza fisica, sono bravi verticalisti che attraverso le loro figure di forza formano delle vere e proprie sculture umane. Altri atleti ci danno prova di come si può saltare alla corda in modo spericolato ballando passi di salsa e merengue. Il salto della corda, è ancora oggi uno dei giochi più praticato dai bambini cubani e di tutto il mondo, effettueranno salti mortali da rabbrividire!! Altri ancora salteranno dall’altalena russa atterrando su un letto di paglia volando come dei proiettili umani… e ancora i salti alla bascula con atleti che arriveranno ad atterrare fino ad una piramide umana formata da 5 persone. E il comico Mister Bigai sempre pronto a tenere alto il tenore dell’allegria e della festa…

 

TORINO PARCO DELLA PELLRINA Corso Lecce A grande richiesta fino al 13 MAGGIO 2018 Info 331/5037118 – 331/3194441 www.circuba.it – Prevendite su www.circuba.it e ticketone.it SPETTACOLI Giovedì, venerdì e sabato ore 17:30 e 21:00 La domenica ore 16:00 – 18:30 e 21:00 Lunedì, martedì e mercoledì: Riposo

Together we dance

Torino, Piazza San Carlo – 29 aprile 2018 dalle ore 16. Un progetto di Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore in collaborazione con Torinodanza festival – Teatro Stabile Torino, TPE – Palcoscenico Danza, Mosaico Danza- Festival Interplay

 

Il 29 aprile – Giornata Internazionale della Danza promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO– un grandelive danzato aperto a tutti animerà dalle ore 16 piazza San Carlo a Torino, con performance coordinate da Piemonte dal Vivo, in collaborazione con diversi soggetti piemontesi che si occupano di danza, per condividere un momento di festa e trascorrere insieme una giornata all’insegna del Together We Dance. Aderiscono e sostengono il progetto Torinodanza festival – Teatro Stabile Torino, TPE Palcoscenico Danza, Mosaico Danza- Festival Interplay, con il patrocinio del Comune di Torino.Fulcro della giornata è l’adesione, da parte della Lavanderia a Vapore, all’invito della compagnia belga Rosas, diretta dalla coreografa Anne Teresa De Keersmaeker, a riproporre la famosissima scena delle sedie della celebre creazioneRosas danst Rosas. Dal sito della compagnia è, infatti, possibile scaricare una sorta di template semplificato, accessibile a tutti coloro che si vogliono cimentare con questa coreografia. Da qui l’idea di Re:Rosas, evento inserito nella stagione 2017/2018 della Lavanderia a Vapore di Collegno e che si realizzerà a Torino il 29 aprile. Per la Lavanderia a Vapore, questa opportunità si traduce in un progetto formativo e performativo da realizzare insieme alle scuole di danza del territorio, con cui fin dal 2015 Piemonte dal Vivo ha iniziato a collaborare. In ottica formativa, la ripresa di una coreografia contemporanea può essere occasione di confronto e studio per tutti i giovani allievi delle scuole, abbinando un momento di esibizione pubblica. Partecipano al progetto, coordinate dalla coreologa Elena Rolla le scuole di danza Eclectica, Danzarea, Arte in movimento, la scuola del Balletto Teatro di Torino, Nuovo Steps, Livingston Dance Studio, Lab22 onthestreetdancefloor e Asd Centro Ricerca Danza.La performance verrà replica due volte, a inizio evento e al termine, inframezzata da altri due brevi interventi. La compagnia Eko Dance International Project, diretta da Pompea Santoro, si esibirà nella performance EVERY VALLEY/ON THE ROAD sulle musiche di Georg Friedrich Haendel, con le coreografie di Paolo Mohovich. A seguireTWELVE TIMES, coreografia di Daniele Ninarello, esito finale del Laboratorio Permanente di Ricerca e Composizione Il Corpo Intuitivo.La giornata del 29 aprile si conclude alle ore 21 al Teatro Vittoria di Torino con l’appuntamento della Fondazione Egri per la Danza, che presenta il suo spettacolo GALA per la Giornata Mondiale della Danza. In apertura i video del contest “La danza in 1 minuto” di COORPI, 12 video di un minuto di artisti provenienti da tutto il mondo. A seguire La Compagnia EgriBiancoDanza per la prima volta al Teatro Vittoria danzerà un estratto dallo spettacolo APPARIZIONI mentre il Balletto Teatro di Torino si esibirà in CONCEPT#1. Durante la serata in programma la prestigiosa esibizione di  Federico Bonelli e Hikaru Kobayashi, principal dancers del ROYAL BALLET COVENT GARDEN di Londra, che danzeranno nel passo a due da “Coppelia” di Michail Baryšnikov.

piemontedalvivo.it

Il “Cono” non vuole le olimpiadi

Il Coordinamento No Olimpiadi 2026 (Cono), costituito da organizzazioni e cittadini contrari a una nuova candidatura olimpica di Torino sostiene che le Olimpiadi  sono paragonabili alla costruzione di una grande opera come la Tav. Secondo i componenti del coordinamento sarebbero maggiori  “gli  interessi e i benefici economici per chi gestisce la realizzazione che non il valore  sportivo”. Il Cono promuove il 5 maggio una assemblea pubblica, durante la quale farà il punto sulle ripercussioni sulle finanze pubbliche e sui servizi ai cittadini dei Giochi  del 2006 e sui danni all’ambiente e al territorio. Il Coordinamento invita il Comune di Torino e la sindaca Appendino a non presentare  la candidatura al Cio.

Disagi per i passeggeri dopo il deragliamento del treno sulla Torino-Savona

Non sono ancora terminati i disagi per i passeggeri della linea Torino-Savona, interrotta da ieri per il deragliamento di un treno nella stazione di Trinità. Centinaia le persone ferme alle stazioni di Fossano e di Mondovì. Gli autobus sostitutivi  allestiti da Trenitalia stentano ad accogliere tutti i passeggeri. La locomotiva e i due vagoni sono usciti dai binari dopo l’urto con  la gru di una azienda impegnata in lavori esterni alla ferrovia. la loro rimozione è terminata durante la notte.

AUTOSTRADE TORINO-MILANO E ASTI-CUNEO: OK DA BRUXELLES

«La Commissione Ue ha ufficialmente autorizzato e notificato all’Italia il via libera al completamento della A33. Un risultato a cui lavoro da quasi due anni. Ora i cantieri possono finalmente ripartire. L’Europa ha fatto la sua parte. Il Governo, senza scuse, inizi a fare la sua!»: a parlare è l’eurodeputato Alberto Cirio.
Il dossier italiano prevede interventi del valore complessivo di 8,5 miliardi di euro
Le risorse necessarie per il completamento dell’Asti-Cuneo saranno reperite attraverso il meccanismo del cross-financing, ovvero una mini proroga della concessione sulla Torino-Milano in cambio di investimenti infrastrutturali.
«I lavori per l’Asti-Cuneo possono partire. La Commissione europea ha autorizzato l’Italia a finanziare e realizzare l’opera»: con queste parole, la scorsa settimana a Strasburgo, il commissario alla Concorrenza Marghrete Vestager aveva anticipato all’eurodeputato Cirio l’arrivo, a breve, dell’ok formale da parte dell’UE.
«Dopo il via libera tecnico dei mesi scorsi, mancava ancora questo ultimo tassello fondamentale, cioè l’approvazione ufficiale del provvedimento e la notifica al Governo italiano – aggiunge Cirio –. L’ok formale, che la commissaria Vestager mi aveva personalmente anticipato, è arrivato questa mattina: ora i lavori potranno finalmente partire. La Commissaria e l’Europa sono state di parola, adesso è importante che il Governo italiano lo sia altrettanto. Questa approvazione ci permetterà di completare una autostrada che aspettiamo da più di 30 anni. Allo stesso tempo, il via libera di oggi mette a tacere le voci che dubitavano della bontà della promessa fattaci dall’UE. L’Europa – conclude Cirio – non è sempre una “cattiva matrigna”. È buona nella misura in cui noi eurodeputati, che abbiamo il compito di rappresentare il nostro Paese a Bruxelles, sappiamo fare bene il nostro lavoro».
Il piano prevede in particolare la proroga di due importanti concessioni autostradali detenute da Autostrade per l’Italia (ASPI) e da Società Iniziative Autostradali e Servizi (SIAS). 
Quest’ultima in particolare riguarda una  proroga quadriennale della concessione sul l’autostrada SATAP A4 Torino-Milano,  fino al 2030,  e prevede che   SIAS impieghi le entrate generate dalla proroga per portare a termine l’autostrada Asti-Cuneo A33. Inoltre l’Italia abbrevierà di 13 anni la durata della concessione  della A33, gestita sempre da SIAS, e introdurrà massimali sugli eventuali aumenti dei pedaggi. L’impegno è anche ad aprire, entro il 2030, un bando di gara congiunto per entrambe le concessioni, Torino-Milano e Asti-Cuneo.   L’Italia si è inoltre impegnata a fare altrettanto, entro il 2019, per una serie di concessioni distinte, ma connesse, gestite sempre da SIAS (le autostrade SATAP A21 e ATIVA), già scadute o prossime alla scadenza. Non verrano invece portati avanti i piani iniziali di proroga su altre concessioni gestite da SIAS, come l’autostrada CISA. 
Nel caso di ASPI la misura prevede una proroga quadriennale della concessione, fino al 2042. Le entrate generate da tale proroga dovrebbero consentire di portare a termine tempestivamente la cosiddetta “Gronda di Genova“, una bretella che connette i collegamenti autostradali esistenti attorno al capoluogo ligure, nonché una serie di ulteriori miglioramenti sulla rete ASPI, i cui lavori dovrebbero iniziare al più tardi entro gennaio 2020. 
Entrambe le concessioni, SIAS e ASPI, prevedono un massimale sui potenziali aumenti dei pedaggi a un livello sostenibile per gli utilizzatori delle autostrade (in linea di principio tali massimali non possono superare il tasso di inflazione maggiorato dello 0,5%).  Sono inoltre previste diverse salvaguardie per evitare che le due Società concessionarie ricevano una sovracompensazione e per limitare le distorsioni della concorrenza: un massimale  sull’importo che ASPI e SIAS possono rispettivamente ottenere al termine della concessione vendendo i propri attivi e un  meccanismo per evitare la sovracompensazione .  In particolare, tale meccanismo stabilisce la remunerazione e il livello degli investimenti che le due Società devono rispettivamente effettuare, e prevede l’imposizione di sanzioni in caso di ritardi o di mancata realizzazione degli investimenti, nonché una serie di requisiti particolareggiati intesi a bandire gare per la stragrande maggioranza delle opere infrastrutturali a valle, al fine di limitare le distorsioni della concorrenza. 

Per un giorno Torino capitale dell’intelligenza

Una giornata aperta a tutti, organizzata da Mensa Italia con il sostegno della Fondazione CRT, per scoprire e “giocare” con l’intelligenza

 Domenica 29 aprile Torino diventerà capitale dell’intelligenza per un giorno, in occasione dell’iniziativa “Torino città intelligente“, realizzata dal Mensa Italia, la più grande associazione ad alto QI riconosciuta nel mondo (oltre 121mila soci), con il sostegno della Fondazione CRT. Dalle ore 9.30 alle ore 20, alla Scuola Holden (piazza Borgo Dora, 49), si terranno una serie di attività per scoprire l’intelligenza in tutte le sue sfaccettature: conferenze su tematiche attuali (quali intelligenza e benessere, intelligenza criminale e artificiale), workshop per sfidare la propria mente cimentandosi in enigmi, giochi e quiz e la “fiera dell’intelligenza” per entrare in contatto con oltre 20 associazioni del territorio che si occupano della ricerca, di disturbi dell’apprendimento o di sviluppo delle competenze nei bambini. La Fondazione CRT, che da sempre scommette sui giovani talenti offrendo loro importanti opportunità di formazione e crescita, sostiene le iniziative che, come questa, mettono al centro lo scambio di idee e la valorizzazione delle capacità individuali come fattori chiave per contribuire allo sviluppo della società nel suo complesso. Durante la giornata sarà anche possibile sostenere il test psicometrico di selezione per il Mensa Italia, associazione nata per incoraggiare e scoprire l’intelligenza umana, che ha scelto Torino come location per il proprio XXXV Convegno nazionale, in ragione delle profonde trasformazioni degli ultimi decenni per passare da città dell’industria a città della cultura e dell’innovazione. “Torino città intelligente” è un’iniziativa patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino e dalla Città Metropolitana, con il contributo della Fondazione CRT; l’entrata è gratuita e aperta a tutti. Informazioni e modalità di prenotazione sul sito https://torinocittaintelligente.it/.

Su e giù per la US 123

E’ quasi impossibile sbagliare seguendo i toponimi. Leggi nomi di fiumi come Chattooga, Tallulah, Tugaloo o di foreste come Chattahoochee o Oconee e scopri che quest’area tra nord della Georgia ed ovest della South Carolina era zona di nativi Cherokee e Muscogee (Creek), prima della “Georgia Gold Rush” e della deportazione forzata tristemente nota come “Sentiero delle lacrime” (Trail of Tears) che li spinse fino in Oklahoma.

Tra Dahlonega e la Georgia Gold Belt si scatenò la corsa all’oro che sradicò i nativi; in seguito sorsero la città di Toccoa (anch’esso toponimo Cherokee) e l’attuale Stephens County. Qui sorse il nucleo preponderante della band The Voxmen, che nell’arco della sua breve esistenza si mosse per i concerti in un’area territoriale riconducibile all’arteria stradale nota come U.S. Route 123 (US 123), tra le propaggini di Toccoa in Georgia e Greenville in South Carolina. La conformazione della band in una prima fase era strutturata in David Westmoreland e Bill Thompson (chit), Eddy Jordan (V, b), Bill Harding (batt); i locali più frequentati nelle esibizioni erano “The Hut” di Toccoa e l’allora stranoto “The Chicken Shack” di Seneca (South Carolina) gestito da Charlie B. Stancil, importante e carismatica figura di riferimento di tanti musicisti esordienti della zona. Qui, tramite il manager Barry Westbrook, The Voxmen entrarono in contatto col sedicenne George Dilworth, che subentrò alla batteria al posto di Harding passato al Vox organ; tra Jordan e Dilworth nacque subito una positiva sinergia creativa, che risentiva anche della comune ammirazione per la British Invasion (soprattutto Beatles e Hollies).

Ne derivò il primo 45 giri: “They Say (You’re Gonna Lose That Girl)” [Dilworth – Harding – Jordan] (VM 1001; side B: “You Tell Me”), inciso ad Atlanta e prodotto da Westbrook con etichetta propria VM records. La visibilità sembrava piuttosto buona e peraltro non mancavano le performances anche come support band in parecchie venues musicali; tanto che il 22 luglio 1967 a Greenville (South Carolina) The Voxmen ebbero l’onore di aprire il concerto degli inglesi The Dave Clark Five (DC5) in un Greenville Memorial Auditorium strapieno ed entusiasta.

Poco dopo subentrarono due elementi dei The Avalons, altra band dell’area di Toccoa: Roy Thompson (chit) e Sam Camp (org, arm). Soprattutto grazie all’apporto di Camp, il sound dei Voxmen mutò e perse la crudezza del primo singolo, con una trasformazione sia nell’impasto sonoro (con l’apporto dell’armonica) sia nelle armonie vocali di sfondo alla voce principale.

Nel dicembre 1967 uscì il secondo (ed ultimo) 45 giri: “Good Things” (VM 7-8438; side B: “Time Won’t Change My Mind” [Jordan – Thompson]), inciso a Charlotte (North Carolina) presso gli Arthur Smith Studios sotto etichetta VM records e prodotto da Clay music; in particolare emergono in “Time Won’t Change My Mind” la brillantezza dei breaks di armonica di Camp e la mobilità fluida della linea di basso di Jordan.

Proseguirono per qualche tempo le esibizioni sul solito asse della U.S. Route 123 tra Georgia e South Carolina, fra Toccoa, Seneca, Clemson, Liberty e Greenville, fino all’uscita del chitarrista Roy Thompson. I superstiti Voxmen cercarono allora rinforzi in Florida, tentando di ricostituire a Toccoa una nuova band dal nome The Fredrick Haze. Il progetto tuttavia ebbe vita breve e naufragò probabilmente entro la fine del 1968, chiudendo l’avventura di un gruppo affiatato che, forse ingiustamente, non ebbe mai la chance adeguata per il “grande salto”.

Gian Marchisio

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Guarda il video: https://www.youtube.com/watch?v=pEmiq6qn6-g