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redazione il torinese

Allarme bomba (rientrato) alla procura di Vercelli

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli è stata al centro di un allarme bomba, per fortuna rivelatosi infondato, tra il 5 ed il 6 giugno, con tanto di intervento degli artificieri della Polizia di Stato e delle unità cinofile appositamente addestrate. Tutto è iniziato nella serata di mercoledì 5 quando una pattuglia della squadra volante della Questura di Vercelli è intervenuta in Procura a supporto della vigilanza privata perché era in atto un allarme antintrusione. Le verifiche per controllare l’edificio, avviate immediatamente, hanno dato un esito, a prima vista inquietante: la porta d’accesso ad uno scantinato era aperta anche se all’interno dell’edificio non c’era alcuna effrazione alle porte degli uffici. Nonostante questo, per ragioni di ordine pubblico e di sicurezza, nella mattinata di giovedì 6 era interdetto l’accesso al personale in servizio alla Procura perché erano effettuate le operazioni di bonifica, le quali – fortunatamente – hanno avuto esito negativo e così è stato possibile riaprire la Procura al pubblico.

 

Massimo Iaretti

SERAFINO DI LORETO (SDL): “USURA E ANATOCISMO BANCARI, POSSIBILE CAUTELARSI”

L’efficacia di strumenti legali ancora poco conosciuti per chiamarsi fuori da critiche situazioni economiche di difficile gestione.

Negli ultimi 11 anni, a partire dal disastroso default americano del 2008, anche in Italia assistiamo piuttosto tristemente e ricorrentemente a episodi di cronaca che vedono protagoniste, loro malgrado, le banche: ree di aver letteralmente polverizzato i risparmi di migliaia e migliaia di connazionali, attraverso l’operato infausto di management a dir poco disastrosi, determinando anche il crollo degli istituti di credito stessi. E la crisi versione 2019 non sembra tantomeno agevolare di certo una già di per sé complicata e difficile situazione.Da qui, il fenomeno per lo più tutto italiano di una serie di fusione a catena fra gruppi diversi per cercare di stare a galla. E ripartire, spesso e volentieri, grazie ai soldi dello Stato, o per mezzo di consistenti operazioni di ricapitalizzazione condotte soprattutto attraverso nuove richieste di fiducia in denaro proprio a quegli stessi correntisti–azionisti: ai quali, invece, andrebbero fatte mille e più scuse, e restituite somme cospicue.A partire dal 1999, e più precisamente da quando Piero Calabrò, famosissimo e stimato Magistrato, ottenne in tribunale la prima pronuncia storica in materia di anatocismo e usura bancaria, per i sempre più numerosi e onesti consumatori italiani si è aperto uno scenario nuovo grazie al quale poter ottenere giustizia dalle banche.

Un’attività, questa, che ha fatto della celebre società bresciana ‘SDL Centrostudi SPA’ il punto di riferimento indiscusso nel nostro Paese per quanto riguarda la verifica dei possibili vizi usurari e anatocistici che spesso inquinano la bontà e la salute dei conti correnti.Fondata nel 2010 dal geniale Serafino Di Loreto, in passato stimato avvocato e tuttora imprenditore di successo, l’azienda offre ai consumatori preanalisi gratuite dei loro conti correntu: e persino una polizza che, in caso di soccombenza in tribunale, copre l’intero importo delle spese legali sostenute.A oggi, ‘SDL Centrostudi SPA’ (www.sdlcentrostudi.it) si è rivelata un partner efficace ed efficiente nella gestione anche di altre problematiche di primaria importanza connesse all’avanzare della crisi: tra queste, in primis, il cosiddetto ‘sovraindebitamento,’ alias il superamento delle pendenze economiche sostenibili da consumatori e imprese che sono alla base della cosiddetta ‘morte civile’, recuperando nel complesso dei primi nove anni di attività oltre 250 milioni di euro indebitamente sottratti alle tasche delle fasce deboli, tra cui cittadini, correntisti, famiglie, privati, consumatori e piccole e medie imprese.

“Fca tuteli interessi italiani”

M5S: “RENAULT, ITALIA PROTAGONISTA DI UNA TRATTATIVA PER TUTELARE I NOSTRI INTERESSI, NON SOLO QUELLI FRANCESI”

La deputata torinese del M5S in Commissione Lavoro Jessica Costanzo ed i gruppi consiliari M5S in Comune a Torino ed in Regione Piemonte intervengono sulle dichiarazioni del governo francese in merito alla fusione di FCA e Renault.

Grave l’affermazione attribuita al Ministero francese che pretenderebbe la sede a Parigi e dividendi straordinari – dichiarano gli esponenti 5 Stelle – Questi toni non sono adeguati. Il Governo francese sembra sul piede di guerra per quella che è un’operazione che deve tener conto degli interessi dei lavoratori italiani e del nostro Paese. Ricordiamo che la proprietà FCA dovrebbe ascoltare il Governo prima di procedere in operazioni così grandi, anche in considerazione che FCA (ex FIAT) ha beneficiato per decenni di cospicui aiuti statali”. Il governo sta osservando con attenzione il susseguirsi degli eventi –continuano gli esponenti del Movimento 5 Stelle –e noi siamo pronti a far valere i diritti e gli interessi del nostro paese e di questo territorio proponendo l’istituzione di un tavolo di coordinamento con i Governi Italiano e Francese insieme alle due aziende per analizzare ogni aspetto dell’operazione, con particolare attenzione alle esigenze dei lavoratori”

Schianto in tangenziale: due morti

Grave incidente sulla tangenziale sud nei pressi di Rivalta. Ieri sera due automobili una Fiat Bravo e una Fiat Panda, si sono scontrate viaggiando ad alta velocità, la panda si è ribaltata. Due le vittime a bordo della Fiat Bravo che ha tamponato la Panda, si tratta di ragazzi 25enni di origine straniera. Una terza persona  è in codice rosso al Cto. Il ragazzo che guidava la Panda, e’ del 1998 ed è stato portato al San Luigi di Orbassano.

Sanzioni per cibi avariati e musica alta

In esecuzione a quanto disposto con decreto dall’Autorità Giudiziaria, Agenti del Reparto Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno posto in sequestro giudiziario preventivo i locali di un circolo privato di via Dronero.I residenti, da tempo, lamentavano il continuo disturbo prodotto dalle serate musicali organizzate all’interno dell’attività, la cui titolare, cittadina sudamericana, risulta già denunciata per violazione all’art. 659 Codice Penale, più volte contravvenuta per esercizio abusivo e alla quale era già stato sequestrato l’impianto Hi-Fi; malgrado ciò, questa non aveva cessato di organizzare serate di trattenimento musicale. All’ingresso del locale sono stati apposti i sigilli.Sempre gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo presso un’attività artigianale di via San Domenico nei pressi di via Sant’Agostino, a seguito della segnalazione di un cittadino che aveva riferito di locali in condizioni igienico sanitarie precarie. Il titolare, cittadino di nazionalità indiana, è stato denunciato poiché, dall’ispezione del congelatore a pozzetto le cui pareti erano ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio ad indicarne funzionamento e manutenzione non corretti, gli Agenti hanno riscontrato la presenza di alimenti di vario genere (burro, frutti di mare, calamari, crocchette di patate…) in cattivo stato di conservazione e destinati al consumo e congelati arbitrariamente senza utilizzo di abbattitore di temperatura, non presente all’interno dell’attività.

Nascondeva contanti, recidivo a Caselle

Era recidivo l’uomo fermato, lo scorso pomeriggio, dalla Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con i Funzionari Doganali, presso lo scalo Aeroportuale di Caselle Torinese mentre, per l’ennesima volta, tentava di rientrare in Italia con oltre 10.000 euro in contanti

Il sessantenne, già noto ai militari per fatti analoghi, è stato fermato e controllato dai Finanzieri e dai Funzionari doganali in servizio presso lo scalo torinese i quali hanno rinvenuto, occultati all’interno degli abiti, le mazzette di banconote.

L’uomo, un commerciante della zona, come detto, non è nuovo a queste pratiche. Solo pochi mesi fa, infatti, era stato fermato dai Finanzieri e dal “cash dog” Escos, il pastore tedesco delle Fiamme Gialle addestrato a riconoscere l’odore delle banconote anche a distanza, con oltre 15.000 euro in contanti.

Questa volta però, il suo reiterare, è costato caro, l’uomo infatti non ha potuto sanare la sua posizione con una semplice sanzione ma, come vuole la normativa è stata sequestrata, amministrativamente, una parte della somma illecitamente trasportata.

L’imprenditore, inoltre, sarà anche oggetto di approfondimenti per verificare la provenienza del denaro e, soprattutto, che non sia frutto di evasione fiscale o provento di eventuali reati.

Solamente negli ultimi mesi, sono stati un centinaio i soggetti fermati mentre tentavano di superare i confini doganali con al seguito denaro contante; la stragrande maggioranza in partenza per il continente africano e asiatico, molti anche per i paesi dell’est Europa, Romania in particolare. Oltre 3,5 milioni di euro la valuta intercettata.

Quando l’abito fa il monaco. Il secolo d’oro

Una serata sulla letteratura e la moda spagnola nel ‘Siglo de oro’ a cura di Arte e Moda e dell’Associazione La Alhambra
Sarà la Spagna del ‘Siglo de oro’ (periodo tra il 1500 ed il 1600) la protagonista del viaggio che si svolgerà allo Spazio Arte e Moda Concept di viale Morozzo di San Michele 5 a Casale Monferrato. L’appuntamento è alle ore 19 di venerdì 14 giugno ed è a cura di Arte e Moda Casale Monferrato e dell’associazione La Alhambra e sarà incentrato su ‘Quando l’abito fa il monaco – Il secolo d’oro spagnolo’. Il percorso di dipanerà attraverso la moda del ‘Siglo de oro’ grazie alle testimonianze che sono giunte sino ai giorni nostri, della letteratura e dell’arte pittorica. Prendendo spunto da brani tratti del Don Chisciotte di Cervantes verrà sottolineato su come la moda rivestisse un’importanza in un tempo così lontano. E non è un caso che le due ‘guide’, Cinzia Sassone (Arte e Moda) ed Ingrid Vaccino (La Alhambra) abbiano scelto questo periodo storico come meta: non solo era il massimo momento di splendore dell’Impero sotto il punto di vista politico ed economico, ma anche la Spagna dettava le regole in merito alla moda. ‘Vestire alla spagnola’ era un ‘must’ in tutte le corti d’Europa: colori scuri (prevalentemente nero), gorgiere create con metri di tessuto pregiato e vestiti dalle forme geometriche a nascondere le forme delle donne nascono proprio qui e si diffondono fino a quanto non subentra la moda francese.Iris Devasini declamerà alcuni brani tratti dal ‘Don Chisciotte’ di Cervantes.L’ingresso all’incontro è libero e aperto a tutti.
Per informazioni e contatti : tel 0142590395 (Arte e Moda Casale) o 349/4754770 (Associazione La Alhambra)
Facebook: arteemoda Casale Monferrato

Torino capitale dell'innovazione

La Techstars Startup week, dal 25 al 28 giugno, avrà 400 partecipanti da tutto il mondo e inaugurerà la Manica sud delle Officine Grandi Riparazioni, il complesso torinese di archeologia  industriale, a Torino, riqualificato  nel 2017 come hub di culturale e, presto anche tecnologico. La novità è frutto dellacollaborazione triennale tra le fondazioni torinesi Compagnia di San Paolo e Crt, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Techstars, uno dei più importanti acceleratori d’impresa a livello mondiale. Verrà realizzato  un hub internazionale per l’innovazione e 12mila metri quadrati della Manica sud avrà sede anche un’accademia della blockchain, in collaborazione con Ibm, e la Fondazione Isi, che si occupa di big data.
 
(foto: il Torinese)