

All’ora dell’aperitivo da sabato 1 a sabato 8 settembre, con produttori, agronomi, cuochi e operatori del settore. Protagonisti gli agricoltori delle aree terremotate del Centro Italia e lo chef argentino Martin Vera
Ci sarà anche Martin Vera, lo chef argentino delle Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, tra gli ospiti della Confederazione italiana agricoltori di Torino ai “talk” in programma da sabato 1 a sabato 8 settembre alla Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola. Sette incontri con produttori, agronomi, cuochi e operatori del settore, ogni sera all’ora dell’aperitivo, dalle 19,45 alle 20,15, all’Accademia di San Filippo, in piazza Manzoni a Carmagnola, intervistati da Paolo Massobrio e Renata Cantamessa. Dall’innesto del peperone con i semi di terre lontane, al confronto con le produzioni di altre parti d’Italia, attraverso inedite degustazioni che vedranno protagonisti in primo piano gli agricoltori delle aree terremotate del Centro Italia e i loro prodotti tipici, dall’olio ai salumi, dal formaggio allo zafferano…
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IL CALENDARIO. In particolare, ecco gli argomenti e gli ospiti dei singoli incontri: sabato 1 settembre “La salsiccia di Norcia al peperone di Carmagnola”, con l’azienda Dall’Orso di Norcia; lunedì 3 settembre “Peperoni con radici lontane: la tecnica dell’innesto”, con il tecnico agronomo Flavio Reburdo; martedì 4 settembre “L’olio biologico delle Marche incontra il Peperone di Carmagnola per il pinzimonio. La tradizione marchigiana del vino cotto”, con le aziende Conca d’Oro di Appignano Del Tronto (Ascoli Piceno) e Carboni Settimio di Castignano (Ascoli Piceno); mercoledì 5 settembre “La ricotta salata aromatizzata al peperone e la lenticchia di Castelluccio”, con l’azienda Brandimarte di Norcia; giovedì 6 settembre “Segreti e sapori del peperone nel mondo”, con lo chef delle Tavole Accademiche dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Martin Vera; venerdì 7 settembre “Le produzioni di peperone nel Sud Italia”, con Edoardo Ramondo del Gruppo T18 di Torino; sabato 8 settembre “Lo zafferano e l’aglio nero di Norcia incontrano il peperone”, con l’azienda Bosco Torto -Etiche Terre di Norcia. L’ingresso e le degustazioni sono gratuiti. In più, nelle domeniche 2 e 9 settembre, sempre la Confederazione italiana agricoltori di Torino sarà presente in via Piero Gobetti a Carmagnola con le bancarelle dei produttori de “La spesa in campagna”.
Notti stellate, aurore boreali, viste incantevoli sull’oceano, tramonti mozzafiato circondati dalla giungla in compagnia di gazzelle o giraffe, una vacanza all’aperto, senza barriere tra l’uomo e la natura, senza filtri architettonici, liberi ma allo stesso tempo coccolati in strutture magnifiche, magari con piscina privata, letto a baldacchino o nei glamping, i campeggi di lusso
Una volta la vacanza a stretto contatto con l’ambiente era appannaggio di chi era disposto a soggiornare con vari disagi o di chi era dotato di una buona attitudine all’adattamento, ripagato ovviamente da visioni e sensazioni senza prezzo. Nella vacanza open air, nei camping soprattutto, i comfort non sono ammessi e ci si affida all’arte dell’arrangiarsi: niente bagno privato, cucina improvvisata, continui compromessi con l’habitat circostante. In molti, probabilmente, hanno rinunciato ad una esperienza simile per la poca confidenza con la scomodità, gli imprevisti o perché la vacanza spesso non può essere considerata tale se non comprende assistenza e sicurezza. Un vero peccato perdersi spettacoli naturali magici e straordinari, esibizioni uniche e indimenticabili non replicabili artificialmente. Le ultime e modernissime realtà virtuali, per quanto avanzate e veritiere, non sono in grado di ricreare totalmente il profumo selvaggio del deserto né procurare la sensazione da brivido che solo una vera foresta e la sua fauna possono assicurare. Le cose sono cambiate però, finalmente si può pensare di fare una vacanza in mezzo alla natura e le sue meraviglie in ambienti confortevoli, circondati dalle comodità e perfino dal lusso. L’offerta turistica di hotel, resort e glamping che propongono questo tipo di servizio è notevolmente aumentata, moltiplicata potremmo dire, forse perché la tendenza è cambiata, forse perché la voglia di scoprire le bellezze naturali è nuovamente l’obiettivo per una vacanza da sogno. Se ne possono trovare di bellissimi e incredibili come l’hotel “ a zero stelle”, sul Gobsi in Svizzera un letto in cima alla montagna e niente più, a parte un maggiordomo a disposizione e uno chalet di appoggio in caso di emergenza. A Sumba, in Indonesia, tra la giungla e la scogliera, un meraviglioso e suggestivo baldacchino sotto il firmamento, lezioni di yoga ed escursioni. Nella Lapponia finlandese, un igloo moderno per ammirare le costellazioni e contare le stelle distesi comodamente sul letto. Fuori un paesaggio incantato, una natura sognante e silenziosa. In Malawi, il cielo dentro la camera da letto, una riserva popolata da animali protetti e rispettati, una esperienza dotata di ogni confort nell’Africa più bella, quella più selvaggia. In piena Europa, a Berlino nel quartiere Prenzlaurberg, una esperienza Balinese, un giardino esotico, una atmosfera lontana e affascinante. Veli, piante, letto all’esterno, niente ascensore ma molta atmosfera.
Maria La Barbera
Un’indagine condotta da Doxa per l’Osservatorio Rentokil ha rivelato che uffici, bagni pubblici e palestre sono fra gli ambienti dove è più facile imbattersi in infestanti di varia natura
La fine delle ferie è uno dei periodi dell’anno più difficili da affrontare: riprendere con la routine quotidiana, affrontare il lavoro in ufficio e la palestra la sera fanno sentire da subito la nostalgia per la spensieratezza e la libertà delle vacanze. Cosa potrebbe peggiorare questo scenario? La risposta arriva da una recente ricerca che Rentokil Initial, leader mondiale in disinfestazione e derattizzazione, ha commissionato a Doxa con l’obiettivo di indagare in modo approfondito sentimenti e comportamenti degli italiani in rapporto alla presenza di infestanti, in particolare nei luoghi frequentati abitualmente. Dall’indagine[i] è emerso come proprio uffici, bagni pubblici, palestre e mense aziendali possano diventare “posti da incubo” per molti italiani perché sono ambienti dove, dichiarano, è capitato spesso di imbattersi in insetti di varia natura. D’altra parte, è anche emerso che bagni pubblici, mezzi pubblici e spogliatoi di palestre e piscine sono i luoghi dove, secondo gli Italiani, è maggiormente elevato il rischio di contrarre malattie o infezioni a causa della scarsa igiene. “Se si dice la parola ‘igiene’, la prima cosa a cui pensano gli Italiani è ‘salute’. Analizzando i dati raccolti nel corso dell’indagine, emerge come il concetto di salute si declini in differenti aree di attenzione. Il binomio igiene-salute viene prima di tutto associato alla ‘cura di sé’ per 7 intervistati su 10, seguita dalla ‘cura e sicurezza degli ambienti e de gli alimenti’, intesa come assenza di malattie/infezioni e contaminazioni/intossicazioni,
Il 30 settembre in occasione dell’itinerario enogastronomico “Da Cortile a Cortile”. Prenotazioni aperte
Arrivare a Bra con un viaggio d’altri tempi, scoprendo il territorio da una prospettiva unica, comodamente seduti su un treno storico: da Torino alla città slow per eccellenza, per partecipare all’itinerario enogastronomico “Da Cortile a Cortile” con un suggestivo mezzo di trasporto, alimentato a carbone. E’ quanto succederà domenica 30 settembre 2018, con il treno a vapore che – in partenza dalla stazione di Torino Porta Nuova – tra sbuffi e nuovi ritmi, offrirà ai passeggeri l’occasione unica di un’indimenticabile domenica fuori porta. Si parte alle 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova, dove le guide attenderanno i partecipanti. L’itinerario prevede tappe intermedie, con possibilità di salita, a Lingotto e Carmagnola. Giunti a Bra, i partecipanti avranno l’occasione di vivere una giornata che saprà coinvolgere tutti i cinque sensi, tra sapori, tradizioni, arte e musica, all’interno di piazze e cortili storici. A deliziare il palato, il percorso enogastronomico itinerante “Da Cortile a Cortile” in sette affascinanti location, dove deliziare il palato con i prodotti tipici del territorio: focaccia e l’immancabile salsiccia di Bra, antipasti misti, bagn’ant oli, agnolotti al sugo, bollito misto alla piemontese con salse, degustazione di formaggi con miele e dessert. Per i più curiosi e appassionati di arte e cultura, sarà la giornata giusta per godere di incantevoli scorci, visitare musei e luoghi di culto dallo spirito barocco oppure prendere parte alla mostra fotografica “Bra, Roero e Langa”, ospitata ad ingresso gratuito nelle sale affrescate dello storico Palazzo Mathis. Per tutta la giornata in città animazioni musicali, tour guidati gratuiti ed eventi collaterali. È possibile aderire alla giornata al costo di 42 euro (itinerario enogastronomico e viaggio a/r su treno a vapore compreso), oppure usufruire del solo viaggio di andata e ritorno (previsto con partenza da Bra intorno alle ore 18) in carrozza storica, al costo di 17 euro. Per partecipare, è necessario prenotare entro il 28 settembre all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Bra allo 0172.430185. Posti limitati. Maggiori informazioni sul sito webwww.turismoinbra.it e sui principali social network, cercando “Comune di Bra”. Il treno a vapore di “Da Cortile a Cortile” è un’iniziativa organizzata dal Comune di Bra in collaborazione con la Regione Piemonte – Assessorato ai Trasporti e Trenitalia.
(em)
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Info: Città di Bra – Ufficio turismo e manifestazioni
Tel. 0172.430185 – turismo@comune.bra.cn.it
OGGI ACCADDE / Si concludeva in un albergo in piazza Carlo Felice, a Torino, con il suicidio, il suo dramma esistenziale
27 agosto. Il mondo delle lettere, non solo quello italiano, celebra oggi l’anniversario della scomparsa di Cesare Pavese. Un motivo in più per ricordarlo qui in Piemonte perché Pavese era nato proprio a Santo Stefano Belbo, nelle amate Langhe, il 9 settembre 1908 e la sua vita si concluse, con il gesto risolutivo del suicidio, a Torino, il 27 agosto 1950, presso l’hotel Roma, nella centrale piazza Carlo Felice. Per capire ciò che sta a monte della drammatica fine di uno dei grandi scrittori taliani del Novecento, si può attingere alla categoria della maturità, di cui Pavese aveva fatto un mito. Secondo lui, attingendo anche alla celebre tragedia shakespeariana del Re Lear, “ripeness is all”, “la maturità è tutto”. Proprio questo mito gli sarebbe costato l’esperienza amara del confino, prima, e del suicidio poi, ma anche della certezza, come egli stesso scrisse quattro anni prima della morte, di “una fondamentale e duratura unità di tutto ciò che scriveva”. In lui la poetica avrebbe attinto al magistero di un grande maestro, il noto professore torinese Augusto Monti.
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La nativa Santo Stefano Belbo e la stessa Torino avrebbero trovato un successivo sviluppo in una geografia dell’anima, della coscienza, della natura e della storia. Il suo ingresso nel mondo degli adulti avvenne con le liriche di “Lavorare stanca”, che fecero da apripista a strade che avrebbe poi percorso da scrittore. Nella sua opera letteraria il racconto si faceva poesia, arricchito di continui riferimenti culturali, presenti in “Paesi tuoi”, “La bella estate”, “La spiaggia”, “La casa in collina”, “Il diavolo sulle colline”, “La luna e i falò “, e nella svolta mitico-antropologica e psicoanalitica dei “Dialoghi di Leuco’”. Pavese era convinto del fatto che “sulle colline il tempo non passa”, come ebbe modo di scrivere nella “Luna e i falò”, la cui epigrafe si faceva portavoce del pensiero “Ripeness is all”. Attraverso la scrittura Pavese aveva compreso che “crescere è un po’ morire”. A fianco del letto, nell’albergo in cui si diede la morte, lasciò un biglietto, un semplice cartellino di prestito della Biblioteca Nazionale di Torino, che fu rinvenuto in un suo romanzo, recante la data antecedente del 16 gennaio 1950, e contenente le parole “Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. In realtà nulla dobbiamo perdonargli, ma ancora oggi chiedergli perdono per non aver compreso allora il suo dramma esistenziale.
Mara Martellotta
Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Torino: 137 posti fra sociale ed emergenza 118
Opportunità di servizio civile universale in Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) per ragazze e ragazzi di età compresa fra i 18 e i 29 anni non compiuti. Anpas con 2.860 posti si conferma il primo Ente in Italia. Nelle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte sono 350 i posti disponibili, 137 posti nella sola provincia di Torino. Si potrà presentare domanda entro le ore 18 del 28 settembre, i settori di attività sono i servizi di emergenza 118 e di trasporto socio sanitario di tipo ordinario come servizi di accompagnamento per visite, terapie e dialisi. Un anno di crescita civile e formativa, di alto valore sociale ed educativo e di cittadinanza attiva.
Pubbliche Assistenze Anpas della provincia di Torino con il totale dei posti (sociale ed emergenza):
Croce Verde Bricherasio (6 Posti), Vssc Volontari Soccorso Sud Canavese Caluso (6 posti), Vasc Volontari Assistenza Soccorso Caravino (6 posti), Croce Verde Cavour (6 posti), Croce Verde Cumiana (6 posti), Ivrea Soccorso (6 posti), Croce Verde None (6 posti), Croce Bianca Orbassano (8 posti), Croce Verde Perosa Argentina (6 posti), Croce Verde Pinerolo (12 posti), Croce Verde Porte (5 posti), Croce Bianca Rivalta di Torino (6 posti), Croce Verde Rivoli (12 posti), Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx (1 posto solo in ambito emergenza 118), Croce Verde Bessolese di Scarmagno (4 posti solo in ambito emergenza 118), Croce Giallo Azzurra Torino (2 posti solo in ambito sociale), Croce Verde Torino(20 posti), Croce Bianca del Canavese di Valperga (3 posti solo in ambito sociale), Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi (6 posti), Croce Giallo Azzurra Volvera (2 posti), Croce Bianca Volpianese (8 posti). Ad eccezione degli appartenenti ai corpi militari o alle forze di polizia, possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di sesso, che abbiano compiuto diciotto anni e non superato i ventotto anni (28 anni e 364 giorni) al momento della presentazione della domanda e in possesso dei seguenti requisiti: cittadini italiani, cittadini degli altri paesi dell’Unione europea, cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti e non aver riportato condanne. La durata del servizio è di dodici mesi, 30 ore settimanali. Ai volontari in servizio civile nazionale spetta un assegno mensile di 433,80 euro.
I progetti di servizio civile in Anpas, approvati e finanziati, che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte sono: Una parola e un sorriso (45 posti), Un servizio per te (46 posti), Senza barriere (50 posti), Viaggio solidale (46 posti).
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Tali progetti prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze per quei cittadini che devono effettuare terapie come dialisi, trasporti interospedalieri, essere dimessi da ospedali o case di cura, frequentare centri diurni di socializzazione o riabilitazione. In molti casi gli utenti possono essere persone disabili che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognosi di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto. I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte sono: Io per te (44 posti), In soccorso per te (47 posti), 112 Arriviamo (38 posti), Un cuore in soccorso (34 posti). Questi progetti includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118.I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni concernenti le attività di emergenza e primo soccorso. I progetti prevedono l’inserimento e il tutoraggio dei volontari a partire da un’adeguata formazione certificata dalla Regione Piemonte e da un successivo periodo di affiancamento a personale più esperto. Le lezioni teorico-pratiche riguarderanno, tra gli altri argomenti, la gestione dell’emergenza, la rianimazione, l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico esterno, il trattamento del paziente traumatizzato, la comunicazione e la relazione d’aiuto. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di servizio civile, da scegliere tra i progetti inseriti nel bando. La presentazione di più domande comporta l’esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti. La domanda di partecipazione, va indirizzata direttamente alla Pubblica Assistenza che realizza il progetto prescelto, deve pervenire alla stessa entro le ore 18 del 28 settembre.
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Al seguente link l’elenco delle Pubbliche Assistenze alle quali presentare domanda divise per provincia:
Erano il terrore di farmacisti e portieri di notte nella zona nord di Torino. Ora i tre rapinatori sono nelle mani dei carabinieri. Si tratta di una coppia di fidanzati, 40 anni lui e lei 26 anni, che sono agli arresti con l’accusa di rapina aggravata, e di un complice denunciato. Quando restavano al verde impugnavano coltello e cacciavite, si travisavano con sciarpe o mascherine antismog e rapinavano farmacie e alberghi. Cinque i colpi solo tra il 4 e il 7 giugno. I militari della compagnia Oltre Dora li hanno identificati grazie alle telecamere di sorveglianza.
I carabinieri hanno identificato un impiegato di 34 anni che filmava con uno smartphone sotto le gonne delle clienti del centro commerciale Le Gru di Grugliasco. L’uomo e’ stato segnalato da una 30enne che era stata pedinata. Sembra che non si tratti dell’unica persona presa di mira dal trentaquattrenne.