redazione il torinese

Passerella olimpica a rischio?

Mentre il presidente Anci Piemonte, Alberto Avetta chiede al Governo “Tempi congrui  e risorse per potere effettuare un check-in attendibile ed efficace” delle opere viarie del Piemonte dopo i  drammatici fatti di Genova”, si apprende  (il Comune fece già un monitoraggio due anni fa)  che anche la passerella olimpica del Lingotto costruita sotto l’arco rosso per i Giochi olimpici 2006 sarebbe compresa tra le opere arischio a Torino. Il problema sono proprio gli “stralli”, i tiranti famigerati che avrebbero fatto crollare il ponte Morandi. Ma la passerella che va da piazza Galimberti al Lingotto è di recente costruzione e il rischio non sarebbe immediato. Pericoloso è  forse aggirarsi da quelle parti ma nel senso che sono spesso meta di balordi che derubano e aggrediscono le persone.

 

(foto: il Torinese)

Champions impegnativa per Allegri e per la Juve

Massimiliano Allegri ritiene che il sorteggio di Montecarlo abbia  inserito la Juve “in un gruppo impegnativo, con squadre di assoluto valore, grande tradizione e stadi storici: è questa la nuova @ChampionsLeague #ChampionsLeaguedraw !”. Questo il tweet del tecnico bianconero dopo l’annuncio delle tre avversarie: Manchester United, Valencia e Young Boys.

 

(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Una proposta contro il degrado urbano

Le foto scattate dal vicepresidente del Gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale riguardano gli ex mercati generali  del Lingotto, la presenza dei senza fissa dimora in piazza San Carlo e la sporcizia in via Roma.
Si tratta di soli tre esempi del degrado che caratterizza molti luoghi di Torino, abbandonati all’incuria assoluta. Una situazione che riguarda non solo il capoluogo, ma molti centri del Piemonte ed  è spesso collegata alla presenza di senza fissa dimora. “Una realtà – commenta Tronzano – che vede come primi danneggiati gli stessi senza tetto, ai quali la società, attraverso le istituzioni , non riesce evidentemente a garantire diritti e dignità”. “I casi si degrado urbano comportano non solo implicazioni sociali – osserva il consigliere regionale- ma anche  problemi di sicurezza. Poi, naturalmente, non è’ trascurabile l’impatto negativo che i turisti riscontrano nel vedere giacigli improvvisati nelle piazze e sotto i portici storici cittadini”.
Per Tronzano “le questioni decoro e sicurezza non vanno disgiunte. Per dare risposte alle problematiche relative agli homeless si inizi dal coordinare realmente ogni azione attraverso una regia tra le istituzioni, il mondo del volontariato, delle associazioni caritatevoli. Ma non solo: si interessi anche il mondo del privato,  delle imprese e dei costruttori per cercare soluzioni tecniche e abitative in accordo con le istituzioni, si razionalizzi l’uso degli edifici del demanio per trovare spazi per i senza tetto”
A Torino nel 2010 risultavano senza fissa dimora  699 persone di cui 25 donne e nel  2011, secondo i dati della Fondazione Rodolfo Debenedetti erano circa 1400 . In Piemonte si occupano degli homeless per il 39,2% organizzazioni private, per il 37,3% organizzazioni private finanziate con fondi pubblici, il 23,5% dal pubblico che è tra le quote più alte in Italia.
” Torino ha sperimentato l’uso della vecchia stazione di Porta Susa per accudire i senza dimora nel periodo invernale – dice Tronzano – e ha proposto la sperimentazione di un contributo mensile per chi ospita in casa a i senza tetto. Non dico si tratti di scelte inutili, ma sono un palliativo. Il fenomeno è da esaminare in modo organico grazie  ad un confronto più ampio con tutti i soggetti potenzialmente coinvolti. In alcuni casi, non escluderei l’arresto per evitare che qualcuno muoia al freddo o per ragioni di salute pubblica.”
“L’approccio al problema è spesso quello emergenziale – aggiunge il vicepresidente del gruppo di Forza Italia – mentre necessitano soluzioni organizzative definitive e, aspetto non meno importante, una azione preventiva che intercetti situazioni di disagio sociale ed economico, anticamera della perdita di una casa. In questa direzione sarebbe importante dialogare con le altre Regioni, per un confronto sulle politiche dell’emergenza abitativa e sui casi si criticità sociale”.
“Per quanto riguarda la Regione, essa ha il compito di sviluppare  progetti nel campo della sicurezza e forme di collaborazione con le forze di polizia, considerando che spetta all’ente regionale istituire la Conferenza regionale sulla sicurezza integrata, sede di valutazione e di confronto in merito alle politiche locali per la sicurezza integrata. E proprio in riferimento alla legislazione piemontese sulla sicurezza integrata – conclude Tronzano – suggerisco alla giunta regionale di predisporre un Regolamento che valga per Torino ma anche per i centri delle città piemontesi, che tenga in conto delle questioni legate al decoro urbano, alla sicurezza dei cittadini e ad una dignitosa assistenza ai senza tetto. Il regolamento regionale, che dovrà prendere spunto dalla legge 48/2017, avrà tra i suoi punti cardine anche quello di sancire la responsabilità oggettiva ( per esempio: paga chi è colpevole di deturpare il decoro urbano)”.
Ecco alcuni degli aspetti più significativi che dovrebbero essere contenuti nel regolamento regionale proposto da Tronzano:
– un maggiore coordinamento tra regioni e enti locali per la promozione della sicurezza integrata, che comprende la riqualificazione urbana e il decoro, utilizzando la polizia locale che tra l’altro avrà un aggiornamento professionale costante
– patto tra prefetti e sindaci con accordo sancito in conferenza Stato- città e autonomie locali; il patto contiene prevenzione e sicurezza nelle aree a maggior degrado per dissuadere da ogni forma di condotta illecita e di turbativa del libero utilizzo degli spazi pubblici
– nel regolamento ci sarà spazio anche per i sensori del territorio come gli amministratori di condominio e i volontari 
– individuare nel regolamento anche le aree urbane che devono essere tutelate
– ordinanze per situazioni di grave incuria e degrado e vivibilità urbana
 “All’interno del regolamento  – conclude Tronzano – saranno comprese anche le sanzioni che non sono più di natura penale ma multe per chi imbratta i muri. Il modello è il ripristino a cura dell’ente e la fattura a chi è stato beccato o si è reso responsabile di un fatto. Il tema è  dunque quello della responsabilità oggettiva: chi imbratta deve pagare i danni.” 

Maserati, stop dal 6 al 14 settembre

La  Maserati di Grugliasco sarà ferma dal 6 al 14 settembre. Tutti i lavoratori,  2.700,  di cui 1.100 erano stati trasferiti nei mesi scorsi da MIrafiori, saranno posti in solidarietà. Il blocco produttivo viene attivato dopo  tre settimane di ferie effettuate nel mese di agosto. C’è preoccupazione da parte del sindacato  Fismic, secondo il quale la chiusura avviene per problemi di mercato. Alla Comau di Grugliasco, che conta 1.200 addetti  è stata invece firmata un’intesa che anticipa a lunedì 3 settembre la chiusura dei contratti di solidarietà, che era prevista a fine anno e potrebbero arrivare nuove assunzioni.

 

(foto: il Torinese)

“Arma il prossimo tuo”, incontro con gli autori

Dal primo marzo, giorno dell’inaugurazione, a questi ultimi giorni di agosto, sono stati staccati ben 76mila biglietti d’ingresso. Davvero un risultato più che lusinghiero per la prima mostra fotografica (visitabile fino a domenica 9 settembre prossimo) organizzata negli spazi del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino; un successo, di pubblico e di critica, perfino inaspettato (forse, ma tutto meritato) per l’esposizione di quei centodieci scatti coraggiosi, per la maggior parte in bianco e nero, assemblati sotto il titolo ad

Afghanistan – Kabul, 2002.
Nella Moschea Karta Sakhi gli sciiti celebrano il rito della flagellazione:
festeggiano il Novruz, il capodanno islamico.
Il rituale era stato soppresso dal regime dei taliban.
(foto P. Siccardi)

effetto “Arma il prossimo tuo. Storie di uomini, conflitti, religioni”, negli spazi espositivi del Museo più antico e importante dedicato alla storia del Risorgimento italiano. Firmate da due fotoreporter d’eccezione, Roberto Travan e Paolo Siccardi – entrambi torinesi – le immagini raccontano con poetica crudezza alcuni luoghi del mondo (ma soprattutto dell’anima) devastati negli anni più recenti e ancora oggi delle guerre cosiddette “di religione”: dall’Ucraina al Sud Sudan al Nagorno-KarabacK fino alla Siria e all’Afghanistan. Ebbene di esse – del quando del come e del perché furono scattate – si potrà direttamente parlare con gli autori in due incontri, eventi speciali, promossi da Fujifilm Italia e organizzati nei locali del Museo in Palazzo Carignano, per la prossima domenica 2 settembre,

Nagorno-Karabakh – Talish, 2016.
Un sacerdote abbandona il villaggio dopo la violenta offensiva dell’Azerbaijan.
A Talish tre civili sono stati trucidati e mutilati delle orecchie.
«Uccisi da mercenari islamici al soldo dall’Azerbaijan» affermano i testimoni.
(foto R.Travan)

alle ore 11 e alle 15. Per l’occasione, il biglietto d’ingresso sarà ridotto al prezzo speciale di tre euro; possibile la prenotazione, telefonando allo 011/5621147. “Queste foto – sottolinea, in un toccante testo di accompagnamento alla mostra, Domenico Quiricosono lampi di crudo dolore… La fede ottiene dall’essere umano ciò che nessun’altra dottrina ha mai ottenuto. Nel bene e nel male”.

 

G.M.

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Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano, via Accademia delle Scienze 5, Torino; tel. 011/5621147 – www.museorisorgimentotorino.it

 

 

 

Arriva Watch, la tv di Facebook

Sbarca in tutto il mondo, anche in Italia, Facebook Watch, la tv del social network già lanciata negli Usa da un anno. Si tratta di una sfida del più popolare social network  alla tv tradizionale e anche a YouTube, Amazon e Netflix. Da oggi Facebook Watch è disponibile ovunque, per dare agli utenti di tutto il mondo un nuovo modo di scoprire video e interagire con gli amici. “Watch – spiegano i responsabili di Facebook – significa nuove opportunità per i creatori e gli editori di tutto il mondo anche per fare in modo che più partner possano guadagnare dai loro video”. Per raggiungere il servizio su iOS e Android bisogna cercare l’icona Watch sulla piattaforma. E’ disponibile anche su Apple TV, Samsung Smart TV, Amazon Fire TV, Android TV, Xbox One e Oculus TV.

Lupi e ungulati, Cia: “Buon senso Uncem”

Pieno apprezzamento per le considerazioni espresse dal presidente dell’Uncem Piemonte (l’Unione degli enti montani), Lido Riba, sulla nuova legge regionale sulla caccia è stato manifestato dal presidente della Confederazione italiana agricoltori di Torino, Roberto Barbero, che rilancia l’allarme sul proliferare di lupi e ungulati

«La posizione dell’Uncem è la dimostrazione che gli organismi che davvero vivono a contatto con le realtà montane, sui problemi dei danni della fauna selvatica non possono che stare dalla parte degli allevatori e degli agricoltori. Il presidente Riba ha parlato in termini pragmatici e di buon senso, ragionando sul merito della questione e non dando spazio alle sirene dell’ambientalismo ideologico che renderebbe incompatibile l’attività agricola in montagna. Gliene rendiamo merito e siamo pronti a collaborare ovunque sia necessario». In particolare, annunciando il sostanziale sostegno alla nuove legge regionale sulla caccia, impugnata dalle associazioni venatorie, ma secondo l’Uncem Piemonte non su aspetti fondamentali, sul proliferare degli ungulati Riba auspica “un’attenta riflessione con la Regione Piemonte e le altre Regioni dell’arco alpino”, in quanto “se i censimenti confermano che gli ungulati sono troppi, bisogna permettere prelievi aggiuntivi”. Quanto al lupo, lo stesso presidente dell’Uncem Piemonte afferma che “il Piano nazionale deve partire dalla esigenza di tutelare non solo la biodiversità alpina, ma soprattutto l’uomo e le sue imprese che garantiscono sviluppo sociale ed economico nelle aree montane”: «La presenza del lupo – argomenta Riba – non può minare la presenza dei montanari con le greggi di pecore e le mandrie di vacche da portare in alpeggio, al pascolo. Per gli esemplari sbranati, gli indennizzi sono sempre più bassi e i cani, oltre alle reti, non sono la soluzione. Il Piano lupo, che Governo e Parlamento dovranno analizzare a breve dopo anni di sospensione, riparta dunque dalle esigenze dei montanari e degli allevatori». Musica per le orecchie del presidente di Cia Torino, che questa primavera a Fenestrelle aveva promosso un affollatissimo convegno, con centinaia di pastori, politici, amministratori locali e operatori del settore, al termine del quale il sindacato agricolo giunse alle medesime conclusioni.

Il Regio apre il Septembre Musical di Montreux-Vevey

Montreux, Auditorium Stravinskij, venerdì 31 agosto 2018 ore 20

Iniziano oggi in Teatro le prove dell’Orchestra e del Coro del Regio con il maestro Gianandrea Noseda, il Teatro della Città è ufficialmente aperto, dopo la pausa estiva, e pronto per il primo appuntamento ufficiale. I complessi del Regio sono stati invitati a inaugurare la 73esima edizione del Festival Septembre Musical Montreux-Vevey 2018, che venerdì 31 agosto li vedrà impegnati in un concerto straordinario e attesissimo diretto da Gianandrea Noseda; il Coro del Regio è magistralmente istruito da Andrea Secchi.  Il concerto sarà trasmesso in diretta da Radio Suisse Espace 2. In programma i Quattro pezzi sacri per coro e orchestra di Verdi e la Sinfonia n.9 in mi minore op. 95 (Dal nuovo mondo) di Dvořák. Ancora una volta il Regio, eccellenza italiana di fama internazionale, è chiamato a rappresentare la bellezza e il patrimonio musicale del nostro Paese, nel nome di due grandissimi compositori, che hanno scritto la storia della musica. Ulteriori informazioni suwww.teatroregio.torino.it. Seguite il Teatro Regio sui nostri social media

Giornata internazionale della Solidarietà

Ordine Assistenti Sociali del Piemonte e A.S.Proc. Piemonte insieme, per sottolineare il ruolo centrale dei professionisti nella promozione di contesti solidali, sia nella quotidianità operativa che in situazioni di emergenza

 

31 agosto, Torino. Istituita dall’ONU nel 2005, la Giornata Internazionale dedicata alla Solidarietà si celebra ogni anno l’ultimo giorno di agosto. L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte accoglie l’importante ricorrenza, insieme all’associazione A.S.Proc. Piemonte (Assistenti Sociali per la Protezione Civile), una delle organizzazioni mosse dalla solidarietà sociale in situazioni di calamità naturali e di emergenze sociali.

 

Monica Forno (Presidente A.S.Proc. Piemonte) afferma: “La solidarietà è oggi un concetto spesso abusato, in alcune occasioni adoperato come slogan per campagne elettorali o raccolte fondi. Per noi, essere solidali vuol dire portare un po’ di sé nella storia dell’altro, portare sostegno e competenza, lasciare che da quella stessa storia si venga nutriti e arricchiti. L’Assistente sociale, operando quotidianamente a contatto con chi vive esistenze disagiate e faticose, traiettorie di vita nelle quali si incontrano difficoltà, ben conosce il valore del contatto con l’altro, sa quanto sia importante difendere l’affermazione dei diritti delle persone e cercare di rimuovere le disuguaglianze per costruire una società più sana e solidale.”

 

Forno evidenzia come la professionalità dell’assistente sociale impiegata in situazioni di emergenza e calamità, ovvero in contesti che mutano, dove le fragilità si amplificano e i riferimenti vengono meno, rappresenta un valore aggiunto a quello degli altri professionisti e volontari impegnati nelle operazioni di soccorso.

 

Il Presidente A.S.Proc precisa: “Dalla sua nascita, l’associazione – nazionale con sezioni regionali – è intervenuta in più occasioni a supporto dei colleghi assistenti sociali e delle popolazioni colpite da terremoti, alluvioni o altri tragici eventi. In ogni occasione in cui siamo intervenuti abbiamo avuto modo di rinnovare l’interesse per l’altro, mettendolo al centro con i suoi bisogni e le sue risorse e prendendosene cura nei momenti di aumentate criticità sociali”.

 

La solidarietà si esplica con più forza nei momenti critici, ma in una società giusta ciò deve essere ritenuto solo il punto di inizio. Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) lancia un accorato appello ai professionisti, ai servizi sociali e agli amministratori locali: “In un momento storico caratterizzato da politiche perlopiù neoliberiste in cui si respira il clima di “guerra tra poveri” e la cultura individualista trova forte legittimazione, occorre creare spazi di solidarietà autentica tra le persone in cui la comunità tutta diventi il vero focus di attenzione dell’intervento professionale. Riconosciuti da amministratori locali e organizzazioni di servizio sociale lungimiranti (anziché miopi), gli assistenti sociali sono chiamati a promuovere comunità competenti e a sostenere percorsi di crescita collettivi, mettendo in campo interventi anche preventivi oltre che riparativi.”

 

Forno conclude: “Anche quando le scelte politiche sembrano latitare e gli strumenti del welfare si riducono, la comunità professionale degli assistenti sociali deve essere sempre protagonista nel praticare e diffondere il senso umano dell’aiutare. La solidarietà è innanzitutto un “atto sociale” che permette di sentirsi con e per gli altri in una relazione d’aiuto necessaria per il funzionamento sociale e portatrice di eguaglianza e democrazia per tutti”.

 

Bela Rosin, lavori ultimati il 22 settembre

Per consentire di ultimare i lavori al Mausoleo, in strada Castello di Mirafiori, con il rifacimento del manto di copertura della cupola e il completamento degli interventi di messa in sicurezza, il cartellone di appuntamenti varato per i prossimi giorni si svolgerà ugualmente, ma in altre sedi

Il completamento dei lavori era stato ipotizzato per il 19 agosto, tuttavia il perfezionamento dell’impianto di illuminazione del parco circostante con lo smontaggio definitivo del cantiere, hanno differito l’apertura al pubblico al 22 settembre e le attività riprenderanno domenica 23 settembre alle 15 con un appuntamento inserito nell’iniziativa Terra madre. Gli incontri a cura del Cicap Piemonte “40 anni di viaggi nel paranormale” e “I popoli misteriosi”, si terranno dunque alla Biblioteca Pavese, in via Candiolo 79 angolo via Artom rispettivamente venerdì 31 agosto, alle 21 e venerdì 7 settembre, sempre alle 21. Giovedì 20 settembre, alle 21,30 la biblioteca Pavese ospiterà un terzo incontro, “L’unità astronomica”, a cura del Gruppo astrofili Herschel. Per consultare il nuovo calendario degli appuntamenti di Assemblea Teatro: http://www.assembleateatro.com/