Il tribunale di Genova ha dichiarato, il fallimento di Qui! Group la nota società di fornitura di buoni pasto. Sono ipotizzati debiti per “non meno di 325 milioni di euro”. Intanto l’Epat di Torino, che esprime “estrema preoccupazione, ben cosciente dell’entità della sofferenza economica dei suoi associati verso la società”. A Qui! Group a luglio era stata revocata da Consip la convenzione relativa al bando di gara sui buoni pasto 2016. Anche a Torino centinaia di bar e ristoranti vantano crediti per migliaia e migliaia di euro per i buoni pasti dei loro clienti (in particolare dipendenti del Consiglio regionale e di altri enti pubblici) che non sono stati rimborsati.
Ettore Cascioli e l’atelier in Monferrato
La bella dimora settecentesca situata a Ponzano nel cuore del Monferrato, a pochi passi dal Sacro Monte di Crea patrimonio dell’Unesco, tipico esempio di casa padronale con adiacenti antiche costruzioni agricole, è stata restaurata con rispetto conservativo e trasformata dall’attuale proprietario in centro culturale denominato “Atelier al Sagittario”
Ettore Cascioli, milanese, professore universitario di metodi quantitativi per i processi decisionali, si è qui trasferito da alcuni decenni soddisfacendo l’esigenza a lungo accarezzata di trovare un luogo ideale, vera casa d’artista, lontano dal frastuono della città e dedicarsi ad un’assidua sperimentazione della foto pittura, forma d’arte contemporanea, di cui è maestro, che, partendo dalla fotografia, realizza con interventi creativi immagini dalla parvenza simile alla pittura. L’artista non si è chiuso però nella cosiddetta torre d’avorio poiché ha accresciuto i propri intenti culturali attuando un interessante progetto di valorizzazione del territorio col dotare i rustici di ogni moderna attrezzatura al fine di rendere attuabili conferenze, seminari, mostre d’arte, incontri musicali e manifestazioni enogastronomiche. E’ stata data anche l’opportunità di avere a
disposizione una struttura indipendente, per chi volesse soggiornarvi, dotata di ogni confort, affacciata su un giardinetto privato da cui si accede alla chiesetta dedicata a san Bernardo, consacrata nel 1783 come attesta un documento manoscritto e firmato, nel cui interno, lasciato appositamente disadorno come ai tempi, si respira il sentore della fede umile e sincera della popolazione agreste del passato. Spettacolare e lussureggiante, al contrario, sulla lato est a fianco della casa padronale, lo splendido parco alterna zone d’ombra sotto alberi secolari, dominati dal maestoso cedro del Libano, a distese soleggiate di profumata lavanda, roseti, cespugli di azalee, peonie ed erbe officinali, mentre il geometrico labirinto segnato da fitte siepi di bosso riconsegna l’eleganza dei giardini all’italiana delle antiche dimore signorili.
Giuliana Romano Bussola
Incontriamo Maddalena Appendino nel suo negozio di merceria in via Morosini 1 a pochi passi da Corso Vittorio Emanuele II. Una signora energica e spiritosa di 85 anni che legge senza occhiali. Mette subito le mani avanti la signora Appendino: “Non sono parente della sindaca Chiara Appendino”. Gli Appendino a Carmagnola sono tantissimi, ci sono i ricchi e i poveri: “io faccio parte -dice sorridendo- dei secondi “.



Anno scolastico al via con meno studenti
Sono più di 530mila gli scolari che lunedì rientreranno in aula in Piemonte nelle 552 realtà scolastiche statali e circa 14mila i giovani iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale presso le 27 agenzie formative della Regione. Circa 6 mila in meno gli studenti rispetto allo scorso mentre aumentano gli alunni con disabilità certificata: sono 14.631, il 2,8% del totale, 206 in più del 2017. Aumentano rispetto all’anno scorso i docenti: 59.482 e di questi 11.637 di sostegno. L’assessore regionale all’Istruzione , Gianna Pentenero, e il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Fabrizio Manca, sottolineano la situazione “molto preoccupante dei dirigenti di ruolo, che sono 341 contro 208 reggenti, un dato in aumento”.
Molto probabilmente quando uno parla, in questo caso Matteo Renzi, non presta attenzione a quello che dice e, a forza di sparare a mitraglia, parole su parole non si rende conto delle gaffe. Così è avvenuto che, in un’intervista televisiva, Renzi abbia detto che la sua visione delle cose (politiche) è come quella di Macron. In effetti i due sono assimilabili, il francese cala, a rotta di collo, nei sondaggi e l’italiano Renzi lo insegue per non arrivare secondo. Eppure gli italiani gli avevano assegnato un’apertura di credito illimitato che lui ha, miseramente, sciupato. Tuttavia, nella sua prosopopea ancora oggi non si rende conto perché glielo abbiano ritirata. Non rendersi conto che “sposare” la linea di Macron ed è altrettanto deleterio ne è una nuova conferma, ma soprattutto gli interessi francesi non sono quelli dell’Italia. Come sia drammatica la visione sulla Libia di Emmanuel Macron per il nostro Paese lo stiamo vedendo e ancor più lo registreremo a breve. Dopo il disastro di Nicolas Sarkozy che aveva creato il disastro facendo cadere il dittatore libico Mohamed Gheddafi, il peggio è arrivato, ma non avrà mai fine perché ci pensa Macron ( ribattezzato in Francia Macroncino, all’italiana) ad aggravarlo. L’attivismo del presidente francese lo ha portato in Lussemburgo per un pranzo con i tre premier del
Benelux, seguito da una «consultazione con i cittadini» alla Filarmonica, a Marsiglia ha accolto la Cancelliera Merkel, preceduta da una visita ufficiale in Danimarca e Finlandia. Vale a dire, sono stati frutto di attenzione già 14 dei 28 Paesi dell’Unione, ma ci si aspetta il completamento del tour. Un super attivismo spiegabile solo con le prossime elezioni europee, a primavera 2019. Votazioni cruciali per l’Europa, ma anche per la carriera politica dell’unico capo di Stato che si è impegnato a fondo per rilanciare l’integrazione del continente. I sondaggi per lui sono invece preoccupanti: a otto mesi dal voto il suo partito è in calo di due punti e si attesta al 20% dei suffragi, davanti al Rassemblement national (ex FN) che lo segue al 17%, con la destra dei Républicains stabile al 15%, seguiti al 14% dalla France Insoumise, protagonista di un balzo in avanti di tre punti. Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon vogliono trasformare le prossime elezioni europee in un referendum contro
Macron, se malauguratamente in Libia le cose dovessero peggiorare, i sondaggi subirebbero un ulteriore peggioramento. Lui (il divin Macron) accetta la sfida e come Mattero Renzi si sente invincibile. Appunto!
Tommaso Lo Russo
Per rilanciare la montagna
I Giochi olimpici invernali del 2026 potrebbero portare una boccata d’ossigeno alle nostre montagne, sempre più disabitate e vittime della desertificazione commerciale e produttiva. Nel frattempo – sperando che il sogno a cinque cerchi diventi realtà – è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte il bando “Eventi e manifestazioni sul territorio montano”. Con tale intervento il settore regionale Sviluppo della montagna e cooperazione transfrontaliera destina 500 mila euro per il sostegno a iniziative di carattere locale che valorizzano e promuovono il territorio montano in ambito culturale, turistico e sportivo. Un aiutino, ma almeno si tratta di un segnale per le montagne. Il bando ammette al finanziamento le iniziative realizzate nel corso dell’anno 2018 con carattere di manifestazioni, eventi di promozione, convegni, studi, ricerche, rassegne e pubblicazioni, aventi quale filo conduttore la promozione della montagna piemontese. Escluse dalla possibilità di finanziamento le fiere, i mercati, i concerti e i raduni. Possono partecipare al bando gli enti pubblici, le associazioni e altri soggetti senza scopo di lucro. “Con questo bando – commenta l’assessore allo Sviluppo della montagna, Alberto Valmaggia – la Regione intende fornire il proprio contributo per la realizzazione di quelle iniziative ritenute valide per promuovere la bellezza e la cultura delle nostre montagne, riconoscendone l’importanza soprattutto in contrasto allo spopolamento delle terre alte”. La regione spiega che “la richiesta di contributo relativo all’evento non potrà essere superiore al 70% della spesa ammissibile, e comunque non superiore a 15mila euro e non inferiore ai mille. La stessa, redatta sull’apposita modulistica, dovrà essere trasmessa alla Regione Piemonte esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) entro e non oltre le ore 24 di venerdì 28 settembre 2018”.
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Il bando e le relativa modulistica sono pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte e, a breve, nell’apposita sezione “Bandi e finanziamenti”. Per informazioni è possibile contattare il settore Sviluppo della montagna e cooperazione transfrontaliera (corso Kennedy, 7 bis – 12100 – Cuneo) e-mail: montagna@regione.piemonte.it
La ringhiera
Una volta erano le case di ringhiera. Case, quelle con un gabinetto in comune situato sul balcone , appunto, con la ringhiera , che hanno segnato un periodo importante del secolo scorso, il ‘900, prima come risposta all’emergenza abitativa, insieme alle soffitte, delle masse che dalle campagne del Piemonte, del Veneto e del Sud Italia , accorrevano verso la grande città , Torino e Milano. Erano attratte e rispondevano alla fame di manodopera dell’industria in un paese, l’Italia, che usciva definitivamente dalla tragedia e dalle distruzioni della seconda guerra mondiale dando così vita ad uno sviluppo industriale economico e sociale tumultuoso. Quelle case di ringhiera e quelle soffitte vennero gradualmente, abbandonate per più moderne e più confortevoli appartamenti in quegli anonimi casermoni che hanno popolato le periferie urbane. Per molti di noi e nell’immaginario collettivo le case di ringhiera erano un tutt’uno con le ” Barriere” ( i quartieri periferici ) operaie. Ora quelle rimaste , le case di ringhiera, vengono recuperate e ristrutturate in appartamenti di pregio e alla moda. Ai nostri giorni una ” ringhiera ” di un giardino di uno di quei quartieri operai, quello di Madonna di Campagna a Torino e più precisamente in Piazza Mattirolo, vittima della distrazione di una giovane, presumo, mamma , per essere sostituita deve aspettare quasi due anni. In una grigia
giornata dell’autunno del 2016 accompagnando tre ragazzini a scuola abbordò male la curva della Piazza travolgendo la ringhiera del giardino fermandosi letteralmente sopra una delle panchine che ebbe così la sorte peggiore, completamente schiacciata dalla Panda. Quasi due anni, è avvenuta qualche mese fa, per sostituire pochi metri di recinzione , la nostra “ringhiera” , mentre lo spazio della panchina è ancora vuoto , orfano, ed attende ancora la sostituzione. I pensionati di Piazza Mattirolo, frequentatissima anche da mamme e bambini, ne reclamano la sostituzione e segnalano che il danno è stato risarcito dall’assicurazione dell’auto. Nota positiva, i tre ragazzini usciti incolumi dall’auto e raccattati gli zainetti andarono velocemente , a piedi, a scuola.
Goodbye Summer Fest
Nella splendida cornice del Parco Culturale le Serre di Grugliasco, si svolge per il terzo anno consecutivo il Goodbye Summer Fest, evento ideato per colmare la mancanza di offerta culturale del periodo e per salutare l’estate con un colorato e divertente arrivederci all’interno di una dei parchi più belli della provincia di Torino
Questa terza edizione si svolge in un’unica giornata, il 22 settembre a partire dalle ore 16, con un programma che propone attività culturali, ricreative e sportive per tutte le età e un’ampia area ristoro per tutti i gusti. Una grande festa di fine estate con visite gratuite al Museo Gianduja, curato dall’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, e al RIMU – Rifugio Antiaereo e Museo della Città, la Cooperativa Sociale La Bottega Onlus con mostra fotografica “Immagini che lasciano il segno” e stand con prodotti solidali realizzati dai loro ragazzi, laboratori ludici su lingue straniere per bambini a cura della scuola Babel Labs, laboratori di disegno e pittura per bambini a cura del progetto “La stanza della meraviglie” di Silvia Gariglio, lezioni di yoga sul prato con Nicoletta Napoli del progetto YOU, calcio balilla e sport con campi da pallavolo, pallacanestro e ping pong, esibizioni di danza e lezioni di prova gratuite a cura della Turin Dance Academy, la casa editrice Autori Riuniti con i suoi libri e i suoi quiz culturali, inaugurazione del progetto di bookcrossing “ScambiaLibro” promosso dall’associazione Cojtà Gruliascheisa, stand informativo del C.A.N.C – Centro Animali Non Convenzionali e tanta musica con i concerti dei gruppi Smash All, special band composta da 3 educatori e 5 ragazzi diversamente abili, I Vitelloni e i Surfoniani. Una bella occasione per passare una giornata tra arte, divertimento, gusto e natura all’interno del bellissimo Parco Culturale Le Serre, luogo d’incontro e fruizione dell’arte nel centro storico della città con 35 mila metri quadri immersi nel verde ed edifici storici, tra i quali spicca la magnifica settecentesca Villa Boriglione Moriondo.
Il parco è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, gode di un adiacente ampio parcheggio libero e la manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo presso la struttura La Nave.
I CONCERTI E LE BAND
Sono tre i gruppi che suoneranno nell’arco della serata: gli Smash All, I Vitelloni Orchestra e i Surfoniani.
Alle ore 19:30 aprono gli Smash All, una special band composta da 3 educatori e 5 ragazzi diversamente abili, nata dopo un lungo lavoro svolto all’interno di un laboratorio musicale curato dalla Cooperativa L’Arcobaleno di Torino che ha permesso a diversi ragazzi disabili di esprimersi emotivamente. Con le chitarre ed il basso dei tre educatori e i diversi strumenti a percussione (batteria, jembè, congas, rototom, maracas, tamburo, tamburello e sonagli vari) e a fiato (flauto traverso e clarino) suonati dai ragazzi, la band esegue propri brani e cover pop e rock riarrangiate con originalità. L’esperienza live di oltre 50 concerti ha donato a questi ragazzi preziose occasioni di socializzazione e inclusione sociale con ottime ricadute positive sulla loro autostima.
Alle ore 21:00 sarà la volta de I Vitelloni Orchestra, una band che fa incontrare il rock’n’roll con la musica da balera, dando vita a uno spettacolo d’altri tempi e trasposrtando il pubblico in un viaggio nella storia della canzone italiana, attraverso tutti gli stili che ne hanno caratterizzato l’evoluzione e a ironici e originali arrangiamenti. Dallo swing del Quartetto Cetra, fino al rock raffinato di Lucio Battisti, passando per il jazz da night club, il rock’n’roll, il beat e il sound caraibico. Il progetto I Vitelloni è curato da Simone Costrino – cantante, polistrumentista e arrangiatore, diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano – insieme a Francesco Vigna (chitarra e voce), Luca Zennaro (sax), Corrado Calcagno (tromba9, Federico Griso (batteria) e Ignazio Ciofalo (percussioni e voce)
Dalle ore 22:30 la chiusura è affidata a i Surfoniani, un trio di surf music, devoti alle sonorità più riverberate dei primi anni Sessanta. Sono di Torino, sono attivi dal 2005 e sono costituiti da Giamba alla chitarra, Fra al contrabbasso e Tony alla batteria. La struttura musicale dei loro pezzi è spesso caratterizzata da una potente sezione ritmica di contrabbasso e batteria, sulla quale si scaglia la selvaggia chitarra di Giamba. Oltre alle partecipazioni ad alcuni importanti festival, i Surfoniani hanno all’attivo un centinaio di concerti tra Piemonte, Lombardia e Liguria e un disco uscito nell’estate del 2016 con 11 tracce originali.
L’AREA RISTORO
All’interno del Parco viene allestita un’area ristoro con cibo di qualità per tutti i gusti.
Ci saranno i food truck “Che ti frulla” con centrifugati e frullati, “Vanilla” con granite ed altri prodotti siciliani, “Cucinando su due ruote” che propone cucina vegana con uso della canapa, “Agribiscotto” con pizza e prodotti da forno, “Tripel B” con birre belghe ed altri ancora con pasta e panini.
POLLIOTTO (UNC): “COME RECLAMARE I CONTI DORMIENTI”
Scade a Novembre 2018 il termine per richiedere somme mai movimentate negli ultimi 20 anni
Dal prossimo novembre cadranno irrimediabilmente in prescrizione. Sono i cosiddetti ‘Conti dormienti’, per i quali si avvia alla scadenza il termine per richiederne le somme: in particolar modo, quelle relative ai primi di essi, affluiti al Fondo Rapporto Dormienti nel novembre 2008. Dopodiché l’esigibilità non sarà più consentita, come ricorda il Ministero dell’Economia e delle Finanze.“Al via, dunque, la prima scadenza per reclamare il denaro ‘dimenticati’ o ereditato su libretti di risparmio bancari e postali, conti correnti bancari e postali, azioni, obbligazioni, certificati di deposito e fondi d’investimento nonché assegni circolari, ma mai movimentato negli ultimi vent’anni”, ricorda l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
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“Si tratta in pratica di somme mai movimentate per 20 anni, per le quali il Mef ritiene corretto invitare a effettuare una verifica puntuale se ne esistano di intestate a proprio nome o a nome di familiari di cui si possa essere eredi: al fine di inoltrare per tempo idonea domanda di rimborso”, spiega il noto legale. A tal fine, è possibile usufruire del sito della Consap per l’inoltro telematico delle domande tramite Portale Unico all’indirizzo http://portale.consap.it/), oppure a mezzo Raccomandata a/r o Raccomandata a mano presso la sede della società. Precisa l’Avvocato Polliotto: “Si tratta di un fatto importante, che riguarda depositi in denaro per un importo complessivo di circa 1 miliardo e mezzo di euro. Per ‘svegliare’ un ‘conto dormiente’, è possibile attuare alcune importanti operazioni, tra cui in primis fare comunicazione alla banca con cui si conferma la volontà di continuare il rapporto. Oppure trasmettere la comunicazione di cambio di residenza, effettuare la richiesta di un saldo aggiornato del conto corrente, di copia dei documenti bancari, di un nuovo libretto degli assegni. Ma anche un prelievo, un versamento, un pagamento con carta di credito o bancomat. E’ bene sapere Se il titolare di un conto dormiente è deceduto, gli eredi sono obbligati a comunicare all’istituto di credito il proprio diritto di subentro quali nuovi titolari del conto, esibendo un certificato di morte e tutti i documenti necessari per il corretto e puntuale avvio delle azioni successorie”, conclude la Presidente di Unione Nazionale Consumatori del Piemonte.
“Donne, denunciate le violenze”
L’assessora ai Diritti e alle Pari opportunità, Monica Cerutti, ritiene che le donne vittime di violenza non debbano aver a paura a denunciare queste situazioni. “Non mi stanco di dire, a tutte le donne, che dal 2016 la Regione Piemonte ha una nuova legge a tutela delle vittime di maltrattamenti. Non aspettate che sia troppo tardi! Denunciate! Chiamate il 1522 – sostiene Cerutti – I nostri Centri antiviolenza vi possono assistere e, se necessario, abbiamo posti nelle case rifugio, oltre a un fondo che vi aiuterà a sostenere le spese legali. Il nostro ente sta inoltre sostenendo finanziariamente la rete contro la violenza della Città metropolitana e auspica che possa consolidarsi ed essere sempre più efficace”.
GG – www.regione.piemonte.it