redazione il torinese

BEACH VOLLEY: LE RAGAZZE DEL GSPM TORINO CONQUISTANO IL BRONZO NAZIONALE

Ai campionati italiani ASPMI il terzetto composto da Roraima Pennazio, Roberta Pica e dal “prestito” Silvia Zotto (GS Brescia) sale sul podio, regalando così una medaglia alla compagine sabauda

Giunge dal beach volley l’ennesima medaglia stagionale del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che dopo il settimo posto conseguito ai campionati italiani ASPMI di pallavolo a fine maggio centra un prestigioso bronzo ai nazionali ASPMI di “volley sulla spiaggia”, giunti alla loro quarta edizione e disputatisi a Cervia, in Emilia-Romagna, da domenica 2 a giovedì 6 settembre. La compagine sabauda, indebolita dalla defezione del suo responsabile, Valentino Hu, fermo ai box per infortunio, ha schierato cinque formazioni ai nastri di partenza: a livello maschile le coppie formate da Aldo Annicchiarico e Simone Manzo e da Mauro Buttolo e Alessandro Miragliotta (quest’ultimo “prestato” dal GS Milano) non hanno superato gli ottavi di finale, mentre le due squadre di misto (Aldo Annicchiarico, Simone Manzo, Roberta Pica e Mauro Buttolo, Alessandro Miragliotta e Roraima Pennazio) sono uscite di scena rispettivamente ai quarti e agli ottavi. La soddisfazione più grande, come anticipato, è giunta dal 3×3 femminile, composto da Roraima Pennazio, Roberta Pica e Silvia Zotto (in prestito dal GS Brescia):

le gialloblù, inserite in un girone unico a 5 squadre, si sono classificate al terzo posto, piazzamento che ha permesso al sodalizio torinese di non fare ritorno a mani vuote all’ombra della Mole Antonelliana. «Rivolgo un plauso a tutti i miei compagni di squadra – ha commentato il grande assente Hu –, in quanto, nonostante gli imprevisti e il mio infortunio, sono riusciti a portare a casa buonissimi risultati». E ancora: «Pur non avendo preso personalmente parte al torneo, desidero estendere un sincero ringraziamento al GS Cervia per l’organizzazione del campionato, con particolare riferimento al collega Luca Venturini, prodigatosi per l’ottima riuscita dell’evento, e al “Fantini Club” per averlo ospitato sui propri campi. Come sempre, inoltre, ringrazio il presidente del GSPM Torino, Massimo Re, l’amministrazione della città, l’ASPMI e tutta la sua organizzazione».

Appendino: “Fare presto con il reddito di cittadinanza”

Per la sindaca di Torino, Chiara Appendino, “il reddito di cittadinanza è nella sua natura redistributiva una manovra urgente per questo Paese”. “Siamo all’alba di una rivoluzione copernicana nel modo di intendere la produzione, il lavoro, i rapporti produttivi e, – aggiunge la prima cittadina in un intervento sul suo blog –  di conseguenza, di tutta la società”. Appendino afferma che occorre “individuare un modo per gestire questo cambiamento”.  Per la sindaca bisogna focalizzare l’attenzione non tanto  tra la relazione tra la tecnologia e la perdita di posti di lavoro, “bensì tra lo sviluppo tecnologico e il divario sempre più abissale tra ricchezza e povertà. Dovremmo ripartire a considerare la povertà come causa, e non come sintomo. Motivo per cui, ribadisco ancora una volta, credo che il reddito di cittadinanza, nella sua natura redistributiva, sia una manovra urgente per questo Paese”.

 

(foto: il Torinese)

Il proibizionismo del sultano

FOCUS INTERNAZIONALE di Filippo Re

Dopo la guerra dichiarata contro il fumo nei locali pubblici, ora sotto la scure del sultano finiscono vino, birra e superalcolici. Il presidente-padrone della Turchia Recep Tayyip Erdogan si schiera apertamente contro la piaga dell’ alcolismo e i danni alla salute chiedendo ai turchi di cambiare, di adottare stili di vita diversi e di rispettare di più le regole dell’Islam. Per l’ennesima volta nel Paese della Mezzaluna sono aumentate le tasse sul vino, sulle bevande alcoliche e sul raki, un liquore all’anice simile alla grappa diventato una bevanda nazionale. Rigore puritano e clima da proibizionismo, è questa l’aria che si respira nella nuova Turchia presidenzialista e autoritaria del ciclone Erdogan. Il divieto di bere alcol è una norma islamica applicata severamente in tutti gli Stati musulmani ma i tentativi di aggirarla non sono mai mancati, né oggi né in passato. Nella Costantinopoli ottomana tale proibizione veniva spesso violata, si importava vino dai Paesi europei, si coltivavano viti sulle rive del Bosforo e le taverne sul Corno d’Oro erano affollate di poeti, scrittori e storici. Ma anche al vertice dell’Impero il vino scorreva a fiumi. Sultani, gran visir e religiosi islamici maledivano l’alcol in pubblico ma nell’intimità dei palazzi imperiali il vizio del vino non mancava mai. “Che giorno e notte nessuno deponga il calice…che si continui a bere e ad adorare il dolce nettare…anche a Solimano il Magnifico il vino piaceva molto, era vita, allegria e amore, e lo fece entrare nelle sue poesie. Per non parlare di suo figlio, il sultano Selim II, detto il Beone, che un giorno si sbronzò a tal punto da cadere a terra e morire. Ma quando ne scorreva troppo i sultani diventavano improvvisamente rigidi e severissimi contro il consumo dell’alcol. Taverne, osterie e botteghe venivano subito chiuse per tutti, musulmani, cristiani ed ebrei, con pene e sanzioni pesanti in caso di trasgressione del divieto. Ma la chiusura non durava molto, a volte pochi giorni, a volte perfino poche ore. Nella Turchia di Erdogan, l’uomo forte di Ankara, torna la crociata anti-alcol. Chi lo vende o lo produce non ha vita facile e solo nel 2017 sono stati almeno 10.000 i negozi di vino e altri alcolici chiusi per legge.

 

 

«Vi spiego come ho risolto il problema dei lupi”

Sabato 15 e domenica 16 settembre, nel suo alpeggio in Valcenischia il pastore Andrea Scagliotti organizza un convegno sui cani anti lupo, con il presidente della Federazione Italiana Cani da Guardia, Ezio Maria Romano

 

Farsi una buona cultura sui cani anti lupo, al di là delle tante polemiche che si sentono, è fondamentale per qualsiasi allevatore che porta i suoi animali in alpeggio. Proprio per questo il pastore Andrea Scagliotti ha organizzato con Ezio Maria Romano, il presidente della Federazione Italiana Cani da Guardia, un appuntamento di due giorni nel suo alpeggio in Valcenischia, sabato 15 e domenica 16 settembre 2018. Uno stage dedicato non solo agli allevatori di bestiame, ma anche a tutti gli appassionati del cane da gregge. Gli interessati possono contattarlo al 338.8721521, oppure avere maggiori informazioni a questo link: http://www.canidaguardia.com/news/dettaglio.aspx?id=189.

SCELTA DI VITA. Lasciarsi tutto alle spalle: una laurea, una brillante carriera dietro l’angolo, la certezza di un posto fisso, la possibilità di una vita comoda per inseguire il sogno di fare gli allevatori, a molti sembra impossibile, ma Andrea e sua moglie Silvia l’hanno fatto parecchi anni fa. Sono partiti con quattro mucche e qualche coniglio, oggi hanno più di 100 mucche, un gregge di pecore e un gregge di capre e producono vari tipi di formaggi che vendono sia ai privati che ai ristoranti.

D’estate trasferiscono il bestiame all’alpeggio di Pravareno, in Val Cenischia (To), seguendo i ripidi tornanti che da Venaus salgono su fino a Bar Cenisio, quasi al confine con la Francia. Ed proprio lì che quattro anni fa sono iniziati i primi problemi con i lupi. In quelle montagne ce ne sono ormai parecchi e non hanno pietà.

SOTTO ATTACCO. «La prima volta diciotto pecore sbranate – racconta Andrea -, eppure tenevamo il bestiame nei recinti con le reti elettrificate, come ci avevano detto gli esperti, avevamo i soliti cani da guardiania ma non sono serviti a nulla. Subito dopo, altre sedici pecore uccise e allora abbiamo portato giù gli ovini e lasciato nei pascoli solo più le vacche. L’anno dopo, peggio ancora, i lupi arrivavano anche di giorno, oppure si appostavano e, ad ogni nostro passaggio, perdevamo qualche pecora o agnello. Stavamo per lasciare definitivamente l’alpeggio, quando abbiamo conosciuto Ezio Maria Romano e, grazie a lui, oggi viviamo sereni, ma con altri cani, dei veri guardiani del bestiame, completamente diversi da quelli che avevamo e i lupi non si avvicinano più!».

SCELTA VINCENTE. «Io non voglio parlare di razze di cani – conclude Andrea Scagliotti -, dire quale sia meglio o peggio, voglio solo dire a tutti i pastori e malgari che da un cane da gregge ad un altro cane c’è un abisso e questo i lupi lo capiscono subito. Sono ormai due anni che non subiamo più predazioni e di lupi ce ne sono sempre di più, ma non si avvicinano. Una notte di qualche mese fa, avevamo legato i due maschi che abbiamo perché le femmine erano in calore, dopo poche ore avevamo già un branco di lupi dal recinto delle capre che cercava di entrare. Se non avessimo questi cani, su quella montagna avremo ormai perso tutto. Per questo abbiamo voluto organizzare un incontro, in modo che i pastori possano toccare con mano la nostra realtà, oltre che assaggiare i nostri formaggi!».

 

 

 

Alpini al lavoro al Castello di Casale

Il forte di Casale, simbolo storico ed architettonico del Marchesato del Monferrato sorto nel 1352 ad opera di Giovanni II Paleologo, rimaneggiato nei secoli successivi ma che conserva i resti originari della torre merlata e del cammino di ronda a ponente, da tempo aveva bisogno di un maquillage delle mura esterne invase da una infestante vegetazione. Vi hanno provveduto una ottantina di alpini volontari della Protezione civile, provenienti dall’intero Piemonte, che hanno aderito all’operazione “Castello pulito e sicuro” organizzata dalla società Cosmo con la collaborazione dell’amministrazione comunale. Il faticoso lavoro svolto per estirpare le piante ramificate tra i mattoni ha reso visibile l’imponenza delle mura portando alla luce alcuni particolari, prima invisibili, come la fenditura che serviva alle catene dell’antico ponte levatoio. Molti gli apprezzamenti del presidente della Sezione Ana di Casale Gian Luigi Ravera, sempre vigile ed attivo in ogni evenienza, e del sindaco Titti Palazzetti, in visita al cartiere, nel ringraziare i volontari dell’unità coordinata da Mauro Barbano e gli specialisti alpinisti alla guida tecnica di Luca Pedroni che coraggiosamente hanno scalato le mura.

Giuliana Romano Bussola

 

 

Quanti appuntamenti al Circolo dei lettori

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Grandi ospiti, incontri, una serata-tributo e due festival: ecco il ricco carnet settembrino del Circolo dei Lettori di Torino, sempre più punto di riferimento culturale della città. Al rientro dalle vacanze parte in quarta con tanti appuntamenti non solo nelle sale del Circolo (Via Bogino 9) ma anche in altri luoghi cult di Torino e nella sede di Novara. Tra i tanti ospiti del mese la giornalista Eliana Lotta autrice del best seller internazionale “La dieta Smartfood”, Marco Belpoliti con il 3° volume delle “Opere complete di Primo Levi” (Einaudi) da lui curato, l’economista Carlo Cottarelli, lo psichiatra Vittorio Lingiardi e lo scrittore Enrico Brizzi.

“Wallace Experience. A special Indie night” è il titolo della serata che il Circolo dedica allo scrittore David Wallace suicidatosi 10 anni fa. L’appuntamento è mercoledì 12 settembre dalle ore 18 in poi, con Davide Ferraris, Sara Lanfranco e Francesca Marson che ci guideranno nei meandri della vita e della mente geniale di questo scrittore, per molti un autentico genio contemporaneo. Un’ occasione da non perdere per saperne di più e capire a fondo la depressione e i tormenti dell’autore di “Infinte Jest” e –tra gli altri- “Questa è l’acqua” e “Interviste a uomini schifosi”.

 

Due i festival di questo mese

Dal 26 al 30 settembre “Torino Spiritualità”che quest’anno è dedicato ai “Preferisco di no” pronunciati da chi non vuole soccombere all’opacità dei tempi. Lezioni, dialoghi, letture e spettacoli, laboratori e camminate spirituali per affermare che l’essere umano può anche scegliere al di là del conformismo. La XIV edizione al via il 26 settembre con due ospiti eccezionali. Nella Chiesa di San Filippo Neri, alle 18,30, Asha Phillips -autrice del long-seller “I no che aiutano a crescere”- tiene una lezione su “Il no che unisce”; mentre alle 21 al Teatro Carignano il fondatore di Emergency, Gino Strada, invita a non rassegnarsi alle guerre e alle diseguaglianze con l’intervento dal titolo “Verso una nuova resistenza”. Il programma è davvero vastissimo e affronta più temi, tra i quali: “I no della religione” in cui la negazione si intreccia con la spiritualità; un ciclo di incontri intorno al Diavolo e le sue imprevedibili forme; un altro dedicato alle storie di vite non allineate di artisti, eretici, dissidenti vari e martiri, un altro ancora ai ribelli nei libri. Moltissimi gli ospiti: tra i grandi nomi di richiamo, François Jullien, il parroco di Aleppo Ibrahim Alsabagh, Enzo Bianchi, Vito Mancuso, Alessandro Bergonzoni, Massimo Recalcati, Andrea Riccardi fondatore della comunità di Sant’Egidio, il monaco benedettino Michael Davide Semeraro, la teologa Stella Morra, giornalisti e scrittori.

“Scarabocchi. Il mio primo festival” dal 20 al 23 settembre, nella seconda sede del Circolo dei Lettori, a Novara: 4 intensi giorni di laboratori per grandi e piccini, lezioni ed esperienze per sondare i tanti significati reconditi dello scarabocchio, gesto semplice e spontaneo che esprime molto più di quel che sembra a prima vista. Tra gli ospiti che aiutano a decifrare i nostri scarabocchi il pittore e disegnatore Tullio Pericoli, il matematico Piergiorgio Odifreddi, la Psicologa Anna Olivero Ferraris e l’illustratore Guido Scarabottolo. Inizia a settembre, ma dura fino a maggio, il fiore all’occhiello tra le tante iniziative del Circolo dei Lettori di Torino, “Giorni selvaggi” . Dopo lo strepitoso successo dell’anno scorso si riconferma con la 2°edizione grazie alla quale all’ombra della Mole convergeranno scrittori che rappresentano il meglio della letteratura mondiale. Il primo appuntamento lunedì 10 settembre alle ore 18 è con la scrittrice Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri, nata a Londra da genitori bengalesi, cresciuta negli Stati Uniti, ma con lunghi soggiorni anche a Roma. Oggi insegna a Princeton e a Torino parlerà del suo ultimo libro, il primo da lei scritto in italiano “Dove mi trovo”, Guanda editore (che ha pubblicato anche i precedenti 7 libri dell’autrice). Al centro della narrazione la solitudine di una donna sullo sfondo dei tanti luoghi della sua esistenza….strade, negozi, ufficio, bar e la piscina dove «…i pensieri si fondono, filano senza ostacoli…».

Nel palinsesto degli incontri:

-Il 15 settembre lo sceneggiatore e scrittore americano Chris Offutt, dopo l’esordio fulminante della raccolta “Nelle terre di nessuno” (minimum Fax), torna a raccontare il suo Kentucky in “Country Dark”, nel solco della grande tradizione del racconto targato USA.

-8 ottobre sarà la volta di Zadie Smith, quarantaduenne scrittrice saggista britannica che dopo 5 romanzi ambientati a Londra, ora in “Feel free. Idee, visioni e ricordi” (Edizioni Sur) raccoglie 26 articoli e saggi scritti tra 2010-17 che spaziano tra analisi politica, critica culturale, autobiografia e riflessioni.

-25 ottobre in occasione dell’uscita del suo“L’uomo bianco” (Feltrinelli) il giornalista Ezio Mauro porta a Torino un reportage inedito che racconta la radicalizzazione delle paure sconfinanti nel razzismo nel nostro paese.

-16 novembre plana al Circolo lo scrittore inglese Jonathan Coe la cui cifra stilistica è la brillante satira con cui ha descritto il contesto storico-politico del suo paese negli ultimi 30 anni. Nell’ultimo tragicomico romanzo“Middle England” (Feltrinelli) ritroviamo alcuni personaggi de “La banda dei brocchi” e “Circolo chiuso”.

-17 novembre da non perdere è l’appuntamento con la scrittrice canadese rivelazione degli ultimi anni Miriam Toews. Dopo autentiche perle narrative come “In fuga con la zia” o “I miei piccoli dispiaceri”, a Torino presenterà il suo ultimo “Donne che parlano” (Marcos y Marcos), drammatica storia vera di una violenza inaudita e testimonianza della forza femminile.

– e per finire in bellezza ma in date ancora da destinare le scrittrici nostrane Serena Vitale e la sua traduzione del racconto “La mite” di Fëdor Dostoevskij (Adelphi) e Rosella Postorino con “Le assaggiatrici” (Feltrinelli) sulle donne che dovevano assaggiare per prime il cibo destinato Hiltler, scongiurando così i tentativi di avvelenamento.

Laura Goria

 

 

Cromie presenta “Veronica ed io” di Tamara Brazzi

L’Associazione Cultural-sociale Cromie-Vivere a colori, con il patrocinio della Città Metropolitana, presenta, con un reading-spettacolo, “Veronica ed io” di Tamara Brazzi, edizioni La valigia rossa, romanzo dal contenuto storico su Veronica Franco, cortigiana del Cinquecento veneziano. Durante l’incontro, l’attrice Vanessa Giuliani leggerà alcuni passi tratti dal libro, mentre il noto musicista Walter Matacena – recentemente impegnato nel tour estivo di Max Gazzè alle Terme di Caracalla e all’Arena di Verona – eseguirà al violino pagine di classica.A seguire, piccolo rinfresco gentilmente offerto dall’Osteria Rabezzana e dalla Compagnia dei Caraibi che farà degustare agli ospiti il Vermouth Gran Riserva Carlo Alberto.L’ingresso è gratuito, i posti sono limitati, occorre prenotare al 338/2539740. I soci di Cromie hanno la priorità.

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Palazzo Dal Pozzo della Cisterna

Via Maria Vittoria 12 – Torino

Ingresso gratuito

Martedì 18 settembre, ore 18

Scorie nucleari, il Piemonte scrive ai ministeri

Con una lettera inviata ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, il Piemonte chiede al governo una rapida decisione per la costituzione del deposito nazionale di scorie nucleari. Anche perché la mappa dei siti ritenuti idonei ad ospitare tali depositi nucleari non è ancora pronta. Lo ha riferito  l’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia ai commissari della quinta Commissione, presieduta da Silvana Accossato. “I due ministeri interessati – ha spiegato Valmaggia – sono ancora in attesa di ricevere l’approvazione del dossier relativo alla mappatura dei siti nucleari da parte della Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) incaricata di riesaminare il relativo dossier, tenendo conto delle recenti modifiche apportate”.Per questo motivo la Regione, che non ha ricevuto comunicazioni da parte ministeriale, si è attivata inoltrando una lettera. Nel documento si evidenzia l’assoluta necessità di giungere celermente all’approvazione del programma nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi, riavviando il percorso finalizzato alla costruzione del sito nazionale.La nostra regione ha sul proprio territorio tutte le tipologie di impianti e l’inventario radiologico più elevato, con circa l’80% del totale nazionale in termini di attività.Nel corso del dibattito sono intervenuti sull’argomento i commissari Giorgio Bertola e  Mauro Campo (M5s), Roberto Ravello (Fratelli d’Italia) e Andrea Fluttero (Fi) che hanno sottolineato la necessità di intervenire sulla messa in sicurezza degli impianti, sul loro recupero e sulle modalità di intervento del materiale radioattivo italiano detenuto da altri Paesi.In seduta congiunta la stessa quinta Commissione e la Commissione speciale per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi (presidente Giorgio Bertola) – conclusa la serie di audizioni – hanno deciso di redigere in tempi brevi una relazione condivisa all’unanimità dai commissari. Accossato si è dichiarata soddisfatta dell’operato della Commissione di indagine: “Abbiamo compiuto un approfondimento del fenomeno ed è stata l’occasione per comprendere meglio un settore importante dell’economia circolare”.Bertola si è detto favorevole alla stesura di una relazione finale unanime da rendere pubblica: “Può servire da stimolo per l’individuazione delle giuste soluzioni per fermare o sminuire il fenomeno”.

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GRUPPO IREN: BIMBI IN UFFICIO CON MAMMA E PAPA’

Quasi 150  bambini, figlie e figli dei dipendenti del Gruppo Iren, hanno trascorso l’ultimo giorno di vacanza, prima della ripresa della scuola, in ufficio con mamma e papà. Anche quest’anno infatti tutte le società del Gruppo presenti a Torino hanno aperto le porte degli impianti e degli uffici ai bimbi per far vivere loro  un giorno nell’ambiente di lavoro con genitori  e colleghi. Nel corso della giornata i ragazzini hanno preso parte ad attività di gioco legate al tema dell’innovazione e della robotica, utilizzando costruzioni e software di animazione che hanno ottenuto grande successo. A pranzo ovviamente tutti in mensa con mamma e papà per condividere in allegria anche questo momento della giornata. A Torino a fare gli onori di casa il Presidente del gruppo Iren Paolo Peveraro.