redazione il torinese

A CRESTA ALTA CONTRO IL BULLISMO: “CHI DONA, VOLA!”

TORNA LA TERZA EDIZIONE DELL’EVENTO ORGANIZZATO DA GIRARROSTI SANTA RITA CONTRO IL BULLISMO. OBIETTIVO: DIVERTIRSI E RACCOGLIERE FONDI A FAVORE DI FONDAZIONE FORMA ONLUS

 

Con il patrocinio della città di Torino, quest’anno anche con il supporto di Just Eat con un simulatore di realtà virtuale per “volare” di generosità, e insieme all’iniziativa Ristorante Solidale per donare le eccedenze alimentari dell’evento contro lo spreco! Torna anche quest’anno il Generosity Day (G-Day), la giornata di festa e divertimento, che dal 2016 a Torino, raccoglie fondi a supporto di Fondazione Forma Onlus e sostiene la lotta contro il fenomeno del bullismo. Organizzata da Girarrosti Santa Rita – da oltre 50 anni un punto di riferimento della rosticceria all’italiana nel panorama torinese – la giornata all’insegna della generosità vede quest’anno anche la partecipazione di ragazzi e bambini che hanno preso parte al progetto A Cresta Alta contro il Bullismo, con l’obiettivo di dare un contributo importante in termini di formazione sul fenomeno del bullismo e avere un ruolo attivo vicino ai giovani per fare education in modo concreto, divertendosi e facendo anche del bene, tra musica, buon cibo e una camminata “a cresta alta”, ma anche integrando attività nelle scuole elementari e medie. Domenica 14 ottobre, Piazza Castello si animerà dalle 9.00 del mattino fino a sera, invitando tutti a partecipare alla grande raccolta fondi e a tutte le attività dedicate ai bambini, ma anche ai più grandi!

Tema centrale, il Volo. Perché? Perché chi prende parte alla grande crociata in favore di Forma Onlus, ha il merito di elevarsi sopra gli altri! Grazie a Just Eat infatti, l’app per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, che quest’anno partecipa al G-Day per supportare la raccolta fondi, sarà possibile calarsi un’area esperienziale con simulatori virtuali VR, per provare il brivido del volo e superare i propri limiti in totale sicurezza, dimostrando davvero che chi dona vola!La giornata del 14 ottobre sarà quindi protagonista di questo impegno attraverso un programma di eventi, iniziative ed esperienze coinvolgenti che animeranno la piazza: una divertente battaglia dei cuscini, un’esposizione di lavori artistici dei piccoli, lanci con il paracadute, la distribuzione gratuita di prodotti tipici di Girarrosti Santa Rita, musica e una camminata veloce di 3km per le vie del centro città – senza vincitori si intende: sarà un momento di puro divertimento, per un riscatto collettivo contro il bullismo e per valicare i confini del pregiudizio. Disponibile per tutti, con una piccola donazione di 5 euro, ci sarà il “kit del generoso”: t-shirt, sacca e braccialetto ufficiale dell’evento, ma soprattutto il mitico cappellino con la cresta. Girarrosti Santa Rita e Just Eat puntano quindi con il Generosity Day, a una giornata di collaborazione e generosità dedicata ai bambini, con i bambini e soprattutto per i bambini dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino a cui sarà donato tutto il ricavato grazie a Forma Onlus.

 

Ristorante Solidale, no allo spreco

Se si parla di cibo, anche non sprecare diventa fondamentale! Con Just Eat, infatti, Generosity Day partecipa all’iniziativa Ristorante Solidale, il primo progetto di food delivery solidale contro lo spreco alimentare, attivo a Torino dal 2017 con 15 ristoranti partner di Just Eat che ogni mese mettono a disposizione le proprie eccedenze alimentari in favore delle comunità e case accoglienza di Caritas Diocesana Torino. Al termine del G-Day le eventuali eccedenze alimentari di arancini e specialità di rosticceria saranno infatti raccolte e consegnate, grazie anche alla collaborazione di Pony Zero, a due comunità e centri di accoglienza per i senza tetto della Caritas in città, come vere e proprie consegne di food delivery pronte da consumare. Ma non solo: Just Eat raddoppierà il numero di piatti derivanti dalle eccedenze della giornata, al fine di distribuire più piatti possibili e generare inclusione sociale, grazie alle bontà di Girarrosti Santa Rita, e all’insegna della generosità e della condivisione.

Il programma del G-Day nel dettaglio:

  • H. 9.00 ultime iscrizioni
  • H. 10.30 – 12.30 apertura giornata, inizio della distribuzione di vivande al pubblico: somministrazione gratuita con offerta libera di prodotti Girarrosti Santa Rita e delle attività di raccolta fondi in piazza: distribuzione gadget e materiale promozionale
  • H. 12.30 – 13.00 da Piazza Castello partenza e arrivo della camminata; battaglia di cuscini per bambini e adulti; simulatore virtuale di volo (per i maggiori di 12 anni), per adulti e bambini con Just Eat simulatori VR (unici in Italia) per esperienze da brivido con realtà aumentata;
  • H. 13.00 – 14.00 pranzo con prodotti Girarrosti Santa Rita
  • H. 14.00 – 15.00 prosecuzione delle attività promozionali e raccolta fondi, animazione bambini, spettacolo: presentazione e dichiarazione d’intenti, introduzione della raccolta fondi per Forma ONLUS ed esposizione dei lavori artistici dei bambini
  • H. 16.30 – 17.30 lancio da paracadute da parte di professionisti
  • H. 17.30 – 19.00 attività ricreative per i bambini, prosecuzione della raccolta fondi a beneficio della Fondazione Forma ONLUS. Musica live con gruppi emergenti del panorama torinese

La camminata A Cresta Alta contro il Bullismo, che ha avuto molto successo già alla sua prima edizione, raccoglierà il 14 ottobre alle ore 12:30 tutti coloro che stanno sostenendo il progetto, dai ragazzi ai genitori, dagli psicologi agli atleti professionisti, dal comitato scientifico al tavolo di lavoro, per camminare fianco a fianco e portare un messaggio di unione e amicizia, seguendo questo percorso: partenza da piazza Castello, Via P. Micca, Via Cernaia, P.zza XVIII Dicembre, C.so San Martino, P.zza Statuto, Via Garibaldi, arrivo di nuovo in P.zza Castello. Con A Cresta Alta il Gruppo Santa Rita ha raccolto nel 2017 ben 11.000 euro, che ha devoluto interamente a Forma Onlus, l’associazione dei bambini dell’ospedale Regina Margherita di Torino.

 

Un corso per comprendere lo yoga

L’organizzazione del corso è a cura della Scuola Yoga Contemporaneo, Associazione sportiva dilettantistica associata al CONI e Affiliata a CSEN

https://yogacontemporaneo.it/formazione-insegnanti-yoga/

Il Corso Formazione Insegnanti Yoga è riconosciuto a livello nazionale dall’Ente Sportivo CSEN. Alla fine del corso i partecipanti possono avere la certificazione e conseguire il diploma nazionale di istruttore di yoga. Di 300 ore di pratica e Teoria (250 ore di istruzione a tempo pieno delle quali 120 ore di pratica) + 50 ore di studio individuale sui testi consigliati e sui materiali forniti. Il programma del corso soddisfa i requisiti delle organizzazioni internazionali di Yoga

L’essenza di 5000 anni di conoscenza: la scienza dei Veda

Questo corso è indicato non solo per chi vuole diventare un insegnante di yoga professionale, ma anche per chi vuole comprendere meglio lo yoga, da diversi punti di vista. L’apprendimento si sviluppa attraverso l’integrazione di diverse metodologie didattiche: lezioni frontali, pratica dello yoga, e-learning e studio individuale. Il corso ti insegna a gestire l’energia dell’intero gruppo. Al corso oltre la filosofia yogica si illustra non solo come costruire le sequenze delle asana e marketing dello yoga, ma anche a capire di cosa hanno bisogno gli studenti che parteciperanno  e offrire quello che  serve per il loro sviluppo. Si spiega realmente come rigenerarsi  continuamente, quali pratiche personali dobbiamo usare per gestire le energie.

Irina

INFORMAZIONI

A Chieri, da Novembre 2018 a giugno 2020, le lezioni si terranno un weekend al mese. La frequentazione del corsi permetterà di migliorare significativamente il livello della pratica personale, acquisire importanti conoscenze teoriche e fare esperienza nella conduzione di lezioni del gruppo di yoga. È previsto un colloquio preliminare.

SEDE DEL CORSO

Presso lo  Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO).  Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi.Al termine del corso per conseguire il diploma di istruttore di yoga è necessario superare l’esame, teorico-pratico e la conduzione di una lezione in una classe o di una parte della stessa. L’Accesso agli esami finali è consentito solo agli studenti ammessi ai corsi per insegnanti di yoga, che non avranno superato il 10% delle assenze e avranno eseguito i compiti assegnatigli. E’  possibile conoscere gli insegnanti alle  lezioni. Il calendario completo è sul sito www.yogacontemporaneo.it/calendario 

E’ previsto aiuto continuo anche dopo il corso, supervisione e consultazioni, assistenza garantita 3 anni dopo il corso.

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INFO E ISCRIZIONI
Tel.+39 335.474980
Email: yogacontemporaneo.it@gmail.com

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PROGRAMMA E ORARI

Il corso prevede cinque sezioni di insegnamento: – Pratica di hatha yoga – Metodologie didattiche di insegnamento – Anatomia e fisiologia dello yoga – Filosofia ed etica – Pratica dell’insegnamento Le lezioni si svolgeranno una volta al mese (sabato e domenica) con orario 9,30 – 16,30 Il programma per ogni giorno 9:30 – 11:30 Pratica di hatha yoga 11:30 – 13:30 Lezione teorica 14:00 – 16:00 Lezione teorica 2 Sono previsti 16 incontri complessivi, otto week end da Novembre 2018 a Giugno 2019 e otto da Ottobre 2019 a Giugno 2020. SEDE DEL CORSO: Presso lo Studio 5 C.so Matteotti, 8, Chieri (TO) Alcune lezioni potranno essere svolte in altre sedi Calendario del 1° anno: 17-18 Novembre 8-9 Dicembre 19-20 gennaio 16-17 Febbraio 16-17 Marzo 20-21 Aprile 25-26 Maggio 15-16 Giugno

Infrastrutture e modellazione digitale

Venerdì 12 ottobre 2018 ore 11 Laboratorio Drawing TO the Future, Politecnico di Torino, C.so Duca degli Abruzzi, 24

Secondo la normativa in vigore e le linee guida dell’ANAC, l’impiego del BIM (Building Information Modeling) per la progettazione delle infrastrutture è ormai una realtà consolidata; si tratta però di una metodologia ancora poco diffusa tra i progettisti, nonostante le normative più recenti ne abbiano previsto una obbligatorietà progressiva negli appalti pubblici. L’obbligo per le stazioni appaltanti scatterà nel 2019 per i lavori di importo superiore a 100 milioni di euro e verrà progressivamente esteso agli appalti di importo inferiori fino a introdurlo in tutto il sistema dei lavori pubblici nel 2025. Inoltre, la normativa disciplina anche gli adempimenti preliminari delle stazioni appaltanti, che dovranno adottare un piano di formazione del proprio personale. In questo contesto, proprio dall’esigenza di rispondere alla crescente domanda di figure professionali esperte sia di processo edilizio che di modellazione digitale, con particolare riferimento al tema delle infrastrutture, il Politecnico propone il nuovo Master di II livello in InfraBIManager, che sarà presentato nel contesto del laboratorio Drawing TO the Future, dedicato proprio alle tematiche del BIM. Il Master ha la durata di un anno accademico e prevede un impegno a tempo parziale, con inizio delle lezioni a gennaio 2019; il percorso è articolato in 4 moduli che ripercorrono il processo edilizio in ogni sua fase, con un flusso informativo continuo di dati tra diversi professionisti, basato sulla interoperabilità dei software tipica del BIM. Particolare attenzione nella didattica sarà dedicata al “problem solving”, con un taglio prettamente pratico, e durante il periodo di svolgimento del Master, ogni studente dovrà svolgere un periodo di tirocinio (375 ore), presso un ente o studio professionale che impieghi la metodologia BIM. Altra particolarità del Master è l’attenzione per gli studenti lavoratori, che potranno fruire delle lezioni non solo in presenza, ma grazie alle più avanzate tecnologie di videolezione, anche in diretta online e in remoto on demand. 

Presentata a Roma la Giornata del Contemporaneo

I 24 musei AMACI e più di 900 realtà in tutta Italia per il quattordicesimo anno consecutivo aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi

 

ROMA – Presentata  alla Farnesina la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento annuale promosso da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, dedicato all’arte del nostro tempo e al suo pubblico. Sono intervenuti Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Gianfranco Maraniello, Presidente AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani; Marcello Maloberti, Artista e autore dell’immagine guida della Giornata.

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Giunta alla sua quattordicesima edizione, sabato 13 ottobre la Giornata del Contemporaneo aprirà gratuitamente le porte dei musei AMACI e di più di 900 realtà in tutta Italia per presentare artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, eventi e conferenze. Un programma multiforme che di anno in anno ha saputo regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea, portando la manifestazione organizzata da AMACI a essere considerata l’appuntamento annuale che ufficialmente inaugura la stagione dell’arte in Italia. Due le principali novità di questa Quattordicesima Giornata del Contemporaneo, annunciate oggi in conferenza stampa: una mostra diffusa nei musei AMACI dedicata all’artista Marcello Maloberti, autore dell’immagine guida della manifestazione, e il coinvolgimento – grazie alla collaborazione e al coordinamento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – della rete estera del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di cui fanno parte le Ambasciate, i Consolati e gli Istituti Italiani di Cultura per dare vita dall’8 al 13 ottobre a una settimana di promozione dell’arte contemporanea italiana fuori dai confini nazionali. Come in passato AMACI ha affidato a un artista la realizzazione dell’immagine guida della manifestazione. Dopo Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016) e Liliana Moro (2017), quest’anno la scelta dei Direttore dei musei associati è ricaduta su Marcello Maloberti, che ha realizzato per l’occasione Medusa: un ragazzo africano – a torso nudo ma con il volto celato da un casco da motociclista ricoperto di conchiglie – ci guarda fisso negli occhi attraverso l’apposita fessura. La rotondità del casco viene sostituita da una forma frastagliata e la sua funzione protettiva viene alterata, a prima vista, dalla fragilità dell’agglomerato di molluschi. La durezza dello sguardo e la fissità della posa contrastano con il senso di leggerezza generale dell’immagine che l’artista ha creato giocando con gli stilemi dell’iconografia classica: il giovane appare come una figura mitologica, una divinità riemersa dalle profondità marine, dove viveva o dove probabilmente è naufragato nel corso di un attraversamento in nave. Il suo sguardo diretto e fiero ci interroga, instaurando un dialogo silenzioso con lo spettatore, fatto di non detti e sottintesi: è uno sguardo che chiede risposte e che, ambiguamente, come nel caso di una Medusa contemporanea, potrebbe trasformarci in pietra, esercitando in noi fascino e repulsione, empatia e distacco. Oltre ad aver realizzato appositamente l’immagine, Marcello Maloberti sarà anche protagonista per la prima volta di una mostra personale diffusa su tutto il territorio nazionale. In questa occasione, infatti, i musei AMACI apriranno gratuitamente i loro spazi e ospiteranno simultaneamente e per un giorno una selezione di opere di Maloberti, offrendo al grande pubblico la possibilità di conoscere la produzione performativa dell’artista, regalando un’occasione di approfondimento che rende più compatta e coerente la partecipazione alla Giornata dei musei associati. Altra novità di rilievo dell’edizione 2018 è la Giornata del Contemporaneo – Italian Contemporary Art, che vede la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e in particolare della rete degli Istituti Italiani di Cultura, con l’obiettivo di promuovere la creatività italiana anche fuori dai confini nazionali. Una creatività che è frutto del lavoro non solo degli artisti ma anche di esperti, curatori, galleristi, collezionisti, critici, editori d’arte, direttori di musei, registrar. Dall’8 al 13 ottobre, circa 100 professionisti saranno coinvolti nell’iniziativa e diverranno, con i loro racconti ed esperienze, testimoni della qualità artistica del nostro Paese. Grazie al coordinamento messo in campo dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI e dalla Direzione Generale Arte Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e da AMACI, Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all’estero, nei propri territori di competenza, organizzeranno quindi, per la quattordicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, oltre 80 eventi d’arte contemporanea italiana tra mostre, performance, installazioni, incontri, dibattiti e presentazioni, in 80 luoghi del mondo. Un programma, dunque, sempre più ricco e variegato, per un pubblico vasto e curioso che da quattordici anni segue con attenzione ed entusiasmo la manifestazione. Dal 2005 a oggi la Giornata del Contemporaneo svolge infatti un ruolo di primo piano per la promozione della cultura contemporanea. L’incremento in termini di aderenti (dai 207 del 2005 ai 937 con 1100 eventi del 2017) e di partecipazione (dai 97.000 visitatori delle prime edizioni ai circa 200.000 delle ultime) alle Giornate del Contemporaneo degli scorsi anni ha dimostrato con chiarezza la sempre maggiore attenzione che le realtà del contemporaneo prestano ad AMACI e alle sue iniziative. In quattordici anni la Giornata del Contemporaneo ha permesso infatti di concretizzare una mappa dell’arte di oggi che ha coinvolto non soltanto le grandi città ma anche i centri più piccoli, da sempre molto attivi, dove i musei hanno assunto il ruolo di poli culturali con la missione di presentare e valorizzare l’attività degli artisti contemporanei, evidenziando l’importante funzione che il contemporaneo svolge nello sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. L’elenco completo degli eventi è scaricabile dal sito www.amaci.org. A testimonianza del rilievo sempre crescente della manifestazione e dell’importanza del suo ruolo nel sistema nazionale, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha conferito anche quest’anno alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica. La Quattordicesima Giornata del Contemporaneo si avvale del sostegno della Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del MiBAC e del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dell’UPI – Unione Province d’Italia, dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, di ICOM Italia e della Regione Lombardia.

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AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani è un’associazione non profit che riunisce 24 tra i più importanti musei d’arte contemporanea del nostro Paese.
Nata nel 2003 con lo scopo di sostenere l’arte contemporanea e le politiche istituzionali legate alla contemporaneità AMACI si propone di consolidare ogni anno di più il suo ruolo di realtà istituzionale e di punto di riferimento per la diffusione dello studio e della ricerca artistica contemporanea in Italia e all’estero.

Progetto Diderot, prenotazioni sold out

In meno di un’ora più di 700 insegnanti delle elementari, medie e superiori del Piemonte e Valle d’Aosta hanno iscritto le classi on line

 

Esauriti in tempo record i 110.000 posti gratuiti messi a disposizione dal Progetto Diderot della Fondazione CRT per gli studenti dai 6 ai 20 anni del Piemonte e della Valle d’Aosta.Durante il “click day” in meno di un’ora più di 700 insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori hanno iscritto on line le proprie classi alle attività proposte dal progetto, in ambiti quali l’arte, l’astronomia, la matematica, la corretta alimentazione, l’imprenditorialità. Il tutto, con il duplice obiettivo di avvicinare i ragazzi in modo creativo e stimolante a discipline non sempre inserite nei programmi curricolari e, nello stesso tempo, approfondire le materie tradizionali con metodologie innovative. Saranno in totale 16 le linee didattiche, molte delle quali rinnovate nella loro veste, con l’obiettivo di rendere maggiormente incisiva l’offerta formativa attraverso l’approfondimento di specifiche tematiche. Il progetto Diderot ha interessato finora complessivamente oltre 880.000 studenti, oltre 43.000 classi e più di 58.000 insegnanti, per un impegno complessivo di oltre19 milioni di euro della Fondazione CRT.

“Migliaia di migranti diventeranno irregolari”

“D’ora in poi negli Spra potranno essere ospitati soli i rifugiati e i minori non accompagnati. Inoltre  prevede l’ abrogazione stessa del permesso di soggiorno per motivi umanitari.”

Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e l’assessora  all’Immigrazione, Monica Cerutti, hanno incontrato nel Palazzo della Regione in piazza Castello, il presidente dell’Anci, Alberto Avetta, i responsabili  degli Sprar del Piemonte (quei centri, in tutto una quarantina, gestiti dai comuni che costituiscono oggi il sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati). Alla riunione hanno partecipato molti sindaci e assessori, per discutere delle conseguenze del Decreto sicurezza dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri. Da parte di tutti è emersa, indipendentemente dal colore politico, la preoccupazione per il futuro. I responsabili degli Sprar, il presidente Chiamparino e l’assessora Cerutti hanno concordato dunque la necessità di un tavolo permanente per monitorare l’evoluzione della situazione. Inoltre l’intenzione è di proporre degli emendamenti al Decreto Sicurezza  che il Piemonte farà pervenire alla Conferenza delle regioni. L’assessora intende anche convocare i parlamentari piemontesi per condividere con loro gli emendamenti. “Il Decreto sicurezza – scrive la Regione in una nota – prevede infatti una riforma che di fatto smantella gli Sprar per come li conosciamo adesso. Perché non contempla più la possibilità di offrire ospitalità ai richiedenti asilo o a chi aveva ottenuto il permesso umanitario. D’ora in poi negli Spra potranno essere ospitati soli i rifugiati e i minori non accompagnati. Inoltre  prevede l’ abrogazione stessa del permesso di soggiorno per motivi umanitari.”  “Così, secondo i nostri dati, solo in Piemonte ci sono oggi almeno 5mila persone che rischiano di diventare irregolari  delle 10380 accolte in questo momento nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria). Alcuni di loro rischiano di finire per giunta con l’essere arruolati dalla criminalità organizzata”, racconta Monica Cerutti. “Quello piemontese è un modello di accoglienza diffusa che funziona, e che spesso uso come esempio quando mi capita di parlare di immigrazione. – afferma il presidente della Regione, Sergio Chiamparino – Non va dimenticato che l’esigenza di integrazione, che è la peculiarità del sistema Sprar, è un’esigenza che c’è e rimane per tutte le persone straniere che sono in Italia e che hanno diritto alla protezione o che sono in attesa di vederselo riconosciuto. Coinvolgeremo tutti i parlamentari piemontesi perché, in fase di conversione del decreto, apportino modifiche migliorative, anche in sintonia con quanto richiesto dall’ANCI”.

Come funzionava il sistema fino a oggi? “Le persone richiedenti asilo, – prosegue la nota della Regione –  e rifugiate, soggiornavano nei Cas,in attesa di valutazione da parte delle Commissioni per il riconoscimento dello status o di un passaggio alla seconda accoglienza (Sprar). In genere, qui dimoravano per un anno e mezzo”. “Valutiamo, in base alla nostra esperienza, che la metà dei richiedenti asilo non otterrà con le nuove regole il permesso di soggiorno- ricorda Cerutti – Inoltre se prima quelle a cui veniva rinnovato per motivi umanitari potevano stare abbastanza tranquille, adesso dovranno preoccuparsi: il permesso per motivi umanitari, per via del Decreto Sicurezza, non sarà rinnovabile”. Dove andranno a finire tutte queste persone? “Sembra irrealistico che possano essere rimpatriate. Quindi staranno per le nostre strade in balia dei criminali o nel migliore dei casi impiegati nel lavoro nero. Con l’aggravante che se prima i centri Sprar (gestiti dai comuni), accompagnavano queste persone in un percorso di inclusione sul territorio, ora diverse migliaia di migranti non avranno più punti di riferimento. Fino a oggi, almeno qui in Piemonte, questo il sistema Sprar è stato gestito in modo virtuoso e ha consentito di lavorare bene all’inclusione di uomini e donne in diversi Comuni del nostro territorio. “In due anni abbiamo più che raddoppiato le accoglienze, arrivando ad avere circa 2000 posti, attivati volontariamente dai Comuni piemontesi.  Ma adesso è urgente riflettere insieme su quanto sta accadendo, sull’impatto sul territorio e su future iniziative da prendere per evitare il peggio”, conclude Cerutti.

I benefici dell’aromaterapia

Tutto cominciò nel 1937 quando Rene-Maurice Gattefossé, artefice del termine aromaterapia e dell’omonimo libro, si curò una bruciatura con l’olio essenziale di lavanda, la sua diffusione e conoscenza si devono invece al chirurgo francese Jean Vainet che dopo la seconda guerra mondiale curava ferite e ustioni con gli oli essenziali estendendone poi l’uso anche ai disturbi psichici

L’aromaterapia, che possiamo considerare una parte della fitoterapia, utilizza piante aromatiche ed oli essenziali, questi ultimi possono essere definiti tali solo se provenienti da una sola specie botanica, se non sottoposti a processi chimici o privati di qualsiasi parte essenziale della pianta e se conservati in contenitori scuri, lontani dalla luce. La loro produzione, un vero e proprio processo alchemico, necessita di tecniche precise, come la distillazione o la spremitura a freddo. Sono sostanze volatili, ad evaporazione rapida,   ricche di proprietà curative, energetiche e profumate che non vanno confuse con le essenze, più facili da reperire e meno virtuose. Tra le azioni più importanti sia a livello fisico che psichico abbiamo la stimolazione dell’organismo, l’attivazione di varie funzioni, la rimessa in vigore e il riequilibrio dell’umore. Gocce di mandorle, nocciola o germe di grano per l’apparato gastro-intestinale, timo ed eucalipto per le vie respiratorie, gelsomino e mirra per la pelle secca mentre per quella grassa arancio, cedro, rosmarino e sandalo. Per un massaggio rilassante e rigenerante, bergamotto, limone, pino silvestre e pompelmo.

Le difficoltà di concentrazione possono essere affrontate con bergamotto, issopo, melissa e menta, mentre per la meditazione incenso, ginepro, mirto, rosa e salvia sono l’ideale. Rilassiamoci infine con gocce di arancio, geranio, lavanda, mandarino, rosa, salvia e sandalo. Oltre a rappresentare una visione e uno stile di vita moderni ed evoluti che vedono la relazione tra esseri viventi e ambiente circostante sempre più centrale, una concezione di convivenza armonica tra fauna e flora, farsi curare dalla natura, affidarsi alle proprietà benefiche delle piante, alle loro facoltà curative, senza per questo sconfessare totalmente i poteri della medicina tradizionale, si sta dimostrando un approccio vincente nella risoluzione di molte problematiche. Una pratica, insomma, che più che una alternativa può essere considerata un complemento, un elemento sussidiario alla scienza tradizionale, un cammino verso il benessere e la cura in piena solidarietà con la professione medica riconosciuta.

 

Condanna a 25 anni per il “romanziere” Piampaschet

La condanna è di 25 anni di carcere comminati dalla corte di Assise di Appello di  Torino, nei confronti di  Ughetto Piampaschet, il giovane piemontese protagonista dal 2011 di un “giallo” giudiziario in relazione alla morte di una ragazza, una prostituta  nigeriana. Per l’accusa l’uomo l’avrebbe uccisa dopo averla frequentata per diversi  mesi. Secondo gli inquirenti avrebbe raccontato la storia in un romanzo trovato dai carabinieri. Dopo l’assoluzione in primo grado la cassazione annullò la condanna a 25 anni della corte di Assise d’appello. Poi un nuovo processo e la condanna di oggi, rispetto alla quale la difesa dell’imputato, secondo la quale “a prevalere è stato il pregiudizio”  ha già annunciato ricorso.

SMOG, FLUTTERO E TRONZANO (FI): “SI SOSTENGANO LE IMPRESE MA IL CAOS DELLA COMMISSIONE DIMOSTRA IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DEL PD E DEL M5S”

“PRONTI A VOTARE ODG CONDIVISO PER COMMERCIANTI E ARTIGIANI”


“Il caos nato in Commissione Ambiente tra i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle contro il proprio assessore sulla delibera anti smog dimostra in modo palese il fallimento delle politiche ambientali messe in campo in tutti questi anni dalle giunte di centrosinistra prima e da quella grillano poi”. Ad affermarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte. Prosegue Tronzano: “Mi pare paradossale vedere il Pd scagliarsi contro le azioni previste dalle delibere della Regione e del Comune di Torino. Per anni hanno fatto demagogia sull’argomento penalizzando imprese e lavoratori, ora si ergono a difensori degli automobilisti. Stanno raccogliendo quello che hanno seminato negli ultimi trent’anni. Il Movimento dimostra invece di essere l’evoluzione incancrenita del Pd: semplicemente radicalizzano quanto da sempre teorizzato a sinistra con effetti nefasti sul mondo produttivo”. Aggiunge Fluttero: “Credo che il fallimento sia totale. Continuiamo a riproporre le stesse politiche da anni, rendendole sempre più gravose e limitanti per i cittadini ma i dati sull’inquinamento non migliorano, anzi. Anche sul fronte del cambio del parco auto siamo indietro: di anno in anno parliamo di andare in deroga per tutta una serie di categorie di cittadini. E’ sintomo che anche sul fronte degli incentivi al cambiamento dei propri mezzi di trasporto siamo ancora all’anno zero. Credo che su questo punto ci sia molto da lavorare e che Pd e M5S debbano recitare il mea culpa”. Conclude Tronzano: “In commissione ho proposto un ordine del giorno bipartisan per evitare di politicizzare lo scontro ed ho quindi dato la nostra disponibilità a costruirlo insieme in modo da venire incontro a tutti gli artigiani e commercianti che rischiano di non poter più circolare per Torino. I cittadini però devono aprire gli occhi: da anni Forza Italia e il centrodestra combatte per avviare politiche innovative sul fronte del contenimento degli agenti inquinanti e per alleggerire la pressione fiscale sull’auto, si pensi al bollo come tassa di circolazione e non di possesso, ma Pd e Movimento ci osteggiano a livello ideologico”.

Viaggiava in auto con 420 mila euro in contanti

Un vero e proprio tesoretto di 420mila euro in banconote di vario taglio erano nascosti in una intercapedine con telecomando su una Audi Q3 con targa francese e con a bordo due italiani. Uno di questi, il conducente, di 43 anni, fermato dalla polizia   non è riuscito a dare spiegazioni sulla provenienza del denaro ed è quindi  stato denunciato per riciclaggio, mentre il passeggero è stato considerato  estraneo ai fatti. L’autovettura  e il denaro sono stati sequestrati dalla Squadra mobile sull’autostrada Torino-Milano, al casello di Rondissone.