redazione il torinese

Bandiere Verdi 2019, Piemonte protagonista

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Tutela della biodiversità a rischio, valorizzazione dell’agricoltura e delle antiche tradizioni, ma anche mobilità sostenibile, efficienza energetica e didattica innovativa al centro delle pratiche virtuose dell’arco alpino premiate dalla Carovana delle Alpi di Legambiente

Nell’arco alpino le buone pratiche sono in costante crescita. Quest’anno sono ben 17 le bandiere verdi assegnate da Legambiente, due in più rispetto allo scorso anno, e che premiamo l’impegno di cittadini, associazioni e comuni, nel tutelare e valorizzare in chiave sostenibile ed ecofriendly le Alpi, fronteggiando con intelligenza gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici. Tutela della biodiversità a rischio, sostenibilità ambientale e mobilità dolce, turismo slow, ma anche efficienza energetica e didattica innovativa i temi al centro delle 17 bandiere verdi 2019 che ben testimoniano la voglia di un futuro sempre più green e innovativo che si respira in questi territori montani, oggi sempre più fragili per via dei cambiamenti climatici. Per questo è fondamentale mettere in campo azioni ad hoc, ma anche ripensare la gestione del territorio e replicare quelle esperienze virtuose che vanno in questa direzione.

 

Tra le storie virtuose alpine segnalate da Legambiente si va ad esempio dall’impegno portato avanti dal CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Bernezzo, in provincia di Cuneo, che dal 2001 recupera, cura e riabilita esemplari di ogni specie di fauna selvatica ritrovati in difficoltà dalle aquile ai cerbiatti, agli interventi e buone pratiche volte alla mitigazione degli effetti climatici che arrivano da Chamois (AO), unico comune italiano non raggiunto dalle auto che si sta impegnando nella progettazione di una Comunità energetica oil free producendo in modo autonomo e principalmente da fonti rinnovabili. Non mancano poi i buoni esempi di mobilità sostenibile come il progetto “Bouzaté” (Muoviti) ideato e proposto da un cittadino, Daniel Vallet, del Comune di Charvensod (AO), per incentivare la mobilità sostenibile casa/lavoro/casa e che l’amministrazione sta prendendo in considerazione. Mobilità e turismo dolce caratterizzano anche la bandiera verde assegnata all’Associazione Sentieri Alta Val Malone (TO) per il progetto di sviluppo locale che ha al centro il recupero della viabilità pedonale della valle. Ad oggi sono stati recuperati e segnati 42 percorsi e il motto dell’associazione è “sentieri per andare lontano”.

 

Storie virtuose premiate oggi da Legambiente con le tradizionali bandiere verdi nel corso della due giorni del quinto summit di Carovana delle Alpi organizzato a Valdieri, in provincia di Cuneo, presso la sede del Parco Aree protette Alpi Marittime e raccolte nel report pubblicato sul sito dell’associazione. A livello regionale, quest’anno è il Piemonte a conquistare più bandiere verdi (5), seguito da Veneto (4), Lombardia (2), Valle d’Aosta (2), e Friuli Venezia Giulia (2) tutte e tre a pari merito, una al Trentino, una all’Alto Adige. Non mancano però le aggressioni all’arco alpino che l’associazione ambientalista denuncia anche quest’anno assegnando 8 bandiere nere (due in più rispetto a quelle dello scorso anno) per scelte obsolete di gestione del territorio e così distribuite: Piemonte (2), Lombardia (2), Valle d’Aosta (1), Alto Adige (1), Trentino (1) Friuli Venezia Giulia (1).

 

“Oggi ai territori montani -spiega Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi di Legambiente– viene chiesto di fronteggiare con intelligenza gli effetti sempre più pesanti dei cambiamenti climatici. Com’è noto nelle Alpi essi sono più consistenti che altrove, infatti, ogni grado centigrado in più registrato nelle terre emerse corrisponde a un +2° sulle Alpi. Per questo è importante mettere in campo azioni virtuose e sostenibili che tutelino e valorizzano davvero l’Arco Alpino e le buone pratiche premiate oggi dimostrano che ciò è possibile. Anzi si tratta di esempi virtuosi che meritano di essere replicati su tutto il territorio”.

 

“Sul clima -ha aggiunto Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente– si sta facendo troppo poco e troppo lentamente, anche nelle montagne che pure risentono sempre di più dei cambiamenti climatici. Lo scioglimento dei ghiacciai e la biodiversità a rischio sono il primo campanello d’allarme di un problema che ha una portata internazionale e sul quale bisogna intervenire al più presto in maniera sinergica e con politiche sempre più mirate. Il nostro Paese deve approvare quanto prima un piano di adattamento ai cambiamenti climatici che abbia tra le sue priorità proprio i territori montani. In modo da diffondere in tutta Italia le pratiche virtuose premiate oggi, aiutando i territori che investono in manutenzione del territorio, gestione virtuosa dell’acqua, in una agricoltura di qualità capace di adattarsi a un clima che sta già cambiando. In parallelo la sfida è aprire finalmente le porte a un modello energetico distribuito e rinnovabile, il solo capace oggi di tenere assieme l’impegno nel fermare i cambiamenti climatici con la creazione di opportunità per tutti i territori, dalle Alpi alle pianure, le famiglie e le imprese”.

 

Bandiere verdi: Oltre alle buone pratiche citate prima, in Piemonte il vessillo green è andato al Monviso Institute, situato ad Ostana (CN), per l’impegno nello sviluppo e nella comunicazione di progetti sostenibili anche attraverso nuove forme di sperimentazione e per l’approccio organico dal punto di vista architettonico, agricolo, sociale, turistico, didattico. Al Gruppo di cittadini volontari delle “Giornate della manutenzione territoriale” sulla Serra di Chiaverano (TO) per le attività di volontariato volte alla messa in sicurezza di una vasta area della Serra dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI). Premiate anche la Regione Piemonte per la recente legge regionale n.14, “Disposizioni in materia di tutela, valorizzazione e sviluppo della montagna”, che punta a valorizzare il territorio montano con una moderna visione della montagna, fondata sulla sostenibilità dei territori e delle persone.

 

Bandiere nere: Quest’anno le bandiere nere sono state assegnate: all’Anas per le pesanti inadempienze e la scarsa trasparenza nella gestione del cantiere Tenda Bis (CN). Vessillo nero anche alla Regione Piemonte per mantenere in vita con cospicui finanziamenti impianti sciistici perennemente in perdita, in particolare destinando consistenti fondi all’innevamento artificiale delle piste piemontesi. Bandiera nera anche per la Giunta Regionale della Regione Autonoma Valle d’Aosta per aver fatto propria, attraverso atti pubblici e amministrativi, la scelta di collegamento intervallivo tra la Valtournenche e la Val d’Ayas attraverso il Vallone delle Cime Bianche.

 

Il report sulle bandiere verdi/nere è disponibile in allegato e al seguente link:

https://www.legambiente.it/carovana-delle-alpi/

SHELL ECO-MARATHON 2019. OBIETTIVO: BATTERE I RECORD D’EFFICIENZA

La storica competizione organizzata da Shell a Londra

 

La Shell Eco-marathon Europe 2019 è alle porte e il Team H2politO è pronto a scendere in pista sul tracciato del Mercedes-Benz World, a Weybridge, Londra. La storica competizione si svolge durante l’eventoMake the Future Live (1-5 luglio).

Il Team del Politecnico di Torino, diviso in Molecules going hybrid e Molecole da corsa, parteciperà alla Shell Eco-marathon per entrambe le categorie previste dalla competizione. I ragazzi di Molecules going hybrid scenderanno in pista con JUNO, il nuovo UrbanConcept alimentato a Benzina, caratterizzato da soluzioni ingegneristiche innovative, quali una monoscocca in fibra di carbonio, componenti meccanici in additive manufacturing e schede elettroniche ad alta efficienza. I ragazzi di Molecola da corsa guideranno invece IDRAkronos, nella categoria Prototype con fuel cell a idrogeno, che tenterà, per il quarto anno consecutivo di affermarsi ai vertici della propria categoria e provare a riconquistare il gradino più alto del podio. Questi ultimi sono reduci dalla Shell Eco-marathon Challenger The Netherlands, dove IDRAkronos (2) ha ottenuto il primo posto di categoria e stabilito il suo nuovo record di consumi pari a 1027 km/Nm3, che equivalgono a 3129 km/L di benzina.

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La Shell Eco-marathon è una delle più importanti e innovative competizioni per studenti a livello mondiale e all’interno del team H2politO sono coinvolti, ad oggi, più di 70 studenti di quasi tutti i corsi di Ingegneria”, ha dichiarato l’ing. Massimiliana Carello, Faculty Advisor del Team dalla sua nascita nel 2007. “La partecipazione alla competizione, infatti, favorisce lo sviluppo di numerose competenze che oggi sono molto ricercate dalle aziende e per questo motivo il progetto diventa non solo un momento formativo ma anche un’esperienza importante per il momento di ingresso nel mondo del lavoro. Fondamentale per la riuscita del progetto è, inoltre, la costante collaborazione con molte aziende partner e sponsor, oltre al sempre fondamentale supporto del nostro Ateneo che fortemente crede nell’iniziativa”. La Shell Eco-marathon è la più importante competizione per l’innovazione nella mobilità che si svolge ogni anno in Europa, America e Asia e coinvolge oltre 5000 studenti nei tre continenti.  La competizione avviene in un contesto in cui i leader di oggi e di domani, oltre a un vasto pubblico fortemente interessato alle tematiche energetiche, incoraggiano il dibattito su soluzioni sostenibili per affrontare la crescita del fabbisogno energetico mondiale. Scopo dell’iniziativa è di coinvolgere i cittadini europei su tematiche relative all’energia e alla mobilità, ponendosi come fonte di ispirazione nel considerare soluzioni innovative.“La Shell Eco-marathon è una competizione storica, importantissima in termini di innovazione, perché vuole dare una voce alle generazioni più giovani che vogliano ideare e progettare il futuro della mobilità”, ha commentato Valeria Contino, Responsabile Relazioni Esterne Shell Italy, Spain & Adriatics. Siamo molto fieri della partecipazione dei ragazzi italiani, giovani talenti provenienti da scuole e università che si misureranno con studenti da tutta Europa e arricchiranno il loro bagaglio culturale in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro, offrendo magari anche spunti utili alle aziende del settore”.

Evade dai domiciliari: arrestato

I Carabinieri della provincia di Asti operano quotidianamente sul controllo di 281 soggetti sottoposti a misure cautelari, misure di prevenzione, misure alternative di espiazione della pena e misure di sicurezza, segnatamente, si tratta di persone che stanno scontando un regime dentetivo di arresti domiciliari, piuttosto che particolari prescrizioni imposte da sorveglianza speciale e libertà vigilata. In questo contesto il Comando Provinciale Carabinieri di Asti, attraverso l’operato delle Compagnie di Asti, Villanova d’Asti e Canelli, svolge controlli con cadenza giornaliera, suddivisi per fascia oraria e ambito territoriale, con una media espressa in termini numerici di ben 74 persone controllate al giorno. Il numero è certamente suscettibile di variazioni derivanti da situazioni di contingenza. Ogni mese sono oltre 2200 le persone sottoposte a controllo.

L’assiduità dei controlli è volta alla scrupolosa verifica del rispetto delle prescrizioni cui i soggetti sono sottoposti, intervenendo in caso di violazione.

A tal proposito, nella giornata di ieri, C.R., trentenne marocchino con diversi precedenti di polizia e penali, già agli arresti domiciliari, si allontanava arbitrariamente dalla propria abitazione di Portacomaro (AT) in violazione della misura cui era sottoposto. Per queste motivazioni, il soggetto è stato tratto in arresto in flagranza di reato dai militari della  Stazione Carabinieri di Portacomaro (AT), i quali lo hanno successivamente tradotto presso le camere di sicurezza del Comando provinciale di Asti, in attesa del rito per direttissima. Dopo la convalida dell’arresto il pregiudicato è stato associato presso la casa di reclusione di Asti

Anteprima di Borgate dal Vivo 2019

 

La stagione 2019 di Borgate dal Vivo è alle porte
 Ad arricchire la quarta edizione del festival culturale, che si aprirà ufficialmente sabato 29 giugno, sono una serie di eventi speciali concepiti come anteprima. Il primo di essi si è tenuto lo scorso 8 giugno nel suggestivo cortile del Castello della Contessa Adelaide, a Susa. A incantare il pubblico con una conferenza-spettacolo è stato Hervé Barmasse: «Questo è il terzo anno che partecipo a Borgate dal Vivo: non potevo mancare». Così ha esordito il campione di alpinismo che, nato e cresciuto ad Aosta, ha narrato la sua vita attraverso un racconto fatto di immagini e di parole. «Da piccolo avrei voluto diventare un campione di sci: ci stavo riuscendo, quando un terribile infortunio, a soli 16 anni, mi ha fatto capire che la vita è come una medaglia, ha due facce. Una è quella brillante della felicità, l’altra è quella opaca delle sofferenze».  Dopo quel terribile incidente, Barmasse decide di scalare la montagna di casa, il Cervino, con il padre, guida professionista: da quel momento capisce che nel suo destino c’è l’alpinismo. «Ho vissuto tutta la mia vita tra zero e otto mila metri — ha continuato a raccontare lo scalatore — tante volte sono caduto e ho dovuto ricominciare dal livello del mare: rialzarsi e mettersi in cammino non è mai facile, ma permettere di conoscere la vera felicità». Secondo l’alpinista non è necessario compiere grandi imprese per raggiungerla: «Avere un sogno e lavorare perché si realizzi è la cosa più importante, ciò che rende davvero felici, perché i record passano, mentre le emozioni e i ricordi restano indelebili».  Questa filosofia di vita ha portato Barmasse a lavorare con costanza e determinazione per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Appartiene certamente a questa categoria il progetto di scalare le montagne adottando uno stile pulito per rispettare la natura e disperdere la minor quantità possibile di rifiuti nell’ambiente: «Nessuno ci pensa, ma un alpinista porta con sé tante cose che durante la scalata si trasformano in rifiuti: penso che tutti possiamo essere i più forti e grandi alpinisti del mondo se con le nostre azioni dimostriamo di amare e rispettare la montagna». La tematica ambientale costituisce il filo rosso che unisce lo spettacolo di Barmasse agli altri due eventi dell’anteprima 2019 di Borgate dal Vivo. Il primo è in programma alle 18 di questo pomeriggio al Jardin d’la Tour di Oulx: è uno spettacolo del Cirko Vertigo interamente dedicato al tema dell’acqua. Invece, il secondo si terrà ad Avigliana il prossimo sabato 22 giugno. A partire dalle ore 21, Piazza Conte Rosso si trasformerà in un teatro a cielo aperto per la lettura dell’attore Vinicio Marchioni de L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, racconto incentrato sul rapporto tra uomo e natura.  I tre appuntamenti dell’anteprima 2019 di Borgate dal Vivo sono tutti a ingresso libero e sono totalmente finanziati da SMAT. Il gruppo torinese ha deciso di celebrare così l’inaugurazione del nuovo acquedotto della Valle di Susa. Si tratta di un’opera notevole per dimensioni (interessa 27 differenti comuni) e costi (ha richiesto un investimento di oltre 127 milioni di euro), realizzata in oltre dieci anni di lavori e destinata a portare acqua potabile di alta qualità nelle case di tutti i valsusini. 
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Giulia Amedeo

Scuola – Lavoro, un campus “bancario”

Un Hackathon per progettare iniziative green mettendole poi a disposizione dei propri istituti scolastici; la preparazione di un workshop da realizzare durante la Diversity & Inclusion Week di BNL-BNP Paribas in tutta Italia; e ancora la possibilità di sperimentarsi in nuove idee per soluzioni, prodotti e servizi con attenzione alla sostenibilità ambientale e alla Responsabilità Sociale d’Impresa. È ricco e concreto il programma del Campus che BNL Gruppo BNP Paribas offrirà dal 17 al 21 giugno a Roma ai ragazzi delle scuole superiori di 10 città italiane (Verona, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Palermo, Cagliari) a conclusione dell’edizione 2019 di “Alternanza scuola-lavoro”, l’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

 

BNL rafforza così il proprio impegno per favorire il contatto tra i giovani e il mondo del lavoro attraverso un percorso di orientamento, di scambio tra l’azienda e il contesto scolastico, di dialogo intergenerazionale, contribuendo alla formazione degli studenti, consolidando e ampliando le conoscenze acquisite a scuola, attraverso esperienze pratiche sul campo.

 

Alternanza Scuola-Lavoro in BNL ha visto quest’anno la realizzazione di una prima fase, fra febbraio e maggio 2019, durante la quale 700 studenti sono stati coinvolti in interventi direttamente nelle loro scuole: di questi 90 hanno partecipato attivamente, sulla base delle attitudini emerse, alla vita di azienda, in uno stage caratterizzato da incontri e attività nelle strutture commerciali dedicate a privati e imprese, a contatto con i diversi collaboratori impegnati anche nei mestieri più innovativi e tecnologici del “fare banca”.

 

Una selezione di 30 ragazzi, poi – scelti insieme ai professori in considerazione delle caratteristiche e abilità dimostrate durante fase di stage – parteciperanno al Campus che BNL offre loro nel suo Headquarters, facendosi carico di tutto quanto sarà necessario durante il periodo di permanenza nella Capitale.

 

BNL ha fatto registrare negli anni una partecipazione crescente ad Alternanza Scuola-lavoro: nel 2017 furono coinvolti in tutto 500 studenti mentre sono stati 700 nel 2018.

 

CHIESA DI SCIENTOLOGY DI TORINO: FUNZIONE RELIGIOSA CON CERIMONIA DEL NOME

Domenica 16 giugno alle 10.30, presso la Chiesa di Scientology di Torino in via Villar, 2 angolo corso Venezia, si svolgerà la funzione domenicale tenuta dal Rev. Magda Camilla Morra.Nell’occasione verrà celebrata una cerimonia del nome, rito religioso tratto dalle scritture di L. Ron Hubbard, dedicato ai nuovi nati. La comunità locale è invitata a partecipare e condividere il lieto evento.

Si ritorna in college

Non sarà mai ripetitivo il ribadire con insistenza l’importanza vitale che ebbero le fraternities delle università e dei colleges americani per l’attività di miriadi di bands garage rock negli anni ‘60. Ne avevo già parlato in occasione dei Marble Collection dell’area di New Haven, dal momento che il sistema dell’Ivy League era una vera e propria manna dal cielo per la quantità di frat parties oggetto di animazione musicale rock

 Feste universitarie che erano campo di allenamento e “palestra” ideale per snocciolare il repertorio originale o di covers di centinaia di gruppi emergenti, in lotta fra loro per fiondarsi sulle feste più trendy (con la speranza di agganci a livelli alti col giro delle case discografiche e dei produttori musicali di grido). E allora eccole queste fratellanze studentesche, coi loro acronimi in lettere greche, con i loro stemmi dai colori esclusivi (harvest gold, carnation white, growing green, royal purple, sapphire blue e infiniti altri), con simboli a volte dal significato ermetico e misterioso (civette, bilance, sfingi, fenici etc.), sparse su tutto il territorio degli Stati Uniti ma in particolar modo a est, da New York fino in Florida. E come i frat parties impazzavano in area di Ivy League, allo stesso modo erano ambitissimi più a sud, per esempio a Gainesville (Florida), tipica città di college e gigs connessi… Qui non a caso la competizione tra bands per le feste universitarie era serrata e la concorrenza non mancava ai più diversi livelli (pure di managers e di agenti). Nell’agone erano coinvolti anche The Rare Breed, band sorta attorno al 1963 dalle ceneri di due gruppi preesistenti: The Playboys e The Big Beats. Manco a dirlo i membri erano studenti della University of Florida, precisamente Randy Ratliff (V), Bill Carter (chit), Jim Garcia (chit), Randy McDaniel (b), Ron Gause (V, org) e Paul McArthur (batt) [in un secondo momento anche Bryan Grigsby (fl, sax)]; il sound guardava al passato del rock&roll ed il look pure, dal momento che i Rare Breed non si allinearono mai a tendenze hippie o di controcultura, nemmeno dopo il 1966. Nelle aree di Gainesville (soprattutto presso il locale “Dub’s”), Starke, Ocala, Palatka (fin quasi a Jacksonville) la band si muoveva con pieno agio tra feste universitarie, adult clubs, parties privati sotto la supervisione coordinata dei due managers Bob Norris e Dub Thomas, abili non tanto nel rastrellare date nel giro degli allora diffusissimi dance clubs, ma soprattutto sul versante degli studi di registrazione; il raggio d’azione non era ampio ma la frequenza delle esibizioni era comunque consistente e sostenuta. Probabilmente “adocchiati” nell’ambito di una specie di competizione tra bands a fini promozionali, The Rare Breed ebbero la possibilità di entrare in studio di registrazione, sfornando due 45 giri incisi entrambi tra 1966 e 1967 nei Charles Fuller Studios di Tampa: “In The Night” [L. Garcia] (CM-012; side B: “I Need You”); “I Talk[ed] To The Sun” [Carter – Garcia] (FR-3250; side B: “Don’t Blow Your Cool), entrambi con etichetta Cool as a Moose. Purtroppo la gestione degli introiti fu alquanto infelice ed il secondo single fu anche oggetto di diffusione pirata, causando perdite economiche all’intera band nonostante la positiva programmazione nelle radio locali di Gainesville. Le esibizioni continuavano ad essere di buon livello, in primis quelle presso “The Pier” di Daytona Beach, finché il completamento degli studi in college e altre concause portarono all’allontanamento da Gainesville e allo scioglimento della band probabilmente a fine 1968. Destino comune a parecchie altre bands, nate e tramontate in ambito universitario.

 

Gian Marchisio

 

 

Bollicine italiane e moscato con Go Wine

Torino, NH Hotel Collection Piazza Carlina****
(Piazza Carlo Emanuele II, 15)

LE BOLLICINE ITALIANE

e il MOSCATO WINE FESTIVAL

Evento di promozione e degustazione

L’associazione Go Wine promuove per la diciannovesima edizione lo speciale evento nella città di Torino, dedicato alle bollicine italiane e al moscato nelle sue diverse espressioni.

L’evento sviluppa in due filoni principali: 
le bollicine made in Italy, ovvero la valorizzazione di prodotti espressione dei terroir storici dello spumante italiano e dell’interessante panorama delle cosiddette bollicine autoctone, frutto delle tante varietà che incontrano sempre più risultati apprezzabili nella versione spumante.
il Moscato, attraverso la formula del moscato wine festival, con la promozione del Moscato d’Asti e dei tanti altri vini Moscato espressione dei diversi tipi di vitigno coltivati in tutte le regioni italiane.

Nelle sale dell’elegante NH Hotel Collection di Piazza Carlina, festeggeremo l’arrivo dell’estate, con una proposta di degustazione particolarmente allettante. Da una parte vini spumanti di qualità, con aziende presenti in forma diretta ad incontrare il pubblico, ed una sfiziosa selezione in Enoteca; dall’altra parte della sala le selezioni del Moscato Wine Festival, con Botteghe del Vino, aziende in forma diretta e le selezioni del Moscato d’Asti 2018 e dei Moscato delle altre regioni italiane, dalla Valle d’Aosta sino a Pantelleria!

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L’elenco di cantine che partecipano all’evento
nel mosaico fra bollicine e moscato,
fra il banco d’assaggio e le selezioni nelle enoteche tematiche

Abbona Anna Maria – Dogliani (Cn); Adriano Marco e Vittorio – Alba (Cn); 
Banfi – Strevi (Al); Bolognani – Lavis (Tn); 
Bongioanni Federico – Neviglie (Cn); Bricco Maiolica – Diano d’Alba (Cn); 
Cà Lustra – Cinto Euganeo (Pd); Cantina Clavesana – Clavesana (Cn); 
Cantina Colle Moro – Frisa (Ch); Cantina di Venosa – Venosa (Pz); 
Cantina Produttori Bolzano – Bolzano (Bz); Cantina Tondini – Calangianus (Ot); 
Cantine del Notaio – Rionero in Vulture (Pz); Cantine Monfort – Lavis (Tn); 
Cantine Viola – Saracena (Cs); Caudrina – Castiglione Tinella (Cn); 
Carussin – San Marzano Oliveto (At); Casa Divina Provvidenza – Nettuno (Rm); 
Casa Maschito – Maschito (Pz); Casa Roma – San Polo di Piave (Tv); 
Cascina Castlet – Costigliole d’Asti (At); Castel de Paolis – Grottaferrata (Rm); 
Chateau Feuillet – Saint Pierre (Ao); Cieck – San Giorgio Canavese (To); 
Col d’Orcia – Montalcino (Si); De Tarczal – Isera (Tn); 
Dezzani – Cocconato d’Asti (At); Di Majo Norante – Campomarino (Cb); 
Dionigi – Bevagna (Pg); Doglia Gianni –Castagnole Lanze (At); 
Domanda – Calosso (At); Donnafugata – Marsala (Tp); 
Fausta Mansio – Siracusa; F.lli Rabino – Santa Vittoria d’Alba (Cn); 
Francone – Neive (Cn); Francesco Intorcia & Figli – Marsala (Tp); 
Giasira – Rosolini (Sr); Gostolai – Oliena (Nu); 
Grasso F.lli – Treiso (Cn); La Montagnetta – Roatto (To); 
L’Autin – Bibiana (To); Maison Anselmet – Villeneuve (Ao): 
Minardi – Pantelleria (Tp); Negro Angelo & Figli – Monteu Roero (Cn); 
Negro Maria Luigina – Coazzolo (At); Magda Pedrini – Gavi (Al); 
Pino Gino – Castiglione Chiavarese (Ge); Planeta – Menfi (Ag); 
Poderi Colla – Alba (Cn); Poggio Ridente – Cocconato d’Asti (At); 
Polvanera – Gioia del Colle (Ba); Ponchione – Govone (Cn); 
Prunotto – Alba (Cn); Rebollini – Borgoratto Mormorolo (Pv); 
Rivera – Andria (Bt); Rossotto Stefano – Cinzano (To); 
San Nazario – Vo’ (Pd); Roberto Sarotto – Neviglie (Cn); 
Sordo Giovanni – Castiglione Falletto (Cn); Tenuta Il Falchetto – S. Stefano Belbo (Cn); 
Tenuta Langasco – Alba (Cn); Terrabianca – Mango (Cn); 
Tosti – Canelli (At); Bruno Verdi – Canneto Pavese (Pv); 
Viglione – Monteu Roero (Cn); Vignalta – Arquà Petrarca (Ud); 
Villa Giada – Canelli (At); Vite Colte – Barolo (Cn); 
Zaccagnini – Bolognano (Pe); Zeni Roberto – San Michele all’Adige (Tn).

Distilleria Revel Chion – Chiaverano (To); Distilleria Sibona – Piobesi d’Alba (Cn).

Ciclismo nel Canavese con Uisp

Mentre Crescono nella uisp i tanti e diversi modi di vivere questo sport, dal cicloturismo al randonnée, ai nuovi e numerosi appuntamenti di mountain bike, arriva una nuova opportunità per gli amanti delle due ruote. E’ partito in sordina il campionato di ciclismo del Canavese organizzato da Giuliano Dorato, grande appassionato con un passato tra le quattro ruote. “La prima gara di Torre del 26 maggio ha dovuto fare i conti con un tempo inclemente e ha visto la presenza di 22 partecipanti, soddisfatti dell’evento. E’ andata meglio a Baldissero, una trentina le presenze, contando che nel mondo amatoriale questa disciplina è sempre alla ricerca di volontari. Il prossimo appuntamento è per il 7 luglio a Lilliane (Ao) con la cronoscalata”

Rapina anziana, arrestato

I militari della Compagnia di Alba hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano per la rapina avvenuta il 7 maggio in via Garelli ad Alba nei confronti di una donna. In quella circostanza il cittadino del centro Africa era riuscito ad asportare con violenza e minaccia, denaro contante ed una piccola spesa che la pensionata aveva acquistato poco prima al supermercato. Nella ricostruzione fatta dalla donna l’uomo l’aveva seguita fino all’interno del cortile di casa per rapinarla, non curandosi delle urla di aiuto della vittima e delle persone che passavano in quel frangente. Questa mattina, lunedì 10 giugno i Carabinieri della Stazione di Alba l’hanno tratto in arresto, notificandogli presso il carcere di Alessandria l’ordine di custodia cautelare emesso dal Tribunale di Asti.