Ok dal Consiglio regionale del Piemonte (con voto bipartisan) alla delibera della Giunta attraverso la quale la Regione darà il via formalmente alla trattativa già avviata con il Governo per ottenere una maggiore autonomia. Tutto nell’ambito dell’articolo 116 della Costituzione. L’obiettivo è il accrescere alcuni poteri su sanità, turismo e beni culturali, infrastrutture, istruzione e formazione, politiche transfrontaliere e previdenza complementare.
CORRERE OVUNQUE PER “LA VIA DELLA FELICITA'”
Una casa a Torino si vende mediamente in 7 mesi. Ma se un proprietario avesse fretta di vendere perché tasse e spese condominiali spazzano via i suoi risparmi, cosa potrebbe fare?
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Per vendere prima e meglio ci si può affidare all’home staging che riduce i tempi anche di 4 volte”, spiega Lucia Vigna vice presidente di Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). “Il punto di partenza resta sempre il giusto prezzo: una valutazione oggettiva basata su parametri di mercato che il consulente conosce e consiglia – aggiunge Vigna – dopodiché migliore è la presentazione della casa, maggiore è lo stimolo all’acquisto”.
L’HOME STAGING ACCORCIA I TEMPI
La casa è preparata e fotografata al meglio per sbaragliare la concorrenza sui portali: l’home staging in questo fa la differenza. E’ una tecnica americana non ancora così comune tra gli agenti italiani, ma le agenzie affiliate Fiaip possono far riferimento a un home stager di fiducia, convenzionato con la Federazione, l’architetto Clementina Dellacasa di Home Atmosphere, referente per il Piemonte e la Ligura di Home staging Italia, che terrà l’8 novembre all’Unione industriale di Torino, un incontro sulle tecniche per valorizzare gli immobili destinati alla vendita e alla locazione, organizzato da Fiaip. “Difficile che con l’home staging un appartamento resti in vendita per più di tre mesi. Se si parte da una valutazione corretta in 45-50 giorni si riesce a vendere”, spiega Dellacasa. “Per gli affitti – aggiunge – i tempi variano in base alla zona in cui si trovano gli alloggi: possono servire al massimo tre settimane ma talvolta si bruciano in dieci giorni e spesso ci chiedono anche di acquistare i mobili usati per l’allestimento”.
I CASI TORINESI
In Torino e dintorni i risultati sono significativi: “In via Gradisca, zona Santa Rita – racconta Dellacasa – un appartamento vuoto, fermo da quasi due anni è stato venduto in 45 giorni. Sono bastati 30 giorni per la vendita di un alloggio in via Calandra, in pieno centro a Torino. A Moncalieri una villa sul mercato da più di due anni con gli interventi di home staging è stata acquistata in 42 giorni”.
COME FUNZIONA L’HOME STAGING?
“E’ un allestimento scenografico che si rifà al teatro: una valorizzazione visiva che dà al visitatore la percezione degli spazi”, commenta l’architetto, che dal ’93 si occupa di home staging. “Per presentare un immobile studiamo il contesto urbanistico territoriale della casa e il target di riferimento da cui dipendono anche gli arredi da utilizzare”, spiega. “Per gli allestimenti uniamo componenti veri, divani, tavoli e sedie, a elementi artificiali; ad esempio i letti sono gonfiabili ma opportunamente rivestiti e arricchiti da testate, coperte e cuscini. Molto importanti sono i punti luce: in case sprovviste di illuminazione ci occupiamo noi anche di lampadari e lampade”. Gli arredi, inoltre, restano all’interno dell’abitazione fino alla vendita dell’immobile. E’ necessario dunque un vasto assortimento di mobilio stoccato in magazzino per rispondere alle varie esigenze del cliente: “In una casa antica con stucchi e soffitti affrescati occorrono arredi di design e di pregio, in una casa moderna, i mobili devono adattarsi a canoni più attuali”.
I COSTI
In 4 giorni la casa è letteralmente ‘messa in scena’ con tanto di servizio fotografico, trasformata in modo che chi guarda gli annunci non abbia dubbi su quale casa visitare. Ma quali sono i costi? La variabile è la metratura: “Per medie dimensioni si va dai 1200 ai 1500 euro, incluse le foto”. Alla maggior parte degli acquirenti piace visitare case che sembrano pronte per essere abitate e l’home staging va in questa direzione, “è coinvolgente e aumenta l’interesse all’acquisto”.
#WHOSARTFOR: per chi è l’arte?
Un progetto di R-set | Tools for cultural workers in collaborazione con Rete al Femminile
DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018, ORE 17.00 – 19.00 Isola – via Goito 15, Torino
Partirà venerdì 8 novembre 2018 la campagna di crowdfunding #WHOSARTFOR, sulla piattaforma Eppela(con il supporto di Fondazione CRT Risorse +). Una campagna lanciata per raccogliere € 7.000 e sostenere la ricerca sulle condizioni di lavoro nel mondo dell’arte, da una prospettiva femminile. Un’idea nata da una riflessione condivisa tra il progetto R-set | Tools for cultural workers e l’associazione Rete al Femminile, per incoraggiare l’empowerment professionale e l’inclusione sociale anche in ambito artistico. R-set | Tools for cultural workers è un progetto di Impasse che promuove il confronto fra professionisti e organizzazioni culturali per la discussione di strategie di sussistenza attraverso la formazione peer-to-peer. Rete al femminile è l’associazione nazionale dedicata alle donne che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici. La Campagna sarà presentata, subito dopo il lancio on line, domenica 11 novembre nel corso di un aperitivo, da Isola in Via Goito 15 a Torino (dalle 17.00 alle 19.00). Con i fondi raccolti sarà realizzato un libro che presenti il lavoro di 7 artiste e 7 ricercatrici sui temi dell’economia dell’arte e della cultura e delle politiche culturali. I saggi e i case studies si accompagneranno a opere grafiche, fotografiche e performative (in forma di documentazione). L’invito a partecipare per autrici e artiste avverrà attraverso una open call internazionale. I criteri di selezione saranno improntati all’inclusione e alle pari opportunità in materia di provenienza geografica, sociale e di caratteristiche personali. Il momento della selezione dei contributi per la pubblicazione sarà occasione, per la commissione selezionatrice, per un laboratorio di pensiero sulla trasparenza, la qualità e le linee guida dei criteri di valutazione dei progetti culturali. “Attraverso il premio vogliamo promuovere progetti, ma anche istituzioni, fondazioni e imprese virtuose che abbiano sviluppato un atteggiamento responsabile nei confronti dei lavoratori dell’arte, per quanto riguarda la loro remunerazione, e nei confronti del pubblico, per quanto riguarda la ricaduta dei benefici generati dai progetti stessi”, racconta Nicoletta Daldanise, curatrice. Le artiste e le ricercatrici lavoreranno sui temi dell’equa retribuzione del lavoro artistico e culturale, la creazione di valore condiviso, l’impatto sul territorio, la responsabilità d’impresa, i modelli economici e normativi della scena indipendente, la partecipazione democratica di tutte le fasce sociali alle attività artistiche proposte, raccogliendo saggi, modelli di contratti, esempi di buone pratiche, contributi artistici. Infine, conclude Irene Pittatore, artista “Attraverso la distribuzione del libro e la premiazione delle artiste e delle autrici selezionate, prevista per la primavera 2019 a Torino, estenderemo i risultati della riflessione a vantaggio di altri professionisti, organizzazioni indipendenti, istituzioni e di tutti coloro che fruiscono abitualmente del lavoro artistico, presentando alcuni dei case studies presi in esame e riconoscendone pubblicamente la buona pratica messa in atto”.
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R-set | Tools for cultural workers:
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Rete al femminile è l’associazione nazionale dedicata alle donne che lavorano in proprio come libere professioniste, freelance o imprenditrici. www.retealfemminile.com
Un arazzo di foglie colorate
Da venerdì 9 a domenica 11 novembre
Amore, ma anche abbandono, sconforto rabbia, rimpianto e vendetta o ancora gioia, ispirazione, allegria e fiducia: i sentimenti umani non si fermano certo qui. E, insieme a tanti ma tanti altri ancora, rappresentano il tema centrale, cui è dedicata e affidata alle pagine scritte, la quarta edizione di “Libri in Luce”, la festa del libro in programma al Movicentro di Alpignano, in piazza Robotti (Stazione Ferroviaria), da venerdì 9 a domenica prossima 11 novembre. Ventitre gli incontri previsti, ciascuno introdotto da un titolo che combinerà due sentimenti diversi ma strettamente legati ai libri presentati. Organizzata da Lettera Ventitré, in collaborazione con il Comune di Alpignano e sotto la direzione artistica dei giornalisti Salvo Anzaldi e Chiara Priante, la rassegna radunerà e farà incontrare per tre giorni consecutivi, attraverso confronti e
dibattiti di sicuro interesse e attualità, scrittori giornalisti artisti ed editori, offrendo al pubblico la possibilità di visitare stand in grado di offrire ogni tipo di volume: da quelli appena usciti ai best seller, dai libri legati al territorio e alla storia piemontese a quelli che in modo più esplicito richiamano il tema dell’edizione di quest’anno.Come tradizione, la mattinata di venerdì 9 novembre sarà dedicata alle scuole e conterà sulla presenza dei giornalisti Darwin Pastorin, che illustrerà ai ragazzi la sua “Lettera a un giovane calciatore”, e Franco Borgogno che parlerà del suo “Un mare di plastica”, quello che inquina le nostre vite e necessita oggi più che mai di un robusto argine. Alle 18, cerimonia di inaugurazione tutta dedicata a L’amore. E non poteva essere
altrimenti: prima la prolusione della professoressa Carla Ricci sull’amore nella letteratura, un breve ma intenso viaggio da Paolo e Francesca a Montale. Poi la lectio magistralis - intitolata “É una gioia e una sofferenza. L’amore visto al cinema, l’amore visto dal cinema” - di Gabriele Molinari, avvocato e consigliere regionale, grande cultore di cinema e che, come delegato alla Consulta Regionale dei Giovani, ha ideato quest’anno il corso (promosso dal Consiglio Regionale del Piemonte) sull’educazione sentimentale a scuola, una rialfabetizzazione emotiva proposta ai ragazzi di quinta superiore, progetto unico in Italia che guarda alle relazioni, in amore e in amicizia.Fra sabato 10 e domenica 11 novembre gli incontri procederanno toccando svariati temi, e sempre seguendo il fil rouge dei sentimenti, attraverso le parole di numerosi scrittori e giornalisti, fra i quali – solo per citarne alcuni – Clara Caroli (“La casa dei cuori sospesi”), Claudio Marinaccio (“La folle storia del kamikaze che non
voleva morire”) e ancora Salvatore Renna (autore della graphic novel “Un giudice ragazzino” dedicata a Rosario Livatino, ucciso ad Agrigento dalla mafia nel ’90), mentre Barbara Sessini presenterà “Il giorno perfetto per un delitto” e Maria Concetta Di Stefano “Le amiche del ventaglio”. Particolarmente interessanti per gli appassionati del “grande” sport, anche gli incontri con Beppe Gandolfo, volto storico del Tg5 e grande cuore granata, (con i suoi “Tutto il Toro del Mondo” e “Meroni. L’artista campione”) e con Paolo Viberti (autore de “L’inconscio di Coppi”). La chiusura dell’edizione 2018 di
“Libri in Luce” sarà affidata alle “Maestre d’Italia” di Bruna Bertolo, un viaggio dalle maestrine dalla “penna rossa” alle insegnanti dei nostri giorni, e al saluto del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti. Il programma completo della rassegna si può visionare all’indirizzo web http://www.letteraventitre.com/libri-in-luce/
g.m.
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Nelle foto:
Risotto classico ai funghi porcini
L’autunno e’ il momento migliore per gustare i funghi freschi. Il porcino e’ tra i funghi il piu’ conosciuto ed apprezzato per il suo sapore e profumo inconfondibili. Un classico della nostra gastronomia e’ il risotto ai funghi porcini che vi propongo questa settimana, un piatto autunnale che profuma di boschi ma al contempo raffinato, aromatico e semplice da preparare.
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Ingredienti:
350gr. di riso per risotti
500gr. di funghi porcini freschi
50gr. di burro
50gr. di parmigiano grattugiato
1 piccola cipolla bianca
1 spicchio di aglio
1 lt. di brodo vegetale
1 bicchierino di vino bianco
2 cucchiai di prezzemolo tritato
Sale q.b.
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Pulire delicatamente i funghi privandoli da tutte le impurita’. In una padella antiaderente fondere il burro, aggiungere la cipolla e l’aglio tritati e lasciar appassire. Aggiungere il riso e tostare per qualche minuto poi, sfumare con il vino bianco, mescolare bene e aggiungere il brodo vegetale caldo poco alla volta. A meta’ cottura aggiungere i funghi tagliati a tocchetti, salare e mescolare bene. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano, il prezzemolo e servire caldo.
Paperita Patty
DALLA LIGURIA Un amministratore di condomini che lavorava tra Albenga e Ceriale è stato denunciato per appropriazione indebita dalla Guardia di finanza, che ha trovato sul suo conto personale mezzo milione di euro ingiustificato. Negli ultimi 12 mesi il professionista aveva sottratto 140 mila euro, riservati a interventi per la manutenzione di vari immobili, da lui invece trasferiti alla gestione dell’ufficio, al pagamento dell’affitto e a spese voluttuarie. Circa 40 i condomini che ora hanno i bilanci in rosso. Più di 200 famiglie dovranno ripagare le quote per interventi già approvati.
Dai sfogo all’espressione artistica
Ecco il programma degli appuntamenti che, fino a domenica 11 novembre, si svolgeranno a L ’ARTeficIO di Via Bligny 18/L, Torino: la nuova realtà associativa e ricreativa dedicata all’espressione di ogni forma artistica come musica, teatro, fotografia, pittura, danza, in pieno centro a Torino
Giovedì 8/11: il Pianobar de l’ARTeficIO, con Luca LP Procopio
dalle ore 20:00 alle 00:00 Luci soffuse, un pianoforte, musica da ascoltare e da vivere, gli amici, del buon cibo e qualcosa da bere. Ogni giovedì, il Pianobar de l’ARTeficIO con il nuovo menù della stagione 2018/2019.
Informazioni aggiuntive:
Ingresso GRATUITO. L’ingresso riservato ai tesserati Arci.
Il locale apre alle 19.30, con possibilità di cenare con menù alla carta.
Dalle 20 inizia il pianobar, con Luca Procopio al piano de l’ARTeficIO.
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Da venerdì 9 a domenica 18 novembre:
Vernissage mostra personale Paola Civetta | Islanda
Una collezione straordinaria, nata dalla selezione di oltre 12.000 scatti raccolti in 7 viaggi dal 2014.
Islanda | Þú komst við hjartað í mér (sei entrata nel mio cuore)
Paola Civetta: “Non sono una fotografa, ma di fatto fotografo. Non riesco fare a meno di catturare luci, colori e atmosfere degli attimi sfuggenti, quasi volessi cristallizzarli per sempre. Fotografo fin da piccola. Ricordo le prime Istamatic e poi la Voigtländer ancora con il soffietto completamente manuale. Sono poi passata alla pittura, con tecniche miste, ma ultimamente la fotografia ha prevalso. Mi sembra che nella macchina fotografica ci siano il mio cuore, le emozioni e pure le esperienze sensoriali! La macchina fotografica, infatti, vive in simbiosi con me e io ne sono gelosissima. Non sono una fotografa, non mi ritengo tale, perché non ho tecnica nè ho fatto scuole o lavoro per qualche giornale. Ho solo l’emozione!”
Informazioni aggiuntive:
***E’ caldamente consigliata la PRENOTAZIONE***
Ingresso libero per la fruizione della mostra.
Ingresso GRATUITO. Eventuali consumazioni (food&beverage) a prezzo di listino.
L’ingresso è consentito ai tesserati Arci Torino
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Sabato 10: Nòe | Live Music
dalle ore 19:30 alle 23:45
Sabato 10 novembre, il palco de L’arteficio – Showroom & Art Factory vedrà protagonista un’artista tra le più attive e riconosciute degli ultimi anni, Nòe, che presenterà il suo nuovo EP, dal titolo “Non lo so”. Noemi Cannizzaro, in arte Nòe, nasce sotto il segno dei pesci nel 1988 a Menfi (AG). Una voglia istintiva di suonare il pianoforte del fratello la porta a scrivere sui tasti le note per facilitarsi l’approccio. Trasferita a Milano con il suo inseparabile cane, Kinder, si è ritagliata il proprio ruolo di artista di strada. Diplomata in canto pop al CPM di Milano, continua il suo percorso musicale laureandosi al D.A.M.S. di Palermo. Nel 2012 viene selezionata da Elisa per aprire il concerto del suo raduno al Viper Club di Firenze. Nel 2013 consegue il diploma di Autore di testi al Centro Europeo Toscolano (Cet) di Mogol con il maestro Giuseppe Anastasi.
1° Classificato Musica Controcorrente X edizione (2014)
Premio Donida Migliore Interprete – VI edizione (2014)
Il 19 dicembre 2015 apre il concerto al raduno di Elisa con il suo brano “Umori”
Nel 2016 consegue il diploma di Composizione al Cet di Mogol con il maestro G. Barbera.
Il 20 Marzo 2016 esce il 1° singolo “Non lo so” che anticipa l’Ep ottenendo subito un riscontro positivo.
1 Classificato Note d’Autore (2016) premiata da Klaus Bonoldi (Universal)
Migliore video DMG Record che le ha dato la possibilità di potersi esibire al Premio Beatrice (2016) nel Teatro Filarmonico di Verona. Il 3 agosto pubblica il suo primo EP autoprodotto, scritto in collaborazione con l’autore Carmelo Piraino.
Vincitrice Festival Show 2016 con il brano “Non lo so” nel prestigioso palco dell’arena di Verona
Esibizione al Fiat Music di Torino – 2016
Presentazione EP “Non lo so” al Barone Rosso di Red Ronnie - 2016
Ospite al Roxy Bar di Red Ronnie - 2016
>>> PRESENTAZIONE EP “Non lo so” <<<
Girovagando per l’Italia Nòe ha suonato in tanti contesti: dalla strada, alla arena di Verona vincendo il Festival Show, al palco di XFactor fino ad aprire anche grandi concerti, tra cui Elisa e i The Kolors. Il suo mondo sognante e un pò distratto viene accompagnato da un contrabbasso, una chitarra acustica, un ukulele, un synth e un iconico pianino rosso.
1° Classificato Musica Controcorrente X edizione (2014) Premio Donida Migliore Interprete – VI edizione (2014) 1° Classificato Note d’Autore (2016) Premio Beatrice (2016) – Teatro Filarmonico di Verona. 1° Classificato Festival Show (2016) – Arena di Verona Fiat Music (2016) – Torino Ospite al Barone Rosso e al Roxy Bar di Red Ronnie (2016) Casa Sanremo 2017 con Fiat Music e Optima Apertura concerto The Kolors (2017) – Moncalieri Songwriter Camp con SonyATV (2017) – Bari Xfactor 2017 Migliore Interpretazione Bianca d’Aponte (2017) Premio Sound Inside Bianca d’Aponte (2017)
***E’ caldamente consigliata la PRENOTAZIONE***
Il locale apre alle 19,30, con possibilità di cenare alla carta.
Lo spettacolo inizia alle 21.30.
Ingresso GRATUITO. Consumazioni (food&beverage) a prezzo di listino.
L’ingresso è consentito ai tesserati Arci Torino, con possibilità di tesseramento in loco.
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Domenica 11: Come Una Piuma (teatro)
dalle ore 18:00 alle 22:30
COME UNA PIUMA | Una storia d’amore
Un atto unico di Sante Guidobaldi.
Con Manuela Massarenti e Eugenio Gradabosco.
Regia di Valentina Gabriele.
Supervisione di Giorgio Perona.
Ottilia, vedova, divide la sua vita tra il lavoro al banco salumeria di un grande supermercato e l’attività di ‘piumaia’ la sera. Edoardo, noto scrittore ora in crisi cerca uno stimolo che dia un senso alla sua esistenza. Il giorno in cui Edoardo incontra le sue fan in una libreria del centro Ottilia non perde l’occasione per farsi firmare una copia dell’ultimo romanzo del suo autore preferito. Qualcosa però va storto eppure da un incontro che sembra disastroso prende vita un’amicizia che potrebbe trasformare entrambi.
NOTE DI REGIA
Una piuma. Leggera, inconsistente, delicata. Ma al tempo stesso forte, colorata, volubile… Affascinante. “Come una piuma” è tutto questo. È una storia d’amore vissuta in due stanze speculari, opposte eppure complementari, una grigia e deprimente, l’altra colorata e vitale, proprio come opposti e complementari sono Edoardo e Ottilia, interpretati con passione da Eugenio Gradabosco e Manuela Massarenti. La stanza è il filo conduttore dello spettacolo, è l’amore declinato in tutte le sue molteplici sfaccettature, è un sogno sperato tra inconsistenti paure e opprimente realtà. È una favola moderna, rigorosamente a lieto fine, una commedia romantica in bilico tra sogni e piume, per l’appunto, tra concretezza e sospiri, tra felicità e lezioni, tra ottimismo e pesi troppo grandi da poter portare da soli. “Come un piuma” è un sogno, un sogno d’amore, un sogno di vita, un sogno sospeso apparso tra gli incubi di vite troppo vissute. “Come una piuma” è il mio sogno diventato realtà.
Informazioni aggiuntive:
**E’ caldamente consigliata la PRENOTAZIONE**
Il locale apre alle 18, lo spettacolo inizia alle 18.30.
Dalle 20, apericena con gran buffet per i soci.
Ingresso libero e consumazione facoltativa.
L’ingresso è consentito ai tesserati Arci Torino. Possibilità di tesserarsi in loco sul momento.
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CONTATTI PER INFO e PRENOTAZIONI:
info@larteficioshowroom.com oppure in posta alla pagina
L’arteficio – Showroom & Art Factory
Cuore
Quale inganno mai mi farò bastare dove andrò
In quale abbraccio mi perderò
Per pagare poi tutta la mia colpa
Di amare chi non ho
Non so guarire e non so morire senza te”
Molti estimatori storici di Venditti si incazzarono non poco quando l’Antonello Nazionale ci mostrò senza riserva alcuna il suo “Cuore”. Era luglio 1984: gli anni della contestazione erano ormai un lontanissimo ricordo, erano bensì gli anni degli eccessi e della mondanità, di Craxi e di Reagan. Anche la musica di consumo subiva una radicale trasformazione: se dal punto di vista compositivo la struttura musicale si semplificava privilegiando il trasporto emozionale e ritmico, nella strumentazione entravano prepotentemente novità assolute come il sintetizzatore programmabile fairlight, le batterie elettroniche Linn e Simmons ed il missaggio digitale. Il tutto si mescolava insieme per creare un suono corposo, patinato, limpido, morbido e potente nel contempo, di una pulizia e freschezza mai sentiti prima e di cui Peter Gabriel ne era stato il più noto precursore. “Cuore” musicalmente è tutto questo: nonostante abbia compiuto più di 23 anni, non suona affatto vecchio, tutt’altro! Ed è evidente la frattura netta rispetto al precedente “Sotto la pioggia” (1982) che, al confronto, sembra molto più datato dei soli due anni che lo separa dal lavoro in questione. Ma Antonello, che vuole dirci con “con che cuore”? Colonna sonora del film di Pieraccioni “il paradiso all’improvviso”, questo brano ha il sapore dell’impossibile, dell’amore che non riesce a realizzarsi e della disperazione figlia di quella consapevolezza che scorre nelle vene di colui che lo vorrebbe ma non può…almeno per ora…o forse per sempre. Gabriel Garcia Marquez diceva:” Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.” Ieri l’ho ascoltato almeno sedici volte e, nonostante non apprezzi troppo la vocalità di Venditti, ogni volta ne ho palpato la disperazione, mi ha fatto tremare.
“Con che cuore mi lasci qui
Questo mondo ormai corre ed io non ho velocità
Dimmi a quale fede mi stringerò
Se non resta più niente in questa vita
E che rimorsi avrò
Non so guarire e non so morire senza te”
Quale inganno mai mi farò bastare dove andrò?
Questa è la mia frase preferita…penso a quante persone fingono felicità, fingono allegria…fingono senza sapere che fingere e/o nascondere i sentimenti è come tentare un bluff giocando a poker con Dio. È uno strano dolore… Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai. Buon ascolto
https://www.youtube.com/watch?v=CfxOsYQ0b3c
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Chiara vi segnala i prossimi eventi… mancare sarebbe un sacrilegio! Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!
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