Secondo Tgcom24 l’analisi costi-benefici sulla Tav, a proposito del traffico che gravita attualmente su Torino, 400 mila veicoli, di cui 80 mila mezzi pesanti, affermerebbe che soltanto una minima parte imbocca oggi il tragitto stradale che di fatto sarebbe sostituito dalla Tav. In base allo studio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il problema del traffico intorno a Torino rischierebbe di essere addirittura reso più pesante dalla nuova linea ferroviaria. Inoltre non si prevederebbe un aumento del flusso di merci sulla tratta con l’apertura della nuova linea ferroviaria. Invece, secondo la Lega, che amplia così la frattura politica con i pentastellati, completare la Tav costerebbe 2,9 miliardi mentre bloccarla 4,1 miliardi tra penali da saldare Europa e Francia e non sarebbe vero quanto afferma Di Maio, che parla di costi per l’opera pari a venti miliardi di euro, che supererebbero di 7 miliardi i benefici. E per Beppe Grillo “lo sceriffo Salvini vuole rivedere il progetto, ma è inutile”.
L’Aspic, Associazione Studio Paziente Immuno Compromesso, fondata nel 1997 ad opera di alcuni medici dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, è stata creata con il proposito di sensibilizzare e supportare il paziente migrante, significativamente esposto e fragile, nella conoscenza di alcune importanti tematiche, come la prevenzione delle malattie infettive trasmissibili, che il nostro Servizio Sanitario Nazionale non ritiene sempre una priorità. Occuparsi della prevenzione e della cura di persone immuno compromesse, deboli da un punto di vista biomedico e sociale, accompagnarle e sostenerle durante un percorso conoscitivo e formativo è l’obiettivo che questa onlus persegue attraverso una serie di iniziative, in atto in Italia ed in Africa, mirate ad incrementare la conoscenza rispetto a diverse problematiche sanitarie ed a fornire gli strumenti necessari per prendersi cura della propria salute favorendo, in tal modo, il proprio benessere psico-fisico, l’integrazione e l’essere parte attiva della società. Un altro scopo di Aspic è migliorare il rapporto tra l’operatore sanitario e il paziente attraverso l’utilizzo di figure professionali specializzate appartenenti sia all’ambito medico ma anche tramite collaboratori esterni, mediatori culturali, addetti alla comunicazione, antropologi ed interpreti che agevolano la relazione tra le due parti rendendo fluido e semplice lo scambio nelle varie attività. Grazie all’impegno di Aspic sono stati raggiunti ad oggi più di 1200 destinatari: oltre 700 migranti, attraverso 2 progetti in Italia, e circa 500, tra bambini e ragazzi, come risultato di 3 progetti in Mali e Burkina Faso. E’ iniziato a gennaio, presso il Serming di Torino, il corso in 4 moduli “Star bene dipende da te” che ha come obiettivo quello di informare come l’adozione di una condotta corretta nello stile di vita, nell’igiene, nella prevenzione e l’utilizzo della “buona prassi” possano essere determinanti nell’impedire la comparsa di malattie croniche non trasmissibili come tumori, patologie cardiovascolari e respiratorie, diabete e disturbi neurologici. Aspic è sempre alla ricerca di nuovo personale volontario, soprattutto medici ed infermieri, per potenziare il proprio staff, raggiungere sempre più persone e diffondere la conoscenza sulla prevenzione. Per qualsiasi informazione relativa ai corsi, ai progetti e alla ricerca di volontari si può contattare Aspic attraverso l’e-mail info@aspiconlus.it o consultare il sito www.aspiconlus.it
Maria La Barbera






Dopo la Pernigotti anche l’altro colosso del cioccolato piemontese cala le serrande. Oltre 5 milioni di debiti e nessuna prospettiva per risollevarsi.
Peyrano, lo storico laboratorio artigianale di corso Moncalieri ha definitivamente chiuso i battenti. Così mercoledì, a poco più di 24 ore dalla notizia della drammatica chiusura della Pernigotti, Torino e il Piemonte perdono un altro tassello della loro “forza lavoro”. Pare che lo storico marchio che ha contribuito a rendere famoso il Piemonte come patria del cioccolato, questa volta non sia riuscito a risanare i debiti accumulati negli ultimi anni e che ad oggi il suo debito sia cresciuto in maniera esponenziale fino a raggiungere la cifra di 5 milioni di euro. Già a maggio alcuni laboratori erano stati sigillati a causa del mancato pagamento dell’affitto e a causa delle lamentele di numerosi lavoratori rimasti da tempo senza stipendio. Negli ultimi nove mesi purtroppo la situazione invece che migliorare è andata peggiorando portando così, qualche giorno fa, la dichiarazione di fallimento da parte della Jacopey Cioccolato – società con la quale i fratelli Peyrano avevano precedentemente rilevato il marchio-. Il curatore fallimentare è già a lavoro per mettere insieme l’elenco dei creditori e ha formalizzato che l’11 maggio il famoso marchio verrà messo all’asta e venduto al miglior offerente.
Simona Pili Stella
La polizia di Pavia ha arrestato un cittadino marocchino di 30 anni, regolarmente residente in Italia. E’ accusato di tentato omicidio e tentata interruzione di gravidanza. L’uomo ha infatti investito con la sua auto la fidanzata di 23 anni, sua connazionale. Lui pretendeva che la giovane abortisse, ma lei si è rifiutata. Soccorsa e trasportata al pronto soccorso del San Matteo è stata giudicata guaribile in 30 giorni e non ci sarebbero complicazioni per i due gemelli che la ragazza ha in grembo. E’ stata lei a denunciare il ragazzo.
DALLA LOMBARDIA
La polizia di Pavia ha arrestato un cittadino marocchino di 30 anni, regolarmente residente in Italia. E’ accusato di tentato omicidio e tentata interruzione di gravidanza. L’uomo ha infatti investito con la sua auto la fidanzata di 23 anni, sua connazionale. Lui pretendeva che la giovane abortisse, ma lei si è rifiutata. Soccorsa e trasportata al pronto soccorso del San Matteo è stata giudicata guaribile in 30 giorni e non ci sarebbero complicazioni per i due gemelli che la ragazza ha in grembo. E’ stata lei a denunciare il ragazzo.
Sabato mattina la neo costituita associazione Piemonte nel Cuore aderirà alla mobilitazione a favore del mantenimento dei reparti e dei posti letto del Regina Margherita “Obiettivo della nostra associazione – dichiarano il presidente dell’associazione Giorgio Rondano e i due vicepresidenti Assalto e Cominetto – è di tutelare e rappresentare gli interessi e le richieste dei cittadini. Smantellare un’eccellenza come il Regina Margherita, in un settore delicato e fraglie come quello che coinvolge la salute dei bambini, e permettere che un domani nemmeno troppo lontano i piccoli vengano ricoverati con gli adulti significa attuare politiche assurde e incapaci di rispondere alle richieste dei cittadini”. “Per questo – concludono – con tutti gli amici dell’associazione sabato mattina saremo in piazza Polonia a dire no ad una politica fatta nelle sale chiuse e non tra la gente”.
DALLA LIGURIA Incidente in una scuola materna della Spezia, dove una bambina di tre anni è stata sfregiata al volto da un pezzo di persiana che è caduto durante la riparazione di una finestra. La piccola stava guardando con i compagni l’operaio mentre sistemava la finestra, quando un pezzo della persiana avvolgibile si è staccato. All’ospedale la bimba ha subito un intervento di chirurgia plastica in anestesia totale. Per suturare la ferita vicino all’occhio i chirurghi hanno utilizzato solo cinque punti per non renderla troppo visibile.
“Desidero manifestare tutta la mia solidarietà ai rappresentanti delle forze dell’ordine che sono stati impegnati nello sgombero dell’ex Asilo di via Alessandria, 12, l’edificio occupato dagli anarchici fin dal 1995” ha dichiarato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani. “Gli episodi di violenza che si sono verificati da parte degli occupanti nei confronti delle forze dell’ordine, inviate per ripristinare la legalità democratica, restituire alla Città l’edificio e riportare la tranquillità e
la sicurezza nell’area, sono stati un fatto gravissimo” ha proseguito Cassiani. “Torino – ha concluso Luca Cassiani – attendeva, da tempo, che venisse risolto questo annoso problema e voglio ringraziare i nostri agenti per aver portato a termine l’operazione. Invito il sindaco, la giunta e la questura a valutare, con la stessa attenzione, la grave e drammatica vicenda dell’occupazione della Cavallerizza Reale. I cittadini torinesi aspettano da anni che questo bene comune venga liberato dagli abusivi che lo hanno reso inaccessibile e venga restituito alla fruibilità di tutti.”