redazione il torinese

SANITA’, TRONZANO E BALENA (FI): "SABATO BANCHETTI PER DIFENDERE LE NOSTRE ECCELLENZE SANITARIE"

“Domani abbiamo organizzato gazebo in Torino per raccogliere firme a difesa delle nostre eccellenze sanitarie che la Giunta Chiamparino vuole cancellare. Ancora una volta scendiamo in piazza a difesa della salute dei piemontesi. Non è concepibile che Saitta e Chiamparino abbiano messo nero su bianco la fine del Regina Margherita, del S. Anna e del CTO. Altro che fake news: i piemontesi devono sapere che cosa spetta loro se dovessero ridare sciaguratamente la fiducia a Chiamparino. L’Oftalmico resta la prova del loro modello di sanità: oggi non esiste più, spezzettando equipe e macchinari in giro per Torino, senza investimenti e con medici che scappano dal Piemonte. Anche domani continua la nostra battaglia per rimettere al centro del programma della Regione il malato e le necessitò dei suoi familiari”. Ad affermarlo in una nota il consigliere regionale Andrea Tronzano, capogruppo in Commissione Sanità per Forza Italia, e il commissario cittadino degli azzurri a Torino Davide Balena.

Torino dice addio anche a Peyrano

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Dopo la Pernigotti anche l’altro colosso del cioccolato piemontese cala le serrande. Oltre 5 milioni di debiti e nessuna prospettiva per risollevarsi.

Peyrano, lo storico laboratorio artigianale di corso Moncalieri ha definitivamente chiuso i battenti. Così mercoledì, a poco più di 24 ore dalla notizia della drammatica chiusura della Pernigotti, Torino e il Piemonte perdono un altro tassello della loro “forza lavoro”. Pare che lo storico marchio che ha contribuito a rendere famoso il Piemonte come patria del cioccolato, questa volta non sia riuscito a risanare i debiti accumulati negli ultimi anni e che ad oggi il suo debito sia cresciuto in maniera esponenziale fino a raggiungere la cifra di 5 milioni di euro. Già a maggio alcuni laboratori erano stati sigillati a causa del mancato pagamento dell’affitto e a causa delle lamentele di numerosi lavoratori rimasti da tempo senza stipendio. Negli ultimi nove mesi purtroppo la situazione invece che migliorare è andata peggiorando portando così, qualche giorno fa, la dichiarazione di fallimento da parte della Jacopey Cioccolato – società con la quale i fratelli Peyrano avevano precedentemente rilevato il marchio-. Il curatore fallimentare è già a lavoro per mettere insieme l’elenco dei creditori e ha formalizzato che l’11 maggio il famoso marchio verrà messo all’asta e venduto al miglior offerente.

Simona Pili Stella

Aspetta due gemelli e rifiuta di abortire: il fidanzato la investe con l’auto

DALLA LOMBARDIA

La polizia di Pavia ha arrestato un cittadino marocchino di 30 anni, regolarmente residente in Italia. E’ accusato  di tentato omicidio e tentata interruzione di gravidanza. L’uomo ha infatti investito con la sua  auto la fidanzata di 23 anni, sua connazionale. Lui pretendeva che la giovane abortisse, ma lei si è rifiutata. Soccorsa e trasportata al pronto soccorso del  San Matteo è stata giudicata guaribile in 30 giorni e non ci sarebbero  complicazioni per i due gemelli che la ragazza ha in grembo. E’ stata lei a denunciare il ragazzo.

Aspetta due gemelli e rifiuta di abortire: il fidanzato la investe con l'auto

DALLA LOMBARDIA
La polizia di Pavia ha arrestato un cittadino marocchino di 30 anni, regolarmente residente in Italia. E’ accusato  di tentato omicidio e tentata interruzione di gravidanza. L’uomo ha infatti investito con la sua  auto la fidanzata di 23 anni, sua connazionale. Lui pretendeva che la giovane abortisse, ma lei si è rifiutata. Soccorsa e trasportata al pronto soccorso del  San Matteo è stata giudicata guaribile in 30 giorni e non ci sarebbero  complicazioni per i due gemelli che la ragazza ha in grembo. E’ stata lei a denunciare il ragazzo.

PIEMONTE NEL CUORE ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO LA CHIUSURA DEL REGINA MARGHERITA

Sabato mattina la neo costituita associazione Piemonte nel Cuore aderirà alla mobilitazione a favore del mantenimento dei reparti e dei posti letto del Regina Margherita “Obiettivo della nostra associazione – dichiarano il presidente dell’associazione Giorgio Rondano e i due vicepresidenti Assalto e Cominetto – è di tutelare e rappresentare gli interessi e le richieste dei cittadini. Smantellare un’eccellenza come il Regina Margherita, in un settore delicato e fraglie come quello che coinvolge la salute dei bambini, e permettere che un domani nemmeno troppo lontano i piccoli vengano ricoverati con gli adulti significa attuare politiche assurde e incapaci di rispondere alle richieste dei cittadini”. “Per questo – concludono – con tutti gli amici dell’associazione sabato mattina saremo in piazza Polonia a dire no ad una politica fatta nelle sale chiuse e non tra la gente”.

 

Cade pezzo di persiana, bimba di tre anni sfregiata

DALLA LIGURIA Incidente in una scuola materna della Spezia, dove  una bambina di tre anni è stata sfregiata al volto da un pezzo di persiana che è caduto durante la riparazione di una finestra. La piccola stava guardando con i compagni l’operaio mentre sistemava la finestra, quando un pezzo della persiana avvolgibile si è staccato. All’ospedale la bimba ha subito un intervento di chirurgia plastica in anestesia totale. Per suturare la ferita vicino all’occhio i chirurghi  hanno utilizzato solo cinque punti per non renderla troppo visibile.

CASSIANI (PD): “Ripristinata la legalità democratica. Adesso ci venga restituita la Cavallerizza Reale”

“Desidero manifestare tutta la mia solidarietà ai rappresentanti delle forze dell’ordine che sono stati impegnati nello sgombero dell’ex Asilo di via Alessandria, 12, l’edificio occupato dagli anarchici fin dal 1995” ha dichiarato il Consigliere regionale del Partito Democratico Luca Cassiani. “Gli episodi di violenza che si sono verificati da parte degli occupanti nei confronti delle forze dell’ordine, inviate per ripristinare la legalità democratica, restituire alla Città l’edificio e riportare la tranquillità e la sicurezza nell’area, sono stati un fatto gravissimo” ha proseguito Cassiani. “Torino – ha concluso Luca Cassiani – attendeva, da tempo, che venisse risolto questo annoso problema e voglio ringraziare i nostri agenti per aver portato a termine l’operazione. Invito il sindaco, la giunta e la questura a valutare, con la stessa attenzione, la grave e drammatica vicenda dell’occupazione della Cavallerizza Reale. I cittadini torinesi aspettano da anni che questo bene comune venga liberato dagli abusivi che lo hanno reso inaccessibile e venga restituito alla fruibilità di tutti.”

Due madamine lasciano ma nasce il comitato del Sì

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Le madamin Sì Tav si riducono di numero e passano da sette a cinque ma non mollano  la battaglia per lo sviluppo di Torino e del Piemonte

Si trasforma in comitato civico l’associazione ‘Sì Torino va avanti’, dalla quale sono nate le due manifestazioni di piazza Castello  a favore della Torino-Lione. Ufficialmente Donatella Cinzano e Roberta Dri escono dal gruppo per impegni di lavoro inconciliabili. Non si sa ancora se il nuovo comitato preluda a una “avventura”  politica alle elezioni di maggio. Patrizia Ghiazza, una di loro, ha intanto depositato il marchio dell’onda arancione. “Vogliamo contrastare l’incompetenza di una certa politica e proporre un ventaglio più ampio di persone preparate”. 

 

(foto: il Torinese)

Rivoluzione mancata a borgo Aurora

STORIE DI CITTA’  di Patrizio Tosetto
Ci sono capitato per caso, in Largo Brescia e via Alessandria, Via Aosta e via Bologna. Tanta polizia, Carabinieri e vigili urbani. Curiosità vuole che parcheggi l’auto e  indaghi. Sgombero dell’ asilo occupato da anarchici ed antagonisti dal lontano 1995. Ci sono voluti 24 anni per ripristinare la legalità . Meglio tardi che mai. Ad un chilometro il centro della Barriera di Milano e a 500 metri Porta Palazzo. Non ci vuole tanto per capire che non c’ è stata integrazione tra gli occupanti ed il quartiere.  Anni fa ci fu una notturna manifestazione dei residenti contro questi fenomeni di degrado.  Gli anarcoidi occupanti parlano di rivolta e di rivoluzione. Lasciamo stare la rivoluzione.  Non sanno neppure l’etimologia della parola. Rimaniamo su rivolta. Contro chi e per chi? Gli anarcoidi non hanno dubbi: gli oppressi dal capitale. Chi sono gli oppressi? I poveri in generale. Che la povertà stia vertiginosamente aumentando é indubbio. Aumenta la popolazione. Ma non mi pare che si combatta mettendo le bombe come  strumento di riequilibrio della distribuzione della ricchezza. Gli anarcoidi arrestati sono accusati di aver messo o spedito bombe. Passano da essere anarcoidi a semplici delinquenti.  Ed il quartiere respira. Tutte quelle camionette  sono rincuoranti. Con i due estremi: sul tetto gli ultimi ed isolati contestatori. Dall’ altro lato i residenti contenti.  Ed ovviamente io sto con questi ultimi. Poi nessuno riuscirà a convincermi che spinellarsi è un atto di rivolta e che sporcare è dissacrante. Entrambi sono semplicemente stupidi atti. Cominciamo nel chiamare le cose come sono. E più che ribellione, qui si tratta di persone che vogliono fare ciò che vogliono. Non anarchici ma anarcoidi, appunto. Ultima riflessione. Quasi 25 anni, un quarto di secolo. Innanzitutto perché come si sa  il pesce puzza dalla testa, tutto deve essere buttato e nulla può essere salvato. Secondo: le innumerevoli azioni di dialogo delle passate amministrazioni hanno sortito effetti positivi. Terzo (purtroppo) l’attuale governo é più incline alla repressione. Quarto, l’ incancrenirsi della situazione ha portato a queste radicali scelte repressive.  Quinto, lo Stato democratico si deve difendere da chi delinque. Sesto (ultimo ma non per importanza) il ritardo di una vecchia classe politica di sinistra contraria di per sè alla repressione. Poche storie: contro chi delinque c’ è solo la punizione ed in certi casi la galera.  Non penso di essere diventato un reazionario.  Penso  che una democrazia si nutra anche del rispetto delle regole. Con la mia solita raccomandazione alla sinistra sbrindellata, speculare a questi anarcoidi.  Non è importante capirne la loro ideologia, per il semplice fatto che non c’ è ideologia.  C’ è solo crimine e come tale deve essere trattato. Verso le 12 mi allontanavo con il cuore più leggero ringraziando in cuor mio le forze dell’ ordine e la magistratura che ha coordinato la giusta azione da parte dello Stato.

MERCE ABUSIVA VICINO ALLA MOLE ANTONELLIANA

Pupazzi antistress, calamite decorative, braccialetti di fantasia, portachiavi variopinti, bocce di vetro con la neve e riproduzioni in miniatura della Mole sono stati sequestrati stamane, venerdì 8 febbraio, dagli Agenti della Sezione Centro della Polizia Municipale in via Montebello davanti la Mole. In totale 1296 pezzi (vedere foto) per un valore presunto di oltre 4000 euro. Il venditore, cittadino del Bangladesh, è stato sanzionato con oltre 5000 euro.