redazione il torinese

GRAVE EPISODIO DI VANDALISMO NEL CENTRO STORICO DI RIVALTA

«Non si tratta di bravate, ma di un grave episodio di vandalismo e di un attentato alla vita di ciclisti, motociclisti e passanti: tolleranza zero nei confronti di questi incivili». Non usa mezze parole il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero, per definire quanto successo nel centro storico nella serata di lunedì 4 marzo. Nella serata di ieri un gruppetto di vandali ha imbrattato i muri e il portone di una abitazione privata in via Bocca sfidando il sistema di telecamere pubbliche e private. È in corso la visione dei filmati delle telecamere che dovrebbero aver inquadrato l’episodio. Nelle stesse ore alcuni cittadini hanno notato e, per fortuna, prontamente rimosso, un filo nero di nylon lungo circa 20 metri che era stato teso ad altezza uomo tra due pali all’altezza di Viale Cadore 132 attraversando la strada. «Si tratta di un fatto di una gravità inaudita e di un gesto criminale – continua il sindaco – che solo grazie all’intervento di cittadini della zona non ha prodotto danni seri, se non irreparabili. Non è possibile che succedano cose del genere nella nostra comunità civile. La Polizia Municipale e i Carabinieri di Orbassano intensificheranno i controlli, ma chiedo anche ai rivaltesi di fare attenzione a quello che vedono per strada e a denunciare prontamente situazioni sospette». Non è escluso che gli autori di entrambi gli episodi siano le stesse persone. Sempre nella notte di ieri, inoltre, è stato nuovamente danneggiato il totem comunale presente nella piazza Filippa a Tetti Francesi. «È il secondo episodio nel giro di pochi mesi – dichiara il sindaco – speriamo questa volta le telecamere riprendano i volti dei vandali».

Barriera di Milano, spacciatori arrestati

Due cittadini stranieri sono stati arrestati per spaccio dagli agenti del Commissariato Barriera Milano. Il primo, un cittadino nigeriano di 29 anni, è stato notato all’incrocio tra corso Vercelli e via Feletto. Lo straniero alla vista degli agenti si è allontanato velocemente lanciando per terra un fazzoletto bianco poi risultato contenere diverse dosi di cocaina. Quando è stato raggiunto dai poliziotti, il ventinovenne per guadagnarsi la fuga ha opposto resistenza, spintonando i poliziotti, ragione per cui gli è stato contestato anche il reato di resistenza a P.U. Un altro pusher, invece, è stato tratto in arresto in via Belmonte angolo via Chatillon. Lo straniero, un cittadino del Gambia di 27 anni alla vista degli agenti si è dato alla fuga ma è stato immediatamente fermato. All’interno degli slip del ventisettenne sono state trovate 11 confezioni monodose di marijuana per un peso complessivo di 25 grammi. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno denunciato per resistenza a pubblico ufficiale un altro occupante dell’alloggio.
 
 
 
 

Omicida ricercato bloccato al Frejus

La frontiera italiana non è un libero passaggio dove si entra ed esce clandestinamente senza pagare il dazio. Lo dimostra quanto avvenuto ieri, 4 marzo: i severi controlli predisposti dal Questore di Torino al confine con la Francia hanno consentito di individuare un cittadino albanese di 30 anni che è stato arrestato, ieri mattina, al traforo del Frejus dagli agenti del Commissariato di Polizia di Stato. di Bardonecchia. Intorno alle 9.30, un pullman diretto in Francia è stato fermato nel piazzale autostradale per i controlli operati dalle polizie italiane e francesi. Pochi istanti dopo, un uomo si è repentinamente allontanato dall’autobus tentando di fuggire in direzione del tunnel ferroviario. Gli agenti della Polizia di Stato si sono messi all’inseguimento e lo hanno fermato mentre era intento ad arrampicarsi sul costone roccioso contiguo all’imbocco del tunnel ferroviario. Sebbene l’uomo abbia inizialmente detto di essere di un cittadino greco, fatto che non aveva convinto i poliziotti per il suo accento, a seguito di accertamenti, è emerso che l’uomo, con precedenti per stupefacenti e in materia di armi, era ricercato in ambito internazionale per aver assassinato un uomo, nel giugno del 2018 a Valona (Albania), a colpi di arma da fuoco in concorso con altre persone. A carico dello straniero, pochi giorni dopo era stato emesso dalle autorità albanesi un ordine di carcerazione per omicidio premeditato in concorso e porto abusivo di armi e munizionamento. Per detti reati è prevista una pena massima di 25 anni.
M.I.
 

Venerdì il giorno del giudizio sulla Tav?

Il premier Giuseppe Conte afferma che sulla Torino-Lione il Governo è   “in dirittura d’arrivo, nel percorso finale, quello politico”. Prosegue il Capo dell’esecutivo, di fronte a Palazzo Chigi, parlando con i giornalisti, al termine della riunione con Salvini, Toninelli e Di Maio: “oggi c’è stata la prima riunione politica e abbiamo incominciato l’analisi costi benefici. Domani sera  faremo una riunione con i tecnici a oltranza”. Il premier dice che il Governo prenderà una decisione entro venerdì.

IMPRESE, MONTARULI-MARRONE (FDI): IMPOSSIBILE FIDARSI DI DI MAIO E APPENDINO DOPO FLOP “OPEN FOR BUSINESS”

“Sentire le promesse di milioni di investimenti sulla manifattura di Torino come area di crisi complessa ci fa tornare in mente le promesse di ripresa trionfalmente annunciate da Appendino e Chiamparino con il roboante progetto “Open for business” che doveva attrarre nuove imprese nel Capoluogo piemontese e invece a distanza di anni è rimasto uno slogan vuoto” ricordano la parlamentare FDI Augusta Montaruli ed il dirigente nazionale FDI Maurizio Marrone, che attaccano “I milioni del MISE sull’indotto alla 500 elettrica di Mirafiori sono solo belle parole, mentre il calo della produzione automobilistica torinese come effetto dell’assurda ecotassa è tristemente già realtà nel progressivo declino della nostra tradizione manifatturiera”.

Alla scoperta della cittadinanza attiva

Una mostra per illustrare strumenti e caratteristiche della cittadinanza attiva, un’occasione per rendere le giovani generazioni consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri
 È quanto si propone “Marco sono io”, visitabile fino al 27 marzo all’Urp del Consiglio regionale di via Arsenale 14/G, a Torino. Promossa dal Centro servizi per il Volontariato di Torino (Vol.To), curata da Dino Aloi, ispirata al volume di Simone Fissolo “L’Europa sono io” – realizzato dalla Consulta regionale europea, illustrato da Milko e pubblicato dalle edizioni Il Pennino – l’esposizione si propone come una sorta di viaggio alla scoperta delle istituzioni locali, nazionali e internazionali in compagnia di Marco, diciassettenne torinese che frequenta il terzo anno di liceo scientifico. “Marco non può essere definito un secchione ma è innegabile che ce la stia mettendo tutta per vivere il proprio tempo da protagonista – ha spiegato Fissolo nel corso dell’inaugurazione -. L’attualità è il suo pane quotidiano, s’informa ogni giorno sullo stato del mondo e si scoccia quando gli insegnanti non affrontano i temi veri tra le mura della sua scuola”. “Tappa dopo tappa Marco, e i visitatori della mostra con lui – ha aggiunto Aloi – sviluppano e arricchiscono il proprio concetto di democrazia sperimentando l’impatto degli strumenti messi a disposizione dalle istituzioni sulla vita di ogni giorno e approfondendo la conoscenza dei propri diritti e dei propri doveri”. Per Milko è stato fondamentale ambientare le vignette “all’interno di un contesto reale e concreto quale è la città di Torino perché reali e concreti sono le istituzioni, i diritti e i doveri di cui si parla”. Marco Bani ha spiegato l’interesse di Vol.To per l’esposizione, che diventerà itinerante, come un modo “per attirare l’interesse delle ragazzi e dei ragazzi che oggi, sempre più concentrati sugli schermi dei telefonini, sembrano avere sempre meno empatia con il mondo che li circonda”. Il presidente del Centro Einstein di Studi internazionali (Cesi) di Torino Giampiero Bordino ha sottolineato come “da anni l’educazione civica sia materia sempre più marginale all’interno dei programmi scolastici” e che “senza educazione alla politica viene meno il senso di comunità”.La mostra, che fa parte del progetto educativo “Percorsi pratici di cittadinanza attiva in Europa”, è aperta dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 15.30 e il venerdì dalle 9 alle 12.30.

SE LE BANCHE E IL FISCO COMMETTONO ERRORI CON CORRENTISTI E CONSUMATORI

Ecco l’identikit di chi aiuta cittadini e consumatori a tutelarsi dalle angherie economiche e fiscali dei poteri forti

C’è stato un tempo, che perdura ahinoi tuttora, in cui i cosiddetti ‘poteri forti’ tiranneggiavano indisturbati cittadini e consumatori. Vessandoli con atti pubblici e privati ingiusti, fatte di cartelle esattoriali pazze o impazzite, e di esosi e repentini piani di rientro che, nei casi più gravi, hanno condotto anche in anni recenti molti italiani alla scelta ultima: quella di togliersi la vita. Di pagare il prezzo più caro. Un’escalation di violenza da colletti bianchi alla quale, dal 2010 a oggi, qualcuno ha deciso di opporre una ferma, efficace e duratura resistenza. In quell’anno, infatti, è nata ‘SDL CENTROSTUDI SPA’, primo polo aziendale italiano frutto di un’idea geniale di Serafino Di Loreto, già brillante avvocato e affermato docente universitario, e ora anche imprenditore di successo. Il quale ha ben pensato, dopo aver tragicamente perso un carissimo amico, suicida per via di quello che la giustizia ordinaria ha dimostrato essere stato un clamoroso errore (con tanto di rovesciamento delle parti) di una banca partita in quarta a chiedere la restituzione di denaro non dovuto, e invece ritrovatasi a sborsare ingentissime cifre: che, per quanto importanti, non ridaranno mai una vita ormai persa. Serafino Di Loreto ha avuto il pregio, per primo in Italia, di intuire che la sconfitta degli istituti di credito, rei di ingiusti comportamenti verso i correntisti, sta proprio nell’analisi precisa, fine e puntuale di dati, numeri e analisi: gli stessi con cui banche & Co. spillano, spesso, illecitamente e indirettamente, sotto gli occhi ignari e inconsapevoli dei propri clienti, cifre indebite che, a una successiva analisi peritale accurata suffragata da tanto di sentenza favorevole al cittadino, si trovano poi spesso a dover versare con tanto di interessi e danni.In circa 8 anni di attività, ‘SDL CENTROTUDI SPA’ ha restituito, tra cause vinte, aste e pignoramenti bloccati, cartelle esattoriali impazzite e non dovute (invalidate in tutto o in parte), ben oltre 250 milioni di euro a chi con fiducia l’ha scelta quale partner di giustizia.

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E, recentemente, l’Azienda fondata da Serafino Di Loreto, ha ottenuto una importantissima pronuncia all’Arbitro Bancario e Finanziario di Bari destinata a far scuola in materia, che ha persino consentito a un correntista di recuperare oltre 12mila euro, a causa di una malversazione subita per un errore di una banca nel computo e nella determinazione, anche a livello contrattuale, del TAEG. Segno che gli strumenti, per avere risposte certe e batter cassa anche a chi, solitamente, lo fa per mestiere, ci sono. In Italia, infatti, non si capisce per quale motivo, se a sbagliare è un cittadino, la banca gli porta via tutto, Fisco idem: se, invece, gli autori e attori dell’errore sono invece questi ultimi, c’è sempre una legge o lo Stato pronto a salvarli e a insabbiare tutto. Con denari pubblici, di tutti, certo, e altrettanta disonesta buona pace degli italiani. Altro punto di forza di ‘SDL CENTROSTUDI SPA’ è il pool di preparati professionisti che le ruotano attorno, circa 700 tra avvocati, commercialisti, fiscalisti, tributaristi, esperti e periti dell’economia e del diritto che cooperano in équipe per l’analisi e la soluzione virtuosa delle controversie contro banche e tassazione iniqua. Senza alcun rischio per il cliente, che può contare su due importantissimi vantaggi: pre-analisi gratuita della propria posizione correntistica, e polizza assicurativa che rifonde integralmente le spese legali, in caso di soccombenza. Con in più, dato il momento di crisi dilagante in atto, di affidarsi a ‘SDL CENTROSTUDI SPA’, anche per risolvere pendenze stringenti dovute a debiti non più gestibili, grazie all’applicazione virtuosa della cosiddetta ‘LEGGE SALVASUICIDI N° 3/2012’, sulla quale la nota azienda bresciana ha ottenuto importanti pronunce presso numerosi Tribunali italiani: salvando vite, famiglie e posti di lavoro. Restituendo dignità, futuro e pace a centinaia di italiani.

 

Zingaretti: "Fermare i bandi Tav è criminale"

Il Paese sta pagando il costo della incertezza di una maggioranza parlamentare che non è unita: è inaccettabile”
Il neosegretario Pd Nicola Zingaretti, in visita al presidente della Regione Chiamparino è stato chiaro sulla Tav: “interrompere i bandi? Sarebbe criminale pensare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro”. Per il nuovo leader dem la Torino-Lione è un simbolo di “come non ci si deve comportare rispetto alle aspettative di futuro. Per nascondere una divergenza politica ogni settimana se ne ascolta una e il cantiere è fermo”.
 
(foto Facebook – Pd Piemonte)