redazione il torinese

Tre giovani balordi danneggiano giochi pubblici

La segnalazione di un cittadino e l’attività del Nucleo di Prossimità del Comando della Polizia locale di Novara ha portato alla denuncia per danneggiamento di bene pubblico di tre giovani novaresi appena maggiorenni. I fatti risalgono a metà febbraio, quando, nel pomeriggio, i tre ragazzi erano stati notati mentre erano intenti a danneggiare alcuni beni facenti parte dei giochi pubblici nei giardini “Renza Ferraris Sguazzini” tra via Righi e via Lagrange. In seguito alla segnalazione era stata avviata l’attività investigativa da parte del Nucleo di Prossimità che ha portato all’individuazione e alla denuncia alla Procura della Repubblica. “Ai fini del risultato – commenta l’assessore alla Sicurezza Mario Paganini – sono da ritenersi fondamentali l’azione preventiva svolta nelle scuole cittadine e il controllo delle zone di abituale aggregazione giovanile della città da parte dei nostri agenti: grazie a questo lavoro di raccordo e di rete con le scuole e di mappatura del territorio, sono riusciti ad identificare con celerità tutti i protagonisti presenti al momento del fatto, spettatori o diretti responsabili”. Nell’ambito della stessa attività investigativa un altro ragazzo, minore, è stato segnalato alla Procura dei Minori di Torino per aver fornito agli agenti false generalità.

M.Iar.

Vento e siccità alzano il rischio incendi

A causa del vento forte e della siccità sono favoriti  gli incendi boschivi in Piemonte. Ieri  Vigili del Fuoco e volontari Aib per un totale di 79 squadre attrezzate con  30 mezzi sono intervenuti a Corio nel Torinese e in altre aree di Astigiano, Cuneese, Alessandrino. Segnalazioni sono giunte anche alla protezione civile regionale da Bollengo e Bairo, in provincia di Torino, Bosio e Bistagno, nell’Alessandrino. Un incendio è divampato in un bosco di Val della Torre, e si è spinto fino al comune di Givoletto. I carabinieri forestali, in via precauzionale, hanno evacuato due abitazioni.  Non è in vigore lo stato di massima pericolosità per gli incendi ma è possibile che possa essere adottato  nei prossimi giorni. Non si prevede pioggia per tutta la settimana.

Noleggio furgoni: risparmia e dormi sereno con Locauto Take It Easy

Affittare un furgone può essere motivo di ansia, specie per chi deve organizzare il trasporto all’ultimo momento, senza la possibilità di programmare tutto in tranquillità. Per fortuna esistono soluzioni su misura che trasformano il noleggio in un’esperienza facile e sicura, semplice da gestire e all’insegna del risparmio: è il caso, in particolare, delle offerte per il noleggio furgoni low cost di Locauto e della sua divisione Van.

.Quanto costa noleggiare un furgone?

La tariffa giornaliera per l’affitto di un furgone dipende da vari fattori: in primo luogo dalla durata, dal chilometraggio incluso e dalla categoria del veicolo. A incidere fortemente sul prezzo sono, poi, i servizi aggiuntivi, ovvero la possibilità di configurare il noleggio in base alle proprie esigenze, acquistando extra e coperture aggiuntive per assicurare il vano di carico, tutelarsi in caso di infortuni e così via. Le soluzioni per risparmiare non mancano, come dimostra la formula Take it Easy di Locauto, una speciale offerta per il noleggio di veicoli commerciali che consente di ritirare il furgone a partire dalle ore 16 e di cominciare a pagarlo solo dal giorno seguente. La promo, valida per le prenotazioni effettuate fino al 30 aprile con ritiro del mezzo entro il mese di dicembre, è tra le offerte più convenienti per il noleggio di furgoni, grazie a un duplice vantaggio: quello di approfittare delle vantaggiose tariffe web e di programmare comodamente la presa del veicolo. Un’opportunità decisamente interessante per chi necessita, ad esempio, di un furgone per il trasloco e vuole dormire sonni sereni, senza svegliarsi all’alba per correre all’ufficio di noleggio.

Come noleggiare un furgone

Prenotare il veicolo è semplice! Personalizzare il trasporto online è un’operazione intuitiva, veloce e gestibile in pochi step, con tre vantaggi fondamentali: risparmio, qualità e trasparenza.Le condizioni e i costi sono chiari e ben dettagliati: a partire dalle coperture assicurative per ridurre o eliminare la responsabilità danni/furto, fino al noleggio di carrelli per semplificare il trasporto del materiale. Per ogni necessità, inoltre, è possibile contare su un servizio di assistenza affidabile per configurare la propria esperienza di noleggio.La prenotazione online consente di accedere alla promozione Take It Easy, con la possibilità di scegliere una modalità alternativa: rivolgersi al call center Locauto Rent per avere tutte le informazioni utili e perfezionare il contratto di noleggio. In entrambi i casi si avrà diritto a un periodo di tolleranza: ritirando il furgone a partire dalle ore 16, come anticipato, si potrà utilizzare liberamente il mezzo – ad esempio, per portarsi avanti con il trasloco – mentre la tariffa scatterà solo a partire dalle ore 8 del giorno successivo. Quanto alla scelta del veicolo, Locauto è una garanzia perché i veicoli commerciali sono il DNA della compagnia. Per ogni esigenza di trasporto, la divisione Van offre tipologie su misura spaziando dal piccolo cargo al veicolo speciale con sponda idraulica. La categoria più versatile sono i furgoni a passo medio, un mezzo agile che garantisce un ottimo spazio di carico per le merci e gli ingombri più impegnativi. Grazie alla qualità indiscussa della flotta e all’equipaggiamento con sistema anti-rollio, il carico viaggia sicuro in ogni situazione. I sensori di parcheggio e il controllo elettronico della stabilità, inoltre, agevolano i movimenti garantendo un’aderenza ottimale anche sui terreni più disagevoli. Dal piccolo trasloco alle esigenze logistiche professionali, la divisione Van offre veicoli moderni e in perfetto stato di manutenzione: l’età massima dei furgoni, infatti, è di 6 mesi, caratteristica che fa della flotta Locauto una delle più giovani sul mercato. Bando allo stress, dunque, per i piccoli e i grandi spostamenti.

Informazione promozionale

 

Armati di coltello entrano in casa e minacciano una donna

La Polizia di Stato ha arrestato due uomini per il reato di tentata estorsione aggravata in concorso
Una donna allertava la Sala Operativa della Questura di Vercelli, in quanto erano entrati in casa sua due uomini che con un coltello iniziavano a minacciarla chiedendole soldi. Un equipaggio della Squadra Volante, giunto immediatamente sul posto, li rintracciava e questi, alla vista degli Agenti, provavano a fuggire ma venivano raggiunti e fermati. Successivamente la donna, attualmente incinta, raccontava agli Agenti che l’ex marito, con l’aiuto del cugino, era entrato in casa sua e, minacciandola con un coltello, voleva che ritornasse con lui o in alternativa le consegnasse immediatamente 15.000 (quindicimila) euro. Da li nasceva una colluttazione e i due uomini aggredivano l’attuale compagno della donna e la madre di lei, che veniva colpita con calci e pugni al viso; nel parapiglia rimanevano leggermente feriti anche due dei sei figli minori della donna, venivano ribaltati mobili e distrutti numerosi oggetti presenti all’interno dell’abitazione. Finiti gli accertamenti, i due uomini venivano accompagnati in Questura dove, identificati, si scopriva che si trattava di due cittadini rumeni regolari sul territorio nazionale già noti alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Dai puntuali accertamenti effettuati in banca dati risultava, inoltre, che sugli stessi gravavano numerosi fogli di via di diversi Comuni italiani.I due venivano arrestati in flagranza di reato per tentata estorsione aggravata (dall’uso dell’arma da taglio) in concorso e accompagnati su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso la locale Casa Circondariale in attesa del giudizio di convalida.

M.Iar.

 

E' tempo di "Sanremo the Story" al parco commerciale Dora

Dal 2 al 24 Marzo a Torino la grande mostra che racconta il Festival della Canzone Italiana dal 1951 a oggi in un’avvincente e inedita raccolta di documenti, cimeli, strumenti, dischi e giornali dell’epoca

 

Dopo il successo della mostra dedicata all’animazione dei quadri di Claude Monet in 3D, la cultura torna protagonista al Centro Commerciale ‘Parco Dora’, a Torino in Via Livorno angolo via Treviso.

Questa volta, a calamitare l’attenzione del pubblico, è la volta di ‘Sanremo The Story’, una straordinaria e ricca mostra itinerante interamente dedicata al Festival della Canzone Italiana, che ripercorre la storia del Festival di Sanremo sin dalla prima edizione del 1951 fino ai nostri giorni, attraverso l’esposizione di oggetti e video documentari che fissano e narrano con grande emozione i momenti più belli ed entusiasmanti dell’evento più importante del nostro Paese. Un percorso di visita affascinante, visitabile dal 2 al 24 marzo 2019, frutto di un’iniziativa unica nel suo genere capace di trovare un connubio ideale tra modernità, arte e tecnologia. Più di una semplice retrospettiva sulla kermesse canora, rappresenta una visione più ampia di queste 68 edizioni, capace di mostrare anche i diversi aspetti sociali legati all’Italia dell’epoca“, afferma l’Architetto Emanuele Manca, General Manager del Parco Commerciale Dora nonché professionista attento ai fenomeni culturali e del cambiamento in atto. Il percorso emozionale che caratterizza ‘Sanremo The Story’ vanta la presenza di cimeli originali (dischi in vinile, documenti, abiti di scena) del Festival di Sanremo, accompagnati da monitor che proiettano video documentari, su di un’area di 80 metri quadrati che prevedono all’interno, 7 monitor touch ciascuno, predisposto all’ascolto di brani con l’utilizzo di cuffie, un’ampia varietà di teche con 45 e 33 giri originali del Festival di Sanremo e altre con esposti con strumenti musicali originali dell’epoca impiegati durante la kermesse. E ancora, 30 quadri con locandine storiche delle edizioni del Festival, 70 bacheche con all’interno le copertine di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ dedicate alla kermesse, impreziosite altresì da un’insegna luminosa con il popolare logo del noto settimanale di musica e spettacolo. Completano l’offerta culturale 1 monitor touch con viaggio 3d della mostra, e un altro con una selezione accurata di immagini in loop tratte dai momenti migliori della storia degli anni del Festival.’Sanremo The Story’ nasce da un’idea di Pepi Morgia, scomparso nel settembre 2011, direttore del ‘Museo della canzone’ e noto per le sua capacità di regista e light designer. Il logo, così come il nome ‘Sanremo The Story’, è stato ideato da Silvano Guidone, socio dello storico pubblicitario torinese ‘Armando Testa’. La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 09.30 alle 12.30, e dalle 16.30 alle 19.30. Sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00. Ingresso libero con offerta minima pari a 1 Euro che verrà interamente devoluta per sostenere il progetto ‘Alternanza Scuola Lavoro’ del Liceo Classico Musicale ‘Camillo Benso Conte di Cavour’ di Torino, i cui allievi forniranno il servizio di guida durante gli orari di apertura della mostra.

Tutte le informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it e sulla relativa pagina FB del Centro Commerciale ‘Parco Dora’.

 

La panchina rossa di Brozolo

Ha preso avvio venerdì 8 marzo, con grande partecipazione di pubblico,  la 5^ rassegna cineforum promossa dalla Biblioteca di Brozolo con proiezioni presso la sala consiliare.
Proseguirà per altre 5 serate con film recenti di diverso genere. Le proiezioni avranno inizio alle ore 21 nel giorni 15 e 22 marzo, 5 e 12 aprile, 3 maggio. Informazioni sui titoli possono essere richieste all’indirizzo email bibliotecacomunebrozolo@gmail.com  o telefonicamente in Comune al n. 011 9150022. Invece, domenica 10 marzo, nel corso di una partecipata manifestazione per la festa della donna tenutasi presso la Biblioteca di Brozolo, è stata inaugurata una panchina rossa, segno tangibile contro la violenza sulle donne, realizzata per volere dell’Amministrazione Comunale. La panchina, collocata nel parco giochi, è stata dipinta dal pittore brozolese Piero Zannol ed è stata particolarmente apprezzata dalla popolazione. La partecipazione e la benedizione del Parroco, Don Magloire, hanno completato il momento dell’inaugurazione.

Massimo Iaretti

 

Piemontesi ai Campionati Italiani di Nuoto Categoria Indoor,

Si concludono con due medaglie e un quarto posto i Campionati Italiani di Categoria Indoor dei tuffatori piemontesi, terminati oggi al polo natatorio Bruno Bianchi di Trieste
Dopo il bronzo dal trampolino 3 metri di venerdì e dopo il sesto posto dal metro di ieri, Eduard Timbretti Gugiu ha conquistato oggi la seconda medaglia personale nella rassegna tricolore (categoria Junior), chiudendo secondo dalla piattaforma. Classe 2002, tesserato per la Blu 2006 Torino e allenato da Claudio Leone, ha totalizzato 462,05 punti, con una gara di buon livello in cui gli unici voti appena al di sotto della sufficienza sono arrivati nel doppio e mezzo rovesciato e nel doppio e mezzo ritornato, entrambi raggruppati. Davanti a lui si è piazzato Riccardo Giovannini (Fiamme Oro, 495,15), primo grazie a un finale di gara in crescendo. Il giovane tuffatore piemontese ha condiviso il secondo gradino del podio con Andrea Fonda (Triestina Nuoto, 379,00) poiché in attesa di ricevere la cittadinanza italiana (è di origine romena); bronzo dei Campionati Italiani Julian Verzotto (Bolzano Nuoto, 368,45). Nell’ultima giornata dei Campionati è da sottolineare anche il podio sfiorato da Matilde Borello, anche lei atleta della Blu 2006, quarta dal metro con 325,20 punti grazie a una prova molto regolare. Davanti a lei l’azzurra Chiara Pellacani (MR Sport F.lli Marconi, 371,50), Giulia Vittorioso (MR Sport F.lli Marconi, 343,65) e Elettra Neroni (Carlo Dibiasi, 338,55). Da segnalare, infine, l’11esimo posto della Blu 2006 Torino nella classifica per società.

https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20190310172745&area=3&menu=agonismo&read=tuffi

A Torino per le donne (in nero) la Madonna delle Ciliegie

Nella precedente uscita abbiamo visto un pezzo della Galleria Sabauda della collezione Gualini, la tempera su tavola del pittore originario di Siena Duccio di Buoninsegna, una Madonna con manto nero; oggi vediamo la Madonna delle Ciliegie, ancora una volta aTorino e sempre nella Galleria Sabauda dei Musei Reali. Lo spunto per la serie donne (in nero) viene da una manifestazione contro la guerra che si svolge a Torino ogni ultimo venerdì del mese. La manifestazione è portata avanti dal movimento contro la guerra “Donne in Nero”, nato in Israele nel 1988 e che si impegna in alcune riflessioni, ad esempio il ripensamento del ruolo di passività tradizionalmente attribuito alla donna nei confronti delle guerre oppure la volontà di portare avanti il ricordo delle guerre presenti e passate affinché le prospettive di pace non siano dimenticate. 
Oggi vediamo la Madonna con il Bambino del 1470  attribuita a Gherardo di Andrea Fiorini da Vicenza o più genericamente al Maestro dell’Agosto del Palazzo di Schifanoia, madonna nota con il nome di Madonna delle Ciliegie per i due rami di ciliegie carichi che si accostano ai lati del capo. Scendono da sinistra e da destra e nella simbologia richiamano -con il colore rosso- la passione di Cristo, mentre per il semplice fatto di essere “ciliegie” possono ricordare la battaglia di Kerasus del 71 a.C. svoltasi tra i Romani e Mitridate. Battaglia di cui ci ricordiamo “con gusto” non di certo per il conflitto armato, ma per il fatto che il generale Lucullo -di ritorno da Kerasus- importò il frutto della ciliegia, unendo così l’utile al dilettevole.Nella Madonna delle Ciliegie, la forza dell’ineluttabilità è il sentimento che accomuna la madre -coperta da un ampio mantello nero– e il figlio, il bambin Gesù, nudo e ritratto con doppia aureola di beatitudine allo stesso modo della madre Maria.L’opera non è un dipinto su tela come si potrebbe immaginare ad un primo sguardo, piuttosto è realizzata a tempera su tavola di legno, cosa che fa riflettere sulla fragilità della pittura. La tempera infatti richiede una particolare attenzione di conservazione, perché rispetto ai dipinti a olio rischia di rovinarsi più facilmente. L’olio è una vernice o meglio il colore a olio è costituito da una serie di vernici applicate una sull’altra con arte.
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Spesso per ottenere il risultato sperato bisogna fare attenzione affinché uno strato asciughi prima del successivo, in altre parole bisogna negli olii far attenzione alle sbavature, perché una mano non coli sull’altra e così via per altri accorgimenti che possono portare a mescolare accidentalmente i colori, ma in ogni caso la vernice del colore ad olio è più longeva dellatempera e inoltre la tela, assorbendo il colore con più forza, assicura una stabilità maggiore alla pittura rispetto al legno. Insomma la Madonna delle Ciliegie è un pezzo a cui avvicinandoci dobbiamo pensare alla delicatezza, la delicatezza dell’insieme tempera su tavola, e alla leggerezza che si porta con sé il tempo che ci separa dalla sua realizzazione; si tratta di un’opera del 1470, datata dunque a 549 anni fa. Questa leggerezza potremmo dire “sofficità” cade davanti a noi due volte, cioè dopo il primo approccio o “avvicinamento”, vediamo la Madonna delle Ciliegie come dire d’improvviso, infatti il taglio prospettico con cui santa Maria è presentata, specialmente l’architettura alle spalle della donna in nero è così netta da mostrarci la coppia Madonna e Bambino con una “quantità di inaspettato” a cui non eravamo preparati. E allora le ciliegie intorno al capo della donna non sembrano una stranezza, ma qualcosa di puro, divino, in altre parole il contrasto entro cui Maria è inserita è così forte che quelle ciliegie non stridono. Il pregio maggiore della Madonna delle Ciliegie per uno storico dell’arte è da considerarsi nell’ordine di idee che è stata realizzata a Ferrara nel 1470, in un periodo e in un luogo che è fiorito eccezionalmente -grazie al mecenatismo di Leonello d’Este-; un periodo che ha portato a dei picchi di novità unici, la cui realizzazione si ripresenta solamente molto più avanti e altrove. Nella prossima uscita della serie delle Donne (in nero) a Torino vediamo un’opera plurale che porta con sé una musica sconosciuta: il polittico di Sant’Anna dell’amatissimo Gaudenzio Ferrari, conservato ancora una volta ai Musei Reali di Torino, questa volta a piano terra della Galleria Sabauda.

Elettra- ellie- Nicodemi

Vergognosa truffa ai danni di un'anziana novantenne

Ha compiuto un furto in abitazione, è riuscito a sviare l’attenzione della
vittima, una signora di novant’anni, ma è stato individuato e soltanto la
mancanza di arresto obbligatorio perché non è stato colto in flagranza di
reato lo ha tenuto fuori dal carcere. Ciò non toglie che il reato (furto in
abitazione) sia di quelli che oggi creano maggiore allarme sociale ed è
ancora più odioso perché commesso a danno di una persona anziana. A
finire nei guai con la giustizia è stato un 48enne senza fissa dimora, con
precedenti  per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti,
denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Vercelli dai
carabinieri della stazione di Borgosesia.
Il   pomeriggio   del   25   gennaio,   una   90enne   di   Borgosesia   si   era
improvvisamente trovata di fronte un uomo che, trovata aperta la porta di
casa, si era introdotto nella sua abitazione. Spaventata e stupita, l’anziana
ha subito chiesto allo sconosciuto cosa volesse da lei e perché fosse entrato
nella sua casa senza chiederle il permesso. Con prontezza, l’uomo ha
accennato a scusarsi ed ha subito cercato consenso e simpatia raccontando
di essere un volontario di una non meglio specificata associazione che
raccoglie offerte in favore di bambini malati.
Sono   bastate   queste   poche   parole   a   suscitare   nella   90enne   i   buoni
sentimenti   della   brava   gente.   L’atteggiamento   non   era   quello   del
malvivente e la giustificazione aveva fatto breccia nel cuore generoso della
donna  che,   subito   dopo,   ha  preso   una   moneta  e   l’ha  porta  all’uomo,
congedandolo con un saluto.
Tuttavia, solo in serata la 90enne ha constatato con profonda amarezza che
quel finto volontario era in realtà un ladro che, prima di essere scoperto
nella sua casa, aveva avuto il tempo di rovistare in un mobile, trovando e
rubandole   alcuni   orologi   e   monili   in   oro   che   l’anziana   custodiva
gelosamente nei cassetti del comò.
La denuncia ha dato l’avvio alle indagini. I Carabinieri hanno valutato le
informazioni e la descrizione, minuziosa, fornita dalla donna e raccolto le
prime testimonianze, esternando presto i sospetti su un personaggio, già
vecchia conoscenza dei militari della Stazione. Il seguito delle indagini ha
confermato i sospetti, l’uomo è stato notato nei filmati del sistema di
videosorveglianza del Comune ed è stato anche riconosciuto dalla vittima
in sede di individuazione fotografica.
M.Iar.