redazione il torinese

Viaggio studio nel cuore dell’Unione europea

parlamento europeo

In particolare, si persegue l’obiettivo di insegnare a lavorare insieme per ConsultaUEprendere decisioni che coincidano con gli interessi dei cittadini europei. Il programma della delegazione piemontese, dopo la scoperta di alcuni punti di interesse storico e culturale della capitale belga, lunedì 15 giugno prevede la visita all’Europarlamento

 

Un percorso alla scoperta delle istituzioni europee: dal 12 al 15 giugno i vincitori della XXXI edizione del concorso “Diventiamo cittadini europei” sono in visita a Bruxelles, città dove hanno sede le principali istituzioni comunitarie. Si tratta del viaggio studio, organizzato dalla Consulta regionale europea, dedicato agli studenti degli istituti di istruzione secondaria del Piemonte. I temi del concorso hanno puntato l’attenzione sui concetti di cittadinanza europea e disoccupazione, soprattutto giovanile, nei Paesi Ue. Domenica 14 giugno i trentadue studenti, partecipano al “Role Play Game” del “Parlamentarium”, un  gioco di ruolo interattivo che permette di ripercorrere l’iter dei lavori d’Aula, all’interno del Centro visitatori del Parlamento. In tal modo, ai ragazzi è dato di sperimentare il processo di formazione di alleanze, negoziazione con le altre Istituzioni e comunicazione con i media. In particolare, si persegue l’obiettivo di insegnare a lavorare insieme per prendere decisioni che coincidano con gli interessi dei cittadini europei. Il programma della delegazione piemontese, dopo la scoperta di alcuni punti di interesse storico e culturale della capitale belga, lunedì 15 giugno prevede la visita all’Europarlamento, che agisce in qualità di co-legislatore e condivide con il Consiglio il potere di adottare e modificare le proposte legislative e decidere sul bilancio dell’Unione. In questa occasione è previsto il possibile incontro con alcuni eurodeputati eletti della circoscrizione Nord-Ovest, ch comprende oltre al Piemonte anche la Lombardia, la Liguria e la Valle d’Aosta. Gli studenti che partecipano al viaggio premio provengono dagli istituti superiori di Acqui Terme, Alessandria, Alba, Asti, Biella, Borgomanero, Bra, Carmagnola, Chieri, Cuneo, Ivrea, Mondovì, Novara, Omegna, Pinerolo, Savigliano, Torino e Vercelli.

 

Daniela Roselli -www.cr.piemonte.it

Al festival del gelato anche il sorbetto "Don Bosco"

Con la Gelato Card si ha accesso libero ai corsi della Scuola di Gelato Festival

 

GELATOIl festival del gelato è di scena in piazza Solferino fino a domenica. Decine di gusti prelibati e qualche coda alle casse elettroniche. E viene presentato quest’anno anche un nuovo gusto, il Sorbetto Don Bosco. L’idea viene  dal maestro gelatiere Giorgio Zanatta, in occasione del bicentenario della nascita del santo sociale torinese. Gli ingredienti? Acqua, zucchero, frutti di bosco, rosa canina e Freisa d’Asti. Il gelatiere due anni fa, aveva ideato il Gusto del Papa, fatto di crema. L’iniziativa è “patrocinata” dalla Diocesi di Torino. In piazza è possibile acquistare la Gelato Card, che  dà diritto a 5 coppette di gelato monogusto da scegliere tra i gusti in gara e quelli speciali e a votare il gusto più apprezzato tra quelli in gara vincendo un assaggio da effettuare tra i gusti proposti dai gelatieri. Con la Gelato Card si ha accesso libero ai corsi della Scuola di Gelato Festival.

Eternit, Guariniello cancella l'ombra del "ne bis in idem"

La prossima udienza preliminare davanti al Gup è prevista per martedì

 

eternit bandiereVenne il giorno delle repliche e la procura di Torino è scesa in campo per cancellare l’ombra del ne bis in idem dal procedimento Eternit bis. L’udienza preliminare di ieri, giovedì, ha visto i pubblici ministeri Gianfranco Colace e Raffaele Guariniello contestare punto punto su quanto era stato affermato nella precedente seduta dai difensori di Stephan Schmidheiny, gli avvocati Alleva e Di Astolfo. In particolare Guariniello ha citato dottrina e sentenze, anche delle Sezioni Unite della Cassazione per dimostrare che i due processi, Eternit uno e due, non sono la ripetizione dello stesso capo d’accusa e per rafforzare tale tesi ha anche utilizzato le motivazioni della sentenza di Cassazione che aveva annullato i due pronunciamenti del Tribunale e della Corte d’appello di Torino per intervenuta prescrizione del reato di disastro. La prossima udienza preliminare davanti al Gup è prevista per martedì, con una breve replica della difesa.  Poi il magistrato potrebbe anche riservarsi sulla decisione se il processo si farà o meno.

 

Massimo Iaretti

Raccontare la Repubblica

libro gobetti 2

libro gobettiLeonardo Casalino e Marco Gobetti sono entrambi torinesi. Il primo insegna storia e cultura italiana all’Università Stendhal di Grenoble, mentre il secondo è un noto drammaturgo, attore e regista che coniuga da sempre l’attività di prosa su strada a quella nei teatri

 

Quando i testi che compongono un volume vengono scritti, a quattro mani, da uno storico e da un attore, è possibile che le parole non richiedano solo di essere lette ma anche interpretate a voce da chiunque le “senta”. E così hanno fatto con il loro Raccontare la Repubblica (Edizioni SEB27) Leonardo Casalino e Marco Gobetti, entrambi torinesi. Il primo insegna storia e cultura italiana all’Università Stendhal di Grenoble, mentre il secondo è un noto drammaturgo, attore e regista che coniuga da sempre l’attività di prosa su strada a quella nei teatri. In Raccontare la Repubblica settanta anni di vicende italiane vengono ricostruiti e ripensati a partire da parole chiave che “ordinano” sia cronologicamente che per temi la nostra storia contemporanea, dalla nascita della Repubblica ad oggi. Dai primi passi della Costituente al Referendum, dal periodo della costruzione “materiale” tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta, i giovani ed i fermenti degli anni Sessanta, la violenza degli anni bui con  i troppi segreti che segnano interi decenni decenni; e ancora:  le regole e la giustizia al centro del dibattito pubblico dagli anni Ottanta in poi l’intreccio tra lavoro, l’avvento dell’ Europa e la globalizzazione nel passaggio stretto da un secolo all’altro per finire con il confronto tra l’inveterato vizio della “furbizia” e lo sguardo dei nuovi italiani figli dell’immigrazione. Leonardo Casalino e Marco Gobetti  offrono al lettore anche una cronologia ragionata e l’indicazione di letture per approfondire gli argomenti trattati nel libro. “ Perché il lettore curioso, magari dopo avere ascoltato o sperimentato l’interpretazione di uno dei testi proposti, possa approfondire i temi indicati”, dicono entrambi. Aggiungendo come il lettore stesso possa “aggiungere proprie domande a quelle formulate all’inizio di ogni capitolo e alle quali il libro cerca di dare delle risposte. Nella speranza che questo lavoro possa anche aiutare a trovare le parole giuste per leggere in maniera consapevole il presente e pensare il futuro”. Il volume rappresenta la prosecuzione di una collaborazione, teorica e pratica, iniziata con il ciclo Lezioni recitate, tesa a sviluppare metodi per raccontare la storia oralmente.

 

Marco Travaglini

Librolandia, arriva Milella la "presidenta" e si approva il bilancio consuntivo

Giovanna-Milella

salone conferenza 2SALONE 111SALONE 569salone 483Impegno a ripianare il debito di 489.167 euro, grazie a un intervento di 600 mila euro. Così sarà possibile l’avvio dei lavori di preparazione della prossima edizione.

 

Dopo le vicende giudiziarie in cui è stato tirato in ballo il nome del presidente “storico” di Librolandia, Rolando Picchioni, (vicende che i bene informati dicono essere il frutto velenoso di invidie e sospetti),  l’assemblea dei Soci del Salone del Libro  ha nominato il nuovo presidente. Come da copione si tratta della giornalista Giovanna Milella, mentre direttore sarà Giulia Cogoli.  «Ringrazio le istituzioni della nomina a Presidente di una Fondazione così prestigiosa e rappresentativa della cultura italiana – ha dichiarato – e lavorerò con la futura direttrice Giulia Cogoli a un nuovo progetto, innovativo nella forma e nei contenuti e adeguato al profondo cambiamento in atto nel mondo editoriale”. E’ stato inoltre approvato il bilancio consuntivo, con l’impegno di ripianare il debito di 489.167 euro, grazie a un intervento di 600 mila euro. Così sarà possibile l’avvio dei lavori di preparazione della prossima edizione. Il patron uscente Picchioni resterà comunque consigliere fino alla scadenza prevista a luglio.

 

Ecco il comunicato dell’assemblea dei soci

L’assemblea dei Soci della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura si è riunita oggi a Torino in seduta comune con il Consiglio d’Amministrazione della stessa. Erano presenti il presidente Sergio Chiamparino, quale presidente di turno dell’Alto Comitato di Coordinamento, il sindaco Piero Fassino quale vicepresidente dell’Alto Comitato, l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, il presidente uscente Rolando Picchioni, i consiglieri d’amministrazione Giulia Cogoli, Giovanna Milella e Marco Polillo, insieme con il Collegio dei Revisori dei Conti. All’ordine del giorno l’approvazione del Bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2014, la nomina del Presidente della Fondazione e l’indicazione del Direttore Editoriale. Il Bilancio Consuntivo 2014 è stato approvato con l’impegno da parte dei Soci di un intervento complessivo quantificato in 600.000 euro a titolo di riequilibrio del patrimonio netto, attestato su un passivo di 489.167 euro. Il presidente uscente Rolando Picchioni ha rimesso il suo mandato nelle mani dei Soci Fondatori, che gli hanno rivolto il loro vivo ringraziamento per il lungo impegno e i risultati conseguiti, e hanno provveduto contestualmente alla nomina di Giovanna Milella a presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura. «Alla neo-presidente Milella – ha detto Picchioni – formulo le mie felicitazioni più vive, e la certezza che ella saprà portare nel suo nuovo incarico tutto il successo della sua storia professionale, la competenza nell’organizzazione di un grande evento internazionale come il Prix Italia e la grande esperienza di relazioni istituzionali che l’ha sempre accompagnata». La Presidente Giovanna Milella ha dichiarato: «Ringrazio le istituzioni della nomina a Presidente di una Fondazione così prestigiosa e rappresentativa della cultura italiana. Lavorerò con la futura direttrice Giulia Cogoli a un nuovo progetto, innovativo nella forma e nei contenuti e adeguato al profondo cambiamento in atto nel mondo editoriale. Il Salone Internazionale del Libro di Torino è l’evento italiano di maggiore rilievo nel campo editoriale. Vogliamo elaborare per i prossimi anni una formula vincente, come lo è stata nel passato, e nello stesso tempo compatibile con le risorse economiche. Significa mettere in equilibrio entrate e uscite, attraverso il contenimento dei costi e l’incremento delle entrate, grazie a nuove partnership pubbliche e private. Significa creare un modello in cui le idee vanno di pari passo con la sostenibilità dei progetti». La presidente Milella, accogliendo l’indicazione dei Soci Fondatori, ha confermato la volontà di conferire a Giulia Cogoli l’incarico di Direttore editoriale, nomina che sarà formalmente approvata nella prossima seduta del Consiglio d’Amministrazione.

 

L'ultima se ne va: addio a Rosilda Fanolla

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ruliAUGUSTA TAURINORUM / di Augusta Montaruli

 

A Torino si spegne l’ultima donna “repubblichina”: L’ultima se ne va e soccombe all’anzianità e alla malattia, non all’avversario, non alla storia, non all’oppositore interno, non all’imperfetta giustizia umana

 

Per le pagine della storia ufficiale lei è una che ha combattuto  dalla parte sbagliata, il nemico su cui costruire un’ideologia, una vinta. Per lei non ci saranno commemorazioni pompose, lutti cittadini, la corsa all’onorificenza patacca come omaggio della Città. Non ci sarà alcuna via intitolata proprio a lei che da sempre raccoglieva firme per una targa in memoria della sua amica Marilena, sedicenne trucidata al rondo’ della forca a guerra finita. E quella forca a cui Torino l’ha abituata forse le ha insegnato che nella vita le guerre non finiscono mai, soprattutto per chi sceglie di difendere un’idea anziché ritirarsi nei boschi. Neanche le rivalutazioni pansiane sono state sufficienti a permettere ai più di guardare con i giusti occhi le scelte delle ragazze come Rosilda: ultima donna repubblichina in un mondo da sempre dominato di primiuomini, che siano stati i suoi rapitori o quelli per cui ha dedicato una vita intera. L’ultima se ne va e soccombe all’anzianità e alla malattia, non all’avversario, non alla storia, non all’oppositore interno, non all’imperfetta giustizia umana. L’ultima se ne va chiudendo il cerchio di un mondo politico spentosi molto prima di lei ed è come in una parabola. Gli ultimi saranno i primi.

Arrestato l'ultrà della bomba carta, nell'sms: "Adesso boom"

S.G.E., queste le sue iniziali non fa parte di alcun gruppo organizzato della tifoseria juventina

 

juve stadiumHa 28 anni l’ultrà bianconero residente nella provincia di Bergamo, che ha lanciato la bomba carta durante l’ultimo derby della Mole. Rimasero feriti undici tifosi granata. La Digos di Torino, lo ha arrestato. Era riuscito a entrare entrato allo stadio sfuggendo ai controlli. S.G.E., queste le sue iniziali non fa parte di alcun gruppo organizzato della tifoseria juventina. “Tra poco boom”. Questo il testo breve, ma significativo, dell’sms inviato dal ragazzo a un amico pochi minuti prima di lanciare la bomba carta.

 

(Foto: il Torinese)

Marrone (FdI): "Una fiaccolata al Moi contro la violenza a Federica"

moi scontri1marrone“Da base di spaccio e arene di accoltellamenti queste palazzine sono diventate il teatro di due giorni di sevizie ai danni di una giovane di Mirafiori”

 

<<Belve schifose, degne solo della castrazione, ecco cosa sono! Complimenti al PD che ha messo la faccia per difendere gli immigrati che occupano le palazzine olimpiche dell’ex MOI dal sequestro già stabilito dalla Magistratura mesi fa, concedendo loro una residenza illegittima a Torino! Su questi buonisti ricade la responsabilità di questo dramma, avvenuto non a caso in un pezzo di quartiere trasformato in ghetto terra di nessuno da immigrati, centri sociali e dai loro compagni nelle istituzioni che hanno immobilizzato tutto nonostante le nostre petizioni, i cortei e le votazioni in Consiglio comunale.

 

Da base di spaccio e arene di accoltellamenti queste palazzine sono diventate il teatro di due giorni di sevizie ai danni di una ragazza disabile di Mirafiori, certamente alle figlie dei progressisti che abitano in centro non succede nulla di simile, ma la pazienza delle periferie è finita!>> attacca Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino e in Regione Piemonte, commentando il brillante arresto eseguito dalla polizia dei tre immigrati che hanno sequestrato e violentato per due giorni una ragazza disabile di Mirafiori nelle palazzine occupate dell’ex MOI, che annuncia: <<venerdì  sera lancio insieme al Comitato “Lingotto è Italia” una fiaccolata già autorizzata di solidarietà e vicinanza a Federica, aperta a tutta la cittadinanza indignata, che partirà da piazza Galimberti e punterà dritto alle palazzine olimpiche dell’ex MOI … Meglio che prima la Prefettura applichi lo sgombero in esecuzione del sequestro oppure che gli immigrati occupanti se ne vadano spontaneamente … l’impunità di questi stranieri finisce qua>>.

Vito Mancuso per Madian: “Serve Dio per vivere bene”

Alla Chiesa di San Giuseppe in Via Santa Teresa 22 a Torino si terrà la presentazione del Bilancio Sociale 2014 di Madian Orizzonti Onlus

 

madian2La presentazione si aprirà con una lectio magistralis del teologo Vito Mancuso dal titolo “Serve Dio per vivere bene”. Vito Mancuso, docente di Storia delle dottrine teologiche all’università degli studi di Padova, è autore di numerose opere tra le quali “L’anima e il suo destino”, “Io e Dio”, “Obbedienza e Libertà”, “La vita autentica” e “Questa vita” uscito nell’aprile del 2015. Dopo la lectio magistralis si passerà all’illustrazione del Bilancio Sociale 2014 della Onlus dei religiosi camilliani di Torino, bilancio che è stato realizzato seguendo sia i più accreditati principi internazionali in materia di responsabilità sociale sia le indicazioni previste nel Metodo Piemonte per il Bilancio Sociale redatto nel 2008 dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ivrea, Pinerolo, Torino, dal dipartimento di Management dell’Università di Torino, dalla Direzione Risorse Finanziarie della Regione Piemonte e dall’Ires Piemonte. L’Università e l’Ordine hanno collaborato anche per questa terza edizione alla redazione del Bilancio Sociale di Madian Orizzonti, mettendo a disposizione la metodologia e fornendone la validazione per garantire, quindi, quei requisiti di oggettività e correttezza necessari quando si redige un rendiconto. Il Bilancio Sociale illustra, nelle tre parti che lo compongono (identità, rendiconto e relazione sociale) la storia dei Camilliani torinesi nel secolo scorso, le attività svolte, i progetti realizzati, il rendiconto 2014 con il calcolo e la distribuzione del valore aggiunto. Al di là del lavoro svolto e dei numeri questo bilancio cerca di trasmettere la passione che contraddistingue Madian Orizzonti, l’attenzione alle persone, il primato dell’uomo sulle cose. Ecco perché, nel presentare il Bilancio Sociale 2014, Madian Orizzonti Onlus vuole non solo guardare all’anno passato ma anche a quello che verrà e in particolare al più importante evento che la Chiesa si sta apprestando a vivere: il Giubileo straordinario che Papa Francesco aprirà l’8 dicembre prossimo.

 

Indicativo del Giubileo è il numero 50 e per questo Madian ha pensato di realizzare, come segno di restituzione, di giustizia e di diritto, alcuni progetti che riguardano 50 persone, realtà, famiglie.

 

In Torino:

la Comunità Madian oggi accoglie 50 ammalati stranieri.

Tante famiglie residenti in città non hanno la possibilità economica di pagarsi la spesa mensile: la Comunità Madian paga la spesa a 50 famiglie

 

In Haiti:

Madian Orizzonti Onlus sta terminando la costruzione a Jérémie dell’ospedale per la cura delle lesioni cutanee, gestisce a Port au Prince il Foyer Saint Camille e il Foyer Bethléem dove sono accolti 31 bambini disabili, e constatato che a 4 anni dal terremoto moltissime vivono ancora sotto tende di fortuna e altrettante famiglie vivono all’aperto ha già costruito 2 villaggi con 10 case per 10 famiglie. Il progetto si propone di arrivare a 5 villaggi con 50 case per 50 famiglie.

 

In Armenia:

Madian Orizzonti Onlus gestisce dal 1992 l’ospedale Redemptoris Mater (costruito in seguito al devastante terremoto del 1988) e 21 ambulatori per la medicina di base. Il progetto è di adottare 50 famiglie aiutandole a scaldare le loro case durante il lungo e freddo inverno armeno, ad acquistare generi alimentari di prima necessità per far crescere i loro bambini.Sono solo alcune proposte per vivere in modo alternativo questo anno giubilare e per continuare le molteplici attività che Madian Orizzonti Onlus già svolge a favore dei poveri del mondo.

 

Per quanto riguarda “i numeri” del Bilancio il valore aggiunto raccolto e distribuito da Madian nel 2012 è stato di 1 milione e 773 mila euro (era 1 milione e 122 mila euro nel 2013) che sono stati erogati alle missioni di Haiti (67% del totale), della Georgia (22%), dell’Armenia (3%) e dell’Argentina (1%, delle Filippine(3%), del Kenya (1%), dell’India (1%), dell’Indonesia (2%).La remunerazione del personale della Onlus è pari al 6% del totale delle risorse raccolte e distribuite nel corso dell’anno (era il 9% nel 2013).Il costo dell’attività gestionale e istituzionale volta alla raccolta è del 10% rispetto a quanto raccolto e distribuito nel corso dell’anno (era il 26% nel 2013).

 

Madian Orizzonti, la Onlus dei padri Camilliani di Torino, è stata fondata nel 2005: opera in Georgia, in Armenia, in Argentina e ad Haiti, in India, Kenya e Indonesia costruendo e gestendo ospedali e scuole e seguendo progetti in ambito socio-sanitario. Nelle Filippine – nelle Isola di Samar e Leyte colpite nel novembre 2013 dal Tifone Yolanda – sta finanziando, grazie al contributo della Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi, la costruzione di 75 barche da pesca che il tifone ha distrutto aiutando, così, l’economia locale a risollevarsi. La Onlus prende origine dalla comunità Madian composta da Padre Adolfo Porro, Padre Antonio Menegon e Padre Joaquin Paulo Cipriano. 

Donne, lavoro ed economia tra etica e business

donne impreseSono emerse riflessioni sulle attuali condizioni professionali delle donne non solo in Piemonte ma in tutta Europa, con particolare riferimento al ruolo sociale che ricoprono

 

“È più che mai necessario, oggi, superare le barriere invisibili che le donne quotidianamente incontrano nel loro percorso lavorativo e personale. Trovare il giusto ruolo di leadership nelle Istituzioni e nelle aziende, tutelarle attraverso una adeguata legislazione sono gli obiettivi sui quali stiamo lavorando”.  Così Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale, ha aperto il convegno “Donne, lavoro economia. Nuova etica nel business”, organizzato a Palazzo Lascaris dalla Consulta regionale femminile, in collaborazione con la Federazione italiana donne arti professioni e affari (Fidapa). Nel corso del dibattito, moderato da Graziella Camurati, past president di Fidapa, sono emerse riflessioni sulle attuali condizioni professionali delle donne non solo in Piemonte ma in tutta Europa, con particolare riferimento al ruolo sociale che ricoprono e alla partecipazione attiva nelle arti e nelle organizzazioni europee ed internazionali. All’incontro hanno inoltre partecipato Daniela Ruffino, vicepresidente del Consiglio regionale; Eufemia Ippolito, past president nazionale di Fidapa; Luisa Pavesio, rappresentante di Task force Salute Fidapa e la senatrice Maria Rizzotti.

 

 Daniela Roselli – www.cr.piemonte.it