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Morti carbonizzati in tre nello scontro tra due auto

soccorsi 118

L’incidente al chilometro 4 della Sp460 Torino-Ceresole

 

Un drammatico incidente sulle strade del Torinese. Tre le persone  morte carbonizzate, mentre una quarta è rimasta ferita in modo grave, a causa di un violento  scontro frontale avvenuto tra due automobili a Leinì. Lo scontro si è verificato al chilometro 4 della Sp460 Torino-Ceresole. Sul posto sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco e la polizia stradale di Chivasso. Una delle vittime, informa l’Ansa, è Mattia Battilomo, un agente della polizia penitenziaria di 29 anni. Viaggiava con un collega, rimasto anch’egli ferito in modo grave: ora è ricoverato all’ospedale di Ciriè. La Punto su cui viaggiavano , ha preso fuoco dopo essersi scontrata con una Grande Punto proveniente da Torino, andata completamente distrutta dalle fiamme, sulla quale viaggiavano le altre due vittime.
   

 

(Foto: archivio)

La Grande Guerra vista da Torino

Arricchisce la rassegna una video-installazione che presenta ai visitatori una successione di manifesti che descrivono la mobilitazione dell’ex capitale per l’emergenza guerra e il cambiamento radicale della vita quotidiana dei cittadini a causa del conflitto

 

PRIMA GUERRATrecento pezzi, tra fotografie, tempere, manifesti, giornali e cartelloni pubblicitari, per raccontare la Grande Guerra vista da Torino. A cent’anni dall’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale, il Museo nazionale del Risorgimento organizza, insieme all’Archivio Storico della città, nel corridoio monumentale della Camera dei Deputati, la mostra “Torino e la Grande Guerra 1915-1918”. L’esposizione, che descrive in particolare la propaganda bellica e l’assistenza umanitaria ai militari e alle famiglie in difficoltà, è divisa in due sezioni. Da una parte viene illustrata la guerra in trincea e l’eroismo dei nostri soldati al fronte con disegni, litografie, manufatti di profughi, volantini, ex voto, tessere annonarie, lotterie, iniziative benefiche, guazzi di noti artisti e con le tavole di Achille Beltrame per “La Domenica del Corriere”. L’altra sezione racconta invece il volto umano e assistenziale di Torino, la città italiana più neutralista all’inizio del conflitto, la mobilitazione dei torinesi che, nonostante le difficoltà quotidiane per il razionamento dei generi alimentari, il rialzo dei prezzi e il massiccio afflusso di rifugiati, faceva di tutto per assistere i combattenti con le famiglie e per accogliere migliaia di profughi e di feriti giunti dal teatro di guerra. Arricchisce la rassegna una video-installazione che presenta ai visitatori una successione di manifesti che descrivono la mobilitazione dell’ex capitale per l’emergenza guerra e il cambiamento radicale della vita quotidiana dei cittadini a causa del conflitto. I pezzi esposti provengono dal Museo del Risorgimento, dall’Archivio Storico e dal Santuario della Consolata. La mostra, allestita al Museo nazionale del Risorgimento in piazza Carlo Alberto 8 a Torino, rimarrà aperta fino al 22 maggio 2016, dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.  Il biglietto unico (mostra + museo) costa 10 euro (ridotto 8 euro).          

 

                                                                  Filippo Re

Scooter Sharing "bipartisan" a Torino

scande scooter

Una mozione con prima firmataria la Consigliera Comunale del PD Federica Scanderebech e cofirmata dai giovani under40 della Sala Rossa

 

Dal 16 al 22 settembre la Città di Torino ha aderito alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, numerose sono state le iniziative promosse, tra queste rientra il deposito di una mozione, prima firmataria la Consigliera Comunale del PD Federica Scanderebech e cofirmata dai giovani under40 della Sala Rossa: Giovanni Porcino (MODERATI), Silvio Magliano (NCD), Michele Curto (SEL), Fabrizio Ricca (LEGA NORD), Chiara Appendino (M5S), Vincenzo Laterza (PD) e Barbara Cervetti (MODERATI). L’atto chiede l’avvio della sperimentazione dello Scooter Sharing su Torino con l’inizio della stagione primaverile 2016.

 

La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si è svolta nella piazza davanti al Municipio, volendo richiamare l’iniziativa già svolta nel precedente mandato nel novembre 2006, che aveva visto i giovani eletti schierarsi già allora a favore della mobilità sostenibile e con un’altra mozione avevano chiesto e ottenuto l’ampliamento del trasporto notturno mediante la  nascita dei night buster a metano.

 

Dice la Consigliera Scanderebech: “Non è la prima volta che i giovani della Sala Rossa si uniscono bipartisan per promuovere la mobilità sostenibile nella città. Siamo qua oggi simbolicamente riuniti per dare un segnale forte e sensibilizzare la cittadinanza all’uso di sistemi di mobilità sostenibili. Negli ultimi anni l’Amministrazione ha sviluppato con successo due sistemi di servizio di mobility sharing complemenari al trasporto pubblico: il bike sharing ed il car sharing”.

 

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile sostiene che in Italia vi siano circa 10.000 bici disponibili per lo sharing, 6.000 auto per il car sharing (nel 2011 erano solo 700), circa 500.000 utenti e una proiezione nel 2020 di 12 milioni di utenti nel mondo per un fatturato di 6,2 miliardi di euro. Sono numeri che devono far riflettere soprattutto in merito alla riduzione del tasso della motorizzazione, nella prevenzione e limitazione delle emissioni inquinanti con un minore utilizzo dei veicoli a motore privati, nonchè come miglioramento della qualità del trasporto pubblico con modalità di trasporto anche più flessibile”.

 

Aggiunge Scanderebech (PD): “Con questa iniziativa i giovani della Sala Rossa vogliono dare maggiore forza ai sistemi di sharing economy, promuovendo e chiedendo l’avvio di una sperimentazione su Torino dello Scooter Sharing con l’avvento della prossima stagione primaverile, mediante l’utilizzo anche di scooter elettrici. Milano è stata la prima città italiana ad introdurre il servizio, in modalità free floating, gli scooter, cioè, possono essere parcheggiati ovunque, purché nel rispetto del codice della strada. Il servizio è stato affidato tramite un bando alla società che già gestisce il car sharing a Milano, Firenze, Roma e a Torino. Dal 15 luglio alla flotta di 600 Fiat500 e 44 Cinquecento L che circolano nel capoluogo lombardo si aggiungono 150 scooter Piaggio Mp3 a tre ruote che possono essere guidati da chi ha già compiuto 21 anni ed è in possesso di patente A o B e A2 se presa prima del 19 gennaio 2013, ovviamente rispettando le basilari norme della sicurezza stradale indossando anche il casco. All’iniziativa hanno aderito anche molti altri Consiglieri Comunali over40!”.

Una finestra Liberty sul Canavese

liberty

Tour guidato attraverso le ville storiche del paese con merenda a base di dolci liberty

 

Prosegue sino al prossimo 11 ottobre l’interessante mostra “Una finestra sul Canavese del primo Novecento” che si tiene presso il Comune di Parella, organizzata in collaborazione con l’associazione Pedaneus, e orario di visita dalle ore 10 alle 18. Domenica 4 ottobre sarà riproposto il già sperimentato, con successo, tour guidato attraverso le ville storiche di Parella, con merenda a base di dolci liberty, serviti secondo i riti di un secolo fa, nel magico scenario di un parco tra i più suggestivi. Il ritrovo è alle ore 15 davanti al Municipio di Parella.

 

Massimo Iaretti

A due o quattro ruote il mercato italiano dei motori non sente l'effetto Volkswagen

fiat lingotto

500x fiatA settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima

 

In attesa che – Dio non voglia – l’ effetto Volkswagen si faccia sentire anche sul mercato auto in Italia, al momento il comparto va a gonfie vele.  A settembre sono state immatricolate, comunica il  ministero dei Trasporti , ben 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese dell’anno prima.

 

Nei primi tre trimestri 2015 le consegne sono state 1.196.270: crescita del 15,3%. Alla grande Fca che ottiene riscontri persino migliori. Infatti  con 36.888 vetture immatricolate registra una crescita del 20.34%, ovvero per il nono mese consecutivo superiore a quella del mercato. Sale ancheJeep (+251,1%), Alfa +11%.

 

Crescita a due cifre anche per i veicoli a due ruote a motore. I dati diffusi da Confindustria Ancma,indicano che le immatricolazioni sono state 17.190, cioè  il 12,5% in più rispetto a settembre 2014. A partire dallo scorso gennaio fino a settembre, invece, le immatricolazioni sono state 167.172: si tratta del 6,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “La ripresa è robusta”, commenta all’Ansa Corrado Capelli, presidente di Confindustria Ancma.

 

(Foto: il Torinese)

Carlin in versione papa Francesco predica ai contadini

gusto terra

“Per l’economia abbiamo sacrificato tutto, e ora ci ritroviamo la Terra che soffre. I migranti sono il frutto della nostra politica scellerata”

 

Stessa la filosofia pauperistica di condanna allo sviluppo e alla ricchezza più o meno sfrenati; stesso l’appello a salvare la terra che soffre. Carlin Petrini, il Guru piemontese di Bra di Slow Food e inventore del Salone del Gusto ha predicato sulle orme di papa Francesco il proprio verbo ai contadini di tutto il mondo dal pulpito di Expo 2015. “Ridare valore al cibo è la grande scommessa che avete tra le mani. Parlate tra di voi. Anche con lingue diverse”: Così ha arringato le centinaia di contadini giunti a Milano da ogni angolo del globo per Terra Madre Giovani. “Vincerete la scommessa solo se riuscirete a non commettere gli errori della mia generazione. Per l’economia abbiamo sacrificato tutto, e ora ci ritroviamo la Terra che soffre. I migranti sono il frutto della nostra politica scellerata”.

 

(Foto: il Torinese)

Da McDonald's la qualità è piemontese

MC DONALD'S

La catena americana pensa di distribuire in Italia più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

 

Per un mese in tutti i ristoranti McDonald’s italiani, grazie a un accordo con il consorzio di allevatori Coalvi, verrà servito un hamburger realizzato carne al 100% di razza Piemontese certificata, il McItaly Piemontese. La notizxia è stata data alla Casa della Piemontese di Carrù (Cuneo), l’unico museo italiano dedicato a una razza bovina. Scopo dell’iniziativa è la valorizzazione della carne made in Piemonte, autentica eccellenza gastronomica italiana. McDonald’s pensa di distribuire più di 1,6 milioni di McItaly Piemontese.

MORRI (PD): “NON CONTIAMO PIÙ LE AGGRESSIONI, I RESPONSABILI NON RESTINO IMPUNITI”

pd manifesto

Solidarietà della Federazione metropolitana del Partito Democratico di Torino ai segretari e ai militanti dei Circoli di via Colautti e di via Cervino, che sono stati fatti oggetto di atti teppistici

 

Desidero esprimere la solidarietà della Federazione metropolitana del Partito Democratico di Torino ai segretari e ai militanti dei Circoli di via Colautti e di via Cervino, che sono stati fatti oggetto di atti teppistici. Oramai abbiamo perso il conto degli episodi di vandalismo che da troppi mesi colpiscono le nostre sedi: che sia la Tav, il tema dei profughi o quello degli alloggi occupati, le solite schegge anarcoidi ed antagoniste, armate di vernice, trovano sempre una qualche motivazione pseudo-ideologica per venire ad imbrattare i nostri muri, illudendosi in questo modo di intimidirci ed ostacolare la nostra azione di governo. Anche questa volta i nostri militanti ripuliranno le scritte ingiuriose e minacciose e si adopereranno affinché i loro circoli continuino ad essere importanti punti di riferimento per i cittadini di Borgo Vittoria e Barriera di Milano. L’auspicio è che gli autori di tali aggressioni non restino impuniti ed anonimi, ma si riesca una volta per tutte ad impedire a gruppi ben noti alle cronache di continuare a recare offesa alle ‘case’ del nostro partito.
Fabrizio MORRI

Segretario PD Torino

"L'Albania sia ospite di Librolandia"

SALONE 111

salone 483

 

 

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 La proposta dopo l’esclusione dell’Arabia Saudita per il mancato rispetto dei diritti umani

 

Invece dell’Arabia Saudita, come ospite d’onore al Salone del Libro 2016, ci sia l’Albania. La proposta è dell’Associazione radicale torinese Adelaide Aglietta. “Il ‘no’ all’Arabia – dicono Igor Boni, Silvja Manzi e Marco del Ciello – può essere l’occasione per voltare pagina, dopo una realpolitik perdente.Sui diritti umani non si fanno sconti. Esiste vicino a noi uno Stato a prevalenza musulmano laico, l’Albania, che ha alzato la testa dopo mezzo secolo di dittatura feroce. Un esempio virtuoso da valorizzare”.

Ancora qualche riflessione sul caso del tragico Tso di Andrea Soldi

soldi andrea

Imperizia? Inefficienza? Poco coordinamento? Probabilmente tutte e tre le cose, come hanno dichiarato anche gli ispettori inviati dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin. Se il TSO, previsto per legge dal 1978, sia una pratica adeguata ed efficiente per soccorrere chi soffre di malattie mentali non spetta sicuramente a noi giudicarlo. Quello che possiamo constatare è che Andrea Soldi, afflitto da tempo dal suo disturbo, negli ultimi sette mesi era stato totalmente abbandonato a se stesso e alla sua famiglia


Nonostante le pagine dei quotidiani abbiano smesso di parlarne, il caso di Andrea Soldi e del suo TSO dal finale tragico e inconcepibile, continua a creare polemiche e a rappresentare un’enorme cicatrice all’interno del corpo della polizia municipale.
In questi giorni infatti il Nucleo Servizi Mirati è stato protagonista di un forse prevedibile ma nello stesso tempo inaspettato cambio della guardia: il commissario Elisabetta Ferraresi, responsabile del “reparto speciale” a cui appartengono i tre vigili urbani accusati di aver causato, il 5 agosto scorso, la morte di Andrea Soldi, ha abbandonato il timone per fare posto ad Alessandro Parigini, attuale capo del Nucleo di prossimità.

 

Dal Comune di Torino non smettono di affermare il “non intento punitivo” di questa scelta: nessuno vuole compiere una crociata contro un intero reparto di vigili urbani, anche perché, come prevede la nostra giustizia, le responsabilità penali dei singoli sono personali e devono essere giudicate e sentenziate solo dalla magistratura. E’ certo però che dopo le accese polemiche scaturite dal tragico e terribile episodio, il trasferimento del commissario Ferraresi e la nomina di Parigini ai “Mirati”, lascino intendere la volontà da parte del Comune di intervenire, provando ad imporre ed imprimere un approccio di vicinanza e di ascolto; stesso approccio che da anni contraddistingue l’operato di Parigini. Lo slogan “meno manette, più ascolto” e la riorganizzazione degli incarichi di responsabilità messa a punto in questi giorni dal Comando di via Bologna, sono il segnale che le varie polemiche e le rumorose proteste insorte dopo il tragico episodio, abbiano per lo meno smosso le troppo spesso dormienti, poltrone istituzionali.

 

La domanda che però adesso sorge spontanea, è se questo primo cambiamento basterà a placare gli animi di quella parte di opinione pubblica che negli ultimi due mesi si è scagliata contro le istituzioni pretendendo chiarezza e soprattutto giustizia. Il problema sono le nostre forze dell’ordine male istruite a gestire casi delicati e particolari così com’era quello di Andrea, oppure il vero problema è proprio l’esistenza di un provvedimento come il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio)?

 

Andrea Soldi era un uomo di 45 anni che viveva a Torino con la sua famiglia. Era da molti anni malato di schizofrenia, una malattia psichiatrica che danneggia molto duramente le capacità cognitive e razionali del soggetto che ne soffre. Negli ultimi anni aveva spesso interrotto le cure, peggiorando così le sue condizioni. Soldi, a quanto riportano familiari e alcuni testimoni, non era una persona violenta; i suoi problemi dati dal peggioramento della malattia, riguardavano – sempre attenendoci a quello che raccontano alcuni testimoni – la sua scarsa igiene personale e la sua apatia nei confronti della vita. Un nuovo intervento di TSO (ricordiamo che egli era già stato interessato da altri interventi di Trattamento Sanitario Obbligatorio) era stato richiesto dal padre ottantenne che, a detta della sorella Maria Cristina Soldi, aveva grosse difficoltà a gestire la condizione del figlio dato anche il rifiuto di quest’ultimo nel sottoporsi alle cure. Il 5 agosto 2015 tre vigili urbani del Nucleo dei Progetti e Servizi Mirati di Torino, uno psichiatra e un infermiere, sono intervenuti per eseguire un TSO su Soldi; quel pomeriggio Andrea, seduto sulla panchina del parco di piazza Umbria dove era solito stare, ha perso la vita.

 

Imperizia? Inefficienza? Poco coordinamento? Probabilmente tutte e tre le cose, come hanno dichiarato anche gli ispettori inviati dal Ministro della salute Beatrice Lorenzin. Se il TSO, previsto per legge dal 1978, sia una pratica adeguata ed efficiente per soccorrere chi soffre di malattie mentali non spetta sicuramente a noi giudicarlo. Quello che possiamo constatare è che Andrea Soldi, afflitto da tempo dal suo disturbo, negli ultimi sette mesi era stato totalmente abbandonato a se stesso e alla sua famiglia. Aveva saltato i controlli imposti dai protocolli e dalle linee guida della Regione per verificare l’efficacia della terapia e la corretta assunzione dei farmaci, ma nessuno né dall’Asl né dai Servizi Sociali, si era mosso per capire il perché e per controllare le sue condizioni (i protocolli impongono, in caso di diagnosi simili, il controllo del paziente almeno una volta al mese). Nonostante il TSO per essere attivato richieda l’intervento di due medici, del Sindaco e dell’assessore comunale competente, in questo caso si può constatare che sia mancata totalmente la presa in carica del paziente. Il quarantacinquenne torinese, chiamato da chi lo conosceva il “gigante buono” a causa dei suoi 120 kg di peso, doveva essere aiutato – come chiedeva la famiglia – a curarsi; il 5 agosto scorso quell’aiuto si è trasformato nella sua condanna a morte.

 

Simona Pili Stella