redazione il torinese

Ottava edizione della marcia in memoria di Emanuele Artom

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Venerdì 29 Marzo si terrà a Torino l’ottava edizione della marcia in memoria di Emanuele Artom, il giovane insegnante partigiano ebreo trucidato dai nazisti il 7 aprile del 1944. La manifestazione sarà organizzata dalla Comunità Ebraica di Torino, in collaborazione con quelle di Vercelli e Casale Monferrato, con la Città di Torino e la Comunità di Sant’Egidio

 L’evento è patrocinato dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte. Parteciperà il Presidente del Consiglio regionale, Nino Boeti

La marcia partirà alle ore 11.00 del 29 Marzo dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova, nei pressi della lapide dedicata ai deportati al binario n.17,  e si snoderà lungo il tragitto verso la Scuola Ebraica intitolata ad Artom e si concluderà in Piazzetta Primo Levi. Lì, nell’area antistante la Sinagoga, sono previsti gli interventi delle autorità, di rappresentanze delle scuole torinesi e di quella della Comunità Ebraica, seguiti da un momento musicale. Il tema al centro della riflessione collettiva di quest’anno sarà “ Valore e uso delle parole ieri e oggi”, prendendo spunto dagli stessi Diari lasciati da Emanuele Artom.

Emanuele Artom (Aosta ,23 giugno 1915 –Torino, 7 aprile 1944 ) nato in una famiglia d’intellettuali ebrei aperta agli ideali di libertà e giustizia, si laureò a pieni voti e con lode in lettere all’Università di Milano. Non poté tuttavia dedicarsi, come avrebbe voluto, all’insegnamento, non avendo mai aderito a organizzazioni fasciste e  a causa della proclamazione delle leggi razziali. Si dedicò così alle ricerche storiche, collaborando al Grande dizionario enciclopedico della UTET, traducendo per Einaudi Le storie di Polibio Il secondo libro di Erodoto. Emanuele Artom, nonostante le persecuzioni razziali e lo scoppio del secondo conflitto mondiale, si rifiutò di riparare in Svizzera e nel maggio del 1943 si iscrisse al Partito d’Azione. Subito dopo l’armistizio, il giovane intellettuale si arruolò (col nome di copertura di Eugenio Ansaldi) tra i partigiani, come delegato azionista in una formazione garibaldina di Barge comandata da Pompeo Colajanni. Diventò poi commissario politico delle bande “Italia Libera” in Val Pellice e in Val Germanasca. Durante un rastrellamento, Artom cadde nelle mani dei fascisti e venne imprigionato nelle carceri di Luserna San Giovanni. Un fascista, al quale aveva salvato la vita, lo ripagò denunciandolo come ebreo e la sua condizione si fece da quel momento ancora più drammatica. Le torture a cui venne sottoposto non gli strapparono informazioni sulla Resistenza e così, il 31 marzo del ’44, Emanuele Artom venne trasferito alle “Nuove” di Torino, nel “braccio” tedesco. Le sevizie che i suoi aguzzini gli inflissero furono tali da causarne la morte. I fascisti si liberarono del cadavere che non venne mai ritrovato.Una Brigata partigiana lombarda, operante nelle valli del comasco, alla notizia della sua scomparsa, ne assunse il nome. Nel dopoguerra, il Municipio di Torino gli dedicò una piazza; la comunità israelitica torinese gli ha intitolato una scuola media ebraica; l’Università di Torino lo ricorda con una lapide, collocata nella biblioteca della Facoltà di Lettere. Una parte del diario di vita partigiana di Emanuele Artom è stata pubblicata, nel 1954, col titolo “Artom-Tre vite”.  Edizione più complete sono state pubblicate, nel 1966, con il titolo “Emanuele Artom.Diari” a cura del Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano e “Artom. Diari di un partigiano ebreo. Gennaio 1940 – Febbraio 1944, a cura di Guri Schwarz, dalla torinese Bollati Boringhieri nel 2008.Inoltre va ricordato il film documentario “Emanuele Artom,il ragazzo di Via Sacchi” (2011), diretto da Francesco Momberti e prodotto da Pianoeerre  e dalla Comunità Ebraica di Torino.

 

Marco Travaglini

"Una Ragazza per il Cinema" aiuta i bimbi del Regina Margherita

Si è conclusa la prima serata ufficiale di “Una Ragazza per il Cinema 2019” Regione Piemonte, con grande successo
La serata era in esclusiva un evento benefico a favore dell’Associazione FORMA dell’Ospedale Regina Margherita per i bambini, Main Sponsor Urbanart Dome Barba. Si conclude così la prima serata Regione Piemonte con la vittoria della splendida Irene Solazzo, aspirante attrice. Chi è Irene Solazzo? È risultata vincitrice dopo essersi esibita alla prima selezione di Una ragazza per il cinema, giovedì 21 marzo al Teatro Vittoria, in un monologo ballato e recitato   del musical Chicago. “Siamo a Chicago, nel 1924 e Roxie (Renée Zellweger), il personaggio che interpreto, è una donna che spera di diventare una star e calcare le scene dei locali della città. Nel monologo racconta la sua vita e il suo desiderio di diventare famosa , descrivendo le sue avventure” ci dice la vincitrice. Ha 23 anni e vive a Chieri (TO). Studia Diritto per le imprese e le istituzioni a Torino, e frequenta vari corsi di recitazione. Lavora come hostess, fotomodella e indossatrice. Le sue più grandi passioni sono la recitazione, il ballo e la fotografia. Sin da piccola ha recitato in spettacoli amatoriali e questo ha fatto sì che la sua più grande aspirazione, il suo più grande sogno diventasse quello di entrare nel mondo dello spettacolo. All’età di 18 anni ha iniziato a partecipare a concorsi di bellezza in Torino e in altre province piemontesi. Ha partecipato a concorsi come miss Mondo, miss Italia, miss Ragazza Fashion, miss La Bella e La Voce, miss La bella d’Italia, miss Urbanart, portando a casa svariate fasce. Come fotomodella ha posato per importanti brand come Urbanart, atelier come Maria Mode Atelier e per vari stilisti tra cui Walter Dang. Come modella ha partecipato a numerose sfilate per negozi di abbigliamento, per vari stilisti tra cui Roberto Novarese. Un evento importante è stato quello di sfilare come modella per Paratissima, evento che vede protagonisti vari stilisti di diverse nazionalità, tra cui Antonio Aev e Kristine Koste. È stata modella per acconciature da parte di importanti hairstylist, inoltre come hostess ha partecipato al Torino Fashion Week e ad altri eventi modaioli come ragazza immagine. Testimonial per l’inaugurazione delle My style bags, è stata anche Miss Miraflores estate 2016. “Il concorso Una ragazza per il cinema è un mezzo per esprimere quello che sono, mi sprona ad imparare e a fare sempre meglio. Mi piace perché oltre ad essere un concorso di bellezza è presente anche il talento, e proprio per questo ho deciso di partecipare. Salire sul palco ed esibirmi è qualcosa di unico.
 
Vincere la prima selezione è stata un’emozione indescrivibile – ha sottolineato Irene Solazzo – colgo l’occasione per ringraziare Mirella Rocca e tutto il suo staff per l’organizzazione, la loro professionalità ha reso la serata un successo. La ciliegina sulla torta è stata la complicità che si è creata tra tutte noi concorrenti, e come afferma il mio personaggio nel monologo del musical Chicago, spero di avere un mondo pieno di si !”. Vincitrice del contest online è stata la bella Greta Malengo, votata dal pubblico in teatro attraverso l’app di Una Ragazza per il Cinema Piemonte, novità di quest’anno. Attimi emozionanti e ricordi del cuore si sono vissuti con il giovanissimo Nick Rocca, vincitore del “Microfono di legno 2018”, concorso di Brossasco, ha presentato un suo nuovo pezzo musicale dedicato a sua madre, Emanuela Superina, scomparsa prematuramente nel 2018 all’età di 49 anni. Hanno collaborato con l’organizzatrice del concorso Mirella Rocca, nella realizzazione di questo grande evento Fabio Ronconi, Enrico Pronzati, Luca Fiandino e ormai da anni il grande coreografo Luca Lucky, che ha curato tutte le coreografie. L’attore Pietro Antonio Nevolo, ha presentato con serietà ed ironia la serata affiancato dalla bellissima attrice Deborah Leone. Il presidente di giuria è stato Lorenzo Branchetti, grande professionista della Rai, affezionatissimo alla Kermesse. Il maestro Claude Ledoux ha diretto e coordinato tutti i numerosi fotografi intervenuti. “Grazie a tutte le splendide e meravigliose ragazze che hanno partecipato e si sono esibite, siete state tutte immensamente brave …e ai miei ragazzi indossatori del CDH, siete stati tutti fantastici….ci vediamo alla prossima !” ha concluso Mirella Rocca.

Vito Piepoli

 

Le case ci dicono come cambia Torino

Quale tipologia di immobile oggi è più ricercata a Torino? Sono più i singoli o i nuclei familiari a cercare casa? Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it, offrirà una panoramica delle ultime tendenze del mercato immobiliare torinese, al convegno organizzato da Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) giovedì 28 marzo dalle ore 10.45 al Centro Congressi dell’Unione Industriale (via Fanti 17). I dati socio-demografici, emersi nelle ricerche effettuate su Torino e provincia attraverso il portale di annunci immobiliari più famoso d’Italia, saranno illustrati nel corso dell’incontro dal titolo “Immobili in un mercato che cambia”.

Minacciano ragazzo con un coltello e lo rapinano. La polizia li arresta

Nella notte del 17 marzo scorso, un ventiduenne italiano è stato rapinato a Torino in via Berthollet angolo via Sant’Anselmo da due cittadini maghrebini. I due delinquenti con la minaccia di un coltello, si impossessavano dello zainetto del ragazzo contenente effetti personali, denaro contante e materiale vario scolastico e lavorativo, per poi dileguarsi. Personale del commissariato di Polizia di Stato Barriera Nizza e della Squadra Mobile rintracciava quarantott’ore dopo in via Nizza uno degli autori del fatto. Il ragazzo, un cittadino marocchino di 19 anni, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, che in passato aveva fornito numerose diverse generalità, senza fissa dimora a Torino, veniva sottoposto dagli investigatori a fermo di indiziato di delitto per la rapina commessa. Gli accertamenti svolte nell’immediatezza permettevano agli agenti del Commissariato Barriera Nizza di individuare il suo complice. Si tratta di un cittadino marocchino trentaquattrenne, con pregiudizi di polizia e irregolare sul territorio nazionale. Gli operatori verificavano che lo stesso, nelle ore immediatamente successive alla rapina, aveva utilizzato una carta prepagata “Postpay” intestata alla vittima per acquistare delle vivande presso un distributore alla stazione Porta Nuova. Contestualmente al fermo del trentaquattrenne gli agenti denunciavano a piede libero la sua fidanzata, una cittadina italiana di 19 anni, per il concorso nell’indebito utilizzo della carta di pagamento e per resistenza nei confronti di uno degli agenti operanti. Parte della refurtiva recuperata è stata riconsegnata alla vittima.

M.Iar.

 

Via libera al bilancio consuntivo di Fondazione Crt

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio 2018: avanzo di 92 milioni di euro (+8%), patrimonio netto superiore a 2,2 miliardi di euro (+32 milioni sul 2017), posizione finanziaria netta a 254 milioni di euro, 80 milioni di euro a sostegno del territorio 
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRT, che si è riunito oggi a Torino sotto la Presidenza del Professor Giovanni Quaglia, ha approvato il progetto di Bilancio 2018. Il documento sarà sottoposto ora all’esame del Consiglio di Indirizzo, che si riunirà il prossimo 30 aprile. 
Il bilancio consuntivo 2018 si chiude con un avanzo d’esercizio pari a 92 milioni di euro (in crescita del 7,6% rispetto all’avanzo 2018). Un risultato certamente positivo, realizzato grazie a un’efficiente ed equilibrata gestione operativa e del patrimonio, cui hanno contribuito il ritorno alla distribuzione dei dividendi da parte di UniCredit, con il conseguente pagamento degli interessi sui c.d. titoli Cashes e l’apporto dell’attività di negoziazione.  In un anno in cui, a livello mondiale, la maggior parte delle classi di attività ha fatto registrare performance negative, la redditività della gestione del patrimonio della Fondazione è stata conseguita grazie a una mirata attività di negoziazione. Pertanto, pur in presenza di alcune rettifiche di valore delle attività in portafoglio, è stata mantenuta e incrementata la capacità di supportare finanziariamente i progetti dell’attività istituzionale.  L’attenzione prestata all’efficienza gestionale ha determinato oneri di gestione sostanzialmente in linea con il 2017, mentre l’onere per imposte IRES, con un valore complessivo dei dividendi incassati invariato, è aumentato di oltre 2 milioni di euro a 16 milioni di euro, portando il carico fiscale complessivo sostenuto dalla Fondazione nel 2018 a 21,3 milioni di euro. Ampiamente positiva la posizione finanziaria netta, salita da 232 milioni di euro nel 2017 a 254 milioni di euro nel 2018.  L’avanzo 2018 ha permesso di riservare all’attività istituzionale futura circa 60 milioni di euro, e di incrementare il patrimonio di oltre 32 milioni di euro. Nel 2018 la Fondazione CRT ha attivato risorse per oltre 72 milioni di euro (erano 64 milioni nel 2017): interventi focalizzati su welfare e salute pubblica, ricerca e istruzione, arte e beni culturali. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha continuato ad affiancare ulteriori iniziative nella logica dei mission related investments
Con l’attività istituzionale svolta nel 2018 la Fondazione CRT ha messo a disposizione del territorio circa 80 milioni di euro. Il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, con lungimiranza reso forte già negli scorsi anni, con una disponibilità di 174 milioni di euro è ancora oggi in grado di garantire continuità nell’attività istituzionale futura della Fondazione. “Guardiamo al futuro con serenità e fiducia – commenta il Presidente Giovanni Quaglia –. I positivi risultati di bilancio, frutto del grande impegno di tutta la struttura, dimostrano che la Fondazione CRT si è ulteriormente rafforzata. Siamo quindi convinti di poter attivare anche nel 2019 un ammontare rilevante di risorse per la crescita di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta, muovendoci su due binari: la promozione delle potenzialità del territorio e, contemporaneamente, il contrasto alle situazioni di vulnerabilità sociale e ambientale, anche alla luce dei risultati dell’operazione sistemica di ascolto – i cd. ‘Stati Generali – avviati per la prima volta nella storia della Fondazione CRT”.  “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2018, anche in considerazione del complesso contesto economico generale – dichiara il Segretario Generale Massimo Lapucci –. Gli obiettivi conseguiti sia sul fronte della gestione operativa che degli investimenti ci hanno consentito, tra l’altro, di non dover ricorrere al DL 119/2018, il provvedimento nazionale volto a non far gravare sui bilanci la situazione di eccezionale tensione sui mercati. La dinamica finanziaria ampiamente positiva della Fondazione ci consente di affrontare il 2019 con il duplice obiettivo di mantenere costante il nostro impegno erogativo al territorio e di affrontare il piano di completamento e di gestione dell’intensa programmazione dell’attività delle OGR-Officine Grandi Riparazioni di Torino, impegnate in particolare in corso d’anno nell’apertura dell’Officina Sud e in molteplici iniziative per lo sviluppo di un ecosistema di rilevanza internazionale per l’innovazione, la ricerca e l’accelerazione d’impresa”. 

Aveva otto bombe carta nell'armadio, arrestato

Un cittadino italiano di 43 anni è stato arrestato lunedì dagli agenti dagli agenti della Divisone Pas. della Questura di Torino in collaborazione con gli agenti della Squadra Mobile.
Nel corso di attività delegata dall’Autorità Giudiziaria, gli agenti hanno riscontrato la presenza nell’alloggio, nascoste in un armadio della camera da letto, di 8 bombe carta artigianali (le cosiddette ‘cipolle’). Gli artifizi risultavano pericolosi in quanto privi di qualsivoglia certificazione circa la produzione dei manufatti e le condizioni di sicurezza. Le 8 bombe carta sequestrate sono da ritenersi micidiali a causa dell’elevata potenza e perché in grado di produrre una c.d. esplosione per simpatia ovvero un’esplosione che si concretizza allorché un singolo ordigno innesca istantaneamente tutti gli altri vicini provocando un’esplosione che avrà massa pari alla somma della massa di tutti gli esplosivi detonati. Nel corso della perquisizione sono state ritrovate tre “torce illuminanti”. Nell’auto dell’uomo, i poliziotti hanno anche rinvenuto due flaconi contenenti un centinaio di capsule di efedrina e aspirina illegali pe poiché importate dall’estero con flaconi etichettati non in lingua italiana e senza autorizzazione rilasciata dall’Aifa. Alla luce dei fatti, l’uomo è stato tratto in arresto per il possesso del materiale esplodente e denunciato in stato di libertà per la detenzione dei medicinali non corrispondenti alla normativa vigente.

M.Iar.

Amianto, le nuove norme regionali

È stata approvata all’unanimità dei votanti  (33 sì, 5 non votanti) la proposta di legge sull’amianto che intende fornire un’ulteriore risposta per la corretta gestione in sicurezza di rifiuti di amianto o contenenti tale materiale. La Pdl è stata presentata da Gianpaolo Andrissi (M5s). Le nuove norme sono finalizzate a promuovere la definizione di linee guida per l’impiego di siti estrattivi inattivi per lo smaltimento dell’amianto, la sperimentazione di tecniche alternative allo smaltimento in discarica, l’attivazione di sportelli amianto a valenza sovra comunale e la definizione di linee guida per l’analisi delle acque della rete degli acquedotti. Il provvedimento riprende quanto disposto sia dal Piano nazionale amianto che da quelli regionali che hanno evidenziato la necessità di promuovere la ricerca e la sperimentazione di metodi alternativi allo smaltimento in discarica e di individuare appositi siti per il loro conferimento. Gli interventi normativi integrano e modificano la legge del 2008 “Norme per la tutela della salute, il risanamento dell’ambiente, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto”. Il co-relatore di maggioranza Andrissi ha spiegato che il testo tende a migliorare la gestione del pericoloso materiale, nonché la gestione dei materiali contenenti amianto. L’esponente pentastellato ha sottolineato la necessità di utilizzare siti idonei allo stoccaggio dell’amianto quali miniere abbandonate e in disuso in sostituzione di discariche all’aperto oltre alla creazione di vari centri regionali, che si occupino in pianta stabile della materia in sostituzione di enti locali privi di competenze sull’ambiente. Sarà creato lo sportello amianto a livello territoriale e si farà il controllo di fibre di amianto presenti all’interno delle condotte d’acqua potabile. Silvana Accossato, relatrice di maggioranza, ha dichiarato che la deliberazione si concentra sul tema dell’amianto ed è coerente con l’attenzione che questa Giunta ha dato alla gestione ambientale del territorio, anche perché questo materiale ha profondamente segnato la vita della nostra regione. L’assessore all’Ambiente Alberto Valmaggia ha dichiarato che si tratta di una legge snella che fa il tagliando alla norma fondamentale sull’amianto del 2008. A distanza di 20 anni si introducono nuove tipologie di intervento immettendo anche nuove risorse per eliminare le coperture di amianto negli edifici pubblici. Collegato al provvedimento un atto di indirizzo, primo firmatario, Domenico Ravetti (Pd) che impegna la Giunta a sostenere l’azienda ospedaliera di Alessandria quale istituto di ricovero e cura a carattere scientifico e a prevedere il fondamentale coinvolgimento dell’Asl di Alessandria con il presidio di Casale Monferrato richiedendo l’attivazione della procedura utile a definire il dossier per la candidatura rafforzando fin da subito la collaborazione tra Aso e Asl.

Fondazione Crt, Quaglia ora e sempre

Giovanni Quaglia marcia a tappe forzate verso la riconferma alla presidenza della ricca Fondazione Cassa di risparmio di Torino
 
All’appuntamento mancano ormai poche settimane e nulla sembra impensierire il banchiere cuneese, che senza colpo ferire conta di trascorrere sette anni sulla poltrona più importante di via XX settembre. Un’importante tappa sul cammino di Quaglia è venuta dalla riconferma per mano del Consiglio regionale di Anna Maria Di Muscio e Giampiero Leo nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione. Sono entrambi considerati fedelissimi di Quaglia e devono la nuova designazione allo stretto rapporto tra Quaglia e Sergio Chiamparino, che a Palazzo Lascaris ha stroncato sul nascere qualsiasi candidatura alternativa. Ma forse la designazione di Di Muscio e Leo, apparentemente avvenuta senza problemi, potrebbe diventare il classico sassolino capace di mandare in tilt un meccanismo potente e ben oliato. Nei palazzi della politica piemontese qualche mugugno e forse anche qualcosa di più incomincia a levarsi verso i criteri con i quali viene gestito l’importante tesoro custodito nella cassaforte della Fondazione. Nonostante la natura privatistica della Fondazione si tratta pur sempre di un patrimonio delle collettività, dove una volta operavano sportelli e la raccolta risparmi della Cassa di risparmio di Torino. A differenza di quanto accade in Lombardia nella nostra regione le Fondazioni bancarie si sono rinchiuse in castelli dorati nelle cui segrete riunioni si stabiliscono investimenti e nomine salvo ogni tanto vestire i panni dei grandi elemosinieri degli enti locali. Chissà se i due nuovi consiglieri avranno la voglia e la curiosità di conoscere la politica degli stipendi dei dipendenti della Fondazione di via XX settembre, la cui classifica è guidata con grande distacco sugli altri dal segretario Massimo Lapucci che tra stipendi e altre prebende si mette in tasca alcune centinaia di migliaia di  euro l’anno confermandosi una delle buste paga più ricche di Torino. O se ai due consiglieri verrà in mente di chiedere cosa hanno detto i consiglieri espressi dalla Fondazione nei consigli d’amministrazione di Atlantia e di Autostrade dopo la tragedia del ponte Morandi e il duro scontro con il Governo. Nelle due società del gruppo Benetton via XX settembre ha investito parecchio senza influenzare le scelte della società e meno che mai favorire investimenti in Piemonte. Ma l’amore di Quaglia per le società autostradali è da sempre noto. E ancora forse non è peccato immaginare che i due nuovi consiglieri chiedano di conoscere i conti delle Ogr, il più importante investimento della Fondazione negli ultimi anni, sul quale in molti, ma a mezza voce, hanno storto il naso pensando sarebbe stato meglio spendere con tanta abbondanza per creare posti di lavoro con un occhio di riguardo alle periferie torinesi, dove il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli  degni delle più depresse aree meridionali.

Giovanni Colonna

 

Sette arresti per i furti di macchine escavatrici

Nell’ambito dell’operazione “Digger” condotta dai carabinieri della Compagnia di Canelli e coordinata dal Procuratore della Repubblica di Asti, Alberto Perduca e dal suo Sostituto Giorgio Nicola, nel novembre scorso erano state eseguite sette ordinanze di applicazione di misura cautelare, emesse dal Tribunale di Asti, a carico di soggetti accusati di furto, ricettazione e riciclaggio di macchine operatrici di ingente valore. L’indagine aveva consentito lo smantellamento di un sodalizio criminale specializzato nel furto di grossi mezzi da lavoro, che operava principalmente nel basso Piemonte, non solo nella provincia di Asti ma anche in quelle di Torino ed Alessandria ed anche in altre zone del nord Italia. Le attività d’indagine proseguite in questi mesi hanno permesso di individuare i tre soggetti, due italiani di Racconigi (Cuneo) e Costigliole d’Asti e un albanese residente ad Alessandria, già colpiti dalle misure restrittive eseguite nella prima fase dell’operazione, ritenuti responsabili di ulteriori due furti avvenuti nel settembre scorso a Rottofreno e Gragnano Trebbiense in provincia di Piacenza. Sono stati recuperati un escavatore Caterpillar e un semirimorchio del valore complessivo di 200.000 euro, già restituiti ai legittimi proprietari.

M.Iar.

 

SEQUESTRATI IN NEGOZIO POLLI IN CATTIVO STATO DI CONSERVAZIONE  

Oggi, mercoledì 27 marzo, Agenti del Comando Porta Palazzo hanno proceduto al sequestro di alimenti in cattivo stato di conservazione in un esercizio commerciale all’inizio di via Andreis. Sono stati rinvenuti e sequestrati 36 polli in pozzetto congelatore privi di involucro di protezione e già scongelati. Il titolare, cittadino di nazionalità egiziana, è stato denunciato per violazione della legge 283/1962 sulla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande