redazione il torinese

Giornata contro la violenza sulle donne

donna san carlo

Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza

 

 Mercoledì 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale del Piemonte organizza varie iniziative, promosse dal Comitato Diritti Umani (presidente Mauro Laus), dalla Consulta regionale delle Elette (presidente Stefania Batzella), dalla Consulta femminile (presidente Cinzia Pecchio).

 

 In contemporanea, in dodici sale cinematografiche del Piemonte, per le classi terze quarte e quinte delle scuole superiori, il 25 novembre verrà proiettato il film “HE NAMED ME MALALA” che racconta la storia di una ragazza pakistana, a 15 anni vittima dei Talebani, che nel 2014 ha meritato il Nobel per la Pace. 

 

 Inoltre, in occasione della Giornata con la Violenza sulle donne, la Consulta delle Elette diffonde in tutte le istituzioni e gli ambulatori pubblici una locandina con i numeri telefonici che le donne possono utilizzare per chiedere aiuto in situazioni di violenza fisica o psicologica.

 

 Mercoledì 25 novembre dalle ore 15 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino) la Consulta femminile regionale organizza un convegno dal titolo: “Piemonte in rete contro la violenza di genere. Per creare insieme un sistema integrato di contrasto alla violenza e di difesa, tutela e supporto alle donne vittime di violenza”.

 

Furchì all'ergastolo, la Corte d'Assise d'appello conferma la pena per il caso Musy

furchi 

“Sono innocente e basta”, ha urlato Furchì, in tribunale, subito dopo la lettura della sentenza

 

Confermato l’ergastolo per Francesco Furchì. Lo ha stabilito la Corte d’Assise d’appello di Torino. L’imputato, accusato di essere “casco”, l’uomo che con il volto celato da una visiera da motociclista ferì a colpi di pistola il consigliere comunale Alberto Musy , morto dopo mesi e mesi di coma, in primo grado era già stato condannato al carcere a vita. “Sono innocente e basta”, ha urlato Furchì, in tribunale, subito dopo la lettura della sentenza. Scrive l’agenzia Ansa che per il procuratore generale Marcello Maddalena, la Corte d’Appello d’Assise “ha riconosciuto la validità del lavoro svolto” dagli inquirenti.
   

 

UNITRE TORINO METROPOLIS, UN PROGETTO PER TUTTI

unitre metropolis

Una sessantina di corsi che spaziano dalle arti alle scienze, dalla cultura linguistica al diritto, dalla storia ai temi di attualità

 

E’ nata la nuova UNITRE TORINO METROPOLIS: a Torino l’Università della Terza Età è Università delle Tre Età, un progetto sociale e culturale rivolto a tutti, senza alcun limite di età e specifico titolo di studio. UNITRE TORINO METROPOLIS propone una sessantina di corsi che spaziano dalle arti alle scienze, dalla cultura linguistica al diritto, dalla storia ai temi di attualità. Un totale di 1600 ore ad un costo di iscrizione pari a 50 euro. 

 

Tutti i corsi si svolgono presso l’Istituto Commerciale Sommeiller (C.so Duca degli Abruzzi 20) dal Lunedì al Venerdì, dalle 15,30 alle 17,30 ed avranno inizio a Novembre. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.unitretorinometropolis.it ed al numero telefonico 333 415 19 45. 

 

Le iscrizioni sono già aperte presso Via Dego 6 (Circoscrizione 1) il Martedì, Mercoledì e Giovedì dalle 10 alle 12 e il Venerdì dalle 15 alle 17 e presso Via Brunetta 11/H il Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle 10 alle 12. E’ possibile, anche, iscriversi online sul sito www.unitretorinometropolis.it

Mille delizie in centro città, ecco la via tutta torinese per dire "no" alla paura

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“Cosa dovremmo fare, barricarci forse in casa e rinunciare ad una serata al ristorante con amici, alla partita della squadra del cuore o al concerto del nostro cantante preferito? No, grazie. Certo, paura ne abbiamo, ma…”

 

Nonostante il clima di tensione che si respira in tutta Europa a causa dei recenti attentati terroristici, Torino ha deciso di continuare a vivere. “Cosa dovremmo fare, barricarci forse in casa e rinunciare ad una serata al ristorante con amici, alla partita della squadra del cuore o al concerto del nostro cantante preferito? No, grazie. Certo, paura ne abbiamo, ma…”, dice qualcuno.

 

E, in effetti, le strade del centro sono affollate di gente che già si gode l’atmosfera natalizia, sotto le Luci d’Artista che, come di consueto, fanno brillare le vie dello shopping. Le vetrine iniziano ad addobbarsi e si riempiono di idee regalo per tutte le tasche, ma in questi giorni sono soprattutto altre le mete dei torinesi: eventi gratuiti, per lo più enogastronomici, ma non solo. Annidata in via Accademia delle Scienze 11, proprio di fronte al Museo Egizio, la piccola mostra di presepi negli scrigni ad opera dell’artista Sandra Coluccia Berkol (mostra conclusasi nella giornata di ieri) ha catapultato adulti e bambini all’interno della magica atmosfera della Natività, tra classicismo e rivisitazioni in chiave più moderna e attuale della stessa. Molto suggestivo il gioco di luci che è stato creato all’interno di ogni singolo scrigno, dal più grande al più piccino.

 

Si sono conclusi ieri anche altri due appuntamenti, stavolta dedicati ai più golosi.“Una Mole di panettoni”, evento della durata di due giorni (21 e 22 novembre) ormai giunto alla sua 4° edizione, ha avuto per cornice le sale dell’Hotel Principi di Piemonte di via Gobetti 15. Ospite d’onore il dolce tipico delle feste in tutte le sue declinazioni, dalle più classiche alle più insolite. 39 dei migliori pasticcieri, in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia, hanno venduto le loro creazioni ad un prezzo speciale, e hanno dato la possibilità di assaggiarle a quanti lo desideravano.

 

In Piazza Solferino, invece, chiude i battenti il mercatino italo-tedesco. Sebbene fossero fortemente preponderanti le bancarelle dedicate all’Italia e ai suoi prodotti tipici, dai formaggi toscani ai dolci siciliani, passando per i sapori della Sardegna e quelli “di confine” del Sud Tirolo, era possibile scovare qualche “chicca” d’oltralpe, come le birre prodotte dallo Riegele,  uno stabilimento fondato intorno al 1380 vicino Monaco di Baviera. Poco spazio dedicato invece all’oggettistica e alle idee regalo: speriamo si ponga rimedio l’anno prossimo, se questo fortunato “gemellaggio” tra Torino e la Germania dovesse continuare.

 

Per quanti non hanno potuto deliziare il palato in queste occasioni, ricordiamo che fino al 29 novembre, in Piazza San Carlo e lungo il primo tratto di Via Roma, si terrà l’ormai consueto appuntamento con Cioccolatò, kermesse dedicata al cibo degli dei in tutte le sue forme. In vendita tavolette di cioccolata declinate in mille gusti, liquori, bevande calde (molto carina e particolare la cioccolata in bicchiere servita “a strati”, dal fondente al cioccolato bianco), praline di tutti i sapori e i colori…

 

Rispetto agli altri anni, forse, le bancarelle sono in numero minore e meno originali, anche se, come al solito, è possibile scovare qualche curiosità: carte “da choco”, pile, pizze, kebab, palle per l’albero di natale…naturalmente tutto di cioccolata. E cosa c’è di più dolce, per avvicinarsi alle Feste e dimenticare per un po’ la paura, di una passeggiata in una delle piazze più belle di Torino, inebriati dal profumo del cioccolato e illuminati dalle luci colorate dei lampioni…?

 

 (Foto: il Torinese)

Chiara Mandich

Dalla Regione con il "Patto per il Sociale" la nuova filosofia del welfare piemontese

BANDIERE REGIONE

Una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale

 

Tempo di crisi anche per i piemontesi, oltre che per le casse pubbliche. Per dare vita a una nuova “filosofia” dei servizi socio-assistenziali la Regione  ha sottoscritto  con i rappresentanti di Anci Piemonte, Coordinamento regionale Enti gestori dei Servizi sociali del Piemonte, Forum del Terzo settore del Piemonte, Alleanza delle Cooperative Settore sociale del Piemonte e Consiglio regionale del Volontariato un protocollo d’intesa per dare attuazione agli obiettivi strategici contenuti nel “Patto per il Sociale 2015-2017. Un percorso politico partecipato”, approvato dalla Giunta regionale il 19 ottobre scorso.

 

“Si tratta di un impegno importante per continuare a collaborare tutti insieme in un percorso partecipato – commenta l’assessore regionale alle Politiche sociali, alla Famiglia e alla Casa, Augusto Ferrari – coinvolgendo una pluralità di attori territoriali, ed avvia ufficialmente la Cabina di regia delle Politiche sociali, composta da tutti i sottoscrittori. La Regione, proprio in coerenza con la sua funzione programmatoria e legislativa, avverte fortemente il compito di agevolare il processo di partecipazione e creare le condizioni normative ed organizzative affinché gli obiettivi, individuati come prioritari, vengano effettivamente perseguiti attraverso interventi strutturati e coerenti – sostiene ancora l’assessore – La cooperazione tra attori diversi, per storia e funzione, rappresenta la strada maestra per aprire una nuova stagione del nostro sistema di welfare ed è, nel contempo, la modalità più virtuosa per riscoprire il senso profondo del legame sociale”.

 

Il Patto per il Sociale 2015-2017 è suddiviso in tre assi strategici: l’integrazione socio-sanitaria, per la ricostruzione di un sistema che si articoli in maniera omogenea e dia certezze ai servizi ed alle risorse tramite l’istituzione di una cabina di regia che si occuperà di servizi domiciliari, semiresidenziali e residenziali per persone anziane, disabili, minori e pazienti psichiatrici, servizi sanitari di continuità assistenziale, interventi di carattere sociale, sistemi e flussi informativi su questi ambiti; l‘inclusione sociale ed il contrasto alle diverse forme di povertà da ottenere con l’integrazione di linee di intervento come il sostegno al reddito, l’accompagnamento al reinserimento socio-lavorativo, il diritto all’abitare, il sostegno alimentare; il sostegno alle responsabilità genitoriali e la prevenzione del disagio minorile, da ottenere potenziando e promuovendo i Centri per le famiglie, integrati con i servizi alla prima infanzia e costruiti come luoghi aperti di partecipazione diretta per intercettare nuovi bisogni e diffondere una cultura e una prassi della prevenzione di disagi che, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, possono diventare esplosivi e richiedere, poi, interventi traumatici.

 

www.regione.piemonte.it

(Foto: il Torinese)

Michela Cescon e Marco Tullio Giordana: "Il testamento di Maria"

gobetti teatro

Al teatro Gobetti in scena la collaudata coppia. La  novella di Toibin incanta per alcuni passaggi di elevata drammaticità che mettono a nudo l’umanità della madre di Cristo

 

Ritorna a teatro,  in scena al Gobetti di Torino, la collaudata coppia costituita da Michela Cescon e Marco Tullio Giordana, la prima pluripremiata attrice, il secondo regista non soltanto cinematografico, ma anche di lavori teatrali e di prosa,  già reduci dal successo di “The coast of utopia”.Questo nuovo sodalizio artistico avviene attraverso le parole di Colm Toibin, uno dei più celebri scrittori irlandesi contemporanei, molto impegnato in difesa dei diritti gay. In questo breve, ma intenso romanzo, Toibin descrive il rapporto tra Maria e il Cristo, a partire dai giorni di predicazione alle folle fino a quelli drammatici della  condanna e della crocifissione. È lei stessa, come madre, a parlare e a ricordare, nel tentativo di accettare l’atroce destino che ha colpito il suo giovane amatissimo figlio e lei stessa. Emerge una Passione, in cui la figura di Maria risulta molto umana, lontana dall’agiografia cattolica che la ritrae dolente e consapevole del grande piano di salvezza di cui il figlio di Dio è protagonista.

 

“Nel lavoro di Stoppard ho dovuto rinunciare – spiega Michela Cescon – a stare in scena perché la cura che mi richiedeva la produzione era tanta e impegnativa.  Quindi abbiamo, invece,  cercato un testo che potesse avere un ruolo per me, certi di voler affrontare un lavoro sul contemporaneo, ma con altezze degne dei classici. Quando ho letto ” Il testamento di Maria” ne sono rimasta subito affascinata, mi sono commossa e ho profondamente avvertito il tema del rapporto tra madre e figlio. La personalità, il talento e il forte destino di un ragazzo, in questo testo, risultano dolorosamente incomprensibili e inaccettabili da parte di una madre, perché troppo carica di paura e di amore”. “Il testamento di Maria”, con una voce insieme tenera e piena di rabbia, racconta la storia di un evento sconvolgente che ha condotto Maria a un grande dolore. Per lei ormai Gesù è un figlio perduto.

 

Ora, anziana, in esilio, nella paura, cerca di riannodare le fila dei ricordi che hanno portato alla sua fine. Per Maria, Gesù era una persona vulnerabile, da proteggere, circondato da uomini che non le hanno mai ispirato fiducia. Nel momento in cui la sua vita acquista la dimensione del mito, ella decide di rompere il silenzio che circonda la vita e la Passione di Gesù; nel suo sforzo di dire tutta la verità,  emerge la sua statura morale e la sua umanità di madre. “Il testamento di Maria” è un monologo consapevole di una madre umanissima, la cui voce risuona dal suo esilio e dalla sua vecchiaia a Efeso, dove è sottoposta alla podestà di due prepotenti apostoli, che cercano di indurla a raccontare una versione dei fatti che lei ripudia. Così Maria trova conforto negli dei pagani piuttosto che nel giudaismo e si ripiega sui propri ricordi e sul proprio senso di colpa. Il testo incanta per la sua scrittura preziosa e elegiaca,  per alcune sue amare riflessioni e per alcuni suoi passaggi di profonda drammaticità.

 

Mara Martellotta

 

Fino al 29 novembre al teatro Gobetti

Terremoto di magnitudo 1.9 nel Torinese: nessun danno

I sismografi dell’Ingv hanno evidenziato l’epicentro a Pancalieri

 

terremotoAll’alba si è registrata una leggera scossa di terremoto, di magnitudo 1.9. I sismografi dell’Ingv hanno evidenziato l’epicentro a Pancalieri. L’ipocentro è a 38 km di profondità. Solo una settimana fa a Murello, nel Cuneese, si era verificato un terremoto di magnitudo 3.1.

ATALANTA TORINO 0-1 e i Granata tornano a vincere

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza

 

atalanta-torinoATALANTA-TORINO  0-1

 

MARCATORE: 7′ st Bovo.

 

ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Masiello (37’ st D’Alessandro), Stendardo, Paletta, Bellini (10’ st Brivio); Carmona, De Roon, Cigarini (25’ st Raimondi); Moralez, Denis, Gomez. All. Reja.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Peres, Acquah, Vives, Baselli (44’ st Gazzi), Molinaro; Quagliarella (39’ st Maxi Lopez), Belotti (49’ st Martinez). All. Ventura.

 

Finalmente canta vittoria la squadra di Ventura e lo fa a gran voce dati i due mesi di astinenza. Il gol di Bovo permette, infatti, ai granata di portare a casa una vittoria più che significativa contro l’Atalanta di Reja. Si può solo far meglio ora, innanzitutto riagganciando gli avversari in classifica, ma anche riproponendo un gioco vincente come quello messo in atto in quel di Bergamo. Dal canto suo, abbastanza irriconoscibile la squadra di casa, con un bilancio di 4 vittorie e un pareggio solo nelle ultime partite; non si era ancora vista l’ombra della sconfitta in casa quest’anno per Reja e i suoi. E invece eccola qua per una compagine che deve fare a meno di Pinilla squalificato, al suo posto Denis a completare il tridente con Gomez e Moralez. Gli avversari riscoprono invece il sapore della vittoria fuori casa, cosa che non succedeva dalla prima di campionato, schierando Quagliarella e Belotti davanti, con Vives e Baselli, uno degli ex del match, a centrocampo.

 

Entra in partita subito la squadra di Ventura e lo fa dopo pochi minuti grazie all’iniziativa di Belotti che, servito da Baselli, si lascia portar via palla da Sportiello. Non va meglio all’8′ quando l’attaccante granata ci riprova sul precisissimo cross di Bruno Peres ma nulla di fatto, il numero 9 nontoro bandiera riesce a trovare lo specchio della porta. Prima frazione di match abbastanza sterile dal punto di vista delle emozioni, con un Toro in maggiore possesso palla e un’Atalanta alquanto spenta. Per i giocatori di Reja da segnalare solo un’azione al 42′ siglata De Roon che prova ad impegnare Padelli con scarsi risultati: tiro troppo debole intercettato dal portiere granata. L’occasione per gli ospiti di andare negli spogliatoi in vantaggio sugli avversari arriva 2′ dopo, complice e sfortunato questa volta è ancora Belotti che servito di testa da Molinaro becca una clamorosa traversa.

 

Nulla da temere perché il vantaggio granata si concretizza a 7′ dalla ripresa, questa volta grazie al tocco vincente di Bovo bravo ad anticipare Masiello su un corner di Baselli, girata al volo e Sportiello non ne può niente. Prova a riprendersi l’Atalanta sotto di un gol, non in modo abbastanza convincente però, e dal canto loro gli avversari difendono con ordine diventando anche pericolosi nelle ripartenze. A poco o niente servono il tentativo di De Roon dai 50 metri che fa finire la palla alta sopra la traversa al 23′, e quello di Denis a tu per tu con Padelli al 28′; pallonetto per lui che finisce a lato. Infine propositivo Belotti che sfiora il palo a 10′ dalla fine, e ancora Bovo che ha la meglio su De Roon ma fa finire la palla sul fondo. Null’altro di fatto, se non fosse che un risultato del genere già carica e forse stupisce un Torino decisamente in partita contro la squadra di Reja alquanto sottotono. Un piccolo tassello lo si è messo, il primo forse per tornare a cantar vittoria in casa granata.

 

 Valeria Tuberosi

Fca promette: "Mirafiori è la bandiera dell'auto a Torino e diventerà una fabbrica 2.0"

fiat fca

lingoto fiat“Fca lo aveva promesso e  Fca lo ha mantenuto”. Parola di Alfredo Altavilla, responsabile per l’area Emea

 

Mentre il mercato dell’auto sta andando a gonfie vele in Europa, in particolare per Fca e marchi del gruppo, giunge un segnale di incoraggiamento sulla presenza dell’ex Fiat a Torino: “Molti hanno pronosticato per anni il declino del settore e  la sparizione delle fabbriche, con il trasferimento delle produzioni oltreoceano. Ma l’auto rimane a Torino e Mirafiori continua ad essere la sua bandiera: Fca lo aveva promesso e  Fca lo ha mantenuto”. Parola di Alfredo Altavilla, responsabile per l’area Emea di Fca, che con il sindaco Fassino ha visitato Mirafiori. Secondo Altavilla lo storico stabilimento “diventerà, come abbiamo cominciato a chiamarla, una ‘Mirafiori 2.0′”. Le prospettive di rilancio dell’insediamento industriale sono legate alla produzione del nuovo suv Maserati Levante.

 

(Foto: il Torinese)

Parla il pubblico di Madonna: emozioni, critiche e paure scritte sul web dopo lo show

madonna 2Considerazioni sullo spettacolo, sugli 800 spettatori che non si sono presentati, sulla diva che ha deciso di tenere i concerti per sconfiggere la paura, sulla “psicosi terrorismo”

 

I nostri lettori, molti dei quali hanno assistito allo show di Madonna al PalaAlpitour, hanno espresso le loro opinioni sulla pagina Facebook del “Torinese”. Considerazioni sullo spettacolo, sugli 800 spettatori che non si sono presentati, sulla diva che ha deciso di tenere i concerti per sconfiggere la paura, sulla “psicosi terrorismo”. Ecco alcuni dei post che ci hanno inviato.

 

Danila Anna Cortese Mi sa che la maggioranza delle persone usa fb solo per criticare: io c’ero , lo spettacolo è iniziato in ritardo ma hanno dovuto fare doppi controlli, Madonna ha fatto un ottimo spettacolo, cantato bene e tenuto il palco ancor meglio . Forse in pensione dovete andare voi che parlate parlate, sovente solo per invidia!

Jessica Mak Da ballerina posso dire che avrei pagato il biglietto già solo per i ballerini.. lei pareva spenta ma comprensibile dato il momento che stiamo vivendo e ragazzi… anche l età!!! Che nonostante tutto… tanta roba! Per quanto riguarda i controlli “accurati” non diciamo stronzate sono entrata senza essere stata controllata potevo essere una kamikaze anzi potevamo essere un gruppo quindi il ritardo é dovuto ad altro non ai controlli!

Alberto Naviglio Perche’ Madonna Ciccone non si diverte a dissacrare l’Islam andando a fare i suoi spettacoli a Riad? Avrebbe di che divertirsi, da noi non fa piu’ effetto

Darko Stjepanović Ma perché blaterate inutilmente?! Che ne sapete che quelle 800 persone hanno rinunciato a causa degli attenti?! Siete solo patetici. Siete voi la vera macchina della paura.
Gianni Montalenti Aver visto Madonna sul palco è stato come vedere la Bellucci in Spectre…anziani alla riscossa
GiuseppeFabio Pasquariello Perché scrivete cazzate? Lo show non ha tardato 1 ora e mezza ma circa 40 minuti. La dj che apriva il concerto ha finito alle 21 e 30 quindi non sarebbe comunque potuto iniziare a quell’ora.

Alessandra Ale ma io dico ma non poteva andarsene da un altra città a fare sto concerto??
Bogo Loredana penso che se e’ arrivata la tua ora ,arriva anche chiuso in casa, perche’ rinunciare alla vita, alla quotidianita’?

Alberto Naviglio Ma ci sono molte Chiese dove poter incontrare la Madonna, quella vera

Jessica Mak Aggiungo pessima organizzazione per le code all ingresso

Rammboni Lindemann La Gudy Stendiamo un velo pietoso…..musica 0 voce -0 show sorpassato….nn scandalizza piu’ nessuno… vada in pensione lei che puo’…