redazione il torinese

Gli appuntamenti nei quartieri fino al 28 dicembre

europa torino castellocarabinieri torinoA cura dell’Ufficio stampa della Città di Torino 

 

MARTEDI 22 DICEMBRE

 

CIRC 1 – In via Bertolotti  10 fino a venerdì 8 gennaio 2016 la Circoscrizione organizza “UN GIOCATTOLO A TUTTI“, raccolta di giocattoli nuovi o usati che saranno poi donati a bambini meno fortunati. Orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 16.30 Venerdì dalle ore 9 alle ore 14.00. Info: 011 011 35126

CIRC 3  –  Le vetrine dei negozi di Pozzo Strada si vestono di autore con l’iniziativa “vetriARTE”. I cittadini, fino al 23 dicembre, possono esprimere la loro preferenza sulla vetrina più natalizia.   http://www.ilcielocapovolto.info

CIRC 3 – Fino al 6 gennaio 2016 nei negozi di via Monginevro è possibile adottare una Pigotta, bambolina in pezza realizzata a mano dalle volontarie Unicef per contribuire ad azzerare la mortalità infantile, all’interno del  Progetto “Adotta una Pigotta”.

CIRC 5  – fino al 5 gennaio nella Tana dei Babi di corso Grosseto 115,  in occasione dei 15 anni di attività il Centro di Documentazione Storica della Circoscrizione 5, sarà visibile la mostra «Quel lontano lembo di terreno tra Madonna di Campagna e Borgo Vittoria» La zona nord di Borgo Vittoria dal 1930 al 1980.  Orario di visita 16.00-22.00 chiusura 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2015 e 1 gennaio 2016

CIRC 5 – Alle ore 21 nel Teatro Murialdo di Piazza Chiesa della Salute si svolgerà lo spettacolo Un dono dal Borgo, a cura degli allievi dell’Accademia dello Spettacolo e MurialdoFor.

CIRC 5 – Fino al 23 dicembre in Piazza Chiesa della Salute dalle ore 9 alle ore 20 saranno aperti i Mercatini di Natale, in collaborazione con le Associazioni “Via Chiesa della Salute e Quadrilatero V”.

CIRC 5 Fino al 29 dicembre rimarranno esposte le opere della mostra concorso “Nature 2015 – Amici a quattro zampe” nella sala Urp  del Centro Civico  di via Stradella 186   con orari dalle 8,00 alle 19,30 dal lunedi al giovedi e dalle 8.00 alle 17.30 il venerdì. 

 

CIRC 6  – Alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

MERCOLDI 23 DICEMBRE

CIRC 5  –   Nel Centro Principessa Isabella, di via Verolengo 212,  si terrà alle ore 17.30 lo spettacolo della  Fiaba animata musicale interattiva – Rassegna teatrale per bambini “Natale da favola”. A  Cura Associazione OFFICINA04

 

CIRC 6  – Alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

CIRC 7  – Alle ore 21 nella Parrocchia Madonna del Pilone di corso Casale 195 per NATALinCANTO il Coro Veniero eseguirà Messa in Sol maggiore di Franz Schubert. Ingresso gratuito

 

SABATO 26 DICEMBRE

 

CIRC 6  – Alle ore 16 e alle ore 21 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

DOMENICA 27 DICEMBRE

CIRC 6  – Alle ore 16 nel Teatro Marchesa di corso Vercelli 121,  nell’ambito di “BarrieraDanza” andrà in scena “La bella addormentata nel bosco“- musical a cura della Compagnia di Danza L’Araba Fenice Biglietti: intero 7 euro, ridotto 5 (bambini fino ai 12 anni)

 

LUNEDI 28 DICEMBRE

CIRC 2  – Alle ore 17.30 nella Sala Mario Operti di C.so Siracusa 213 si terrà FANTASMAGORIE  DI NATALE, proiezione dei primissimi cartoni animati della storia, con accompagnamento musicale dal vivo, a cura dell’ Associazione Place du Marchè

DOVE PATTINARE SUL GHIACCIO A TORINO

ghiaccio22La “notte su ghiaccio” per chiudere l’anno la sera del 31

 

In piazza Carlo Alberto ritorna la meravigliosa atmosfera della pista di pattinaggio su ghiaccio. Esperienza unica, arricchita da momenti di animazione, spettacolo e intrattenimento, da vivere in una delle più incantevoli piazze della nostra città. Da non lasciarsi sfuggire la Festa di Natale del 25 dicembre, la “notte su ghiaccio” per chiudere l’anno la sera del 31 dicembre e l’animazione dedicata ai piccoli pattinatori nella …giornata dell’Epifania.

 

Info orari: http://www.comune.torino.it/…/patt…/pattinaggio_ghiaccio.htm

 

(Foto: il Torinese)

Assolti in appello dall'accusa di terrorismo gli anarchici no Tav dell'assalto a Chiomonte

no tav notte“Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto  il pg Marcello Maddalena

 

Dopo il primo grado, confermata anche in appello l’assoluzione dall’accusa di terrorismo, nei confronti di quattro anarchici No Tav. Il processo si è celebrato in merito all’attacco del 14 maggio 2013, al cantiere di Chiomonte, in Valle di Susa, per la realizzazione della Torino-Lione. Confermate le quattro condanne a 3 anni e mezzo di reclusione riferite ad altri reati. “Ci auguriamo che la procura di Torino faccia autocritica sull’atteggiamento tenuto in questi anni sui No Tav”, dice all’Ansa Claudio Novaro, uno dei difensori. “Il sabotaggio e’ considerato terrorismo dalla legge” ha sostenuto  il pg Marcello Maddalena alla ripresa del processo d’appello. Il magistrato ha anche  rievocato la vicenda del traliccio di Segrate dove morì Giangiacomo Feltrinelli.

 

Bilancio di fine anno a Palazzo Lascaris: più efficienze e risparmi

consiglio lascarisRisparmi del 20% sulle indennità e i rimborsi dei consiglieri e dei vari organi consiliari, del 7% sul personale dell’Ente e del 66% sul personale dei gruppi consiliari

 

“Nel 2016 il Consiglio regionale manderà a regime l’operazione di efficientamento gestionale intrapresa nel corso del 2013. Abbiamo fatto quello che i cittadini piemontesi hanno chiesto. In particolare, rispetto alle spese del 2013, ultimo anno completo della scorsa legislatura, vi sono stati risparmi del 20% sulle indennità e i rimborsi dei consiglieri e dei vari organi consiliari, del 7% sul personale dell’Ente e del 66% sul personale dei gruppi consiliari. Rispetto al bilancio 2015, di 51,5 milioni di euro comprensivo di tutte le spese di personale e funzionamento, il previsionale 2016 passa a 48,5, con una riduzione di oltre 3 milioni dovuto soprattutto ai costi della politica”.

 

Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus ha aperto l’annuale conferenza stampa di fine anno dell’Assemblea legislativa piemontese, tenutasi il 21 dicembre a Palazzo Lascaris. All’incontro erano presenti anche i  vicepresidenti Nino Boeti e Daniela Ruffino e i consiglieri segretari Alessandro Benvenuto e Gabriele Molinari.

 

In particolare il vicepresidente Boeti ha tenuto a sottolineare che “il Consiglio regionale ha lavorato tutto l’anno e, se si escludono due episodi, non è mai mancato il numero legale: questo significa che il Consiglio regionale non si scontra ma si confronta, un cambio di rotta rispetto al passato”.

 

La vicepresidente Ruffino, invece, ha rilevato la “grande apertura verso il territorio che l’istituzione ha messo in atto tramite Comitati e Consulte che hanno lavorato col mondo dei giovani ma, anche, con gli amministratori locali per supportare la sfida della partecipazione ai bandi comunitari”.

 

Nella relazione il presidente Laus ha spiegato che “nel triennio 2013-2016, la riduzione delle spese per affitto locali e simili supererà il 60%, con un’ultima quota di risparmio pari a 150mila euro che si verificherà dalla prossima primavera. Per allora, infatti, contiamo di aver completato la ristrutturazione del primo e secondo piano dello stabile in via Alfieri 13, l’ex Banco di Sicilia, che ci consentirà di trasferire gli uffici oggi in affitto nei locali della Curia in via Arcivescovado. In futuro, un ulteriore risparmio verrà dal trasferimento della Biblioteca nel Palazzo Unico della Regione. Altrettanto significativo, come già detto, è il sacrificio intrapreso sul fronte delle risorse umane e regolato dalle ultime leggi finanziarie nazionali. In tre anni il costo del personale si è ridotto di 7 punti percentuali, nonostante i dipendenti in servizio fossero già storicamente al di sotto di quanto previsto dalla pianta organica. Nessuna assunzione sarà possibile fino almeno al 2017 e siamo uno dei Consigli regionali con meno direttori e dirigenti d’Italia. Eppure le competenze (anticorruzione, garante dei detenuti, bilancio armonizzato, amministrazione trasparente) sono nel frattempo aumentate. Questo impone un plauso ai dipendenti che hanno saputo rispondere alle nuove esigenze espresse dalla pubblica amministrazione”.

 

In questo anno di attività il Consiglio regionale ha approvato 25 leggi (fra cui misure per fronteggiare l’emergenza abitativa e il riordino del sistema delle aree protette e delle funzioni amministrative conferite alle Province) e 82 delibere. In Aula sono stati discussi 244 tra ordini del giorno e mozioni (di cui 184 approvati). Ampio spazio è stato dato anche alle interrogazioni e interpellanze dibattute, che nel complesso sono state oltre 450 (di cui 268 question time).

 

Sono stati cinque i Consigli aperti, che hanno toccato temi cruciali quali le politiche del lavoro (26 maggio), il riordino dei servizi psichiatrici (16 giugno), la situazione dell’Ospedale Oftalmico (13 ottobre), il Sistema regionale dei richiedenti asilo (l’11 novembre) e il consumo del suolo (17 novembre),

 

Tra le novità, l’insediamento degli Stati generali dello Sport, del Comitato regionale per i diritti umani e della Commissione speciale con compiti d’indagine conoscitiva per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi.

 

La rilevante riduzione di spesa per il 2016, pari a oltre 3 milioni di euro, è dovuta per oltre due milioni dalla diminuzione delle spese per indennità di carica e di missione dei consiglieri per gli assegni vitalizi.

 

AB/CT -www.cr.piemonte.it

Foto: il Torinese

Gisella Floreanini. La storia di una “madre” della Repubblica

floreanini2floreanini1Una donna che ha attraversato da protagonista il “secolo breve” ( nata nel 1906, morta nel 1993 ), riempiendo la sua vita di passioni e scelte

 

Io sono diventata ‘ministro’ dell’Ossola quando ancora le donne non avevano diritto di voto (che venne dato nel gennaio ’45 soltanto, dal luogotenente Umberto di Savoia)… Anche questo fatto la storia deve esaminare: perché una donna per la prima volta nella storia del nostro Paese, una donna che non fosse una regina, una principessa o una badessa, è diventata una dirigente di governo; quali sono state le ragioni che mossero questi uomini che hanno accettato la proposta, compiendo, a mio parere, un atto nuovo e unico nella storia d’Italia. Ed è per questo fatto che porto in me questo patriottismo ossolano“. Così scriveva Gisella Floreanini, a cui è stato dedicato il secondo volume della collana “Novecentodonne”, edita da Unicopli. Antifascista da subito, con una ricca biografia che  – con grande intelligenza – la storica Antonella Braga mette in luce in questo libro, parlando del prima e del dopo la scelta resistenziale che ha sempre rappresentato il lato pubblico più conosciuto della Floreanini. Quella di Gisella è una storia davvero importante. Una donna che ha attraversato da protagonista il “secolo breve” ( nata nel 1906, morta nel 1993 ), riempiendo la sua vita di passioni e scelte. Ricca di fascino, intelligente, nata a Milano in una famiglia borghese dove imparò laicità e senso civico, musicista colta, militante e dirigente prima socialista e poi comunista ( una scelta alla quale non venne mai meno anche se dovette”ingoiare molto vetro” per reprimere il dissenso), la storia di Gisella Floreanini – in un’epoca di “passioni tristi”, restituisce il senso pieno dell’agire politico. Gisella( con i suoi nomi di battaglia: “Falciatrice”, “Edvige”, “Amelia Valli”), attiva nell’antifascismo già negli anni Trenta, nell’autunno del 1944 diventò commissaria di governo durante i quaranta giorni della Repubblica dell’Ossola: fu la prima donna a conquistare una carica politica rilevante in Italia. Fu anche l’unico esponente dellaGiunta provvisoria di Governo di Domodossola e della Zona liberata che – alla caduta della repubblica – continuò la lotta partigiana in Valsesia.  Presidente del CLN di Novara dopo il 25 aprile ( dove trattò la resa dei nazisti)  fu Medaglia d’Oro della Resistenza ed eletta alla Camera dei deputati per due legislature tra il 1948 e il 1958. Dirigente dell’Unione Donne Italiane, dal 1962 al 1972, prestò la sua attività nel Comitato dell’ANPI. Fu anche consigliere comunale, sempre tra le file del Partito Comunista Italiano, a Domodossola e a Milano. Gisella Floreanini morì il 30 maggio 1993. Il funerale si tenne il 1 giugno a Domodossola, dove è sepolta. Il libro curato da Antonella Braga, oltre a proporne la biografia è corredato da molti “frammenti”delle lettere a Vittorio Della Porta e dei discorsi fatti in Parlamento e in altre occasioni, oltre che dalle foto ed alcune testimonianze. Un volumetto agile ma veramente molto bello, documentato e non agiografico, utile e sotto certi aspetti necessario per chi vuole conoscere la storia di una delle più straordinarie figure femminili del Novecento.

 

Marco Travaglini

Al Cottolengo Nosiglia ha aperto la seconda Porta Santa

nosiglia e giovaniInsieme con le autorità alcuni senza dimora, nuovi poveri (italiani, stranieri, uomini, donne, famiglie), disabili, rom e rifugiati

 

Domenica 20 dicembre,  alle 12.30 mons. Nosiglia ha aperto la seconda Porta Santa della diocesi di Torino: è quella che dà accesso, dal cortile del numero 14, alla chiesa grande del Cottolengo. La prima Posrta è stata aperta il 13 in Cattedrale. L’Arcivescovo ha voluto collegare la liturgia dell’apertura con un momento di festa e scambio di auguri, cui sono stati invitati alcuni dei rappresentanti delle istituzioni cittadine e regionali e persone in stato di difficoltà, tra quelli che abitualmente vengono accolti nei servizi del Cottolengo, della Caritas e delle altre organizzazioni di aiuto di ispirazione cristiana.

 

Al fianco dell’arcivescovo il Padre generale della Piccola Casa, don Lino Piano. Presenti i vertici di Comune di Torino e Regione Piemonte, delle fondazioni bancarie, del mondo del lavoro e della cultura. Insieme con loro alcuni senza dimora, nuovi poveri (italiani, stranieri, uomini, donne, famiglie), disabili, rom e rifugiati. In tutto circa 150 persone.

 

“Ringrazio l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia per averci ricordato con forza che la via del potere deve essere via del servizio e del bene comune. Per questo i programmi politici devono mettere al centro la persona e i suoi diritti, ripartire dagli ultimi, dai poveri e dai malati, aprendosi alla collaborazione e superando quell’autoreferenzialità che è uno dei peccati delle classi politiche contemporanee. Nosiglia ha richiamato la nostra attenzione su alcune ineludibili sfide, dalle periferie esistenziali presenti nelle nostre città alle nuove forme di povertà. ”: lo ha dichiarato l’assessore regionale alla sanitò, Antonio Saitta.

 

Il servizio a tavola è stato effettuato dalle suore del Cottolengo e dai giovani della Pastorale giovanile diocesana, che hanno curato anche il breve intrattenimento di benvenuto agli ospiti, prima del pranzo, in via Cottolengo 15. L’intero pasto (primo, secondo, contorno, frutta, dolce, caffè, panettone) è stato offerto dalla Piccola Casa.

 

L’OMELIA DELL’ARCIVESCOVO

 

“Passare la porta santa al Cottolengo significa dunque : chiedere al Signore di usare misericordia verso di noi perché non lo amiamo abbastanza nei poveri in cui lui è vivo e presente come ci ha ricordato nel vangelo. Riconoscere Cristo nei fratelli e sorelle infermi e poveri porta alla conversione del cuore, dona vera gioia che si prova nel donarsi agli altri, apre la vita a una relazione concreta e ricca di bene per noi stessi e coloro a cui doniamo tempo, beni e soprattutto affetto e amore. – Esprimere il nostro impegno di passare da una vita chiusa nei nostri interessi e tornaconti personali alla gratuità di saperci mettere a servizio e a disposizione degli altri donando misericordia, perdono, accoglienza, fraternità, amicizia. Anche questi sono gesti di misericordia che possono darci la garanzia di riconoscere e incontrare il Signore perché chi soffre per motivi interiori, la solitudine e l’indifferenza e l’abbandono degli altri è un povero di speranza e di amore”.

 

(foto: archivio)

 

Bosco Vincenzo & Claudio, ortofrutta fresca dal 1957

L’azienda agricola coltiva nell’area tra Nichelino e Vinovo, in campo aperto e in serra, nel rispetto della stagionalità e dei ritmi lenti legati alla vita agricola

Bosco bannerbosco fruttaDal produttore al consumatore, senza intermediari: la filosofia che dal 2005 conduce l’azienda agricola biologica Bosco Vincenzo & Claudio, e che porta nelle case dei torinesi ceste di ortofrutta fresca, sana e di stagione.Fin dal 1957, anno della sua fondazione da parte di Domenico, la famiglia Bosco coltiva nell’area tra Nichelino e Vinovo, in campo aperto e in serra, ortofrutta fresca, nel rispetto della stagionalità e dei ritmi lenti legati alla vita agricola.

 

Nel 1988, poi, sotto la spinta dei due figli di Domenico, Claudio e Vincenzo, l’azienda ha completamente e definitivamente cessato di utilizzare fitofarmaci e concimi di sintesi, nel rispetto della sostenibilità ambientale e degli equilibri biodinamici del terreno, concetti cui sono tutt’ora fortemente orientati i due proprietari.

 

Da dieci anni a questa parte, inoltre, l’azienda agricola Bosco Vincenzo&Claudio si è orientata verso la distribuzione tramite filiera corta: niente intermediari, dal produttore al consumatore, per riscoprire il gusto e la freschezza di frutta e verdura di stagione, con la possibilità di ritirare le ceste settimanali (disponibili in due formati, da 5 kg e da 7,5 kg, e con diverse combinazioni di prodotti: frutta, ortaggi, o mista) in azienda, oppure di riceverle direttamente a domicilio.

 

L’azienda, situata a Nichelino, in via Scarrone 38, è poi aperta a visite su prenotazione e, periodicamente, organizza aperitivi e rinfreschi biologici, e non si fa mancare un sito internet, www.cestedabosco.it, dotato di un’ampia galleria fotografica e di tutte le informazioni utili e i contatti, e una pagina facebook.

 

vb

TORINO-UDINESE 0-1, I GRANATA VEDONO ANCORA BIANCONERO

toro bandieraSTADIO OLIMPICO NUBITORINO-UDINESE 0-1

 

 I tifosi di casa dopo il poker rifilato dalla Juventus in Coppa Italia speravano in un riscatto di Ventura e i suoi

 

Marcatori: pt 41′ Perica

 

Torino (3-5-2): Padelli; Bovo (23′ st Maxi Lopez), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi (17′ st Acquah), Vives, Baselli, Molinaro (11′ st Avelar); Quagliarella, Belotti. All. Ventura.

 

Udinese (3-5-2): Karnezis; Wague, Danilo, Felipe; Widmer, Badu, Lodi (43′ st Iturra), Bruno Fernandes, Edenilson (28′ st Adnan); Di Natale (20′ st Piris), Perica. All. Colantuono.

 

Conclusione dell’anno amara per i granata che nell’ultimo match prenatalizio vengono messi sotto dall’Udinese di Colantuono a cui basta il gol di Perica per tornare alla vittoria. I tifosi di casa dopo il poker rifilato dalla Juventus in Coppa Italia speravano in un riscatto di Ventura e i suoi che invece nel giro di una settimana vedono ancora bianconero e vanno in confusione. Poco reattivi, decisi e propositivi i padroni di casa e troppo spazio lasciato, invece, agli avversari buoni a prenderselo. L’Udinese, reduce da due sconfitte, mette così le basi per tornare a far punti utili, cosa che manca invece al Toro fermo a metà classifica. Stesso modulo per entrambe le compagini, che frutta però risultati diversi: un 3-5-2 con Quagliarella e Belotti per i locali, con capitan Glik in panchina sostituito da Jansson, dall’altra parte in avanti schierati Di Natale e Perica.

 

Iniziano già a farsi vedere gli ospiti dai primi minuti di gara, con l’autore del gol che cerca di rendersi pericoloso verso il 10′ impegnando Padelli con un tiro però troppo debole. Poco dopo sono ancora i bianconeri a sfiorare il vantaggio, sempre merito dei piedi di Perica che di ribattuta manda il pallone tra i guantoni di Padelli, dopo uno spunto di Di Natale. Prima fase in cui la squadra di Colantuono sembra avere le redini del match con gli avversari che restano un po’ a guardare, cercando al massimo di ripartire in contropiede. Eppure man mano i granata prendono coraggio diventando leggermente più propositi dal quarto d’ora fino al gol degli avversari. E’ proprio in questo frangente che Belotti mette in scena la più significativa e forse unica azione pericolosa dei padroni di casa. Quagliarella verticalizza per Benassi che fa da sponda a Belotti con Karnezis che però devia in angolo. Tiro che in realtà è solo un miraggio dato che al 41′ Perica castiga gli avversari con un destro all’angolino basso.

 

La storia non cambia neanche quando Ventura e i suoi vanno in superiorità numerica grazie all’espulsione di Wague per doppia ammonizione, anzi è ancora l’Udinese a sfiorare più di una volta il gol. Edenilson prova infatti senza successo a chiudere il match al 10′ della ripresa dopo un contropiede di Bruno Fernandes che serve l’esterno. Stesso intento di Widmer a 4′ dalla fine quando su punizione di Lodi lo svizzero conclude verso Padelli, ma la palla finisce sopra la traversa. La rete decisiva resta una e basta per lasciare i granata, appunto, con l’amaro in bocca.

 

Valeria Tuberosi

(foto: il Torinese)

Sotto l'albero si fanno più acquisti ma se ne va in tasse il 60% della tredicesima

LUCI PERNA SANCARLO2Primi segnali positivi, ma dopo sette anni di crisi il ritorno alla normalità è ancora lontano

 

fuochi stellaAscom e Confesercenti danno i numeri. nel senso che rendono note le stime fatte sulle spese natalizie dei torinesi. Secondo Confesercenti, in base a un sondaggio condotto  tra 600 famiglie e commercianti sarebbe prevista una spesa media di 260 euro per i regali. Un terzo dei torinesi il 32,3% dice che spenderà una cifra superiore al natale  2014. La fanno da padroni i regali per i bimbi:62,8%. Resta stabile l’abbigliamento (25,3%), in leggero calo i viaggi. Significativa crescita di un +10/15% nell’alimentare. La nota dolente? Oltre il 60% della tredicesima sarà bruciato dalle spese per casa , mutui e affitti.

 

Secondo l’Ascom, invece, sarà compresa tra i 170 e i 200 euro la spesa media per famiglia per lo shopping delle festività di fine anno. La presidente dell’associazione Maria Luisa Coppa – scrive l’Ansa –  invita alla prudenza: “è d’obbligo nonostante i primi segnali positivi, dopo sette anni di crisi, il ritorno alla normalità è ancora lontano”. Si calcola un +5% di  prenotazioni nei ristoranti per le cene di Natale e di Capodanno. Nell’ultimo weekend che ha preceduto il Natale i negozi sono stati letteralmente presi d’assalto e gli scontrini emessi sono aumentati.

 

(Foto: il Torinese)