redazione il torinese

Fassino e Nosiglia servono i bisognosi alla "Cena dei Mille"

fassino noasiglia cena milleCento in tutto le tavole allestite al Lingotto

 

Erano mille torinesi “in difficoltà” che sono stati serviti a tavola da 170 volontari. Tra questi il sindaco Piero Fassino e l’arcivescovo Cesare Nosiglia. E’ il quinto anno consecutivo, della ‘Cena a Mille’, l’appuntamento promosso dal Banco Alimentare del Piemonte, con la città di Torino, dedicato ai bisognosi. Cento in tutto le tavole allestite al Lingotto. I commensali hanno degustato un prelibato  menù elaborato da una squadra di chef stellati guidata da Marco Sacco.
   

Divisionisti e (poeticamente) individualisti

vecchineLa presenza delle tante opere degli esponenti del Divisionismo fa comprendere come ognuno, pur concorde nel rispetto delle regole, ha dato una interpretazione stilistica individuale dettata dalla propria poetica

 

Da visitare l’esaustiva mostra sul Divisionismo tra Piemonte e Lombardia presso la Fondazione Accorsi-Ometto già di per sé prestigiosa per la straordinaria collezione di mobili Piffetti, cristalli Baccarat, porcellane Meissen, oggetti in oro e argento, dipinti di Boucher, affreschi di Cignaroli. A confronto i molti pittori accomunati dal desiderio di rompere con l’Accademismo per affermare il Neo Impressionismo scientifico che, proseguendo l’impressionismo nell’uso del colore puro, nell’attenzione agli effetti della luce e del colore en plein air, sostituiva l’impressione effimera e momentanea con la rappresentazione meditata e bloccata rifinita in atelier con l’ausilio della fotografia.

 

La presenza delle tante opere degli esponenti del Divisionismo fa comprendere come ognuno, pur concorde nel rispetto delle regole, ha dato una interpretazione stilistica individuale dettata dalla propria poetica.

 

ParcheA conferma il simbolismo misticheggiante nello studio per la Processione” e nell’“Amore per la vita” di Pellizza, il senso di appartenenza alla valle natia nell’”Autoritratto” di Fornara che si ritrae tra le baite di un riconoscibile paesino vigezzino, l’intimismo familiare e sociale di Sottocornola nella deliziosa “ Piccola ricamatrice”, la visionaria inquietudine di Previati nella “ Via del calvario” il simbolismo della montagna e delle madri nel” Alpe di Maggio” di Segantini.

 

E ancora altri artisti tra cui Balla e Boccioni, non ancora futuristi, legati alla divisione del colore. Particolarmente significativo l’accostamento della quattro opere di Morbelli ormai considerato da una condivisa valutazione come uno dei più importanti divisionisti( per Sgarbi il più grande)

 

Sicuramente il più osservante delle teorie ottiche di Chevreul e infaticabile sperimentatore della scomposizione del colore. La perfetta padronanza della tecnica, che qualcuno tra cui lo stesso Vittore Grubicy riteneva irritante e maniacale, non pregiudica l’ispirazione ma è supporto di un’arte dalle varie sfaccettature.

 

Il dipinto “ Vecchine curiose” è indice di un realismo meditativo con accenti sociali, L’” Ave Maria della sera” e le “ Parche” si impregnano d’ ideismo e simbolismo mentre la natura morta “ Tegamino con uova” rivela l’attenzione alla semplicità delle cose quotidiane ma forse anche un omaggio a Velasquez perché Morbelli, pur rivolto al nuovo, teneva sempre in considerazione i grandi dell’epoche precedenti traendone insegnamento come testimonia la “ Via Crucis del Divisionismo” quaderno in cui annotava citazioni di importanti artisti del passato ognuno dei quali depositario di competenze tecniche utili da studiare attentamente.

 

Giuliana Romano Bussola

TESSERA TRASPORTI DISABILI: DANNO E BEFFA

busInterrogazione urgente del Consigliere Regionale Alfredo Monaco (Rete Civica)  rivolta all’assessore Francesco Balocco, sulla nuova tessera per i trasporti disabili (Bip) 

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 

 

I portatori di handicap hanno ricevuto in questi giorni una lettera dell’Assessorato ai trasporti in cui si chiede loro un complesso sistema per il rinnovo della tessera e il pagamento di 15 euro per il rilascio della smart card Bip (biglietto integrato Piemonte).

 

Nella lettera, ci si riferisce al “contenimento dei costi” che “serviranno comunque ad   implementare servizi al mondo della disabilità”: oltre ai 15 euro di versamento, occorre aggiungere il costo del bollettino postale stesso – unico mezzo di pagamento previsto – e il costo di fotografie a colori e spese di spedizione.

 

Inoltre, il beneficiario deve avere una connessione internet ed una discreta abilità alla navigazione online. Infine, si carica di un costo il beneficiario di una agevolazione sociale, cioè si tratta di un ossimoro.

 

Dichiara il Consigliere Regionale Alfredo Monaco: “Per questo nell’interrogazione che ho predisposto, chiedo all’Assessore di specificare nel dettaglio la genesi dei costi della smart card e quali strumenti sono stati adottati per definirne il miglior costo di mercato. Chiedo di specificare quali ragioni e modalità tecniche hanno nei fatti caricato di un ulteriore costo una categoria per la quale si è operata una scelta di sostegno. E naturalmente chiedo quali misure si intendono adottare per rimuovere un costo che appare ingiusto e mortificante verso le persone diversamente abili eventi diritto”.

I poveri e gli ultimi: accogliere l’appello di Nosiglia

nosiglia lanzo 2merlo giorgio“Si tratta di un invito che ricorda l’impronta pastorale e culturale dell’indimenticabile card. Michele Pellegrino e di tutto ciò che il suo magistero ha rappresentato in questi anni per Torino e per tutto il Piemonte”

 

Alcuni giorni fa l’arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, ha invitato tutti i partiti e i movimenti torinesi a porre al centro dei loro programmi elettorali in vista delle ormai prossime comunali il tema della povertà e delle persone che sono in seria difficoltà. O meglio, ha invitato chi si presenterà per la prossima tornata amministrativa a non dimenticare gli ultimi, le persone che patiscono maggiormente la crisi e tutti coloro che subiscono sulla loro pelle le ripercussioni pesanti della situazione economica e sociale. Che a Torino, purtroppo, come in altre grandi città italiane, sono tantissimi. Sotto questo profilo, si tratta di un invito che ricorda l’impronta pastorale e culturale dell’indimenticabile card. Michele Pellegrino e di tutto ciò che il suo magistero ha rappresentato in questi anni per Torino e per tutto il Piemonte.

 

Ma il richiamo rivolto laicamente e nel pieno rispetto della distinzione dei ruoli da Mons. Nosiglia, assume un’importanza fondamentale ai fini della stessa qualità dell’offerta politica. Un’offerta politica che, soprattutto per i partiti e i movimenti che fanno del solidarismo e del riformismo la loro cifra politica e programmatica, non può trascurare l’invito e la riflessione avanzata proprio dall’autorevole presule torinese. Del resto – e mi rivolgo in particolare ed innanzitutto al campo del centro sinistra – il programma di un partito o di uno schieramento è la carta di identità con cui ci si presenta di fronte ai cittadini elettori.  E il programma, al contempo, non può ridursi ad una grigia ed arida sommatoria di priorità e di impegni che poi rischiano di essere puntualmente smentiti appena si conclude la competizione elettorale. Anche se oggi non ci sono più partiti che fanno dell’ispirazione cristiana o della scelta classista la loro ragion d’essere nella dialettica politica nazionale e locale, è indubbio che il capitolo della povertà, o degli ultimi, o delle persone in difficoltà, non può diventare un settore programmatico relegato alla sola dimensione della politica sociale o dell’assistenza. Messa così, il tutto si ridurrebbe ad una visione puramente caritatevole ed assistenzialistica per chi rischia – e purtroppo il numero è destinato ad aumentare in modo esponenziale – di finire ai margini dello sviluppo e della potenziale crescita economica e produttiva. Certo, non c’è benessere se non c’è crescita e sviluppo.

 

E l’obiettivo, anche e soprattutto per una città come Torino che in questi anni ha saputo “reinventare” la propria offerta e la propria identità senza perdere nessuna scommessa, resta proprio quello da saper unire in un disegno armonico e percorribile la cultura dello sviluppo e della crescita con la difesa e la promozione di chi rischia di non agganciare – o di non avere alcuna ricaduta positiva – quel carro potenzialmente sicuro e garantito. E l’invito/riflessione di Mons. Nosiglia, al di là delle appartenenze politiche e culturali, non può che essere accolto e condiviso sino in fondo.

 

Giorgio Merlo

“Il successore”. In un film la “seconda possibilità” di Vito Alfieri Fontana

successore1Un viaggio esistenziale dall’Italia verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina dove ancora oggi squadre di sminatori sono attive nella bonifica dei terreni. Nel conflitto tra dovere e coscienza si muovono i passi di un uomo in cerca di riscatto

 

Vito Alfieri Fontana è un ingegnere ed ex proprietario della Tecnovar, azienda pugliese specializzata nella progettazione e nella vendita di mine antiuomo. In seguito a una profonda crisi esistenziale l’ingegner Fontana mette in discussione se stesso, il suo lavoro e i rapporti con la sua famiglia, in particolar modo con il padre, figura tanto carismatica quanto ingombrante. Il peso della successione e delle responsabilità si scontrano così con l’intima esigenza di interrompere la produzione di mine antiuomo. Una domanda lo assilla: quante vittime avrà causato il lavoro della Tecnovar? La risposta a questa domanda assume per Fontana contorni inquietanti, ma è anche il punto di partenza di un viaggio esistenziale dall’Italia verso gli ex teatri di guerra della Bosnia Erzegovina dove ancora oggi squadre di sminatori sono attive nella bonifica dei terreni. Nel conflitto tra dovere e coscienza si muovono i passi di un uomo in cerca di riscatto, seppur consapevole che il bilancio tra bene e male non potrà mai più essere in attivo.

 

E’ così che Vito Alfieri Fontana,dopo una profonda crisi morale, passa dall’altra parte della “barricata” e diventa sminatore in Bosnia e non solosuccessore3 lì. Questa è la storia, vera e dolente, narrata ne “Il successore”, che il giovane regista Mattia Epifani, trentenne leccese, porta sullo schermo raccontando un conflitto interiore che affligge molti, quello tra dovere e coscienza: la crisi di Fontana infatti nasce dal dovere decidere se seguire le orme del padre o se opporsi alla produzione di quell’oggetto distruttivo che sono le mine antiuomo. E sceglie la seconda strada. Reduce dal successo all’IDFA di Amsterdam, il più importante festival internazionale del film documentario, l’opera ( prodotta da Apulia Film Commission con la Fluid Produzioni)  ha vinto come “Migliore Film sul mondo del lavoro”  il Premio Cipputi al Torino Film Festival. Il film è stato realizzato grazie ai fondi del Progetto Memoria, un bando indirizzato alla produzione di piccoli grandi film con l’obiettivo di realizzare e promuovere il documentario di narrazione. “ Sono orgoglioso che Torino mi abbia regalato questo premio particolarmente legato all’attualità della condizione umana, del lavoro, della società civile. Questa non è la classica vicenda di redenzione ma il racconto di un uomo che ha rinnegato se stesso per darsi una seconda possibilità”, ha sottolineato Mattia Epifani.

 

successore2Nella pellicola, che dura 52 minuti, la difficile storia di Vito Alfieri Fontana, scorre parallela per una buona metà del film a quella di uno sminatore bosniaco che durante una missione ha perso una gamba. In un secondo tempo, si scopre che i  due sono diventati amici e collaboratori, dal momento che Fontana decide di dare una svolta alla sua vita. Un film sobrio e corretto, affidato sostanzialmente a quattro serie di contributi: un diario a ritroso di Vito Fontana, che in voce fuori campo commenta e “riassume”  bilanci sulla sua vita, l’attività del futuro collega bosniaco, uno sguardo intenso su natura e paesaggi balcanici, freddi e muti scenari di una guerra del passato, e una raccolta minore di filmati di repertorio, pescati per lo più tra materiali pubblicitari o promozionali dell’azienda Tecnovar. E’ proprio in quei luoghi, sul monte Trebević ( la montagna più bella di Sarajevo) , nei pressi dei resti della pista da bob, residuo delle Olimpiadi invernali del 1984, che ho conosciuto Vito Alfieri Fontana, mentre stava bonificando quell’area dagli ordigni. La sua è una storia di scelte e di coraggio, e il film – con sobrietà ed efficacia – gli rende merito. Emerge su tutto il protagonista che sfugge alla facile glorificazione delle sue scelte ammettendo, con grande amarezza, raccontando la sua esperienza, di aver fatto a malapena il suo dovere. Ma, a differenza di tanti, ha avuto la forza di farlo, ha messo in discussione la sua vita, le scelte e il lavoro,ripensandosi. Un giro netto di vita, una svolta che offre anche, in un contesto duro e drammatico, una speranza.

 

Marco Travaglini

Morte di Andrea Soldi dopo Tso, chiusa l'inchiesta

soldi andrea Gli indagati respingono l’accusa

 

E’ chiusa  l’inchiesta sul caso di Andrea Soldi, il 45enne affetto da schizofrenia che morì ad agosto dopo un trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Si tratta della chiusura di uno degli ultimi atti della carriera di Raffaele Guariniello, al suo ultimo giorno di lavoro alla procura di Torino. Sono quattro gli indagati: tre agenti della polizia municipale e uno psichiatra e l’accusa è di omicidio colposo. Secondo i consulenti della procura morì per strangolamento atipico. Gli indagati respingono l’accusa.
    

Muore travolto da auto della polizia in corso Grosseto

Una Fiat Punto ‘civetta’

 

AMBULANZAUn uomo di 39 anni è stato o investito da un’auto della polizia questa notte a Torino, in corso Grosseto. La vittima stava attraversando la strada quando una Fiat Punto ‘civetta’ della polizia, senza cioè segni di riconoscimento, lo ha travolto. L’auto si è fermata ma sono stati inutili i soccorsi del 118. E’ intervenuta anche la polizia municipale.

 

(Foto: archivio il Torinese)

Fiaccolate per il nuovo anno

fiaccolaNei comuni dell’Unione Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone

 

La fine del 2015 e l’inizio del 2016 verranno accolte nei comuni dell’Unione Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, all’insegna della tradizione. Per questo verranno organizzate nei centri una serie di eventi con fiaccolate, cori e sacre rappresentazioni. Mercoledì 30 dicembre, alle ore 19.30 a Cantoira ci sarà una fiaccolata da Santa Cristina per la località Trambiè con distribuzione di cioccolata e vin brulè, mentre giovedì 31 a Balme si svolge la fiaccolata di fine anno. Ad Ala di Stura il 2016, invece, incomincia con un triplo appuntamento: mercoledì 30 dicembre “Ala si fa gli auguri”  al Palafrascà con musica, panettone e vino,  sabato 2 gennaio, dalle ore 9 fiaccolata con al termine gran falò e zabaglione, domenica3, invece,ci sarà l’esibizine del Coro Polifonico di Lanzo. Mercoledì 5 gennaio a Corio, in frazione Piano Audi, si terrà la Sacra rappresentazione dell’Epifania, alle ore 21, con il presepe vivente. Mezzenile, infine, a cappello di tutti gli eventi natalizi delle tre valli, promuove “Il più dolce dei presepi” nella Cappella Sant’Anna del Castello Francesetti. Si tratta di una lotteria benefica il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Faro, sul “Progetto evoluzione famiglia”. Il tutto preceduto da una polenta concia, mercoledì 6 gennaio, alle ore 12.30 nella sala Borgo.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Mini-guida per il Capodanno (e oltre) dal veglione in piazza San Carlo alla "via delle fiabe"

BANDA SAN CARLO MUSICAtopolino san carloLUCI PERNA SANCARLO2Qualche indicazione utile per il Capodanno torinese

 

MUSICA IN PIAZZA SAN CARLO

Qualche indicazione utile per il Capodanno torinese. Il momento clou delle iniziative torinesi è a San Silvestro: si attende l’anno nuovo in Piazza San Carlo con  “Quando la banda passò”,un vortice di musica, tra balli, ritmi sfrenati e bande musicali a partire dalle 21,30. Ospite centrale Vinicio Capossela. Il programma completo della serata è disponibile su sul sito Natale a Torino, nella pagina dedicata.

 

CAPO-DONNE CABARET DI CIRCO AL FEMMINILE

ll 31 dicembre sotto il tendone del MagdaClan montato al Bunker in via Nicolò Paganini 0/200  CapoDonne senza malizia delizierà il pubblico con differenti
numeri circensi come trapezio, verticali, tessuti, equilibrismo e acrobatica messi in pista dalle artiste internazionali Vera Mor, PinkMary, Miss Jenny Pavone, Margherita,
Ally Wolly, Calcuz, Rosa Lie e presentati da una splendida attrice del teatro di oggi, Giulia Pont. A seguire Sorprese, Panettone e Brindisi insieme agli artisti del
MagdaClan verso il 2016.

MUSEI E MOSTRE

In occasione delle prossime festività giovedì 31 dicembre, il Polo Reale chiuderà alle ore 18 (biglietteria alle 17) mentre venerdì 1 gennaio resterà chiuso al pubblico.Il Museo nazionale del Risorgimento nei prossimi giorni il Museo resterà sempre aperto secondo il consueto orario dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17). Sarà chiuso solo nel giorno di Capodanno, venerdì 1 gennaio 2016. Aperti Egizio, Mao, Gam e le mostre di Matisse a Palazzo Chiablese e di Monet alla Gam.

 

PATTINAGGIO SU GHIACCIO

Con l’arrivo della stagione fredda hanno riaperto, per la gioia degli appassionati di pattinaggio, le piste da ghiaccio a Torino e dintorni. Fino al 10 gennaio è in funzione anche la pista di pattinaggio in piazza Carlo Alberto. Ecco l’elenco dei posti dove andare a pattinare sul ghiaccio a Torino.

 

NO AI BOTTI

La Città di Torino sceglie anche quest’anno di affermare il valore e l’importanza della tutela degli animali in occasione del Capodanno attraverso la campagna di comunicazione “Gli animali valgono più di un botto”. Maggiori informazioni su TorinoClick.

 

NATALE DA FIABA

Sabato 2 e domenica 3 via Roma diventa la via delle fiabe, in piazza Castello riduzione teatrale de La gabbianella e il gatto (sabato) e Hansel e Gretel (domenica). Tutto il programma nella pagina dedicata a Natale da fiaba.

 

BIGLIETTO UNICO GTT

Un solo biglietto per tutta la rete urbana e suburbana del trasporto pubblico a 1 euro e 50, in funzione da sabato 26 a domenica 4 gennaio Sarà valido per tutto il giorno a Torino e in tutti i Comuni collegati al capoluogo da linee Gtt con tratta suburbana, tra cui Beinasco, Borgaro Torinese, Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese e Venaria Reale. Ulteriori informazioni sul sito di GTT.

 

(Foto: il Torinese)

Dal 2016 le auto ecologiche pagheranno il mini-bollo dopo 5 anni di immatricolazione

trafficoconsiglio X 2Si dovrà effettuare il pagamento di un bollo pari a un quarto di quello intero per quanto riguarda le auto bi fuel benzina gpl e invece pari a un quinto per quelle benzina metano

 

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con 29 voti favorevoli e 8 contrari, il disegno di legge “Misure di armonizzazione e razionalizzazione di norme in materia di tributi regionali”. Tradotto significa che viene abolita l’esenzione perenne dalla tassa di possesso automobilistica per i veicoli bifuel a gpl o metano e ai veicoli a trazione ibrida elettrica e termica: dopo i primi cinque anni di immatricolazione si dovrà effettuare il pagamento di un bollo pari a un quarto di quello intero per quanto riguarda le auto bi fuel benzina gpl e invece pari a un quinto per quelle benzina metano.

 

Spiega il  relatore di maggioranza, Domenico Ravetti (Pd): “negli anni la Regione Piemonte ha impostato sui veicoli green una politica da primi della classe senza aver studiato e oggi constatiamo come le entrate siano insufficienti. Questo per un provvedimento statale sulle flotte a noleggio per le quali il pagamento del bollo non è più relativo alla residenza di locazione finanziaria. Con questo provvedimento ci si prefigge di trovare una stabilità finanziaria e, per coprire parzialmente quanto viene perso, è previsto dopo 5 anni un bollo ridotto a un quinto, sulla tariffa normale, dopo i 5 anni di esenzione per le auto bifuel a metano, un quarto per quelle a gpl. Per le auto ibride si calcolerà il bollo solo sulla potenza sviluppata dal motore termico e ci sarà un bollo scontato del 10% sulle auto storiche mentre, le auto con impianto gpl aftermarket, pagheranno per intero. Tutto questo dal 1° aprile 2016”.

 

“La tassa sull’aria pulita se la voti il centrosinistra”: così i consiglieri regionali di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia che hanno abbandonato i lavori dell’Aula.”Già altre volte abbiamo protestato contro gli aumenti indiscriminati delle tasse regionali” affermano i consiglieri di minoranza – e oggi mentre stiamo vivendo una emergenza sull’inquinamento la nuova tassa sulle auto ecologiche voluta dalla Giunta Chiamparino, suona come una provocazione inaccettabile verso tutti i cittadini piemontesi. Peraltro siamo curiosi di capire come giustificheranno al loro leader Matteo Renzi un’azione politica che di fatto va in contrasto con il divieto di aumentare la tassazione locale annunciata dal premier”.

 

Il Movimento 5 Stelle, attivatosi non appena la notizia delle intenzioni della Regione si era diffusa,  aveva organizzato una raccolta firme contro il provvedimento (ne sono state raccolte 17 mila), spingendo la Giunta ad arrivare ad una riduzione dell’importo.