redazione il torinese

Ladri gentiluomini massaggiano l'impiegata postale svenuta durante la rapina

poste italianeAlle Poste di Airasca

 

Rapinatori vecchio stampo all’Arsenio Lupin, veri ladri gentiluomini. All’ufficio postale di Airasca due uomini vestiti con tute da lavoro e occhiali da sole e cappellino da baseball sono entrati  e hanno fatto capire al direttore che intendevano fare una rapina, per quanto non abbiano mostrato armi. Una delle  impiegate ha avuto un malore e – sorprendentemente –  i due banditi le hanno fatto un massaggio al capo, tranquillizzandola prima di farsi consegnare 20mila euro. Poi sono scappati chiudendo i tre in bagno. Sull’originale rapina indagano i carabinieri.

 

(Foto: il Torinese)

Eclissi della sinistra Pd?

pd manifestoLa presenza di una sinistra interna politica e sociale – a prescindere che sia in maggioranza o in minoranza – non faziosa e non  nostalgica, dovrebbe essere non solo utile ma anche indispensabile al fine di conservare, per quel che è possibile, la natura e il profilo di un partito di “centro sinistra”

 

Nel gergo più popolare si potrebbe dire “abbaiare alla luna”; con un termine politicamente più nobile “scarsa, se non nulla, incisività”. Ma, al di là delle parole, un dato purtroppo è indubbio: la sinistra del Pd, la cosiddetta minoranza del Pd, è oggi politicamente inconsistente. E, soprattutto, scarsamente efficace nelle scelte politiche che di volta in volta vengono intraprese dal partito. Una considerazione, questa, che non vuole essere polemica e che non ha l’obiettivo di accusare gli esponenti di punta di quest’area politica e culturale. Intendiamoci. C’è estremamente bisogno nel Pd di una sinistra politica e sociale – plurale si direbbe oggi – soprattutto dopo l’avvento alla segreteria di Renzi e del renzismo che ha spostato, legittimamente, l’asse politico del partito verso il centro. Una marcata e visibile “discontinuità” rispetto alle gestioni politiche precedenti e che fa del Pd, come ormai dicono quasi tutti gli osservatori e i commentatori meno faziosi, un “agglomerato centrista”  post-ideoligico e post identitario.

 

Una sorta, cioè, di “partito pigliatutto” che coltiva l’obiettivo di rappresentare istanze sociali, ceti e pezzi di società trasversali sempre meno marcati sotto il profilo politico e culturale e accomunati, semmai, dal giudizio che si dà sulle singole scelte del Governo. E di conseguenza del partito al potere. Non a caso, va avanti da mesi il dibattito sulla trasformazione del Pd da partito di “centro sinistra” o “di sinistra” in “partito della nazione”, cioè in un soggetto politico sempre più indistinto che ha superato la tradizionale ed antica dicotomia tra destra e sinistra.

 

In un quadro del genere, la presenza di una sinistra interna politica e sociale – a prescindere che sia in maggioranza o in minoranza – non faziosa e non  nostalgica, dovrebbe essere non solo utile ma anche indispensabile al fine di conservare, per quel che è possibile, la natura e il profilo di un partito di “centro sinistra”. Ma è proprio su questo versante che la spinta politica di quest’area si è progressivamente spenta. E non lo dico io. Ma è difficile, francamente, registrare oggi un commento, un giudizio, un articolo o una riflessione di qualsivoglia osservatore – di qualunque orientamento politico e di qualsiasi estrazione culturale – che individua nella sinistra Pd una componente importante che svolge un ruolo politico significativo e capace di condizionare l’elaborazione complessiva del partito. Quasi tutti, se non tutti, quando parlano della sinistra Pd si limitano alla medesima considerazione: e cioè, una componente che sbraita sino alla vigilia di una scelta politica importante e poi, puntualmente, ammaina le bandiere e scompare dall’orizzonte. Appunto, “abbaia alla luna”.

 

Ora, se non ci si vuol rassegnare ad un destino che rischia di essere già scritto in anticipo, forse è opportuno rivedere la strategia, l’iniziativa, la proposta e il comportamento di quest’area all’interno del Pd. Nel rispetto del principio di maggioranza, come ovvio, e nella lealtà che deve sempre contraddistinguere la presenza di una componente all’interno del partito, però o si cambia marcia o si dichiari che la minoranza nell’attuale Pd è un ferrovecchio da gettare alle ortiche. L’unica cosa sicura, e certa, è che non  si può proseguire sulla strada che sino ad oggi si è intrapresa. Perché, per dirla con il leader della “ditta”, Bersani, fare “l’ultimo dei “mohicani” nel Pd è più una prospettiva solitaria e singola che collettiva. È bene pensarci bene prima che sia troppo tardi.

 

Giorgio Merlo

Per gli anziani arriva l'infermiere di famiglia e comunità

medico sanitaL’infermiere effettuerà una valutazione complessiva dei bisogni di ogni singolo assistito, mediante una check-list standard, in collaborazione con il medico di famiglia e, se presenti, uno o più famigliari. La periodicità delle visite a domicilio sarà stabilita in base alle necessità

 

Inizierà nella seconda metà di febbraio in Val Maira e in Val Grana, nel Cuneese, la sperimentazione dell’infermiere di famiglia e dii comunità, che dovrà aiutare gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nella promozione dell’inclusione sociale, nella prevenzione degli incidenti domestici, nell’assistenza nelle terapie, nel monitoraggio dei vari indicatori di salute, come ad esempio la glicemia. Il budget complessivo disponibile è di 2 milioni di euro.

 

Come annuncia l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, “la Regione Piemonte, come capofila in collaborazione con istituzioni pubbliche sanitarie e accademiche di Francia, Croazia e Austria, ha vinto questo importante progetto europeo all’interno del programma Spazio Alpino proponendo proprio il tema dell’infermiere di famiglia e comunità come supporto agli anziani in una società che cambia”-

Tutti gli anziani over 65 anni residenti, sia quelli con patologie o non autonomi, sia quelli in salute, vengono assegnati ad un infermiere di famiglia e comunità. Il numero verrà concordato in base alle peculiarità del territorio (dispersione, isolamento, viabilità) e alle attività che si deciderà di effettuare ma non sarà superiore a 500. L’infermiere effettuerà una valutazione complessiva dei bisogni di ogni singolo assistito, mediante una check-list standard, in collaborazione con il medico di famiglia e, se presenti, uno o più famigliari. La periodicità delle visite a domicilio sarà stabilita in base alle necessità.

 

“Mi aspetto che la sperimentazione funzioni e si dimostri utile per tutto il Piemonte – commenta Saitta – Un modello che da un lato produca riduzione della spesa sanitaria, grazie alla diminuzione dei ricoveri ospedalieri evitabili, e in generale al ricorso ai servizi sanitari, ma soprattutto il miglioramento della qualità della vita degli anziani. Per questo fin dall’inizio svilupperemo un modello di studio di popolazione impostato alla valutazione di efficacia. Il territorio delle valli cuneesi verrà confrontato con altre zone limitrofe in base a diversi indicatori di risultato: mortalità, ricoveri ospedalieri, istituzionalizzazioni, indicatori di qualità della vita, e verrà effettuata un’analisi economica del risparmio in termini di costi diretti e indiretti”.

 

Piero Mora

piero.mora@regione.piemonte.it

E' tempo di “Cinema in Verticale”

cine montagnaI 15 appuntamenti di questa edizione, come sempre ad ingresso gratuito, si svolgeranno nei Comuni di Caprie, Condove, Gravere, San Giorio di Susa, Salbertrand, Sant’Antonino di Susa e Villar Dora in Valle di Susa e nei Comuni di Giaveno e Orbassano nella limitrofa Val Sangone

 

Tra l’11 febbraio ed il 2 aprile 2016 si svolge la diciottesima edizione di “Cinema in Verticale”, rassegna sul cinema e la cultura di montagna che viene organizzata dall’associazione Gruppo 33 di Condove come anteprima del Valsusa Filmfest, festival sul recupero della memoria storica e sulla difesa dell’ambiente la cui XX edizione si svolgerà nel mese di aprile.La rassegna affronta varie tematiche legate alla montagna come l’alpinismo e altri sport legati alla verticalità, l’esplorazione, la salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali, la cultura, la vita e le abitudini di piccole e grandi comunità montane. In ogni appuntamento, oltre alla proiezione di filmati, sono presenti ospiti quali autori e protagonisti delle immagini, alpinisti, guide alpine, scrittori ed esperti per dibattere ed attualizzare i temi. La rassegna è stata ideata come anteprima del Valsusa Filmfest nel 1999 per riservare attenzioni e riflessioni specifiche alla montagna che per gli abitanti della Valle di Susa riveste significati importanti. Nel corso degli anni è diventato un appuntamento molto atteso che richiama un numeroso pubblico e svolge anche un’importante funzione di aggregazione e divulgazione culturale.

 

I 15 appuntamenti di questa edizione, come sempre ad ingresso gratuito, si svolgeranno nei Comuni di Caprie, Condove, Gravere, San Giorio di Susa, Salbertrand, Sant’Antonino di Susa e Villar Dora in Valle di Susa e nei Comuni di Giaveno e Orbassano nella limitrofa Val Sangone.Gli ospiti sono Nico Valsesia, Marzio Nardi, Stefano Cordola, Roberto Mantovani, Linda Cottino, Carlo Alberto “Cala” Cimenti, Stefano Rogliatti, Dante Alpe, Alberto Bolognesi, Il gruppo 71° Parallelo e Luigi Cantore.La rassegna si aprirà giovedì 11 febbraio con Nico Valsesia, che presenta al Cinema Comunale di Condove, con supporto di fotografie e filmati,  le sue imprese “Salar” e “Aconcagua 7000” con le quali ha stabilito record mondiali e alle quali ha partecipato Giovanni Storti del celebre trio Aldo Giovanni e Giacomo, che da anni lo segue  con il fondamentale ruolo di “motivatore speciale”. Nico Valsesia, maestro di sci, runner, trailer, ciclista, ideatore e organizzatore di gare, è il più noto rappresentante italiano di trail running, uno sport che si differenzia dal ciclismo su pista e su strada in quanto si effettua su sentieri che sono abitualmente usati per l’escursionismo e perciò molto faticoso.

 

Massimo Iaretti

 

Palla e nascondino, ecco come giocare con i cuccioli

coscarelli cane2

“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”

 Consigli cinofili di Enrico Coscarelli

 

Il gioco è il momento più importante per instaurare un legame unico; dedichiamogli del tempo, ma sappiate che quando lo fate non dovete avere distrazioni, tu e lui; bastano piccole sessioni da qualche minuto

 

Buongiorno carissimi lettori, il cucciolo è entrato nelle nostre case e la nostra vita prende un’altra piega.Il piccolo si è ambientato, le prime notti sono passate, e già ha incominciato ad amarci, la cosa più bella che possiamo fare è non tradire la sua fiducia e garantirgli una vita divertente, appagante e salutare; sembra un compito arduo e complicato, ma con le giuste nozioni è semplice, pare brutto detto così, però al cane basta poco.cane gioco

 

La cosa fondamentale a questo punto è il gioco, momento più importante per instaurare un legame unico; dedichiamogli del tempo, ma sappiate che quando lo fate non dovete avere distrazioni, tu e lui; bastano piccole sessioni da qualche minuto, in questo periodo il cucciolo si stanca velocemente quindi sarebbe inutile sfiancarlo, giochiamo e lo si fa riposare un po’.

 

Una cosa molto carina da proporre è il nascondino, quando è distratto andiamo a nasconderci e chiamiamolo, si cimenterà a cercarci, ad iniziare ad usare il fiuto, che è vero, è sviluppatissimo, ma dobbiamo incentivarlo ad usare, altrimenti rimarrà una dote potenziale non sfruttata, ed una volta averci trovato tante coccole e bocconcini; così facendo capirà anche il suo nome più velocemente.

 

I giochi più semplici che posso consigliarvi, ma credo che anche per le persone alle prime armi non sia una scoperta, sono: la pallina, a me piace averne a disposizione due uguali, non necessariamente dello stesso colore, due perché il cane può avere nel sangue l’indole al riporto, magari ci sarà anche colui che la riporta sin da subito, tanto meglio, però non per tutti è cosi, quindi gliene si tira una, il cucciolo la rincorre e la afferra, a quel punto aspettate che la molli per tirare l’altra in direzione opposta e così via, inizialmente l’autonomia del cane è di qualche lancio, fate in modo che siate voi a decidere quando smettere, in maniera tale che abbia sempre voglia quando glielo proponete; e poi lo straccio, molti ci vedono del male in questo gioco, io non sono d’accordo, gli insegniamo ad afferrare e lasciare, più che alzare l’aggressività gli apriamo la mente, certo è fondamentale rispettare le regole, quindi, glielo proponiamo, lo muoviamo, come se fosse una preda, il piccolo si incuriosisce, lo afferra, lo agitiamo un po’ e gliela diamo vinta per fargli prendere sicurezza, la volta successiva lo afferra, lo agitiamo un po’ e ci cane gioco 2fermiamo finché non molla e lo premiamo con un bocconcino, alterniamo queste due fasi, ma solo in questo periodo iniziale per far crescere l’autostima al cucciolo.

 

Un errore che commettono in molti è quello di lasciare i giochi a sua disposizione, evitate, teniamoli da parte, facciamogli capire che si gioca quando e quanto lo decidiamo noi, solo in questa maniera il cucciolo non vedrà l’ora che vi avviciniate a quel cassetto favoloso pieno di tante cose belle, tutte da condividere; vi sembrerà una sciocchezza ma questa è la base per avere un cane equilibrato e sereno.

Un cane che si diverte col proprio padrone non ha motivo di vagare in giro come se voi non esistesse.

 

Alla prossima puntata con l’inizio dell’uscita senza il cucciolo, come evitare l’ansia da separazione.

 

Enrico Coscarelli

 

DogLand Camp

349 65 58 270

enrico.coscarelli87@gmail.com

GTT SU TELEGRAM: ATTIVO IL SERVIZIO PER CONOSCERE GLI ARRIVI IN FERMATA

gtt telegramTramite l’applicazione di messaggistica istantanea Telegram è disponibile un nuovo servizio GTT, sviluppato in collaborazione con il CSI, che consente di conoscere gli arrivi in fermata dei tram e dei bus urbani e suburbani e di visualizzare le rivendite autorizzate più vicine

 

Il servizio è disponibile per tutti i principali sistemi operativi di smartphone e tablet (Android, iOS, Windows Phone, Linux).Usare Telegram è semplice: operazione preliminare è quella di scaricare gratuitamente (se non già presente nel proprio dispositivo mobile) l’app Telegram, ed inserire nella ricerca contatti la dicitura “@gttorari_bot“.

 

A questo punto per le ricerche è sufficiente inserire il numero della fermata di interesse riportato su ogni palina, oppure il nome della fermata voluta: sulla schermata verranno visualizzati gli orari dei passaggi in tempo reale ed una mappa in cui è mostrata la fermata e la zona circostante.

 

Altra importante novità del servizio è la possibilità di conoscere le rivendite di biglietti ed abbonamenti più vicine alla fermatarichiesta con l’indicazione del loro indirizzo e la visualizzazione degli esercizi direttamente su Google Maps.

 

Poche e semplici operazioni

 

1. Inserisci il codice o il nome della fermata di tuo interesse

 

2. Guarda i passaggi delle linee transitanti 

 

3. Richiedi l’elenco delle rivendite più vicine

 

4. Viualizza la mappa con la rivendita che vuoi raggiungere

 

 

"I RAGAZZI DI VITA" NELLA MIRABILE INTERPRETAZIONE DI VITTORIO SGARBI

sgarbiVIDEO DI TOMMASO AROSIO. VIOLINO DI VALENTINO CORVINO

 

Una lezione- spettacolo di un grande affabulatore : ha incantato il pubblico sul ‘600 infiorando la sua performance con graffianti excursus sull’attualità . Tema conduttore della serata: Caravaggio come Pasolini : un parallelismo tra due artisti che hanno condiviso grande sensibilità e intuizioni, interpreti di una diversità come sinonimo di unicità. In apertura sono state proiettate le immagini del corpo di Pasolini orrendamente straziato, commentate dalle vibranti parole di Alberto Moravia, profondamente scosso dall’accaduto.

 

“ Pasolini è la figura attraverso cui meglio si può capire il Caravaggio. Le loro storie si intrecciano nelle ricerche del critico d’arte Roberto Longhi, che ebbe come allievo lo stesso Pasolini e per primo fece riscoprire il Merisi a metà del ‘900 dopo tre secoli di oblio , dedicandogli la prima grande mostra a Milano. Con Caravaggio la vita stessa diventa arte, come per Pasolini, per cui l’esistenza passa per un abisso che non santifica.”

 

Sgarbi ha sottolineato alcune somiglianze impressionanti ed inquietanti tra i ragazzi di strada e i Bacchi di Caravaggio, tra personaggi come Franco Citti e Ninetto Davoli e i volti del Merisi, volti che non sono altro che i ragazzi di vita di Pasolini. Più precisamente, il fanciullo con il canestro di frutta è Ninetto Davoli, quello di Amor omnia vincit è identico a Pelosi. Il grande pittore è una delle grandi passioni di Sgarbi. A lui ha dedicato vari lavori, dalla mostra ancora in corso al Castello di Miradolo ( fino al 10 aprile) al testo “ Dal cielo alla terra”.

 

“ Le opere del nostro – ha detto Sgarbi – sono fotografiche, è il pittore della realtà. Si può dire che abbia inventato la fotografia, della realtà coglie l’”attimo decisivo”, per dirla con Bergson. La sua arte è improntata ai valori del popolo, della lotta di classe : anticipa, cioè, paure, stupori ed emozioni novecentesche, facendone un autore contemporaneo. Contemporaneo, perchè la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito l’importanza della sua opera. Nessun artista è più vicino a noi, alle nostre paure, alle nostre emozioni di quanto non sia Caravaggio.”

Helen Alterio

Siccità record, a rischio le colture. E continua a proccupare l'emergenza smog

PO GRATTACIELO REGIONEcielo torinoLe condizioni meteo di questi giorni favoriscono gli incendi, molto violenti in particolare sulle montagne cuneesi

 

Il livello del Po non è mai stato così basso e l’allarme siccità incomincia a farsi sentire in alcuni comuni del Biellese e vercellese dove c’è carenza d’acqua. Il caldo primaverile fuori stagione in Piemonte è dovuto a un  “promontorio anticiclonico africano” che ha fatto nuovamente impennare le temperature: fino a 16 gradi a Pino Torinese. Dopo un breve calo, mercoledì nuova risalita delle temperature, il vento foehn di ricaduta riporterà le massime a 20 gradi, se non oltre. Le condizioni meteo di questi giorni favoriscono gli incendi, molto violenti in particolare sulle montagne cuneesi.

Oltre al già preoccupante problema dello smog, la siccità duratura  provoca danni all’agricoltura. Gli ortaggi invernali rischiano di essere compromessi e servirà adeguata irrorazione per il mais e la soia nei prossimi mesi. E dopo il caldo fuori stagione c’è il rischio di un successivo abbassamento delle temperature: le piante con le gemme già fiorite sarebbero vulnerabili al freddo.

 

Intanto i sindaci piemontesi fanno squadra e vogliono chiedere al governo una linea comune per fare fronte al problema inquinamento.

 

(Foto: il Torinese)

Allarme sicurezza, che tempi! Il contadino, stanco dei furti subiti, blinda il pollaio

gaklline pollaio“Il mio vicino si è trovato nella stessa condizione e ha deciso di mettere una porta blindata dopo che i ladri gli avevano portato via una trentina di galline”

 

“Sono venuti due volte i ladri e hanno fatto razzia di galline nel mio pollaio. Ho denunciato il fatto ai carabinieri, naturalmente contro ignoti. Quando mi è stato fatto notare che nel pollaio si poteva entrare con facilità, per evitare che questo fatto si verifichi un’altra volta ho deciso e ho fatto mettere una porta blindata”. A parlare è il signor Raffaello agricoltore di un centro della pianura del Casalese che, colpito per un paio di volte dai furti delle sue galline e polli ha deciso di blindare il proprio pollaio. E raggiunto al telefono non ha nessuna difficoltà a confermare che quella che sembrava una voce è invece una realtà. Anzi rilancia e spiega che non è il solo ad aver preso una simile decisione: “Il mio vicino si è trovato nella stessa condizione e ha deciso di mettere una porta blindata dopo che i ladri gli avevano portato via una trentina di galline”. Altro che “galline in fuga”, come erano state descritte nel celebre film. Spesso i pollai sono presi nel mirino da vere e proprie bande di razziatori e sembrano ormai lontani i tempi in cui “ladro di polli” era un’espressione utilizzata per descrivere un delinquente di piccolo cabotaggio, magari una persona affamata, alla ricerca di qualcosa con cui sfamarsi. E che i volatili sono gettonati dalla delinquenza, anche una volta passati a miglior vita, lo dimostra il furto avvenuto qualche tempo fa in Valcerrina dove sono stati sottratti anche dei polli congelati. E, ovviamente, stando così le cose cambiano anche i sistemi di difesa e di prevenzione da parte dei proprietari e i pollai blindati che sino a qualche tempo fa sembravano se non fantascienza, quanto meno una stranezza sono diventati, almeno nel Casalese, una realtà. Questo tipo di furti, naturalmente, è soltanto una sfaccettatura del più ampio problema della microcriminalità, sia nelle città che nei paesi che sta comunque alzando il livello di coesione sociale tra i cittadini nel segnalare alle forze dell’ordine fatti o passaggi anomali e segnalarseli poi tra loro (come avviene nel sistema del controllo del vicinato).

 

Massimo Iaretti

 

SAMPDORIA-TORINO 2-2: "Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!"

samp toro“Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!”, sembra essere questa la previsione adattata al contesto della gara al Marassi tra blucerchiati e granata. E’ Belotti, infatti, a strappare il 2-2 agli avversari, tutto al 94′, come qualche mese fa, ma questa volta ed essere beffati sono i doriani di Montella

 

Marcatori: 20’ st  Muriel, 25’ Belotti, 39’ st Soriano, 49′ st Belotti.

 

Sampdoria (3-4-2-1): Viviano; Cassani, Ranocchia, Moisander; Sala (25’ pt Diakitè) (1’ st Christodoulopoulos), Palombo, Ivan, Dodò; Correa (33’ st Quagliarella), Soriano; Muriel.A disp.: Puggioni, Brignoli, Skriniar, Krsticic, Barreto, Carbonero, Cassano, Alvarez, Rodriguez. All.: Montella.

 

Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Zappacosta, Gazzi, Acquah (1’ st Baselli), Benassi (25’ Maxi Lopez), G. Silva; Belotti, Martinez (17’ st Immobile). A disp. Castellazzi, Ichazo, Jansson, B. Peres, Farnerud, Molinaro, Vives, Obi, Avelar. All.: Ventura.toro bandiera

 

“Prima che finisca il match il Gallo canterà due volte!”, sembra essere questa la previsione adattata al contesto della gara al Marassi tra blucerchiati e granata. E’ Belotti, infatti, a strappare il 2-2 agli avversari, tutto al 94′, come qualche mese fa, ma questa volta ed essere beffati sono i doriani di Montella. Prezioso come l’oro questo notevole gol di testa di un giocatore alquanto decisivo negli ultimi match, prezioso soprattutto perché i granata hanno collezionato una sola vittoria nelle ultime otto gare. Se Ventura sorride compiaciuto da una parte, dall’altra Montella fa tutto tranne che gioire. Quattro sconfitte di fila per i blucerchiati, a cui si aggiunge un pareggio in extremis. Il tecnico doriano aveva forse stupito tenendo in panchina Cassano e l’ex appena arrivato Quagliarella, così come Ventura lasciando in panchina Immobile, assieme a Baselli e Bruno Peres.

 

Alquanto tranquillo, anche troppo, l’andamento della squadra di casa, che rischia il gol più di una volta in avvio di gara. E’ Martinez, infatti, a trovare il primo pallone al 6′ con un sinistro dalla distanza deviato da Viviano. Ed è sempre Martinez a rendersi pericoloso 1′ dopo con Acquah che apre per l’attaccante che si allunga ma viene anticipato da Viviano. Sembra dar segni di vita anche la squadra di casa con Muriel che al 10′ si gira e cerca la conclusione, ma Padelli risponde presente. Fino a questo momento di sicuro match più granata che doriano con la manovra di casa che stenta a decollare grazie all’insistente pressing della squadra ospite. Si fa vedere ancora Acquah poco prima della mezz’ora che dopo una calvalcata da centrocampo tenta la conclusione intercettata di nuovo da Viviano.

 

Nella ripresa le squadre tentano di dare più sprint alla gara ancora a secco di gol. Ventura prova a cambiare le carte in tavola inserendo Immobile al posto del migliore in campo Martinez. A poco conta perché dopo pochi minuti, intorno al 20′ è la Sampdoria a sbloccare quasi a sorpresa il match: assist di Dodò dalla fascia sinistra, e Muriel mette dentro di testa sul secondo palo, nulla da fare per Padelli. Ma i granata non ci stanno ad essere beffati dopo una prestazione tutto sommato soddisfacente e dopo 5′ rimettono le cose a posto con il primo canto del Gallo: il numero nove, lasciato clamorosamente libero da Ranocchia, approfitta del cross di Immobile e sigla il pareggio. Ora è un match alquanto frenetico di batti e ribatti tra due squadre desiderose di riscatto che non vogliono mollare la presa. E’ clamorosa l’occasione di Immobile sulla mezz’ora che prova a dribblare il portiere superando Ranocchia, ma Viviano risponde ancora presente.

 

Ma a far festa a 5′ dalla fine sono ancora i doriani che fanno esplodere il Marassi con il gol del vantaggio di Soriano sul secondo palo. Gol che sembra, appunto, chiuderei il match e regalare a Montella la vittoria tanto desiderata. Se non fosse che il Gallo ancora non è stufo di cantare, deciso a farlo proprio sullo scadere del match, nel 4′ minuto di recupero, con un bellissimo colpo di testa servito di nuovo da Immobile. Colpo di testa beffa per la Sampdoria, ma salvezza per i granata che possono tirare un sospiro di sollievo.

 

Valeria Tuberosi