redazione il torinese

Vigili del fuoco salvano donna salita sul cornicione

VIGILI DONNA 3VIGILI DONNA 2I vigili del fuoco sono riusciti a salvare una donna di origini albanesi che era salita sul cornicione al secondo piano di uno stabile in corso Vinzaglio angolo via Cernaia. Momenti di paura e traffico nel caos per un gesto le cui cause sono ancora sconosciute.

VIGILI DONNA

(foto: gp – il Torinese)

Alta e cara velocità: stangata sul Frecciarossa Torino-Milano, aumento del 35%

treno frecciarossa milleGià nel 2015 l’abbonamento  mensile della Torino-Milano era salito da 295 a 340 euro. ora la notizia di una vera e propria stangata: da febbraio il prezzo sale addirittura a 459 euro. I pendolari che ogni giorno usano l’alta velocità per recarsi a Milano sono sul piede di guerra. Tutto era nato da quando  i comitati pendolari avevano protestato per gli aumenti e per  la prenotazione obbligatoria sui treni Frecciarossa. Mentre Italo-Ntv ha deciso di cancellare gli abbonamenti  da settembre  Trenitalia li ha mantenuti treno frecciared aumentando le tariffe nelle ore di punta. Ora si dovranno pagare 119 euro in più con un aumento  del 35%. Trenitalia prevede anche un secondo tipo di abbonamento valido in tutte le fasce orarie ma per solo 5 giorni, dal lunedì al venerdì. Il documento verrà messo in vendita a 408 euro, 68 in più di quanto pagato oggi con un aumento percentuale del 20.  Trenitalia cerca anche di dare un contentino aiutando chi può viaggiare tra le 9 e le 17:  per sette giorni  il costo è di 323 euro, o  289 dal lunedì al venerdì. Intanto il capogruppo di Forza Italia al Comune, Osvaldo Napoli, chiede alla sindaca Appendino di intervenire presso Trenitalia e di interfacciarsi con il sindaco di Milano “per evitare questo aumento inaccettabile che penalizza chi usa il treno per ragioni di lavoro”.

 

(foto: il Torinese)

Freddo record, termometro a -16. Nel Gran Paradiso -24

neve3Fa ancora tanto freddo in Piemonte. Le stazioni della rete Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) registrano al di sopra dei 1500 metri di quota una minima che nella notte è stata ovunque inferiore a -16. I valori più bassi sulla Gran Vaudala, nel parco del Gran Paradiso, -24.5, e -23 al Colle del Sommellier, in valle di Susa, a Sestriere -20 e mai sopra lo zero. La temperatura più bassa in pianura invece è stata registrata a Castell’Alfero (Asti), -10,3, mentre nell’alessandrino si sono verificati valori inferiori a -8. A Torino, stazione dei Giardini Reali, -5.3. Nelle prossime ore è previsto  un generale rasserenamento sul Piemonte, con temperature ancora molto basse.

 

(foto: il Torinese)

FIAT, Grimaldi (SEL): Appendino e Chiamparino ricordino a Marchionne che qui sappiamo fare auto

chiampa chiara marchionneIl Presidente Chiamparino e la Sindaca Appendino hanno visitato gli stabilimenti della FIAT Mirafiori – in particolare la linea del Levante, il nuovo suv Maserati – accompagnati da John Elkann e da Sergio Marchionne. A quanto riportano i giornali, Marchionne ed Elkann avrebbero ribadito il loro impegno a favore del territorio, sottoscrivendo un protocollo di intesa tra FCA e Fondazione per la Cultura a sostegno delle iniziative culturali di eccellenza della città (Salone del libro, Festival dell’estate, Artissima e Torino Film Festival). “Mi auguro che la Sindaca e il Presidente abbiano trovato il tempo anche di chiarire il punto di vista delle istituzioni locali sul futuro della GRIMALDIproduzione di FCA nel nostro territorio e sul pagamento dell’IRAP in Piemonte, nonché di richiedere impegni precisi su questi aspetti fondamentali, oltre che sulle sponsorizzazioni culturali” – dichiara il Capogruppo di SEL in Regione, Marco Grimaldi. – “Allo stato attuale non vi è ad esempio alcuna certezza, se non qualche auspicio, sulla possibilità di realizzare a Mirafiori un secondo modello e creare i 1.500 posti di lavoro necessari alla piena ripresa dell’attività, unica opportunità per porre fine alla cassa integrazione a rotazione che da tempo interessa tutti i dipendenti”. “Non è giunto anche il momento” – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi – “di investire diversamente fca lingottosull’ibrido, sull’elettrico e sull’idrogeno proprio qui, nella città che vanta tutt’ora più conoscenza e ricerca nell’auto di tutta Europa? Nonostante le note diffidenze di Marchionne verso il settore, egli stesso ha accennato alla possibilità di un futuro prossimo fatto finalmente anche di questi modelli. Torino e il Piemonte hanno ancora la forza di guardare la prima lettera della sigla ‘FCA’ e ricordare al mondo che qui sappiamo fare auto? Marchionne rimane della sua idea secondo cui ‘nessuno nel settore è capace di guadagnare un dollaro sull’elettrico e sull’ibrido’? Sarà vero che motori e batterie non sono più tecnologie e prodotti nelle mani dei costruttori, di certo non di FCA, ma siamo proprio sicuri che in questo Paese non ci siano le risorse per un progetto nazionale su questa frontiera? I rigori li sbaglia chi ha il coraggio di tirarli, Marchionne vuole uscire dalla storia di FCA senza aver tirato fuori una macchina elettrica da una carrozzeria italiana?”

“Assassinio sul Nilo”: libertà teatrali, ma la tensione rimane la stessa

Torino Spettacoli vanta, come ognuno ben sa, non trascurabili successi per le proprie incursioni nel mondo letterario di Agatha Christie, le stagioni dove immancabilmente trovano spazio le tappe di “Trappola per topi” e “La tela del ragno” ne sono la testimonianza. Sale piene, pubblico più che soddisfatto e per questo capace di ritornare sul luogo del delitto stagione dopo stagione, decisione a furor di popolo di prolungare le repliche, e sino ad una data insuperabile per il semplice fatto che già la programmazione di altri titoli è d’obbligo.

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Oggi s’è varato “Assassinio sul Nilo” (repliche prolungate all’Erba sino al 22 gennaio per le ragioni di cui sopra), altro grande successo della britannica scrittrice, signora in giallo per eccellenza, dato alle stampe nel 1946 e approdato al cinema nel ’78 per la regia di John Guillermin ed un cast di stelle hollywoodiane in gran forma. E con la benedetta sceneggiatura di Anthony Shaffer, raffinato scrittore che rasentò l’Oscar con “Gli insospettabili” e che nel mondo di pistolettate, soffocamenti e pugnalate se l’è sempre cavata un gran bene, leggi per tutti l’hitchckockiano “Frenzy”, “Delitto sotto il sole” e l’“Assassino sull’Oriente Express” (quest’ultimo titolo non accreditato, ma era pur anche farina del suo sacco).

Scegliendo tra i titoli della Christie, Shaffer si prese altresì non poche libertà, inserendo particolari nuovi, eliminando personaggi e vicende legate a costoro, attribuendo a qualcuno quel che l’autrice affidava ad altri. Libertà sacrosante, anche se niente e nessuno pensava di eliminare il perno della narrazione e dell’indagine, il baffuto Hercule Poirot, la testa d’uovo della letteratura, il sofisticato ragionatore per eccellenza, l’anima insostituibile. La trasposizione che oggi vediamo – e applaudiamo come tutto il pubblico che dallo scorso dicembre ha continuato ad affollare la sala – sul palcoscenico s’è presa anche questa libertà, affidando a Piero Nuti, pure in veste di regista, di tirare le fila dell’intero plot nelle vesti del non identificato canonico Pennefather, non esente pure lui da qualche leggera ombra. Non è quindi il caso di gridare al tradimento, semmai di sottolineare una riscrittura che, sulle linee limpide dell’originale, inquadra con particolare ricchezza i vari personaggi, che analizza e srotola situazioni, che sfrangia la storia di tipi e di vittime, che corre verso il drammatico finale con concreta sicurezza. Ogni pedina della vicenda, dei due perfetti calcolatori che per raggiungere il loro scopo non badano a qualsivoglia ostacolo, con buona pace dei loro compagni di viaggio, è ben risistemata al proprio posto, con eccellente tensione, tenendo sempre ben sveglia l’attenzione dello spettatore, e questo è quel che più conta. Nella scena fissa firmata da Gian Mesturino, ricordiamo le prove di Luciano Caratto, Micol Damilano e Barbara Cinquatti con il ritrattino dell’anziana zitella tutta pretese, la signorina ffoliot-ffoulkes (il minuscolo ci spiega lei stessa è d’obbligo), disegnato con gusto e misura da una frizzantissima Patrizia Pozzi.

 

Elio Rabbione

Torino-Milan 2-2. Ljajic sbaglia rigore

TORO MILANTorino-Milan  finisce con un pareggio: 2-2. Belotti (21′ pt) e Benassi (26′ pt) segnano per il Toro e per i rossoneri  Bertolacci all’11’ st , con rete convalidata grazie alla gol-line technology, e Bacca su rigore al 15′ st. Ljajic sbaglia  un calcio di rigore nel primo tempo. Era l’ultimo posticipo della 20/a giornata di Serie A. 

mihajlovicLE PAROLE DI MIHAJLOVICH

“Non arrabbiato, sono infuriato! Abbiamo gettato via una partita già vinta, nel primo tempo eravamo in vantaggio di due gol. Male nella ripresa appena  scesi in campo, abbiamo lasciato fare due gol e quando abbiamo ricominciato a giocare ormai era troppo tardi. Non sono riuscito a far fare alla squadra il salto di qualità dal punto di vista mentale e mi dispiace.”

Specialisti dell’automazione e dell’Industry 4.0

Riparte il Master di II livello in Industrial Automation del Politecnico di Torino, organizzato insieme a Comau e Prima Industrie, con il finanziamento della Regione Piemonte; nell’edizione 2017-2018 il percorso didattico si concentra sulle tecnologie della “quarta rivoluzione industriale”, che stanno modificando sempre più il panorama dell’industria manifatturiera internazionale.

 comau master gennaio

                                                                       

Si è tenuta oggi, alle ore 9.30, presso la Sala Consiglio di Facoltà del Politecnico di Torino, la cerimonia d’apertura della VI edizione del Master in Industrial Automation del Politecnico di Torino, organizzato insieme a Comau e Prima Industrie e finanziato dalla Regione Piemonte. Oltre a consolidare l’offerta formativa e professionale proposta con successo ormai dal 2012 – che ha portato finora oltre 90 studenti ad essere assunti in Comau a tempo indeterminato, e che vede nella nuova edizione in partenza, 22 neo-assunti per Comau e 3 per Prima Industrie – la nuova edizione del Master presenta anche alcune importanti novità, per poter fornire ai partecipanti gli strumenti idonei a comprendere e poi guidare il cambiamento in atto nei processi produttivi industriali.

politecnicoQuello dell’automazione industriale è un mercato sfidante e in continua espansione, che necessita di figure professionali altamente specializzate, dalle elevate competenze tecniche e gestionali. L’obiettivo del Master è quindi quello di investire sui giovani neolaureati di talento, dando loro la possibilità di sviluppare tali skills direttamente sul campo.

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In particolare, nel biennio in partenza, il fulcro del percorso formativo è costituito dall’Industry 4.0, ovvero la cosiddetta “quarta rivoluzione industriale”, e dalle tecnologie abilitanti ad essa connesse che sempre più stanno interessando – e trasformando – il panorama dell’industria manifatturiera internazionale.

La principale novità dell’edizione 2017-2018 consiste nell’introduzione di tre differenti indirizzi di specializzazione, tutti connotati da attività in aula e on the job: uno dedicato all’innovation, uno al product development e uno di carattere più gestionale, incentrato sul project management.

Il Master si struttura in un percorso di formazione e lavoro che prevede l’assunzione diretta degli studenti – tra i migliori laureati in Ingegneria provenienti da Università italiane ed estere – in Comau e Prima Industrie, attraverso un contratto di alto apprendistato. Il corso, totalmente in lingua inglese, consta di 540 ore di lezione il primo anno e 660 ore dedicate al project work, nel secondo anno. Le lezioni sono tenute dai migliori manager di Comau, di Prima Industrie e da docenti del Politecnico di Torino.

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Come rileva Mauro Fenzi, CEO di Comau: “La nostra azienda crede da sempre nel valore dei giovani talenti e nel loro prezioso contributo nella realizzazione di nuove soluzioni per il mondo industriale, che vive un periodo di grande trasformazione. Penso soprattutto alle sfide imposte dal nuovo paradigma dell’Industry 4.0, su cui l’edizione di quest’anno del Master è incentrata. In un mondo influenzato dalle nuove tecnologie digitali, sono sempre più necessarie le competenze di una nuova generazione di professionisti capaci di padroneggiarle e che siano permeati di questa cultura dell’innovazione. Comau è pronta ad accettare la sfida e a rendersi protagonista insieme a loro di questo cambiamento. Per questo motivo continuiamo a organizzare, per il sesto anno consecutivo, questo Master così come tutti gli altri learning programs della Comau Academy. Tra questi, sempre in tema di Industry 4.0, a fine marzo partirà il nuovo Master in Manufacturing Automation & Digital Transformation, rivolto ad aziende e manager che vogliano acquisire le competenze necessarie a far fronte alla trasformazione digitale in atto nel settore dell’automazione industriale”.

POLITECNICO“Grazie ai Master in Industrial Automation e Additive Manufacturing organizzati nel 2016 con il Politecnico di Torino e Comau, 6 giovani talenti sono entrati a far parte del nostro Gruppo.” – aggiunge Gianfranco Carbonato, Executive Chairman di Prima Industrie. “La nostra partecipazione alle nuove edizioni conferma la nostra convinzione che le nuove generazioni siano portatrici di approcci innovativi e nuove energie, di cui le aziende hanno sempre bisogno, e che i Master siano un eccellente strumento per incontrarle, selezionarle e formarle. E’ importante che quest’anno il  Master sia focalizzato sull’Industry 4.0: sistemi autonomi, integrazione e interconnessione di macchine e aziende, Additive Manufacturing, Big Data, Cloud, IoT e realtà aumentata si stanno sempre più diffondendo nelle aziende manifatturiere e saranno indubbiamente i pilastri della produzione del futuro.”

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Commenta il Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, Carlo Rafele: “Negli ultimi anni il modello formativo si è profondamente trasformato. Il Politecnico di Torino è sempre più impegnata a offrire modalità formative innovative, sia per quanto riguarda la composizione didattica, miscelando le componenti d’aula con quelle on the job, sia per quanto concerne le tecniche erogative, che comprendono l’e-learning, lo streaming video, i team works avanzati. Ma non basta. Così come la ricerca viene condotta sempre di più in partenariato con le imprese, anche la didattica deve essere progettata in collaborazione con le esigenze aziendali per ridurre i tempi di inserimento nel mercato del lavoro grazie a contenuti formativi rapidamente utilizzabili, avviando la formazione aziendale in parallelo a quella accademica. I corsi in apprendistato, finanziati dalla Regione Piemonte, permettono proprio di configurare questa modalità formativa che sta portando i suoi frutti anche grazie a partenariati solidi e costanti nel tempo come quello con Comau e Prima Industrie. Tutto ciò ci permette di proporre per la sesta edizione questo percorso formativo che si è consolidato negli anni e ha permesso a molto giovani di accedere al mondo del lavoro attraverso un percorso diretto ed efficace”.

penteneroGiovanna Pentenero, Assessora al Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte sottolinea: “Sull’alto apprendistato, che rappresenta per i giovani un’importante opportunità di imparare associando la formazione universitaria all’apprendimento in impresa, la Regione Piemonte ha deciso di scommettere stanziando, fino al 2018, 5 milioni di euro, per finanziare percorsi formativi  rivolti a circa 500 ragazzi. Inoltre, la giunta regionale ha deciso di creare una sinergia tra lo strumento contrattuale dell’alto apprendistato, applicabile a  tutti i percorsi accademici, e i programmi di ricerca finanziati dal fondo europeo di sviluppo regionale. Questo consente ai giovani di essere inseriti, ad esempio, nei percorsi dell’Industria 4.0, come nel caso di Comau, o nei progetti  di industrializzazione della ricerca, chimica verde, salute. Ad oggi sono circa 1000 i ragazzi assunti in alto apprendistato in Piemonte, che hanno partecipato a percorsi di Istruzione tecnica superiore, Laurea,  Dottorato, Master di I e II livello. Gli esiti formativi e occupazionali sono molto positivi: il 94% dei giovani che ha terminato il percorso formativo ha ottenuto il titolo di studio e il 100% degli apprendisti è stato confermato dalle imprese in cui ha svolto l’apprendistato”.

 

Ad aprire la cerimonia di inaugurazione del Master è stato Ezio Fregnan (Comau Training Manager). È stato quindi trasmesso un video capace di condensare al meglio i capisaldi della “Quarta rivoluzione industriale”, leitmotiv dell’intero programma. A seguire, sono stati proposti gli “Essay Experience” dei partecipanti della quinta edizione del Master e i project work condotti dagli studenti della quarta edizione, coordinati da Massimo Ippolito (Comau Innovation Manager). Luca Iuliano (Politecnico di Torino – coordinatore scientifico del Master) ha presentato quindi la nuova struttura del Master. L’introduzione della sesta edizione e la presentazione dei nuovi partecipanti per il biennio 2017-2018 è stata affidata a Luca Civitico (Comau HR Business Partner EMEA & BU Automation Systems) e a Fabrizio Cau (Prima Industrie Divisional HR Manager – Vice President). Hanno chiuso l’incontro, infine, gli interventi di Marco Gilli (Rettore del Politecnico di Torino), Carlo Rafele (Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino), Donatella Pinto (Comau Head of Human Resources), Ezio Basso (Prima Industrie Managing Director), Giovanna Pentenero (Assessore all’Istruzione, al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte), e la cerimonia di consegna dei diplomi della quinta edizione.

 

TRIONFO ITALIANO AI CAMPIONATI EUROPEI DI SHORT TRACK A TORINO

savi track6Servizio e fotografie di Manuela Savini

Domenica si è conclusa l’edizione dei campionati Europei 2017 di short track di Torino con il successo della pluri medagliata atleta Arianna Fontana, oro nella classifica overall. A quattro anni dall’ultimo titolo continentale (Svezia 2013) e dopo i successi di Torino nel 2009 e nel 2006, ove a quindici anni aveva conquistato la sua prima medaglia olimpica (bronzo nella staffetta), per la sesta volta in carriera l’atleta valtellinese è campionessa europea.

Ottimo successo anche da parte del pubblico torinese che ha popolato il Palavela nella tre giorni di kermesse superando i cinque mila ingressi nelle sole giornate di sabato e domenica. Questo a dimostrare che Torino è in grado di accogliere ed apprezzare qualsiasi evento sportivo, anche quando si tratta di discipline sportive meno comuni.

 Bene anche Lucia Peretti e Martina Valcepina che si sono piazzate rispettivamente in quinta e sesta posizione nella classifica overall. Nella classifica overall maschile, il torinese Andrea Cassinelli e Tommaso Dotti non sono riusciti ad andare oltre la diciottesima e diciannovesima posizione rispettivamente. Il successo della compagine maschile, però, è arrivato con il bronzo della staffetta 5000 metri, dopo Olanda e Russia, che ha il sapore di un oro vista la lunga assenza dal podio della squadra maschile.

SAVI TARCK 5

Foto (©fotosavini)

 

Già dopo la prima giornata entusiasmante di venerdì, ci si doveva aspettare un’edizione ricca di medaglie per l’Italia.

Sabato, infatti, dopo le belle promozioni in finale nella staffetta 3000 metri femminile e 5000 metri maschile, l’Italia ha conquistato le prime medaglie con il diciottesimo oro personale per Arianna Fontana (Fiamme Gialle Predazzo) e con il bronzo per Lucia Peretti (C.S. Esercito Courmayeur) nel 1500 metri femminile e con l’argento di Martina Valcepina (Fiamme Gialle Predazzo) nella 500 metri femminile, dove la Fontana ha sfiorato l’impresa piazzandosi solo al quarto posto a causa di una caduta a pochi metri dal traguardo dopo essere passata al comando. In ambito maschile, Tommaso Dotti (Fiamme Oro Moena) ha conquistato un ottimo bronzo nella finale B dei 1500 metri, mentre nessun italiano è riuscito a piazzarsi nelle finali A dei 1500 e 500 metri (il torinese Cassinelli si è arreso alla forza degli atleti russi ed ungheresi, in semifinale e nei quarti).

 

SAVI TRACK4Nella giornata di domenica, l’Italia è partita con caparbietà e orgoglio in tutte le gare ancora da disputare e fondamentali ai fini della classifica overall: quarti, semi e finali dei 1000 metri e finali delle staffette (3000 metri per le donne e 5000 metri per gli uomini).

Nei 1000 metri femminili (nel maschile nessun italiano si è qualificato), purtroppo la “freccia bionda” italiana è stata relegata al quinto posto a seguito di una squalifica; risultato che, visto il successo della sua diretta concorrente (la russa Sofia Prosvirnova) nella finale dei 1000 metri, avrebbe messo a rischio la prima posizione nella classifica overall. Decisiva è stata quindi la reazione della Fontana nella superfinale dei 3000 metri, dove grazie al lavoro di squadra delle compagne Martina Valcepina e Lucia Peretti, l’azzurra ha conquistato l’ennesimo oro di questi Europei. In questo modo l’atleta valtellinese ha messo al sicuro il suo sesto oro nella classifica overall in una competizione continentale, dopo quelli di Ventspils e Torino nel 2009, di Heerenveen nel 2011, di Mlada Boleslav nel 2012 e Malmo nel 2013. E come ha dichiarato la stessa Fontana dopo il trionfo, lodevole è stato il gioco di squadra delle sue compagne :“Ho vissuto un po’ di alti e bassi in queste giornate e anche oggi non avevo iniziato bene, ma ho concluso come so fare grazie anche all’aiuto delle mie compagne. Poi siamo riuscite anche a conquistare l’oro nella staffetta chiudendo in bellezza un week-end davvero da incorniciare”.

 

Grazie al secondo posto conquistato nella finale B dei 1000 metri ed al quinto posto nella superfinale dei 3000, Lucia Peretti ha chiuso in quinta posizione nella classifica generale; mentre Martina Valcepina ha centrato il sesto posto in overall, grazie al sesto posto conquistato nella superfinale dei 3000 metri.

SAVI TRACK2

L’altra grande soddisfazione, inimmaginabile fino a sabato essendo approdati in finale solo a seguito della squalifica della Russia, è stata la medaglia nella staffetta femminile 3000 metri ottenuta da Fontana, Maffei (Fiamme Azzurre Roma), Valcepina e Peretti, capaci di imporsi davanti a Ungheria e Olanda.

 

Anche il medagliere maschile, fino a ieri pomeriggio non ricchissimo nonostante i bei piazzamenti di Dotti, è stato arricchito da un inaspettato e meraviglioso bronzo nella staffetta maschile dei 5000 metri. Il quartetto italiano, composto da Yuri Confortola (C.S. Carabinieri), Tommaso Dotti, Nicola Rodigari (C.S. Carabinieri) ed Andrea Cassinelli (V.G. Torino), ha ceduto solo di fronte alla strapotenza di Olanda e Russia.

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Il ct azzurro, Kenan Gouadec, che in anteprima della kermesse aveva anticipato grandi sorprese da parte degli atleti italiani, al termine delle gare ha così commentato la prestazione dei nostri corridori: “Sono felicissimo. Arianna ha fatto una grande impresa e credendoci fino alla fine è riuscita a conquistare questo meraviglioso titolo assoluto, grazie anche al lavoro delle sue compagne che hanno lottato per lei nei 3000. E’ stato un week-end burrascoso e anche oggi nei 1000 non tutto è andato liscio, ma poi… Le ragazze sono state davvero strepitose nel conquistare l’oro della staffetta e pure gli uomini sono tornati sul podio in un Europeo dopo non so quanto tempo. Sapevo che la squadra poteva fare qualcosa di incredibile e alla fine ce l’ha fatta. Sono contento per loro che hanno dimostrato a tutti quanti quello che io già sapevo“.

 

Anche il Presidente della FISG, Andrea Gios, non è riuscito a trattenere la sua gioia al termine della kermesse torinese: “Questi Europei di Torino hanno rappresentato un doppio successo, sportivo e di pubblico. Arianna è stata strepitosa e come lei tutta la squadra: ci hanno regalato un’enorme soddisfazione confermando la forza dell’Italia ad altissimi livelli. Benissimo anche gli uomini, tornati alla ribalta con grande orgoglio e caparbietà nel conquistare un bronzo magnifico. Ma un grande applauso voglio farlo anche al meraviglioso pubblico del Palavela, che ha trascinato gli atleti con il suo entusiasmo contagioso e il suo tifo. Più di 2500 persone ieri e oltre 3000 oggi sono numeri importanti che fanno bene al nostro movimento“.

 

MEDAGLIERE FINALE

 

Overall femminile:

1 FONTANA Arianna ITA 79 11 1 2:25.426
2 PROSVIRNOVA Sofia RUS 73 11 1 2:28.158
3 KONSTANTINOVA Ekaterina RUS 39 26 2 2:28.692
             

Overall maschile:

1 ELISTRATOV Semen RUS 86 10 1 2:19.248
2 LIU Shaolin Sandor HUN 71 11 1 2:19.138
3 KNEGT Sjinkie NED 54 14 1 2:17.731

 

1500 mt femminile:

Final A 1 FONTANA Arianna ITA   1 1- -1 2:25.426
  2 PROSVIRNOVA Sofia RUS   2 2- -2 2:28.158
  3 PERETTI Lucia ITA   3 1- -1 2:28.599
Final B 7 de VRIES Rianne NED   1 4- -1 2:25.662
  8 GILMARTIN Charlotte GBR   2 3- -2 2:28.303
  9 BORODULINA Tatiana RUS   3 4- -1 2:28.927

1500 mt maschile:

Final A 1 ELISTRATOV Semen RUS   1 2 2:19.248
  2 LIU Shaoang HUN   2 1 2:19.619
  3 BYKANOV Vladislav ISR   3 2 2:20.822
Final B 7 AN Victor RUS   1 3 2:19.684
  8 HOOGERWERF Dylan NED   2 3 2:19.895
  9 DOTTI Tommaso ITA   3 4 2:20.157

 

1000 mt femminile:

Final A 1 PROSVIRNOVA Sofia RUS   1 1-1 1:31.546
  2 KESZLER Andrea HUN   2 3-2 1:29.871
  3 KONSTANTINOVA Ekaterina RUS   3 1-1 1:30.963
Final B 6 JASZAPATI Petra HUN   1 3-3 1:31.770
  7 PERETTI Lucia ITA   2 4-1 1:31.562
  8 SEREIKAITE Agne LTU   3 4-3 1:30.911

1000 mt maschile:

Final A 1 LIU Shaolin Sandor HUN   1 1-1 1:25.964
  2 LIU Shaoang HUN   2 2-1 1:25.610
  3 ELISTRATOV Semen RUS   3 2-1 1:26.185
Final B 5 LEPAPE Sebastien FRA   1 4-2 1:26.502
  6 SHULGINOV Alexander RUS   2 4-3 1:25.838
  7 AN Victor RUS   3 3-2 1:26.318

500 metri femminile:

Final A 1 DE VRIES Rianne NED   1 1-1 0:43.681
  2 VALCEPINA Martina ITA   2 1-2 0:44.093
  3 GILMARTIN Charlotte GBR   3 2-2 0:44.074
Final B 5 PROSVIRNOVA Sofia RUS   1 3-2 0:43.873
  6 PERETTI Lucia ITA   2 4-2 0:43.937
  7 JASZAPATI Petra HUN   3 3-1 0:44.151

500 metri maschile:

Final A 1 KNEGT Sjinkie NED   1 1-1 0:40.951
  2 HOOGERWERF Dylan NED   2 2-2 0:41.191
  3 AN Victor RUS   3 2-1 0:41.156
Final B 5 ELISTRATOV Semen RUS   1 3-1 0:41.181
  6 KNOCH Viktor HUN   2 4-2 0:41.046
  7 BYKANOV Vladislav ISR   3 4-2 0:41.609

Staffetta 3000 mt femminile:

Final A 1 ITALY ITA   1 1-2 4:12.838
  2 HUNGARY HUN   2 1-1 4:14.088
  3 NETHERLANDS NED   3 2-1 4:12.476
Final B 5 FRANCE FRA   1 3-1 4:18.114
  6 POLAND POL   2 4-2 4:19.558
  7 BELARUS BLR   3 3-3 4:25.194

staffetta 5000 mt maschile:

Final A 1 NETHERLANDS NED   1 2-1 6:56.267
  2 RUSSIA RUS   2 1-1 6:46.524
  3 ITALY ITA   3 2-2 6:49.850
Final B 5 BELARUS BLR   1 4-3 6:55.653
  6 GREAT BRITAIN GBR     3-2 7:01.107
  7 BELGIUM BEL     3-3 7:02.189

 

Tutti i risultati e le classifiche sono consultabili al seguente link: http://shorttrack.sportresult.com/Results.aspx?evt=11213100000042

 

I Savoia, Torino e il Piemonte: passato, presente e futuro

risorgimento4Per la 75a Storica Conversazione presso il Museo Pietro Micca GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO su I Savoia, Torino e il Piemonte: passato, presente e futuro, nel 600° anniversario della nascita del Ducato.

Il 19 febbraio 1416 l’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo erigeva la Contea di Savoia in Ducato. Se anche il dominio dei Savoia, una tra le più antiche e potenti casate d’Europa [e probabilmente la più amata dai propri popoli], durava con piena autonomia, al di qua e al di là delle Alpi da quasi cinque secoli, si trattò di un evento di forte rilievo sia simbolico sia politico. La concessione della corona ducale sulla Savoia ad Amedeo VIII, già X duca di Aosta e di Chiablese, era carica, infatti, di valenze simboliche e di implicazioni politiche di grande rilevanza nell’Europa dei principi e nelle sue pratiche di potere. Mentre Torino e il Piemonte affrontano le sfide del presente e del futuro, guardare alle radici e alla storia non è un mero esercizio culturale ma un impegno necessario, in particolare con riferimento alle vicende ed eredità sabaude (musei, palazzi, pinacoteche, spazi architettonici, chiese, biblioteche, archivi…) che costituiscono un’opportunità e una risorsa insostituibili, non solo per la definizione dell’identità e dei valori piemontesi e subalpini, in prospettiva italiana ed internazionale, ma anche sotto il profilo economico che giustifica un grande progetto di valorizzazione e di studio. Di tutto ciò e di altro si parlerà nell’incontro.

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Gustavo MOLA di NOMAGLIO, è uno storico e studioso dei ceti dominanti e della società sabauda di antico regime. Collabora con riviste scientifiche italiane e straniere. È autore di numerosi volumi, risorgimrnto3fra questi: Feudi e nobiltà degli Stati dei Savoia (2006), Bibliografia delle famiglie subalpine (2008), Un primato piemontese in Europa. Venaria e la Cavalleria sabauda alla vigilia del Risorgimento (2009); La cessione di Nizza e Savoia alla Francia (2011); Bibliografia critica e antologica della Convenzione di Settembre. Dai lutti di Torino Capitale all’insediamento fiorentino (2015). suoi scritti compaiono in numerose opere miscellanee ad Atti di Convegni. È Vice Presidente del Centro Studi Piemontesi, consigliere dell’ABNUT (Associazione Amici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino) e di altri sodalizi che studiano, tutelano, valorizzano e promuovono, con molteplici iniziative, il patrimonio culturale, ambientale ed identitario del Piemonte, della Valle d’Aosta e, in generale, degli antichi Stati sabaudi. È uno dei curatori, con Franca Porticelli e Andrea Merlotti, della Mostra Piemonte Bonnes Nouvelles presso la Biblioteca Nazionale di Torino, appena conclusa con grande successo di pubblico, realizzata dalla Biblioteca con la collaborazione del Consiglio regionale del Piemonte e del Centro Studi Piemontesi – per celebrare i 600° anni del Ducato di Savoia.

Il 25 maggio nuova vita per il Fila. Targa in memoria di don Aldo Rabino

torio fila 2Sarà il 25 maggio la data dell’inaugurazione del nuovo Stadio Filadelfia di Torino. E’ quanto emerge dalla  riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Stadio Filadelfia per discutere sulla f gestione del nuovo impianto, realizzato sulle rovine dello storico stadio granata. Il cda della Fondazione ha dato via libera al presidente fila3Cesare Salvadori per sollecitare l’invito rivolto al presidente del Torino Urbano Cairo di avviare le trattative per definire la  futura gestione dell’impianto, con la speranza  di poterlo inaugurare il 25 maggio 2017.  Il giorno di inaugurazione verrà posta nel Piazzale della Memoria una targa dedicata a Don Aldo Rabino, lo storico cappellano del club granata scomparso improvvisamente poco più di un anno fa.

 

(foto: il Torinese)