redazione il torinese

Abbattiamo l’idolo del falso realismo. Uniamo le forze, costruiamo il cambiamento

FESTA IN ROSSO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA Torino
DAL 29 GIUGNO AL 9 LUGLIO
PRESSO IL CIRCOLO ARCI “ANATRA ZOPPA”
VIA COURMAYEUR 5 – Torino
TUTTE LE SERE DALLE ORE 19

Abbattiamo l’idolo del falso realismo. Uniamo le forze, costruiamo il cambiamento

Che tipo di società può mai essere quella in cui, secondo il rapporto Oxfam: otto uomini, da soli, possiedono la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone al mondo? Una siffatta società è una delle più paradossali che la storia umana abbia mai conosciuto: una ricchezza straripante nelle mani di pochi e, come altra faccia della medaglia, una devastazione dell’esistenza per un’immensa quantità di persone fatta di diffusione della povertà, sradicamento di massa, nuove forme di discriminazione e schiavitù, distruzione dei processi democratici, costruzione di muri di separazione, repressione, violenza, uso generalizzato della forza da parte dei paesi occidentali. Tutto ciò avviene non più solo nelle periferie arretrate ma nei centri avanzati, nel cuore dell’Europa stessa, sempre più divisa dalle ineguaglianze, dalla xenofobia, dai nazionalismi.

Dobbiamo prestare molta attenzione all’operazione di depistaggio che sta venendo avanti. La politica dei confini fortificati, dei muri, dei fili spinati, dei respingimenti – una politica scellerata destinata a mietere migliaia di vite umane – vorrebbe far credere che l’origine della crisi sia l’esplosione dell’immigrazione, non delle disuguaglianze, non delle misure di austerità che tolgono reddito, servizi sociali, occupazione, sicurezza nel lavoro, dignità a milioni di persone. Una politica ispirata alla logica di una guerra di classe, dei ricchi contro i poveri. Contro questa politica è giusto ribellarsi unendo le forze su una chiara linea antiliberista e di attuazione della Costituzione nata dalla lotta di Liberazione: lavoro contro sfruttamento, eguaglianza contro disuguaglianza, pace contro guerra, democrazia e antifascismo contro le nuove forme del comando oligarchico.

Scriveva Gramsci: “uno degli idoli più comuni è quello di credere che tutto ciò che esiste è naturale esista”. Dobbiamo buttare a gambe all’aria tutti quegli idoli e discorsi che cercano di convincerci della nostra impotenza, i discorsi che parlano solo di crisi ma non della possibilità di liberarsene, discorsi che sono in ritardo rispetto a una realtà in ebollizione, discorsi che non agiscono le possibilità di costruire il cambiamento. Per questo abbiamo titolato la nostra festa con un vecchio motto: “Su la testa! Cambiare si può” Sta a ognuno e ognuna di noi consentire che un nuovo senso del possibile e del cambiamento si faccia strada.

Ezio Locatelli
segretario provinciale Prc Torino

Un miliardo di euro per il Fondo europeo

Ammontano a quasi un miliardo di euro le risorse che ad oggi sono state complessivamente attivate dalla Regione Piemonte nell’ambito dei Programmi operativi regionali del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). È uno degli elementi emersi nel corso dell’appuntamento annuale del Comitato unico di sorveglianza chiamato a vigilare sull’andamento dei due programmi europei. L’organismo, composto da Regione, Governo, Commissione europea, rappresentanti di enti locali, associazioni di categoria, sindacati, università, si è riunito nei giorni scorsi a Settimo Torinese, nella suggestiva cornice delle Officine della Scrittura Aurora, uno spazio di 2500 metri quadrati dedicato al “mondo dei segni”, che ha potuto, tra l’altro, beneficiare di un finanziamento comunitario.

Il Fondo sociale europeo 2014-2020
Al 31.12.2016 il programma operativo del Fondo sociale europeo, che quest’anno celebra il suo sessantesimo anniversario, ha movimentato oltre 400 milioni di euro, circa il 46% della dotazione complessiva (pari a 872,3 milioni), che si sono tradotti in impegni giuridicamente vincolanti per oltre 231 milioni di euro (pari al 26,5% del piano finanziario) e a spese certificate per 59,4 milioni (il 7% del totale). Questo ha consentito di ammettere a finanziamento più di mille operazioni, coinvolgendo 73.300 partecipanti, in gran parte persone inattive (il 64,5% del totale), con una prevalenza di studenti, giovani e con un grado di istruzione medio-basso. Circa il 75% degli impegni finanziari hanno riguardato gli assi d’intervento dedicati all’occupazione e all’inclusione, con particolare riferimento alle misure volte a contrastare la disoccupazione e a sostenere l’occupazione giovanile, attraverso, ad esempio, le direttive della formazione professionale e le politiche attive del lavoro che hanno finora permesso la presa in carico di oltre 5 mila persone, tra disoccupati e persone in condizione di svantaggio. Tra gli interventi legati all’istruzione e formazione, le azioni principali si sono concentrate sul contrasto alla dispersione scolastica, con la direttiva orientamento che ha coinvolto oltre 43 mila ragazzi in tutto il Piemonte, e sul rafforzamento dell’istruzione terziaria, grazie ai percorsi triennali Its (Istituti tecnici superiori) e Ifts (Istruzione e formazione tecnica superiore).

Il Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020
Sul programma operativo del Fesr sono state finora attivate risorse per 553 milioni di euro, ovvero il 60% della dotazione. In particolare, nel primo semestre del 2017 sono stati pubblicati i bandi Manunet III, Piattaforma Salute e Benessere e due diverse misure sulla riduzione dei consumi energetici (misura 1 e misura 2). Nello stesso periodo sono state approvate le dgr che attivano gli interventi sul sostegno alle infrastrutture della ricerca, sui servizi digitali e sull’attrazione degli investimenti. Le prossime iniziative pronte a partire riguardano il tranched cover (strumento finanziario per favorire l’accesso al credito e l’erogazione di nuova finanza per le pmi) e l’ampliamento della dotazione del bando più green, che agevola le imprese nella realizzazione di investimenti finalizzati all’efficienza energetica. In tema di riprogrammazione, per contrastare la costante riduzione della spesa degli enti locali piemontesi, la Regione intende proporre il potenziamento della dotazione degli assi V e VI che riguardano principalmente i territori (+14,8 milioni), per consentire così di intervenire in maniera più significativa sulla valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale.

 

Sara Tabone

www.regione.piemonte.it

Foto. il Torinese

Elezioni, crolla l’affluenza. il Centrodestra vince ad Asti e Alessandria

AGGIORNAMENTO

Maurizio Rasero e Gianfranco Cuttica di Revigliasco, entrambi del centrodestra, vincono rispettivamente ad Asti e Alessandria. Al centrosinistra vanno Rivalta, Chivasso e Savigliano. Per 5 voti ad Acqui vince M5S.

Alle 23 si sono chiuse le urne  per il ballottaggio delle  amministrative in Piemonte, crolla l’affluenza e il centrodestra sembra essere in vantaggio secondo le proiezioni delle 24  nei due capoluoghi di Asti, in particolare,  (con M5S primo partito) e Alessandria. Un elettore su due non ha votato. Ad Alessandria è andato al voto il 46,36 per cento. Buon afflusso invece ad Acqui Terme con il 56,08 e  Savigliano, 49,8  mentre ad Asti  ha votato il 41,7 per cento. Alle 19 l’affluenza in Piemonte era del 31,24%  rispetto 40,89% del primo turno. A Chivasso la percentuale più bassa:  27.64 per cento.

Due bambini annegati nel lago per recuperare il pallone

Due i bambini di 10 anni  annegati nelle acque del lago d’Orta. Si tratta di due cuginetti senegalesi, residenti con i genitori a San Maurizio D’Opaglio (Novara). I piccoli sarebbero  entrati in acqua per recuperare il pallone con cui stavano giocando. I testimoni affermano che dopo un po’ sono scomparsi sotto la superficie del lago. I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti.

Turismo, sport e territorio

I Castelli Bruciati del Monferrato non avranno ricevuto i finanziamenti ministeriali ma fanno ugualmente parlare di sé, questa volta a livello nazionale. Al Teatro Verdi di Pontestura viene presentato il Trofeo nazionale di escursionismo che si svolgerà dal 21 al 23 settembe prossimi sull’itinerario “Il Monferrato dei castelli bruciati”. Avventura Team, la Scuola nazionale Aics, in collaborazione con undici comuni della Valcerrina organizza l’edizione 2017 di questa prestigiosa competizione.

L’occasione per riprendere la tradizione, sospesa due anni fa, è sorta a seguito del lavoro di ricerca e mappatura Gps di tratte di sentiero che interessano i territori dei comuni della Valcerrina. I comuni che hanno promosso il grosso lavoro di ricerca da svolto da Agenzia Sentieri, emanazione di Avventura Team, sono Camino, Castelletto Merli, Cerrina, Coniolo, Gabiano, Mombello Monferrato, Moncestino, Odalengo Grande, Pontestura, Solonghello, Villamiroglio. Da ciò è nato un itinerario di cento chilometri che tocca, ed in alcuni casi attraversa, i comuni promotori valorizzando le peculiarità del Monferrato, della Valcerrina e dando la possibilità agli escursionisti di apprezzare i paesaggi. Il cammino verrà presto infrastrutturato per essere percorso in autonomia tutto l’anno e sarà inserito nel Catasto regionale dei sentieri della Regione Piemonte. Monferrato dei castelli bruciati è percorribile in sette tappe mediamente lunghe di quindici chilometri in quanto alla fine di ogni tappa è possibile fermarsi in strutture (agriturismi, bed and breakfast, affittacamere) dislocati lungo l’itinerario. Lo svolgimento del Trofeo nazionale di escursionismo prevede tre tappe: Cerrina – Gabiano, Gabiano – Pontestura – Coniolo – Pontestura, Pontestura – Cerrina, con percorrenze, rispettivamente, di trentuno, trentasei e trentatre chilometri. E sarà quindi anche un’occasione ulteriore per fare apprezzare, al di fuori della zona, uno dei circuiti più suggestivi di turismo minore, in Piemonte ma non soltanto.

Massimo Iaretti

 

 

 

 

 

 

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Ramadan, FDI-AN: attese 30.000 persone, ma niente varchi di controllo per i musulmani?

“Alla preghiera per il Ramadan al Parco Dora erano attese almeno 30.000 persone, eppure per i musulmani torinesi quali controlli sono stati predisposti? 

Vogliamo che l’Appendino risponda a questa domanda e spieghi perché questa mattina, al contrario di ieri sera per la festa di San Giovanni, non abbiamo assistito a controlli massicci, limiti, orari e varchi d’ingresso” Dichiarano Augusta Montaruli, Esecutivo  Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte. “Le regole valgono per tutti, ma per alcuni un po’ meno e se c’è qualcuno che deve aver timore di qualcosa sono proprio i torinesi che per la sua incompetenza ne hanno viste di tutti i colori” continuano i due esponenti di Fratelli d’Italia. “Torino non solo è vacillata, ma è caduta. Il Sindaco disegna una realtà che non esiste. Dire che non siamo caduti, mentre la città è ancora in lutto, è un’ipocrisia. Per un motivo o per un altro, Torino sta cadendo tutti i giorni”.

Il cavaliere dei 4 Mori vince il campionato professionisti

E’ Fabio Aru, il grande assente all’ultimo Giro d’Italia, a vincere  per distacco il campionato italiano professionisti conclusosi sui tornanti di Ivrea. Secondo, staccato di 40”, Diego Ulissi, che ha regolato in volata gli inseguitori del Cavaliere dei 4 Mori, così è soprannominato Aru, di origini sarde. Al terzo posto si è piazzato Rinaldo Nocentini.

Grave bimbo di 6 anni caduto in piscina

Un bimbo di 6 anni è caduto in piscina a Chiavazza, nel Biellese. E’ ricoverato in prognosi riservata al Regina Margherita, in coma farmacologico e intubato in condizioni sono giudicate serie a causa di un polmone collassato. L’incidente è avvenuto in una villa dove era in corso la festa di compleanno del figlio dei padroni di casa. Pare che il piccolo  non sapesse nuotare e dopo qualche istante una delle mamme ha visto il corpo adagiato sul fondo della vasca. Il bambino, rianimato dai soccorritori del 118 è stato trasferito a Torino in elicottero.

Che giganti erano quegli italiani

Accostarsi a “Figure dell’Italia civile“, ultima opera di Pier Franco Quaglieni, tra i fondatori del Centro Pannunzio, rischia di suscitare nel lettore, se digiuno della grande storia dell’Italia del recente passato, la stessa reazione dell’ingegnere Dallasia di fronte agli accordi di pianoforte della figlia Laura


Come Mario Soldati narra nell’ultimo racconto del suo capolavoro di esordio, Salmace, si verrebbe disturbati nel sonno dell’ignoranza e, subito dopo, si patirebbe “una certa timidezza” di fronte alla cultura e all’intelligenza di chi “ha studiato e letto tanto“.

Ecco il rischio che corre chi vuole accingersi a sfogliare un libro, Figure dell’Italia civile, il cui peso sulla coscienza può essere gravoso e liberatorio.

Gravoso perché Quaglieni ritrae magistralmente un’Italia sempre più lontana da quella attuale, ricordandoci con l’amabile arroganza di Lalla che il nostro Paese è stato altra cosa rispetto a quello volgare e abbrutito dei tempi odierni.

Liberatorio perché la narrazione delle gesta, dei fatti e degli aneddoti di quei Giganti dell’Italia civile ha la forza di ridestarci dal torpore in cui siamo sprofondati, infelicemente inebriati dal populismo della politica e dalla trivialità delle relazioni sociali.

Scrostando gli orridi graffiti da un bellissimo quadro, l’autore ne ravviva le tonalità sbiadite, riportando alla memoria, e di questo non pochi si dispiaceranno, l’esempio di donne e uomini che hanno fatto rinascere il Bel Paese, grazie a un senso dello Stato inteso come “valore irrinunciabile“, a un atteggiamento dignitosamente e coraggiosamente umile, a una preparazione frutto di studio costante, analisi critica e forza delle idee.

Lo stesso Quaglieni, all’incontro di Un caffè liberale del 12 giugno scorso, presso la sede romana del Partito Liberale Italiano, ha dichiarato di aver “voluto, con questo libro, dimostrare che c’è stata una classe intellettuale e politica, sostanzialmente riconducibile alla Prima Repubblica, che ha rappresentato qualcosa di estremamente importante“; e lo ha fatto con grande efficacia, con attitudine rispettosa “di ogni fede e di ogni convinzione politica, secondo i principi della laicità liberale“, come egli stesso scrive nella Premessa al libro.

Suddividendo i ritratti dei grandi protagonisti della storia recente tra “Le radici” e “Maestri e amici“, secondo un rigoroso ordine cronologico, l’autore ci introduce nella Cathédrale engloutie del racconto soldatiano con la figura straordinaria di Luigi Einaudi, felicemente paragonato a Cavour in quanto uomini che hanno “lavorato per il bene dell’Italia“.

Da lì si viaggia con personaggi come Concetto Marchesi, Giovanni Amendola, Marcello Soleri, Piero Calamandrei, Filippo Burzio, Ernesto Rossi, Federico Chabod, Adriano Olivetti, Felice Balbo di Vinadio, Vittorio de Caprariis, Arturo Carlo Jemolo, Norberto Bobbio, Alessandro Galante Garrone, Indro Montanelli, Leo Valiani, Franco Venturi, Carlo Casalegno, Alda Croce, Primo Levi, Carlo Azeglio Ciampi, Raimondo Luraghi, Rosario Romeo, Giovanni Spadolini, Sergio Pininfarina, Alberto Ronchey, Enzo Tortora, Marco Pannella, lo stesso Mario Soldati e Mario Pannunzio, per citarli tutti, i cui lineamenti sono stati ben rimarcati dall’esperienza dell’autore, il quale, con molti di essi, è stato testimone o protagonista di vicende culturali, politiche e personali.

La lettura di questo libro è una occasione da non perdere.

Si respira in ogni pagina lo spirito crociano che tanto ha influenzato il grande saggista torinese. A Quaglieni dobbiamo somma gratitudine anche per questo cammeo preziosissimo, che si aggiunge alla grande opera culturale che lo vede protagonista da tempo, a Torino e in tutta Italia.

I 50 anni di vita culturale del Centro Pannunzio, di cui Pier Franco Quaglieni è il dinamico direttore, lo dimostrano in modo significativo.

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Massimiliano Giannocco

Curatore del ciclo di incontri “Un caffè liberale con”

“La Cittadella corre per la Salute”: quasi 1000 iscritti

Grande successo ha riscosso la III^ Gara Podistica non competitiva “La Cittadella corre per la Salute”, che si è corsa su un percorso di 7 km. lungo il Valentino domenica 25 giugno 2017, organizzata a scopo benefico dalla Città della Salute e della Scienza di Torino.

Gli iscritti sono stati 928 ed è stata raccolta la considerevole cifra di circa 4.640 euro, comprensiva delle sole quote di iscrizione, escluso quanto offerto dagli sponsor.  Il denaro raccolto sarà destinato all’acquisto di un “Bladder Scanner” – strumento in ausilio al cateterismo vescicale per la Struttura di Neuroriabilitazione dell’Unità Spinale del CTO – che renderà più semplice una manovra tanto indispensabile quanto frequente per la neuroriabilitazione dei pazienti con grave cerebrolesione acquisita, dove la rieducazione di tutte le funzioni coincide con il recupero della coscienza e di dignità di vita.