Il team studentesco Policumbent sul tetto del mondo

Un nuovo record mondiale per il team studentesco del Politecnico di Torino Policumbent. I membri del team e l’atleta paralimpico Diego Colombari hanno raccontato con parole e immagini, all’apertura del Consiglio di Amministrazione del 23 ottobre scorso, che li ha omaggiati con un lungo applauso, come nella giornata di sabato 18 ottobre, del record mondiale di distanza percorsa in un’ora.

“I miei più grandi complimenti al team per lo straordinario risultato, frutto di passione, perseveranza e duro lavoro. I team studenteschi sono un fiore all’occhiello del nostro ateneo e tutta la nostra comunità segue orgogliosa i loro progetti e gli straordinari risultati che stanno raggiungendo in diversi settori, in cui le competenze tecnologiche vengono abbinate a entusiasmo e grandi valori umani. Queste ragazze e questi ragazzi sono i rappresentanti migliori dell’importanza delle STEM e del metodo di studio del Politecnico di Torino – ha commentato il Rettore Stefano Corgnati”.

Il Rettore ha poi ringraziato il consigliere del Politecnico Andrea Gavosto per aver facilitato la messa a disposizione del circuito di Balocco, senza il quale il record non avrebbe potuto essere raggiunto. Protagonista dell’impresa è il prototipo Hand – Trike Cerberus, un mezzo a tre ruote spinto dalla una pedalata a braccia del ciclista, posto in posizione reclinata, studiata per le persone con disabilità agli arti inferiori, interamente ideato e progettato dal team studentesco Policumbent, dell’ateneo torinese, guidato dal campione paralimpico Diego Colombari.

34,90 km percorsi in un’ora: si tratta della più lunga distanza mai registrata per la categoria “Men Arms Only, Single Reader” dell’International Human Powered Vehicle Association (IHPVA), che ha così battuto il precedente record del 1999 di 33,11 km dell’atleta inglese Kevin Doran.

La distanza percorsa sull’ora è stata calcolata sul numero dei giri completi per la lunghezza del giro, a cui viene aggiunta la distanza calcolata come la velocità media del quinto e ultimo giro per il tempo rimanente al passaggio alla fotocellula al quarto giro. Un sodalizio, quello tra Cerberus e Diego Colombari, che già nel 2024 si era dimostrato vincente con il record mondiale di velocità alla World Human Powered Speed Challenge. Il risultato ottenuto ha quindi replicato la combinazione perfetta della prestazione fisica dell’atleta e dell’eccellenza tecnico-ingegneristica del prototipo che, con questo secondo record mondiale, conferma l’altissimo livello del team, capace ancora una volta di superare i limiti trasformando Cerberus, concepita per la velocità massima in una macchina da endurance, con nuovi sistemi di aerazione e una trasmissione più efficiente.

La sfida più grande per l’atleta e il team è stata proprio quella dell’aerazione: è stato necessario modificare l’aerodinamica del veicolo creando delle prese d’aria che, in assetto da velocità pura, non possono essere usate perché aumenterebbero la resistenza aerodinamica. Anche Diego Colombari ha dovuto affrontare cambiamenti nei suoi allenamenti spostando il focus della preparazione sulla resistenza delle condizioni registrate nell’abitacolo durante alcuni test, vicini ai 50 gradi con il 65% di umidità.

Gian Giacomo Della Porta

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Il trofeo delle Nitto ATP Finals in mostra al Grattacielo Piemonte

Articolo Successivo

Foto dei lettori. Foliage alla Pellerina

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta