Il museo di scienze compie un anno, record di visite

Record di visite con oltre 10.000 partecipanti agli eventi culturali, 15.000 ingressi nei primi quattro mesi e 6.000 metri quadrati recuperati entro il 2028. Il presidente della Regione, Cirio e l’assessore Chiarelli: «Abbiamo le carte in regola per diventare il museo di Scienze più prestigioso d’Italia»

 Il museo di scienze compie un anno dalla sua rinascita dopo la riapertura del 12 gennaio 2024. Il museo era stato chiuso nel 2013 a seguito dell’esplosione di una bombola che ne aveva compromesso l’agibilità. Stop delle visite e inizio lavori di ripristino nel 2015: dieci anni dopo, i numeri raccontano di 190.000 mila visitatori nel 2024 di cui 25.000 da parte delle scuole e 10.000 adesioni agli eventi. Nei primi 4 mesi è stato registrato un vero e proprio assalto a un ritmo di 25.000 ingressi al mese.

 

I progetti di ripristino del 2024 sono proseguiti con l’affidamento della gara, tramite SCR, per la progettazione e l’allestimento di nuove sale espositive. Per questo piano sono stati sbloccati 3,8 milioni di euro, che consentiranno la riapertura di tutto il piano terra nel 2026, con altri 2.000 metri quadrati, facendo salire così a 4.000 metri quadrati gli spazi riqualificati dall’inizio dei lavori. È avanzato anche il piano per realizzazione di tre nuovi depositi, con l’apertura (non al pubblico) di spazi tecnici in oltre 2.000 metri quadrati. Al loro interno saranno conservati mammiferi, animali in alcol e altri reperti paleontologici.

Sul fronte finanziario, le cifre parlano, fino ad ora, di 12 milioni spesi dal 2015, di cui 8 di provenienza statale e 4 di provenienza regionale.

«Il Museo di Scienze sta vivendo un momento straordinario di crescita e rinascita – hanno sottolineato il presidente della regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Marina Chiarelli –. Abbiamo le carte in regola per diventare il primo museo di scienze d’Italia per prestigio e attrattività con un patrimonio di circa 7 milioni di reperti. Stiamo perseguendo un modello di recupero economicamente sostenibile che possa rappresentare un esempio virtuoso per altre realtà museali nazionali. Vogliamo ampliare l’esperienza del museo con un collegamento outdoor, per offrire un contesto in cui scienza e natura possano dialogare in uno spazio aperto e coinvolgente. La nostra visione è quella di un ecosistema culturale interconnesso, in cui tutti i musei del territorio siano in rete e collaborino per rafforzare la nostra offerta turistica e scientifica».

Nel 2024 è stata buona la risposta del pubblico, ma soprattutto è stata buona la risposta agli eventi: una trentina tra conferenze, laboratori e attività teatrali e musicali, che hanno raccolto più di 10.000 adesioni anche grazie al contributo dell’era digitale e social: tra accessi Instagram, Facebook e sito il museo a totalizzato 437.000 visitatori virtuali. Proseguirà intanto anche quest’anno la programmazione di eventi tra dibattiti, eventi divulgativi e scientifici, rappresentazioni teatrali.

L’obiettivo del 2026 è anche la apertura della biblioteca. Ma non solo: con i fondi a disposizione la Regione conta tra due anni di completare tutto il piano interrato arrivando all’apertura del piano interrato e dei cortili nel 2027. Per questi due interventi serviranno circa 5 milioni che la Regione conta di recuperare tramite i Fondi FSC. Nel 2029: apertura del secondo piano. Entro il 2030 – sempre secondo le previsioni – tutto il museo dovrebbe essere riallestito.

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