Tra Melville e il garage rock

CALEIDOSCOPIO ROCK USA ANNI 60

Chi non conosce “The Turtles”? Gruppo californiano famoso e di gran successo che legò le proprie fortune soprattutto al brano “Happy Together”, pezzo ben apprezzato anche a livello di pubblicità televisiva italiana. L’etichetta di Los Angeles legata a doppio filo con la band era ben nota per il logo caratterizzato da una balena bianca e non a caso recava nome “White Whale”. Ma, come ormai ben saprete, il sottoscritto non ama parlare di bands celebri o etichette di grande cabotaggio; e infatti prendo spunto dalla balena bianca di “White Whale” per procedere per somiglianza e passare direttamente ad un’etichetta di Chicago (molto meno nota e di medio-piccolo calibro).

Il logo era perlomeno curioso e recava un capodoglio quasi “sorridente” con coda davvero minuscola; il nome (manco a dirlo) era “Mobie”, ritagliato su suggestioni letterarie alla Herman Melville.

La veste grafica rimase sostanzialmente invariata negli anni (tra 1966 e 1968), a differenza di quella cromatica che passò dal logo color argento su fondo canna di fucile (anche alternato alla stessa cromia ma invertita), all’argento su fondo blu (in alcuni casi con tono argento scuro il logo era poco visibile per la natura dell’accostamento di colori, che a dirla tutta rendeva problematica anche la lettura del nome delle bands, dei titoli dei brani e degli autori…).

L’etichetta presentava caratteristiche musicali e stilistiche piuttosto omogenee ed uniformi (a differenza di altre in cui risultavano mescolati generi sovente parecchio differenziati tra loro), incentrata soprattutto su garage rock e rock psichedelico. In tutta sincerità il rischio di restare “di nicchia” e di venire oscurata da realtà musicali “cetacee” ben più note era alto, ma per fortuna il giusto lascito musicale per gli appassionati di garage rock l’ha spinta a comparire più e più volte in parecchie “compilations” [in primis “Ho-Dad Hootenanny! Beer-Blast ‘65!”; “Buzz Buzz Buzzzzzz. Vol. 2”; “Psychedelic Crown Jewels. Vol. 3”; “Brain Shadows. Vol. 2”; “Psychedelic States: Illinois in the 60s. Vol. 1”] grazie ad alcuni brani garage e psych garage prodotti anche da James Hallessey Manning Jr., che nell’elenco qui di seguito verranno puntualmente evidenziati:

–  Ron Jones and The “C” Notes  “Goodbye Linda / Why?”  (3419)  [1966];

–  Ronnie Jones  “Silly Little Fool / Little Jezebel”  (3421; MW831-832)  [1967];

–  CHY GUYS  “You’ll Never Believe Me / Say Mama”  (3423)  [1967];

–  THE COBBLESTONES  “It Happens Every Time / I’ll Hide My Head In The Sand”  (3424) [1967];

–  THE COBBLESTONES  “Flower People / Down With It”  (3425; MW941-42)  [1967];

–  THE IRON GATE  “Get Ready / You Must Believe Me”  (3429)  [1968];

–  THE RAVELLES  “Psychedelic Movement / She’s Forever On My Mind”  (3430)  [1968];

–  THE SHIRT TAIL RELATION  “The Reason Why / You Don’t Know Like I Know”  (3432) [1968];

–  THE SUMMIT  “How You Move My Soul / Oh What Can I Do”  (3433)  [1968];

–  Skip Wulf  “Soul Lovin’ Baby / Summer Love”  (3435)  [1968];

–  Deanna and The Here & Now Singers  “Isolation / Attic Of My Mind”  (3436)  [1968].

Gian Marchisio

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