Si è conclusa nella scuola Italo Calvino la prima edizione di “Impresa… Elementare!”, il progetto ideato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino con un programma di 24 lezioni per imparare a far diventare realtà i propri sogni. Da subito la seconda edizione alla scuola Collodi di Torino… Covid permettendo.
Utilizzo del denaro, nozioni di finanza, identità e obiettivi dell’imprenditore, come si definiscono clienti e competitor, cos’è la negoziazione, come gestire le risorse ambientali, cos’è in coding e infine come si possono realizzare i proprio sogni in ambito aziendale.
Sono tutti argomenti oggetto delle 24 lezioni, definiti “game”, affrontati dai bambini di 3° e 4° elementare della scuola Italo Calvino di via Zumaglia a Torino, che lo scorso 3 marzo hanno completato il programma di “Impresa… Elementare!”, il progetto ideato e organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte e Banco Azzoaglio, con il patrocinio del Comune di Torino e con il supporto tecnico di alcune aziende partner, per far sviluppare e accrescere nei bambini dai 6 agli 11 anni, attraverso attività ludiche e di ragionamento, alcuni concetti basilari e capacità imprenditoriali utili e necessari nella loro vita professionale.
Era il 19 dicembre del 2019 quando è iniziato il primo game e per la prima volta i giovanissimi alunni hanno potuto apprendere le nozioni e i concetti propedeutici all’attività imprenditoriale direttamente dai protagonisti del settore, giocando, sperimentando, confrontandosi e ragionando in team. Poi al quarto “game” l’inevitabile stop dovuto al dilagare della pandemia.
A un anno e mezzo da quella prima lezione si è chiusa questa esperienza che ha lasciato nei bambini tanto entusiasmo e l’immenso desiderio di lanciarsi presto nel mondo delle imprese: chi vuole fondare un’agenzia di investigatori privati, chi punta a un’azienda che produce videogiochi educativi per tutte le età, chi sogna di diventare un documentarista e realizzare filmati con animali selvaggi, e chi, infine, vuole creare una casa di produzione cinematografica.
“Si è conclusa questa bella esperienza, nuova per tutti, di far emergere ed estrapolare dai bambini delle elementari quelle attitudini e competenze che già hanno: il problem solving, la negoziazione, la creatività, lo spirito d’iniziativa, la capacità decisionale, il lavoro in team, attraverso attività ludiche da svolgere in classe. La loro risposta è stata entusiasmante e ci ha davvero resi felici e soddisfatti dell’impresa. La grande novità è stata inserire nel programma alcuni concetti di base dell’educazione finanziaria, come per esempio comprendere il denaro, il suo uso e funzionamento, che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione di esperti del Banco Azzoaglio”.
Alberto Lazzaro, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’U.I. Torino
“È stato un onore venire coinvolta nel progetto del Gruppo Giovani Imprenditori di Torino ideato in via sperimentale per i bambini delle elementari. Prender parte attivamente alla divulgazione della cultura finanziaria è da sempre per il Banco Azzoaglio un focus di grande importanza per garantire ai giovani la conoscenza necessaria per entrare nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro, con la consapevolezza di poter essere imprenditori sia di se stessi che di un’impresa. E’ motivante accompagnare i più piccoli lungo il percorso per la creazione dei loro sogni, con positività e fiducia nelle loro aspirazioni.”
Elena Ramondetti Banco di Credito P. Azzoaglio Spa
Il programma di questa prima edizione si è concluso dopo 24 lezioni tenute dai Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino e concordate insieme con il Dirigente dell’Istituto, che non ha dovuto sostenere alcun costo per la partecipazione. Il programma della seconda edizione prevede da subito l’avvio di un nuovo ciclo di game presso la scuola Collodi di Torino e vuole rappresentare per i nuovi bambini proprio ciò che un imprenditore fa quotidianamente nella propria azienda, puntando al perfezionamento continuo delle sue competenze e di quelle dei suoi collaboratori e al miglioramento degli ambienti interni condivisi dai dipendenti. Ma perché riparta il progetto dovranno essere aperte le scuole e dipenderà inevitabilmente dall’andamento del contagio da Covid.
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