ECONOMIA

“Il futuro del lavoro”, uno studio di Amazon

Lo studio “Il futuro del lavoro: viaggio attraverso la percezione del lavoro nell’Italia di oggi” commissionato da Amazon a Ipsos  è stato  presentato  presso il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte, in provincia di Torino.

Per alimentare il confronto durante la presentazione dei risultati della ricerca Ipsos, Amazon ha avuto ospitato anche il Professor Francesco Figari, docente ordinario presso il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa dell’università del Piemonte Orientale, che ha commentato i risultati insieme ai ricercatori Ipsos e i manager Amazon offrendo una chiave di lettura più generale.

Dall’indagine condotta sui lavoratori della regione Piemonte, sono emersi alcuni elementi:

  • L’83% dei lavoratori si reputa soddisfatto del proprio lavoro attuale. Tra i motivi di tale soddisfazione dopo l’aspetto realizzativo, continua ad essere preponderante il fattore retribuzione indicato dal 52% dei lavoratori piemontesi intervistati. Al terzo posto, la formazione e l’opportunità di crescita professionale.
  • Il 75% dei lavoratori intervistati dichiara di riuscire facilmente a mantenere un bilanciamento tra vita privata e vita professionale nella sua attuale situazione lavorativa.
  • La metà dei lavoratori in Piemonte preferirebbe una modalità che consenta di affiancare il lavoro in presenza con quello da remoto (49%) sebbene sia interessante notare come il 37% dichiari di preferire il lavoro completamente in presenza.
  • Solo il 18% degli intervistati ritiene che il mondo del lavoro sia migliorato negli ultimi anni, mentre per il 58% è in generale peggiorato, soprattutto in riferimento a retribuzione, welfare e benefit (66%), ambiente di lavoro e valori aziendali (54%) e opportunità di formazione e carriera (52%).

La Regione: “Sanità, già fatte 179 assunzioni”

RIUNIONE OSSERVATORIO SANITA’: CONDIVISI I PIANI DI FABBISOGNO DELLE ASL

 

                             Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: «Partita, dopo decenni di immobilismo, la macchina delle assunzioni in sanità»

Si è svolta ieri la periodica riunione dell’Osservatorio per il personale sanitario con Fp-Cgil, CISL-Fp, Uil-Fpl, Fials, Nursind, Nursing Up, in rappresentanza del personale del comparto, in particolare infermieri, oss, tecnici e amministrativi.

Durante l’incontro – a cui hanno partecipato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, il direttore regionale della Sanità, Antonino Sottile, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, i tecnici dell’Assessorato e i direttori generali delle aziende sanitarie regionali – sono state raccolte le risultanze delle contrattazioni aziendali per fotografare il reale fabbisogno delle aziende sanitarie e ospedaliere e si è preso atto delle prime 179 assunzioni nel comparto.

La Regione ha confermato lo stanziamento straordinario di 175 milioni a favore della sanità piemontese – 25 milioni quest’anno e 50 all’anno del 2024, 2025 e 2026 – grazie all’assegnazione delle risorse Fsc, che verrà formalizzata il 7 dicembre ad Asti, con la firma dell’accordo tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Regione Alberto Cirio. L’accordo prevede, oltre all’utilizzo progressivo delle risorse del DL 34, un meccanismo virtuoso di utilizzo delle risorse Fsc che vengono utilizzate per coprire costi strutturali delle aziende sanitarie, e consentono quindi liberare risorse da utilizzare per 2 mila nuove assunzioni entro la fine del 2024, di cui 1500 destinati al comparto, al netto del turn over che viene invece coperto con i budget aziendali.

«E’ la prima volta che la Regione investe sul personale sanitario aggiuntivo con un’operazione finanziaria concertata con le rappresentanze sindacali, a beneficio degli ospedali e del territorio, per ridurre il fenomeno dei gettonisti e contestualmente continuare il percorso di smaltimento delle liste d’attesa» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.
Il 19 dicembre è prevista la riunione dell’Osservatorio con i sindacati della dirigenza medica.

Consiglio Comunale contrario a rialzo Iva su prodotti igienico sanitari 

Con 27 voti favorevoli e 4 contrari, nella seduta del 4 dicembre 2023, il Consiglio Comunale ha approvato un ordindel giorno presentato da Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), Tiziana Ciampolini (Torino Domani) ed Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), emendato da Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) e Ludovica Cioria (PD), che invita Sindaco e Giunta Comunale a intervenire urgentemente, anche attraverso l’Anci, sia regionale che nazionale, presso il Governo e il Parlamento affinché la legge di bilancio venga modificata nel senso di riportare al 5% l’Iva su prodotti alimentari per l’infanzia e azzerarla su assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

L’atto – ha spiegato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – nasce dopo la presentazione della legge di bilancio, ora in discussione al Senato, che riporta l’Iva al 10% su prodotti igienico sanitari femminili, alimenti per l’infanzia e pannolini: è una decisione che riguarda beni di prima necessità e va a colpire soprattutto le persone più fragili.

Con questo documento – ha affermato Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) – richiamiamo il Governo Meloni a rispettare gli impegni elettorali e a compensare le minori entrate con l’aumento dell’Iva sul tabacco e sui prodotti da fumo, come chiede l’emendamento da me presentato.

È sbagliato aumentare l’Iva su questi prodotti – ha dichiarato Nadia Conticelli (PD) – che riguardano la salute delle donne, l’autodeterminazione femminile e la parità di genere.

Il ‘Governo della famiglia’ alza l’Iva sui prodotti per l’infanzia e per le donne – ha denunciato Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), augurandosi un immediato ‘dietro-front’.

I pannolini e gli assorbenti sono beni essenziali – ha ribadito Ludovica Cioria (PD) – e vanno mantenuti all’interno del Patto anti-inflazione, già sottoscritto a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro Adolfo Urso, insieme ai rappresentanti di Confersercenti, Confcommercio e Federdistribuzione, e il Garante per la sorveglianza dei prezzi deve costituire una Commissione di allerta rapida chsi concentri sul monitoraggio di questi importanti beni, per proteggerli da aumenti speculativi, come propone il mio emendamento.

Come il Servizio Sanitario nazionale passa i pannoloni agli anziani, anche alle donne, almeno quelle appartenenti alle fasce più deboli, andrebbero forniti prodotti igienico-sanitari – ha aggiunto Ivana Garione (Moderati).

Il Governo ha aumentato il potere di spesa delle famiglie con il taglio del cuneo fiscale, che compensa ampiamente il mancato abbassamento dell’Iva, e sta mantenendo tutte le promesse fatte – ha dichiarato Giuseppe Catizone (Lega), annunciando il proprio voto contrario al provvedimento.

Luca Pidello (PD) e Pierino Crema (PD) hanno criticato la decisione del Governo, auspicando un ripensamento della misura.

Soltanto il Governo Draghi aveva abbassato l’Iva – ha ricordato Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia) – mentre i Governi Gentiloni, Renzi e Letta non hanno mai fatto nulla al riguardo. L’attuale Esecutivo Meloni ha invece preferito ridurre il cuneo fiscale, per dare maggiore sostegno alle famiglie.

Questa Maggioranza deve capire che il suo compito è governare questa città, non fare opposizione al Governo Meloni – ha rimarcato Pierlucio Firrao (Torino Belissima).

L’Amministrazione della quarta città d’Italia ha il dovere di intervenire sulle politiche nazionali, soprattutto su tematiche che riguardano le fasce deboli della popolazione – ha affermato l’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli.

“Fare pace con la natura”, presentata l’edizione 2024 di TERRA MADRE SALONE DEL GUSTO

10 mesi di eventi in The Road to Terra Madre: al via la chiamata all’azione per contribuire al programma. Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre 2024

Ritrovare una nuova alleanza tra gli esseri umani e la natura, basata sulla relazione e non sulla sopraffazione, a partire dal cibo, che rappresenta cultura, condivisione, piacere, ma che è anche l’elemento più potente che ci riconduce alla terra, al suolo, all’acqua. È questa la chiamata a cui risponderà il pubblico che parteciperà a Terra Madre Salone del Gusto 2024, a Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre. Le prime informazioni sulla 15esima edizione della manifestazione organizzata da Slow FoodCittà di Torino e Regione Piemonte, sono state presentate  in una affollata conferenza stampa. L’incontro è stato anche l’occasione per lanciare The Road to Terra Madre, 10 mesi di eventi organizzati dalla rete Slow Food e da quanti – istituzioni, soggetti culturali pubblici e privati e partner – vorranno contribuire a diffondere il tema dell’evento a quante più persone possibile.

«Fare pace con la natura è la nostra dichiarazione d’amore per il futuro, perché frasi come salvare la natura o il pianeta sono ormai obsolete. Il nostro invito oggi è a tutelare la nostra stessa esistenza sul pianeta, e possiamo farlo solo se riusciamo a integrare in maniera armonica e positiva l’attività umana con gli ecosistemi naturali di cui facciamo parte. Essere dalla parte della natura, o meglio, dentro la natura, è il perno per affrontare, secondo noi, le crisi attuali» afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia introducendo il tema dell’edizione 2024 di Terra Madre Salone del Gusto. «Viviamo in un mondo in cui si tollera che quasi un miliardo di persone non abbia regolare accesso al cibo. È evidente che l’iniquità del sistema alimentare è l’elemento che collega un po’ tutte le crisi che stiamo vivendo. Ed è il frutto del modo in cui abbiamo trattato la nostra madre terra: come se fossimo in guerra, in un antagonismo continuo per cui l’obiettivo è trasformarla affinché risponda alle nostre esigenze. Per questo siamo convinti che ripensare a una cultura di pace ed esercitarla nel quotidiano, anche rispetto al contesto internazionale, assuma un’eco di necessità e urgenza. Anche il  percorso di The Road to Terra Madre ci servirà a fare pace con la natura nella pratica quotidiana».

 

Per l’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa: «Condividiamo il tema scelto da Slow Food per l’edizione 2024 di Terra Madre Salone del Gusto e l’invito di sensibilizzazione verso la società sul rapporto tra uomo e natura. Le politiche per il cibo che abbiamo sostenuto, e continuiamo a sostenere, mettono al centro gli agricoltori custodi del territorio e i principali soggetti della filiera agroalimentare per la produzione dei cibi di qualità».

 

«Con orgoglio presentiamo la 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto. Una grande celebrazione della cultura alimentare, che è anche un’opportunità straordinaria di affermare la posizione della nostra città nel contesto internazionale, come punto di riferimento per gli amanti del cibo e della sostenibilità ambientale, e di mostrare ancora una volta la nostra capacità organizzativa e la qualità dei nostri eventi» dichiara Domenico Carretta, Assessore al Turismo e Grandi eventi della Città di Torino. «Il tema di quest’anno è il rapporto tra uomo e natura e Torino è certamente un esempio virtuoso di convivenza tra ambiente urbano, parchi e aree verdi. Lo stesso Parco Dora, che per la seconda volta ospita Terra Madre Salone del Gusto, è il risultato di una grande opera di rigenerazione urbana, che ha restituito alla fruibilità dei cittadini una ex area industriale. Non vediamo l’ora di accogliere produttori, chef, appassionati e visitatori curiosi, per fare insieme questo viaggio tra le culture del mondo all’insegna dei piaceri del palato e speriamo di ripetere e magari di superare il grande successo dello scorso anno».

 

Alla conferenza sono intervenuti due istituti in rappresentanza dei progetti che Slow Food contribuisce a organizzare nelle scuole: Melissa Indino e Davide Prosdocimi, studenti del Liceo Linguistico e Classico Gioberti, che è anche una Comunità Slow Food, e Daniela Mesiti, dirigente scolastico Liceo Linguistico Mazzarello, che ha attivato un corso di studi speciale con curvatura enogastronomica.

 

The Road to Terra Madre: la chiamata all’azione inizia subito

 

The Road to Terra Madre è anche un’occasione per celebrare i vent’anni dalla prima edizione di Terra Madre: un lungo viaggio che parte da Torino proprio in questi giorni con i primi appuntamenti in programma e si diffonde in tutto il mondo con una serie di iniziative che propongono modelli concreti per cambiare il sistema agroalimentare. La rete Slow Food, istituzioni pubbliche, enti culturali e soggetti privati: tutti avranno la possibilità di contribuire al programma ufficiale, candidando la propria proposta di evento a partire da febbraio sul sito www.terramadresalonedelgusto.com.

 

Cominciamo dalle scuole il 12 dicembre con l’incontro Dalla parte della Natura in cui l’autore dell’omonimo libro del 2022 per Slow Food Editore, il docente dell’Università di Palermo Francesco Sottile, membro del board internazionale di Slow Food, tiene una conferenza per le studentesse e gli studenti di due scuole torinesi: al mattino l’Istituto Professionale Statale G. Colombatto e al pomeriggio il Liceo Linguistico e Classico Gioberti. In programma già nei prossimi giorni l’appuntamento della serie di In cucina con Slow Food da Eataly Lingotto Torino per scoprire la Cucina vegetale per le feste (martedì 5 dicembre) con Matteo Cambuli, cuoco dell’Alleanza Slow Food. Mentre la rete internazionale dei Mercati della Terra di Slow Food avvia gli appuntamenti di The Road to Terra Madre domenica 17 dicembre, coinvolgendo circa 15 produttori che lavorano in accordo con i princìpi di Slow Food e artigiani del cibo, nel Mercato della Terra antistante Eataly Lingotto.

In primavera sono diversi gli appuntamenti organizzati da Slow Food già in programma in Italia: ad Assisi, negli spazi antistanti la Basilica inferiore di San Francesco, il 20 aprile si terrà la presentazione della Guida agli Extravergini mentre a Brescia il 24 e 25 maggio sarà la volta della presentazione della Guida alle Birre, entrambe per Slow Food Editore. A Roma a fine maggio si terrà la seconda edizione di Anteprima Terra Madre che, oltre ai laboratori per i più piccoli, al mercato e alle conferenze, ospiterà l’incontro di 300 giovani della rete Slow Food e di altre organizzazioni della società civile che arriveranno da tutta Italia per confrontarsi sui temi proposti da Terra Madre. Tra le iniziative su cui accenderemo i riflettori a Torino, nei giorni di Parco Dora, e su cui lavoreremo durante tutto l’anno anche il nuovo progetto degli Orti Slow Food di Comunità avviato grazie al supporto di UniCredit e l’evoluzione della Slow Food Coffee Coalition insieme a Lavazza Group.

 

La macchina organizzativa dei cinque giorni di Torino è già partita, in vista di tutto quel che fa grande Terra Madre Salone del Gusto: dal Mercato italiano e internazionale, con centinaia di bancarelle della migliore produzione agroalimentare di qualità e dei Presìdi Slow Food (possono aderire fin d’ora tutte le aziende che rispettano le linee guida della manifestazione, mentre è già stato avviato il dialogo con le istituzioni a tutti i livelli – Ministeri, Regioni ed Enti locali – che contribuiranno a portare a Torino le aziende del loro territorio), alle Conferenze che tratteranno i temi al centro delle politiche del cibo, dai Laboratori del Gusto alla Cucina dell’Alleanza dove produttori e cuochi saranno protagonisti.

 

L’edizione 2022 in numeri

 

Nel 2022 abbiamo parlato anche di rigenerazione dei luoghi, a partire da Parco Dora, che per la prima volta ha ospitato Terra Madre. Negli spazi dell’ex area industriale di Torino, 350 mila visitatori hanno incontrato 3 mila delegati arrivati da 117 Paesi e 650 espositori nel mercato italiano e internazionale, e hanno partecipato per cinque giorni a un calendario di oltre 650 eventi, animati da uno spirito di festa, oltre che dal desiderio di cambiare il sistema alimentare.

 

L’edizione 2024 di Terra Madre Salone del Gusto è resa possibile grazie a istituzioni e soggetti privati che hanno già confermato il loro supporto a un anno dalla manifestazione, tra questi citiamo i Main Partner: Demeter, Iren, Lavazza Group, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua, UniCredit.

Un Sogno per Tutti, orientamento per gli studenti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – La Cooperativa Sociale Un Sogno per Tutti sceglie di attivare un nuovo servizio di orientamento per
i giovani all’ultimo anno della scuola secondaria di 2°per condurli alla scelta più opportuna della
facoltà universitaria.

Compie questa scelta, consapevole di attivare un servizio delicato in quanto nei suoi percorsi
incontra giovani che hanno fatto scelte azzardate e che devono poi ripartire intraprendendo un
nuovo percorso con costi economici e di tempo elevati e proprio per questo vuole agire in
prevenzione.

Vuole mettere al servizio dei giovani le competenze specifiche riguardo le possibilità che il panorama
universitario offre e alle modalità pratiche di iscrizione per rendere il tutto fluido, evitando
spiacevoli intoppi. Le competenze del personale della cooperativa provengono dalla gestione dal
2018 del servizio di sportello informativo per l’Università di Torino per i giovani portatori di difficoltà
particolari che ha consentito di formarsi e di tenersi sempre aggiornati sulle informazioni e i
cambiamenti in atto e quindi di essere ora in grado di andare incontro al bisogno di tutti i giovani.

Sarà un servizio basato sulla accoglienza e l’ascolto attivo, ma mirato alla massima efficienza, tanto
da ipotizzare 2 soli incontri: un primo nel quale orientare alla scelta più adeguata chi si presenterà
raccontando i suoi dubbi e le sue perplessità ed un secondo in cui fornire le informazioni tecnico -amministrative per arrivare all’iscrizione secondo le modalità richieste.

Sarà dunque un servizio economicamente sostenibile per ogni famiglia, abbattendo i costi e garantendo un buon risultato.

Gli incontri potranno essere in presenza presso la sede della cooperativa in via Val della Torre 79 in
Torino oppure online a seconda delle preferenze del destinatario.
Per avere informazioni le modalità sono 4:
1. Presentarsi di persona presso la sede della cooperativa in via Val della Torre 79, Torino
2. Telefonare al numero di telefono fisso: 0114533000
3. Scrivere una mail a coop@unsognopertutti.it
4. Utilizzare what’s up scrivendo al numero 3292604919

Qualità della vita nelle province TORINO in 36^ posizione

Udine è la provincia che ottiene il primo posto nella classifica del Sole24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane nel 2023. Seguono Bologna e Trento. In Piemonte la migliore delle province è Torino, al 36° posto, che guadagna 4 posizioni rispetto alla classifica 2022.
Dopo Torino Cuneo, alla posizione 39, che perde tre posti rispetto al 2022. Poi Novara alla posizione 42 (-3) e Biella alla 52, ma con un balzo in avanti di 13 posizioni. Infine ci sono il Verbano-Cusio-Ossola, che perde 3 posizioni, Asti e Vercelli stabili alle posizioni 55 e 56, mentre Alessandria si trova  alla posizione 70, una in più rispetto allo scorso anno.

STUPINIGI, STAFFARDA, S. ANTONIO DI RANVERSO: 20 milioni di euro per il restauro dei beni della Fondazione Ordine Mauriziano

Con un investimento di 20 milioni di euro nel biennio 2023-2024, la FOM Fondazione Ordine Mauriziano ha costruito progetti, consolidato sinergie territoriali, razionalizzato risorse per il recupero e la valorizzazione della Palazzina di Caccia di Stupinigi, dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda, della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso e della Basilica Mauriziana.

L’obiettivo è l’ampliamento dei percorsi museali di visita con l’apertura al pubblico di spazi chiusi da decenni, di percorsi nascosti, mai resi accessibili e di nuove aree dal grande valore storico e artistico. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi si vuole ripristinare l’originario percorso ad anello che si chiudeva con la sala dove un tempo era esposta la carrozza napoleonica, ora alla Reggia di Venaria ma che presto ritroverà una nuova specifica collocazione in Palazzina. Il complesso progetto di riqualificazione della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso renderà invece fruibile, per la prima volta nella storia, tutto il complesso monastico destinato alla cura e al rifugio di pellegrini e bisognosi: dalla manica del Corridoio degli Stemmi, alla piccola cappella dell’abate di Montchenu, dal Coro d’Inverno al camminamento con passerella sopra le capriate della navata destra della chiesa, all’Ospedaletto, che sarà trasformato in uno spazio ricettivo di ristoro. All’Abbazia di Santa Maria di Staffarda è stato avviato il progetto di recupero della Manica dei Ricostruttori che ospita decorazioni pittoriche di grande pregio. La Basilica Mauriziana di via Milano a Torino, infine, sarà oggetto nel 2024 di lavori di restauro che porteranno progressivamente alla riapertura della chiesa non solo al culto ma anche alle visite guidate, in collaborazione con la Arciconfraternita dei Santi Maurizio e Lazzaro, ente che attualmente gestisce il bene e custodisce l’archivio della più antica confraternita torinese.

«Un anno e mezzo dopo il mio insediamento – spiega Licia Mattioli, presidente della FOM Fondazione Ordine Mauriziano – iniziamo a raccogliere i frutti di una serrata pianificazione in termini di recupero e di valorizzazione dei beni. Al mio arrivo, l’obiettivo chiaro che avevo in mente era quello di una politica della ripresa e della costruzione. La FOM mi è stata consegnata in equilibrio, ma dopo un lungo periodo di commissariamento era arrivato il momento di camminare con le nostre gambe e la squadra che ho incontrato si è dimostrata perfettamente all’altezza di questa onerosa sfida. In silenzio e con determinazione sono stati costruiti progetti, consolidate sinergie territoriali, razionalizzate risorse per permettere a tutti i siti della Fondazione di iniziare a pensare al futuro con basi più solide. La filosofia adottata nel piano strategico di sviluppo si consoliderà anche in futuro secondo il criterio dell’azione sinergica tra interventi di conservazione e valorizzazione, basandosi sul fatto che la sostenibilità passa obbligatoriamente dal bilanciamento tra l’uno e l’atro aspetto delle azioni di restauro».

I RESTAURI

Nel mese di dicembre 2023, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, si sono conclusi i lavori di riqualificazione delle aree di ingresso e accoglienza al pubblico: gli atrii di passaggio laterali e la sala – dove sono stati recuperati gli affreschi del primo Novecento a cura del CCR Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale – e le aiuole del parterre all’esterno, per un progetto cofinanziato con Art Bonus dalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO, un perfetto connubio tra conservazione e valorizzazione nel rispetto della sostenibilità ambientale. Nel frattempo, è stato avviato un ambizioso progetto che porterà al restauro del giardino storico e alla sua riapertura nei primi mesi del 2025 grazie ai fondi del PNRR. Il finanziamento consente di coniugare il recupero del disegno caratteristico del giardino, unico nelle sue forme e configurazione ed espressione della genialità di Filippo Juvarra, e la sua componente botanica originale con le esigenze di tutela ambientale presenti. Di prossima partenza, il restauro dell’Appartamento del Re Carlo Felice, ambiente straordinariamente integro nell’originalità degli anni del rococò torinese, dopo quasi 10 anni di chiusura e con un finanziamento di 350mila euro per il recupero degli apparati decorativi fissi, patrocinato dalla Consulta per la Valorizzazione Beni Storico Artistici e Culturali Torino, e la riqualificazione di uno dei più affascinanti percorsi nascosti, la Galleria interrata di Levante da dove si gestiva l’attività che permetteva la vita di corte ai piani superiori. L’appartamento del Re Carlo Felice rientra nel più ampio progetto di restauro dell’ala di Ponente, grazie al finanziamento di 5 milioni di euro del MiC Ministero della Cultura, attraverso il piano strategico “Grandi Progetti Culturali”, che vuole rendere progressivamente di nuovo visitabili gli spazi dell’ala ovest: la Galleria di Ponente, l’atrio degli appartamenti di Ponente e gli Appartamenti del re Carlo Felice e del Principe di Carignano.

Il totale degli investimenti sulla Palazzina per il biennio 2023-2024 si aggira intorno ai 3 milioni e 200mila euro tra fondi pubblici e privati, a cui si aggiungono 5 milioni di euro del MiC destinati al completamento del percorso museale. Il MiC, inoltre, ha anche disposto un finanziamento di 3 milioni e 200mila euro per la messa in sicurezza del Castelvecchio, il castello che si trova a lato della Palazzina juvarriana.

La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso è interessata da un progetto di riqualificazione finalizzato all’ampliamento del percorso di visita e servizi al pubblico con il recupero dell’area aulica conventuale, il cui investimento ammonta a circa 2 milioni e 400mila euro, ammessi alla richiesta di contributo in conto capitale da parte del Ministero della Cultura come progetto pilota dalla strategica rilevanza territoriale.

Il primo lotto di lavori è iniziato ad ottobre 2023 con gli interventi di ripristino delle coperture della manica conventuale e della cascina alta. Dal 2022 è in atto un cantiere pilota portato avanti dal CCR sugli affreschi tardo gotici della parete sinistra del presbiterio che recano la firma di Giacomo Jacquerio, che terminerà nel mese di gennaio 2024. Il cantiere di analisi e di definizione delle metodologie di intervento è finanziato dalla Fondazione CRT (Bando Cantieri Diffusi 2021) e dalla Fondazione Magnetto di Alpignano. Dopo queste prime attività che si concluderanno a fine anno, in base ai risultati diagnostici e agli studi propedeutici, potrà essere avviato il secondo lotto di lavori, nel 2024-2025, che renderà accessibile la manica denominata “Corridoio degli Stemmi”, al primo piano, alla quale si accede dallo scalone monumentale nel cortile delle guardie e l’Ospedaletto che diventerà una struttura ricettiva di ristoro.

Progetti di grande respiro anche all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda. Ad ottobre 2023 è stato avviato un programma di interventi strutturali urgenti che porterà alla riqualificazione di una manica adiacente al chiostro della chiesa, detta “Manica dei Ricostruttori”, per un ampliamento del percorso di visita e potenziamento dei servizi. Il progetto, che richiede un investimento complessivo di 2 milioni e 500 mila euro, è stato ammesso alla richiesta di contributo in conto capitale da parte del MiC, per la copertura di circa il 40% dei costi sostenuti dalla FOM. A questo finanziamento si aggiunge il contributo straordinario di 1 milione e 500mila euro della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

FONDAZIONE CRT Tre innovativi progetti di inclusione

Tre innovativi progetti di inclusione, presentati da associazioni non profit in partnership con istituzioni pubbliche e imprese, sono pronti a partire in Piemonte e Valle d’Aosta con il finanziamento della Fondazione CRT. Le idee progettuali, selezionate tramite call, sono finalizzate al sostegno alle famiglie, uno dei goal strategici dell’Agenda della Disabilità della Fondazione CRT e della CPD-Consulta per le Persone in Difficoltà che, nell’ultimo anno, ha “conquistato” anche il mondo for profit. Ad oggi, infatti, sono oltre 60 le imprese che hanno aderito all’Agenda, in aggiunta a 300 enti non profit.

 

  1. Il progetto Da adesso in poi, con la regia dell’Associazione Rubens di Torino, propone azioni a supporto della genitorialità, ma anche attività ludiche e di svago. La composizione del partenariato e la previsione di supporti adeguati renderanno le attività fruibili anche da famiglie di migranti.
  2. Sguardi al futuro, con capofila la Fondazione Time2, amplierà l’applicazione e la fruizione dell’Officina della Vita indipendente, avviata dall’Università di Torino, estendendo la tipologia di attività previste e raggiungendo ulteriori territori e beneficiari. Trasversale a tutte le azioni progettuali è il coinvolgimento di dipendenti-volontari della Lavazza nell’ambito del programma di volontariato aziendale.
  3. AutOri, con capofila Angsa Biella, si focalizza sulla transizione alla vita adulta, supportando i nuclei familiari verso una maggiore consapevolezza dei talenti, delle caratteristiche e delle competenze delle persone con autismo. Il progetto affronta anche il tema dell’approccio al mondo del lavoro, prevedendo azioni di orientamento dei giovani e di preparazione del contesto aziendale ad accogliere lavoratori con disabilità.

 

Queste tre nuove sfide – annunciate al Convegno sull’Agenda della Disabilità che si è tenuto  alle OGR Torino – partiranno nel 2024 grazie al sostegno della Fondazione CRT.

 

L’Agenda della Disabilità promossa da Fondazione CRT e CPD sta alimentando ‘un’onda’ di buone idee e buone pratiche per una società realmente inclusiva: una nuova ‘disability culture’ che coinvolge in modo sempre più pervasivo anche il mondo delle imprese, accanto alle associazioni non profit e alle istituzioni pubbliche”, afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese.

 

“L’obiettivo principe dell’Agenda della Disabilità – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della CPD – è fare incontrare il mondo non profit con il mondo profit, affinché insieme possano attuare un cambio di paradigma intorno al modo con cui ci si approccia al tema della disabilità. Il concorso di idee da cui sono stati selezionati i tre progetti vincitori e la creazione del DIR, ne sono la perfetta incarnazione. Di conseguenza sono queste le azioni che, tra le altre, porteremo avanti nel tempo in modo da elevare sempre di più il livello di impatto e di incisività delle persone con disabilità, sia dal punto di vista di progettazione del mondo non profit, sia e soprattutto dal punto di vista del mondo profit per quanto riguarda la creazione di una nuova cultura”.

 

Attorno all’Agenda si è sviluppato anche un nuovo progetto, frutto della collaborazione tra CPD e SAA: il DIR – Disability Inclusion Roadmap è un percorso rivolto alle imprese, chiamate a dotarsi progressivamente, a partire dal 2024, di un bilancio di sostenibilità, per migliorare il proprio impatto rispetto all’inclusione delle persone con disabilità. Si tratta di un questionario di autovalutazione che risponde a domande quali: quanto i prodotti/servizi dell’azienda sono for all? Quanto la comunicazione interna/esterna dell’impresa è inclusiva?

Quanto la cultura aziendale va oltre la compliancy? Quanto il welfare aziendale promuove e sostiene l’inclusività? Quanto le policy interne favoriscono l’inserimento di lavoratori con disabilità?

 

La Fondazione CRT e CPD hanno implementato l’Agenda con altre tre iniziative:

AgenData, un’apposita sezione sulla piattaforma www.agendadelladisabilita.it che riporta fonti statistiche, ricerche, approfondimenti sui temi della disabilità (25 le fonti informative ad oggi pubblicate);

il gioco di cooperazione Space Ability, che vede i giocatori coinvolti in un’avventura spaziale in cui, per vincere, bisogna lavorare insieme e fare in modo che tutti si sentano accolti e inclusi;

il vademecum Eventi per Tutti: una vera e propria bussola per l’accessibilità – intesa come politica strutturale e non accessoria – che fornisce indicazioni progettuali, gestionali e tecniche per l’organizzazione di concerti, fiere, manifestazioni, mostre, convegni, seminari pienamente inclusivi e accessibili per tutte le tipologie di pubblico.

 

www.agendadelladisabilita.it

 

GL events: determinati per Torino grande destinazione di turismo d’affari

Lieto di apprendere che Regione, Città e Camera di Commercio riconoscano il valore strategico del Polo fieristico per lo sviluppo economico del territorio, GL events è aperta alle possibili soluzioni, purché in una logica concreta, pianificata e condivisa. La mancanza di impegno fattivo delle autorità locali non permette di fare di Torino la destinazione d’affari che merita.

“GL events desidera mantenere Torino e il Piemonte forti, competitivi e attrattivi e quindi intende continuare a investire sul territorio, ma non può più farlo da sola. La società internazionale è lieta di apprendere che le istituzioni locali riconoscano il valore strategico del Polo Fieristico per lo sviluppo economico del territorio e resta aperta alle possibili soluzioni, purché l’impegno dei rappresentanti pubblici si traduca in proposte concrete con un chiaro calendario dei prossimi mesi.

«È questo il senso della “scadenza” del Salone del Libro, una data che viene posta come obiettivo di lavoro, che aiuti tutti a non indugiare oltre, ma a programmare per traguardi: la gestione del tempo e della produttività è essenziale per il successo e la crescita di un’organizzazione» spiega Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia, oltreché di Hungexpo.

GL events ha dimostrato l’efficacia del modello pubblico/privato in tutte le strutture che gestisce nel mondo. Proprietario del Lingotto Fiere, è a Torino da quasi 15 anni. «Negli ultimi quattro abbiamo avuto molteplici incontri e tavoli di lavoro con le autorità locali di Torino e del Piemonte, al fine di rendere più performante un modello di gestione che rappresenta un caso unico in Italia» dichiara Christophe Cizeron, amministratore delegato di GL events Venues. In nessun’altra città italiana infatti, una società privata assume il management esclusivo di un polo fieristico, asset strategico, senza la partecipazione o il coinvolgimento pubblico.

«Abbiamo avanzato più proposte, nessuna ha avuto seguito e la situazione attuale non può persistere – prosegue Cizeron –. Al di là del sostegno ad alcuni eventi che si svolgono nel polo fieristico, occorre che le istituzioni forniscano segnali concreti del loro interesse per garantire lo sviluppo futuro del sito e l’attrattività economica locale, sia che si tratti di un rilevamento della struttura, con un acquisto a prezzo di mercato, sia che si tratti della creazione di una società mista o di un altro tipo di impegno finanziario, che rifletta l’ambizione delle istituzioni per il territorio».

Considerando le potenzialità dell’attività imprenditoriale condivisa, non vi è dubbio che uno scambio a breve termine consentirà di concludere un accordo a vantaggio dell’animazione economica e sociale del territorio. «Chiediamo però un nuovo modello di lavoro, ci aspettiamo che gli enti locali siano fonte di proposte e attivamente coinvolti nella gestione della sede» chiosa Cizeron.

Maxi piano decennale per lo sviluppo della rete elettrica in Piemonte

TERNA E REGIONE: INCONTRO SULLO SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE 2023-2032

Il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2023-2032 è stato al centro dell’incontro che si è tenuto ieri a Torino tra Terna e la Regione Piemonte a cui hanno partecipato il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’Assessore all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati, l’Assessore alle Infrastrutture Matteo Gabusi e l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano. Per Terna, sono intervenuti Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani.

Il Piano di Sviluppo 2023, in continuità con i precedenti Piani, prevede il riassetto della rete elettrica dell’Area Metropolitana di Torino per rendere più efficiente e affidabile il servizio elettrico locale attraverso una serie di interventi riguardanti la parte periferica della città, quali ad esempio il rifacimento a 220 kV dell’attuale collegamento a 132 kV Salvemini-Martinetto.

In provincia di Novara, sono previsti interventi finalizzati a garantire, da un lato, maggiore flessibilità e qualità del servizio e, dall’altro, a massimizzare l’immissione in rete di energia prodotta da fonti rinnovabili. A tal fine saranno rinnovate alcune infrastrutture di rete e sarà realizzata una nuova Stazione Elettrica da collegare all’elettrodotto 220 kV Turbigo Stazione – Biella Est.

Sempre nel novarese, Terna provvederà all’interramento parziale e alla successiva demolizione del tratto aereo del collegamento a 132 kV Mercallo – Cameri. Il progetto, autorizzato dai Ministeri competenti, è attualmente nella fase conclusiva della progettazione esecutiva propedeutica all’avvio dei lavori. Nello specifico, attraverso la realizzazione di un nuovo collegamento in cavo tra Cameri e Borgo Ticino, della lunghezza di circa 22 km, sarà possibile la dismissione di una porzione dell’elettrodotto aereo di circa 21 km. Previsto, inoltre, lo smantellamento di ulteriori 3 km dell’elettrodotto 220 kV Magenta – Pallanzeno che insiste sul Comune di Borgo Ticino. Gli interventi di demolizione interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione di 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. Complessivamente, saranno oltre 100 i sostegni elettrici dismessi, consentendo di liberare oltre 60 ettari di territorio da infrastrutture elettriche esistenti

In provincia di Vercelli è prevista la realizzazione di una nuova Stazione Elettrica a 380 kV nel Comune di Greggio collegata all’elettrodotto Rondissone – Turbigo e dedicata all’alimentazione della dorsale ferroviaria ad alta velocità/ alta capacità.

In provincia di Alessandria, è programmato un intervento di riassetto della rete finalizzato a migliorare il servizio di trasmissione e a adeguare la rete elettrica al crescente fabbisogno energetico dell’area.

Nel Verbano Cusio Ossola è attualmente in iter autorizzativo presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il riassetto della rete elettrica della Val Formazza. L’intervento prevede la demolizione di circa 60 km di elettrodotti aerei – per un totale di 225 sostegni – che saranno sostituiti da 76 km di nuove linee elettriche aeree e 10 km in cavo interrato. In aggiunta al beneficio legato all’incremento della sicurezza e qualità del servizio, quest’opera consentirà di liberare porzioni di territorio del fondovalle interessato da elettrodotti aerei risalenti agli anni ‘40-’50.

Terna ha previsto, infine, un piano di interventi per la resilienza della rete che interesserà specifiche aree esposte a eventi meteorologici severi sempre più frequenti, in particolare al vento forte. Per garantire la piena affidabilità del servizio anche in condizioni climatiche estreme, saranno realizzati nuovi collegamenti in cavo interrato nell’area di Torino e in provincia di Biella.

Al termine dell’incontro, Terna si è impegnata con la Regione Piemonte a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa per rinnovare gli accordi già in essere.  Con questa iniziativa, le Parti si impegnano a promuovere la collaborazione e il confronto con l’obiettivo di accelerare l’attuazione delle linee di azione del Piano.