Ottobre 2017- Pagina 2

Una storia d’amore, il diario del re

A partire dal 31 ottobre 2017 la Biblioteca dei Musei Reali di Torino si arricchisce di un nuovo pregiato manoscritto contenente le memorie private di Vittorio Emanuele III, grazie alla donazione di Vittoria de Buzzaccarini il cui padre Brunoro fu per quattro anni aiutante di campo del re. L’Itinerario generale dopo il 1° giugno 1896, l’unico diario ad oggi ritrovato del sovrano, è una sorta di tributo, un atto d’amore del re a sua moglie, la regina Elena. Iniziato il giorno in cui i due futuri sposi si incontrarono e terminato il 24 ottobre 1946 in occasione delle loro nozze d’oro, si tratta di un’estrapolazione dai diari originali redatta dallo stesso Vittorio Emanuele III che raccoglie, oltre ai giorni trascorsi con la consorte, i numerosi impegni istituzionali del sovrano. Vittoria de Buzzaccarini sostiene che la decisione di donare il diario alla Biblioteca Reale dipende da più ragioni: “Prima di tutto credo che i libri, le pubblicazioni, le carte, soprattutto quelle così importanti, non vadano tenute o dimenticate nei cassetti, ma che debbano essere a disposizione degli studiosi per interrogarsi, ricercare e tramandare il pensiero di chi ci ha preceduto”. La scelta non poteva che cadere su un’istituzione che raccoglie già numerosi documenti riguardanti la famiglia reale. “Nella donazione ho coinvolto anche i miei figli” aggiunge “perché è un bene della nostra famiglia che ora diventa di tutti”. A seguito della consegna l’opera sarà inserita nel registro del patrimonio della Biblioteca Reale e sarà collocato nel fondo Casa Savoia quale “ex libris Vittoria de Buzzaccarini e figli”, a disposizione degli studiosi che vorranno approfondire gli studi sul cimelio. Il fondo Casa Savoia, di recente costituzione, riunisce materiali diversi relativi alla famiglia reale e reperiti nelle collezioni della Biblioteca. Tra i documenti si ricordano i diari di Carlo Felice e della consorte Maria Cristina, quelli di Maria Teresa, moglie di Carlo Alberto e autografi dello stesso sovrano, oltre a una raccolta denominata Archivio segreto di Carlo Alberto 1832-1833. Per l’occasione sarà allestito nel Salone monumentale della Biblioteca un percorso con documenti fotografici d’epoca riguardanti i viaggi del Vittorio Emanuele III, registrati dal re di suo pugno nel diario. La Casa editrice Nova Charta, fondata e diretta da Vittoria de Buzzaccarini, nel 2013 ha pubblicato una tiratura limitata facsimilare del diario e ha dedicato al prezioso documento il volume Sì è il re – memorie private di un sovrano, che contiene una serie di importanti contributi fra i quali un appassionante racconto storico intitolato La forza dell’amore, dedicato a Vittorio Emanuele III e a Elena di Montenegro.

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MUSEI REALI TORINO www.museireali.beniculturali.it Orari I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica dalle 8,30 alle 19,30 Ore 8,30: apertura biglietteria, Corte d’onore di Palazzo Reale, Giardini Ore 9: apertura Palazzo Reale e Armeria, Galleria Sabauda, Museo di Antichità La Biblioteca Reale è aperta da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, sabato dalle 8 alle 14. La Sala di lettura è aperta da lunedì a mercoledì dalle 8,15 alle 18,45, da giovedì a sabato dalle 8,15 alle 13,45. Biglietti Musei Reali Torino Intero Euro 12 Ridotto Euro 6 (ragazzi dai 18 ai 25 anni). Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino+Piemonte Card e della Royal Card. Le mostre comprese nel biglietto di ingresso ai Musei Reali sono: – Confronti/3: Pittura come scultura. Cerano e un capolavoro del Seicento lombardo – Prima del bottone: accessori e ornamenti del vestiario nell’antichità (fino al 15 novembre) – Le bianche statuine. I biscuit di Palazzo Reale (fino al 14 gennaio 2018) – Scoperte/2: Le invenzioni di Grechetto (fino al 21 gennaio 2018) Ingresso e orario biglietteria presso Palazzo Reale, Piazzetta Reale 1 dalle ore 8,30 fino alle ore 18.

Minniti al vertice sugli incendi: “Possibili roghi di carattere doloso”. La polizia indaga

In Piemonte fino a ieri sera i roghi ancora attivi erano 11. Al lavoro 153 vigili del fuoco e 600 volontari Aib, 15 mezzi aerei impiegati – informa l’Ansa –  tra cui quattro Canadair, due elicotteri drago, otto elicotteri regionali e un Erikson. Il ministro dell’Interno Marco Minniti ha partecipato intanto al vertice sugli incendi tenutosi a Torino. “Non sono stati trovati dispositivi già consumati, ma pronti ad agire. Quindi  ci sono stati o  si presume che ci possano essere state attività di carattere doloso”. Ha proseguito il ministro: “le  indagini sono  in corso e  l’elemento doloso non è unico ma dominante. Le forze dell’ordine stanno monitorando: se dovesse ricominciare il vento qualcuno potrebbe avere l’idea di riattivare i  focolai”. “Ci troviamo di fronte a un evento collegato a condizioni climatiche particolari, dove il quadro è più contenuto ma la situazione è analoga a quella del Portogallo”.

Incendi: Conapo, Regioni e Stato hanno abbassato troppo la guardia

“Lo stato e le regioni hanno abbassato troppo la guardia in tema di prevenzione e lotta agli incendi boschivi. Una situazione cosi grave come quest’anno sul fronte degli incendi non ha precedenti storici e quel che è peggio è che non vediamo azioni politiche sufficienti ad evitare che la storia si ripeta nel 2018”. A dirlo è Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei vigili del fuoco il quale ricorda che “la previsione, la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi, sia da terra che con mezzi aerei, è per legge compito delle regioni, che in alcuni casi si sono dimostrate non sufficientemente attente su questo fronte. Lo Stato vi concorre con i vigili del fuoco mediante squadre da terra e una flotta di aeromobili”.“Le maggiori criticità – spiega il segretario del sindacato dei vigili del fuoco – sono sicuramente dovute ai tagli alle assunzioni che hanno determinato una carenza di 3500 pompieri sui 32 mila previsti. La legge Madia ha poi determinato la soppressione del Corpo forestale dello stato e il riassorbimento verso i vigili del fuoco delle funzioni di lotta agli incendi ma di quasi 8 mila forestali solo 361 sono confluiti nei vigili del fuoco. Ancora oggi mancano i decreti attuativi che chiariscono i dettagli di acquisizione e utilizzo dei beni immobili e mobili che erano del Corpo forestale e molti dei 361 ex forestali sono tenuti fermi, nessun dirigente ministeriale dei vigili del fuoco si assume la responsabilità di impiegarli a dovere nella lotta agli incendi. Spesso poi i dirigenti dei vigili del fuoco, che hanno un budget limitato e disposizioni al risparmio, evitano di raddoppiare i turni dei vigili del fuoco in versione emergenziale, per non pagare straordinari, o lo fanno solo quando ormai l’incendio è incontrollabile per dimensioni. Una catena di errori politici e amministrativi che mal si coniuga con la parola emergenza e con la buona politica”. “L’assunzione straordinaria di 1300 vigili del fuoco diluita nei prossimi 5 anni contenuta nel testo della manovra di bilancio ora in discussione è un timido passo avanti che recepisce le nostre denunce di aiuto solo in parte e che non risolverà la grave carenza di organico del corpo perché rischia di essere una goccia nel mare che potrebbe farci trovare nuovamente in difficoltà sugli incendi boschivi anche nel 2018, sperando poi che non accadano altri terremoti o calamità in contemporanea. Il premier Gentiloni, il ministro Minniti e la ministra Madia dovrebbero investire ancora di più sulla sicurezza e sulla lotta agli incendi, in termini di uomini e mezzi, quelle non sono spese ma investimenti e purtroppo ogni giorno ne abbiamo amara conferma” conclude.

  CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco

Le lacrime di Giada Russo e Lucrezia Beccari sul Golden Bear di Zagabria

Il secondo e il quarto posto, ottenuti rispettivamente da Lucrezia Beccari e Giada Russo dell’Ice Club Torino nella competizione internazionale del Golden Bear di Zagabria, sono velati di tristezza e di dolore per la scomparsa, venerdì scorso, in un incidente stradale in Trentino, delle compagne Ginevra Barra Bajetto e Gioia Casciani. Le due pattinatrici torinesi hanno appreso la notizia quando si trovavano già a Zagabria, dai social network, e hanno affrontato la gara dopo una notte insonne, con il pensiero rivolto alle ragazze scomparse e ai tanti momenti trascorsi insieme. Soltanto lo scorso anno Giada e Ginevra avevano preso parte insieme alla competizione di Zagabria, dividendo la stessa stanza e Lucrezia e Gioia hanno frequentato entrambe la stessa scuola, l’Istituto Salotto e Fiorito di Rivoli. L’Ice Club Torino asd ha ritirato i suoi atleti dalla Coppa dell’Amicizia di Merano per rispetto nei confronti delle due ragazze coinvolte nell’incidente. Giada Russo e Lucrezia Beccari ormai a Zagabria hanno dovuto invece gareggiare lo stesso. La Beccari, in categoria junior, ha raggiunto un secondo posto, vincendo il libero con un programma pattinato sulle musiche del commovente “Olocausto”, coreografato dal suo allenatore Edoardo De Bernardis ed eseguendo due tripli lutz, un triplo flip, un triplo toeloop, un triplo salcow e due doppi axel e totalizzando un punteggio di 141.99. La due volte campionessa italiana Giada Russo, che lotta quotidianamente in allenamento contro una grave borsite, ha pattinato il secondo libero della giornata, presentando le musiche del film “Parla con lei” di Pedro Aldomovar e ottenendo un ottimo 141.28. Al termine della gara di Giada Russo, le due pattinatrici si sono abbracciate, abbandonandosi ad un pianto per la perdita delle colleghe con le quali hanno condiviso due lunghi anni, due stagioni agonistiche sotto i colori dell’Ice Club Torino. A Ginevra e a Gioia sono dedicati i successi di Zagabria e l’Ice Club Torino si stringe alle famiglie in questo momento terribile.

Barbara Castellaro

 

www.iceclubtorino.it

 

Incendi, Chiamparino: “La politica deve mettere a disposizione i mezzi. La Regione lo ha fatto”

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in un’intervista al Corriere della Sera descrive così la situazione della montagna piemontese ferita dagli incendi di questi giorni:

“I terreni sono secchi come il ferro. La terra, sotto strati di foglie secche, se la tocchi rimbomba. Il fuoco va dove il vento lo fa andare. C’è una guerra contro le fiamme casa per casa che coinvolge i volontari dell’Antincendi boschivi e i Vigili del fuoco per difendere le abitazioni – prosegue – Gli elicotteri per il fumo stagnante hanno avuto anch’essi difficoltà a centrare l’obiettivo”. Secondo il presidente “ci sono state denunce di inneschi dolosi che non è sembrato poi fossero tali. Lasciamo alle autorità inquirenti fare il loro lavoro” e che alla base “c’è un problema di pulizia dei boschi. Mi raccontavano che una volta nelle borgate litigavano tra vicini per strapparsi le foglie secche da raccogliere perché le mettevano a fare il lettime nelle stalle. Adesso altro che raccogliere le foglie, c’è un’incuria diffusa”. Su  Radio1  ha parlato invece della questione aerei ed elicotteri: “In Piemonte sono operativi 5 Canadair, incluso quello dirottato sull’incendio a Varese. Il problema è che magari le condizioni meteo non permettono di operare, ieri per esempio non consentivano ai Canadair né di approvvigionarsi nei bacini alpini a causa del troppo vento in quota, né di intervenire perché il fumo concentrato in basso non permetteva di centrare gli obiettivi”.

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Sulla sua pagina Facebook, Chiamparino ha inoltre pubblicato un lungo  post: “Come saprete sabato e domenica sono stato nei luoghi colpiti dagli incendi: Bussoleno, Caprie, Rubiana, Giaveno, Cantalupa, Locana, accompagnato dai volontari dell’A.I.B, dai vigili del fuoco, dai sindaci, dalle persone che lì abitano. Ho visto con i miei occhi, ieri, la guerra contro il fuoco, combattuta casa per casa, e le difficoltà dei soccorritori alle prese con il vento e il fumo. Ho visto anche la grande preparazione e professionalità di un sistema che funziona, persone con esperienza e competenza che sanno come e quando agire. Siamo in emergenza dal 5 ottobre, sono passati 25 giorni, e l’emergenza continuerà fino a quando non ci saranno mutamenti delle condizioni meteo. Ma anche in questi giorni di massima emergenza non c’è stato un danno alle persone, sono stati marginali i danni alle cose o alle infrastrutture: non è stata fortuna, ma l’abnegazione e la professionalità dei volontari e degli operatori antincendio, che sono arrivati in Piemonte da ogni parte d’Italia e che ringrazio ancora. Sono invece un po’ stufo di tutti quelli che in questi giorni di emergenza si stanno scoprendo allenatori della Nazionale sbandierando soluzioni e schemi di sicuro successo: perché non ne esistono, e perché la lotta al fuoco è seria e va affrontata con competenza, non con faciloneria e improvvisazione. Credo che non spetti alla politica decidere quali e quanti Canadair far alzare in volo, ma spetta alla politica metterli a disposizione, ed è quanto abbiamo fatto quando abbiamo dato piena disponibilità di budget per tutte le operazioni di soccorso, sulle quali devono però decidere i corpi addetti”. Dal 10 ottobre le squadre antincendio regionali e dei Vigili del fuoco hanno dovuto affrontare più di 300 incendi, più o meno importanti, con l’impiego di circa 300 volontari per turno. Soltanto domenica 29 sono stati gestiti 39 incendi con 602 volontari coadiuvati dai Vigili del Fuoco. I mezzi impiegati sono stati 195 ed è stata allertata anche la componente della Protezione civile, pronta a dare assistenza alla popolazione su richiesta dei sindaci”.

GG – www.regione.piemonte.it

Piemonte flagellato. E la Regione?

Il Piemonte è flagellato dagli incendi. Non voglio fare  polemica strumentale. Questo è un gioco che non mi è mai piaciuto. Però  la gestione del fenomeno non può essere fatta prevalentemente in termini di comunicazione come stiamo assistendo per lennesima volta da parte di Chiamparino. Non serve a molto la foto con la camicia a scacchi e la pacca sulla spalla. Come mai si è aspettato  prima di  chiedere lo stato di calamità e comprendere la gravità della situazione? Non si poteva intervenire in modo più massiccio per evitare questo inferno? Qual è la strategia da seguire per  salvare il nostro patrimonio boschivo  ed agire, se possibile, in prevenzione? Per esempio, farsi carico di un sistema di monitoraggio capillare attraverso la  protezione civile. Ancora, approvare un programma per incentivare unazione di pulizia che da anni  non viene fatta.Cento anni fa i nostri boschi erano più puliti di oggi perché i proprietari li curavano. Sono degli esempi , però, la sola  visita nelle zone colpite non basta.

Roberto Cota

Sentenza esemplare: i due giovani bulli condannati a 8 anni e sei mesi

Per mesi, tra il 2013 e il 2014  lo avevano fatto ubriacare e mangiare escrementi,  violentato con un ombrello, e fatto appartare con una prostituta. I due ragazzi torinesi autori di queste angherie sono stati condannati  otto anni e sei mesi di carcere dal tribunale di Torino. La loro vittima prediletta era un loro compagno di scuola allora 16enne, loro sono di qualche anno più grandi. Uno dei legali di parte civile, l’avvocato Maria Giovanna Musone, scrive l’Ansa, parla si “sentenza esemplare”.

Marco Briolini, terzo appuntamento con “Vestiti d’Artista”

E’ iniziato il terzo appuntamento con l’artista in “Vèstiti d’Artista” o “Vestiti d’Artista” il progetto nato in concomitanza del Salone del Mobile di Milano, da un’idea di Cinzia Sassone, fashion designer ed illustratrice di moda. Il progetto “Vestiti d’Artista” riunisce un gruppo poliedrico ed eclettico di designer, di artisti e intellettuali impegnati a promuovere la contaminazione tra il mondo della moda e quello dell’arte: la scuola Arte e Moda di Rita Corino che diventa atelier di lavoro e galleria d’arte, il pittore e critico d’arte Piergiorgio Panelli consulente del progetto ed artista egli stesso e poi designer, pittori, scultori, poeti, già noti e non, che lavorano sul territorio, ma anche con un respiro territoriale che va al di là dell’ambito prettamente monferrino. Influenzandosi a vicenda arte e moda creano una sinergia, un’ispirazione che permette di costruire abiti e modelli diversi e originali. Tessuti studiati, creati, costruiti insieme agli artisti che diventano opere da indossare. Il terzo degli artisti/espositori, nella sede di Arte e Moda in viale Morozzo di San Michele 5 a Casale Monferrato, è, da sabato scorso 21 ottobre, Marco Briolini, che ha raccolto il testimone da Piergiorgio Panelli. Marco Briolini, alessandrino di nascita, vive e lavora nel suo studio di comunicazione a Casale Monferrato.

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La sua formazione artistica gli ha permesso di sperimentare stili diversi, dalla pittura alla grafica, dal figurativo alla pop art, approfondendo quest’ultima in particolar modo, in quanto gli permette di trattare temi di ogni tipo, dal mondo della natura popolato da immagini di pesci ai prodotti di consumo e personaggi famosi e non. Negli ultimi dieci anni, dopo aver sperimentato in passato vari linguaggi e mezzi espressivi, tra cui la pittura ad olio su tele e chine nere o colorate su carta, si è dedicato al disegno su tavole utilizzando tempere unitamente a smalti e acrilici, pigmenti, etc. attraverso una neopop-figurazione fatta di immagini mediante l’utilizzazione di un archivio delle stesse tratte dal vasto repertorio massmediatico. All’inaugurazione del suo periodo ha preso parte il pubblicitario Elio Carmi, mentre l’assessore alla cultura Daria Carmi era passata il giorno precedente al vernissage, e ha avuto parole di elogio per l’iniziativa. Spiega Cinzia Sassone, direttore artistico del progetto: “Marco Briolini e i suoi ritratti POP dai toni sgargianti e policromi mi hanno permesso di creare 2 outfit un po’ sixties   dove il COLORE è protagonista. Il tailleur GERONIMO ha dettagli unconventional : il giacchino couture in tessuto jacquard 3D è arricchito con ricami , punti luce e vezzose piume sulle maniche così come la gonna a trapezio monocromo. Il ritratto di DALI’ diventa una stampa patchwork a scacchi sul top over annodato davanti, l’ho abbinato alla vaporosa gonna color-blocks , un po’ tutù , multistrato, dall’allure romantico ”

 

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INFO E CONTATTI
ARTE e MODA c.e.s.i.p.

Viale Morozzo San Michele 5   15033 Casale Monferrato (AL)

Tel.. 0142590395 arteemoda.cesip@gmail.com www.arteemodacasale.com
Facebook : Arteemoda Casale Monferrato

Instagram : Arteemodacasale

 

Detenuto evade dal permesso premio

Stava scontando una pena per diversi reati commessi quando era ancora minorenne

Un detenuto romeno di 23 anni è evaso durante un permesso premio. Non ha fatto più rientro al carcere Ferrante Aporti, dove stava scontando una pena per diversi reati commessi quando era ancora minorenne. Il sindacato della polizia penitenziaria Osapp denuncia l’accaduto.