Ulisse si salvò chiamandosi Nessuno- Pagina 4

Blu è il colore del tuo autismo

alessia-2alessiaLe poesie di Alessia Savoini

 

Micromondo scheggiato di colore azzurro

cola il rumore all’interno di quelle pupille

e rimane segreto tutto quello che hai visto.

Lentamente, annega il racconto nel blu sguardo del tuo comunicare,

pioviggina adesso dalle tue palpebre

ma quel cielo non diventa grigio.

Quei neri portali, isole nel silenzioso scagliarsi delle venature nella tua iride,

pulsano e manifestano

le parole che non sai dire.

Insegnami a guardare

e quando rimarrò senza verbo

potrò ugualmente esprimere

questo tacito sguardo sul mondo.

Armonie

alessia-2Le poesie di Alessia Savoini

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La primordiale forma di anarchia 

era la più elevata modalità di comprensione

che la scissione tra il tutto richiedeva 

affinché ci fosse armonia.

Il momento dell’equilibrio

alessia-2Le poesie di Alessia Savoini

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Bambino che sogni di andare lontano,
seduto ad ascoltare il vento nell’occhio di un uragano
aspettando che il sole brilli sopra la testa del mondo
lasciati travolgere dalla sensazione di essere,
esci dal tuo mondo di inutili paure,alessia
sovrasta il passato.
E allora corri, corri più lontano
corri finché il mare non diventa cielo
gioca ad inseguire l’ultimo sogno di un adulto
Mostra gli orizzonti a un cieco che guarda;
non sei tu a decidere con che occhi vedere.

A piedi scalzi

Le poesie di Alessia Savoini

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alessiaLenti avanzammo su di quel grigio asfalto
Sullo sfondo in risalto per l’assalto di un risveglio di coscienza in soprassalto
E quel sussulto sul volto di uno scalzo
A sentir la terra ancora era assorto

Con le suole lui faticava a percepire
Perché la distanza crea il vuoto tra il guardare e il vedere
E filtrati gli assetati sguardi tra gli squilibrati soggiogati
Il portavoce di un dio dichiarò di esser già morto

Per questo viaggio non c’è posto
Per chi vive di sé e non di piuttosto
Mai scomposto
Poiché prima che l’alternativa ti renda esposto
alessia-2Ti sarai ormai decomposto

Riposto
Nel grembo della terra a batter nel mio seno prima ancora di esser sostanza eterna
Rivendica quel gesto prima di esser morto
E a sentir la terra ti sorprenderai assorto.

Scintille

alessia

Le poesie di Alessia Savoini

 

Lo stridio di un sogno si perse nell’aria come fa la nube di fumo prodotta dall’ardore del tabacco. Per convenzione, si fa risalire l’origine dell’uomo alla corsa in un prato, capace di pensare al concetto e di storpiare un’idea, ma non in grado di collegarli nella medesima forma manifesta del divino. Egli urla e si dimena ogni qual volta si sente nascere, o forse morire: dal pensiero di Dio si staccò per essere feto; alessia-2muore una volta per venire al mondo, poi cambia abito e nasce di nuovo, in un nuovo sé.Così da scalatore di fronde e cortecce diventò scrittore: ciò che riposa nel silenzio del mondo ora scaturisce egli con le sue mani; fu così che l’artista riconobbe in sé il divino. E quella potenza che un tempo mosse le cose altro non è che la sua voglia di creare. E il bambino, felice e sopraffatto, capisce di star nascendo, mentre il mondo crede di vederlo morire.

 

Alessia Savoini

“Amore, conoscenza, distacco”

alessia-2Da questa settimana il Torinese inizia a pubblicare alcune  poesie di Alessia Savoini. Nasce nel 1994, a Borgomanero. Trascorre la sua adolescenza fluendo negli sguardi di artisti e nel respiro di antichi poeti, soffocando nei polmoni l’umido sudore degli alberi, in quella zona tra i due laghi, in cui permarrà fino a poco dopo il diploma, conseguito nel 2012 presso il liceo Scientifico.Vive un anno a Biella, per poi trasferirsi definitivamente a Torino, dove frequenta il corso di laurea in Educazione Professionale. E’ autrice di una raccolta di poesie, che prese forma nel 2009, ed è affascinata da tutto ciò che è arte, espressione e segue lo stile di vita dello yoga.È uno spirito libero in continuo fluire, ama venire a contatto con più realtà possibili e rimodellarsi ogni qualvolta una nuova dimensione individuale si incontra con la sua, senza perdere i valori di base. Promotrice del lasciarsi emozionare, con le sue poesie, avverse alla rigidità della metrica, si reinventa nel mestiere di emozionatrice.

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“Amore, conoscenza, distacco

alessiaC’era una volta, in un definito punto del respiro cosmico, l’intima illusione di rimanere. Solo l’audace nel suo ammirare il blu cielo si chiede quanto lontano stia guardando e il suo fluire scorre nelle vene dell’universo. Pulsa nell’esplosione delle stelle e scalpita nei piedini del feto, che si fa largo nel grembo della madre terra, a germogliar sulle più alte vette un seme, a cui prima o poi verrà voglia di svegliarsi.

Sul monte un’altalena. Andare forte era ragion per cui, toccare con la punta dei piedi quell’astrazione che crea un vuoto nostalgico, il confine tra un posto sentito come sicuro e ciò che non ci è concesso vedere. In quel background di allucinazioni, tornare indietro è violento, ma stare vicino è logorante e fa male. Quanto tempo ancora si può godere di questo altalenarsi?

Che importa se distanti il mondo non accorcia le sue misure. Potrei innamorarmi di chiunque nello sguardo rifletta il panorama del mondo, di cui è bello far parte senza sentirsi appartenere. E quello sguardo sul mondo, quello stesso panorama che scrutano i miei occhi, in una vastità di realtà quante sono le entità a crearla, lo osservo nei tuoi, buchi neri in cui scivola il colore d’iride, portali d’accesso al tuo microcosmo e sentirmici a casa. Ti guardo e scorgo tutte le possibili esistenze in cui avrei scelto quell’illusorio punto dello spazio – tempo in cui saremmo esistiti insieme. E sapere che in ogni altrove ti potrei solo amare.

Alessia Savoini

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