Torino- Pagina 78

Vinovo, l’ippodromo riparte il 10 febbraio con il Quinté

Tra gennaio e la prima settimana di febbraio, driver e cavalli di stanza a Vinovo hanno tenuto alto il nome della piazza torinese, correndo e spesso vincendo corse importanti fra Milano, Albenga e Cagnes-sur-Mer.

 

Adesso però è arrivato il momento di tornare a casa: mercoledì 10 febbraio infatti parte la stagione 2021 sulla pista dell’Ippodromo di Vinovo, ancora una volta tirato a lucido per l’occasione. Sette le corse in programma dalle 13.55 compreso in chiusura il ‘Premio Torino’, Tris Quartè Quintè per cavalli da 5 anni in su con partenze sue due nastri e ben sedici al via.

Per adesso dal MIPAAF è arrivato soltanto il calendario per i primi tre mesi dell’anno e sappiamo già che per questo mese l’appuntamento con il trotto sarà tutti i mercoledì (il 10, il 17 e il 24 febbraio). Per il mese di marzo invece già calendarizzati i primi 3 mercoledì (rispettivamente il 3, 10 e 17). Ma da domenica 28 marzo cominceranno anche gli appuntamenti festivi. In attesa della conferma ufficiale, domenica 4 aprile domenica 11 aprile dovrebbero essere le date riservate al ‘Gran Premio Città di Torino‘ e al ‘Gran Premio Costa Azzurra‘, non necessariamente in quest’ordine.

L’impianto torinese è rimasto fermo, ma ha continuato a lavorare per essere sempre all’altezza della sua tradizione, dopo un 2020 che nonostante i problemi legati alla pandemia ha regalato comunque soddisfazioni notevoli. «La stagione 2021 ricomincia a porte chiuse. Non ci sono ancora i requisiti per riaprire i nostri impianti – spiegano dalla direzione dell’ippodromo – ma facciamo notare che i grandi spazi di cui dispone l’ippodromo, all’aperto e all’interno della nostra tribuna, permetterebbero con le dovute regole, già testate, di garantire distanziamenti e sicurezza. Quando questo sarà possibile, accoglieremo dopo mesi il nostro pubblico. Vedere gli ippodromi italiani desolatamente vuoti è un rammarico. Speriamo che la stagione primaverile, a cominciare dai Grandi Premi ad aprile, porti anche la riapertura dei cancelli insieme a tante novità per i nostri appassionati».

Porte chiuse quindi mercoledì 10 febbraio, con la possibilità comunque di seguire tutte le corse sui canali di Unire TV, sul 220 di Unire Sat e sui nostri social per tornare a vivere le emozioni della pista.

Aggressioni alla Polizia: la nota del Siulp

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio BRAVO, in merito alla liberazione immediata dei minorenni autori di atti di intimidazione nei confronti dei poliziotti della volante.

Ormai il coro è unanime nel considerare che queste intimidazioni che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni, siano diventate una prassi preoccupante e finanche scontata.

Una prassi che concerne azioni di intimidazione, perpetrate anche da soggetti minorenni, verso le pattuglie di polizia che adempiono al loro lavoro e che dovrebbe far indignare tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza e la salvaguardia del futuro della convivenza civile.

Ma quello che ancora più preoccupa e rende incresciosa questa situazione sono le conseguenti sanzioni penali che non riescono a rendere incisiva e deterrente la loro finalità educativa.

Ci si chiede cosa ne pensino i politologi, i sociologi, gli psicologi, i penalisti, gli studiosi delle scienze comportamentali quando constatano che a fronte di aggressioni o atti intimidatori nei confronti delle forze dell’ordine, anche da parte di minorenni, l’unica risposta sanzionatoria è la loro immediata liberazione.

Dal punto di vista esperienziale constatiamo come queste scelte sanzionatorie accrescano l’autoesaltazione di questi soggetti che li porta ad emulare questo comportamento avverso alla polizia, considerato rappresentativo di una sorta di malsano coraggio diretto a sfidare le forze dell’ordine, l’autorità, la legge.

Se non si vuole procedere a misure detentive nei confronti di soggetti minorenni, continua il Segretario del Siulp di Torino, sarebbe il caso di pensare seriamente a soluzioni alternative che prevedano lavori socialmente utili puntando veramente e seriamente alla rieducazione di questi piccoli delinquenti che devono essere ricondotti nel giusto alveo della convivenza civile e del rispetto verso i tutori dell’ordine.

Diversamente, non si comprende, a cosa servano i seminari, i congressi, gli approfondimenti scientifici che concernono la rieducazione, la risocializzazione, il riadattamento sociale dei delinquenti quando a fronte di simili comportamenti delinquenziali questi soggetti vengono rimessi nel contesto sociale senza alcuna sanzione efficace ed intimidatrice, capace di dissuaderli dal commettere nuovamente simili reati.

È abbastanza chiaro che di fronte ad un immobilismo di politica criminale dove il senso di impunità rende sempre più intraprendente il delinquente nel perpetrare azioni criminali, le forze dell’ordine che sono deputate a far rispettare la legge saranno sempre più bersaglio di aggressioni e poca considerazione, attesa l’assenza stessa di una pena incriminatrice che sia in grado di inasprire questo genere di reati.

I gruppi di lettura del Circolo dei lettori approdano sul web e diventano Extra 

gruppi di lettura della Fondazione Circolo dei lettori approdano sul web e diventano Extra per offrire a lettori e lettrici approfondimenti a tutto tondo su libri, autori, artisti e filosofi. Letteratura concentrata:

questo lo slogan che accompagna i gruppi di lettura Extra, cicli di quattro o sei incontri per i quali sarà sufficiente acquistare un biglietto che darà accesso al gruppo nella duplice versione diretta o on demandLeggere insieme non è mai stato così semplice. Episodi di letteratura concentrata con conduttori d’eccezione, un invito a concentrarsi sulla cultura, veicolo di scoperta e incontro, anche online, per andare a fondo e interrogarsi sul presente e su noi stessi attraverso parole e immagini.  Leggi con noi!

 

istruzioni per l’uso:

– scegli il gruppo (anche più di uno!);

– acquistalo su vivaticket;

– arriva via mail il biglietto con un codice;

– quando è il giorno e l’ora dei singoli appuntamenti clicca “guarda” e inserisci il codice per far partire il video;

– se non riesci a vederlo in diretta, puoi farlo on demand (i passaggi sono gli stessi);

– se compri 3 Gruppi Extra hai diritto a uno sconto per l’acquisto o il rinnovo della Carta Plus (con cui puoi partecipare ai Gruppi di lettura che durano tutto l’anno).

 

 

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Zona gialla, abbastanza bene i ricavi dei bar ma non dei ristoranti

All’incirca il 90% dei locali torinesi ha riaperto nel weekend, un terzo soltanto ha però realizzato ricavi pari al periodo giallo prenatalizio

Purtroppo per gli altri il calo registrato è tra il 10 e il 30%, secondo un’indagine dell’Epat Torino. Sono andati abbastanza bene i bar, ma non i ristoranti che sono ancora costretti a chiudere alle 18. Una buona metà degli esercizi aperti ricorre all’asporto, mentre usa il delivery solo il 28% a causa delle difficoltà logistiche e dei prezzi elevati delle piattaforme.

 

Un aiuto alle microimprese arriva da diocesi e Compagnia di SanPaolo

Avviata un’iniziativa per il territorio con il coinvolgimento della Fondazione Operti, Associazioni di categoria delle piccole imprese e Compagnia di San Paolo

Un servizio di accompagnamento al credito per le microimprese e lavoratori autonomi maggiormente in difficoltà
In Piemonte si evidenzia il calo delle assunzioni, l’aumento delle richieste per il Reddito di emergenza e per la CIG in deroga

 Arcidiocesi di Torino e Intesa Sanpaolo hanno avviato un’iniziativa congiunta per sostenere le microimprese e i lavoratori autonomi del territorio, particolarmente colpiti dalla pandemia e dall’incertezza economica. L’obiettivo è offrire un servizio di accompagnamento al credito permettendo loro di riprogrammare un futuro lavorativo.

 

L’iniziativa è stata presentata  in live streaming da Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, MonsignorCesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, Tom Dealessandri, Presidente della Fondazione Don Mario Operti e Teresio Testa, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo.

Il progetto è coordinato dalla Fondazione don Mario OpertiOnlus, “braccio operativo” dell’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, che rafforzerà così la disponibilità delFondo So.rri.so, nato per porre argine agli effetti sociali ed economici della pandemia nella vita quotidiana delle persone.All’iniziativa hanno inoltre aderito tutte le Associazioni di categoria delle piccole imprese e Compagnia di San Paolo,che contribuiranno a portarla a conoscenza dei soggetti interessati e a garantirne un’efficace e corretta fruizione. I territori coinvolti coincidono con il perimetro dell’Arcidiocesi di Torino: 137 Comuni della Città metropolitana, 15 in provincia di Cuneo e 6 in provincia di Asti. Il Gruppo Intesa Sanpaolo metterà a disposizione un numero selezionato di filiali per dar corso immediato agli interventi.

Il punto di forza dell’iniziativa nel clima di incertezza del momento è la tutela congiunta fornita dai soggetti promotori ai richiedenti, che non solo potranno contare su un supporto professionale per la valutazione dei progetti, ma anche su un sostegno morale per guardare al futuro con maggiore fiducia. I finanziamenti concessi, rimborsabili in massimo 6 anni, beneficiano di un tasso dello 0,4% grazie alla garanzia prestata dalla Fondazione Operti, moltiplicata daIntesa Sanpaolo.

L’impatto della pandemia sul tessuto socioeconomico piemontese è drammatico (dati Ires Piemonte): oltre 33.000 aziende e quasi 100.000 lavoratori interessati dalla Cassa integrazione in deroga a dicembre 2020, con una spesa stimata di circa 182 milioni di euro. Nel solo periodo gennaio-novembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, si registrano 174.000 assunzioni in meno. Aumenta il numero di famiglie beneficiarie di misure pubbliche a sostegno del reddito rispetto all’anno precedente. Il Reddito di emergenzaè stato richiesto da 15,1 famiglie piemontesi ogni 1.000, valore superiore alle altre regioni del nord, eccetto Liguria (15,5) ed Emilia-Romagna (22,5).

L’Arcivescovo di Torino, Monsignor Nosiglia ha osservato: “Il lavoro è la prima emergenza sociale. Era un nodo critico già prima dello scoppio violento della pandemia; oggi lo è diventato drammaticamente. E senza le imprese non può esistere lavoro. Per tali ragioni, abbiamo ritenuto opportuno costruire un’iniziativa specifica a sostegno del credito delle microimprese che, come sappiamo, rappresentano la principale filiera produttiva del nostro Paese e del territorio torinese. Attraverso un gesto concreto, complementare alle tante iniziative pubbliche e private, vogliamo mostrare la nostra vicinanza a questa importante realtà sociale, camminando insieme a quei tanti piccoli imprenditori che quotidianamente devono lottare per mantenere viva la propria realtà produttiva”.

Il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro ha commentato: “Il dialogo di Intesa Sanpaolo con gli enti che hanno a cuore il sostegno sociale delle nostre comunità ha radici lontane. Siamo grati a Monsignor Nosiglia per aver contribuito con forza e determinazione a tenere alto il livello di attenzione rispetto alla situazione di emergenza e orgogliosi di poter dare subito il via ad un’iniziativa congiunta molto concreta. Essere una Banca d’impatto ci permette infatti di dare ascolto e risposta ad esigenze che vanno oltre alla tradizionale attività creditizia, ma che reputiamo fondamentali per il benessere comune”.

All’accademia di Medicina: tumori cutanei, dalla prevenzione alle terapie innovative

Venerdì 12 febbraio alle 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino organizza una seduta scientifica on line dal titolo “Tumori cutanei: dalla prevenzione alle terapie innovative”.

Introduce l’incontro Maria Grazia Bernengo, professore di Dermatologia all’Università di Torino e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione per la prevenzione e cura dei tumori in Piemonte, nonché socio ordinario dell’Accademia. I relatori saranno Pietro Quaglino e Maria Teresa Fierro, entrambi soci dell’Accademia. Pietro Quaglino è professore associato presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Mediche, ricopre il ruolo di Dirigente Medico di primo livello presso la Città della Salute e della Scienza di Torino. Maria Teresa Fierro è professoressa di Dermatologia all’Università di Torino e Direttore della Struttura Complessa di Dermatologia presso Città della Salute di Torino.

«L’incidenza del melanoma in Italia, ed in modo particolare a Torino, mostra un trend in costante aumento, ma la diagnosi precoce e la prevenzione permettono di ridurne la mortalità. Negli ultimi anni lo sviluppo delle conoscenze in ambito di patogenesi molecolare dei tumori cutanei e di immunoncologia ha portato allo sviluppo e sperimentazione in ambito clinico di una serie di nuovi composti sia come target therapy a bersaglio molecolare sia come immunoterapia» (Insalutenews.it).

In ottemperanza alle disposizioni del DPCM relative alle misure di contenimento della pandemia, si potrà seguire l’incontro solo collegandosi al sito

www.accademiadimedicina.unito.it.

Il coprifuoco non ferma i ladri ma i carabinieri li arrestano

Controlli dei carabinieri, fermata banda di ladri in azione nonostante il divieto alla mobilità notturna disposto dalla normativa anticovid

Nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti dal comando provinciale e finalizzati a contrastare i reati contro il patrimonio e a verificare il rispetto della normativa anticovid, i carabinieri hanno fermato una banda di ladri.
I fatti si sono verificati a Collegno, nell’hinterland torinese, dove su segnalazione di un cittadino che aveva sentito rumore di vetri rotti, i militari della locale Stazione sono intervenuti nei pressi di un bar, riscontrando che la vetrata era stata infranta utilizzando un tombino. A breve distanza hanno notato la presenza di un’autovettura con a bordo due uomini e una donna che, alla loro vista, si sono dati alla fuga. Dopo un breve inseguimento in auto sono stati raggiunti e fermati, consentendo di accertare che erano stati loro a introdursi nell’esercizio commerciale con la tecnica della “spaccata”, ma senza asportare nulla.
Ai ladri, sottoposti agli arresti domiciliari, è stata anche contestata la violazione della normativa anticovid che vieta di uscire di casa tra le 22.00 e le 05.00, se non per giustificati motivi.

“Quel divieto di sosta inutile”

Caro direttore, i cittadini residenti in viale dei Mughetti 5 mi hanno segnalato, ed ho effettuato un sopralluogo insieme ad una delegazione di essi, che è presente un divieto di sosta inutile all’incrocio con via delle Pervinche.
Non capisco perché anni fa è stato inserito il divieto, il marciapiede subisce una rientranza proprio per permettere il parcheggio di auto.
Inoltre, situazione ancora più strana, qualche metro dopo, all’altezza del civico 3, lo stesso divieto, che era presente è stato rimosso.
Il problema del parcheggio per i residenti di questo palazzo delle Vallette è diventato ormai un incubo, nel cortile dell’alloggio Atc non ci sono posti auto, sulla strada la possibilità di parcheggio è scarsa, se aggiungiamo un divieto di sosta inutile capiamo perché i cittadini sono arrabbiati.
Abbiamo scritto alle istituzioni per richiedere una verifica e la possibilità di eliminare il divieto, così da creare 7 parcheggi e ad Atc per vagliare l’ipotesi di creare qualche posto auto all’interno del cortile del civico 5 che ad oggi non ne ha.
Va bene che questa amministrazione ci vorrebbe tutti in bici e monopattino, ma ad oggi sono ancora in maggioranza i cittadini che utilizzano la propria auto e crediamo che dopo una giornata di lavoro debbano avere la possibilità di parcheggiare senza perder troppo tempo.
Paolo Biccari
Moderati circ.5

Un misterioso Templare al Monte dei Cappuccini

C’è un cucchiaio di rame con la croce templare, c’è una ciotola in ceramica con la stessa croce e c’è uno scheletro molto antico sepolto insieme ai due oggetti.
Era probabilmente la tomba di un templare che conferma la presenza dell’Ordine del Tempio nell’area circostante il Monte dei Cappuccini dove oggi ci sono il convento, la chiesa di Santa Maria al Monte e la sede del Museo nazionale della Montagna. Ma anticamente, in cima alla collina, si trovava una fortezza, un’antica “bastita” militare, da cui si controllavano i movimenti sul Po. Il Monte dei Cappuccini era protetto dai Cavalieri Templari che, schierati a difesa del ponte di legno sul grande fiume, controllavano il passaggio dei pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena. La fortezza fu poi ricostruita nel Duecento da Tommaso II di Savoia consigliere dell’imperatore siculo-germanico Federico II di Svevia che amava circondarsi per la sua guardia personale di cavalieri teutonici e anche di cavalieri templari prima che il loro rapporto degenerasse in aperta ostilità. Proprio nella zona un tempo occupata dalla bastita sono stati effettuati due ritrovamenti importanti a conferma della presenza templare nell’area collinare torinese. Gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale il Monte dei Cappuccini fu restaurato subito dopo il conflitto e durante i lavori fu trovata una sepoltura maschile molto antica. In seguito, nei primi anni Novanta, nella stessa zona, venne rinvenuto un cucchiaio di rame con la croce dell’Ordine del Tempio e poco distante sono stati trovati alcuni frammenti di una ciotola in ceramica con la stessa croce templare. I due oggetti appartenevano probabilmente al corredo funebre della sepoltura e attestano la presenza dei Cavalieri del Tempio a Torino.
Dopo studi durati almeno vent’anni un gruppo di ricercatori è giunto alla conclusione che l’uomo sepolto potrebbe essere quello di un templare sepolto nudo secondo gli usi dell’Ordine secondo cui il voto di povertà non prevedeva nient’altro. Inoltre, notano gli esperti, il ritrovamento del cucchiaio e della ciotola indica la presenza di un corredo funebre modesto dal momento che la regola dell’Ordine assegnava ai semplici cavalieri solo posate in legno o in rame. Forse si tratta dei resti di fra’ Ogerio che nella seconda metà del Duecento guidava la mansione templare a Torino. I Templari avrebbero posseduto, a partire dal 1156, case e terreni in borgo Vanchiglia, in Val San Martino e in altre zone collinari. La loro base principale era la mansione templare di Santa Margherita con la chiesa annessa. Non si sa con esattezza dove si trovasse: non in collina ma forse nell’angolo sud-orientale delle mura, fuori Porta Marmorea, lungo la strada che portava al Valentino.
Filippo Re

“Mascherine certificate sui mezzi pubblici”

Il Consiglio della Circoscrizione 4 ha approvato l’interpellanza alla Sindaca da me presentata in qualità di consigliere circoscrizionale di Torino in Comune La Sinistra, che chiede di valutare l’obbligatorietà delle mascherine certificate sui mezzi pubblici ( ffp2 e chirurgiche).

Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questo atto perchè è urgente un tempestivo incremento delle misure di sicurezza. Le mascherine di comunità nella prima fase pandemica hanno rappresentato uno strumento importante vista la scarsità delle forniture, ma ad oggi ci sono tutte le condizioni per utilizzare idonei dispositivi di protezione. Dispositivi valutati da organi di controllo e di verifica, che rispondano ai requisiti di sicurezza prescritti come quelli relativi ad esempio alla capacità filtrante; parametri non rilevabili dalle mascherine di comunità. Sui mezzi pubblici, dove è più complicato garantire il distanziamento fisico, si utilizzino solamente mascherine certificate. Servono misure di sicurezza più prudenti ed efficaci ed è su questo che nei prossimi giorni Sindaca e Assessorati competenti si devono esprimere.

Simone Ciabattoni Torino in Comune La Sinistra