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Ritornano a Torino le ATP Finals, anche allo Sporting

Dal  13 al 20 novembre prossimi

 

A novembre allo Sporting tornano i campioni in occasione delle ATP Finals. Oltre a Djokovic quest’anno il Circolo della Stampa ospiterà nelle sue strutture anche il mitico Nadal.

Essere training center delle Nitto Atp Finals per il Circolo della Stampa rappresenta un momento di grande prestigio, oltre che un dovere morale per la città. Già ai tempi della candidatura il Comune e la Federazione Italiana Tennis indicarono lo Sporting quale sede degli allenamenti.

Oltre al prestigio e al ruolo sociale ricordato, il beneficio principale rappresenterà 1.5 milioni di euro certificati, in arrivo alle casse dello Sporting da parte della Federazione, Ministero dei Beni Culturali e sponsor istituzionali, tra cui Intesa Sanpaolo.

Il Comitato di Presidenza e il Consiglio direttivo sono stati in grado di rinnovare le strutture grazie a queste risorse. Entro la fine dell’anno si aggiungerà un parcheggio di 30 posti con entrata in via San Marino.

Le Nitto ATP Finals tornano così a Torino dopo la prima edizione dello scorso anno e si svolgeranno al Pala Alpitour dal 13 al 20 novembre prossimo.

Si tratta del più importante torneo di fine stagione nel tennis maschile, che vede ogni anno partecipare i migliori otto giocatori e le migliori otto coppie di gioco.

Durante tutto l’anno i giocatori competono per conquistare i punti Fed EX ATP Rankings, nel tentativo di guadagnare uno degli otto amatissimi posti, vincendo il titolo più prestigioso a livello indoor.Il torneo delle Apt Finals è iniziato quaranta anni fa nel 1970,quando a Tokyo si svolse il primo Masters. Dal 2000 l’evento èstato ospitato in varie città, tra cui Lisbona, Sydney e Shanghai.

Dal 2009 al 2020 si è, invece, svolto a Londra, per approdare a Torino dove rimarrà per ben altri quattro anni.

MARA MARTELLOTTA

La procrastinazione

La procrastinazione, dal latino “pro” (a favore) e “cras” (domani) è la tendenza a rimandare a dopo un’attività, un compito, un impegno.

Solitamente si tende a procrastinare per guadagnare tempo, per ritardare la soluzione di un problema o per evitare una situazione spiacevole, preferendo svolgere altre attività più piacevoli o meno stressanti (ozio, svago).

Non va visto necessariamente come un atto negativo; talvolta si procrastina per studiare meglio la situazione, per attendere un momento più propizio per agire. Diventa negativo quando si rischia di pagare per questo ritardo, perché si agisce fuori tempo massimo, perché nel frattempo qualcun altro ha agito contro di noi.

Se anche voi avete questa tendenza, non sentitevi soli: uno studio ha rilevato come almeno il 20% degli adulti e almeno la metà degli iscritti all’Università tenderebbe a rimandare gli impegni; questo spiegherebbe, in parte, il numero di studenti fuori corso.

Quali sono le cause che spingono a procrastinare?Disinteresse verso il compito da svolgere, scarsa autostima, mania di perfezionismo, difficoltà di organizzazione, ipengiofobìa (paura di assumersi responsabilità).

Spesso in questi casi salta fuori la sindrome di Dunning-Kruger, cioè sentirsi inadeguati e percepire le proprie abilità inferiori a quelle degli altri, o addirittura percepire gli altri come bravissimi quando in realtà non lo sono.

E’ evidente che, se ci si rende conto che la tendenza a procrastinare diventa cronica e se da ciò può derivarne un danno per noi, per la nostra economia o per la nostra immagine, si rende necessario adottare dei correttivi.

Se decido di scrivere un libro, non posso aspettare di avere uno studio con la giusta esposizione, la scrivania corretta, il necessario per scrivere subito la versione definitiva: sarà, invece, opportuno cominciare a tirare giù le idee, scriverle anche su un taccuino per evitare che mi passino di mente e solo quando avrò ciò che desidero trasferirò il mio lavoro stando nello studio adatto.

La paura dell’insuccesso, in particolare, spinge all’autosabotaggio; nella nostra mente si sviluppa un meccanismo inconscio che ci porta a trovare sempre nuove scuse, a non trovare mai le condizioni adatte e, quindi, a creare realmente le condizioni per non poter assolvere il compito affidatoci o il progetto che abbiamo in mente.

Anche chi sia affetto da pigrizia congenita deve entrare nell’ottica di provare e lasciarsi andare nella realizzazione del progetto, con ciò di cui dispone, con i tempi che gli sono propri, con le capacità di cui dispone in quel momento. Solo dopo aver iniziato potrà correggere il tiro velocizzandosi, migliorando la creatività, correggendo errori effettuati in corso d’opera.

Ma come iniziare correttamente? Appunto, iniziando. Una buona pianificazione sta alla base di ogni buona riuscita, pianificando le varie fasi con riferimento ai tempi, alla durata, ad altri fattori che possano influenzare la riuscita. Una volta iniziato, il più è fatto, basta sconfiggere l’inerzia che bloccava l’inizio dei lavori.

Naturalmente dipende tutto dalla complessità del lavoro da svolgere; quando più questo è complesso, tanto più andrà suddiviso in piccole parti, ognuna realizzabile distintamente per poi unire le varie parti nel lavoro completo.

Completa un passo alla volta: saltare da una fase ad un’altra prima che sia completata porta soltanto a confondersi ed a non seguire più un filo logico, con l’unico risultato di impiegare più tempo e peggiorare la qualità dell’esecuzione.

Ovviamente ogni distrazione dev’essere bandita: dai social al pub, dal telefono alla TV qualsiasi fonte di distrazione o di disturbo va accantonata, anche facendosi violenza, perché altrimenti sarà un eterno rimandare, ora per un like ricevuto, poi per la telefonata di un amico, poi perché c’è la partita in TV.

Se, ciò nonostante, ancora ti manca lo stimolo ad iniziare poniti un premio al raggiungimento degli obiettivi; come nelle aziende viene concesso l’MBO (management by objectives) al direttore che raggiunga gli obiettivi prefissati, così tu pensa a concederti un premio quando il tuo compito sarà completato. A seconda dell’importanza di ciò che hai conseguito, potrà essere un regalo che sognavi da tempo, un week end da solo o in compagnia di chi desideri, una settimana su un’isola o ciò che più ti piace.

Quando molti anni fa smisi di fumare, nel giro di una notte passai da 60 sigarette al giorno a zero, dopo una settimana ordinai un’auto nuova, sapendo che avrei risparmiato molti soldi e, per contro, che avendo speso per l’auto nuova non avrei potuto permettermi di riprendere il vizio. Dopo 8 anni  ho cambiato auto, e dopo 13 continuo a non fumare.

Imparare ad agire è un esercizio, come fare la dieta o andare in palestra: superate le difficoltà iniziali, scoperto il segreto per riuscire tutto sarà più facile.

 

Sergio Motta

Una giornata per scoprire le università internazionali

UNIVERSITY FAIR

Oltre 30 università da tutto il mondo incontrano gli studenti e le loro famiglie

Sabato 12 novembre 2022 dalle 10 alle 17

Ingresso libero

WINS – Via Traves 28, Torino

Quale università scegliere dopo il diploma? In quale Paese? Quale percorso di studi intraprendere? Quali sono le modalità di immatricolazione e i test da superare?

La scelta dell’Università è un passo decisivo e importante nella vita dei giovani diplomandi. Una scelta da ponderare con calma, un obiettivo da preparare anche anni prima.

Per questo e per rispondere ai tanti dubbi e quesiti di studenti e famiglie, Wins – World International School of Torino organizza per sabato 12 novembre la University Fair.

Una giornata per scoprire il mondo accademico post diploma, grazie alla partecipazione di oltre 30 università da tutto il mondo.

Una vera e propria fiera dell’orientamento universitario, un’occasione unica per scoprire tutto sull’offerta formativa delle diverse università che parteciperanno.

Gli studenti e le loro famiglie saranno guidati direttamente dai rappresentanti delle diverse università presenti che saranno a disposizione per raccontare le tante opportunità offerte dagli atenei e i loro percorsi di studi.

L’evento è rivolto principalmente agli studenti del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori ai quali verranno fornite tutte le informazioni utili per intraprendere la carriera universitaria, che sia in Italia – con un corso di studi in lingua inglese – o all’estero. Dai requisiti di ammissione, ai costi, alle possibilità di ottenere borse di studio, fino alle modalità di iscrizione e immatricolazione, i partecipanti otterranno tutte le informazioni necessarie per prendere una scelta consapevole sul proprio futuro.

L’evento è organizzato in collaborazione con Valdo Academics, che sarà presente con il suo team di esperti per dare informazioni utili ai ragazzi sulle application universitarie: qual è la differenza tra un UK personal statement, un US College Essay o una Motivation letter europea? Come ottenere una borsa di studio? Cosa significano gli acronimi CAS, UCAS, HAT, SAT, ACT, MAT, BMAT, UCAT? Quali sono gli errori più comuni che fanno gli studenti in fase di application?

A queste e altre domande risponderanno gli advisor di Valdo Academics, che distribuiranno materiali e informazioni fondamentali per il percorso di immatricolazione degli studenti.

 

“Le offerte universitarie internazionali – dichiara Giulia Mazzocchi, school manager di WINS – sono un’ottima opportunità per il prosieguo degli studi, ma spesso le famiglie faticano a trovare informazioni strutturate ed esaustive. Per questo abbiamo invitato alcune di queste università a Torino, per raccontarsi alle famiglie e dare a queste ultime la possibilità di scoprirle da vicino. Scegliere è un processo che richiede tempo, si tratta di strutturare correttamente il curriculum dei ragazzi, ma anche di supportarli nel processo di application e prepararli a sostenere eventuali test. Più è ambiziosa la scelta e prima è necessario muoversi. Far incontrare le università ai ragazzi fin dai primi anni delle superiori è per noi importantissimo per offrire a tutti una reale possibilità di scelta”.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

Saranno previste tutto il giorno navette gratuite AR dal centro di Torino.

Per prenotazioni e maggiori informazioni su programma e navette è possibile visitare il sito: www.worldinternationalschool.com

A Palazzo Madama apre “Casa tennis”

IL GRANDE TENNIS È A TORINO

SABATO 12 NOVEMBRE: INAUGURAZIONE 

https://www.turismotorino.org/it

CASA TENNIS
Palazzo Madama, piazza Castello

ORE 14.00 

Inaugurazione e saluti istituzionali 

ORE 15.00

Finale del Premio di Letteratura Sportiva intitolato a Gianni Mura dedicato ai libri di narrativa contemporanea che raccontano lo sport

Premio Gianni Mura: nuovo riconoscimento, nato per valorizzare e promuovere la letteratura, la narrativa e la cultura sportiva e contribuire a diffondere tra giovani e adulti i valori legati allo sport, è un progetto promosso e organizzato da Salone del Libro e Città di Torino, con il sostegno di Compagnia di Sanpaolo,Fondazione CRT e Camera di commercio di Torino, partner Turismo Torino e Provincia ed è dedicato a uno dei più apprezzati giornalisti sportivi, Gianni Mura,scomparso nel 2020.

 

ORE 16.00
Sport Meeting: incontro con Flavia Pennetta e Francesca Schiavone

Le regine del tennis italiano incontrano il pubblico di Casa Tennis.

Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, le uniche italiane ad aver vinto uno Slam in singolare e vincitrici del Roland Garros nel doppio delle Leggende 2022, saranno ospiti a Palazzo Madama per raccontarsi ed incontrare il pubblico.

 

ORE 16.30

Degustazione: I vini aromatici per eccellenza del Piemonte: Asti spumante, Moscato d’Asti e Brachetto d’Acqui in tutte le loro declinazioni

Racconto di come le Docg aromatiche piemontesi hanno saputo trasformarsi per essere adatte a tutti i gusti e loro degustazione.

ORE 17.00
Sport Meeting: incontro con Lorenzo Sonego

Il guerriero del tennis italiano, vincitore di tre tornei ATP primo tennista italiano a battere il leader della classifica mondiale in un torneo di categoria ATP 500 (6-2, 6-1 contro Novak Djokovic a Vienna) incontra il pubblico di Casa Tennis.

PROGRAMMA EVENTI DIFFUSI

PIAZZA SAN CARLO

Ore 10:00 – 18:00 – Magic court – Andrea Tedesco

VIA ROMA

Ore 10:00 – 18:00 – Music court – Alplking 

PIAZZA SAN CARLO

Ore 12:00 – 13:00 – Circus court – Giulio Lanzafame

PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 18:00 – Juggler curt – Glenn Folco 

PORTA NUOVA, VIA ROMA, PIAZZA CARLO ALBERTO, PIAZZA CASTELLO

Ore 15.00 – 17:00 – Marching Band: BANDAKADABRA 

PIAZZA VITTORIO

Ore 16:00 – 18:00 – Circus court – Giulio Lanzafame

TENNIS TOWN BUS 

Ore 17:00 – 18.30 – BUS da Piazza Castello TOUR ROSSO PLUS, info itinerari: https://www.city-sightseeing.it/turin/  – BANDAKADABRA + ToRadio FM 88.5 sempre on board

 

Un teatro viaggiante contro la violenza di genere

QUESTO NON È UN AUTOBUS

inaugurerà il suo tour in giro per le piazze d’Italia

l’11 novembre 2022 a Poirino (TO)

proseguendo dal 14 novembre al 6 dicembre

in 10 Comuni della Provincia di Piacenza

Un’iniziativa ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro

QUESTO NON È UN AUTOBUS: un teatro viaggiante contro la violenza di genere. Un autobus a due piani, ri-allestito e ri-progettato meccanicamente per trasformarsi in teatro su ruote, punto d’ascolto e presidio culturale itinerante, è in partenza per un viaggio lungo le strade d’Italia per incontrare le comunità e affrontare il tema della violenza di genere attraverso interventi artistici e sociali: A Poirino (TO), dove tutto ha avuto inizio, si terrà la tappa inaugurale.

QUESTO NON È UN AUTOBUS è un’iniziativa, ideata e coordinata da Sciara Progetti Teatro, compagnia teatrale specializzata in educazione non formale, riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna, dal Ministero della Cultura e ente di formazione accreditato dal Ministero dell’Istruzione per i temi della creatività.

QUESTO NON È UN AUTOBUS contiene, sui suoi due piani, un punto d’ascolto, spazi attività per il teatro e per videoproiezioni, e deve il suo nome al famoso quadro di Magritte “Ceci n’est pas une pipe” –  simbolo del paradosso tra realtà e rappresentazione – per farsi portavoce di un messaggio ben definito: questo autobus, seppur oggetto a forma di autobus, è in realtà un teatro viaggiante e un contenitore di molteplici esperienze. La sua opera di sensibilizzazione – composta da i temi sociali che verranno affrontati, gli incontri e gli spettacoli che verranno realizzati e i soggetti che accoglierà a bordo, come artisti, educatori, ricercatori, operatori sociali, studenti, cittadini –  sarà solo la rappresentazione di una condizione sociale reale, come le forme di violenza di genere, e potrà avere valore solo al di fuori del BUS, attraverso la consapevolezza e il comportamento di chi è stato coinvolto da esso.

L’idea di realizzare un bus-teatro itinerante si concretizza grazie alla collaborazione tra Sciara Progetti Teatro,  il Comune di Poirino(TO) e la Cooperativa Sociale Mirafiori nel 2018: 3 soggetti uniti dalla visione e  missione comune di diffondere una cultura dei sentimenti  e dell’ascolto, toccando un nervo scoperto della nostra società; temi urgenti e  necessari, più che mai attuali, come quelli della paura e della violenza  sulle donne.

E’ per questo motivo che QUESTO NON E’ UN AUTOBUS inaugurerà l’11 novembre il suo tour in giro per le piazze d’Italia proprio a Poirino (TO) alla presenza di tutta comunità, di chi ha creduto sin da subito in questo progetto: la Casa delle donne di Poirino (TO), la  Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), gli amministratori comunali di diversi comuni del Piemonte, insieme a vari imprenditori di Poirino (TO) e dei comuni limitrofi quali la REER S.p.A.; Witt Italia S.p.A.; FedEli Marocco.

Dal 11 al 12 novembre, QUESTO NON È UN AUTOBUS sosterà a Poirino e nelle frazioni di Favari e Marocchi  (TO), per portare le proprie attività di animazione culturale ad ingresso libero per le comunità tutte. Nella giornata di venerdì 11 novembre il BUS ospiterà in anteprima attività culturali e formative per gli studenti delle classi terze medie delle scuole del territorio, al fine di promuovere nelle giovani generazioni un’educazione alla cittadinanza di genere e una cultura di non discriminazione.

La serata inaugurale aperta al pubblico sarà sempre venerdì 11 novembre alle 20.30 presso il Teatro Salone Italia di Poirino (TO). Dopo un momento ufficiale di presentazione del progetto alla presenza del pubblico, dei rappresentanti amministrativi comunali e regionali e di tutti gli attori del progetto nonché degli Enti e Associazioni sostenitori, si vedrà il debutto del tour del BUS che proprio a Poirino aprirà le sue porte per la prima volta al pubblico. Alla fine della serata si potrà infatti prenotare la speciale visita a bordo del BUS.

Il bus sarà visitabile gratuitamente e su prenotazione nella giornata di sabato 12 novembre 2022: saranno proposte attività interattive ed esperienziali per riflettere sul tema della violenza alle donne e informare sulla cultura del consenso. Nello specifico, sul BUS si potrà assistere a videoproiezioni e sarà attivo un luogo di ascolto, una camera di raccolta di messaggi inviati da adulti o ragazzi,  per poter condividere opinioni, esperienze, pensieri sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla violenza di genere.

Dopo la tappa inaugurale di Poirino (TO), dal 14 novembre al 06 dicembre 2022,  il BUS raggiungerà 10 Comuni montani delle Valli D’Arda, Nure e Trebbia in Provincia di Piacenza, nell’ambito del progetto “Utopia Possibile BUS” finanziato dalla Regione Emilia Romagna. Il BUS sosterà in ciascun comune per tre giornate proponendo gratuitamente attività di animazione culturale ad ingresso libero per la comunità –  al mattino per gli studenti delle scuole e al pomeriggio e alla sera per gli adulti – con l’obiettivo di  promuovere attività di informazione e sensibilizzazione sul tema della cultura del consenso e del contrasto alla  violenza sulle donne oltre che di creare nuove opportunità di rete e possibili collaborazioni tra enti territoriali di diversa natura, impegnati nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

Un primo tour a cui potranno seguire tanti altri in giro per l’Italia e per l’Europa, perché QUESTO NON È UN AUTOBUS può diventare un contenitore viaggiante che possa ispirare e raccontare storie; che possa aiutare i ragazzi e gli adulti a riflettere su loro stessi e sulle loro azioni. Un luogo in cui si raccoglieranno storie incontrando le città e le periferie d’Italia e d’Europa che può fungere da cassa di risonanza in movimento per portare all’attenzione di più soggetti possibile le proprie attività di sensibilizzazione su tematiche sociali e culturali.

QUESTO NON È UN AUTOBUS

lab@sciaraprogetti.com

sciaraprogetti.com

Al “Polo del ‘900” una mostra interattiva “per capire, scegliere e controllare cosa mangiamo”

“Nel nostro piatto”

Fino al 18 dicembre

Tutto sul cibo. E non solo. Diceva bene nell’Ottocento il filoso tedesco Ludwig Feuerbach: “Noi siamo quello che mangiamo”. Frase ripetuta spesso, anche oggi, da grandi chef e scienziati e medici dell’alimentazione. E del resto come non credere che tutto ciò che viene introdotto nel nostro organismo non incida sul benessere del nostro corpo, come pure sui “processi energetici, psicologici e spirituali”? Migliorare l’alimentazione di certo può anche migliorare la nostra vita. E’ un dato di fatto. Eppure non sempre, confessiamolo, all’atto del riempire il carrello della spesa, ci chiediamo “Da dove arriva il cibo che acquistiamo?”, “Che cosa contiene?” e “Quali conseguenze produce su di noi e sull’ambiente?”. Domande importanti. Per rispondere alle quali potrà sicuramente darci una grossa mano la mostra “Nel nostro piatto” allestita al “Polo del ‘900” fino a domenica 18 dicembre. Il progetto – un percorso interattivo e multimediale nel cibo, nel corpo umano, nel suolo, nell’acqua e nei cambiamenti climatici per capire, scegliere e controllare cosa mangiamo – si deve alla “Regione Piemonte” e al “Museo di Scienze Naturali” ed è promosso dalla “Fondazione Vera Nocentini” (nata nel 1978 su iniziativa di un gruppo di sindacalisti della CISL torinese e di esponenti della cultura cittadina), in collaborazione con il “Polo del ‘900”.

L’ideazione e la realizzazione sono a cura di “Ecofficinasrl”. Estremamente ricco e articolato il percorso interattivo.  Attraverso 6 aree tematiche, 19 postazioni interattive, 7 monitor tattili e più di 80 giochi multimediali, i visitatori possono seguire il percorso di un piatto di pasta nell’apparato digerente, parlare con le galline allevate,  esplorare il sottosuolo e viaggiare virtualmente nel tempo fino al 2050 alle prese con le conseguenze del cambiamento climatico. Un’intera sezione è dedicata all’importanza del suolo, tra i beni più importanti e sottovalutati del Pianeta a cura di “Re Soil Foundation”. E non mancano neppure consigli pratici su come conservare gli alimenti in frigo, leggere le etichette, evitare frodi e danni negli acquisti. “Per questo – osservano i responsabili – il percorso continua anche fuori dalla mostra a casa e al supermercato”. Per rivolgersi a tutto il “mondo della formazione”, alle famiglie e, in particolare, ai giovani, fruitori di oggi e di domani. Per questo sono anche possibili visite guidate su prenotazione fino al termine della mostra. 

Scuole e gruppi organizzati possono prenotare la visita dal lunedì al venerdì nella fascia oraria 9/13, all’indirizzo mail fondazionenocentini@gmail.com. Adulti e famiglie, invece, possono prenotare nel week-end, selezionando giorno (sabato e domenica) e fascia oraria (dalle 9 alle 20) direttamente sul sito del “Polo”.

Le settimane di apertura sono inoltre accompagnate da un ciclo di dibattiti, con testimonianze e buone pratiche a partire da martedì 15 novembre (ore 17) con il tema dei “rifiuti” e “come trasformarli in risorse” con la partecipazione di Paola Bragantini, presidente “Amiat”, Gianna Pentenero, assessora al Lavoro “Città di Torino” e Domenico Lobianco, Segretario “UST – CISL Torino”. Fino al 7 dicembre. Tra gli argomenti trattati: il lavoro che sta dietro al cibo e il suo grado di giustizia (21 novembre), l’impegno sindacale della CISL per la sostenibilità (27 novembre) e nuovi spunti per sviluppare programmi scolastici a misura di consumatori consapevoli (7 dicembre). Altri due appuntamenti si rivolgono agli insegnanti (11 novembre, ore17  – 1 dicembre, ore 15) con proposte educative e kit didattici. L’intero programma degli eventi è consultabile sul sito del “Polo” e della “Fondazione Vera Nocentini”.

g.m.

“Nel nostro piatto”

Polo del ‘900, via del Carmine 14, Torino; tel. 011/0883200 o www.polodel900.it o www.fondazioneveranocentini.it

Fino al 18 dicembre

Orari: dal lun. al ven. 9/21 – sab. e dom. 9/20

 

Nelle foto: immagini della mostra

COP27, Fridays For Future in piazza a Torino

Fridays For Future  annuncia che in data 12 novembre 2022 si terranno a Torino e in altre piazza d’Italia presidi e manifestazioni in contemporanea ai lavori della COP27 in Egitto. Pubblichiamo di seguito l’intervento di FFF

In Egitto da quando Abdel Fattah Al-Sisi ha preso il potere nel 2013 con un colpo di stato militare, vige uno dei regimi più repressivi della storia di questo Paese, in cui ogni forma di dissenso politico è represso con arresti e torture: a oggi ci sono 60.000 attivisti per i diritti e per l’ambiente dietro le sbarre.

Il governo egiziano nella Cop sta inscenando un vero e proprio reality show pagando attrici e attori affinché questi interpretino il ruolo di attivisti per il clima che portano avanti finte istanze preconfezionate dal governo egiziano. Nonostante ciò sarà possibile per alcuni gruppi, selezionati e controllati dallo Stato, manifestare con tanto di cartelloni nel deserto, davanti alle telecamere; in questo modo l’Egitto può apparire come una società libera e democratica e tutelare i propri interessi garantendo gli investimenti stranieri.

Come ad esempio gli investimenti della compagnia italiana ENI, una delle aziende più inquinanti al mondo, che finanzia numerose estrazioni di gas naturale in Egitto e ha il 20% dei suoi giacimenti di gas lì. Solo nel giugno scorso è stato siglato un accordo tra Roma e Il Cairo per l’approvvigionamento di gas.

Le COP hanno fallito una dietro l’altra, e dopo 27 anni di negoziati stiamo ancora andando nella direzione sbagliata. Non è questo il modo in cui si affronta una crisi globale.” ha detto Ester da Milano.

Le comunità egiziane più colpite dalla crisi climatica non hanno alcuna voce in capitolo e la libertà di informazione è molto scarsa, visto che il governo controlla ogni dato considerato “politico”.

La parola cardine di questa COP deve essere “riparazione” dei Paesi più ricchi e che emettono di più verso i Paesi più colpiti dalla crisi climatica ma che meno l’hanno causata. L’Italia e gli altri paesi storicamente responsabili della maggior parte delle emissioni hanno il dovere di garantire i 100 miliardi di dollari all’anno per garantire ai paesi più vulnerabili di poter effettuare la transizione. E serve anche che vengano garantiti i fondi per le perdite e i danni. Mentre il nuovo governo sembra essere interessato solo a nuove trivellazioni nell’Adriatico per quantità irrisorie di gas e l’impegno finanziario preso in questa COP è un decimo del necessario e ancora una volta perlopiù in forma di prestiti e non a fondo perduto.

Ma non ci può essere nessuna giustizia climatica senza diritti umani. Come possiamo avere azioni reali di protezione del clima e risarcimenti per le persone colpite se le persone che chiedono trasparenza e giustizia vengono incarcerate? Non possiamo, è chiaro. Per questo noi, e chi ha la possibilità di parlare e manifestare liberamente, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità: utilizziamo la nostra libertà nel pieno potenziale. E cambiamo l’idea alla base di tutto questo: l’idea che alcuni luoghi e alcune persone possono essere ignorati e messi in secondo piano in nome di un presunto “progresso” (che sia un progresso nei negoziati climatici o di qualunque altro tipo).

Sono previsti eventi a Roma, Milano, Padova, Torino, Forlì, Verona, altre piazze da confermare.

Torna la Biennale. Torino capitale della tecnologia

Si apre giovedì la III edizione

Princìpi – Costruire per le generazioni: un progetto del Politecnico di Torino

Dal 10 al 13 novembre 2022
con più di 130 appuntamenti280 ospiti da tutto il mondo

Tra gli ospiti che interverranno:
Martina Ardizzi, Aaron Benanav, Francesca Bria, Joselle Dagnes, Marta Dassù, Mario Desiati, Derrick de Kerckhove, Nerina Dirindin, Giovanni Dosi, Chrisna du Plessis, Urs Gasser, Christian Greco, Suzanne Heywood, Nicola Lagioia, Evgenij Morozov, Fern L. Nesson, Helga Nowotny, Naomi Oreskes, Francesco Piccolo, Jürgen Renn, Jeffrey Schnapp, Gu Shi, Bruce Sterling, Nassim Nicholas Taleb, Francesca Torzo, Peter Wadhams, Gustavo Zagrebelsky.

Si apre giovedì 10 novembre la terza edizione di Biennale Tecnologia, la manifestazione organizzata dal Politecnico di Torino e dedicata all’esplorazione del rapporto tra tecnologia e società, che si caratterizza per l’approccio interdisciplinare, con una ricca varietà di incontri di ambiti differenti: l’obiettivo del Politecnico di Torino è di aprire le porte alla cittadinanza con un programma di appuntamenti ad accesso libero e gratuito, per creare un momento di riflessione condivisa sul futuro.

Fino al 13 novembre, più di 280 relatori da tutto il mondo si alterneranno durante gli oltre 130 incontri che avranno luogo tra il Politecnico di Torino – nelle sue sedi di Corso Duca degli Abruzzi e del Castello del Valentino -, le OGR Torino e il Circolo dei lettori. Le programmazioni di Biennale Off e di Politecnico Aperto estenderanno la manifestazione ad altre 19 sedi diffuse su tutto il territorio regionale, portando a oltre 400 il numero dei relatori e delle relatrici e a oltre 150 quello degli incontri.

Il tema della terza edizione è Princìpi – Costruire per le generazioni, un titolo duplice nel suo significato: Biennale Tecnologia si propone infatti da una parte di meditare sui princìpi fondanti della società che hanno guidato l’uomo fino ad oggi, e dall’altra di gettare le basi per quelli che saranno i nuovi inizi, necessari dato il clima di complessità che l’umanità sta fronteggiando.Biennale Tecnologia partirà dunque giovedì 10 novembre con la lezione di Nassim Nicholas Taleb, celebre saggista e matematico libanese, in un intervento intitolato Il Covid non è un cigno nero. Seguirà alle OGR lo spettacolo inaugurale Gli Antenati della fabbrica del mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, un adattamento teatrale, realizzato appositamente per Biennale Tecnologia e in prima assoluta, dell’omonimo programma tv.
Nei quattro giorni di rassegna, la relazione tra tecnologia e umanità sarà indagata da varie prospettive, articolandosi su alcuni macro-temi che faranno da trait d’union fra i molti ed eterogenei incontri. Verrà approfondito il rapporto tra tecnologia e sostenibilità, salute e cura, storia, sociologia e letteratura; ma anche Intelligenza Artificiale, metaverso, big data; architettura, urbanistica e tecnologie per costruire le città del futuro. Anche quest’anno ci sarà una varietà di mostre e spettacoli da vedere, nonché laboratori didattici, le visite di Politecnico Aperto e gli appuntamenti di Biennale Off.Tra i tanti relatori e relatrici internazionali che interverranno: Naomi Oreskes, storica della scienza; Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista argentino naturalizzato francese; Evgenij Morozov, sociologo e giornalista bielorusso; Helga Nowotny, professoressa emerita di Scienza e Tecnologia all’Università ETH di Zurigo; Éric Sadin, filosofo e critico della rivoluzione digitale; Heinz Stoewer, professore emerito di Ingegneria dei sistemi spaziali; Peter Wadhams, tra i massimi esperti di oceani polari e ghiaccio marino; Aaron Benanav, storico dell’economia e sociologo; Nick Couldry, sociologo ed esperto di media e comunicazioni; Joselle Dagnes, ricercatrice di sociologia economica; Derrick de Kerckhove, sociologo, giornalista e direttore scientifico di Media Duemila; David Goodhart, giornalista, scrittore e analista politico inglese, contributor di Financial Times e The Guardian; Guillaume Habert, professore all’Università ETH di Zurigo, esperto di costruzioni sostenibili; Gavin Mueller, scrittore ed esperto di nuove tecnologie; Fern L. Nesson, avvocatessa, storica e fotografa di arti visive; Jürgen Renn, storico tedesco della scienza; Jeffrey Schnapp, designer e storico statunitense; Bruce Sterling, scrittore e autore di romanzi di fantascienza; Ben Tarnoff, giornalista statunitense, esperto di tecnologia e politica. E ancora: Martina ArdizziFrancesca BriaMarta DassùNerina DirindinGiovanni DosiChristian GrecoNicola LagioiaFrancesco PiccoloFrancesca TorzoGustavo Zagrebelsky.

A Biennale Tecnologia è prevista anche una programmazione di spettacoli: si inizia giovedì con Gli Antenati della fabbrica del mondo con Marco Paolini e Telmo Pievani, ma anche il concerto Eterna attualità di Bach, tenuto venerdì dalla pianista e musicologa Chiara Bertoglio. Al Museo Nazionale del Cinema, invece, si terranno una serie di proiezioni dei film di Miyazaki, per l’evento Notte Miyazaki. In volo sul mondo. Infine, domenica sera è prevista la festa di conclusione della rassegna alle OGR Torino, per una serata musicale Music Bug: Biennale Tecnologia Closing Party, con i dj Kapowski, Max Casacci e Ulsa.

Il programma completo è disponibile e costantemente aggiornato sul sito www.biennaletecnologia.it

Info logistiche
Gli incontri di Biennale Tecnologia sono ad accesso libero e gratuito, fino a esaurimento posti. Per alcuni appuntamenti o attività, laddove segnalato, è richiesta la prenotazione obbligatoria da effettuare sul sito www.biennaletecnologia.it. Quest’anno Trenitalia sarà Green Partner di Biennale Tecnologia, per questo motivo chi viaggia in treno per raggiungere la manifestazione avrà un posto riservato a tutti gli incontri e attività che non prevedono prenotazione obbligatoria.

Il Presidente di Biennale Tecnologia è Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino. I Curatori Scientifici sono Juan Carlos De Martin, delegato del Rettore del Politecnico di Torino per la Cultura e la Comunicazione; Luca De Biase, giornalista e saggista.
Foto Michele D’Ottavio

Consiglio regionale, appello a Francesco: no alla guerra

“Le rivolgiamo questo appello in quanto uomini e donne di ogni appartenenza politica e religiosa, con storie diverse e convinzioni anche divergenti su singoli temi, ma uniti nell’angoscia per ciò che la guerra in corso rappresenta”. Queste le parole dell’appello al Papa firmato da tutte le forze politiche dell’Assemblea.
“Ho raccolto una sollecitazione del Comitato regionale per i Diritti Umani affinché Papa Francesco, con la sua voce autorevole, si faccia tramite verso le diplomazie internazionali per una rapida soluzione del conflitto tra Russia e Ucraina e il raggiungimento della pace in Europa”, spiega il presidente del Consiglio regionale e del Comitato Stefano Allasia.
L’appello prosegue con la preoccupazione per la popolazione ucraina “sottoposta ormai da tempo a gravi sofferenze. È  diventato chiaro a tutti che il conflitto in corso ha una portata ben più ampia. È come se i frammenti di ciò che Lei chiamava “guerra mondiale a pezzi” si fossero unificati, e oggi noi abbiamo un conflitto aperto tra le maggiori potenze per la supremazia. Mai come in questo momento il mondo è stato vicino al baratro. E, anche se non si dovesse giungere ad azioni estreme, vaste aree del mondo possono essere investite dalle conseguenze economiche di ciò che accade. In particolare sulla nostra Europa è in procinto di abbattersi una crisi senza precedenti in questo dopoguerra, con grave devastazione del tessuto sociale”.