società- Pagina 194

Riflessioni di un ateo praticante

PAROLE ROSSE  di Roberto Placido   L’omelia di Papa Francesco di venerdì 27 marzo, nella sua eccezionalità è stata straordinaria sotto tanti punti di vista. In un momento terribile, che sta facendo vacillare oltre che le persone anche molti dei più importanti stati al mondo, la figura del Papa sovrasta un panorama di uomini di stato e delle istituzioni, non solo nel nostro paese, mai così debole ed inadeguato

Un gigante circondato da nani. L’elenco è desolatamente lungo dove spiccano i sovranisti, sia quelli nostrani che di altre nazioni, i vari Boris Johnson, primo ministro inglese e Donald Trump presidente degli Stati Uniti. Naturalmente i nostri si accontentano di rilanciare video cialtroneschi e notizie false e gli altri prendono misure terribili e superficiali per i loro paesi, nessuna chiusura o immunità di gregge, per poi dovere fare ingloriose marce indietro. Alla prova dei fatti, quando ci sono reali difficoltà e gli slogan e le facili parole d’ordine non bastano più, le figuracce dei leader sovranisti sono evidenti e clamorose. La loro inadeguatezza è lampante. In una piazza San Pietro mai così vuota eppure mai così piena in una scenografia di una suggestione straordinaria, sotto la pioggia che la rendeva ancora più desolatamente coinvolgente. Nemmeno i più grandi scenografi, sia del passato, come Alessandro Sanquirico, che del presente, Dante Ferretti, sarebbero riusciti a fare meglio. Quanti hanno assistito all’omelia oppure l’hanno letta successivamente sono rimasti colpiti dalle parole del Pontefice che ha messo prepotentemente al centro la vita e la persona con parole di una semplicità straordinaria. Anche nella capacità di adeguare la millenaria Chiesa Cattolica alla situazione utilizzando le moderne tecnologie per impartire la benedizione urbi et orbi con l’indulgenza plenaria. Naturalmente non quella di Leone X che citavo nello scorso numero di questa rubrica e, se permettete, molto simile alla citazione di due numeri fa con il “salvarsi tutti insieme” di una delle più belle frasi di Enrico Berlinguer.

Coincidenze e riferimenti a parte, questa indulgenza plenaria rimane un fatto straordinario preparato con un apposito provvedimento. In una situazione dove le certezze vengono meno e le angosce fanno breccia, non solo nei caratteri più deboli, un punto di riferimento importante. La mia educazione cattolica, le scelte personali, che si intuiscono perfettamente dal titolo, non sono assolutamente sufficienti, così come gli studi fatti, ad interpretare o commentarla sotto l’aspetto religioso. E’ evidente che la statura morale di Papa Francesco, la sua dimensione mondiale, la capacità di trattare i temi della solidarietà, dell’uguaglianza, dei diritti, fanno risaltare ancora di più l’assenza, a sinistra, non solo di programmi e proposte adeguate, in questo momento quasi impossibili, ma soprattutto di leader o almeno di personalità adeguate e riconosciute. Sembra la legge del contrappasso, mentre arrivano medici, infermieri, materiali da Cuba, Cina, Albania ed una colonna di mezzi militari russi, il video ha intasato la rete, e ritorna in mente un vecchio manifesto della fine degli anni ’40 della DC (Democrazia Cristiana), il pericolo se si fosse votato per il P.C.I. (partito comunista italiano), con i cosacchi russi che si abbeveravano in Piazza San Pietro, molti a sinistra sono affascinati e, più che altro, riconoscono il primato etico e morale di Papa Francesco.

 

(Nell’immagine in alto papa Leone X)

Unione Europea. Un sogno per alcuni, per altri un incubo

Questo incipit, che è poi il motto del mio blog oltre che l’esclamazione di Mago Merlino, mi pare confacente per commentare l’articolo di un tale “Emanuele Ludovisi, dirigente industria, (Roma,1952) completati gli studi classici ed economici entra nel mondo dell’industria arrivando a ricoprire incarichi di vertice in importanti aziende pubbliche, a partecipazione statale e private. In gioventù collabora a iniziative giornalistiche in campo teatrale e letterario”.

Uso questo pronome senza alcuna valenza irrispettosa, ma per riconoscere la mia totale ignoranza su questa persona. Anche perché, a parte il suo curriculum autocitato e riportato testualmente, nulla è reperibile in rete come è consueto trovare – curriculum, lavori letterari, articoli ed altre notizie personali…

… continua a leggere su ELECTOMAG:

Unione Europea.Un sogno per alcuni, per altri un incubo

Ied open day: Stay home and design your future!

Sabato 4 aprile l’Istituto Europeo di Design dà il via alla prima giornata Open Day dell’anno e si racconta con tutta la forza del suo network internazionale e dei suoi 10.000 studenti all’anno

Si racconta IED questa volta in un Open Day online multisede, forte del messaggio Stay home and design your future! che lancia a tutti i suoi potenziali studenti come un invito a cogliere – anche in questo momento di difficoltà mondiale – nuovi stimoli per guardare al proprio futuro, progettandolo. E così tutta l’offerta formativa delle sedi IED di Milano, Roma, Torino, Firenze, Cagliari e dell’Accademia Aldo Galli di Como sarà a disposizione attraverso una pagina dedicata del sito che accoglierà dirette online con lo staff e la possibilità di fare colloqui e richiedere informazioni. Quello che l’Istituto presenta al pubblico è un lavoro corale, a cui hanno partecipato direttori, docenti e coordinatori, rivolgendo dalle proprie abitazioni 21 video messaggi ai futuri studenti, quindi ragazzi che stanno per iniziare il loro percorso di studio dopo il diploma o professionisti che cercano gli strumenti per valorizzare le proprie competenze.

“Abbiamo deciso di entrare nelle vostre case con un Open Day contemporaneo per tutte le nostre sedi. Lo abbiamo chiamato Stay home and design you future! per due motivi fondamentali: il primo è proprio la necessità di stare a casa, in questo difficilissimo momento storico; il secondo è di avere la capacità in questo frangente di andare oltre, la capacità di innovare, che è in sostanza il motore dell’intera umanità – afferma Emanuele Soldini, Direttore IED Italia. Ci troviamo in una situazione dove non possiamo permetterci di perdere la voglia di fare un passo oltre, di guardare al nostro futuro, di immaginare quello che faremo domani”.

La giornata di Open Day online, a cui sarà possibile prendere parte previa registrazione, sarà fruibile attraverso due tipologie di ambienti: live e no-live. Nell’ambiente live vi saranno 18 dirette da tutte le sedi IED, che riguarderanno i corsi Triennali, Master e di Formazione Continua, in ambito Design, Moda, Arti Visive, Comunicazione, Arte e Restauro. Tra le dirette non mancherà una presentazione dell’intera offerta formativa in lingua inglese e un momento dedicato alla presentazione del bando per 104 borse di studio triennali, messe in palio quest’anno dall’Istituto. In apposite stanze virtuali, gli interessati potranno inoltre incontrare gli advisor per ricevere tutte le infomazioni relative alle modalità di iscrizione insieme ad una figura della faculty, con la possibilità di fare domande via chat. Nell’ambiente no-live, oltre al messaggio di benvenuto del Direttore IED Italia, spazio agli interventi del Direttore Accademico Riccardo Balbo e dei Direttori di sede, alle Scuole, ai Progetti Speciali e al Career Service. Coloro che prenderanno parte all’Open Day potranno scaricare i materiali utili a orientarsi nell’offerta IED oltre a poter approfondire l’attività delle sedi Italia tramite una selezione di video di progetto. Una sezione sarà dedicata alle IEDTips, pillole video girate nei laboratori IED o quando possibile anche da casa, pensate per ridurre il gap di conoscenze tecniche degli studenti, che oggi non possono accedere alle attività laboratoriali. Le IED Tips sono inoltre la base della futura Biblioteca digitale delle lavorazioni di IED, che diventerà un patrimonio intangibile dell’Istituto.

L’obiettivo dell’Open Day online di IED rimane quello di continuare a raccontare la forza del suo network internazionale e della sua storia. Una storia di cui fanno parte moltissimi talenti divenuti oggi professionisti di successo. Tra i più giovani Francesco Murano, neodiplomato 2019 in Fashion Design, che ha disegnato l’abito Ossimoro Dress indossato di recente da Beyoncé al Roc Nation’s pre-Grammys brunch, l’evento che precede i prestigiosi premi Grammy Awards; Ricardo Campos che dopo il Master in Transportation Design è stato inserito da Forbes Messico nella lista dei 100 messicani più creativi per aver ideato gli esterni della concept car Tomo, presentata al Salone di Ginevra e sviluppata in collaborazione con Honda; Phaim Bhuiyan che dopo il diploma in Video Design e Filmaking ha scritto, diretto e interpretato Bangla, film che è entrato nelle sale cinematografiche prodotto da Fandango e TIMvision; Tommaso Maria Araldi, Amina Gatti, Marina Maiuri e Giorgia Raffaele, neodiplomati in Design della Comunicazione sul podio del Clio Awards di New York con la campagna Steal it, realizzata per Heinz.

Per ulteriori informazioni e per registrarsi all’Open Day basterà accedere a: ied.it/openday. Nel momento della registrazione si potrà già prenotare un colloquio da fare nella giornata di Open Day o successivamente.

Growth experience 4.0

*Save the Date Martedì 31/3 ore 11.00 WEBINAR Gratuito*

“GROWTH EXPERIENCE 4.0” ?
.
?Trasforma un Utente Anonimo in un Cliente Fidelizzato e Scopri come Creare  Customer Experience Personalizzate attraverso la Marketing Automation.
Strategia, Metodo,Tecnologia e Best Practice per mettere le Ali al Tuo Business.
.
Con:
? Gian Mario Infelici – CEO Adabra
? Claudio Benedetto – Business Strategist Progesia
? Simone De Ruosi – General Manager ZeroGrey
Link per iscriversi ➡️ https://bit.ly/2xlURg5

Arahmaiani: Politics of disaster

Prossimamente al Pav di Torino / Il corpo come proprietà dell’artista. Un corpo di donna che indossa il costume tradizionale. “My property” si legge sull’epidermide, tra il collo e il petto, come la pagina di un diario in cui qualsiasi altra donna si può ritrovare

Arahmaiani (Bandung 1961, vive a Yogyakarta) ha usato altre volte (ad esempio in His-Story) la scrittura per tradurre il pensiero in azione, come prima di lei altre artiste femministe, tra cui la turca Nil Yalter in The Headless Woman or the Belly Dance (1974).

Non si tratta solo di mettere in discussione il ruolo della donna all’interno di una tradizione patriarcale, la critica esce dalle categorie di genere per intercettare altri scenari: cultura, religione, spiritualità, capitalismo, politica, società globalizzata e, dagli anni ’90, ecologia. È per questo che il curatore Marco Scotini, che aveva conosciuto Arahmaiani nel 2018 alla Biennale di Yinchuan, ha invitato l’artista indonesiana, nota a livello internazionale per il suo radicalismo, la coerenza nonché la personalità da “bad girl” – ha partecipato alla 50. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e nel 2007 alla collettiva Global Feminism al Brooklyn Museum di New York – a presentare i suoi lavori più emblematici nella mostra personale Politics of Disaster. Gender, Environment, Religion al PAV -Parco Arte Vivente di Torino. Le questioni ambientali diventano di estrema urgenza per Arahmaiani, che si dedica con un’autentica immersione che si protrae nel tempo a lavori partecipativi e comunitari – da The Flag Project a The Tibet Project – incentrati su emergenze come il terremoto, il riciclaggio dei rifiuti, la gestione dell’acqua, la messa a dimora di piante arboree e il recupero di forme di agricoltura biologica – con il coinvolgimento di comunità emarginate come l’ordine di Gelugpa (la scuola più recente di buddismo tibetano) con cui è entrata in contatto nel 2010. È in quel contesto che lei, da sempre sostenitrice dell’inseparabilità di arte/vita, scopre un concetto che è diventato il tòpos del suo pensiero: l’equilibrio tra energia femminile e maschile. Già in un’opera come Etalase (Display Case) del 1994 – per l’artista causa delle minacce di fondamentalisti islamici e di un periodo di esilio, malgrado lei stessa provenga da una famiglia per metà musulmana (il suo cognome è Feisal) e per l’altra induista-buddista – era espressa la volontà di far convivere pacificamente le contraddizioni della società contemporanea rappresentate da oggetti come la bottiglia di coca-cola, i preservativi e, in una sorta di koiné religiosa, la statua di Budda e il Corano. Ma l’ignoranza, alleata fedelissima di qualsiasi dittatura, ha fatto urlare allo scandalo e alla blasfemia.

 

Manuela De Leonardis sulla mostra Arahmaiani. Politics of Disaster. Gender, Environment, Religion, di prossima apertura al PAV – Parco Arte Vivente di Torino

Crediti immagini: Arahmaiani | The Tibet Project (2010 – in corso) | Progetto partecipativo community-based | Courtesy l’artista

Una partita da giocare punto a punto

Deprimente, veramente deprimente il ciarpame che continua a soffiare sul vento della
discordia sociale in barba all’emergenza che stiamo vivendo

Fortunatamente non sono la
maggioranza, direi una minima parte tremendamente rumorosa e decisamente fastidiosa. Odiosa
nella sua inconsistenza e totale ignavia.

Minoranza che si distribuisce equamente in tutte le classi sociali, tra la gente e tra le cosiddette
classi dirigenti. Politici, industriali ed anche sindacati. Vogliono guardare solo il loro ombelico, il
loro presunto tornaconto.

Dai poveretti che fanno dieci spese al giorno ai politici che falsano le notizie utilizzandole a uso
proprio. Stupidi che ci credono ci sono sempre e sempre ci saranno. Ma, appunto, sono oramai
una infima minoranza. La maggioranza è come Salizzoni ed i medici in pensione presentatisi in
servizio. E Conte che afferma: mai più tagli alla sanità. Sono Mario Draghi: unica alternativa
è spendere ed indebitarsi per rilanciare  l’economia. E sicuramente il nostro Presidente della
Repubblica Sergio Mattarella che è decisamente intervenuto contro le piccolezze di certi Stati
europei che si pensano più furbi degli altri.

E sui cinesi che risiedono e lavorano da anni ci sono
notizie? Sì,  ma in positivo. Insultati da ragazzotti , anche nella nostra città, razzisti come untori,
loro  organizzandosi non hanno fatto sviluppare la pandemia nello loro comunità. Anche a Biella dove
il sarto cinese ha chiuso per tempo e non ci sono casi in questa realtà. Studentesse che si
sono messe in quarantena in tempi non sospetti. Anche i giovani volontari che fanno la spesa
per anziani e chi non può proprio uscire di casa. Ora l’ ultimo fronte della guerra si sposta nelle
case di riposo per anziani. Tamponi per tutti.

Si rincorre, vero, ma come in tutte le partite di Basket ci sono 4 tempi da giocare. Non penso di
essere un inguaribile ottimista ma mi sembra che l’ Italia sia in fase di recupero. Magari ancora
sotto, in una partita che si giocherà punto a punto, ma con il fattore campo dalla parte nostra.
Ora la maggioranza degli italiani è dalla parte del governo.

Superata la crisi poi si vedrà. Magari come con Winston Churchill che dopo aver vinto la guerra
ebbe il benservito per poi vincere le successive. Trovare 50 miliardi non sarà uno scherzo.
Chi si oppone non è l’Europa. Sono alcuni paesi europei capitanati dalla Germania, con la
Merkel in grossa difficoltà. Cederanno? Tutti ce lo auguriamo ed il fatto che siano intervenuti il Presidente del
Consiglio Conte ed il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella fa ben sperare in un positivo
risultato. Soprattutto il decisivo intervento di Mario Draghi. Decisivo non solo per la sua indubbia
competenza, ma anche perché è uomo con mille ed importanti relazioni internazionali. Ciò che
hanno capito i cinesi e, forse sta capendo anche Trump che non si esce da questa emergenza
nei singoli stati.

Ed i tedeschi non hanno fatto i conti bene, anche per se stessi. Speriamo che la logica prevalga.
In molti ricordano ai tedeschi la solidarietà che hanno avuto dalla comunità internazionale dopo
la seconda guerra mondiale. Solidarietà anche se la guerra l’avevano scatenata loro. Ce la faremo.

Patrizio Tosetto

La cultura non si ferma: stiamo insieme con un click

Museimpresa si unisce al coro di tutti coloro che coi teatri, con la musica, con le iniziative culturali tengono vivo questo Paese. In questo difficile momento di crisi, è essenziale e indispensabile il contributo della cultura

MUSEI E ARCHIVI D’IMPRESA PROPONGONO TOUR VIRTUALI E ARCHIVI DIGITALI. IN PIEMONTE ARCHIVIO NAZIONALE CINEMA D’IMPRESA, FONDAZIONE FILA MUSEUM, CASA MARTINI, MUSEO LAVAZZA, MUSEO DELLA BIRRA MENABREA E CASA ZEGNA APRONO VIRTUALMENTE LE LORO PORTE AI VISITATORI.

Come tutti i luoghi d’arte e cultura, anche i musei e gli archivi di impresa sono chiusi al pubblico, nel rispetto delle disposizioni di contenimento dell’emergenza COVID-19 in corso. Ma la cultura non va in quarantena e non si ferma: così gli associati di Museimpresa – l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa – propongono tour virtuali dei loro musei d’impresa e degli archivi digitali, un’esperienza immersiva oltre che negli spazi espositivi anche nella storia di queste realtà imprenditoriali e in quella del nostro Paese.

Museimpresa si unisce al coro di tutti coloro che coi teatri, con la musica, con le iniziative culturali tengono vivo questo Paese. In questo difficile momento di crisi, è essenziale e indispensabile il contributo della cultura, per continuare a stare insieme anche se lontani fisicamente”- dichiara Antonio CalabròPresidente di Museimpresa – “Negli archivi e nei musei d’impresa italiani sono contenute storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito ricchezza lavoro e relazioni sociali. Questi racconti li troverete sulla rete di Museimpresa e sui siti dei nostri quasi 100 iscritti. Questo Paese ha conosciuto stagioni drammatiche nella sua storia, ci siamo sempre rialzati perché tra gli elementi della nostra forza c’è la creatività, una straordinaria solidarietà e l’essere capaci di produrre una cultura larga, popolare, fortemente legata ai nostri territori”.

 

Ecco una selezione di iniziative promosse dagli associati Museimpresa della provincia di Torino e Biella, che hanno realizzato, oltre a tour virtuali e archivi accessibili online, anche video tour sui social e sul proprio canale YouTube. Nei prossimi giorni sono in arrivo altre segnalazioni, molti infatti sono gli associati Museimpresa al lavoro per produrre nuovi contenuti digitali.

 

ARCHIVIO NAZIONALE CINEMA D’IMPRESA

L’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea in collaborazione con la Direzione Generale per gli Archivi del Ministero dei Beni delle Attività Culturali e con il contributo della Compagnia di San Paolo ha realizzato un canale YouTube sul cinema d’impresa. Oltre a proporre una selezione di film conservati a Ivrea (tra gli altri AEM, Borsalino, Breda, Birra Peroni, Edison, Ferrovie dello Stato, Fiat, Olivetti, Martini & Rossi, Marzotto, Necchi, Venchi e Rancilio) presenta anche produzioni realizzate da altri archivi di impresa come Ansaldo, Barilla, ENI, Piaggio, Pirelli e Same.

FONDAZIONE FILA MUSEUM

Il Museo FILA nasce nel 2010 con lo scopo di far conoscere l’atipica evoluzione di questo marchio sportivo, che porta con sé una storia, una tradizione, un prezioso background dello stile italiano. Il percorso di visita si articola in nove sale, dedicate alla nascita dell’azienda e del brand, alla storia creativo-pubblicitaria di Fila e a tutti gli sport che l’azienda ha incontrato lungo la sua strada. L’archivio storico si distribuisce, invece, in sei sale, due delle quali aperte al pubblico, dove sono conservati i campionari e i documenti dell’azienda.

CASA MARTINI

Martini, una storia d’avanguardia da quasi 150 anni. Un Tour virtuale alla scoperta di Casa Martini – Martini&Rossi, tra il Museo di Storia dell’Enologia e la Galleria Mondo Martini. Oggetti, immagini, documenti che raccontano persone, passioni e progetti che hanno contrassegnato l’affermarsi del marchio Martini nel mondo.

 

MUSEO LAVAZZA

Con oltre 1100 mq di allestimento e 5 sale, il Museo Lavazza celebra la nascita dell’espresso italiano, avvenuta nel 1884 proprio a Torino, a cui la famiglia Lavazza è legata da 4 generazioni. Storia del caffè e dell’azienda, produzione, rituali di consumo, comunicazione.

Con un video tour diffuso sul canale Facebook appena inaugurato, un assaggio dell’esperienza unica e imprevedibile che si vive visitando il museo.

MUSEO DELLA BIRRA MENABREA

Il Museo dedicato ai 170 anni di storia della birra Menabrea propone un tour virtuale che mostra i macchinari originari del 1846, gli utensili d’officina, gli attrezzi degli antichi bottai, le bottiglie, i boccali, le illustrazioni, le fotografie patinate del tempo, ma anche i libri commerciali e le immagini pubblicitarie. Il video mostra il percorso del museo, testimonianza di vitale attualità.

 

CASA ZEGNA

Grazie alla collaborazione con Google Arts & Culture, è possibile visitare le mostre di Casa Zegna in un viaggio virtuale alla scoperta del patrimonio archivistico tra immagini, progetti, tessuti, storie ed esperienze. Foto d’epoca, bozzetti, progetti, taccuini, stoffe: un archivio che racconta 110 anni di storia è ora disponibile online. Sfogliando le gallerie fotografiche si entra in un percorso virtuale che racconta la visione di Ermenegildo Zegna che nel 1910 fonda a Trivero l’omonimo Lanificio e, di pari passo, sviluppa sul territorio importanti azioni che preservano e valorizzano l’ambiente e le comunità locali. Da quella visione, per volontà dei suoi eredi, nasce nel 1993 l’Oasi Zegna.

Gli altri capitoli – o storie – raccontano l’evoluzione dello stile Zegna nei decenni, la sapienza artigianale e l’innovazione che si nasconde dietro i vari tessuti, da quello che porta il n. 1, ideato e disegnato da Ermenegildo Zegna in persona, fino a quelli eco-compatibili ad alto contenuto tecnologico. Ci sono poi i capitoli dedicati alle campagne pubblicitarie e alle mostre d’arte che negli anni sono state ospitate a Casa Zegna.

Altri associati in altre regioni:

 

ABOCA MUSEUM

Il tour virtuale di Aboca Museum permette di immergersi in un affascinante viaggio nel passato, col racconto della storia delle erbe nei secoli. Un suggestivo percorso tra scienza, arte, storia e saperi popolari. Un viaggio alla scoperta dell’antica tradizione delle piante medicinali attraverso le fonti del passato.

MUSEO ARCHIVIO STORICO DEL BANCO DI NAPOLI

Oltre 100 documenti e il percorso multimediale dell’Archivio Storico del Banco di Napoli possono essere ammirati online su Google Arts & Culture dalle persone di tutto il mondo. Gli utenti possono ammirare gli enormi faldoni dell’Archivio, i kebab di carta e passeggiare virtualmente tra i corridoi del Museo. Un tesoro di memorie lungo 450 anni che riguarda aspetti economici, artistici e sociali raccontato al pubblico in un rimando continuo tra passato e presente.

 

ARCHIVIO STORICO BARILLA

Un portale-museo che conserva le testimonianze di 141 anni di vita dell’azienda di Parma. Migliaia di fotografie, filmati, oggetti promozionali, confezioni, pubblicazioni e opere bibliografiche testimoniano il viaggio del Gruppo Barilla, icona del Made in Italy alimentare, e i cambiamenti della società italiana. Oltre 35.000 i documenti catalogati, 150 manifesti, 2.700 filmati pubblicitari, migliaia d’immagini dell’azienda dal 1913 ad oggi.

 

MUSEO BIRRA PERONI

Una passeggiata virtuale attraverso la grande storia di Birra Peroni. Tre le chiavi di lettura con immagini di alta qualità, pannelli informativi, oggetti, reperti e documenti provenienti dall’archivio storico, tra la crescita industriale, la storia dei prodotti e della comunicazione dei brand, senza dimenticare il mito delle “Bionde Peroni”.

 

MUSEO DUCATI

Storia e futuro, sfide e successi, visione e determinazione:  il Museo Ducati propone un viaggio virtuale nel mito che ripercorre i 90 anni dell’Azienda, celebre nel mondo per stile, performance e ricerca della perfezione.

 

ARCHIVIO STORICO ENI

Il patrimonio archivistico di ENI racconta l’industria petrolifera italiana dalle sue origini, nell’appennino emiliano, fino alle conquiste dei luoghi più remoti della terra, con documenti, immagini e testimonianze dei protagonisti.

 

ARCHIVIO STORICO FONDAZIONE FIERA MILANO

18.000 fotografie, 100 manifesti, 200 schede tra riviste e cataloghi, tutti consultabili online: l’Archivio Storico di Fondazione Fiera Milano racconta la storia del polo fieristico milanese con i documenti prodotti dell’Ente Fiera fin dal 1920.

 

FONDAZIONE FS ITALIANE

Un tour virtuale tra i padiglioni del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che custodiscono la storia delle Ferrovie Italiane. Un affascinante viaggio nel tempo tra le locomotive e i treni che hanno unito l’Italia dal 1839 ai nostri giorni, in 180 anni di storia delle Ferrovie italiane.

KARTELL MUSEO

Il Kartell Museo è custode e narratore di uno dei più affascinanti capitoli della storia del design italiano. Una mostra permanente, progetti speciali, installazioni si inseriscono nella cornice in un emozionante progetto curatoriale e di allestimento, visibile anche attraverso un App dedicata e un tour virtuale.

FONDAZIONE MANSUTTI

Con oltre 6.000 tra manoscritti, volumi e libri la Fondazione Mansutti racconta la Storia dell’Assicurazione. È possibile visitare il patrimonio della Fondazione e consultare la Biblioteca grazie a un tour virtuale e ai documenti online.

MUMAC – MUSEO DELLA MACCHINA PER CAFFÈ di Gruppo Cimbali

Una mostra online promossa da Mumac – Museo della Macchina per Caffè per raccontare attraverso le immagini la storia del “Cimbalino” e un tour virtuale dell’esposizione museale su Street View di Google Maps. MUMAC racconta non solo l’evoluzione di oltre 100 anni di storia dell’azienda ma, soprattutto, l’evoluzione della tecnologia e del design di un intero settore del Made in Italy, esponendo macchine di tutti i brand.

 

FONDAZIONE PIRELLI

Oltre 3,5 km di documenti tra fotografie, bozzetti e materiali pubblicitari custoditi negli spazi di Fondazione Pirelli testimoniano la storia di un’azienda che non ha smesso di raccontare la propria cultura d’impresa. Consultabili online grazie all’archivio storico e alle biblioteche digitali, dove poter richiedere, anche da remoto, materiale per prestiti, mostre e pubblicazioni.

 

ARCHIVIO STORICO TOURING CLUB ITALIANO

Si viaggia tra immagini, storie, volti e avventure di 125 anni di storia del Touring Club Italiano e del costume della nostra nazione. Una vera e propria esplorazione dell’archivio storico attraverso 10.400 immagini digitalizzate, percorsi tematici e una biblioteca digitale.

 

Informateci ma non opprimeteci

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni     L’informazione televisiva continua ad essere concentrata quasi esclusivamente  sul virus in modo quasi  ossessivo. Poi si aggiungono le trasmissioni serali anch’esse principalmente, se non esclusivamente, dedicate  al Coronavirus. E’ ovvio che le altre notizie vengono escluse o minimizzate, senza fornire al telespettatore l’informazione a cui avrebbe diritto. Anche la televisione commerciale segue gli stessi criteri, se eccettuiamo le piccole televisioni che continuano con il solito palinsesto per mancanza di mezzi

  .
Possibile che in Rai e in Mediaset non venga in mente la necessità di rivedere i programmi inserendo dei film che consentano un minimo di svago durante la giornata trascorsa agli arresti domiciliari?
.
Quando c’è un film è quasi sempre di violenza, con morti, sparatorie e feriti, secondo i gusti  perversi che hanno invaso la tv da anni. Dai morti a causa del virus si passa a quelli provocati da omicidi di tutti i tipi. I giornali di carta sono anch’essi pieni di articoli angoscianti che non danno  una buona informazione, ma cavalcano l’onda e non rendono un servizio al lettore che, comprando il giornale, avrebbe diritto ad un’ informazione completa,  riguardante l’Italia, l’estero, la regione, la città dove si vive. Già prima le notizie erano lasciate alla scelta  discrezionale dei giornalisti e non commisurate al dovere di informare, ma oggi, nel tentativo di vendere qualche copia in più, i giornali rincorrono la Tv. Manca un equilibrio informativo, anche se i giornali rivendicano a sè  un ruolo di competenza  professionale che sinceramente si stenta a vedere. Il tutto potrebbe essere giustificato dalla necessità di far sì che la gente, spaventata, stia in casa e non vada a cazzeggiare, come fanno alcuni irresponsabili, vittime a loro volta  della minimizzazione da parte del governo e dei politici fino ad un mese fa del contagio. Adesso il governo minaccia provvedimenti severissimi a chi trasgredisce le norme non sempre chiare e univoche, emesse dal governo centrale e dalle regioni . A volte i Comuni vogliono dire anch’essi la loro.
.
Il problema che emerge gravissimo è la mancanza di senso civico da parte di troppi cittadini . Una società fondata sui consumi, sul possesso di tv, di elettrodomestici e di automobili , ha smarrito per strada i valori civici, indispensabili nelle grandi tempeste nazionali. Si evocano Caporetto e l’ 8 settembre , ma in quei frangenti c’era un senso nazionale che non c’è più da tempo, anche se dovrebbero soprattutto, in tempi pandemia, prevalere valori umanitari anch’essi oscurati da un individualismo nichilistico impressionante. La stessa Europa non ha saputo o non ha voluto affrontare insieme il virus, dimostrando una insipienza drammatica di cui stiamo pagando e pagheremo  i costi. C’è il rischio che la pazienza dei cittadini finisca e la tragedia si drammatizzi ancora in termini di conflitto  sociale. Sembra che a Roma  e a Bruxelles non ne siano pienamente consapevoli. Stiamo vivendo la pagina più terribile della nostra vita. Informateci, ma non opprimeteci. Sappiate governare con una comunicazione oculata. Lo chiedono milioni di  Italiani chiusi in casa anche a causa delle insipienze, delle sottovalutazioni e degli errori di alcuni. La classe politica, e non solo quella , si è rivelata davvero inadeguata di fronte alla prova difficile che stiamo vivendo.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Come spiegare il coronavirus ai bimbi

“In questi giorni particolari può essere molto difficile per gli adulti spiegare ai più piccoli la nuova realtà che si trovano a vivere con parole chiare, semplici e il più possibile rassicuranti”

Lo sostiene la garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza Ylenia Serra, che si propone di divulgare il decalogo elaborato a livello nazionale per aiutare i genitori a illustrare l’emergenza senza spaventare, a dialogare sui rischi e sui comportamenti da tenere.

Il decalogo fornisce una serie di spunti per affrontare argomenti di stringente attualità: che cosa sia il Coronavirus, perché non sia possibile andare a scuola, far visita ai nonni o frequentare gli amici, perché sia necessario lavare con frequenza le mani o prestare particolare attenzione quando si starnutisce e quale sia il corretto atteggiamento da mantenere nei confronti degli animali domestici e della vita all’aria aperta.

“Usiamo questo periodo – suggerisce la garante – non solo per trascorre più tempo con i figli, ma anche per migliorare qualitativamente le relazioni con loro”.

“Un pensiero particolare – conclude – va ai minori che, a diverso titolo, vivono situazioni difficili e che soffrono più di altri l’attuale emergenza: le istituzioni e i servizi territoriali stanno facendo quanto in loro potere per provvedere alle loro necessità e ai loro bisogni. E un grazie alle istituzioni scolastiche che si stanno impegnando per assicurare la didattica, contribuendo ad assicurare e mantenere una sorta di normalità”.