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Autismo, una giornata di sensibilizzazione

Oggi, 2 aprile,  è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita dall’Assemblea generale dell’Onu

Il Consiglio regionale del Piemonte: “Necessarie politiche di integrazione per le persone autistiche”

 

L’organizzazione di volontariato Autism Speaks  promuove da anni l’iniziativa “Light it up blue”, rivolta oltre che ai privati cittadini, alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo affinché  illuminino un proprio monumento o edificio simbolico  di blu. Così anche per la Mole antonelliana. Tra le tante iniziative in programma, sul canale Sky Arte, in  prima serata, alle 21.15 va  in onda “Tommy e l’asta dei cervelli ribelli “, docufilm disponibile anche in streaming su Now TV, di  Gianluca Nicoletti.

Anche a Torino e in Piemonte sono attive  le istituzioni

Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale, osserva: “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, la quotidianità delle famiglie con figli autistici diventa ancora più complessa. Infatti, oltre a vivere le tante situazioni problematiche che l’emergenza sanitaria in corso presenta, i genitori devono affrontare un’altra emergenza, quella della difficile gestione e cura dei propri figli. È compito delle istituzioni collaborare al sostegno di processi che favoriscano l’integrazione sociale delle persone autistiche e sollecitare una maggiore conoscenza su questa malattia con politiche attive a favore dei soggetti che ne sono affetti e delle loro famiglie”

I grappoli resteranno attaccati alla vite?

In queste settimane di emergenza sanitaria, lo scienziato del vino Donato Lanati si rivolge ai vigneron e non solo. Per loro, una riflessione un po’ meno scientifica e un po’ più personale

Tra numeri, mercati e scenari inediti, come viene percepita l’emergenza sanitaria dal mondo dell’enologia? Le grandi aziende sono chiuse. Le esportazioni bloccate. I grappoli, resteranno attaccati alla vite?
“Se pensiamo che un microrganismo, infinitamente microscopico, è stato in grado di far crollare le nostre certezze e, a livello mondiale, inceppare tutti gli equilibri, credo che sia giunto il tempo delle riflessioni più profonde”.
Siamo abituati ad avere tutto, o quasi, sotto controllo. “Perdere il comando e senza sapere per quanto, è ciò che più spaventa”. Si percepiscono il limite alla libertà e la vulnerabilità umana.
“La natura segue il suo percorso anche se, talvolta, è inesorabile. L’azione antropica, in tutto questo, indubbiamente fa la sua parte. La storia ci ha insegnato che le calamità si ripetono (iniziano e finiscono), ma abbiamo anche imparato che l’uomo sa adoperarsi per fronteggiarle. Oggi, dalla nostra parte ci sono scienza, conoscenza e informazione. Il mondo scientifico sconfiggerà questo virus”.
Mercati chiusi ed esportazioni bloccate. I grappoli resteranno, dunque, appesi alla vite?
“Chi ragiona in questo modo, pensa solo al business. Il vino è vita che continua; è amore e rispetto per la natura. Ai lamentosi davanti al bicchiere mezzo vuoto, io preferisco i propositivi con il calice mezzo pieno”.
Le difficoltà si combattono aumentando la consapevolezza. L’imperativo è: reagire.
“E’ giunto il momento di valorizzare maggiormente il prodotto italiano. Il marchio Made in Italy non è solamente provenienza geografica: è espressione di indiscussa eccellenza, un valore fatto di storia, tradizioni, esperienza, ricerca, tenacia e creatività”.
Da dove ripartire? Personalmente, quando tutto questo finirà, ripartirò con quelli che pensano sopra la riga, dal calice mezzo pieno. Con loro, traccerò la strada del futuro”.
E’ giunto anche il tempo per riclassificare le priorità della vita.
Chi produce vino, vive in una dimensione fortunata: anche se costretto a casa, affacciandosi alla finestra, non vede il cemento. Gli uomini del vino vedono la natura che si rinnova. La vista è parte essenziale del nostro pensiero; la visione della natura aiuterà”.
Dopo il Coronavirus, il valore della vita sarà aumentato. “Per me, il bicchiere è sempre mezzo pieno e contiene una vita più consapevole”.

Come scegliere la raccolta fondi online

Il noto legale torinese in prima linea nella difesa dei cittadini chiarisce l’importanza di regole chiare anche nel crowfunding solidale per quanti vogliano contribuire in rete

SCONTRO FEDEZ-CODACONS, INTERVIENE PATRIZIA POLLIOTTO DI UNIONE CONSUMATORI PIEMONTE

Coronavirus, tempo di crisi, solidarietà e accesi scontri sul web: anche quando, al centro di tutto, vi sono iniziative solidali. “Quanto accaduto a livello pubblico in questi giorni tra Fedez-Ferragni e il Codacons, nel cui merito mi astengo dall’introdurmi, offre lo spunto per alcune, fondamentali riflessioni sul tema della donazioni benefiche al tempo di Internet”. E’ quanto afferma Patrizia Polliotto, stimato legale nonché Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

“In un momento in cui massima e prodiga è l’attenzione dell’opinione pubblica al dramma in atto e contestualmente anche agli sforzi collettivi profusi a cercare di arginarlo, si moltiplicano le iniziative di raccolta fondi a favore di questa o quella nobile causa. Occorre, nella scelta, prestare attenzione, affidando il proprio contributo soltanto a quelle piattaforme universalmente riconosciute per svolgere tale tipo di attività. Esiste, altresì, anche la possibilità di rivolgersi all’ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser, che dal 2000 ad oggi è il punto di riferimento riconosciuto per gli operatori del settore”, prosegue l’Avvocato Polliotto.

Che riprende: “Il problema, quasi sempre, si nasconde nella scarsa informazione a disposizione degli utenti del web, che difficilmente, stante la stringatezza dei testi introduttivi e di accompagnamento presenti sui social e le pagine ufficiali delle varie campagne, presentano ben chiare alla lettura tutte le clausole relative ai criteri di raccolta e ripartizione delle campagne stesse. Occorre, pertanto, accompagnare queste iniziative affidandosi anche ai professionisti della comunicazione, giornalisti e uffici stampa, perché tutto sia ben spiegato anche nei dettagli, offrendo ai potenziali aderenti tutte le più ampie, corrette ed esaustive informazioni in proposito”, conclude Patrizia Polliotto.

Si invita tutti i coloro i quali fossero interessati ad effettuare una donazione di qualsiasi entità a leggere attentamente le condizioni contrattuali facendo riferimento solo alle informazioni pubblicate sui siti internet e provenienti da canali ufficiali.

“Ora d’aria” per i bimbi, sì o no?

La richiesta era arrivata proprio ieri alla sindaca Chiara Appendino da un nutrito gruppo di mamme torinesi. Chiedevano alla prima cittadina la possibilità, nonostante il lockdown da coronavirus, di poter far prendere una boccata d’aria ai propri bambini

La sindaca ha prontamente risposto sui social che il Comune non poteva fare altro che seguire le direttive nazionali.

Poi, in serata, è giunta la notizia dell’ordinanza del ministero dell’Interno, che consente ad un genitore alla volta di accompagnare a passeggio per breve tempo e non troppo lontano i propri bimbi.  Più nel dettaglio, ecco cosa dice la circolare: per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. Il nuovo provvedimento ha suscitato perplessità da parte di chi teme una maggiore diffusione dei contagi, ma anche il sollievo di tanti genitori che non ce la facevano più a tenere i figli “segregati” nelle proprie abitazioni. In queste ore si capirà se e come i papà e le mamme di Torino sapranno seguire alla lettera le indicazioni ministeriali per l'”ora d’aria” dei bambini. E, oggi pomeriggio, arriva il parere della Regione: “Si prosegue con  la linea del rigore:  continuiamo a restare a casa. Nessun allentamento delle misure di contenimento in Piemonte”

E’ la linea del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, dopo l’ apertura da parte del Governo alle  brevi passeggiate genitore-figlio. “Nella nostra regione continuano a valere le regole più restrittive Bisogna continuare a stare a casa. Solo così vinceremo la battaglia”, prosegue il governatore.

A prevalere deve essere in ogni caso il buonsenso. Così come il cane può essere portato fuori per  i bisogni fisiologici attorno alla propria casa, è ovvio che sarà anche possibile per un genitore single  uscire con il figlio, se non ha nessuno a cui lasciarlo.  Ma non sono concesse, nemmeno  ai genitori,  vere e proprie passeggiate con i bambini.

Gesti che rendono più giusta la giustizia

L’emergenza coronavirus fa esplodere altre emergenze. Dramma nel dramma, anche nelle carceri. Un caso simbolo: dal 20 dicembre l’ex assessore regionale Roberto Rosso, ed altri sono in carcere.

Carcere preventivo, indagati di reati gravissimi come voto di scambio e associazione esterna di stampo mafioso. Le istanze o di scarcerazione o degli arresti domiciliari sono state respinte dal Gup. Non entriamo nel merito delle scelte del magistrato. Non è compito nostro e non abbiamo capacità. Ma la vicenda del Coronavirus ha ulteriormente complicato ed aggravato le condizioni dei singoli imputati.

Il 15 Aprile ci dovrebbe essere l’udienza per le indagini preliminari, in videoconferenza. L’infezione  sta complicando la situazione dei carcerati ed il loro poter comunicare con i loro cari e anche con i propri legali. Problema irrivelante? Non mi pare assolutamente. Tutti, ma proprio tutti hanno diritti come doveri. Poi, se condannati, pagheranno il loro conto con la giustizia e dunque con gli italiani. Gli avvocati hanno rinnovato la richiesta per gli arresti domiciliari. L’ennesima richiesta, ora
supportata dal pericolo del coronavirus e delle  precarie condizioni psico- fisiche. Anche qui decideranno i magistrati preposti, ma un atto umanitario non guasta mai. Direi di più, rende più
giusta la giustizia. Arriva anche l’ appello del Garante per i diritti dei detenuti sulle condizioni degli istituti di pena: le carceri sono una bomba esplosiva. Principalmente per il sovraffollamento. Chi deve trovare soluzioni – lo Stato – le trovi, per i casi singoli come per la situazione complessiva degenerata. L’ emergenza è sotto gli occhi di tutti.

Patrizio Tosetto

Piccoli artisti: in più di 300 per disegnare l’arte

Sono 319 i piccoli artisti che dal 23 al 29 marzo hanno riprodotto, reinterpretato e reinventato le 85 opere provenienti dai 50 musei piemontesi che hanno aderito alla speciale edizione online dell’iniziativa di Abbonamento Musei Disegniamo l’arte… da casa.

 

Le opere sono state raccolte da Abbonamento Musei in una gallery su Facebook: https://bit.ly/2UqzG5I. Tra i soggetti più gettonati, i papaveri del Giardino Botanico Rea di Trana, i dettagli delle sculture della Basilica di Superga, la farfalle del Museo Calderini di Varallo, il quadro di Miró del Museo del Territorio Biellese e i personaggi di Star Wars proposti dal Museo Nazionale del Cinema.

Come si può vedere sfogliando l’album, la partecipazione è stata entusiasta, calorosa e coloratissima, come dimostrano i disegni che sono continuati ad arrivare anche a concorso ormai concluso.

 

due disegni vincitori, ovvero coloro che hanno ottenuto il maggior numero di like nei tempi prestabiliti, sono stati quelli di Sara, che ha riprodotto la Danzatrice con mani sui fianchi di Antonio Canova della Pinacoteca Agnelli, e Il ballo delle sciabole di Giulio Boetto (Museo Civico Cuneo), reinterpretato da Chiara. Le due vincitrici si sono aggiudicate un set da disegno firmato Pigna, sponsor tecnico del progetto.

 

Disegniamo l’arte è l’ormai tradizionale appuntamento di Abbonamento Musei durante il quale i visitatori più giovani e le loro famiglie visitano e scoprono in maniera speciale i musei del territorio, disegnando le opere, gli spazi e le architetture che più li caratterizzano, dando così nuove forme e nuovi colori alle realtà museali del territorio: un modo per conoscere e reinterpretare le bellezze del patrimonio culturale e artistico regionale. In attesa di poter stabilire le nuove date dell’edizione 2020, inizialmente prevista per l’ultimo week-end di marzo, l’iniziativa si è svolta online.

La tentazione ricorrente di riscrivere la Costituzione

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Il Sindaco di Milano Sala che aveva dimostrato i suoi evidenti limiti politici all’inizio dell’epidemia, sottovalutandola totalmente, propone oggi  un’assemblea costituente per riscrivere la Costituzione. Pur non essendo mai stato convinto della perfezione della nostra Carta, ritengo la proposta di Sala del tutto intempestiva e sbagliata  

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La riscrittura in tempi normali la tentò Renzi che aveva colto l’opportunità di alcuni cambiamenti, ma si rivelò un pessimo costituente, proponendo un testo pasticciato e confuso. Oggi non siamo
e non saremo  in futuro in tempi normali. L’assemblea Costituente venne eletta il 2 giugno 1946, ad oltre un anno dalla fine della guerra, in un clima comunque non sereno perchè per troppi la scelta di quella data era motivata dal desiderio impellente  di dare il benservito alla monarchia, considerata colpevole della dittatura fascista e della guerra perduta. Superato l’ostacolo della liquidazione della monarchia, anche per l’atteggiamento del re che preferì l’esilio ad una guerra civile, i Costituenti seppero mettere da parte gli egoismi settari di partito e trovarono il modo per stendere un testo tra il 1946 e il 1947 che sapeva guardare avanti, al futuro della democrazia italiana. In quell’assemblea costituente ci furono i migliori uomini politici dell’’Italia novecentesca, come ci furono solo  nel Risorgimento. Si realizzarono dei compromessi evidenti, ma nel complesso la democrazia italiana ebbe una carta costituzionale di grande rilievo storico – politico, con riferimenti etici di primissimo livello.
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Se si pensa a quale classe politica ha oggi l’Italia e alle condizioni economiche in cui saremo ridotti dopo l’emergenza sanitaria, appare davvero impossibile pensare di accingersi a scrivere una nuova Costituzione. Sono possibili tra il resto gravi conflitti sociali che sarà difficile prevenire e forse reprimere. L’attuale Costituzione appare oggi preziosissima ed è anche un baluardo rispetto ai sempre possibili conati autoritari di un governo inadeguato che non sa guidare il Paese, ma rincorre con affanno i problemi . L’esempio autoritario dell’ Ungheria  ci fa apprezzare la nostra Carta, sempre che i suoi tutori istituzionali sappiano salvaguardare le prerogative del Parlamento, come ha messo in evidenza con coraggio l’ex presidente del Senato Marcello Pera, una delle poche grandi risorse della Repubblica. Sala pensi a fare il sindaco , se è  ancora in grado di farlo, alla democrazia e al suo futuro penseremo noi cittadini.
Scrivere a quaglieni@gmail.com

Carceri, situazione critica. L’appello dei garanti

Coronavirus. Carceri / Riceviamo e pubblichiamo l’appello dei Garanti territoriali al Presidente della Repubblica, alle Camere, ai Sindaci e ai Presidenti delle Regioni per ulteriori misure di riduzione della popolazione detenuta

“I primi casi di positività al virus Covid-19 registrati in alcuni istituti penitenziari, hanno riportato l’attenzione sui rischi connessi alla sua possibile diffusione in carcere, dove le misure di prevenzione prescritte alla popolazione in libertà non possono essere rispettate in condizioni di sovraffollamento, come ieri ha detto anche Papa Francesco.

Come più volte raccomandato dal Garante nazionale delle persone private della libertà, e indicato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura, sono necessari importanti interventi deflattivi della popolazione detenuta che consentano la domiciliazione dei condannati a fine pena e la prevenzione e l’assistenza necessaria a quanti debbano restare in carcere.I provvedimenti legislativi presi dal Governo sono largamente al di sotto delle necessità. Se anche raggiungessero tutti i potenziali beneficiari (6000 detenuti, secondo il Ministro della Giustizia), sarebbero insufficienti, come recentemente sottolineato dal Consiglio superiore della magistratura, dall’Associazione nazionale magistrati, dall’Unione delle Camere penali e dall’Associazione dei docenti di diritto penale. Con quelle misure non solo non si supera il sovraffollamento esistente (formalmente di 7-8000 persone, sostanzialmente di almeno diecimila), ma non si garantisce il necessario distanziamento sociale richiesto a tutta la popolazione per la prevenzione della circolazione del virus. Servono, e urgentemente, ulteriori misure, di rapida applicazione, che portino la popolazione detenuta al di sotto della capienza regolamentare effettivamente disponibile. Noi, Garanti delle persone private della libertà nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni italiani, impegnati tutti i giorni sul campo, fianco a fianco con i magistrati di sorveglianza, dirigenti e operatori penitenziari e della sanità pubblica, del volontariato e del terzo settore, anche nella individuazione di mezzi e risorse necessarie per l’accoglienza dei condannati ammissibili alla detenzione domiciliare, facciamo dunque appello al Presidente della Repubblica, quale supremo garante dei valori costituzionali in gioco, ai Sindaci e ai Presidenti delle Regioni, delle Province e delle Aree metropolitane di cui siamo espressione e ai Parlamentari della Repubblica, affinché nell’esame del decreto-legge contenente le norme finalizzate alla riduzione della popolazione detenuta vengano adottate misure molto più incisive e di pressoché automatica applicazione, in grado di portare nel giro di pochi giorni la popolazione detenuta sotto la soglia della capienza regolamentare effettivamente disponibile”.

Stefano Anastasìa, Regioni Lazio e Umbria
Samuele Ciambriello, Regione Campania
Gianmarco Cifaldi, Regione Abruzzo
Giovanni Fiandaca, Regione Sicilia
Enrico Formento Dojot, Regione Val d’Aosta
Mirella Gallinaro, Regione Veneto
Leontina Lanciano, Regione Molise
Carlo Lio, Regione Lombardia
Marcello Marighelli, Emilia Romagna
Bruno Mellano, Regione Piemonte
Andrea Nobili, Regione Marche
Paolo Pittaro, Regione Friuli Venezia Giulia
Piero Rossi, Regione Puglia
Vanna Jahier, Provincia di Pavia
Antonia Menghini, Provincia di autonoma Trento
Paolo Allemano, Comune di Saluzzo
Edvige Baldino, Comune di Tempio Pausania
Giulia Bellinelli, Comune di Rovigo
Marco Bellotto, Comune di Lecco
Franca Berti, Comune di Bolzano
Elisabetta Burla, Comune di Trieste
Dino Campiotti, Comune di Novara
Stefania Carnevale, Comune di Ferrara
Sonia Caronni, Comune di Biella
Roberto Cavalieri, Comune di Parma
Sofia Ciuffoletti, Comune di San Gimignano
Cecilia Collini, Comune di Siena
Eros Cruccolini, Comune di Firenze
Giovanni De Peppo, Comune di Livorno
Antonello Faimali, Comune di Piacenza
Paola Ferlauto, Comune di Asti
Federico Ferraro, Comune di Crotone
Margherita Forestan, Comune di Verona Monica
Cristina Gallo, Comune di Torino
Emilio Guerra, Comune di Belluno
Antonio Ianniello, Comune di Bologna
Pietro Ioia, Comune di Napoli
Valentina Lanfranchi, Comune di Bergamo

Agostino Siviglia, Regione Calabria
Carlo Mele, Provincia di Avellino
Bruno Mitrugno, Provincia di Brindisi
Manuela Leporati, Comune di Vercelli
Silvia Magistrini, Comune di Verbania
Francesco Maisto, Comune di Milano
Maria Mancarella, Comune di Lecce
Alberto Marchesi, Comune di Pisa
Natascia Marzinotto, Comune di Udine
Paolo Mocci, Comune di Oristano
Paola Perinetto, Comune di Ivrea
Alessandro Prandi, Comune di Alba
Paolo Praticò, Area metropolitana di Reggio Calabria
Luisa Ravagnani, Comune di Brescia
Marco Revelli, Comune di Alessandria
Giovanna Serra, Comune di Nuoro
Alessandra Severi, Comune di Lucca
Sergio Stefenoni, Comune di Venezia
Gabriella Stramaccioni, Comune di Roma
Ione Toccafondi, Comune di Prato
Matteo Luigi Tosi, Comune di Busto Arsizio
Mario Tretola, Comune di Cuneo
Antonello Unida, Comune di Sassari
Tommaso Vezzosi, Comune di Porto Azzurro
Giovanni Villari, Comune di Siracusa

Compagni DiStanza, 6 eventi social di Iren luce gas e servizi

 Terranno compagnia al popolo del web. 6 incontri durante i quali ospiti d’eccezione parleranno delle grandi passioni degli italiani

Il cibo, le relazioni affettive, la musica, l’ambiente, il cinema e lo sport. Saranno questi i temi di 6 appuntamenti tematici che Iren luce gas e servizi trasmetterà in diretta sui propri canali Facebook, @irenlucegas, e Instagram @irenlucegaseservizi. A parlarne saranno coppie d’eccezione: Cristina Chiabotto e Davide Scabin, Veronica Ruggieri con Fabrizio Quattrini e Paola Turci, Gianluca Gazzoli e Luca Mercalli, Nicolo De Vitis con Nicoletta Romanoff e Claudio Marchisio.

È questo il modo in cui il Gruppo Energetico converte in eventi digitali una stagione fitta di appuntamenti inizialmente previsti sui territori. Ed è anche il modo in cui l’azienda vuole essere vicina agli italiani che in questo momento vivono una situazione inaspettata e difficile. E così si realizza anche un’occasione in più per farci compagnia e non rinunciare ad un momento di intrattenimento pur nella consapevolezza della situazione che tutti stiamo vivendo.

“Compagni DiStanza – dichiara Gianluca Bufo amministratore delegato di Iren Mercato – è una serie di eventi digitali realizzata da Iren luce gas e servizi e fortemente voluta da tutto il Gruppo. Quello stesso Gruppo che continua a garantire nei territori storici l’erogazione di servizi indispensabili per chiunque e lo fa con l’impegno straordinario di tutti i dipendenti. Con Compagni DiStanza vogliamo aggiungere ancora qualcosa: intrattenere gli italiani, entrando come amici in alcune delle case che abbiamo contribuito a illuminare e riscaldare”.

Calendario
1 Aprile ore 18.30: Cristina Chiabotto e Davide Scabin in Live dalla Cucina
3 Aprile ore 18.30: Veronica Ruggeri e Fabrizio Quattrini in Quarantena di Coppia
5 Aprile ore 18.30: Veronica Ruggeri e Paola Turci in Happy Hour Musicale
7 Aprile ore 18.30: Gianluca Gazzoli e Luca Mercalli in l’Ambiente dagli Ambienti di Casa
9 Aprile ore 18.30: Nicolò De Devitiis e Nicoletta Romanoff in Ciack, Motore, Azione
11 Aprile ore 18.30: Nicolò De Devitiis e Claudio Marchisio in Un Calciatore in Salotto.

Iren è una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano e opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali, e dei servizi tecnologici. È primo operatore nazionale nel teleriscaldamento per volumetria allacciata, terzo nel settore idrico per metri cubi gestiti e nei servizi ambientali per quantità di rifiuti trattati, quinto nel settore gas per vendita a clienti finali, quinto nell’energia elettrica per elettricità venduta. Iren è un produttore energetico eco-friendly per circa l’87% della propria produzione. Alla capogruppo Iren fanno capo le attività strategiche, amministrative, di sviluppo, coordinamento e controllo, mentre quattro società presidiano le attività per linea di business. Di queste Iren Mercato (denominazione commerciale Iren luce gas e servizi) è attiva nell’approvvigionamento e nella vendita di energia elettrica, gas e calore per teleriscaldamento e nella proposta di soluzioni complete ed evolute per la mobilità elettrica e la smart home.

Cronache della peste. Evasione

Non così. Non costretto. Per il carcerato non cambia se piove o se brilla il sole. Vorrebbe, sempre e comunque, evadere. Soprattutto se sente come ingiusta la segregazione.

Evadere… Lenzuola legate alla finestra, stile Banda Bassotti…facendoti portare fuori chiuso in un sacco, stile Conte di Montecristo…. Fuga in auto a mano armata, forzando i blocchi, stile Bonny & Clyde… ma sono solo fantasie. E poi, mica c’è una Bonnie…

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Cronache della peste. Evasione