SALUTE- Pagina 22

In Piemonte i contagiati sono oltre 1100, sale a 94 il numero delle vittime

Il comunicato della Regione Piemonte, ore 19 – domenica 15 marzo /

CORONAVIRUS PIEMONTE: 13 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 94 – IN TERAPIA INTENSIVA 175 PERSONE POSITIVE AL VIRUS

TREDICI NUOVI DECESSI

Sono 13 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid-19”, comunicati questa sera dall’Unità di crisi.

Si tratta di 9 uomini e 4 donne: cinque uomini e tre donne della provincia di Alessandria, un uomo del Biellese, due uomini del Vercellese, un uomo e una donna del Novarese.

Tra questi, il paziente più anziano aveva 92 anni, quello più giovane, pluripatologico, 56 anni.

Risultano attualmente ricoverate in terapia intensiva 175 persone positive al virus.

Il dato complessivo dei casi positivi non è al momento disponibile, perché in fase di aggiornamento.

COMPLESSIVAMENTE 94 MORTI

Complessivamente, il numero dei deceduti positivi al covid19 in Piemonte sale a 94, cosi suddivise per provincia di residenza: 47 ad Alessandria, 5 ad Asti, 5 a Biella, 5 a Cuneo, 7 a Novara, 19 a Torino, 5 a Vercelli e 1 nel Vco.

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Il comunicato della Regione Piemonte, ore 12 – domenica 15 marzo / Sono 133 le persone in isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatici, ma le cui condizioni non richiedono il ricovero

CORONAVIRUS PIEMONTE, 15 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 81, 1.111 I CONTAGIATI

QUINDICI NUOVI DECESSI

Sono 15 i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid-19”, comunicati questa mattina dall’Unità di crisi.

Nel complesso si tratta di 11 uomini e 4 donne: 9 della provincia di Alessandria, 3 del Torinese, 2 dell’astigiano e 1 del Cuneese.

BOLLETTINO CONTAGI

Sono 1.111 le persone risultate positive al “coronavirus covid-19” in Piemonte: 359 in provincia di Torino, 207 in provincia di Alessandria, 87 in provincia di Asti, 84 in provincia di Vercelli, 71 nel Novarese, 61 nel Cuneese, 50 nel Biellese, 50 nel Vco, 31 extraregione, mentre 111 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Sono 133 le persone in isolamento domiciliare, perché positive al test e sintomatici, ma le cui condizioni non richiedono il ricovero.

Le persone ospedalizzate sono 897, di cui 171 in terapia intensiva.

I deceduti sono 81.

I tamponi finora eseguiti sono 4438, di cui 2868 risultati negativi.

E’ iniziata la sanificazione di strade, piazze e portici

Al via la pulizia con  autobotti e lance per disinfettare  Torino. Già nella notte di venerdì  le squadre dell’Amiat, hanno iniziato ad impiegare getti di acqua con disinfettante nelle principali  strade, e piazze e sulle scale della metropolitana

La sanificazione era stata chiesta dai presidenti delle Circoscrizioni e dal consigliere comunale Raffaele Petrarulo e riguarderà le principali arterie di tutta la superficie urbana.

La  sindaca Chiara Appendino ha detto infatti che verrà disinfettata tutta la grande viabilità cittadina. Anche i 12 chilometri di portici torinesi, proprio oggi, verranno sanificati da personale con le lance.

Nei giorni scorsi anche la Smat ha attivato operazioni di pulizia delle grate di via Roma e piazza Cln (foto in basso)

Rinforzi di biologi e chimici per aiutare gli ospedali

Quattordici professionisti dell’Arpa tra biologi, chimici, tecnici di laboratorio biomedico e periti chimici saranno distaccati dai loro laboratori per aiutare gli ospedali di Novara, Alessandria e Cuneo e l’ASL di Torino

“Una decisione – spiega l’Assessore regionale Matteo Marnati – che abbiamo preso di concerto con il direttore dell’Agenzia per coadiuvare la rete dei laboratori ospedalieri nelle analisi di laboratorio della Sanità piemontese, a loro va il mio ringraziamento personale. Assieme con i medici, le forze dell’Ordine e il personale sanitario stanno facendo miracoli”.
Arpa assisterà anche con proprio personale i lavoratori in isolamento domiciliare con due telefonate al giorno, mentre altri professionisti saranno messi a disposizione dei Servizi di Igiene degli alimenti e nutrizione (SIAN) delle ASL.
Confermata la produzione gratuita nei propri laboratori di un gel igienizzante per le Forze dell’Ordine e per il personale sanitario.
Ma l’attuale emergenza da epidemia CoViD-19 ha indotto la Regione ad individuare delle “Rianimazioni e Terapie intensive” e “sub-intensive” private disposte ad accogliere pazienti attualmente ricoverati in “Rianimazioni e terapie intensive” pubbliche.
“L’Organismo Tecnicamente Accreditante di Arpa Piemonte, che si occupa della verifica dei requisiti delle strutture sanitarie – ha spiegato Marnati – ha messo a disposizione la propria base dati fornendo l’elenco delle Rianimazioni e terapie intensive attualmente accreditate ed i relativi posti letto ed ha avviato immediatamente ulteriori verifiche presso queste strutture per valutare i requisiti strutturali e tecnologici di autorizzazione ed accreditamento”.
«In queste ore – ha aggiunto Marnati – è necessaria la messa in rete di tutte le Rianimazioni e Terapie Intensive e Sub-Intensive private disposte ad accogliere pazienti adesso ricoverati in strutture pubbliche. Il personale altamente specializzato di Arpa sta eseguendo le verifiche sul campo di queste strutture con tempi assolutamente ristretti perché il rispetto dei requisiti autorizzativi e di accreditamento è la condizione indispensabile. Uno sforzo enorme da parte di Arpa che pur continuando a monitorare e proteggere l’ambiente viene incontro alle esigenze della regione e del paese per affrontare l’emergenza che stiamo vivendo”.

Solidarietà cinese al Piemonte

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina il console generale della Repubblica popolare di Cina in Milano, Song Xuefeng

EMERGENZA COVID19, L’ASSESSORE: «SIAMO GRATI DEGLI AIUTI CHE STIAMO RICEVENDO DALLA CINA. IL RAPPORTO E’ CONSOLIDATO»

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina il console generale della Repubblica popolare di Cina in Milano, Song Xuefeng, per esprimergli personalmente la riconoscenza della Regione Piemonte per l’aiuto che la Sanità piemontese sta ricevendo dalla Comunità cinese.

L’incontro è avvenuto a Grugliasco, nel deposito dove stano arrivando i dispositivi di protezione individuale donati dall’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese, con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano.

Gli ultimi quattro container di materiale sono arrivati ieri, ma altri carichi sono in partenza dalla Cina per il Piemonte.

«La solidarietà del popolo cinese nei confronti dei piemontesi è vera e tangibile – commenta l’assessore Icardi -, siamo grati della collaborazione che stiamo ricevendo. Le nostre comunità, cinese e piemontese, hanno imparato a conoscersi e a darsi una mano a vicenda nei momenti di difficoltà».

Coronavirus: in Piemonte nuove vittime. In ospedale ricoverati i primi due bambini positivi

Il comunicato della Regione Piemonte, ore 19,30 di sabato 14 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, 7 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 66 – MASCHERINE IN DISTRIBUZIONE – NUOVE ASSUNZIONI PER L’EMERGENZA SANITARIA

SETTE NUOVI DECESSI

Sono sette i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid19”, comunicati questa sera dall’Unità di crisi.

Nel complesso si tratta di 5 uomini e 2 donne: 2 della provincia di Alessandria (1 uomo e 1 donna) 3 del torinese (2 uomini e 1 donna) e 2 uomini del cuneese.

I ricoverati in terapia intensiva sono 159.

Sempre oggi, sono stati ricoverati all’ospedale Regina Margherita di Torino i primi due bambini positivi al test sul coronavirus covid19.

Hanno superato il migliaio i casi positivi al virus in Piemonte, ma il dato esatto, in fase di aggiornamento, non è al momento disponibile.

Il totale dei decessi appare così ripartito per provincia di residenza: 28 ad Alessandria, 13 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel Vco

Ore 12,30 – CORONAVIRUS PIEMONTE, 13 NUOVI DECESSI, IN TOTALE IL NUMERO DEI MORTI SALE A 59 – L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI GENESIO ICARDI, HA INCONTRATO IL CONSOLE CINESE

TREDICI NUOVI DECESSI

Sono tredici i nuovi decessi in Piemonte di persone positive al test del “coronavirus covid19”, comunicati questa mattina dall’Unità di crisi. Si tratta di 10 persone della provincia di Alessandria (6 uomini e 4 donne), una donna del Torinese, una donna del Novarese e un uomo dell’Astigiano.

CINQUANTANOVE DECESSI COMPLESSIVI

Complessivamente il totale dei deceduti è di 59, di cui il 66% uomini e il 34% donne. L’età media è di 81 anni.

Il totale dei decessi appare così ripartito per provincia di residenza: 28 ad Alessandria, 13 a Torino, 4 a Biella, 5 a Novara, 3 a Vercelli, 3 ad Asti, 2 a Cuneo, 1 nel Vco.

L’aggiornamento sui dati dei casi positivi verrà comunicato nel bollettino del pomeriggio.

L’ASSESSORE INCONTRA IL CONSOLE CINESE

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato questa mattina il console cinese di Milano, Junfu Ming, per esprimergli personalmente la riconoscenza della Regione Piemonte per l’aiuto che la Sanità piemontese sta ricevendo dalla Comunità cinese.

L’incontro è avvenuto a Grugliasco, nel deposito dove stano arrivando i dispositivi di protezione individuale donati dall’Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese, con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano.

Gli ultimi quattro container di materiale sono arrivati ieri, ma altri carichi sono in partenza dalla Cina per il Piemonte.

«La solidarietà del popolo cinese nei confronti dei piemontesi è vera e tangibile – commenta l’assessore Icardi -, siamo grati della collaborazione che stiamo ricevendo. Le nostre comunità, cinese e piemontese, hanno imparato a conoscersi e a darsi una mano a vicenda nei momenti di difficoltà».

Controlli mobilità, i carabinieri arrestano corriere droga

Pochi giorni fa un altro corriere è stato fermato e arrestato con 16 kg di marijuana

Torino, 13 marzo Durante i posti di controllo predisposti in tutta la provincia e Torino per verificare il rispetto delle direttive su restrizione mobilità, i carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno arrestato un 38enne italiano di Castellamonte (TO), per detenzione ai fini di spaccio. L’uomo è stato fermato a Rivarolo Canavese (TO).

In particolare, i carabinieri hanno fermato l’auto dell’uomo e nel bagagliaio gli hanno trovato oltre cinque chilogrammi e mezzo di marijuana, destinata a soddisfare l’intera “piazza Canavesana”. Il valore dello stupefacente, al dettaglio è di oltre 50.000 euro.

Si tratta del secondo corriere di droga fermato e arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale di Torino. Pochi giorni fa un 28enne girava di notte in auto con tredici sacchi termosaldati di marijuana nascosti nel bagagliaio e tra i sedili. L’uomo è stato fermato dai carabinieri in Via Botticelli, a Torino. Nell’auto sono stati trovati anche 620 euro in contanti e un manganello telescopico. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altri tre sacchi di marijuana, per un totale di 16 chili. Lo stupefacente è stato sequestrato e il giovane, arrestato, si trova ora ai domiciliari.

Coronavirus, al via la sperimentazione del nuovo test

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19

CORONAVIRUS PIEMONTE, 3 NUOVI DECESSI, 840 I CASI POSITIVI – SPERIMENTAZIONE NUOVO TEST – ACCORDO CON LE STRUTTURE PRIVATE – POSTI DI TERAPIA INTENSIVA – ACCESSO ALLA TERAPIA INTENSIVA – NUOVA DONAZIONE DELLA COMUNITÀ CINESE – NESSUNA DISINFESTAZIONE STRADE

TRE NUOVI DECESSI

Nel pomeriggio di oggi sono decedute altre tre persone risultate positive al test: 2 della provincia di Torino e 1 della provincia di Alessandria. Salgono così a 46 i morti con covid-19 in Piemonte.

BOLLETTINO CONTAGI ore 19 venerdì 13 marzo

Sono 840 in totale i casi positivi riscontrati in Piemonte, così suddivisi per provincia di domicilio: 305 a Torino, 136 ad Alessandria, 70 ad Asti, 48 a Novara, 48 a Biella, 40 a Cuneo, 29 a Vercelli, 29 nel Vco, 23 provenienti da extraregione. Altri 112 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in ospedale sono 691, di cui 135 in terapia intensiva.

Sono 103 le persone in isolamento domiciliare, in quanto positive, ma le cui condizioni non richiedono cure ospedaliere.

I tamponi finora eseguiti sono stati 3105, di cui 2230 negativi.

SPERIMENTAZIONE NUOVO TEST

L’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto la sperimentazione del nuovo test rapido proposto dalla ditta DiaSorin di Saluggia per la diagnosi del covid19.

Attualmente la metodica impiega circa sei ore per fornire l’esito del test, mentre con la nuova indagine diagnostica i tempi si ridurrebbero a circa un’ora.

La sperimentazione verrà effettuata complessivamente con quattro postazioni di lavoro nei laboratori della microbiologia della Citta della Salute di Torino e dell’ospedale Amedeo di Savoia.

ACCORDO CON LE STRUTTURE PRIVATE

Su proposta dell’Assessorato alla Sanità, la Giunta della Regione Piemonte ha approvato, oggi, un provvedimento che consente a tutte le strutture private autorizzate di ospitare pazienti covid-19, in reparti e con percorsi separati, riconoscendo, oltre al valore della prestazione, anche un rimborso degli oneri sostenuti per la funzione covid-19.

In questo modo, le strutture private potranno soccorrere le strutture pubbliche nel garantire l’assistenza per i posti letto covid-19. Questi posti letto aggiuntivi covid-19 saranno finanziati principalmente dalle donazioni, fra cui quella della Compagnia di San Paolo per 4,7 milioni e da quelle che stanno pervenendo sul conto corrente regionale IT 29 H 02008 01152 000100689275, nonché mediante quanto raccolto dalle Aziende sanitarie regionali.

Allo stesso modo, viene consentito alle strutture autorizzate e accreditate (quelle che hanno un budget e già lavorano per il Servizio sanitario nazionale) di rimodulare ed estendere la propria offerta anche su posti letto accreditati, ma non contrattualizzati. Questo consentirà di supportare le strutture pubbliche che si dedicheranno prioritariamente alla cura di pazienti covid positivi.

Nei giorni scorsi, l’Amministrazione regionale aveva già autorizzato l’utilizzo del personale delle strutture private convenzionate (che oggi potrebbero avere un calo di attività) da parte delle strutture pubbliche, rimborsando i costi. In questo modo le strutture sanitarie pubbliche potranno disporre di più lavoratori.

POSTI DI TERAPIA INTENSIVA

In regime ordinario, il Sistema sanitario piemontese dispone di 320 letti di terapia intensiva. Per l’emergenza, una parte di questi sono già stati destinati ai pazienti covid positivi. Inoltre, sono stati appositamente creati ulteriori 100 posti riservati alle persone affette dal virus e ne sono prontamente attivabili altri 60, oltre a quelli ancora valutabili.

ACCESSO ALLA TERAPIA INTENSIVA

In merito alle polemiche, alle insinuazioni e ai “virgolettati” che qui si smentiscono integralmente, alimentate da alcune testate giornalistiche sui criteri di accesso dei pazienti ai trattamenti di terapia intensiva, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte fa presente, a scanso di equivoci più o meno interessati, che non spetta al presidente della Regione Piemonte, né tantomeno all’assessore regionale alla Sanità o al responsabile dell’Unità di crisi decidere in merito ai casi specifici.

Qualora si giungesse alla impossibilità di garantire a tutti i pazienti con indicazione alla rianimazione, il migliore trattamento, sarà necessario applicare criteri di accesso alle cure intensive, nei quali si dovrà tenere in conto della appropriata allocazione delle limitate risorse a disposizione.

Per quanto riguarda gli indirizzi da seguire in tale situazione limite, ancora non attuale, il Comitato Tecnico-Scientifico dell’Unità di crisi della Regione Piemonte condivide integralmente quanto riportato nel documento SIAARTI (Società italiana degli anestesisti) “Raccomandazioni di etica clinica per l’ammissione a trattamenti intensivi e per la loro sospensione, in condizioni eccezionali di squilibrio tra necessità e risorse disponibili”.

L’esperienza osservata dimostra che la ventilazione invasiva non è necessariamente il primo target terapeutico in quanto un trattamento di supporto respiratorio non invasivo precoce (CPAP con casco in pazienti con saturazione < 95%) si dimostra efficace.

L’appropriatezza clinica e la proporzionalità etica del trattamento proposto (rapporto tra benefici della cura, qualità della vita e oneri sopportati dal paziente) dovrebbero essere proprie della normale pratica clinica, tuttavia assumono particolare rilievo in un periodo come questo, nel quale gli utenti sono bombardati da informazioni provenienti dai media, spesso contrastanti e non sempre scientificamente esatte.

NUOVA DONAZIONE DELLA COMUNITÀ CINESE

Continua la collaborazione tra la Regione Piemonte e la comunità cinese italiana, che con grande generosità sta dando un fattivo contributo per aiutare il sistema sanitario a   far fronte all’emergenza coronavirus in Piemonte.

Questa mattina, grazie all’iniziativa dell’Angi (Associazione Nuova Generazione Italo-Cinese), con il contributo dell’Ambasciata italiana in Cina e del Consolato cinese di Milano, sono arrivati all’Ufficio doganale di Orbassano quattro tir carichi di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario. Il materiale è stato portato al deposito della Centrale 118 di Grugliasco, dove erano presenti alla consegna l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, e il coordinatore dell’Unità di crisi, Mario Raviolo, che hanno espresso ai donatori la gratitudine della Regione Piemonte.

I dispositivi, oltre 4.600 scatole contenenti 100.000 mascherine ffp2, ffp3 e n95, oltre a guanti, occhiali e tute protettive – che sono già in corso di distribuzione alle aziende sanitarie – sono stati raccolti nella regione cinese di Zhejiang, grazie all’impegno delle comunità locali e di oltre 500 volontari.

NESSUNA DISINFESTAZIONE STRADE

A seguito delle numerose notizie non corrette che pervengono ai Comuni sulla disinfestazione delle strade, l’Unità di Crisi Regionale comunica che non è mai stata impartita nessuna indicazione in tal senso

Città della Salute: arriva La Valle, commissario dell’emergenza

Il dottor Giovanni La Valle è il nuovo Commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino

Lo ha nominato la Giunta regionale su proposta dell’Assessore alla Sanità, Luigi Icardi. Attualmente il dottor La Valle era Direttore Sanitario della stessa Azienda.

Giovanni La Valle, 50 anni, laureato in Medicina e Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Le sue esperienze professionali:

  • Dal 2002 al 2012 attività svolta presso AslTo3, come Direttore di Presidio degli Ospedali di Pinerolo, Dirigente Responsabile dei Presidi di Avigliana, Giaveno, Venaria, Susa
  • Da giugno 2012 a agosto 2016 Direttore Sanitario d’Azienda Asl To4
  • Dal novembre 2016 a giugno 2018 Direttore Sanitario d’Azienda Ospedale Policlinico San Martino di Genova
  • Da giugno 2018 Direttore Sanitario d’Azienda dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

L’Assessore Icardi: “ Desidero congratularmi con il dottor La Valle per la nomina e gli rivolgo i miei migliori auguri per il nuovo incarico. Siamo in un momento di grande difficoltà generale per l’emergenza Covid 19, ma sono certo che ne usciremo grazie all’impegno di tutti. La Città della Salute e della Scienza e il dottor La Valle sono in prima linea in questa battaglia.”

L’attività della Città della Salute non si ferma, ventisei trapianti nei giorni di allerta

Ben 26 trapianti dal giorno di massima allerta dell’infezione da Coronavirus il 24 febbraio scorso, dei quali addirittura 12 negli ultimi cinque giorni da sabato scorso

Il sistema sanitario sta affrontando con determinazione ed impegno l’emergenza determinata dalla diffusione del virus SARS-Cov-2, responsabile della malattia COVID-19.

Molte delle risorse disponibili sono indirizzate in questo duro confronto. Ovviamente l’attenzione dei cittadini è focalizzata costantemente su questo tema, ed i Media rimbalzano di continuo dati e informazioni aggiornate sul coronavirus. Questa infezione non ha però affievolito l’impegno di cura per quei cittadini che soffrono di malattie diverse e per le quali essi si attendono terapie e supporto. I nostri ospedali, seppur messi a dura prova da questa emergenza, continuano ad occuparsi anche di malati critici con altre patologie. Un buon esempio di questo impegno è quello relativo ai trapianti. Il trapianto è una terapia avanzata e complessa che necessita in urgenza di impegno e coordinamento di diverse discipline a favore di pazienti con malattie che non lascerebbero loro un grande spazio di vita. La loro angoscia per l’attesa di un organo potrebbe aumentare se avvertissero che l’emergenza COVID-19 affievolisse l’attenzione su di loro. Ebbene, la volontà di donare organi e l’impegno dei sanitari ad accogliere questa offerta è continuata anche in questo momento di emergenza.

 

La Città della Salute di Torino sta mantenendo attivi tutti i servizi di urgenza per la popolazione. Non si sono mai fermati i reparti che accolgono i pazienti con urgenze mediche, così come resta attiva tutta la chirurgia per i cittadini che arrivano dal Pronto soccorso con interventi non differibili ed anche per le persone in attesa di trapianto. Come detto, proprio il trapianto rappresenta appieno lo sforzo di garantire la continuità assistenziale per tutte quelle persone con patologie diverse dal COVID-19, ma urgenti da trattare.

 

Dal giorno di massima allerta dell’infezione, il 24 febbraio 2020, in Piemonte ci sono stati 11 donatori multiorgano. Sono stati resi possibili  presso la Città della Salute di Torino ben 4 trapianti di cuore, 11 trapianti di rene da donatore deceduto (di cui alcuni complessi: 2 trapianti di entrambi i reni, 1 trapianto combinato di rene e fegato, 1 trapianto combinato di rene e pancreas), 2 trapianti di rene da donatore vivente, 6 trapianti di fegato, ai quali si aggiunge un settimo trapianto complesso di un segmento epatico, 2 trapianti di entrambi i polmoni. Da sabato scorso negli ultimi sei giorni addirittura sono stati 12 i trapianti, dei quali 3 di cuore, 5 di rene singolo, 1 combinato rene – fegato, 2 di fegato ed 1 trapianto di entrambi i polmoni. Non vi è stato dunque calo in questo settore, anzi. A dimostrazione della grande solidarietà e del grande cuore degli italiani.

Bisogna ricordare che il trapianto può essere possibile solo se i potenziali donatori vengono intercettati dall’intera rete regionale ospedaliera, che, nonostante la situazione legata al Coronavirus, sta sostenendo sforzi non comuni per soddisfare le esigenze di salute urgenti delle persone, ma anche le necessità di chi attende i trapianti.

 

Il trapianto è solo un esempio dell’impegno che il nostro Sistema sanitario sta promuovendo per la tutela della salute dei cittadini con malattie critiche. Ovviamente quelle cure che non hanno caratteristica di urgenza possono essere rinviate a fine emergenza. Ma tutti i cittadini che hanno necessità di interventi in urgenza – e non certo solo i trapianti – hanno la garanzia di trovare risposte anche ai tempi del coronavirus.

Emergenza virus, assunti nuovi specializzandi

Sono 29 i primi medici specializzandi universitari assunti per l’emergenza coronavirus covid19 dalle Aziende sanitarie del territorio in Piemonte.

In particolare, 10 sono destinati alla Città di Torino, 2 alla Asl TO3, 3 al San Luigi di Orbassano, 2 al Mauriziano, 1 all’Asl TO 4, 2 alla Asl CN 1, 1 al Croce Carle di Cuneo; 4 alla Asl di Asti, 1 alla Asl di Biella, 3 all’Azienda ospedaliera di Alessandria.

Al bando di ieri per il reclutamento di medici disponibili a prestare assistenza nelle Aziende sanitarie della Regione Piemonte, hanno già risposto in 150 ed ora le loro candidature sono al vaglio dell’Unità di crisi per l’assegnazione ai diversi presidi ospedalieri.

BANDO ASSUNZIONI INFERMIERI

Intanto, sul sito della Regione Piemonte è appena stato pubblicato l’analogo bando per il reclutamento degli infermieri. Vedasi al link https://bandi.regione.piemonte.it/gare-appalto/procedura-speciale-legata-allemergenza-covid-19-acquisizione-manifestazione-interesse-0