RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 26

Autonomia, senatori piemontesi Lega: “bene Governo, rammarico per il ritardo del Piemonte”

“Un plauso e un ringraziamento al vicepremier Matteo Salvini, al ministro Erika Stefani e al Governo che, ancora una volta, passano dalle parole ai fatti. Mantenuta la promessa sull’autonomia, una priorità per il Paese e una storica battaglia della Lega. Da parlamentari eletti sul territorio piemontese, alla gioia per questo ottimo risultato del Governo affianchiamo un po’ di rammarico per l’occasione persa dal Piemonte di Chiamparino che, a differenza di altre regioni, poco ha fatto in materia di autonomia. Duole prendere atto del ritardo del Piemonte, che purtroppo si evidenzia in questa fase, dal momento che hanno depositato il dossier solo questa settimana. Ci auguriamo che, con le prossime elezioni del 2019, con l’aiuto dei cittadini si possa rimediare agli errori e alle scelte sbagliate del PD che guida la Regione, garantendo un cambio di passo decisivo su tematiche fondamentali per il territorio e per la comunità, a cominciare proprio dall’autonomia”. Lo dichiarano i senatori piemontesi della Lega Giorgio Maria Bergesio, Marzia Casolati, Roberta Ferrero, Enrico Montani, Cesare Pianasso.

IL REGALO + BELLO? GLI STATI UNITI D’EUROPA!

“Il regalo + bello? Gli Stati Uniti d’Europa!” è il flash-mob organizzato da +Europa Torino per domani, sabato 22 dicembre, a Torino. L’evento si terrà alle 11.30, simbolicamente sotto l’albero di Natale di Piazza San Carlo, e vedrà la partecipazione anche dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, dei GD Piemonte e della GFE Piemonte.

 

In un’Italia che si sposta su posizioni sempre più sovraniste e che non riesce a vedere i progressi che le nostre società hanno raggiunto grazie all’Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, noi di +Europa nasciamo per sfidare questa corrente e ricordare a tutti quanto senza Europa l’Italia perderebbe un pezzo fondamentale dei propri valori e della sua forza nel contesto globale. La Storia dell’Unione Europea è sicuramente la storia di un processo ancora non concluso: il bivio che le si apre oggi è la fine dell’esperienza continentale o il rilancio verso una forma ancora più unitaria. Noi pensiamo che questa seconda strada sia quella che l’Italia debba intraprendere insieme agli altri Stati Europei. Lo diciamo da anni: serve + Europa! Così cosa chiedere per questo Natale? Gli Stati Uniti d’Europa, ovviamente! E allora sotto l’albero di Piazza San Carlo, simbolicamente, sabato 22 dicembre alle 11.30 organizzeremo un flash-mob e un girotondo con le bandiere europee: questo è il dono che vorremmo ricevere. È un modo perciò per ribadire alla città che esiste ancora qualcuno che si batte per quei valori di pace, tolleranza e apertura che l’Europa ha dimostrato di avere nel proprio dna. A tutti i torinesi chiediamo di unirsi al nostro flash-mob e di sventolare con orgoglio la bandiera europea. All’evento parteciperanno attivamente anche i Giovani Democratici del Piemonte e la Gioventù Federalista Europea del Piemonte, in una collaborazione che ormai ci vede impegnati da tempo sullo stesso fronte. Infine il flash-mob nasce e viene realizzato con il pensiero rivolto a Antonio Megalizzi, il giovane italiano-europeo europeista morto nell’attentato a Strasburgo. Antonio era uno di noi e a lui dedichiamo il nostro gesto.

Agenzia 2006: Luca Cassiani (Pd): “I fondi devono restare in Piemonte”

“Sono intervenuto, oggi, in Consiglio regionale, nel dibattito sui fondi dell’Agenzia 2006 per ribadire la mia contrarietà all’ipotesi che, con un emendamento alla manovra di Bilancio, questi soldi vengano sottratti dal Governo gialloverde alla Regione Piemonte” ha dichiarato il Consigliere regionale del Gruppo Pd Luca Cassiani.

“Questi 29 milioni di euro, in aggiunta a quelli già previsti per la Fondazione XX marzo – ha proseguito il Consigliere Cassiani – erano destinati al Piemonte per interventi di efficientamento energetico sugli impianti olimpici e per il ripristino e la salvaguardia delle montagne olimpiche e non è giusto che vengano sottratti alla nostra Regione”.

“Faccio appello al senso di responsabilità dei parlamentari piemontesi della Lega Nord e del M5S – ha concluso Luca Cassiani – affinchè intervengano per evitare al Piemonte, già molto penalizzato dagli atti di questo Governo, anche lo “scippo” delle risorse dell’Agenzia 2006”.

Il Consiglio regionale del Piemonte chiede il ritiro del disegno di legge Pillon

Approvata la mozione presentata dalla consigliera Silvana Accossato di LeU con i voti della maggioranza consiliare e della Lega Nord

E’ stata approvata la mozione consiliare presentata dalla consigliera Silvana Accossato di LeU sottoscritta anche da Caputo, Conticelli, Appiano, Baricco, Olivetti, Cassiani (Pd), Grimaldi e Ottria (LeU), Balzella (Mov. Libero e Indipendente) e dall’assessora Cerutti anche con il voto della Lega Nord, che chiede il ritiro del disegno di legge Pillon. “Sono molto soddisfatta che oggi il Consiglio, dopo aver votato la sua contrarietà al decreto immigrazione, abbia dato un altro segnale importante sul tema dei diritti delle persone esprimendosi contro il disegno di legge Pillon” – spiega l’Accossato anche a nome dei due colleghi Grimaldi e Ottria. “Abbiamo in questo modo raccolto la sollecitazione e le istanze pervenute dai movimenti delle donne di tutta Italia e in particolare dal “Comitato torinese per il ritiro Pillon” che in questi mesi l’ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica segnalandone tutte le incongruenze e i rischi di regressione su un tema delicato come il diritto di famiglia.” “Questo disegno di legge presenta una visione retriva della società, è nemico delle donne e della loro autonomia; è un progetto misogino e classista che nei fatti rende costoso e complicato il divorzio consentendolo solo a chi ha i soldi per permetterselo” “Come stanno sostenendo le tante giuriste e psicologhe che si sono occupate della questione questa proposta pensa agli adulti prima che ai bambini ed è anche pericolosa per le donne vittime di violenza in famiglia” conclude l’Accossato. Ora non ci resta cha auspicare che questa proposta, che non è sicuramente maggioritaria nel sentimento del Paese, non sia approvata dal Parlamento italiano

FONDO OLIMPICO DEL 2006, ANCI E UNCEM: “SONO RISORSE DEL PIEMONTE, CHE DEVONO RESTARE QUI”

“29 MILIONI DI EURO VANNO ALLO SVILUPPO DELLA MONTAGNA”
 
“Siamo stati fortemente sorpresi nell’apprendere che il fondo di 29 milioni di euro risparmiati dall’Agenzia Torino 2006 dagli investimenti per le Olimpiadi verrebbero stornati per entrare nel bilancio dello Stato all’interno del fondo per le esigenze indifferibili. Ci auguriamo venga respinta già nelle prossime ore questa proposta e che il Governo e il Parlamento non consentano di togliere al Piemonte queste importanti risorse, come affermato nelle scorse ore da tutti i Sindaci dei Comuni olimpici”. 
 
Lo affermano il Presidente Anci Piemonte Alberto Avetta e il Presidente Uncem Piemonte Lido Riba, assieme al Presidente Uncem nazionale Marco Bussone.
 
“Quel fondo, parte del ‘tesoretto olimpico’ – proseguono – è stato ottenuto da una attenta e virtuosa gestione delle risorse pubbliche che Torino ha avuto a disposizione per le Olimpiadi. In pieno spirito sabaudo, con l’accortezza che deriva da una storia e da un presente di bravi amministratori molto accorti nell’uso dei fondi pubblici, quei 29 milioni di euro sono fondamentali per interventi nelle aree montane. Non possiamo accettare siano distratti sul bilancio dello Stato, trasferiti in capitoli generali di interventi che toglierebbero ai territori montani piemontesi, alle Valli di Susa e Chisone in particolare, la possibilità di investimento per il rilancio turistico, ambientale, economico di quei distretti. Auspichiamo vi sia una forte presa di posizione del Governo al fine di permettere a Torino e alle valli di investire positivamente, per il bene delle comunità, quelle risorse. Le risposte devono arrivare già nelle prossime ore, smentendo le notizie di storno che ci lasciano perplessi e fortemente contrariati”.
(foto: il Torinese)

BATTISTI. MONTARULI (FDI) : “IL GOVERNO CHIEDA CONTO ALLA BOLIVIA” 

L’ ex giudice brasiliano Walter Maierovitch ha dichiarato che con grandissima probabilità Battisti si trova in Bolivia. Il criminale-codardo già sfuggito alla patria galera per troppi anni deve essere portato in Italia e non ammettiamo nessuna copertura da nessun paese straniero. Il Governo chieda conto anche alla Bolivia della necessità di vedere estradato Battisti e pretenda ufficialmente le sue ricerche chiedendo una posizione ufficiale del vicepresidente Alvaro García Liniera che secondo indiscrezioni lo appoggerebbe. Le parole di Maierovitch, autorità credibile, non vengano ignorate.

 

Augusta Montaruli

Deputato FdI

BETLEMME: ENAIP PIEMONTE PROTAGONISTA DEL PROGETTO NUR

Si è da poco conclusa la missione istituzionale della delegazione italiana del progetto NUR (New Urban Resources), progetto di Cooperazione Internazionale cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo, avente come obiettivo l’incremento dell’autonomia energetica della Città di Betlemme tramite l’utilizzo di energie rinnovabili attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, in un’ottica e visione complessiva di sostenibilità ambientale. (Nur in arabo significa “Luce”). La missione si è svolta dal 29 novembre al 3 dicembre. Il partenariato italiano, composto dal Comune di Torino (capofila), dal Politecnico di Torino, dal Coordinamento Comuni per la Pace (Co.co.pa), dall’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione (SiTI), dall’azienda Ai Engineering S.r.l. e da En.A.I.P. Piemonte, è stato accolto dalla Municipalità di Betlemme e ha incontrato i partner palestinesi. Durante la conferenza stampa di apertura al Bethlehem Peace Center, presieduta dall’Avv. Salman (Sindaco di Betlemme), dalla Dott.ssa Natoli (Responsabile dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo) e dal Dott. Montà (Sindaco di Grugliasco), sono stati illustrati gli obiettivi triennali di progetto. A seguire, durante il comitato di pilotaggio svoltosi presso l’Università di Betlemme, ciascun partner ha esposto il proprio ruolo nella pianificazione; in particolare per En.A.I.P. Piemonte, Claudio Daniele (Direttore di En.A.I.P. Rivoli e Responsabile della formazione tecnica superiore), ha presentato la mission dell’ente e il proprio ruolo nel progetto NUR, legato alla formazione dei giovani palestinesi e degli imprenditori locali, che sarà gestita in collaborazione con l’ONG Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS) e il Salesian Technical School (STS). In una cornice di estrema ospitalità da parte della Municipalità di Betlemme, la delegazione italiana è stata ospite d’onore durante la cerimonia di accensione dell’albero di Natale, svoltasi nella Piazza della Natività.

“ELEGGIAMO PRIMA DI NATALE IL NUOVO SEGRETARIO REGIONALE DEL PD”

Il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale

“Non perdiamo tempo per eleggere il nuovo Segretario Regionale del Partito Democratico. L’esito delle Primarie per eleggere il nuovo Segretario Regionale del PD ci consegna una situazione nella quale i tre candidati, Mauro Marino (41,52%), Paolo Furia (35,97%) e Monica Canalis (22,51%) non hanno superato la soglia del 50% dei voti. Per regolamento, l’elezione avverrà in Assemblea Regionale con voto segreto. Il Partito non può attendere oltre il periodo natalizio. Non possiamo permetterci di rinviare l’Assemblea all’anno nuovo perché il rischio è quello di arrivare con grande ritardo rispetto all’organizzazione delle campagne elettorali per le Europee, per le Regionali e per le Amministrative 2019.Siamo stati per troppi mesi senza Segretario, non possiamo attendere ancora. Dal mio punto di vista di Capogruppo in Consiglio regionale ritengo necessario che questo vuoto venga colmato in tempi strettissimi”.

Domenico Ravetti

Capogruppo PD

Consiglio Regionale

“GIRO D’ITALIA AL SERRU’ VETRINA DELLE RISORSE STRAORDINARIE DEL TERRITORIO ITALIANO”

UNCEM: “COMUNI, RCS, REGIONE ED ENTE PARCO UNITI PER FUTURO, COESIONE, PROMOZIONE” 

“È un dibattito surreale quello che negli ultimi giorni è cresciuto attorno all’arrivo del Giro d’Italia, a maggio 2019, al Lago del Serrù nell’Alto Canavese, all’interno del Parco nazionale del Gran Paradiso. Chi crede che la Corsa rosa disturbi ambiente e animali non sa che negli ultimi cento anni di storia del Giro, si sono sempre attraversati e raggiunti luoghi eccezionali sul piano naturalistico e ambientale, dei quali l’Italia è piena, senza intaccare in alcun modo il territorio, le specie animali e vegetali che lo rendono autentico e scrigno unico di biodiversità. Penso a Gran Sasso, Stelvio, Colle delle Finestre proprio quest’anno, Dolomiti Patrimonio Unesco, ma anche borghi delle Madonie e vette valdostane o friulane. Chi oggi chiede che, in una delle tappe regina del Giro, il traguardo sia posto a Ceresole Reale e non più in alto al Serrù per evitare impatti di auto e mezzi, non sa bene di cosa parla. Oltre all’attenzione straordinaria del Giro per l’ambiente, ad esempio con il programma Ride Green, è noto che nelle tappe di altissima montagna il Quartiere tappa per giornalisti e addetti, assieme a gran parte dei mezzi della corsa non viene posto in cima, ma molto spesso nel paese del fondo valle o nel borgo più vicino all’arrivo. Dunque, probabilmente a Ceresole. Solo pochi mezzi sono autorizzati, con gli speciali bollini, possono salire fino in cima. Così è stato ad esempio lo scorso anno sullo Jaffreau. Il Quartiere tappa era a Bardonecchia. I pullman dei team in fondo alla salita. Tutti i mezzi stampa, tv, organizzazione deviati in paese. Anche la Carovana pubblicitaria si è fermata molto prima, come in tutte le tappe di alta montagna, con traguardi in salita. Dunque l’impatto in alto è stato bassissimo, anche con pochissimi mezzi saliti e solo tensostrutture per le aree hospitality, nessun tir. Immagino che il direttore del Giro Mauro Vegni ed Rcs faranno la stessa cosa a Ceresole. L’impatto, se così si può ritenere il seguito della corsa, è minimo”.  “È invece straordinario e irripetibile, il ritorno di immagine, mediatico e non solo, che la tappa garantirà al Canavese, a Ceresole, al Parco Gran Paradiso, al Piemonte. Ecco perché sono certo che oggi Comuni, in primis Ceresole, Unioni montane, Regione ed Ente Parco siano uniti a Rcs nel costruire la miglior tappa possibile con l’arrivo al Serrù, capace di mostare lo scrigno di biodiversità che sono le Alpi per l’Europa. Abbandoniamo le polemiche e guardiamo alla sostanza. Il Giro è l’Italia e porta l’Italia più bella nel mondo. 180 Paesi collegati su tv e internet. Centinaia di milioni di spettatori nei cinque Continenti. Decine di migliaia di persone sulle strade. Con un tifo per tutti. Corridori, organizzaione, territorio. Così sarà per il Canavese. E anche il Serrù confermerà il claim della corsa, la più dura del mondo, nel Paese più bello del mondo“.

Il Presidente nazionale Uncem, Marco Bussone.

In Piemonte c’è Futura, la rete presieduta da Laura Boldrini si presenta ai torinesi

La rete presieduta dalla ex presidente della Camera Laura Boldrini si presenta a Torino, lunedì 17 alle 17.30 alla Fabbrica delle E, in corso Trapani. Durante l’incontro, moderato dal giornalista di La Repubblica, Paolo Griseri, prenderanno la parola anche Marco Furfaro, coordinatore nazionale di Futura, Monica Cerutti, assessora ai Diritti della Regione Piemonte. Poi si alterneranno vari rappresentanti delle istituzioni e della società civile, a partire da Mariagrazia Pellerino, componente del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Torino, Marco Novello, presidente di Circoscrizione, David Valderrama, educatore della cooperativa Mirafiori, Cristina Rogna Manassero e Maria Rosa Profeta dello Studio Associato Aretè , Luca Ozzano professore universitario, Marco Gagliardi, avvocato impegnato nel Movimento Consumatori. Rete Futura vuole essere una casa aperta a tutti coloro che hanno a cuore una politica capace di ascoltare i cittadini e le cittadine.  Lunedì affronteremo i temi cari a chi crede nella possibilità di una società più giusta: a partire da quelli del lavoro, dei diritti, dell’Europa. Inviteremo tutti i partecipanti a unirsi a noi nella ricostruzione di una politica in grado di incidere positivamente nella vita quotidiana, restituendo valore alla parola “speranza”. Crediamo in una società aperta e inclusiva e siamo convinti che una migliore qualità di vita nei quartieri sia perseguibile non soffiando sul fuoco della paura, né alimentando “guerre fra poveri”, ma promuovendo la lotta alle disuguaglianze e la costruzione della giustizia sociale attraverso adeguate politiche di welfare. Vogliamo una società in cui la violenza sulle donne non sia più tollerata nella quale chi ha un orientamento sessuale diverso da quello della tradizione possa cercare la propria felicità senza essere discriminato. Crediamo che sia necessario accompagnare ogni cittadino affinché abbia un lavoro dignitoso e in alternativa, crediamo sia indispensabile aiutarlo a sopravvivere in attesa di trovarne uno. Crediamo in una società più al femminile, ricca di donne in posizione di comando. Perché solo una società in cui c’è spazio per tutti e tutte, è una società giusta. Vorremmo una politica umana, capace di ascoltare, coerente., competente, responsabile, gentile e sorridente. Vi aspettiamo numerose e numerosi. Il Piemonte che verrà dipende anche da noi.

 

Monica Cerutti