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“No a sciacallaggio su latte e allevatori”

“Ad oggi non vi è alcun parametro che possa giustificare un abbassamento del prezzo del latte acquistato dalle stalle”

CORONAVIRUS, CIA PIEMONTE: «NO A SPECULAZIONI E SCIACALLAGGIO SU LATTE E ALLEVATORI. CHIEDIAMO ALL’ASSESSORE PROTOPAPA DI VIGILARE»

«Ad oggi, non vi è alcun parametro che possa giustificare un abbassamento del prezzo del latte acquistato dalle stalle. Ci risulta, però, che si stiano verificando situazioni poco chiare, con alcune aziende che ritirano il prodotto a prezzi più bassi di quelli concordati. I nostri allevatori continuano a garantire una produzione costante e sana e non vanno penalizzati».

Così Gabriele Carenini, presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, sulla questione legata al ritiro del latte.

«Chiediamo all’assessore regionale Marco Protopapa di vigilare sui comportamenti scorretti che si stanno mettendo in atto. Da parte nostra, denunceremo ogni singola condotta sleale. Speculare sulle cifre in un momento di grave crisi – conclude Carenini – è una forma di sciacallaggio che non possiamo tollerare. E’ necessario che vengano rispettati gli accordi di filiera, nell’interesse di chi produce senza sosta un prodotto indispensabile».

Il video-consiglio regionale seguito da 80 mila

Oltre 80 mila visualizzazioni su sito, Facebook e Youtube durante le 10 ore di dibattito sul bilancio: la seduta in videoconferenza del Consiglio regionale piemontese, primo in Italia a sperimentare questa modalità, ha registrato grande interesse anche tra i cittadini

Il sistema, messo a punto dal Csi Piemonte, dal Consorzio Top-Ix e dai Sistemi Informativi dell’Assemblea, ha visto collegati contemporaneamente il presidente della Giunta Alberto Cirio, 48 tra consiglieri e assessori, e venti funzionari.

La seduta di martedì arriva dopo diversi giorni di test: due prove tecniche, 3 riunioni di Commissione e 5 riunioni di capigruppo.

“Il Consiglio regionale non si ferma mai – spiega il presidente del Consiglio, Stefano Allasia – la seduta in videoconferenza, la prima in assoluto in Italia e in 50 anni di Regione Piemonte, è stata una bella prova di tutti i consiglieri regionali che, di fronte alla crisi sanitaria e all’isolamento nelle proprie abitazioni, hanno comunque cercato di esercitare il loro ruolo con responsabilità. È stato anche un modo per stringerci tutti in un caloroso abbraccio virtuale. Ringrazio i dipendenti del Consiglio regionale, in particolare i nostri sistemi informativi, i tecnici del Csi Piemonte e del Consorzio Top-Ix con cui abbiamo lavorato in grande sinergia, e tutti coloro che con il loro impegno quotidiano, permettono di svolgere correttamente le nuove modalità di lavoro in remoto”.
La seduta si è svolta garantendo anche quanto previsto dal regolamento interno sull’invio dei documenti in via telematica e non cartacea.
Sarà la volta del Consiglio per le Autonomie Locali e nei prossimi giorni si riuniranno nuovamente diverse Commissioni.
Ma non è l’unico ambito innovativo su cui si è concentrato il Consiglio.

Da inizio marzo, dopo le direttive del ministro alla Pa sullo smart working (o lavoro agile), il settore Sistemi Informativi ha dedicato a tempo pieno 12 dipendenti, ai quali si sono aggiunte 7 persone dal Csi, per organizzare e supportare le nuove modalità. È stato inoltre creato un gruppo di coordinamento di otto persone delle due direzioni.
Dall’avvio dello smart working sono stati predisposti e consegnati 90 nuovi pc e router per il collegamento internet, che si aggiungono ai 50 già assegnati in precedenza, oltre a quelli per tutti i consiglieri regionali e il personale dei gruppi. A oggi 141 dipendenti sono dotati di pc portatile di servizio e 130 hanno dato la disponibilità a utilizzare propri strumenti.
Infine sono state attivate 250 licenze di Remote Desktop, un sistema che permette l’accesso sicuro alla rete interna da connessione privata per garantire la continuità di alcune procedure (ad es. protocollo, supporto aula, stipendi).

Il personale dell’helpdesk e dei sistemi informativi ha gestito oltre 600 richieste di assistenza a settimana in remoto per permettere di svolgere correttamente le nuove modalità di lavoro.
In totale il 90% dei dipendenti dell’Assemblea oggi è in lavoro agile, escluse le categorie a cui, per la loro particolarità, è richiesta la presenza fisica (personale tecnico, autisti, centralinisti, centro stampa e altri).

Auto elettrica: è il futuro. Senza cancellare il diesel

L’assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, afferma che “l’elettrificazione del comparto Automotive è uno degli asset su cui costruire il futuro dello sviluppo del Piemonte ed è uno dei pilastri su cui si basa il Piano della Competitività

L’emergenza dettata dalla situazione sanitaria impone però di non abbandonare del tutto i percorsi tradizionali come il diesel per non compromettere l’attuale produzione. E questa è un’idea maturata dall’ascolto di chi si occupa di questo settore in prima persona come Paolo Scudieri, presidente dell’Associazione dei Costruttori Anfia. (il Covid – usando le parole stesse di Scudieri – può essere l’occasione per rivedere l’agenda europea sui settori strategici come l’auto)”. “Un’attenzione particolare – prosegue Tronzano – a un comparto che, anche per tutelare produzioni e salvaguardare posti di lavoro, ha bisogno di programmazione e di tempo. Insomma un patrimonio di conoscenza e di lavoro che non possiamo disperdere. Sperimentazione e tradizione sono le parole chiave del futuro dell’Automotive”.

Bilancio regionale approvato in videoconferenza

Il Consiglio regionale, in videoconferenza, ha approvato la legge di bilancio 2020-22, il Defr e la legge di stabilità. A favore si sono pronunciati i consiglieri della maggioranza, contro quelli della minoranza. Tutti i gruppi politici, di fronte all’emergenza Coronavirus, avevano dato la disponibilità a votare in tempi brevi gli importanti provvedimenti finanziari, limitando a questo scopo emendamenti e interventi. Il voto finale è arrivato in serata.

Per il presidente del  Consiglio regionale Stefano Allasia “la seduta in videoconferenza, la prima in assoluto in Italia e in 50 anni di Regione Piemonte, è stata una bella prova di tutti i consiglieri regionali che, di fronte alla crisi sanitaria e all’isolamento nelle proprie abitazioni, hanno comunque cercato di esercitare il loro ruolo con responsabilità. E’ stato anche un modo per stringerci tutti in un caloroso abbraccio virtuale. Ringrazio i dipendenti che con il loro impegno hanno permesso che si svolgesse il Consiglio in questa innovativa modalità”.

Il presidente della Regione Alberto Cirio ha interrotto in giornata il suo impegno operativo nell’emergenza per intervenire in Consiglio regionale: “Registro con piacere il grande senso di responsabilità che sul bilancio stanno dimostrando i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione, che per ruolo dovrebbero essere i più critici. C’è una squadra Piemonte. Non ci sono le condizioni per approvare un bilancio straordinario, adesso dobbiamo salvare le vite. Poi ci dedicheremo alle misure economiche, a partire dal Piano sulla competitività che va aggiornato e accelerato”.

Presentando i provvedimenti finanziari all’esame del Consiglio regionale, l’assessore al bilancio Andrea Tronzano ha sottolineato che “questo è un bilancio nato dalla collaborazione tra maggioranza e opposizione di fronte alle terribile emergenza che stiamo vivendo, ma è conseguente agli ideali e alla visione della società della maggioranza. E’ il nostro primo bilancio politico, dimostra attenzione al territorio, alle famiglie, alla diminuzione delle tasse, al sistema delle imprese. Ci sono le prime risposte all’emergenza sanitaria, economica e sociale, che troveranno misure più forti nel piano sulla competitività da 600 milioni di cui accelereremo l’attuazione, se l’Unione europea ce lo permetterà”.

Tronzano ha illustrato alcuni provvedimenti del bilancio e alcune misure assunte per l’emergenza: “Stiamo iniettando liquidità nel sistema, circa 200 milioni di euro, che dovrebbero dare un po’ di respiro a molte realtà fino a giugno. 56 milioni vengono impegnati nel fondo di garanzia, a sostegno del credito alle imprese. La moratoria sui mutui che le aziende hanno contratto con FinPiemonte libera altri 110 milioni di euro.  A questo si aggiunge l’attenzione al territorio, attraverso i 14 milioni ai piccoli comuni per lavori che daranno ossigeno alle imprese locali. E poi i soldi dei canoni idrici alle Province, i 25 milioni risparmiati dai mutui della Regione con il decreto del governo che andranno alle famiglie per le rette degli asili nido e della materna, all’agricoltura, alle imprese. Stiamo rispettando il mandato che ci è stato dato dagli elettori. Importante anche la legge di stabilità, con l’esenzione dal bollo auto per 3 anni a chi compra un’auto euro 6 sostituendo una inquinante e l’esenzione della quota regionale dell’Irap per le imprese che si insediano in Piemonte”.

Insoddisfatti del bilancio si sono dichiarate le minoranze. Raffaele Gallo per il Pd ha illustrato la posizione del suo gruppo: ”Avevamo chiesto una intesa politica per approvare il bilancio in un giorno, non siamo stati ascoltati. In questo bilancio non ci sono risorse sufficienti per interventi a breve,  al di là di quelle che vengono dai provvedimenti governativi. I fondi europei e il piano sulla competitività opereranno a medio termine. Per questo avevamo chiesto di modificare l’impianto del bilancio, recuperando risorse per le imprese anche con la defiscalizzazione dell’Irap, per il turismo, per gli assegni di cura, per le borse di studio per i medici specializzandi. Ne riparleremo con l’assestamento”.

Soddisfazione è stata invece espressa dalla maggioranza. Alberto Preioni, capogruppo della Lega, ha ricordato l’impegno di tanti lavoratori e volontari, a partire dal personale sanitario, e delle tante donazioni arrivate per combattere il Coronavirus. “Il Piemonte ha fatto valere la parte migliore di sé. In pochi giorni, ad esempio, si è aperto l’ospedale di Verduno, cose che sembravano impossibili sono diventate reali. La lega è soddisfatta del bilancio: 14 milioni per i piccoli comuni, ci  saranno tante piccole aziende che lavoreranno nel loro territorio. E poi 6 milioni di euro in più per la montagna, 20 milioni di euro per le province, che andranno in edilizia scolastica e strade provinciali,  40 milioni di euro per sistemare le case popolari, sono solo alcuni esempi. Puntiamo molto sul piano sulla competitività, vogliamo che sia realizzato in un anno. Va rivisto, le risorse devono andare alle categorie realmente colpite da questa situazione. Penso alle piccole e medie imprese, sono le fasce che devono essere aiutate maggiormente, è necessaria una forte iniezione di liquidità”

Bilancio Regione: le reazioni politiche

La prima seduta in videoconferenza in 50 anni  di storia della Regione

DICHIARAZIONE DEL GRUPPO PD IN CONSIGLIO REGIONALE: “IL PIEMONTE HA UN BILANCIO PER IL NOSTRO SENSO DI RESPONSABILITA’. AZIONE DI GOVERNO DELLA MAGGIORANZA DEL TUTTO INSUFFICIENTE”

Il Gruppo del Partito Democratico ha deciso di esprimere voto contrario al Bilancio della Giunta Cirio perché questo documento esprime, complessivamente, una posizione politica nella quale non ci riconosciamo. Rivendichiamo, tuttavia, con forza, il fatto che la nostra linea è stata sempre improntata a un grande senso di responsabilità che ha consentito una rapida approvazione dei documenti economici da parte dell’Aula di Palazzo Lascaris. La grave emergenza sanitaria, economica, sociale che il Piemonte e l’Italia stanno vivendo imponevano che la nostra Regione avesse un bilancio in tempi stretti e, nonostante i nostri documenti, articolati e costruttivi, non siano stati presi in considerazione dal centrodestra, abbiamo voluto evitare posizioni ostruzionistiche.

Nel Bilancio regionale non sono state praticamente inserite nuove risorse specifiche per l’emergenza causata dalla pandemia e non abbiamo ancora capito quali saranno le misure per contrastare la crisi presenti nel tanto annunciato Piano per la competitività che, peraltro, non consentirà interventi immediati e tempestivi. Il Governo attraverso il Decreto “Cura Italia” ha, stanziato 25 miliardi di euro per sostenere imprese, lavoratori autonomi, lavoro, famiglie. La Giunta Cirio, invece, ha previsto soltanto una piccola testimonianza economica.

Le nostre proposte sono state chiare: abolizione dell’Irap, finanziamento immediato per la liquidità delle imprese, attraverso il sistema bancario e le garanzie, modello tranched covered, 15 milioni per il rilancio del turismo, ripristino dei 5 milioni di euro sugli extra-Lea a sostegno dell’assistenza domiciliare. Fortunatamente la nostra azione di queste ultime settimane ha, almeno, reso possibile la modifica del Bilancio, prevedendo la riassegnazione dei 5 milioni agli extraLea, intervento che tocca le fasce più vulnerabili della popolazione, ma su tutto il resto siamo rimasti inascoltati.

Nei giorni scorsi abbiamo, più volte, invitato la Giunta Cirio e tutto il centrodestra a lavorare insieme perché siamo convinti che la ripresa e il rilancio del Piemonte debbano essere realizzati attraverso un impegno e un lavoro condiviso, attraverso uno sforzo e un dialogo che devono prescindere dagli schieramenti politici. Così non è stato. Adesso il Piemonte, grazie anche al Pd, ha il suo Bilancio, ma, come annunciato, riprenderemo con forza la battaglia politica sui temi economici e sociali.

I Consiglieri regionali del Gruppo del Partito Democratico

BILANCIO REGIONE PIEMONTE, MARRONE (FDI): “SINISTRA E GRILLINI CON OSTRUZIONISMO DIMOSTRANO DI VIVERE SULLA LUNA. IRRESPONSABILI”

“Facendo ostruzionismo al bilancio regionale, le opposizioni di M5S e LEU dimostrano di non comprendere la gravità dell’emergenza vissuta dal Piemonte e dall’Italia intera: vivono sulla luna? Non si accorgono che con questi bizantinismi di palazzo, che la gente nemmeno comprende, stanno mancando di rispetto a tutti i piemontesi che aspettano risposte nette e tempestive sulle partite finanziarie strategiche della Regione?  I malati di coronavirus continuano a morire, l’economia è bloccata, ma loro si perdono su faziosità prive di senso” commenta Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale del Piemonte, che attacca “Le minoranze che oggi si sono impegnate per bloccare il bilancio regionale ledono oggi solo la propria credibilità: il termine per l’approvazione è a fine aprile, ma all’imminente approvazione sinistra e grillini si presentano senza faccia”.

 

Prima seduta virtuale del Consiglio Regionale, Grimaldi (LUV): Bilancio del tutto inadeguato e maggioranza scorretta. No a una nuova stagione di austerità e a marce indietro su elettrico e lotta alle emissioni. Dalla crisi si esce cambiando radicalmente

“L’Italia, l’Europa e il mondo intero stanno affrontando una prova durissima, che cambierà in profondità la nostra società e ci chiede di rimettere al centro i diritti e il benessere delle persone. L’ultimo DPCM va nella direzione giusta, ma le deroghe sulle attività non essenziali sono ancora troppe: bisogna porsi in ascolto dei sindacati e dei lavoratori, restringendo ulteriormente il numero della attività che dovranno continuare la produzione” – ha dichiarato il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, durante la prima seduta virtuale del Consiglio regionale per discutere il bilancio regionale e la gestione dell’emergenza.

Nel suo intervento, Grimaldi ha sottolineato che la crisi sta dimostrando quanto un sistema di ammortizzatori sociali legato a singole categorie non sia adeguato; ha parlato di reddito di base universale e di un contributo di solidarietà da chiedere a chi abbia patrimoni superiori al milione di euro. E ha rimarcato la necessità di un poderoso piano di investimenti pubblici in Sanità, Ricerca e Formazione.

La discussione si è poi concentrata sul bilancio regionale.

“Per responsabilità” – ha affermato Grimaldi a tal proposito – “oggi non abbiamo fatto ostruzionismo e fino alle 18 non abbiamo presentato nemmeno un emendamento, peccato che alle 16.45 il Capogruppo della Lega Preioni abbia annunciato a mezzo stampa un voto favorevole al bilancio che non era ancora avvenuto, ma soprattutto alle 18 la maggioranza ha voluto proseguire i lavori oltre i termini stabiliti, tenendo peraltro i dipendenti con le mascherine bloccati in Consiglio. Tutto questo per un bilancio che, se era fuori tempo massimo due mesi fa, ora mostra tutti i suoi limiti. Votare il bilancio oggi avrebbe dovuto significare anche dare delle risposte a chi sta soffrendo di più, ma invece di un bilancio operativo, abbiamo votato un bilancio molto politico che non risolve niente della crisi attuale. Uniche note positive il passo indietro della Giunta sul taglio di 5 milioni di euro agli assegni di cura, l’approvazione della nostra proposta di rimborsare le famiglie che hanno pagato le rette degli asili e l’assicurazione ricevuta sul sostegno a ludoteche e baby-parking. Ci riesce invece difficile capire il voto contrario al nostro emendamento sul sostegno ai luoghi dello spettacolo dal vivo, agli operatori culturali e al diritto allo studio”.

“Infine” – ha aggiunto Grimaldi – “mentre dovremmo pensare alla crisi economica di domani tutelando i meno tutelati, c’è già chi pensa a una nuova stagione di austerità. E ho ascoltato con preoccupazione le parole dell’Assessore Tronzano, che ha proposto una marcia indietro sull’elettrificazione delle auto e sulle emissioni di Co2. Ma davvero in un Nord Italia diventato ospedale da campo, quello della più alta concentrazione di polveri sottili e del più alto numero di morti d’Europa e forse del Pianeta, non si vede nemmeno un collegamento tra le tante patologie delle vie respiratorie e la virulenza del Covid 19? Io credo che il ‘Green New Deal’ non sia più una formula per tempi migliori, ma una necessità senza la quale affonderemo. Tutti deve cambiare, perché la normalità a cui volete tornare era piena di ingiustizia. Un ringraziamento a tutti i lavoratori e le lavoratrici del Consiglio regionale che hanno permesso la riuscita della seduta”.

 

Per Francesca Frediani (m5S) ”è inutile perderci troppo in discussioni, è necessario approvare il bilancio in tempi brevi. Ma occorrerà poi riflettere su quanto è stato messo in evidenza da questa terribile emergenza: è necessario cambiare visione di fronte alle gravi carenze del nostro sistema, a partire da quello sanitario. Occorrerà investire più risorse in strutture moderne, personale, attrezzature. Anche nell’istruzione occorrerà pensare a una maggiore digitalizzazione. A fianco alla lotta alla povertà occorrerà pensare alla lotta alla solitudine. Non possiamo far finta che non sia cambiato tutto, serve una svolta nelle politiche regionali”.

Paolo Ruzzola ha sottolineato il gradimento di Forza Italia ai provvedimenti in esame: “Il bilancio che stiamo approvando, che si compenetra con il piano sulla competitività, va nella direzione di creare le condizioni perché il tessuto economico regionale possa tenere. La Regione non è stata con le mani in mano, garantiamo le condizione per ripartire tutti insieme, senza lasciare nessuno indietro. Sugli extra Lea la sensibilità di Forza Italia ha prevalso: giusto assicurare maggiori risorse alle altre province ma non a discapito di altre”.

Per Silvio Magliano (Moderati) “è il momento di esercitare il senso di responsabilità che dobbiamo al Piemonte. Bisognerà riflettere sul riconoscimento del ruolo del terzo settore, attorno a cui ruota molto di ciò che è collegato al sistema sanitario. E’ importante non lasciare indietro nessuno, soprattutto le persone più deboli”.

Per Mario Giaccone (Lista Monviso), è necessario “ripensare a come intendiamo la sanità pubblica, perchè questa pandemia ci ha dimostrato che l’economia dipende anche da come viene concepita la sanità. Questa emergenza ci invita anche a una riflessione profonda sul modello di società: gli steccati e i muri sono velleitari, il Coronavirus dimostra che o ci salviamo tutti insieme, o soccombiamo tutti insieme”.

 

L’assessore Tronzano: “Oggi in Giunta il differimento del Bollo Auto”

Dalla Regione 78 milioni per i pagamenti, un’iniezione di liquidità e fiducia

In un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, legato ai problemi ingenerati dall’epidemia di Coronavirus in tutta Italia e che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario, occorre fare fronte comune e lavorare di squadra. La partita contro la malattia si vincerà se saremo in grado di gestire l’emergenza in modo consapevole, ma, anche e soprattutto, lavorando sugli strumenti amministrativi per far ripartire quanto prima l’economia e la vita sociale.

Ne è consapevole l’assessore al Bilancio della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, che dalla sua abitazione, in quarantena, ha seguito quotidianamente le pratiche amministrative di competenza. “Permettetemi di ringraziare – dichiara Tronzano – il personale di tutti gli uffici che hanno lavorato, anche in smart working, per dare continuità amministrativa a molte procedure; una su tutte di particolare efficacia quella relativa ai pagamenti a enti, istituzioni e associazioni. Negli ultimi quindici giorni sono stati emessi mandati di pagamento pari a circa 78 milioni di euro, un’iniezione di fiducia e di liquidità quanto mai necessaria in un momento così grave e che ci consente di guardare con speranza al futuro amministrativo non solo dell’ente, ma anche dell’intero sistema Piemonte”.

Oggi – prosegue l’assessore – approveremo inoltre in Giunta, come già annunciato, il differimento del pagamento del Bollo Auto per tutte le concessioni che scadranno nei prossimi mesi di marzo, aprile e maggio; un impegno importante per due ragioni: lasciare le persone a casa e dare una iniezione di liquidità, lasciando questi soldi in tasca ai cittadini piemontesi. Come Consiglio regionale invece siamo chiamati a discutere di Bilancio 2020 in una situazione se vogliamo surreale, ma fondamentale per la continuità amministrativa della Regione. Sono sicuro che con l’impegno di tutti, tra maggioranza e minoranza, possiamo dare un segnale positivo e guardare con fiducia anche al futuro del nostro territorio salvaguardandone il sistema sociale e produttivo. Forza Piemonte”

Cirio: “chiudiamo tutto ciò che la Regione può chiudere”

Ieri alle 12.30 il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha  avuto la conferma della sua guarigione e si è subito recato all’Unità di Crisi di corso Marche a Torino

«Ritenevo giusto – ha sottolineato il governatore – dopo quindici giorni, essere presente di persona. Ringrazio il vicepresidente Carosso, che mi ha fisicamente sostituito in queste due settimane e tutti quanti hanno supportato la mia attività a distanza. Oggi abbiamo lungamente discusso anche delle nuove misure di contenimento.

Come sapete, ho firmato un’ordinanza ulteriormente restrittiva, che si può sintetizzare in “chiudiamo tutto ciò che la Regione può chiudere”. Fin dal primo giorno ho sostenuto la linea del rigore per contenere il contagio e in attesa che arrivasse un decreto governativo uniforme per tutta Italia ho voluto, come ha fatto anche la Lombardia, emettere un provvedimento più restrittivo per il Piemonte. La nostra ordinanza dovrebbe essere prevalente anche rispetto al decreto emanato da Roma e siamo in attesa di un parere su questo da parte del Governo. Siamo certi di avere ragione, perché la nostra linea è di chiudere davvero e non accogliere le tante deroghe che abbiamo visto nel decreto. Sia chiaro che non siamo in contrasto con il Governo, ma abbiamo il timore che tutte le eccezioni previste possano portare ad una non chiusura reale. In particolare, con le Prefetture stiamo analizzando la sospensione dell’attività degli uffici pubblici regionali e la chiusura degli studi professionali e anche su questi punti siamo in attesa del parere del Ministero degli Interni».

Tra i guariti anche il governatore Cirio. Le nuove vittime sono 15

Il comunicato della Regione delle ore 12,30 di lunedì 23 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE, TRE NUOVI GUARITI, TRA CUI IL PRESIDENTE CIRIO – QUINDICI NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 343 RICOVERATI – BOLLETTINO CONTAGI – RICETTE VIA EMAIL O SU TELEFONO

TRE NUOVI GUARITI, TRA CUI IL PRESIDENTE ALBERTO CIRIO

Questa mattina, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri tre pazienti: si tratta di una donna di 54 anni di Torino, di un bambino del Novarese e di un uomo di 47 anni del Cuneese.

Tra i guariti, c’è anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che era posto in isolamento domiciliare: «Sono guarito – dichiara il presidente Cirio -, ho appena ricevuto l’esito del doppio tampone di verifica ed entrambi hanno dato esito negativo al coronavirus. Ve lo dico mentre mi preparo per correre all’Unità di crisi, perché l’unica priorità è continuare a lottare».

Le persone guarite sono in totale 17, di cui 4 dell’Astigiano, 2 del Cuneese, 3 del Novarese, 6 del Torinese, 1 del Vercellese e 1 residente fuori regione.

QUINDICI DECESSI

Sono 15 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 6 in provincia di Torino, 1 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 3 nell’Alessandrino, 2 nel Vercellese, 1 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.

Il totale complessivo è ora di 315 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 89 ad Alessandria, 12 ad Asti, 32 a Biella, 20 a Cuneo, 44 a Novara, 76 a Torino, 18 a Vercelli, 19 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 12.30

Sono 4.861 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 817 in provincia di Alessandria, 209 in provincia di Asti, 253 in provincia di Biella, 367 in provincia di Cuneo, 420 in provincia di Novara, 2.198 in provincia di Torino, 263 in provincia di Vercelli, 190 nel Verbano-Cusio-Ossola, 49 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti  95 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 343, in altri reparti 2.194

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 13.560, di cui 8.220 risultati negativi.

Sono 1.992 le persone in isolamento domiciliare.

RICETTE VIA EMAIL O SU TELEFONO

Ricetta medica via email o con messaggio sul telefono senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo: lo stabilisce un’ordinanza (la   numero 651 del 19 marzo) della Protezione Civile, prontamente recepita dalla Regione Piemonte che in queste ore ha inviato una nota alle Direzioni Generali delle Aziende sanitari, ai Medici di medicina generale e Farmacie.

L’obiettivo è limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale.

La Regione Piemonte- sottolinea l’assessore Icardi anche nel suo ruolo di coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni- è stata in prima linea per agevolare questo importante provvedimento.

Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore – si legge nell’ordinanza – l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica tramite:

  1. a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO);
  2. b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile;
  3. c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico”.

Nella stessa ordinanza, vengono disciplinate anche tutte le modalità operative per le farmacie e per le Asl per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.

Per gli assistiti piemontesi che abbiano attivato il Fascicolo sanitario elettronico (FSE), sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, è possibile inoltre consultare la Ricetta Dematerializzata accedendo al servizio telematico, realizzato dal Csi, disponibile al seguente link:

http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/salute/servizi/943-ricette-dematerializzate

Erogati i contributi per l’agricoltura

Oltre 5 mila beneficiari riceveranno i pagamenti da Arpea

IN ARRIVO 12,7 MILIONI DI EURO PER LE AZIENDE AGRICOLE

Sono 5.363 le aziende agricole beneficiarie del Piemonte che riceveranno complessivamente 12,7 milioni di euro di contributi erogati tramite Arpea, l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, per la Domanda Unica 2019 finanziata con il Fondo europeo agricolo di garanzia – FEAG.

L ’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte ha raggiunto l’obiettivo prefissato di vagliare nei tempi previsti le richieste pervenute per le misure agro – ambientali finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria, delle acquee e del terreni in ambito agricolo.“

°In arrivo altro ossigeno per i nostri agricoltori, – annuncia l ‘Assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa – con un sostegno diretto al reddito attraverso la Domanda unica, che va ad aggiungersi ai 3,6 milioni della scorsa settimana assegnati sulle misure del Psr. Un ottimo risultato raggiunto grazie al lavoro assiduo dei funzionari dei settori della  Arpea insieme a quelli della Direzione regionale agricoltura che, pur in  giornate di disagio per tutti,  hanno contribuito a voler sostenere le nostre imprese agricole in un momento di forte difficoltà ”.

La separazione per provincia è stata effettuata sulla base della sede legale delle aziende.

Il Piemonte si autoprodurra’ i reagenti per i tamponi


Saranno prodotti in Piemonte i reagenti per completare le analisi dei tamponi del COVID-19. Ad annunciarlo l’Assessore regionale con delega alla Ricerca, Innovazione e rapporti con gli Atenei, Matteo Marnati

«Mi sono confrontato questa mattina con le Università di Torino e del Piemonte Orientale. Metteremo subito in piedi una filiera in grado di produrre kit per eseguire i test del COVID-19 che rischiano di andare esauriti nei prossimi giorni. In assenza di risposte da parte dello Stato ce li faremo da soli».

«Ho chiesto alle Università di Torino e del Piemonte Orientale la loro disponibilità a produrre i reagenti in Piemonte – ha aggiunto Marnati -, e sono orgoglioso che la risposta sia stata positiva. A tempo di record metteremo in campo una filiera di produzione del kit, che nei prossimi giorni rischia di essere introvabile. In questo momento – sottolinea Marnati – possiamo affermare che le nostre università svolgeranno un ruolo chiave alla lotta al Covid-19. Nonostante la situazione sia drammatica, dimostreremo alla nazione e all’Europa le capacità tecnico scientifiche dei nostri atenei».

L’iniziativa ha lo scopo di mettere in campo tutte le azioni utili ad arginare l’emergenza sanitaria conseguente alla diffusione del Virus Covid-19. Gli Assessori alla Sanità Luigi Icardi e alla Ricerca Marnati avevano chiesto nei giorni scorsi la collaborazione delle Università per individuare laboratori da attivare subito per produrre i reagenti necessari all’analisi dei tamponi e test in house.