STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto
Avevo una zia che scappata dall’Italia perché perseguitata dai fascisti dopo il lavoro assisteva alle lezioni serali di Antonio Gramsci
Oggi conferenza stampa e inaugurazione di Casa Gramsci. Una costola della Fondazione Gramsci gestirà le stanze dove Antonio Gramsci visse dal 1913 al 1922. La città di Torino si arricchisce. Nata da un’idea dell’allora presidente Atc Giorgio Ardito fatta propria dalla Giunta, con la riqualificazione dell’edificio di piazza Carlina, diventato albergo a cinque stelle. Anche nella nostra città i “miracoli” diventano realtà.
All’inizio del nuovo secolo l’edificio sgomberato rischiava di collassare ed era di proprietà pubblica.
Messo a bando con destinazione ricettizia i soliti noti polemizzavano dichiarandosi contrari ad operazioni di speculazione. La storia gli ha dato torto ed un moderno e confortevole albergo è compatibile con il ricordo e con iniziative culturali qualificanti.
Casa Gramsci “vive”. Avevo una zia che scappata dall’Italia perché perseguitata dai fascisti dopo il lavoro assisteva alle serali lezioni di Antonio Gramsci. Operai imparavano rubando ore al sonno. Gramsci capiva ed umilmente chiedeva: mi sono spiegato?
Anche in queste piccole cose dimostrava d’essere un grande uomo. La fondazione è stata costituita nel 1976. Sono passati 40 anni e questa iniziativa è foriera di un nuovo futuro.
(foto: il Torinese)