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Torino: individuato dalla Polizia “mago illusionista” della truffa

Aveva precedenti specifici

 

Con la scusa di cambiare delle banconote di piccolo taglio ha truffato il cassiere di un supermercato. Con un movimento da “mago illusionista” è riuscito sotto gli occhi del dipendente a sottrarre, durante il riconteggio del denaro, otto banconote da cinque euro, nonostante avesse già ricevuto in cambio quella da cento euro. Consegnando così al dipendente solo sessanta euro. Si è poi allontanato tranquillamente dal locale commerciale, e solo dopo, il cassiere si è accorto dell’ammanco. I fatti risalgono allo scorso mercoledì mattina.

Essendo riuscito con astuzia a raggirare il dipendente del market, il giorno dopo ha pensato di riprovarci, ripresentandosi nello stesso negozio, in via Principi d’Acaja, intorno all’ora di pranzo, con una mazzetta di denaro da cambiare. La cassiera presente, al corrente di ciò che era accaduto il giorno precedente, ha rifiutato il cambio cercando di intrattenere l’uomo. Il dipendente raggirato il giorno prima stava visionando le immagini della truffa proprio in quell’istante, così, riconosciuto l’uomo, che si presentava anche vestito allo stesso modo, ha raggiunto le casse, ha informato il malfattore di averlo scoperto e si è posizionato davanti l’uscita per impedire che potesse lasciare il locale in attesa della Polizia. Tra i due nasce una discussione ed il truffatore propone la riconsegna del maltolto del giorno precedente pur di lasciarlo andare, ma, al suo rifiuto spintona l’addetto e guadagna la fuga. Raggiunto all’esterno, nonostante abbia tentato di divincolarsi non lesinando calci e pugni nei confronti del dipendente, è stato fermato grazie all’intervento di alcuni passanti. Gli agenti della Squadra Volante lo hanno trovato in possesso di 1260 euro in banconote da 5 e 10 euro, con molta probabilità utilizzate per trarre in inganno diversi esercenti commerciali.

L’uomo, un 31enne rumeno, con diversi precedenti per truffa aggravata e ricettazione, ha ora a proprio carico due ulteriori denunce, una per la truffa consumata mercoledì e la seconda per quella tentata avantieri.

Torino: dà in escandescenze davanti al Commissariato Centro

L’uomo, sottoposto all’obbligo di firma, è stato arrestato

Sono da poco passate le 16 in via Verdi quando un uomo, cittadino etiope di 23 anni, inizia ad urlare per la strada senza alcun motivo apparante, proferendo frasi sconnesse in una lingua incomprensibile. La pattuglia del commissariato si avvicina al soggetto, che nel frattempo si era portato nei pressi dell’ufficio di Polizia, nel tentativo di tranquillizzarlo, ma il ventitreenne è fuori di sè. L’atteggiamento aggressivo dell’uomo non permette la regolare attività del commissariato in quanto sia l’utenza in entrata che quella in uscita viene bloccata per proteggerne l’incolumità. Nonostante il rifiuto di fornire le proprie generalità, i poliziotti riconoscono l’uomo: si tratta  di un soggetto sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g. a seguito dell’arresto, avvenuto a novembre dello scorso anno, per rapina, resistenza a P.U. ed ubriachezza. L’operatore in servizio al corpo di guardia porge allora il registro all’etiope, al fine di procedere all’adempimento della misura, ma questi lo scaraventa contro l’agente, tentando la fuga. I poliziotti lo bloccano ma ne nasce una colluttazione, dove il ventitreenne inizia a colpire con delle testate al petto un agente per farsi strada, senza provocare alcuna lesione.

Lo straniero, con numerosi precedenti specifici, è stato arrestato per resistenza a P.U. e denunciato per rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale, oltraggio a P.U. ed interruzione di pubblico servizio.

In giro con i sintomi del Covid arrestato per detenzione di droga

Nei giorni scorsi operatori della Squadra Mobile di Torino, impegnati in zona per un servizio antirapina, venivano insospettiti dal comportamento dei due occupanti di una Fiat Punto di colore verde che si aggiravano da diverso tempo nei paraggi di via Tampellini a Collegno (TO), nonostante le misure anticovid. 

Una volta fermati, i due uomini non fornivano motivazioni valide riguardo alla loro presenza in quel luogo e soprattutto il conducente (classe ’67), proprietario dell’autovettura, si dimostrava particolarmente agitato e reticente a rispondere alle domande degli investigatori che, pertanto, decidevano di perquisire il veicolo, trovando così 25 dosi di cocaina in involucri termosaldati ed un timbro per contraffare i marchi dei pallets.

Nonostante l’uomo alla guida sostenesse di non disporre di una casa e di essere percettore di reddito di cittadinanza, aveva con sé numerosi mazzi di chiavi e risultava titolare di una ditta attiva proprio nel commercio di pallets.

Grazie ad una ricerca nelle banche dati, gli investigatori scoprivano che fino a pochi giorni prima all’uomo era stato prescritto di trascorrere un periodo di isolamento in un alloggio di Alpignano, poiché affetto da sintomi compatibili con un’infezione da Covid-19. Recatisi sul posto, gli investigatori riuscivano ad accedere grazie alle chiavi in possesso dell’uomo, che era effettivamente l’unico inquilino dell’appartamento, al cui interno venivano rinvenuti altri 30 grammi di cocaina pura, sostanza da taglio, materiale da confezionamento, bilancini di precisione, 3 proiettili inesplosi di diversi calibri illegalmente detenuti ed un’arma giocattolo sprovvista di tappo rosso.

L’uomo veniva arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e indagato per i reati di contraffazione e detenzione abusiva di armi. Entrambi i fermati venivano sanzionati per aver contravvenuto alle disposizioni anticovid.

Coltivava marijuana sul balcone di casa

Nei giorni scorsi  gli agenti delle Pegaso controllano un cittadino italiano di 41 anni presso la propria abitazione in un condominio di via Delle Pervinche.

C’era stata una segnalazione in merito ad un’attività di spaccio. L’uomo è nel cortile e, alla vista degli agenti, si mostra palesemente agitato. Dopo poco, l’uomo ammette di aver occultato droga nella cantina. Riposti su uno scaffale diversi sacchetti in cellophane ed un barattolo in vetro, al cui interno sono conservati oltre 80 grammi di marijuana. Ritrovati nel locale anche una bilancia elettronica, un bilancino di precisione ed una centrifuga manuale, utilizzata per raffinare le foglie di marijuana ed estrarre la sostanza stupefacente. Nella stanza da letto viene trovato un barattolo contenente 9 “datteri” di hashish per un peso di circa 90 grammi. Sul balcone dell’appartamento scoperte invece 5 piantine di marijuana ed una scatola contenente alcuni semi della stessa sostanza stupefacente. Per il quarantunenne, con precedenti specifici di Polizia, scattate nuovamente le manette per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
(foto archivio)

Prima fugge dalla Polizia e poi cerca di corrompere gli agenti

Pusher arrestato dagli agenti del Commissariato Barriera Milano
Giovedì pomeriggio, gli agenti del Commissariato Barriera Milano fermano per un
controllo un cittadino italiano che poco prima era entrato in uno stabile di via Luini,
rimanendo all’interno una decina di minuti. L’uomo viene trovato in possesso di due
ovuli contenenti eroina e cocaina. Gli agenti risalgono poi al venditore un pusher
gabonese di 24 anni che vive nello stabile di via Luini
Quando gli agenti vanno a casa dello straniero, prima che accedano, il
ventiquattrenne si dà alla fuga lanciandosi nel vuoto dal balcone della cucina,
ubicato al secondo piano, atterrando sulla soletta dei garage in cortile. Qui viene
raggiunto e soccorso da altri poliziotti che si erano recati in cortile. Il salto procura
all’uomo delle lesioni agli arti inferiori. Nell’attesa del personale medico e dei Vigili
del Fuoco, il cittadino gabonese cerca di corrompere gli agenti offrendo loro 5000
euro. Al rifiuto degli agenti, nonostante le condizioni di salute, lo straniero prima li
insulta e poi sputa anche in faccia di uno degli operatori di polizia.
In casa dello straniero, i poliziotti trovano una decina di grammi di stupefacente e
900 euro in contanti, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi di
stupefacente.
Il ventiquattrenne viene tratto in arresto. A seguito di accertamenti, emergono a suo
carico due provvedimenti restrittivi, un ordine di carcerazione e una custodia
cautelare in carcere, emessi rispettivamente nel 2018 e 2019 dall’Autorità Giudiziaria
torinese.

Il ladro che amava anacardi e grappa

Un cittadino algerino di 38 anni è stato arrestato giovedì scorso dagli agenti della Squadra Volante

Dopo essere entrato in un supermercato in corso Umbria, il trentottenne ha trafugato dagli scaffali ed occultato nel proprio zaino 6 bottiglie di vodka e 9 confezioni di anacardi.

Arrivato nei pressi delle casse, finge di mettersi in fila ma dopo poco si dirige verso l’uscita. Un cassiere che ha assistito alla scena raggiunge l’uomo e lo invita a seguirlo all’interno del locale per le verifiche del caso. Nel frattempo il gestore del supermercato allerta le forze dell’ordine. L’algerino non è nuovo a furti di questi tipo: circa dieci giorni fa si era già reso protagonista, all’interno del medesimo esercizio commerciale, del furto di 6 bottiglie di grappa.

L’uomo, già colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale, viene arrestato dagli operatori della Squadra Volante per rapina e denunciato per il furto commesso nei giorni precedenti e falsa attestazione a P.U.

Controlli della Polstrada sulla Torino-Milano

Proseguono i controlli della polizia stradale sull’autostrada A4 Torino-Milano

All’altezza dell’area di servizio di Novara Nord, per  scoraggiare chi volesse recarsi nelle zone montane o lacustri, o presso le seconde case, in violazione delle disposizioni anti coronavirus, gli agenti hanno chiuso l’autostrada con sei pattuglie, con uscita obbligatoria dei mezzi nell’area di servizio. Sono state  controllate una sessantina di persone, quattro di loro sanzionate perché in viaggio senza comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Inoltre è stato  denunciato un cittadino colombiano che, pur essendosi messo in viaggio per fondati motivi di lavoro, si è rifiutato di esibire il proprio  permesso di soggiorno.

Tenta di rubare 40 chili di acciaio trainandoli con la mountain bike

L’uomo si era introdotto in un cantiere

Nei giorni scorsi  un cittadino romeno di 34 anni è stato arrestato dagli agenti della Polizia di Stato.
Nel pomeriggio l’uomo, dopo aver danneggiato la recinzione, si introduce nel cantiere di un impresa edile in
corso Toscana e sottrae circa 40 kg di acciaio inox, caricandoli poi su un carretto trainato da una mountain
bike. L’inquilino di uno stabile accanto assiste alla scena e avvisa il proprietario della ditta che, a sua volta,
allerta immediatamente le forze dell’ordine. Nel frattempo il titolare ed una pattuglia della Squadra Volante
raggiungono il cantiere. Il trentaquattrenne viene trovato appena fuori il cantiere, intento a spingere il
carretto . Restituito il materiale trafugato, il cittadino romeno viene arrestato per furto e sanzionato per
violato le normative atte al contenimento del rischio epidemiologico.

Arrestato due volte in due settimane

Secondo arresto in poco più di due settimane per un cittadino moldavo di 27 anni. L’uomo è passato dal
furto di 6 confezioni di talco in una farmacia alla rapina di un uomo in via Garibaldi.
Sabato sera il ventisettenne avvicina un cittadino, intimandogli di tirare fuori tutto il denaro che ha in tasca.
Al diniego dell’uomo, il moldavo minaccia azioni violente nei suoi confronti. La vittima allora, dopo aver
consegnato alcune monete, si allontana e segnala quanto appena accaduto al 112 NUE. Nel frattempo il
ventisettenne, non pago della cifra rimediata, prosegue il giro. Svoltando in via Barbaroux, incrocia quella
che sarà la sua prossima vittima. Chiede nuovamente soldi, minaccia. Ma una donna alla fermata
dell’autobus, che assiste all’intera scena, prontamente allerta il 112 NUE. A questo punto il moldavo tenta la
fuga, incamminandosi in direzione di un distributore automatico. La Volante giunta sul posto individua
l’uomo e lo arresta per rapina.

Aggressione a colpi di martello: quattro arresti

La polizia ha arrestato quattro cittadini romeni, tra i 32 e i 51 anni, per tentato omicidio.

L’accusa è di avere aggredito un marocchino di 36 anni, irregolare e senza fissa dimora, procurandogli ferite giudicate guaribili in novanta giorni, con un martello e una spranga di ferro. L’aggressione avvenne  lo scorso 4 aprile, in una fabbrica abbandonata di via Fossata. Introdottisi nell’edificio fingendosi poliziotti hanno colpito ripetutamente la vittima e sono fuggiti.