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Lista Cirio: Ius scholae, sì a un dibattito serio, no alle strumentalizzazioni

Il Gruppo Consiliare Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale questa mattina ha votato convintamente contro l’Ordine del Giorno proposto dalla Capogruppo Pentenero in Consiglio Regionale per l’introduzione dello “ius scholae”, la possibilità, in sintesi, di concedere la cittadinanza italiana ai giovani che abbiano frequentato un ciclo scolastico di cinque anni nella scuola italiana.

Abbiamo votato perché riteniamo che il progetto dello ius scholae debba essere attuato dopo un confronto politico, nelle sedi politiche, tra le diverse componenti della maggioranza, un confronto nel quale possano emergere sensibilità differenti, che non sono certamente un problema, ma una ricchezza, all’interno di una maggioranza di governo. Lo “ius scholae”, così come tutti i provvedimenti e le norme che riguardano il futuro delle persone e quello della nostra comunità, non è un argomento per colpi di mano, ma deve attuarsi attraverso una discussione approfondita.

Siamo sicuramente disponibili a questa discussione sia all’interno della maggioranza sia con tutti coloro che vorranno partecipare. Abbiamo già espresso in altre occasioni la nostra posizione favorevole alla concessione della cittadinanza al completamento del ciclo della scuola dell’obbligo, dieci anni; una posizione che differisce profondamente dai cinque anni proposti nell’Ordine del Giorno odierno, ma da cui si può partire per un dibattito serio, approfondito e non strumentale.

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

Torna la Festa in rosso di Rifondazione

DA GIOVEDI’ 26 A DOMENICA 29 SETTEMBRE, PRESSO IL CIRCOLO ARCI DA GIAU DI STRADA CASTELLO DI MIRAFIORI 346.
Oltre alla Libreria, al servizio bar e ristorante e ai vari banchetti informativi, il programma di quest’anno prevede alcuni dibattiti su tematiche rilevanti.
Giovedì 26 settembre alle 18: “TORINO, UN GRANDE FUTURO ALLE SPALLE:
USCIRE DAL DECLINO INDUSTRIALE E SOCIALE”, a cui parteciperanno, con il
coordinamento di Giorgio Pellegrinelli (responsabile Lavoro della Segreteria provinciale del PRC), Edi Lazzi (segretario generale FIOM CGIL di Torino), Fabio Massarenti (RLS/RSU FIOM CGIL nel settore automotive), Patrizia Ruo Roch (lavoratrice del settore mense) e altri rappresentanti delle situazioni lavorative.
Venerdì 27 settembre alle 18: “GAZA, CISGIORDANIA, PALESTINA. MONDO”, con la significativa presenza del giornalista Domenico Quirico, di Anna Camposampiero (dell’Esecutivo della Sinistra Europea), Yasmina Houmi (Torino per Gaza) e Amjad Dobosh (attivista di Intifada Studentesca), con il coordinamento di Marina Loro Piana (segreteria provinciale PRC).
Sabato 28 settembre alle 21,30: “OLTRE LA PRIMAVERA REFERENDARIA: DAL
VOTO ALLA RIPRESA DELLE LOTTE”, a cui parteciperanno, con il coordinamento di Fausto Cristofari (segretario provinciale PRC Torino), il Segretario Nazionale del Prc Maurizio Acerbo, Alessandra Algostino (docente di di diritto costituzionale all’Università di Torino), Federico Bellono (segretario generale della Camera del Lavoro CGIL di Torino), Daniele Mandarano (vicepresidente ARCI Torino) e Renato Strumia (segreteria CUB Torino).
Domenica 29 settembre alle 18, infine: “SANITA’ TRA UNIVERSALISMO E
PRIVATIZZAZIONE” con Andrea Ciattaglia (presidente di Unione per la promozione sociale), Dorino Piras (medico ospedaliero) e Rosa Rinaldi (responsabile nazionale Sanità PRC), con il coordinamento del Segretario Regionale PRC Piemonte Alberto Deambrogio.
La cena sociale e l’estrazione dei premi della lotteria concluderanno la Festa.
Da segnalare, per gli eventi musical-culturali:
giovedì 26 settembre alle 21,30 la musica della cover band dei Depeche Mode
PERSONAL MOOD;
venerdì 27 settembre alle 21,30 il combat folk degli EGIN TORINO PATCHANKA;
sabato 28 settembre alle 18 la serata “Anni ‘60, comincia la danza”, a cura dell’équipe di RADIO PODEROSA composta da Diego Giachetti, Gianni Lucini e Cesare Manachino.

“Giovani adulti”, Grimaldi: I nostri soldi per promuovere il neofascismo 

“Conosciamo bene l’associazione Fiori di Ciliegio. Già lo scorso anno l’Assessore Marrone ha utilizzato soldi pubblici per un fantomatico video da questa realizzato sugli esuli istriani, in cui non appare nemmeno la testimonianza diretta di un esule. Ora, per il secondo anno di fila, l’Assessorato alle Politiche sociali dà un sostegno economico e il patrocinio della Regione a Fiori di Ciliegio per un festival, GiovaniAdulti, che si maschera dietro la locuzione ‘animare i quartieri’ ma è a tutti gli effetti la festa della destra neofascista. Il neofascismo più vetero che si possa immaginare, che va dal ‘corpo della nazione’ alla ‘scuola di cavalleria’, il cui animatore Francesco Borgonovo parla di ‘uno spazio per la carne, il sangue e ovviamente l’anima’. Uno spazio in cui si avrà modo di incontrare reduci di guerra, incursori dell’Esercito, il generale Pappalardo, oltre a Don Ambrogio Mazzai, Maurizio Belpietro, e ovviamente Giuseppe Cruciani. Sangue, nostalgia e tempeste d’acciaio non possono stare in un festival rivolto alle scuole e pagato con i soldi delle nostre tasse” – lo dichiara il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Ravello (Fdi): troppi “portoghesi” sui mezzi Gtt, non è stato fatto abbastanza

“Il dato non cambia e questo non può che essere un campanello d’allarme. Se ancora oggi, ed è così da troppo tempo, un passeggero su tre non paga il biglietto, significa che è stato fatto troppo poco in tal senso e che urge un repentino cambio di rotta. La sostenibilità finanziaria di Gtt e, più in generale, del Tpl passa inevitabilmente da un’operazione ‘portoghesi zero’, non più procrastinabile o rinviabile”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.

“Qualsiasi strada – continua Ravello – è auspicabile: dal potenziamento del servizio di controllo, prediligendone l’internalizzazione, all’estensione dei tornelli sui mezzi, non è un problema di forma ma di sostanza: il servizio non può reggere se tutti i fruitori non contribuiscono ai costi dello stesso. E’ un dogma finanziario, oltre che culturale”.

Meeting torinese della Lega: i territori al centro dell’azione politica

Si è svolto a Torino presso il ristorante ‘Cala Luna’ in piazza Derna il pranzo della Sezione torinese della Lega. Oltre 200 militanti hanno partecipato all meeting che ha visto sfilare sul palco tutta la dirigenza piemontese del partito con Il Capogruppo alla Camera e Segretario piemontese Riccardo Molinari, il Capogruppo in Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il consigliere regionale Andrea Cerutti, il segretario cittadino Fabio Tassone, gli onorevoli Elena Maccanti e Alessandro Manuel Benvenuto che ricopre anche il ruolo di Questore alla Camera dei Deputati. “L’autonomia differenziata è una battaglia di legalità per il bene dell’Italia. Un baluardo contro il clientelismo imperante atto a verificare l’effettiva destinazione delle risorse destinate alla crescita dei territori, cosi come il pacchetto di norme sulla sicurezza appena approvate in Parlamento sono un passo decisivo per ristabilire il rispetto delle regole a favore di quanti vivono e lavorano onestamente”, ha dichiarato Riccardo Molinari. Mentre per Elena Maccanti “La Lega prosegue nel suo percorso di vicinanza attiva a territori e persone, con la vittoria al Comune di Giaveno, unico conquistato dal centrodestra alla scorsa tornata elettorale per le amministrative e per giunta al ballottaggio”. Alessandro Benvenuto, invece, rivendica “Gli ottimi e insuperati risultati ottenuti dal Ministro Salvini nella riduzione di sbarchi irregolari, e la grande mobilitazione di massa che porterà la Lega in piazza per raccogliere firme contro l’ingiusto processo politico ai danni del nostro Segretario Federale”.

MAURIZIO SCANDURRA

Scuola, Ruffino (Az): “Prima del voto in condotta si affronti il disagio dei ragazzi”

“Prima di parlare del voto in condotta è doveroso affrontare il disagio dei ragazzi e dall’intero mondo della scuola. Gli istituti stanno effettuando le chiamate attraverso le messe a disposizione e manca la continuità educativa agli alunni con disabilità. Nei nostri istituti, quindi, c’è instabilità perché, ogni anno, ci diciamo che all’inizio dell’anno scolastico avremo i docenti in cattedra ma non è così: non abbiamo i sostegni e se la scuola non è pronta, non è completa. Tutto questo provoca agli studenti ulteriore rabbia e ulteriore frustrazione”.
Così la deputata di Azione Daniela Ruffino, intervenuta alla Camera in occasione del ddl sulla valutazione degli studenti.
“Ma se parliamo di voto in condotta – prosegue Ruffino – dobbiamo chiederci quale sarà il giudizio per quei ragazzi che vivono in quartieri difficili delle nostre città. Che cosa succederà a chi, a volte, è già stato respinto dalla vita? Verrà respinto proprio per il voto in condotta? È quindi difficile pensare al voto in condotta quando dobbiamo affrontare tutto quello che la scuola, oggi, ancora non ha per partire in serenità. Sono necessarie risorse. Ad esempio, servono gli psicologi poiché non è sufficiente avere lo sportello con lo psicologo per qualche ora alla settimana: i ragazzi, all’esterno, non riusciranno mai a fruirne. Questo è un tema importantissimo di cui il governo non può non tenere conto. Parlamento e governo devono dunque mettersi in gioco e provare a superare tutto questo disagio prima di parlare del voto in condotta”.

La Regione: “Nel piano energetico il nucleare non c’è ancora”. Stati Uniti d’Europa: “perché la Giunta non si è attivata?”

Interrogazione della consigliera Vittoria Nallo

Nella seduta di ieri del Consiglio regionale del Piemonte è tornato in scena il tema del nucleare grazie all’interrogazione presentata dalla consigliera di Stati Uniti d’Europa, Vittoria Nallo.
“Nel Piano energetico ambientale (Pear) non sono ancora stati inseriti gli impianti del ciclo nucleare” è il succo della risposta da parte dell’assessore alle infrastrutture strategiche, Enrico Bussalino, Questo perché, ha spiegato l’assessore “la Regione non ha ricevuto da parte del Ministero alcuna richiesta normativa, riguardante l’energia nucleare, da valutare e, quindi, questa tipologia non è presente nel Pear”. La consigliera di Stati Uniti d’Europa aveva chiesto come la Giunta regionale intendesse muoversi, alla luce delle recenti dichiarazioni dei ministri dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto e delle imprese e made in Italy, Adolfo Urso, concernenti l’iniziativa governativa in materia di energia nucleare. In particolare – aveva rilevato Nallo – “per valorizzare le competenze tecnologiche, scientifiche e industriali piemontesi”.

“Per quanto concerne gli ‘impianti a ciclo nucleare’ – ha continuato l’assessore -, compete alla Direzione Ambiente una ‘gestione residuale’ degli impianti nucleari piemontesi che sono in corso di messa in sicurezza e disattivazione. Gli impianti presenti in Piemonte sono: la centrale nucleare ‘E. Fermi’ di Trino – Vercelli; i depositi Eurex e Avogadro a Saluggia – Vercelli; l’azienda Fabbricazioni Nucleari a Bosco marengo – Alessandria.

Fermi, Eurex e FN di Bosco Marengo sono affidate alla Sogin per la bonifica ambientale mentre, Avogadro è di proprietà dell’omonima società.

La Regione esprime il parere sulle autorizzazioni ministeriali alla disattivazione e alle modifiche degli impianti del ciclo nucleare”, ha concluso Bussalino.

La consigliera Nallo  ha replicato  che “sull’importanza di far diventare la nostra regione un attore chiave nel programma nazionale per lo sviluppo dell’energia nucleare  abbiamo ricevuto una risposta che desta forti preoccupazioni.
L’Assessore si è limitato a dichiarare che la Regione non ha ricevuto alcuna normativa dal Governo, dimostrando un totale disinteresse verso questo tema. È preoccupante che la Giunta non abbia ritenuto opportuno attivarsi sin da subito per giocare un ruolo proattivo.
Significativo inoltre che il Ministro Pichetto Fratin, piemontese di nascita, non abbia avviato alcuna interlocuzione con l’attuale Giunta.
Ci aspettiamo un’azione concreta, a partire da un confronto con il Governo, per far sì che le competenze scientifiche, tecnologiche e industriali del Piemonte possano contribuire in modo sostanziale alla costruzione del futuro energetico del Paese”.