politica- Pagina 448

Lega Piemonte: “ai gazebo decine di migliaia di firme”

E circa 900 nuovi tesserati, più gli iscritti direttamente on line. Molinari: “I nostri sindaci sono i più amati dai cittadini”

Riceviamo e pubblichiamo/ Circa 900 nuovi tesserati ai gazebo di tutte le città e i paesi del Piemonte (e molti altri direttamente on line, anche in queste ore), e decine di migliaia di firme raccolte per dire no alla sanatoria per i clandestini, alle cartelle di Equitalia e  ai vitalizi dei parlamentari.

Questi i dati complessivi relativi al primo sabato di luglio, che ha visto centinaia di militanti della Lega Piemonte incontrare i cittadini nelle vie e nelle piazze di Torino e di tutti i capoluoghi di provincia, ma anche e soprattutto nei piccoli centri che spesso gli altri partiti trascurano, e non sanno ascoltare.

“Una partecipazione straordinaria, in cui la gente ci ha chiesto di non mollare, di incalzare ancora di più il Governo Pd 5 Stelle in Parlamento, ma anche nel Paese. Fra i piemontesi c’è forte consapevolezza della gravità del momento, e dell’assoluta inadeguatezza di questo esecutivo, che rischia di trascinarsi nel baratro”,  sottolinea l’on. Riccardo Molinari, che nella sua veste di segretario piemontese della Lega ha presenziato personalmente a diversi gazebo, non solo della sua provincia, Alessandria, ma anche nel resto del Piemonte.

“La Lega in Piemonte – conclude Molinari – ha un autentico radicamento popolare, e i nostri sindaci sono risultati, anche nei giorni scorsi, tra i più apprezzati dai cittadini, secondo una fonte super partes come la classifica annuale del Sole 24 Ore.  Al Governo chiediamo di smetterla di litigare su temi come il Mes o la legge elettorale, e di occuparsi invece del fatto che a due milioni di lavoratori non è ancora arrivata la cassa integrazione: la potenza di fuoco di liquidità promessa da Conte ben poche imprese l’hanno vista, e la situazione del paese reale va affrontata con ben altra determinazione”.

Inciucio risorgimentale

FRECCIATE  E’ stato eletto presidente del Museo del Risorgimento l’ex sindaco di San Damiano d’Asti designato  da Cirio ed eletto con il voto di due consigliere grilline. Un vero inciucio contro il presidente Umberto Levra, storico  insigne del Risorgimento  e rifondatore del medesimo nel 2011, che non è stato confermato. Viene voglia di evocare un vecchio proverbio su quelli di San Damiano, o meglio sui loro amici.

L’arciere

Locatelli (Prc-Se): “tabula rasa delle farmacie comunali”

“L’epidemia non ha insegnato nulla”

Una decisione vergognosa che decreta la fine di qualsiasi parvenza di servizio pubblico”, così Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc Torino ha stigmatizzato la decisione della Giunta Appendino, approvata dalla maggioranza del Consiglio Comunale di Torino, di fare cassa procedendo alla totale privatizzazione delle 39 farmacie comunali.

In opposizione a tale scelta si è schierata Eleonora Artesio di “Torino in Comune”, il gruppo consiliare cui fa riferimento Rifondazione Comunista. Gli impegni precedentemente presi all’atto della trasformazione delle farmacie in spa, impegni al mantenimento del controllo pubblico, sono stati completamente disattesi, prima con la rinuncia al controllo del pacchetto azionario di maggioranza, adesso con “il colpo di grazia” inferto dalla svendita del 20 per cento della residua partecipazione azionaria. Per Locatelli: “al posto delle farmacie comunali, nate come servizi pubblici di rilevanza sociale, avremo farmacie commerciali controllate e gestite da privati che operano unicamente sulla base delle aspettative di profitto. Una trasformazione che fa a pugni con la realtà, con la recente emergenza sanitaria da Covid19. Questa emergenza ci ha detto della assoluta necessità di preservare e riqualificare i servizi sociosanitari pubblici. Qui si fa l’esatto contrario, si fa tabula rasa del pubblico, si alimenta il mercato della salute legato all’industria e alla distribuzione farmaceutica più interessata al giro d’affari che alla salute delle persone. La privatizzazione delle farmacie è una delle peggiori scelte intraprese dalla Giunta del M5S e company, un danno per la collettività. Non dimenticheremo tale scelta di una gravità inaudita. La battaglia contro le privatizzazioni continua”.

Gallo (Pd): “Contrari alla Commissione autonomia”

“Abbiamo più volte sottolineato la nostra contrarietà all’istituzione di una Commissione permanente sul tema dell’Autonomia. Fin dall’inizio della legislatura il nostro Gruppo si è impegnato per trovare il giusto metodo per discutere di autonomia:

non in una Commissione nuova e specifica, la cui istituzione, come è poi avvenuto, avrebbe dilatato i tempi, ma attraverso una Commissione speciale che avrebbe accelerato i lavori” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo

“Oggi viene creato uno strumento, un contenitore. Riteniamo, tuttavia, che se nei prossimi anni si potrà discutere delle diverse applicazioni dell’autonomia il tema poi si esaurirà. Verificheremo, quindi, la funzione e l’utilità di questo strumento. Ci auguriamo che l’autonomia tanto sbandierata dalla Lega si trasformi in atti concreti. Infatti rimarchiamo che di fronte a decisioni difficili il Governo regionale sistematicamente scarica le responsabilità al Governo nazionale, all’Europa o ad altri, ma che autonomia è questa? Da ora in avanti dovrà assumersi fino in fondo le responsabilità che chiede in pieno spirito autonomista, vedremo se ne sarà capace” conclude il Presidente Gallo.

In Regione la Commissione Autonomia

“Sono fiero del risultato raggiunto, la costituzione della Commissione autonomia rappresenta un traguardo storico per il Piemonte

Ringrazio tutta l’assemblea legislativa, la maggioranza ma anche le minoranze per il senso di responsabilità dimostrato. La nostra regione si appresta ad affrontare una sfida di maturità e serietà: il percorso non sarà semplice, ma sono certo che servirà a garantire migliori condizioni di efficienza e benessere a tutti i piemontesi, nel segno del principio di sussidiarietà”.

Stefano Allasia

Presidente del Consiglio regionale

“Case ATC non assegnate: a Torino i numeri sono mostruosi”

Ben 958 alloggi sfitti sul territorio comunale: un dato che, unito alla generale tendenza a sottovalutare il problema, fa schizzare il dato percentuale delle occupazioni abusive (108 a Torino, quasi il doppio rispetto a sei mesi fa). ATC è in clamoroso ritardo, manterrà alta l’attenzione affinché si rispettino le promesse di interventi efficaci.

Numeri mostruosi: 958 alloggi ATC sfitti sul territorio comunale. La base ideale per la crescita del fenomeno delle occupazioni abusive: fenomeno infatti in crescita a ritmi preoccupanti (61 casi a fine 2019, 99 ad aprile 2020, 108 oggi).

Ho portato nuovamente il tema in Consiglio Comunale con una nuova interpellanza: fin dal titolo scelto (“Occupazioni abusive e ATC: risalendo alle fonti della responsabilità”) ho voluto sottolineare l’obiettivo di arrivare a capire quale sia l’origine del problema. La risposta dell’Assessora Schellino è stata una serie di cifre impietose: su quasi mille unità abitative attualmente inutilizzate, solo 64 sono attualmente disponibili per le assegnazioni; dei restanti appartamenti, 546 necessitano di ristrutturazione e 283 non sono utilizzabili; di altri 65 alloggi recentemente disdettati non sono ancora state consegnate le chiavi. Le occupazioni abusive non nascono dal nulla, ma dalla disponibilità di appartamenti vuoti. Ecco come si arriva a situazioni come quella di corso Salvemini, di corso Racconigi o di via Bologna. È sottovalutando il problema, come si sta facendo da anni, che si arriva a non essere più in grado di controllarlo. I dati dicono che, su tre occupazioni, mediamente solo una è sventata con successo. Preoccupante anche l’andamento delle assegnazioni, con appena 48 assegnazioni nei primi 6 mesi del 2020 (erano stati 339 in tutto il 2019). ATC è in clamoroso ritardo: non perda la sua funzione di soggetto che cerca di dare risposte ai cittadini. Le occupazioni abusive sono una piaga di questa città. Manterremo alta l’attenzione sul tema e mi assicurerò che alle promesse di rendere più efficiente la filiera della manutenzione e delle assegnazioni degli alloggi sfitti seguano i fatti.

Silvio Magliano  Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Sindaci, nel sondaggio del Sole 24 Ore Appendino scende alla 97^ posizione

Cala di quasi 11 punti il consenso della sindaca Appendino nell’edizione 2020 dell’indagine Governance Poll, a cura di Noto Sondaggi, che misura la popolarità degli amministratori locali per Il quotidiano il Sole 24 Ore. Il primo in classifica è il sindaco di Bari, De Caro.

La prima cittadina di Torino perde il 10,9% dei consensi, fermandosi al 97esimo posto, mentre il  primo sindaco piemontese in graduatoria è quello di Novara: il leghista Alessandro Canelli, al  21esimo posto con una popolarità del 58,1%, in crescita dello 0,3%.

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio è  invece settimo:  48,8% di gradimento, davanti al collega della Liguria Giovanni Toti e della Sardegna Christian Solinas, entrambi all’ottavo posto, e stacca  il toscano Enrico Rossi e il campano Vincenzo De Luca e, nel centrodestra, il siciliano Sebastiano Musumeci e il lombardo Attilio Fontana.

Tav, Giachino: “La Regione finanzi le opere”

Per rilanciare Torino e il Piemonte la Regione presenti a Roma il Piano Piemonte 2030 da finanziare con i fondi del Recovery Found Assegnati all’Italia.

Intervenendo all’incontro della Regione Piemonte volto a sollecitare al Governo la nomina Urgente dei Commissari per la TAV, la Asti Cuneo e la Pedemontana, l’ex sottosegretario ai trasporti GIACHINO , promotore insieme alle madamine, delle Manifestazioni SITAV che hanno salvato l’opera anche grazie al voto del Senato del 7 agosto 2019 , ha proposto al Presidente CIRIO di presentare al Governo, che entro settembre deve presentare il Piano x i fondi Recovery Found,  un Piano Piemonte che finanzi le infrastrutture più importanti come tutte le opere connesse alla realizzazione della TAV e all’incrocio con il Terzo Valico, la Linea 2 della Metropolitana di Torino, il collegamento ferroviario Porta Susa-Aeroporto, la tangenziale Est e le iniziative del Manifacturing Center e la politica  industriale dell’auto e della mobilità del futuro . I fondi che verranno assegnati all’Italia per il Recovery Found, sono una occasione storica per il rilancio di Torino e del Piemonte , che scarseggiano di risorse, e che da anni crescono meno della media nazionale.

Concluso il congresso dell’associazione Marco Pannella

Si sono conclusi ieri i lavori del II Congresso dell’Associazione Marco Pannella di  Torino. Sono stati eletti Coordinatore Mario  Barbaro, Presidente Sergio  Rovasio e Tesoriera Marianna Ferrara.

Ai lavori hanno partecipato personalità della politica e della cultura di Torino e del Piemonte. I lavori sono stati aperti dal messaggio del Presidente della Regione Alberto Cirio che ha auspicato di far avere a breve le nostre valutazioni sui temi dell’emergenza in corso, dal Direttore del Centro Pannunzio di Torino, Pier Franco Quaglieni, dai dirigenti del Partito Radicale e da rappresentanti di diversi schieramenti politici e dei Diritti Umani del Piemonte.

Il Congresso ha deciso di continuare le sue lotte, proprie del Partito Radicale sui temi della Nonviolenza, dei  Diritti Civili e dei  Diritti Umani, per un Giustizia Giusta, per la difesa dei diritti dei carcerati e del personale delle carceri e ha ribadito il suo impegno nelle prossime settimane per sostenere il NO al Referendum Costituzionale laddove si intende far credere in modo truffaldino ai cittadini che il taglio ai costi della democrazia equivalga al taglio dei costi della politica.

+Europa a proposito di Guariniello sindaco

Riceviamo e pubblichiamo / In riferimento alle notizie apparse  sui quotidiani cittadini che indicano +Europa quale sostenitore della candidatura di Raffaele Guariniello a candidato a sindaco si rendono necessari chiarimenti e precisazioni:

  •  + Europa concorda sulla necessità di aggregare uno schieramento liberaldemocratico, che sia espressione autonoma delle forze politiche, sociali e culturali che si riconoscono in questo campo;
  • Che tale soggetto debba essere il motore di un vero cambio di prospettiva politica cittadina e metropolitana, che sappia lasciarsi alle spalle la fallimentare esperienza della amministrazione pentastellata della Sindaca Appendino e nel contempo sia in forte discontinuità anche con i limiti e gli errori delle precedenti esperienze di centrosinistra, che furono alla base della vittoria pentastellata;
  • Che non sono accettabili accordi con il M5S sotto qualunque forma e attraverso qualsiasi artificio politico più o meno originale;
  • Che la scelta dei candidati non debba passare attraverso il meccanismo degli annunci. Quotidianamente escono indiscrezioni e profili. Precisato che, seppure si tratti in linea di massima di indicazioni e suggestioni rispettabili, a nostro giudizio la scelta del candidato non può che avvenire attraverso il sistema delle primarie e quindi non sia risolvibile attraverso indicazioni, oppure, peggio, passando per trattative che avvengono a ‘fantomatici tavoli’. Nostro auspicio è che a tale competizione si debba partecipare indicando un candidato espressione politica del nostro campo liberaldemocratico e ci si debba battere perché la/il prescelta/o possa conseguire un successo nella competizione elettorale.

Alberto NIGRA, Portavoce Regionale + Europa
Marco CAVALETTO, Coordinatore + Europa Torino