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Fdi: cambio di passo per la sicurezza in Barriera

“Ringraziamo Questore e Prefetto per aver accolto il nostro appello a combattere con rinnovato impegno la criminalità di strada e il degrado di Barriera, segnando un cambio di passo che riporta le istituzioni al fianco dei residenti scoraggiati” dichiarano il presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto, la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’assessore regionale alla prevenzione e al contrasto delle mafie Maurizio Marrone, dopo l’operazione di polizia che oggi pomeriggio ha interessato il quartiere di Barriera di Milano.

“Lo spaccio di droga che ha controllato fino ad oggi le strade di Barriera è chiaramente controllato dalle mafie, mafie africane e per questo motivo meno conosciute e spesso ingiustamente sottovalutate – prosegue l’assessore regionale alla prevenzione e al contrasto delle mafie Maurizio Marrone -. Il giro di vite delle forze dell’ordine iniziato oggi lancia a queste mafie un segnale chiaro: comincia finalmente la tolleranza zero”

“Ora la pressione deve rimanere alta – dichiara Montaruli – saremo in prima fila nel pretendere dal Comune di Torino e dal Ministero dell’Interno un’attenzione verso tutte quelle zone in cui lo Stato non può e non deve cedere di un passo davanti alla criminalità e al degrado”

“Avevamo promesso ai cittadini di Barriera un cambio di passo – conclude il Presidente della Circoscrizione 6 Lomanto -. Sono soddisfatto nel vedere che finalmente qualcosa sta iniziando a cambiare nelle nostre strade”

Due fronti nella lotta al Covid Per vincere ci vuole coraggio

Il professore Ugo Mattei si è  proprio montato la testa

Si sente e si comporta come un novello Lenin e parla ( a vanvera ) di libertà ed addirittura di COMITATO DI LIBERAZIONE contro la ” dittatura ” vaccinale . E per fare questo si allea con l’estrema destra in odore di fascismo.  Complimenti. È l unico aspetto “positivo” della vicenda: si evince che no Tav e no Vax spesso vanno a braccetto. Delirante, indubbiamente. E diciamocelo, i novax pentiti sono quelli che a causa del Covid hanno visto la morte in faccia. Inutile mentire: il cemento di tutto è una : “sana” dose di ignoranza.  Non ci sono altre plausibili spiegazioni. Sembra di essere ritornati ai tempi di Amintore Fanfani con i suoi opposti estremismi. Nella lotta al Covid non sempre c’è lucidità.  Soprattutto non si riesce ad anticipare le sue mosse. Difatto ci sono due fronti.   Esterno contro il virus, interno contro i novax.
Nulla li giustifica. Però qualche maggiore capacità di prevedere ci dovrebbe essere da parte dei nostri governanti.  Governanti a più livelli da Roma ai consigli comunanali. Encomiabile il Presidente Mario Draghi nello scusarsi del ritardo per la conferenza stampa, ma non basta. Ha rivendicato un dato politico: unanimità vuol dire, anche scelte non radicali. Vero, ma se non basta bisogna avere il coraggio delle rotture. In emergenza, situazione nella quale noi siamo, bisogna, oltre che prevedere, avere coraggio.
So perfettamente che non è facile governare. Come il nostro Sindaco Stefano Lo Russo che sprona la polizia nel presidiare quartieri difficili come Barriera di Milano. La risposta del sindacato di polizia: solo nei due commissariati di riferimento mancano 300 agenti. È solo un esempio. Con una costante: a più livelli mancano i soldi , oramai da più di 20 anni.  Comunque Lo Russo tiene , almeno per ora alla grande. Da un lato rinvigorisce il fronte pro Tav e dall’altra ha già fatto sapere : il vice dell’area metropolitana lo decido io. Per chi non è d’accordo li’ c’è la porta. Tra i maggiori punti critici la sanità e servizi. Chi non vuole vaccinarsi fa una cosa molto semplice, si mette in mutua. Una sanità che non reggerebbe senza i volontari.
Assolutamente non retribuiti, generalmente  in pensione accolgono chi vuole vaccinarsi o vuole farsi un tampone. L Italia migliore.  E sembra che questa Italia, questa Torino abbia le forze migliori.  Sono tanti ma proprio tanti, fortunatamente.  Ma non fanno rumore.
Appunto,  fanno solo quello che loro considerano il loro dovere senza che nessuno gli chieda di farlo.  Grazie a loro si continua a sperare che, anche il coronavirus venga sconfitto. Speranza, a volte, traballante, fintanto esisteranno personaggi come il sig Ugo Mattei, poveri gli studenti che lui ha sotto le sue grinfie.
Patrizio Tosetto

Vaccini, Pd: “penalizzati gli studenti”

Con l’entrata in vigore dell’obbligo per gli over 50, considerato l’aumento della richiesta, la Regione ha deciso il blocco dell’accesso libero per la prima dose, riservandolo ad alcune categorie.

Si tratta di un errore grave che ricadrà soprattutto sugli studenti, proprio nei giorni in cui arriva anche l’allarme dei pediatri, sui danni fisici e psicologici per i più giovani.

L’accesso diretto per i non vaccinati, con la comodità e l’immediatezza che comporta, è uno strumento molto allettante per rivolgersi alla platea di coloro che ancora non si sono vaccinati.

Il Piemonte con il 72,9% della popolazione completamente vaccinata nella fascia tra i 12 e i 19 anni è 14mo tra le regioni italiane, sotto la media nazionale (75,3%). Sopra la media italiana, purtroppo, per la percentuale di chi deve ancora ricevere la prima dose nella stessa fascia di età: ben il 18,6% contro il 17,7%. Decimo per la somministrazione della terza dose.

Basta guardare alle dosi giornaliere per capire il ritardo piemontese. Tra il 7 e il 10 gennaio il Piemonte ha somministrato 7346 dosi in questa fascia contro le 11.698 del Veneto, le 10632 dell’Emilia e le 14.745 del Lazio.

Da un lato il Governo chiede il super-green pass per tutta una serie di attività, modifica le regole per la didattica in presenza incentivando la vaccinazione e dall’altro il Piemonte blocca l’accesso libero per la prima dose, scaricando proprio su questa fascia le difficoltà di organizzazione.

Ma le cose vanno tragicamente peggio per la fascia 5-11. Da terzultimi ora siamo penultimi in Italia con ben il 91,1% di popolazione che deve ricevere la prima dose. Solo le Marche stanno facendo peggio di noi.

Indicativi i numeri assoluti degli ultimi giorni: il Piemonte ne fa circa la metà di Toscana, Emilia, Veneto, Lazio.

Serve una forte accelerazione sulla fascia 5-11 anni, sulla terza dose per la fascia di 12-19, ma soprattutto va ripristinato immediatamente l’accesso libero per le prime dosi di tutti, a partire dagli studenti che hanno il diritto di continuare a svolgere le attività per cui è richiesto il super-green pass e di frequentare la scuola in presenza.

Finalmente la Regione, dopo le nostre sollecitazioni, ha previsto la possibilità di caricare i tamponi positivi fatti in casa per i vaccinati e si è caricata il costo dei tamponi fatti in farmacia per liberarsi dalla quarantena. Assurdo, però, che ancora non ci sia la possibilità di prenotare direttamente l’appuntamento per il vaccino come in tutte le altre regioni. Solo in Piemonte ci si iscrive e poi si aspetta un sms, col risultato che un terzo degli appuntamenti va deserto, con una gravissima inefficienza del servizio, perché nel frattempo le persone fanno il Covid, accedono a un accesso diretto o non prendono visione del messaggio.

Domenico Rossi – Vicepresidente Commissione sanità

Daniele Valle – Consigliere regionale Pd

Rapporto Sanità-Politica, Patrizia Polliotto fa il punto su ‘Radio Radio’

Oggi alle 13.35 è ospite in diretta nazionale anche in tv sul 253 del digitale terrestre

Sanità e politica, un rapporto difficile ma inevitabile. E soprattutto, che futuro attende la prima? A che punto è giunto il rapporto fra Stato e privati nel miglioramento della spesa per la salute pubblica?

A parlarne oggi a ‘Radio Radio’ in diretta alle 13.35 in fm, in streaming e in diretta tv nazionale sul canale 253 in qualità di voce autorevole e competente opinionista su ‘Radio Radio’ a ‘Un Giorno Speciale’ con Francesco Vergovich e il giornalista radiotelevisivo Maurizio Scandurra è Patrizia Polliotto, famoso legale d’impresa e Presidente degli ospedali milanesi Sant’Ambrogio, San Siro e Galeazzi, entrambi questi ultimi IRCCS.

Tre eccellenze sanitarie in capo al ‘Gruppo San Donato’ che con 1,7 miliardi di euro di fatturato e ben 16 ospedali (di cui 14 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna).

Patrizia Polliotto, proprio oggi, ha rilasciato un’interessante intervista nazionale al quotidiano on line Ilsussidiario.net, anticipando anche che “Anche la sanità si muove sui binari congiunti di formazione e innovazione tecnologica. A partire da luglio 2022 gli ospedali Galezzi e Sant’Ambrogio si sposteranno dalle loro sedi storiche nel nuovo superpolo tecnologico-sanitario che come ‘Gruppo San Donato’ stiamo ultimando nell’area ex Expo di Rho, zona di cerniera fra Piemonte e Lombardia. Sarà una delle strutture più ampie e avanzate d’Europa, frutto di un investimento complessivo, incluse attrezzature e macchinari, di ben 600 milioni di euro”.

Per ascoltare e vedere l’intervista radiotelevisiva, basta sintonizzarsi all’orario indicato sul sito www.radioradio.it.

Carceri, l’emergenza dei diritti perduti

Rita Bernardini (Presidente di Nessuno Tocchi Caino) ha ripreso lo sciopero della fame a partire dal 10 gennaio scorso per aiutare Governo e Parlamento a far presto per ridurre la “congestione” di corpi nelle carceri italiane.

 

Nel corso del mese di dicembre la stessa esponente radicale aveva digiunato per ben 25 giorni prima di sospendere su invito dell’On. Giachetti. Lo stesso On. Giachetti ha da tempo presentato in Parlamento una proposta sulla liberazione anticipata speciale che potrebbe essere una via per ridurre il sovraffollamento.

Alla grave situazione in cui versano tantissimi penitenziari italiani per carenze strutturali e di tipo sanitario si è aggiunta l’emergenza Covid che ha contribuito ancor più a peggiorare le condizioni già pessime di detenzione.
Al 10 di gennaio 2022, secondo i dati del Ministero della Giustizia, i detenuti positivi sono 1.532 (di cui 11 ricoverati in ospedale) mentre tra il personale di Polizia Penitenziaria sono 1.426 (di cui 18 in degenza presso caserme e 4 ricoverati). Il numero complessivo di detenuti nelle carceri alla stessa data risulta essere 53.561, mentre il totale relativo al corpo di polizia penitenziaria è di 36.939 unità.
I numeri dei contagi aumentano molto velocemente giorno dopo giorno.

Marco Pannella sosteneva, a ragione, che “laddove c’è strage di diritto c’è strage di persone”. Credo che si possa definire la coraggiosa iniziativa di Rita Bernardini come iniziativa di amore nei confronti del diritto e della democrazia e ritengo che oggi sia fondamentale che lo Stato dia un risposta forte e rapida non soltanto a causa del dramma dell’emergenza sanitaria in corso ma per far vivere i principi sanciti nella Costituzione.

Mario Barbaro
Membro della Segreteria del Partito Radicale
Membro del Consiglio Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Magliano: “I cittadini chiedono servizi sanitari, ma la Giunta non li vuole ascoltare”

Nessuna speranza di un pronto ripristino delle prestazioni erogate presso gli ambulatori di via Gorizia e via del Ridotto a Torino, come da noi chiesto con un Question Time  in Consiglio Regionale:

non possiamo accettare che visite cardiologiche, neurologiche e di neuropsichiatria infantile siano considerate “prestazioni procrastinabili”. La Giunta identifica nella scarsità di personale la principale ragione dell’interruzione dei servizi presso le due strutture, momentaneamente riconvertite, rispettivamente, in hub per le vaccinazioni infantili e per tamponi molecolari: verificheremo a questo punto le modalità di impiego dei fondi erogati dal Governo per le nuove assunzioni.

Un “no” secco è la risposta della Giunta alla nostra richiesta, tramite Question Time appena discusso in Consiglio Regionale, di ripristinare le attività sanitarie ordinarie, attualmente sospese causa riconversione in hub per tamponi e in hub vaccinale infantile, presso i poliambulatori di via del Ridotto e di via Gorizia a Torino. Se comprendiamo in parte la difficoltà di garantire le prestazioni procrastinabili in questa fase di recrudescenza della pandemia e di scarsità di personale disponibile, comprendiamo decisamente meno come certe tipologie di esami e interventi possano non essere considerate urgenti e dunque garantite.

In via del Ridotto in particolare si erogavano, tra le altre, imprescindibili prestazioni di tipo cardiologico, neurologico e si effettuavano terapie anticoagulanti; in via Gorizia si garantivano essenziali servizi di neuropsichiatria infantile. Secondo un’indagine appena pubblicata e promossa da Fondazione Soleterre e dall’Unità di Ricerca sul Trauma dell’Università Cattolica di Milano sugli effetti psicologici della pandemia sui più giovani, il 17,3% degli adolescenti ha pensieri suicidi o autolesionistici.

Verificheremo scrupolosamente se, come e in che misura siano stati impiegati i fondi arrivati da Roma per le assunzioni a tempo determinato da impiegare nel comparto sanitario. Ci saremmo aspettati, inoltre, interlocuzioni con le Circoscrizioni di riferimento (la 5 e la 2 nello specifico) e con il Comune di Torino per l’identificazione di altri spazi utili: interlocuzioni che non ci sono mai state.

I due ambulatori oggetto del mio atto rappresentavano presidi essenziali in particolare per prelievi e visite specialistiche: le prestazioni, quando non completamente cancellate, sono state ora trasferite in altri centri, talvolta non agevolmente raggiungibili se non con i mezzi pubblici, il cui uso in questa fase di aumento dei contagi dovrebbe essere il più possibile limitato. Il danno per i cittadini è gravissimo.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Covid e scuola, Grimaldi (LUV): Accesso diretto e corsie per gli under 12

 

“L’Ordine dei medici e i presidi delle scuole torinesi e piemontesi ci mettono in allarme: l’evoluzione dell’epidemia impatta in modo grave sulla ripartenza dell’attività scolastica, per gli altissimi numeri dei contagi, l’impossibilità di effettuare tamponi in quantità adeguata, la bassa vaccinazione dei più piccoli, l’aumento dei ricoveri. All’appello mancano in media due studenti per classe perché positivi o in quarantena e i bambini per la maggior parte non sono vaccinati. Nelle mense i bimbi senza mascherina mangiano insieme” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi.

“È vero che poche famiglie vogliono vaccinare i bambini? Non esattamente: ci segnalano invece che in tanti si presentano agli hub sperando di accedere senza prenotazione, perché non sono riusciti a prenotare” – prosegue Grimaldi. – “Solo l’hub di via Gorizia è dedicato alle vaccinazioni degli under 12, con orario limitato dalle 17 alle 19, ma il target potenziale in Piemonte è di 246.000: per vaccinarne anche solo la metà bisognerebbe avere delle corsie riservate. Il portale sta dando enormi problemi, occorre sicuramente ampliare l’accesso dei giovanissimi agli hub, ma anche riaprire l’accesso diretto per tutte le dosi, che al momento esiste solo in via Schia, e per i lavoratori di sanità, scuola e forze dell’ordine”.

Allasia, Cirio e Ravetti delegati del Piemonte per eleggere il Presidente della Repubblica

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Cirio Allasia sono stati candidati a nome della maggioranza dal capogruppo della Lega, Alberto Preioni, mentre il nome di Ravetti è stato indicato dal presidente del gruppo Pd Raffaele Gallo, in rappresentanza della minoranza.“Ringrazio l’Assemblea legislativa per la fiducia che mi è stata accordata”, ha dichiarato il presidente Allasia. “Nel prossimo settennato l’Italia dovrà affrontare sfide difficili e decisive a partire dall’auspicata uscita definitiva dalla pandemia. L’elezione del presidente della Repubblica è uno dei momenti più alti nella nostra vita democratica, è quindi importante che il nuovo Capo dello Stato sia un’alta figura istituzionale che possa assicurare nel futuro stabilità, credibilità e affidabilità per lo sviluppo del nostro Paese”.“Ringrazio i colleghi che mi hanno votato”, ha affermato il consigliere Ravetti. “E’ per me un onore e un’emozione. Cercherò di svolgere al meglio il ruolo che mi è stato affidato in rappresentanza del Consiglio regionale e del Piemonte”.

Il Consiglio regionale ricorda Sassoli e Burzi

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Il Consiglio regionale del Piemonte, all’inizio della seduta odierna, ha ricordato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso nella notte per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario.

Nel suo intervento, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, ha ricordato l’impegno di Sassoli come giornalista (professione che lo ha portato a ricoprire la carica di vicedirettore del Tg1) e come politico.  Eletto due volte europarlamentare, era stato anche dal 2014 al 2019 vicepresidente del Parlamento europeo.

Allasia ha poi espresso le pubbliche condoglianze dell’Assemblea legislativa per la morte dell’ex consigliere e assessore regionale Angelo Burzi, avvenuta la sera della vigilia di Natale.

“Rivolgo un pensiero di vicinanza ai familiari e a quanti hanno condiviso con lui percorsi di vita e ideali” ha affermato.

Burzi fu eletto per la prima volta nell’Assemblea legislativa regionale nel 1995, venne riconfermato nel 2000, nel 2005 e nel 2010. Dal 1997 al 2002 ricoprì anche la carica di assessore regionale al Bilancio.

Il momento ufficiale di commemorazione, è stato annunciato, avverrà in Aula con i familiari quando le condizioni sanitarie lo consentiranno.

L’Aula ha poi osservato un minuto di silenzio.

Mondo Convenienza, nuova interrogazione di Costanzo (Alternativa)

“Ho presentato un’altra interrogazione al Ministro del Lavoro in merito al caso del facchino reclutato da Veneta Logistic, una delle cooperative di facchinaggio legate a Mondo Convenienza, che non aveva ancora ricevuto i pagamenti dopo tre mesi di lavoro.

La vicenda sembra essersi sbloccata dopo l’appello su Repubblica, ma il modus operandi di Mondo Convenienza continua, nell’inerzia della politica, ad essere al centro di numerose denunce e inchieste.
Credo che i tempi siano ampiamente scaduti per prendere in mano la situazione gravemente compromessa delle cooperative che sfruttano i lavoratori. Continuerò a ricordarlo nelle sedi più opportune, anche in Commissione Lavoro alla Camera”.
Così in una nota la deputata Jessica Costanzo (Alternativa)