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Morti sul lavoro, odg della Lega

“Quello delle morti sul lavoro è uno stillicidio sempre più intollerabile: la tragica fine di un operaio di 43 anni, rimasto schiacciato mentre si trovava su un cestello elevatore, ci impone con rinnovata urgenza la necessità di adottare azioni concrete per invertire un trend che vede il Piemonte al terzo posto in Italia per numero di vittime. Il gruppo Lega Salvini Piemonte ha già presentato un pacchetto di azioni concrete che potrebbero essere immediatamente messe in campo e contenute in un ordine del giorno approvato nella seduta del Consiglio regionale dedicata proprio al tema delle morti bianche. Innanzitutto l’istituzione di un tavolo permanente, con la partecipazione di sindacati, associazioni e imprenditori, che analizzi le cause di questa strage silenziosa ed elabori un piano di prevenzione e contrasto. Quindi un intervento legislativo che garantisca un sostegno non solo economico ma anche psicologico ai famigliari delle vittime. Interventi che le dolorose cronache delle ultime settimane rendono ancora più necessari e non più procrastinabili, sulla strada di una gestione dell’emergenza che vada oltre la momentanea indignazione”.

Lo dichiara in una nota Sara Zambaia, consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte e prima firmataria dell’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale sul tema del contrasto alle morti sul lavoro.

Il sonno dell’oppofinzione torinese e l’attivismo dei non eletti

Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate ,
Ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla… ( Martin Luter King)

È Mino Giachino, leader del movimento torinese  Sì Tav Sì Lavoro, ad aver invitato ad Electomagazine questo pensiero per sottolineare la differenza tra chi, come lui, ha avviato una serie di iniziative – dalla manifestazione a favore dell’alta velocità ferroviaria al tavolo per l’automotive  – e chi si presenta ora sulla scena sperando di approfittare del lavoro altrui. Peccato che il lavoro altrui, con l’eccezione proprio di Giachino, a Torino non si veda.

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Il sonno dell’oppofinzione torinese e l’attivismo dei non eletti

L’elezione del Presidente della Repubblica rivela la “cara e porca Italia” di Prezzolini?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Le elezioni dei presidenti della Repubblica in Italia non sono quasi mai state edificanti.

Ma le prime votazioni per il successore di Mattarella hanno rivelato una classe politica davvero di infimo
ordine, forse persino impensabile.  Eleggere un presidente arbitro, super partes, per iniziativa dei giocatori e’ sempre apparso un obiettivo difficile, se non impossibile.Ma le polemiche che si sono ascoltate rivelano l’abissale incapacità di buona parte del mondo politico a rappresentare gli interessi dei cittadini, in un momento
storico come quello della pandemia che richiederebbe responsabilità da parte di tutti. La prima cosa stonata si e’ rivelata la candidatura di Silvio Berlusconi che, non fosse altro per motivi di età, doveva subito accantonare un desiderio legittimo, ma irrealizzabile. E ovviamente e’ apparso fuori luogo anche  l’antiberlusconismo rampante, risorto più forte che mai. La sinistra, da Scalfaroin poi, ha sempre egemonizzato l’elezione del Presidente, quasi fosse un suo diritto sceglierlo aprioristicamente e deciderlo.
La faziosità di Letta, anche questa volta, si è rivelata intollerabilmente arrogante. Il rifiuto a priori della possibile candidatura della Presidente Casellati con la minaccia di far saltare subito il Governo di emergenza nazionale appare davvero incompatibile con la responsabilità di un politico degno di questo nome. Ma non è meglio il sedicente centro-destra che dopo il ritiro di Berlusconi non ha saputo finora esprimere una strategia di un qualche respiro. Dopo la proposta di una rosa di rispettabili candidati (Pera, Moratti e Nordio) ieri Fratelli d’Italia si sono subito smarcati votando Crosetto , una scelta sicuramente di …grande peso, ma politicamente ridicola.  Una smargiassata che rivela l’infantilismo di una certa destra  che si sta rivelando di cortissimo respiro, invotabile per un futuro governo. Grandi elettori che si dimostrano piccoli piccoli, forse si sono finora rivelati non degni di eleggere un presidente. Si tratta per lo più di politicanti mai eletti, ma scelti dai vertici dei partiti, anche se l’abnorme gruppo misto rivela l’atomizzazione di una realtà politica in stato comatoso che ha evidenzia sia la crisi del verticismo
partitico sia dell’antipolitica grillina ormai archiviata. Pensare all’incapacità dimostrata e al protagonismo verbale di molti fa quasi venire il voltastomaco. Un discorso a parte meriterebbe il presidente Draghi che ha rivelato ambizioni e modalità di auto- candidatura incompatibili con l’immagine  che ci aveva offerto in precedenza. Una grande delusione per molti
italiani che avevano visto in lui una sorta di uomo della Provvidenza. Ci troviamo in una situazione difficilissima per la pandemia, per una crisi economica evidente, per i venti di guerra che sono tornati a sibilare con prepotenza. Pensare ad un presidente adeguato che duri sette anni diventa molto difficile.  Una delle scelte peggiori ( l’elezione di Scalfaro) avvenne in un momento drammatico della storia italiana tra l’inizio di Tangentopoli e la strage di Capaci. La nostra situazione è sicuramente più difficile di quella che porto’ in modo scriteriato a votare Scalfaro.
Cosa succederà oggi o domani? Ci vuole un miracolo per riuscire ad ottenere una votazione che porti ad una scelta decente.In un’altra emergenza si trovo’ l’intesa su Sandro Pertini che, pur con i suoi limiti, fu un presidente che restituì la fiducia agli Italiani, disorientati dalle accuse false ed infondate rivolte al Presidente Leone, poi solo molto tardivamente riabilitato. Certo è difficile far comprendere ai politici che galleggiano sulla loro mediocrità, la necessità di un’assunzione di responsabilità che moderi gli egoismi settari incompatibili con gli interessi nazionali. Troppi interessi particolari finora sono prevalsi. Occorre un atto estremo di responsabilità.  Sarà possibile? Chi ama l’Italia ,deve augurarselo , deve disperatamente augurarselo. Sarebbe davvero paradossale che la soluzione del problema fosse Casini,  passato attraverso la Dc , il centro -destra e il centro -sinistra. Dalla prima Repubblica che ebbe una sua dignità, a questa Italia “scombinata “come disse Salvemini, per non citare Prezzolini che machiavellicamente parlò di una “cara e porca Italia”.

Grandi elettori al lavoro. E intanto a Torino…

Non stando facendo una bella figura. Senatori, deputati  e grandi elettori. Di fatto si sono incartati. E alla terza votazione il più votato è Sergio Mattarella. 

Ridicolo. Ovviamente non è ridicola la singola persona.  Rispettabili, con qualche eccezione: come chi ha votato Giovanni Rana. Più che ironia, sembra una una inutile goliardata.
Sembrava che si fosse arrivati ad un accordo su Mario Draghi. Ma il prezzo da pagare era troppo alto. Giggino (Di Maio) Presidente del consiglio e Matteo Salvini, per capirci Conan il Barbaro torna Ministro dell interno. Si dice che Gianni Letta abbia avuto un mancamento. Draghi bruciato? Non direi. Si vedrà. Matteo Renzi se la gode: ora che tocca a voi che figuraccia! Mi raccomando amici, o giovedì o venerdì soluzione. Il punto continua ad essere molto semplice: nè centro destra nè centro sinistra hanno i numeri anche quando basta il 51 %.
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A Torino un altro palazzo sgomberato in Aurora, occupato dagli anarchici.  Stefano Lo Russo attivissimo a Roma per chiedere soldi per la città. Si organizza per gli eventi internazionali. Avremo di nuovo gli occhi  di tutti, internazionalmente parlando, puntati addosso. Se riesce a pulire le strade e portare via l’immondizia accatastata sarebbe un miracolo. Non dico come nel 2006, ma sicuramente qualcosa si deve fare, e da subito, s’ intende. Paolo Damilano è scatenato. Equipara Torino a un cadavere che ha subito bisogno del defibrillatore.  Difficile dargli torto. Unico mio consiglio: cercare di remare tutti nella stessa direzione. Facile nel dirsi , difficile nel realizzare.
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Un altro morto sul lavoro.  Un altro edile che cade dal ponteggio. Controlli? Zero.  Speriamo in una pena esemplare.  Ma dubitiamo che avverrà.  L’organico dei dipendenti è troppo ridotto ed il covid ha fatto il resto. Mutua a go go. E ci mancherebbe altro. Con un altro problema-dramma. Tranne Torino che si è dotata di in inceneritore gli altri comuni capoluogo di Provincia sono al collasso.  Soprattutto c’è il problema dello smaltimento dei rifiuti industriali. Sullo sfondo le baby gang. Giusto per non farci mancare nulla.  A questo punto la solita , se non tra le solite domande: non si ha paura di essere travolti da tutto ciò? Una situazione decisamente incontrollata ed incontrollabile. Anche per tutto questo i grandi elettori si devono dare una mossa.
Speriamo e Vedremo…. del resto come al solito.
Patrizio Tosetto

Bus GTT nuovi, problemi vecchi

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Magliano: nella metà dei casi gli annunci di fermata non funzionano, se necessario si cambino le regole

I passeggeri con disabilità sensoriale pagano il prezzo più alto se i messaggi vocali e visivi non sono attivi. Inaccettabile che, in un numero rilevante di casi, siano stati in passato proprio gli autisti a disattivare il servizio, per evitare il “fastidio” di sentire gli annunci vocali. Ho presentato un’interpellanza per chiedere la pronta risoluzione del problema e un aggiornamento sul numero di sanzioni comminate.



Pretendiamo che, a maggiore sui mezzi di ultima generazione, gli annunci testuali e sonori di prossima fermata funzionino. Non ci sembra di chiedere troppo: ma attualmente non succede. A questo proposito, ho appena protocollato un’interpellanza in Consiglio Regionale, dopo il Question Time discusso lo scorso novembre, per chiedere la risoluzione del problema.

In particolare proponiamo, se necessario, una modifica strutturale alla Legge Regionale, introducendo l’obbligo della formazione aziendale per tutti gli addetti ai servizi di trasporto pubblico locale e specifiche sanzioni in caso di assenza o di non funzionamento dei servizi e delle dotazioni di bordo: indicatori interni visivi e sonori compresi, necessari ai passeggeri con disabilità e non solo a loro. Chiederò inoltre e in particolare alla Giunta quali penali contrattuali l’Agenzia della Mobilità Piemontese abbia applicato, nel corso degli ultimi tre anni, a carico di GTT con particolare riferimento al mancato funzionamento degli annunci di prossima fermata.

Le tratte urbane e sub-urbane gestite a Torino da GTT con i nuovi bus Mercedes Benz Conecto sono, per le persone non vedenti o ipovedenti, per gli anziani e per i passeggeri con disabilità cognitiva o uditiva, una sorta di lotteria: funzionerà o non funzionerà, a bordo, il servizio “Infobus” di annuncio interno di fermata, sia visivo che vocale?

I dati parlano chiaro: in più di un caso su due, no. Lo ha riferito la stessa Giunta, rispondendo lo scorso novembre in Consiglio Regionale al mio Question Time. Dalle verifiche effettuate lo scorso agosto, risulta in particolare che, su 107 apparati infobus controllati, solo 52 erano attivi e funzionavano correttamente, mentre i restanti o erano stati disattivati dagli autisti (16 gravissimi casi) oppure non erano attivi a causa di guasti (13 casi) o deviazioni di percorso. E che dire rispetto a quanto accade nel resto del Piemonte?

Non è questo il modo con il quale ci aspettiamo che sia garantito un servizio adeguato a tutti i passeggeri, compresi quelli con disabilità. Ci preoccupa che su mezzi nuovi quali i bus Mercedes Benz Conecto si verifichino guasti così frequenti. Tra il “fastidio” dell’autista che sceglie di disattivare il servizio per evitare di sentire i messaggi sonori e il diritto di tutti i passeggeri di conoscere il momento di scendere dal mezzo, sosterremo sempre il secondo.

Gli annunci di fermata sono fondamentali per garantire un adeguato orientamento a coloro che viaggiano sugli autobus (pendolari, viaggiatori occasionali, turisti) e possono essere di grande supporto alle persone non vedenti, ipovedenti e agli anziani. Anche garantendo la piena funzionalità di simili servizi si difendono i diritti delle persone con disabilità e si compiono passi verso l’obiettivo di una piena ed effettiva accessibilità. Anche l’Unione Italiana Ciechi Ipovedenti di Torino sta chiedendo la pronta risoluzione di questa criticità.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Merlo: Via Lattea, si apre una nuova fase politica

Servono unità e condivisione sui progetti per valorizzare l’intero territorio.

 

“Per il futuro della Via Lattea si apre una nuova fase. E una nuova stagione. Sotto il profilo politico, gestionale, finanziario e della valorizzazione della intera Via Lattea, cioè di tutti i vari tasselli che compongono il mosaico di questo comparto territoriale che era e resta competitivo per la sua vocazione turistica e sportiva a livello nazionale ed internazionale.

Due sono gli elementi attorno ai quali si può e si deve lavorare con la nuova gestione.

Innanzitutto serve una strategia di grande condivisione e di forte unità tra la nuova proprietà e il pubblico nella sua diversa articolazione. E cioè Comuni Olimpici e Regione Piemonte. Sotto questo versante la presenza dell’ing. Giovanni Brasso come Presidente della nuova proprietà con delega per il rapporto con le istituzioni locali e il territorio non può che essere salutato positivamente e come forte incoraggiamento per l’intero territorio.

In secondo luogo si tratta di rendere sempre più attrattivo e competitivo l’intero comprensorio della Via Lattea. Nessun comune può essere escluso o sottovalutato. Il pacchetto dell’offerta turistica, sportiva ed agonistica non potrà non tener conto della pluralità e della specificità che caratterizzano i singoli Comuni. Ecco perchè, soprattutto su questo versante, è sempre più indispensabile e necessaria una forte unità di intenti a livello politico e gestionale.

Si apre, cioè, una nuova fase e una nuova stagione anche per il nostro territorio dopo molti anni. Occorre essere in grado di guidare questo processo e di valorizzarlo al meglio. Anche da parte della Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Psicologo di Base territoriale, la proposta del Pd

VALLE (PD): “SI ISTITUISCA UNA FIGURA CHE AFFIANCHI MEDICI E PEDIATRI NELL’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA. CON LA PANDEMIA I DISTURBI PSICOLOGICI SONO CRESCIUTI IN MODO ESPONENZIALE”

GALLO (PD): “E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI RICONOSCERE LO PSICOLOGO COME PROMOTORE DI SALUTE. CHIEDEREMO LA PROCEDURA D’URGENZA”

“La pandemia da Covid-19 ha aumentato in modo esponenziale i disturbi di natura psicologica, con conseguente necessità di assumere ansiolitici, sonniferi, antidepressivi causati da stati di ansia profonda, da disturbi emotivi, da sintomi ossessivo-compulsivi disturbanti. Solo nell’ultimo anno si è verificato un incremento del 40% delle richieste di aiuto e sostegno psicologico, provenienti principalmente dagli adolescenti, ma anche dalla fascia di età 18-35 anni. Tuttavia, nonostante il notevole incremento dell’offerta di assistenza psicologica registrato negli ultimi decenni in Italia, metà delle persone che sperimentano uno stato di disagio continua a non rivolgersi allo psicologo a causa dei costi troppo elevati. La proposta di legge da me presentata mira proprio a dare una risposta a queste necessità, istituendo la figura dello Psicologo di Base territoriale” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle, primo firmatario del provvedimento.

“Proponiamo – prosegue Valle – che lo Psicologo di Base territoriale venga inserito nel Distretto Sociosanitario e affianchi i medici di base, i pediatri e gli specialisti ambulatoriali nell’attività di assistenza. Lo Psicologo di Base, che assume in carico la richiesta di assistenza, sviluppa un progetto clinico comprensivo di una dimensione diagnostica e di un programma di supporto psicologico, avvalendosi anche delle strutture pubbliche e private di secondo livello che hanno competenza sul tema individuato”.

“Prevediamo, inoltre – afferma Daniele Valle – che la Regione, d’intesa con le Asl, le Aziende Ospedaliere (A.O.), le Aziende Ospedaliere Universitarie (A.O.U.) i Comuni, l’Ordine professionale degli Psicologi, i Medici di Medicina Generale (MMG) e i Pediatri di Libera Scelta, le Associazioni Scientifiche di Psicologia, l’Università di Psicologia, le Scuole di specializzazione in Psicoterapia, istituisca Osservatorio Regionale che dovrà svolgere un’azione di controllo, programmazione e indirizzo. Per la copertura finanziaria degli oneri dell’attuazione della legge prevediamo uno stanziamento di 750.000 euro per ciascuna delle annualità 2022 e 2023”.

“La Campania – interviene il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo – ha già istituito questa figura, la Lombardia ha approvato una mozione che impegna la Giunta a intervenire sul tema e il Lazio il 10 gennaio scorso ha stanziato 2,5 milioni di euro per il bonus psicologo regionale. E’ arrivato il momento di riconoscere che questa figura rappresenta un promotore della salute e del benessere fisico, psichico e sociale dell’individuo e che è in grado di incidere notevolmente non solo sul benessere della persona, ma anche, in termini di risparmio, sui costi della Sanità. Data l’importanza del provvedimento chiederemo la procedura d’urgenza per accelerare la discussione del testo affinché possa essere approvato nel più breve tempo possibile”.

Merlo: adesso una nuova ‘costituente’ di centro. Anche in Piemonte

“Dopo il lancio del partito a livello nazionale e, soprattutto, a livello regionale e provinciale come ‘Noi Di Centro’, adesso è il momento di costruire la cosiddetta ‘costituente’ di centro.

Anche a livello piemontese. Cresce, infatti, la necessità e la domanda di dar vita ad un polo di centro –
riformista, democratico, di governo e plurale – che sia in grado di raccogliere le istanze e le
richieste di un elettorato che non trova più, ormai da tempo, una adeguata e coerente
rappresentanza politica nel massimalismo della sinistra, nel populismo di 5 stelle e nel sovranismo
di alcuni spezzoni della destra. Un luogo di centro che non potrà che essere una federazione –
una sorta, appunto, di ‘Margherita 2.0’ – in grado di raccogliere sotto lo stesso tetto le varie
esperienze centriste già presenti nello scenario politico nazionale e locale. Da ‘Noi Di Centro’ con
Mastella a quello di Renzi, dal movimento di Toti a quello di Brugnaro e a tutti coloro che, dopo
l’elezione del Capo dello Stato, intendono raccogliere e far propria una scommessa politica che
ormai quasi si impone nella geografia politica italiana dopo il fallimento del populismo grillino e la
precarietà, per non dire della visibile fragilità politica, degli attuali schieramenti in campo. Tanto sul
versante della destra quanto su quello della sinistra.
Una ‘costituente di centro’ che non può che essere inclusiva e aperta e che, quasi sicuramente,
sarà la vera novità politica, culturale e programmatica delle prossime elezioni politiche generali. E
anche, e soprattutto, nelle varie consultazioni locali e comunali che si terranno già nel 2022 in
varie città del Piemonte”.

Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro’.

Buona Destra Piemonte: nominato il Direttivo Regionale e Provinciale

Caro direttore, proseguendo sulla strada di una sempre maggiore organizzazione interna, finalizzata ad un progressivo radicamento territoriale, la Buona Destra del Piemonte, dopo i doverosi confronti ed i normali passaggi interni, affina la propria struttura che la traghetterà verso l’Assemblea Nazionale Costituente prevista nei prossimi mesi.

Nei giorni scorsi sono stati nominati il Direttivo Regionale ed i Direttivi Provinciali, sono stati nominati i responsabili d’area e sono state assegnate alcune deleghe finalizzate allo sviluppo di particolari territori e tematiche locali.

Insieme al Coordinatore Regionale, Claudio Desirò, faranno parte del Direttivo Regionale anche Pietro Piazzolla, Responsabile dell’Area Metropolitana di Torino; Emiliano Poggio, Responsabile della Provincia di Alessandria; Federica Pesce, membro del Direttivo Nazionale e delegata per le politiche ambientali regionali; e Alberto Del Noce, Responsabile di Moncalierese, Chierese e del Territorio della Collina Torinese.

Per quanto riguarda l’Area Metropolitana di Torino, insieme al Responsabile Pietro Piazzolla, ed alla delega ad Alberto Del Noce, è stata affidata la delega per l’area della Val di Susa e del Pinerolese ad Alberto Busca, Coordinatore di Giaveno che si è distinto per la grande attività ed i brillanti risultati nei mesi scorsi. Sulla Città di Torino è prevista per le prossime settimane una ridistribuzione dei comitati in senso circoscrizionale, in modo da affidare ai Referenti già presenti le tematiche particolari dei singoli quartieri di Torino.

“Grazie alla nomina dei Direttivi, la nostra struttura avrà la possibilità di lavorare in modo più efficace e capillare nei territori, inserendosi nelle dinamiche politiche e sviluppandone al meglio le particolari tematiche” così Claudio Desirò, “Ho la fortuna di avere al mio fianco una squadra di persone dall’alto valore, professionisti capaci in grado di ricoprire al meglio i vari ruoli con cui si andranno a confrontare nei prossimi mesi”

“Di fronte a noi abbiamo una sfida importante”, conclude Desirò, “riportare la buona politica a disposizione dei cittadini, attraverso idee e progetti in grado di disegnare il futuro del nostro Paese. La squadra della Buona Destra piemontese è in grado di affrontare e vincere questa sfida, attraendo nuovi simpatizzanti e nuove risorse da inserire all’interno di una struttura flessibile ed in continua evoluzione”.

“Questo consolidamento della struttura del partito è un segnale forte che Buona Destra è pronta ad assumere quanto prima il ruolo che le compete nello spazio liberale”, così Pietro Piazzolla, “La prossima Primavera in molti Comuni metropolitani ci saranno le elezioni amministrative: la Buona Destra è pronta a presentare i propri candidati ed i propri programmi concreti”.

Nelle prossime settimane verranno attivati nuovi comitati locali che porteranno la Buona Destra del Piemonte ad essere presente in tutte le Provincie della nostra Regione ed a presentarsi, con proposte politiche e candidati di valore, alle elezioni amministrative della prossima primavera.

La Buona Destra del Piemonte rimane a disposizione di tutti coloro che hanno la curiosità di conoscerci e passata l’attuale ondata di contagi, saranno organizzati incontri pubblici e verrà calendarizata la nostra presenza con banchetti nelle principali città.

Buona Destra Piemonte

Da Torino supporto all’azione di Rita Bernardini

L’esponente del Partito Radicale e Presidente di Nessuno Tocchi Caino Rita Bernardini ha annunciato sui social l’interrompersi del digiuno intrapreso dal 10 gennaio scorso sulla insostenibile situazione delle carceri italiane  (in precedenza a dicembre aveva digiunato per 25 giorni) accogliendo l’appello del Ministro della Giustizia Marta Cartabia e, tra gli altri, anche dell’Associazione Marco Pannella di Torino e di Progresso Torino. Rita Bernardini nel suo annuncio di ieri ha dichiarato di sentirsi “ristorata” dalla prosecuzione del digiuno a staffetta lanciato da militanti torinesi e che vede la partecipazione ad oggi di 32 persone.
L’associazione Marco Pannella e Progresso Torino ringraziano Rita Bernardini e dichiarano di voler proseguire in questa iniziativa nonviolenta volta a restituire dignità alle carceri italiane al fine di spingere le Istituzioni al rispetto dei diritti umani e della Costituzione.
Per aderire all’iniziativa: radicaliprpiemonte@gmail.com