Venerdì 18 novembre dalle ore 17.30 alle 19 nella Sala delle Colonne del Municipio di Torino avrà luogo un evento organizzato dal Gruppo Consiliare Lista Civica per Torino dal titolo: “Le cause profonde del declino. Idee per riaccendere il motore dello sviluppo”. Introduce il capogruppo della Lista Civica per Torino ed esponente di +Europa/Radicali Silvio Viale, l’evento verterà sulla ricerca di Massimo di Braccio, CEO di Kkien, società torinese di ricerche di mercato, che avrà l’onere e l’onere di illustrare le ragioni del declino di Torino e di svelare il mistero a partire dal quale provare a rilanciarla. Verranno illustrati i dati relativi al sentiment della popolazione torinese, al di là delle solite metriche con le quali si cerca di capire la società. In particolare di una città, come quella di Torino, che in epoca di PNRR e di Big Data, deve prendere l’ultimo treno dell’innovazione e cercare di evolversi dalla primaria vocazione industriale che l’ha sempre contraddistinta. Parteciperanno Igor Boni, Presidente di Radicali Italiani, Anna Prat, esperta di rigenerazione urbana e Francesca Salvadori, autrice, docente, Fondazione Contrada Torino onlus.
Italia Liberale e Popolare: “Sull’Iran tutto tace”
“Un’altra importantissima sentenza dalla sezione lavoro del tribunale di Torino: riconosciuta la natura subordinata del lavoro dei fattorini della piattaforma digitale Foodinho. Un riferimento per arrivare a riconoscere il lavoro subordinato di tutti i rider che operano sulla piattaforma di Glovo” – dichiara il Vice-capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, Marco Grimaldi, commentando l’esito della causa intentata da un lavoratore contro Foodinho Srl (piattaforma Glovo), patrocinata da Nidil Cgil Torino.
“Il Tribunale ha accertato che ‘tra le parti si è instaurato […] un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con il diritto del ricorrente all’inquadramento nel VI livello del CCNL Terziario, distribuzione e servizi” – prosegue Grimaldi, che ha depositato alla Camera la proposta di legge “Disposizioni inmateria di lavoro mediante piattaforme digitali”. – “Il Giudice ha anche riconosciuto come tempo-lavoro tutto l’orario dalla loggatura all’effettiva conclusione degli slot lavorativi, ovvero tutto il periodo di disponibilità offerto dai rider, indipendentemente dall’effettivo tempo di consegna al cliente. Foodinho dovrà pagare al lavoratore in causa le differenze retributive. La battaglia per i diritti, le tutele e la dignità di tutti i rider e le rider va avanti. I tribunali si sono espressi, è ora che la politica si assuma la responsabilità di mettere nero su bianco questi diritti!”
“QUESTA AMMINISTRAZIONE VIVE SULLA LUNA?”
“Torino ha dovuto assistere all’ennesima passerella del Sindaco Lo Russo. Il primo cittadino ha deliziato il parterre delle OGR con una serie di affermazioni alquanto bizzarre o che, perlomeno, fanno trasparire quanto questa sinistra non sia in grado di affrontare i problemi reali dei torinesi e di dare soluzioni concrete ai problemi della città.
Tra i roboanti annunci che non trovano riscontro nella realtà, il Sindaco spiega come le anagrafi cittadine stiano lavorando a pieno regime, dimenticando che ancora non tutte le circoscrizioni possono contare su un sistema tanto necessario quanto essenziale. Probabilmente il Sindaco non vede la chilometrica coda che ancora ogni giorno si forma davanti all’anagrafe centrale.
Il sindaco Lo Russo poi procede con proposte difficilmente realizzabili, come la linea ad alta velocità per la tratta Torino-Savona, non accorgendosi dello stato degradante del trasporto locale cittadino. Infine, nell’analizzare gli stanziamenti alle manutenzioni, il Sindaco extraterrestre non vede, o finge di non vedere, la crescente pila di pratiche per risarcimento danni dovute a incidenti causati dalle buche disseminate nelle strade torinesi.
Insomma, con questa amministrazione viene spontanea una semplice domanda: ma vivono sulla luna?”.
Sen. Paola Ambrogio
C’era il popolo di Torino ai funerali di Casalegno
Il 16 novembre del 1977 fu ferito a morte Carlo Casalegno. Dopo, il lugubre comunicato delle Brigate Rosse. Abbiamo colpito un servo dei padroni.
Vice direttore della Stampa era colpevole di scrivere contro i terroristi e per la democrazia. Anni tremendamente drammatici. Torino ed il Piemonte ne furono protagonisti. Nel bene e nel male.
Ora come allora non c’erano dubbi. Il bene era l’antiterrorismo ed il male assoluto il terrorismo nero e rosso. Quella sera ero uscito con gli amici, amici e soprattutto compagne e compagni. Il giorno dopo sciopero operaio e studentesco. Lo ammetto subito che non fu un successone. Tanti e fin troppi i punti oscuri dentro il cosiddetto movimento. Aree di giustificazionismo? Direi proprio di sì. Una sorta, in alcuni casi fin troppo esplicita di complicità. Questo omicidio cominciò nel cambiare le cose all’interno, appunto del movimento.
Per primo il figlio di Casalegno. Era stato un dirigente di Lotta Continua che a Torino di fatto fu fondata nel 69. Un anno prima c’era stato il suo scioglimento al congresso di Rimini. I ragazzi che volevano fare la rivoluzione avevano capito che non potevano fare la rivoluzione. Prese corpo la cosiddetta Antonomia Operaia. Metà del servizio d’ordine di Lotta Continua aderì ad Autonomia Operaia e metà in Senza Tregua. Gente violenta . Entrambi teorizzavano e praticavano la violenza, la violenza di massa. Quella che per capirci si presentava ai cortei con le chiavi inglesi i caschi ed i passamontagna. Molti di loro erano armati e andavano in montagna e ” giocavano ” a fare i partigiani. Dove la drammaticità si incontrava con il ridicolo. Ebbene il figlio di Casalegno, in un articolo sul giornale Lotta Continua disse : basta con la violenza.
Avevo vent’anni, e ieri come adesso ho solo provato disprezzo per i terroristi o per chi voleva e credeva di risolvere tutto politicamente con la violenza. Ieri come allora mi sono chiesto : perché si comportano così? Dopo ho anche letto a tal proposito. La risposta, evidentemente è complessa. Dunque talmente articolata che è difficile cercare di fare una sintesi. La storia è anche storia di individui. Con i loro pregi e loro difetti. Difficile, se non impossibile trovare dei pregi nei terroristi. E tra i loro difetti ci metterei, al primo posto la stupidità mista ad arroganza.
Chi si credevano di essere nell’ergersi giudici e boia al tempo stesso? Me lo sono sempre chiesto trovando la sola risposta nella loro arrogante stupidità. Si sono inventati una realtà che non esisteva, scambiando le loro illusioni come volontà dei più. Basta ascoltare i loro proclami. Deliranti, e parlano a nome di tutta la classe operaia e a nome di tutto il popolo. La violenza è l’omicidio come tragica conseguenza. Sono anni che non si cancellano dalla memoria. A volte c’è la tentazione. Ma è inutile e probabilmente dannoso. Memoria del funerale di Carlo Casalegno con corso Vinzaglio invaso da una moltitudine di persone. Dagli operai in tuta all’impiegato in giacca e cravatta, alla casalinga.
Tanta ma tanta gente di ogni estrazione sociale e dunque anche politica. Li’ c’era proprio tutto il popolo di Torino. Con le istituzioni e lo Stato nelle sue diverse articolazioni. Capivi che la rassegnazione e indifferenza dei giorni precedenti diventava partecipazione e volontà d’agire. Anche per ciò il terrorismo rosso e nero è stato sconfitto.
PATRIZIO TOSETTO
Pd: “dalla Regione nessun contributo all’Europride”
La Giunta Cirio bocca l’emendamento del Partito democratico che prevedeva un contributo di 50mila euro per tre anni per la candidatura all’Euro Pride del 2027
«L’Euro Pride del 2027 è un evento di grande rilevanza, che porterebbe centinaia di migliaia di persone a Torino e in Piemonte, oltre ad essere un’occasione di approfondimento e di discussione sui temi dei diritti. Torino e il Piemonte si sono sempre dimostrate sensibili alle tematiche del mondo LGBTQI+, sostenendo eventi ed iniziative in grado di attirare turisti e promuovere i nostri territori a livello internazionale. Eppure, la Giunta Cirio ha bocciato l’emendamento proposto dal Pd che prevedeva uno stanziamento di 50mila euro per un triennio a favore del Comitato Organizzatore dell’Euro Pride, dimostrando una chiusura davvero incomprensibile. Evidentemente il rifiuto della Regione Piemonte di patrocinare il tradizionale Torino Pride non era un caso isolato, ma vi è un evidente pregiudizio omofobo in questa Giunta regionale che porta perfino a rinunciare alle ricadute positive di una manifestazione internazionale di tale portata. Presenteremo un Ordine del giorno con cui chiederemo di istituire un capitolo ad hoc per sostenere la candidatura all’Euro Pride: vedremo al momento del voto se il centro destra sceglierà i diritti, oppure si piegherà al nuovo corso sovranista invocando “dio, patria e famiglia”, ovviamente quella tradizionale».
Raffaele GALLO
Capogruppo PD Consiglio Regionale Piemonte
Daniele VALLE
vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte
Italia Viva, assemblea provinciale
Domenica 13 novembre nella accogliente sede della Famija Moncalierese, si è svolta la prima Assemblea di Italia Viva Provincia Torino.
I graditi saluti del Sindaco di Moncalieri Paolo Montagna hanno preceduto le relazioni introduttive dei Coordinatori Provinciali Angela Ferrero e Roberto Gentile.
E’ seguita la presentazione del lavoro dei tavoli tematici fra i quali il Tavolo Sanità che da tre anni studia in modo approfondito la difficile situazione della sanità piemontese e che ha offerto una serie di proposte operative.
Quindi si è aperto il dibattito vivace, schietto e di alto livello da parte di tutti gli intervenuti, ed in particolare del Sindaco di Fenestrelle Bouquet che con la sua presenza ci ha portato anche la voce ed i problemi delle ” Terre alte “.
Gradito ed applaudito il collegamento con la Presidente del partito Teresa Bellanova che si è impegnata ad essere presente al prossimo appuntamento assembleare.
Il messaggio che l’Assemblea ha espresso è quello di una adesione al progetto politico nazionale di progressiva unione con il Partito di Azione sottolineando la necessità di vedere accolte nel nuovo contenitore le molte esperienze positive maturate in IV in questi tre anni di vita.
Per tutti l’appuntamento a Milano ed alla prossima assemblea di Italia Viva Metropolitana.
Sarà la tematica trattata nella prima sessione di “Polis Policy”, Accademia di Alta Formazione promossa dall’Associazione “Difendiamo il futuro”
Ritorna ‘Polis Policy’, l’Accademia di Alta Formazione, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, dedicata alla tematica “Sfide e opportunità per un’Italia in transizione”. Si articolerà in tre sessioni in presenza, la prima delle quali, in programma venerdì 18 novembre prossimo dalle 18.30, sarà dedicata al tema dell’“Italia un ponte tra Europa e Mediterraneo”.
La seconda sessione è prevista venerdì 27 gennaio 2023 e verterà sul tema delle “Politiche e infrastrutture per l’immigrazione”.
La terza e ultima sessione, in programma venerdì 3 marzo 2023, avrà per tema “ Una demografia sostenibile è possibile?”.
Si terrà il 18 dicembre prossimo la prima sessione di queste giornate dedicate all’analisi politica e sociale italiana, promosse dall’Associazione “Difendiamo il futuro”. Si svolgerà, come le successive, presso l’Hotel NH Santo Stefano in via Porta Palatina a Torino, con inizio alle 18.15.
Si articolerà in tre momenti di cui il primo, detto “Vision”, vedrà protagonista Michele Brignone, docente di Lingua araba presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introdurranno la discussione uno studente universitario e Federico Maggiora, componente del comitato scientifico di ‘Polis Policy’. Nel corso della cena a buffet, alle 20.00, si terrà la sessione “Another Vision”, protagonista il fotoreporter Alessandro Zenti. In conclusione, a partire dalle 21, la “Seconda Vision”, vedrà protagonisti e relatori, rispettivamente, Enzo Moavero Milanesi, Direttore della LUISS School of Law e già Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministro per gli Affari Europei, e Mario Mauro, Ministro della Difesa nel Governo Letta.
‘Polis Policy’ è uno strumento che fornisce ai partecipanti una formazione che non sia solo teorica ma anche capace di far conoscere che cosa generi la realtà quotidiana in ognuno di noi. Parteciparvi rende protagonisti della società in cui si vive. È promossa dall’Associazione “Difendiamo il futuro”, la cui mission di attualità, cultura e formazione, vuole rispondere alla sempre più sentita esigenza d’informazione culturale, economica, sociale e politica, attraverso l’organizzazione di seminari, convegni e workshop.
Mara Martellotta
Quest’anno l’incontro internazionale di Preghiera per la Pace delle religioni mondiali nello Spirito di Assisi, che ha avuto come titolo “Il Grido della Pace” – Religioni e Culture in dialogo, si è svolto a Roma da domenica 23 a martedì 25 ottobre
L’evento ha raccolto le attese di pace di popoli e culture, in un tempo segnato dal tragico ritorno della guerra in Europa, che sta causando tante vittime e tanta distruzione. C’è bisogno di inviare un forte messaggio di speranza e di fiducia nel futuro.
Oggi lo “spirito di Assisi”, che è spirito di dialogo e amicizia capace di coinvolgere leader religiosi, politici e gente comune nella costruzione della pace a ogni latitudine, appare sempre più necessario.
Su questo si sono confrontati leader religiosi e rappresentanti dei popoli e delle culture di ogni parte del mondo nei tre giorni di convegno che si è tenuto al Centro Congressi La Nuvola, e si è concluso con la Preghiera per la Pace al Colosseo insieme a Papa Francesco e con l’approvazione di un comune Appello.
Ritenendo che un documento così importante e significativo meriti di essere conosciuto e condiviso il più possibile, si è pensato di promuovere anche in Piemonte – a un mese dall’incontro di Roma – un momento di “sequela” a quanto saggiamente realizzato il 25 ottobre u,s,al Colosseo dai leaders mondiali delle religioni. Pertanto il Coordinamento interconfessionale del Piemonte “Noi siamo con voi” e Il Comitato Interfedi della Città di Torino – col patrocinio del Consiglio regionale e del proprio Comitato per i diritti umani – si uniscono alla Comunità di Sant’Egidio per condividere l’impegno per la pace che nasce dalle diverse tradizioni religiose ed offrire alla comunità civile tutta un gesto di responsabilità e di concordia per la pace.
Anche i responsabili delle diverse comunità religiose presenti a Torino e in Piemonte, sottoscriveranno l’Appello di pace di Roma, unendosi ai leaders delle religioni mondiali.
L’appuntamento aperto a tutte/i è per sabato 26 novembre alle 18.30 alla Casa del Teatro dei ragazzi e dei giovani in Corso Galileo Ferraris 266
Daniela Sironi Valentino Castellani Giampiero Leo
Per la Comunità Presidente Comitato portavoce del Coordinamento
Sant’Egidio Interfedi Città Torino interconfessionale del
Piemonte “Noi siamo con voi”