La campagna del Pd parte dal Pinerolese
Venerdì 22 settembre i dieci consiglieri regionali, i due presidenti di provincia e i quattro sindaci Pd dei comuni capoluogo di provincia si troveranno a Piscina (To) per impostare la riconquista della Regione.
18.9.2023 – Chiarito che le elezioni regionali si svolgeranno il 9 giugno 2024, per evitare uno sperpero inutile di risorse e un accorciamento ingiustificato della legislatura, ora è il momento di preparare la campagna elettorale per ridare al Piemonte un’amministrazione competitiva con le altre grandi Regioni italiane.
A tal fine, il gruppo consiliare regionale del Partito Democratico ha scelto di ritrovarsi a Piscina (To), per valorizzare uno dei territori in cui il Tour Dem non aveva ancora fatto tappa, il Pinerolese.
Negli scorsi anni il gruppo aveva fatto la propria riunione annuale di programmazione a Roddino, Cossano e Guarene, per rendere protagoniste di volta in volta le varie aree geografiche, che non solo esprimono i consiglieri regionali del gruppo, ma rappresentano i diversi bisogni del Piemonte.
A Piscina saranno presenti Raffaele Gallo, Monica Canalis (consigliera del territorio), Domenico Rossi (segretario regionale del Pd), Daniele Valle, Diego Sarno, Alberto Avetta, Mauro Salizzoni, Sergio Chiamparino, Maurizio Marello, Domenico Ravetti, Stefano Lo Russo, Giorgio Abonante, Patrizia Manassero e Silvia Marchionini.
Una riunione che vedrà uniti i consiglieri regionali e gli amministratori provinciali e comunali dei capoluoghi di provincia, per coordinare gli sforzi della campagna elettorale, recependo le difficoltà degli enti locali e contrastando l’arretramento subito dal Piemonte in questi anni:
– la retrocessione nei LEA. Il Piemonte era primo in Italia nel 2017 per l’erogazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), ma nel 2023 era solo settimo (classifica ministeriale)
– il ridimensionamento del TPL- Trasporto Pubblico Locale
– la lotta al cambiamento climatico messa in secondo piano
– la carenza di innovazione sulle politiche abitative e sulla formazione di giovani e adulti
– le riforme sbagliate sul Gioco d’Azzardo Patologico e sugli affidi dei minori
Un quadro preoccupante, che rischia di farci perdere il treno dello sviluppo e del benessere sociale.
Meno annunci e più fatti, questo è ciò che vogliamo dare al Piemonte.
A Piscina, introdurranno i lavori il sindaco Cristiano Favaro, il coordinatore del Pd del Pinerolese Luca Barbero e la consigliera Monica Canalis.
È previsto un momento foto con i giornalisti alle 12.30 presso il municipio di Piscina.
Raffaele GALLO, presidente gruppo consiliare Pd in Regione
Monica CANALIS, consigliera regionale Pd
19.9.2019 LA STORICA RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO CHE ANCORA INCONTRA INCOMPRENSIONI
Il Centro Mario Pannunzio nella giornata odierna vuole ricordare la Risoluzione P.E. “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”. Adottato nell’ottantesimo anniversario del Patto Ribbentrop – Molotov, questo fondamentale documento afferma cose importanti.
1. Con il 1945 NON abbiamo avuto la totale liberazione dell’Europa (punto D).«Dopo (…) la fine della Seconda guerra mondiale (…) per mezzo secolo altri paesi europei (…) occupati dall’Unione sovietica o soggetti alla sua influenza, hanno continuato a essere privati della libertà, della sovranità, della dignità, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico»
2. C’è stata la Norimberga del Nazismo ma rimane la «urgente necessità» di una Norimberga del comunismo (punto E).
3. Mentre in alcuni Stati membri la legge vieta le ideologie comuniste e naziste, in altri si vietano le prime ma non le seconde. (punto F).
Poi la Risoluzione consegna raccomandazioni agli Stati membri.
A) Ricordare «l’orrendo crimine dell’Olocausto perpetrato dal regime nazista (…) invita gli Stati membri a condannare e contrastare ogni forma di negazione dell’Olocausto».
B) «Celebrare il 23 agosto come la Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari»: data che già esisteva dal 2008 ma da alcuni paesi (fra cui il nostro) poco osservata.
C) «Sensibilizzare le generazioni più giovani su questi temi, inserendo la storia e l’analisi delle conseguenze dei regimi totalitari nei programmi didattici e nei libri di testo di tutte le scuole».
D) Quindi l’indigesta equiparazione di tutti i regimi totalitari. «I regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell’umanità (…) Invita tutti gli Stati membri della UE a formulare una valutazione chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime nazista».
Infine il Parlamento si rivolge ai capi della Federazione Russa. «Invita la società russa a confrontarsi con il suo tragico passato. [Il P. E. è] profondamente preoccupato per gli sforzi dell’attuale leadership russa volti a distorcere i fatti storici e a insabbiare i crimini commessi dal regime totalitario sovietico. Parole profetiche, se si pensa che nel 2019 in Occidente nessuno pensava alla piega che avrebbe preso la storia; ma evidentemente ben diversa era la percezione di quei popoli che con Russia confinano, i quali riuscirono a portare i loro stati d’animo nell’aula di Bruxelles.
Il Centro Pannunzio, agenzia culturale di un Paese occidentale, ribadisce l’importanza di una Memoria europea che, abbracciandone le sofferenze, accolga anche le sensibilità di tutte le genti di quell’Europa che chiamavamo d’Oltrecortina.
Panza (Lega): Leggi ad hoc per la montagna
Una strategia integrata della UE per le aree montane: summit allo Skyway di Courmayeur
Una strategia integrata dell’Unione Europea sulle aree montane e leggi ad hoc per la montagna, questo l’impegno preso dall’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli, durante l’incontro di venerdì 15 settembre, dal titolo “La centralità della Montagna nelle politiche europee, dal turismo allo sviluppo sostenibile”, che ha raccolto i principali attori della Montagna a Courmayeur, nella straordinaria cornice della stazione di Pavillon/The Mountain dello Skyway Monte Bianco.
Tra i vari punti toccati, oltre alla presentazione della nuova Legge sulla Montagna, tante le criticità e le opportunità espresse dai vari relatori che sono intervenuti, a partire da Martino Peterlongo, presidente delle Guide alpine italiane; Valeria Ghezzi, presidente di ANEF; Antonio Montani, presidente del CAI; Luigi Borgo, presidente dei Maestri di sci; Luciano Caveri, assessore regionale regionale della Valle d’Aosta; Anna Giorgi direttrice GesDiMont UNIMONT; Annibale Salsa presidente emerito CAI; Giuseppe Argirò AD di C.V.A. Spa, moderati dal direttore di Sciare Magazine Marco Di Marco.
“Al pari della strategia comunitaria sulle aree marittime, serve che la Commissione europea prenda atto delle necessità di tutte le aree montane d’Europa e che tenga conto delle loro peculiarità per evitare di far ricadere sui territori normative che spesso confliggono con quelle che sono invece le loro reali esigenze – dichiara l’europarlamentare della Lega -. Per troppo tempo la montagna è stata considerata non correttamente dalle istituzioni, adesso è ora di cambiare passo e approccio. La montagna merita rispetto, dignità e la giusta considerazione, e per farlo servono leggi ad hoc, che tengano conto delle peculiarità e delle esigenze, altrimenti continueremo a parlare di lotta allo spopolamento e integrazione delle regioni montane senza tradurre in efficaci azioni concrete. È il momento giusto per intervenire, non perdiamo questa occasione!” – conclude Panza.
Così l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.
La segretaria nazionale del Pd Elly Schlein alla stazione di Brandizzo ha reso omaggio con un mazzo di fiori alle vittime della strage ferroviaria. “Politica e Istituzioni devono fare di più – ha detto – e farlo in fretta. Noi faremo la nostra parte, e siamo disponibili a collaborare con la maggioranza per fermare la strage delle morti sul lavoro”. Ieri sera Schlein ha poi preso parte a un dibattito alla Festa del Pd a Torino.
Iannò: “Un fiorino da chi fotografa la Mole”
“Assessora Purchia siamo Su scherzi a parte? Capisco che le casse del Comune languono, ma non esageriamo. Torniamo ad un concetto medioevale come nel film “Non ci chi resta che piangere”, a chi utilizzerà la Mole come simbolo diremo Chi siete? Cosa fotografate? Dove lo utilizzate? Un fiorino! La Mole genera indotto da sola. I turisti vengono per ammirarla e genera introiti e posti di lavoro, se l’Assessora Purchia era in vena di scherzi è riuscita a farci sorridere, amaramente, ma ci è riuscita”
Pino IANNO’ Torino Libero Pensiero
Italia Lib Pop: “Borgo San Paolo terra di nessuno”
SARNO (PD): ” ICARDI SCARICA LE COLPE. ABBIA IL CORAGGIO DI AMMETTERE CHE IL DISASTRO DELLA SANITÀ PIEMONTESE È COLPA SUA”
15 settembre 2023 – “L’assessore alla sanità Icardi ha annunciato oggi, a mezzo stampa, che per il caro prezzi sono a rischio ospedali di comunità e case di comunità. Mi sono recato all’ASL To5, a Nichelino dove dovrà sorgere proprio un ospedale di comunità per fare il punto della situazione che preoccupa molto” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Sarno.
“Icardi dice che interesserà il Governo per la soluzione di questo problema perché la competenza è statale, ma voglio ribadire a Icardi che deve dire alla Premier Meloni che la ricontrattazione dei soldi per i progetti PNRR da lei fatta è stato un errore. Proprio la sua ricontrattazione oggi mette a serio rischio la realizzazione degli ospedali!” prosegue Sarno.
“Vogliamo, poi, ribadire a Icardi che l’assessore alla sanità è lui e che non può continuare a scaricare le colpe su altri. Inoltre la decisione su quali ospedali di comunità e quali case di comunità si devono realizzare deve avvenire attraverso un confronto con il Consiglio regionale, confronto che in tutti questi anni ha sempre evitato. Noi siamo pronti a discutere sui criteri e sulle priorità che influenzeranno la realizzazione o meno di queste strutture. Il territorio dell’Asl To 5 ha già pagato troppo: dall’eliminazione dei servizi all’annosa vicenda della collocazione del nuovo ospedale” spiega Diego Sarno.
“Infine voglio precisare che la scelta di attribuire le deleghe a Icardi è stata del Presidente Cirio che è, quindi, colpevole dei disastri che hanno interessato la nostra sanità. Per fortuna il suo mandato e giunto alla fine e tra pochi mesi saranno i piemontesi a giudicare e a decretare la fine di questa esperienza negativa. Sarà compito del centrosinistra ridare dignità e ridisegnare un sistema sanitario allo sbando” conclude Sarno.